"I Miserabili", di Victor Hugo. Parte III

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  • Опубликовано: 30 окт 2020

Комментарии • 17

  • @stefanox6678
    @stefanox6678 3 года назад +1

    Era ora...Presente!

  • @antoniacitarella6893
    @antoniacitarella6893 3 года назад

    Ben tornati!

  • @LuckyRowlands
    @LuckyRowlands 3 года назад

    Meglio tardi che mai 😀

  • @dariostevens250
    @dariostevens250 3 года назад +1

    finalmente

  • @michelegrillo7447
    @michelegrillo7447 3 года назад

    Carissimi D'Amico e Cilli, complimenti e bentornati con i vostri video sempre interessanti. Sapete unire mirabilmente cultura e umorismo, serio e faceto. Una coppia molto affiatata da cui traspare una vera amicizia, oggi sempre più rara anche a causa di pandemie effettive e/o" imposte". Cime tempestose ce l' ho ma non l' ho mai letto quindi non oso esprimermi. Sto leggendo il Faust, che già dai primi capitoli ti cattura proiettandoti in un altrove affascinante e fantastico. A quando un video su quest' opera? O anche Notre Dame de Paris, Il nome della rosa o il Bafometto(testo questo molto complicato che il dotto D'Amico forse può svelare)? Ancora complimenti e saluti.

    • @helelbenshahar9597
      @helelbenshahar9597 3 года назад

      Abbiate pietà! Tanti titani intrecciano trame e noi siamo solo in due (miseri mortali)!
      Riguardo Faust, credo che non manchi molto; Notre Dame, chissà, per il momento seguiamo la direttiva di un'opera per autore (e Hugo è già andato); si potrebbe dire qualcosa sul Nome della Rosa, anche se è un romanzo totalmente postmoderno, in cui tutto è esplicito e assertivo, anche l'implicito; il Bafometto? Quando ci si immerge nelle acque oscure dei commentatori di Sade (tipo, appunto, Klossowski, e Blanchot, Bataille, Barthes), si rischia di ritrovarsi col cervello impanato e fritto... Ma, può essere.

    • @michelegrillo7447
      @michelegrillo7447 3 года назад

      @@helelbenshahar9597 Mi scusi gentile D'Amico , sarò più pietoso in futuro. Ieri una sorta di raptus letterario mi ha preso e spinto a sfornare titoloni . Bella notizia quella su Faust a breve. Dopo I Miserabili , Notre Dame effettivamente può aspettare. Klossowski ti spacca il cervello ,è vero, ma ne vale la pena. Il nome della rosa esplicito anche sull' implicito , assertivo e postmoderno?Potrebbe chiarire gentilmente?

  • @baloup571
    @baloup571 3 года назад

    :D

  • @dariostevens250
    @dariostevens250 3 года назад +1

    A quando Frankestein?

  • @enricocampo7130
    @enricocampo7130 11 дней назад

    Hugo un paternalista fuori dalla Storia? In unione sovietica " i miserabili " ebbe una serie infinita di ristampe, in Vietnam le sue opere erano diffusissime, in Cina il suo ritratto apparve in varie parate del primo maggio accanto a quelli di Marx e Lenin. Fate un po' voi

    • @helelbenshahar9597
      @helelbenshahar9597 9 дней назад

      Le critiche "radicali" all'indirizzo di Hugo, che non condividiamo, sono farina del sacco del cognato di Marx. Quanto all'apprezzamento universale per l'attenzione indignata dello scrittore per il destino, appunto, dei "miserabili", ciò non ha niente a che fare con le sue contraddizioni ideologiche e/o politiche. Anche, o meglio, perfino un gigante come Victor Hugo era, dopotutto, un essere umano.

