Libro: PERCHÉ NON SONO FEMMINISTA | Equality Review

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  • Опубликовано: 29 сен 2024
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Комментарии • 143

  • @margheritamariano1792
    @margheritamariano1792 6 лет назад +287

    Mi hai fatto pensare a Nicole di kissandmakeup01, quando parlando in un suo video disse che non si definiva femmista perché è un movimento esagerato e non crede che le donne siano superiori eccetera.. Tutti quegli stereotipi negativi che spesso si sentono associati alla parola femminismo. Solo che lei è seguita da più di 600mila persone se non sbaglio. 600mila persone che adesso vedono il femminismo in questo modo.
    Spero che presto femminista non sia più un insulto

    • @aleaze4752
      @aleaze4752 6 лет назад +15

      Margherita Mariano pensavo di averci fatto caso solo io a quella frase che le era scappata!

    • @anonima7699
      @anonima7699 6 лет назад +37

      Il problema sta nel fatto che il femminismo viene recepito come estremista. Tutti i miei conoscenti si reputano a favore dei pari diritti tra uomo e donna, ma pochi si considerano femministi/e. Quindi il problema sta nelle persone che non capiscono cosa sia il femminismo oppure nel movimento stesso che non riesce a farsi capire per quello che vuole essere? 😕

    • @giuliaserra4561
      @giuliaserra4561 6 лет назад +6

      Qualcuno dovrebbe farle scoprire questo canale...

    • @thecreepykenno7062
      @thecreepykenno7062 6 лет назад +4

      Margherita Mariano kissandmakeup01 lasciamola stare ho visto un paio di suoi video e ho smesso di seguirla semplicemente per la sua ipocrisia

    • @thecreepykenno7062
      @thecreepykenno7062 6 лет назад

      * dei

  • @caterinando
    @caterinando 6 лет назад +9

    Vorrei consigliarti un film che ho appena visto al cinema: "Cosa dirà la gente" il racconto della vita di una ragazza norvegese di origini pakistane in conflitto con la famiglia (anche se è più la famiglia in conflitto con lei... ma ok). L'ho trovato molto interessante e mi piacerebbe poter avere un feedback femminista al riguardo! 😁

  • @cecib91
    @cecib91 6 лет назад

    Io l'ho letto in versione originale e confermo che il tono acido e incazzoso è esattamente lo stesso che hai riportato nei passaggi che hai letto. L'impressione che ho avuto leggendo questo libro è che l'autrice l'abbia scritto per soddisfare la propria voglia di dire a tutti gli altri che lei è più brava ad essere femminista di loro (e anche più acculturata in materia) e penso che questo sia 1) insopportabile e 2) un autogol incredibile. Questo è un atteggiamento del quale spesso noi femministe (e femministi) veniamo accusate (e accusati), e scrivendo questo libro l'autrice ha confermato lo stereotipo che ci vede come maestrine rompipalle che vanno in giro cercando di cogliere gli altri in fallo e crocifiggerli perché ne sanno meno di noi.

  • @simonarandazzo9750
    @simonarandazzo9750 6 лет назад +1

    Per quanto riguarda il concetto di bello non sono proprio d'accordo, tutti vogliamo sentirci belli in qualche modo e il fatto di aver allargato il concetto anche ad altre tipologie di corpi è positivo. Non tutti sono pronti a sentirsi dire "sei brutto fattene una ragione" soprattutto i giovani

    • @elisa.707
      @elisa.707 6 лет назад

      Simona Randazzo si ok, ma che ne dici di "sei brutto fuori ma bello dentro, ed è questo ciò che conta?" stiamo parlando per ovvietà, ma quando l'ovvietà non è scontata è bene rimarcarla. Un uomo può permettersi il lusso di non essere bello ma affascinante, una donna no, se é fuori forma fisica ma ha una laurea in matematica bisogna dirle "#curvy#gnocca#bodypositivity" e non "sticazzi del corpo, tu sei un genio e farai strada". Non ci vedi del maschilismo in tutto ciò?

