Discarica sull'acqua: la follia di Corigliano
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- Опубликовано: 15 окт 2024
- Dall'azzuro Pdl di Raffaele Fitto al rosso Sel di Nichi Vendola, la Regione Puglia ha cambiato colore ma non ha cambiato politica sulla rischiosissima discarica di Corigliano d'Otranto: stanno quasi per terminare i lavori della controversa opera che stoccherà rifiuti a poca distanza dalla più importante falda del Salento, da cui l'Acquedotto Pugliese emunge l'acqua che sgorga dai rubinetti dei leccesi. Scheda dell'Indiano di TeleRama a cura di Danilo Lupo (riprese e montaggio di Matteo Brandi), andata in onda il 10 ottobre 2013.
Il Comune di Corifliano quindi è responaabile per l'apertura di questa discarica. Chi era il Sindaco o l'Amministrazione che ha dato parere favorevole?
PdL
sembra assurdo che ancora si pensi di mettere i rifiuti nelle discariche a celo aperto creando percolato che poi inevitabilmente si insinua nelle falde , perche la copertura o la guaina che rivestono le discariche , si rompono dopo 3-7 anni , e che in un convegno a padova un rettore universitario a riferito che un giudice a condannato un progettista di una discarica perche il telo si era rotto , il progettista a sua difesa disse che lui aveva utilizzato tutti i parametri , il giudice ribadi , che un progettista deve andare noltre i parametri.
L'unica alternativa è differenziare e riciclare il più possibile.
No, la migliore e sostenibile alternativa é non produrre rifiuti tossici e velenosi che avvelenano la terra, l' acqua e l' aria.
l'ing. PIRTI con quel giacchetto rosso SEL sembra il figlio di Piero Angela!!
Il secondo tecnico alle domande risponde spigandoci come si forma il percolato.
Cazzo, parla come un libro stampato, ed insiste sulla fatale formazione del percolato.
È molto più bravo l’intervistatore.
A questo punto sorge una domanda, che noi trasmettiamo al bravo e coraggioso giornalista.
E se avessimo messo rifiuto termo presso essiccato, cioè stabilizzato e ridotto nel volume, quindi un rifiuto che non ha riferimenti odorigeni con la matrice di partenza, e capace nel tempo anche se a contatto col la pioggia, con la neve, di comportarsi come un semplice materiale ligneo.
E se tale trattamento a bassa entalpia, e quindi a basso costo, avesse permesso lo stoccaggio del doppio delle tonnellate depositate con i soliti mezzi vigenti.
Cosa avrebbero risposto i nostri 2 Tecnici.
Probabilmente: fatecelo vedere tale trattamento.
Ma allora avrebbero dovuto ammettere tanti buchi nella loro preparazione, perché il trattamento che non ha svernamenti, esiste ed è protetto da brevetti internazionali.
E avrebbero dovuto ammettere di aver trascurato un dato non di poca importanza, visto che parlano di percolato e di maleodoranze.
Avrebbero dovuto ammettere che le maleodoranze di una discarica sono dovute ad una miscela di 60 gas, tutti cancerogeni.
E 20 di questi sono anche inodori.
In ultimo, mi si permetta una osservazione.
Il primo Tecnico dice che abita vicino ad una discarica, per cui a lui non bisogna chiedere se andrebbe ad abitare vicino ad una discarica.
Bene, noi non gli facciamo questa insidiosa domanda, ma possiamo dirgli che se a lui va bene questa vicinanza, sono cazzi suoi.
Ma noi, Tecnici più capaci, ci rifiutiamo di far vivere la gente nel disagio e nel pericolo.
A questo punto, noi a Roma, diciamo a questi signori tecnici: andatevi a medicare, se vi abbiamo fatto male.
Al primo tecnico non si devono fare domande certe domande le cui risposte meritano una presa di coscienza.
Andate a vedere i leghisti cosa hanno combinato a montichiari (bs).
Le corrotte merde fasciste-leghiste sono come tutte le altre corrotte sette pseudo.politiche se ne fregano della natura e della salute degli altri e loro non abitano vicino ad una discarica.
Certo che hanno un bel coraggio a stare in discarica senza mascherina...
La museruola non impedisce l' inspirazione dei veleni. Se avessero un minimo di intelligenza se ne starebbero alla larga.