  • @adeln9424
    @adeln9424 3 года назад

    Ma parlando seriamente, io non capisco ancora quale sarebbe la vostra soluzione al capitalismo: regolarlo? Ma la nostra aspirazione non è che crolli? Dovremmo sperare nel marxismo ortodosso? Nella coscienza e nella consapevolezza delle persone?
    Per far questo servirebbe quello che Ortega definiva come la capacità di “Ensimismamiento”: la capacità dell’uomo di ritirasi in se stesso, rimuginare sui problemi, pensare al problema (cercare di uscire dalle “credenze”), per poi ributtarsi fuori.
    Ma…Eduardo De Filippo in “Napoli Milionaria” dice a Totò che lavorando tutto il giorno non si può pensare a certe cose; e che ci sono, quindi, gli intelligenti: i “buoni” che pensano al posto loro.
    Ora il capitalismo riesce a mantenere tutto in un eterno presente immobile, riesce a gestire tutto: è forte la riterritorializzazione:
    >. (Alain Badiou, San Paolo - Cronopio Edizioni 2108 pp. 20-21)
    Di contraddizioni non è morto mai nessuno, diceva Lyotard: quindi?
    Io dico che la via indicata da Deleuze è la migliore: superare il capitalismo attraverso il capitalismo. Farlo diventare obeso il prima possibile. Non ho trovato altre soluzioni da nessuno: alla fin fine non c’è bisogno neanche del pensiero dell’accelerazionismo
    (Anti-Edipo p.272)
    Il capitalismo sta accelerando da solo, senza bisogno di aiuto. Allora quando nascerà, secondo me, quello che possiamo chiamare il “disgusto” delle persone, insieme alle contraddizioni interne del capitale e alla sua “obesità”: questo andrà a farlo scoppiare.
    E poi si vede quelle che nasce dopo.

    • @helelbenshahar9597
      @helelbenshahar9597 3 года назад

      Non abbiamo né la conoscenza né la volontà né l'autorevolezza per dichiarare come dovrebbe andare il mondo. Ma possiamo confessare che se potessimo vivere in un qualsiasi genere di socialdemocrazia moderata, per noi sarebbe grasso che cola. Quanto all'elaborazione teorica (marxista o meno), non saremmo più in tempo.
      Ciao.

    • @helelbenshahar9597
      @helelbenshahar9597 3 года назад

      Non volevo sminuire quello che resta un buon romanzo. Solo che, a testimonianza della maestria del suo autore, è estremamente "costruito". Eco ibrida il giallo col romanzo storico, con il gotico, eccetera, fino a creare una forte atmosfera di metaletteratura. Insomma, è un libro che si commenta da solo, cosa potremmo aggiungere?

    • @adeln9424
      @adeln9424 3 года назад

      @@helelbenshahar9597 Lo so, lo so! Ogni tanto mi sfogo, non si può parlare con molte persone di questi argomenti.
      Cmq…a me non piace il sistema che abbiamo creato e che maltratta il pianeta e gli esseri (tutti) che vi abitano. Non mi piace e non mi piace, per come atomizza gli esseri, per troppe ragioni. Non sono comunista, non sono socialista, ecc. Io guardo le prospettive e se queste contengono “verità forti” o “verità deboli”.
      Per me si possono inventare la qualunque, basta che sia con ragionevolezza. E per restare in tema, Chesterton, ad esempio, ha provato a sforzarsi un po’ con la sua opera “Il profilo della ragionevolezza. Il distributismo, un’alternativa al capitalismo e al socialismo”. Si mettono a pensare quel giorno, se mai arriverà, che non gli viene di sicuro il mal di testa.
      Ma se l’infinito e il finito non vanno realmente in accordo, chissà. E poi, in fatto che va in crisi ogni “tot” di anni, almeno di questo possiamo essere sicuri.
      Buona giornata a voi

    • @michelegrillo7447
      @michelegrillo7447 3 года назад

      @@helelbenshahar9597 Grazie per la pronta risposta , gentile D' Amico. Non voglio insistere con- Il nome della rosa- , si badi, altrimenti mi potreste anche rispondere a un certo punto: ma leggitelo! L' ho letto alcuni anni fa e un domani lo rileggeró sicuramente in quanto come ben sapete i grandi libri sono inesauribili; e poi vale molto di più di alcuni libri da voi presentati (non è una critica alla presentazione , si badi anche qui). Sarebbe forse l' occasione di poter tentare , sempre che ne vediate la relazione, un parallelo o analogia tra il venerando Jorge da Burgos e il Grande Inquisitore. M' è venuta così, d' acchito e dovrei rifletterci meglio io stesso, ma su due piedi mi sembra esserci una certa vicinanza.

    • @helelbenshahar9597
      @helelbenshahar9597 3 года назад

      @@michelegrillo7447 Nessun problema, ci mancherebbe! In fondo è una questione di affinità, non volevo certo sminuire la maestria di Eco. Tuttavia, il parallelo che suggerisci tra il Jorge da Burgos di Eco e il Grande Inquisitore di Dostoevskij è, per così dire, sintomatico. Si tratta di figure molto, molto distanti. Direi piuttosto che la radice del personaggio di Eco sia un Grande Inquisitore, sì, ma quello del Don Carlo di Verdi ( ruclips.net/video/7pNxU4ck8BI/видео.html ). E ripensando al film, grandissimo Šaliapin!