    • @simonarandazzo9750
      @simonarandazzo9750 6 лет назад +2

      Elisa hai ragione c'è del maschilismo in tutto ciò. Non dimentichiamo però che anche gli uomini sono insicuri e tentare di allargare il concetto di bello anche a categorie "non-standard" sia utile a tutti.

  • @cheikhwade979
    @cheikhwade979 6 лет назад

    Penso sia stata brava a mettere il libro in questo modo così acido per di solito la gente tende a scrivere le cose con dolcezza perché i rompi coglioni che attaccano i propri ideali non piacciono a nessuno perso che tu(Irene) leggendo quel libro ti si sentita attaccata in alcune tue credenze valoro

  • @Ro7947
    @Ro7947 6 лет назад +18

    Secondo me il femminismo, inteso come parità, dovrebbe chiamarsi paritarismo o qualcosa del genere, in modo tale da avvicinare sempre più sia le donne che non se la sentono di definirsi tali sia gli uomini che, inevitabilmente, solo per il significato letterale del nome si sentirebbero da subito inclusi. In un altro video hai detto che secondo te il femminismo non dovrebbe cambiare nome, perché si deve ricordare da dove e da chi è stato ideato, cioè dalle donne. Su questo punto sono d'accordo, finché però il nome non diventa esso stesso l'ostacolo più grande del movimento.

  • @123mikele123
    @123mikele123 6 лет назад +11

    Credo che al gruppo delle donne che non si definiscono femministe, appartengano anche quelle che (fortunatamente) sono riuscite a fare il salto qualitativo in termini di pensiero.
    Nei paesi occidentali, parlare di femminismo è anacronistico, ora le problematiche sono diverse e riguardano entrambi i sessi e il femminismo non può farsi portavoce di entrambi. Già il termine in sé è una discriminante. Quando ascolti una "femminista paritaria" ti accorgi ben presto che auspica la "parità" da una prospettiva femminile, così come ogni suo ragionamento e non potrebbe essere altrimenti.

  • @fran-kp9in
    @fran-kp9in 6 лет назад +45

    Il femminismo non deve diventare neanche una moda passeggera però, fatta solo di magliette e slogan tirati fuori per sembrare più fichi ed essere di tendenza, e dopo per non sembrare "strani" agli occhi di amici e parenti si continua a dire che il posto di una donna è dietro 🏠 e famiglia o che se una donna subisce violenza è perché deve aver fatto qualcosa per averlo provocato! Non avrebbe senso esattamente come fare certe battaglie in "punta di piedi"! Bisogna avere il coraggio delle proprie idee a casa prima che alle manifestazioni!

    • @elisa.707
      @elisa.707 6 лет назад +1

      inferno 224 ah,quanto condivido.. Clap clap

  • @annalisamonaco8363
    @annalisamonaco8363 6 лет назад +29

    Io a suo tempo ti chiesi se lo avevi letto, ad ora posso dire che concordo con alcune cose che dice, ma riguardo ad altre l'ho trovata contraddittoria e in particolare non mi è piaciuto quando ha detto che si dice che le donne si proclamano sicure di se poi seguono corsi di pole dance. Di grazia, perché seguire un corso di pole dance o volersi vedere sexy dovrebbe essere antifemminista? Poi magari sono io a non vedere quindi la mia è proprio una domanda.

