Alberto Ursino, il decollo fra le manovre basiche è la più facile. Talmente facile che quasi chiunque, ammesso che un incantesimo gli togliesse la paura ..., "potrebbe" riuscire a far decollare un aereo di linea. Fra le manovre basiche (decollo, atterraggio, virata, salita, discesa) la più difficile in assoluto è l'atterraggio. Tecnicamente, per far decollare un aereo di linea devi posizionare gli ipersostentatori, tenere dritta la traiettoria dell'aereo mentre raggiungi la velocità di decollo (che è il 120% della velocità di stallo, indicata sull'anemometro, dove compare anche l' "arco bianco", che ti indica l'intervallo di velocità compreso fra la velocità di stallo e il limite massimo sostenibile dall'ala in configurazione ipersostentata). Giunto a quella velocità, devi ruotare l'aereo tirando lievemente indietro lo yoke (sul Boeing) o lo stick (Airbus). La manovra è semplice, perché il congegno di trim sull'elevatore di coda rende il tutto fluido e immediato. Una volta in aria, devi salire secondo un angolo di rampa e una velocità prestabilite (entro l'arco bianco), azionando la leva del carrello ad una velocità inferiore a quella sopportabile dalla struttura dei portelli in posizione aperta. Raggiunta la quota prescritta, ritrai gli ipersostentatori e fai accelerare l'aereo secondo quanto prescritto sul manuale della Boeing o dell'Airbus. L'atterraggio può essere eseguito anche dall'autopilota. L'atterraggio manuale richiede esperienza e non ammette sbagli, incertezze, approssimazioni. Più è corta o stretta la pista, più il pilota deve essere in gamba. L'angolo di discesa verso la pista si percorre con un angolo di 2.5-5 gradi sessagesimali, ad una velocità pari al 130% della velocità di stallo. Salvo vento di traverso, gli ipersostentatori sono giù al massimo. Se c'è vento, invece, si rinuncia a un po' di ipersostentazione per evitare di affrontare la manovra a velocità non sufficientemente alta da garantire "autorità" al timone (impennaggio di coda). Terminato il corto finale, l'atterraggio ben fatto deve avvenire "sui numeri" della pista, sul solo carrello posteriore, a velocità prossima allo stallo e con una velocità verticale bassa (anche se qualche aereo di linea sopporta atterraggi pesanti fino a 600 ft/min; in caso di superamento del suo limite, non può in seguito decollare prima di un controllo tecnico completo). Una volta che il carrello principale (posteriore) ha toccato l'asfalto della pista, si attivano istantaneamente gli aerofreni (spoiler) e si ritraggono gli ipersostentatori (in modo che tutto il peso dell'aereo si scarichi sugli pneumatici). Contemporaneamente si attivano gli inversori di spinta dei motori, fino a che la velocità non è sotto gli 80 nodi (circa 150 km/h). A quel punto si attivano i freni delle ruote, riducendo i giri dei motori e poi togliendo gli inversori.
che belle le voci felici ed emozionate dei bimbi
Sì guarda, soprattutto quando non stanno zitti per tutto il volo e tu vuoi dormire.
Una favola.
@@starrynight6629infatti 😂
Soave musica per anima e cuore....
Wow 😍 incredibile sta volandoooo,mai visto una cosa del genere
ma guarda... un aereo che vola!!
Fa sorridere il glideslope dell'ILS che si deforma a 00:11 circa!
Stra figo ma come hai fatto?
quindi????? la prima volta non si scorda mai....... ma di solito i decolli sono cosi
sembrerebbe l' aeroporto Marco Polo di Venezia :D
A me pareva quello di Bologna...
in modalità aereo si possono tenere;)
Ma non durante il decollo o l'atterraggio... comunque bel video :-)
A BELLO LOL
Alberto Ursino, il decollo fra le manovre basiche è la più facile. Talmente facile che quasi chiunque, ammesso che un incantesimo gli togliesse la paura ..., "potrebbe" riuscire a far decollare un aereo di linea.
Fra le manovre basiche (decollo, atterraggio, virata, salita, discesa) la più difficile in assoluto è l'atterraggio.
