#83 - Il 1º enabler di cloud storage geo-distribuito (Stefano Onofri | CEO Cubbit)

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  • Опубликовано: 14 дек 2024
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    Il cloud è oggi un tema cruciale per ogni azienda, in particolare per quanto riguarda lo storage dei dati. In questo contesto, come sempre ci opera una startup italiana di eccellenza, che offre una soluzione innovativa per lo storage virtualizzato. Con Cubbit, è possibile creare un data domain S3 personalizzato in pochi minuti, combinando diverse opzioni come cloud, on-premises e edge computing. Il sistema garantisce massima sicurezza attraverso la cifratura dei dati, che vengono suddivisi in blocchi ridondanti e distribuiti su una rete globale peer-to-peer. Questo approccio non solo protegge i dati da eventuali tempi di inattività, ma offre anche un doppio livello di cybersecurity contro le violazioni. Cubit rappresenta quindi una soluzione all’avanguardia nel panorama tecnologico, capace di unire innovazione e affidabilità, e di tutto questo ne abbiamo parlato con il suo CEO e founder, Stefano Onofri.
    Cubbit è il merge di due parole. Il Cubby, e Bit. Il Cubby in inglese è sostanzialmente l'armadietto, il ripostiglio dove mettiamo cose personali. E il Bit ovviamente rappresenta l’informatica. Il nome è piaciuto istantaneamente, in quanto veloce, facile, e con un vero significato. Cubbit, oggi noto per la sua innovativa soluzione di storage dati distribuito, nasce da un'esigenza personale dei suoi fondatori. I quattro soci - Stefano Onofri, Alessandro Cillario, Marco Moschettini (CTO e ingegnere del software), e Lorenzo Posani (fisico statistico) - si sono conosciuti durante gli studi all'Università di Bologna, presso il Collegio Superiore. Durante un progetto universitario che richiedeva la gestione di una grande quantità di dati, i giovani studenti si sono trovati di fronte a un ostacolo economico: i costi proibitivi per utilizzare servizi cloud tradizionali.
    Questa difficoltà li ha portati a chiedersi se esistesse un approccio tecnologico che potesse eliminare il problema alla radice. Da questa riflessione è nata un'idea rivoluzionaria: distribuire i dati invece di concentrarli in un unico server. Questo approccio avrebbe permesso non solo di abbattere i costi, ma anche di coinvolgere direttamente gli utenti, virtualizzando lo spazio di archiviazione in modo collaborativo. L'intuizione iniziale, pur essendo ingenua e sperimentale, ha trovato una sua evoluzione nel tempo. Attraverso un'attenta analisi del mercato e un dialogo continuo con aziende e potenziali clienti, i fondatori hanno sviluppato una soluzione concreta per rispondere alle necessità degli IT manager. Il risultato di questa elaborazione è Cubbit Composer, un software che, in pochi click, consente di virtualizzare risorse di storage e integrarle in un unico data domain.
    Grazie a questa tecnologia, gli utenti possono vedere tutti i loro dati come se fossero collocati in un unico punto, mentre in realtà il sistema, in modo completamente automatizzato, distribuisce i dati tra risorse on-premises, cloud e edge, secondo le preferenze dell’utente. Questo processo non solo semplifica la gestione dello storage, ma ne aumenta la flessibilità e riduce i costi operativi, proponendo una soluzione innovativa e scalabile per le esigenze moderne.
    per più info: www.cubbit.io
    Per la rubrica 4 domande a razzo:
    🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Elephants first”, un consiglio Questo è il consiglio che mi è stato dato dai primi investitori in Cubbit. Bisogna partire dai problemi grossi, perché quelli sono quelli più difficili, quelli più procrastini, più probabilmente ingigantisce ancora di più gli elefanti
    📚Libro che stai leggendo: “Masters of scale.” Che non è un libro bensí un Podcast di di Reid Hoffman il Fondatore di Linkedin, dove intervista i top CEO della Silicon Valley, su cui lui ha investito, anche con cui ha collaborato, e lo fa in un modo estremamente pragmatico, cioè ti estrapola delle pillole di “do's and don't” (fare e non fare), molto interessanti.
    🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO “Far sentire il Team più importante di te.” Già di per se è molto difficile essere un CEO, però il segreto vero è che il software, il prodotto, l'azienda, la startup, ok sono importanti ma “it's all about people, non è it's all about a person.” Quindi diciamo, più è forte il team, più è forte il CEO.
    💡La tua frase ispirazionale: “we are all equal in front of a whiteboard” Siamo tutti uguali di fronte a una lavagna bianca ancora. Credo sia connesso al tema anche di condivisione ed engagement e far sentire tutte, diciamo, parte integrante della squadra. Quando tu fai qualcosa di nuovo, nessuno ha la risposta, quindi non interessa se tu hai vent'anni di esperienza di più di quello di fianco a te, interessa che tutti usino i cervelli per fare dialettica, per arrivare nel modo più veloce e smart possibile alla soluzione

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