Tecnicamente, per far decollare un aereo di linea devi posizionare gli ipersostentatori, tenere dritta la traiettoria dell'aereo mentre raggiungi la velocità di decollo (che è il 120% della velocità di stallo, indicata sull'anemometro, dove compare anche l' "arco bianco", che ti indica l'intervallo di velocità compreso fra la velocità di stallo e il limite massimo sostenibile dall'ala in configurazione ipersostentata). Giunto a quella velocità, devi ruotare l'aereo tirando lievemente indietro lo yoke (sul Boeing) o lo stick (Airbus). La manovra è semplice, perché il congegno di trim sull'elevatore di coda rende il tutto fluido e immediato. Una volta in aria, devi salire secondo un angolo di rampa e una velocità prestabilite (entro l'arco bianco), azionando la leva del carrello ad una velocità inferiore a quella sopportabile dalla struttura dei portelli in posizione aperta. Raggiunta la quota prescritta, ritrai gli ipersostentatori e fai accelerare l'aereo secondo quanto prescritto sul manuale della Boeing o dell'Airbus.
L'atterraggio può essere eseguito anche dall'autopilota. L'atterraggio manuale richiede esperienza e non ammette sbagli, incertezze, approssimazioni. Più è corta o stretta la pista, più il pilota deve essere in gamba. L'angolo di discesa verso la pista si percorre con un angolo di 2.5-5 gradi sessagesimali, ad una velocità pari al 130% della velocità di stallo. Salvo vento di traverso, gli ipersostentatori sono giù al massimo. Se c'è vento, invece, si rinuncia a un po' di ipersostentazione per evitare di affrontare la manovra a velocità non sufficientemente alta da garantire "autorità" al timone (impennaggio di coda). Terminato il corto finale, l'atterraggio ben fatto deve avvenire "sui numeri" della pista, sul solo carrello posteriore, a velocità prossima allo stallo e con una velocità verticale bassa (anche se qualche aereo di linea sopporta atterraggi pesanti fino a 600 ft/min; in caso di superamento del suo limite, non può in seguito decollare prima di un controllo tecnico completo). Una volta che il carrello principale (posteriore) ha toccato l'asfalto della pista, si attivano istantaneamente gli aerofreni (spoiler) e si ritraggono gli ipersostentatori (in modo che tutto il peso dell'aereo si scarichi sugli pneumatici). Contemporaneamente si attivano gli inversori di spinta dei motori, fino a che la velocità non è sotto gli 80 nodi (circa 150 km/h). A quel punto si attivano i freni delle ruote, riducendo i giri dei motori e poi togliendo gli inversori.
Ma ce ne frega secondo te?
A e lei l'ho chiama facile solo a leggere mi sento male!
@@tunztunz7746 a me si
@@tunztunz7746 concordo
Ok ora salgo su un Ryanair e lo faccio decollare
Spiegami via c è da guardare scommetto che è la prima volta che salì su sto mezzo
infatti non per questo la modalità si chiama "Modalità Aereo" asd
Si parte
sai che gli apparecchi elettronici non si possono tenere accesi in fase di atterraggio e decollo?
comunque bel video :)
Ai ragione lo dicono ,a me e successo che a fianco a me aveva sempre il cellulare acceso
Negli aerei attuali basta mettere la modalità Aereo
Eeeh mi sono appena reso conto che è un commento di 10 anni fa...
Non lo prendo perché ho la fobia
Che aeroporto è?
Marco Polo Venezia
La modalità aereo non è un opsional
Oh wow è decollato un aereo
CHE TITOLO
Quindi, a parte il vociare dell'italica prole???
Scusate MA cosa c e di così particolare da vedere ??? É un semplice decollo.....😩
Infatti... Certa gente dipendesse da me, non la farei nemmeno imbarcare...
dopodiché?
cosa dovremmo guardare scusa ?
Il decollo e la felicità e l'emozione che provoca nei bambini🤗
Durante il decollo i telefono devono stare spenti forse non lo sapevi??
Possono stare accessi, basta metterli in modalita aereo
@@lettomobile98 ok 👌
Guardato . E poi ..?
?
E allora?
😓😓😵😵 terribile l'aereo ☠
destrox 83 ...
Sono D'ACCORDO... Non ci vado PIÙ..
e quindi??????????