  • @fran-kp9in
    @fran-kp9in 6 лет назад +84

    Sul punto delle donne musulmane invece non sono affatto d'accordo. Un'altra cosa dannosa al femminismo è proprio il buonismo! Troppo spesso per me il rispetto delle diversità culturali e l'ignoranza pura e semplice vengono confuse! Alle donne cresciute nell'ignoranza e nella povertà (comprese le musulmane) abbiamo il dovere morale di fargli vedere che esistono delle alternative oltre a quelle in cui sono state obbligate a credere, poi ovviamente resta a loro la scelta della strada da percorrere nella vita (nella speranza che sia una scelta autentica!). Anche perché mi pare che ci sono fin troppe ragazze di origine musulmana cresciute in Occidente che vengono obbligate a matrimoni combinati con qualcuno che non hanno mai visto per colpa di genitori e parenti, o portate di forza o con l'inganno nel paese di origine dei genitori per lo stesso motivo, a cui vengono sottratti i figli e portati in questi paesi per non essere cresciuti nella maniera occidentale, e loro stesse vengono uccise perché si comportano troppo all'occidentale! E la cosa amaramente ironica è che sono proprio le donne musulmane, le madri, le nonne e le zie di queste ragazze, a mantenere in piedi questa mentalità maschilista e patriarcale! E io non ho nessuna voglia di girare la faccia dall'altra parte per essere politically correct!

    • @coveredinthecolors8621
      @coveredinthecolors8621 6 лет назад +7

      Sottoscrivo in pieno!

    • @dariociceri4755
      @dariociceri4755 6 лет назад +19

      Il più grosso problema in questo campo secondo me è l'europacentrismo, da piú 600 anni noi europei esportiamo la nostra visione della vita in tutto il mondo, cosí facendo il risultato piú immediato è stato impedire alle altre culture di riflettere su loro stesse e sviluppare gradualmente un'economia indipendente che porti benessere e coscienza di classe.

    • @fran-kp9in
      @fran-kp9in 6 лет назад +12

      dac cic Veramente le disparità sociali ci sono state per lungo tempo anche in Europa e non si sono neanche risolte del tutto. Dare tutte le colpe all'imperialismo europeo non è storicamente corretto. Qui si sta parlando di diritti universali di uomini e donne che si scontrano con tradizioni millenarie!

    • @walli7754
      @walli7754 6 лет назад +1

      Guarda, io non vengo a sostenere che tutte le culture siano alla pari. Si rispettano, e questo sí, ma non verrò certo a dire che la cultura occidentale sia avanzata allo stesso livello di quella mussulmana, anzi. Felicissima di essere nata in occidente da questo punto di vista. MA. Se è vero che ci sono tantissimi, troppi, casi di sfruttamento abominevole delle donne, è anche vero che questi non compongono la totalitá delle comunitá mussulmane. E per quanto io non lo capisca, se una donna sceglie attivamente di portare l'hijab (e sí, non tutte lo indossano senza aver prima questionato sulla cultura che lo ha posto nel mondo) ci discuterò, cercherò di far capire il mio punto di vista e capire il suo, ma non andrò a dirle come vivere la sua cultura. Immagino che questo discorso si faccia per lo più per mussulmani immigrati nei nostri paesi di seconda o terza generazione. Ovvero quelli le cui famiglie non sono eccessivamente tradizionali e che hanno avuto la possibilitá di conoscere altro oltre al loro mondo. Il punto secondo me è che sí, non siamo d'accordo e meno male, ma la nostra storia e la nostra cultura sono diverse. Non possiamo andare ad imporre certi schemi o certe idee. Possiamo però favoleggiare quei LORO schemi e quelle LORO idee che le aiuterebbero ad avere quantomeno la possibilitá di scelta (l'esempio l'ho tenuto sull'hijab).

    • @walli7754
      @walli7754 6 лет назад +5

      inferno 224 secondo me però non si possono separare come concetti. Oh, è vero che non è che abbiamo tutta la colpa noi, assolutamente. Però, per esempio, se si guarda alla storia dell'Iran (dove vige sostanzialmente una repubblica fondamentalista islamica) si capisce anche che, meh, ci abbiamo messo del nostro. Ad ora in Iran le donne sono obbligate come minimo ad indossare l'hijab. Non si può bere, pena morte, non si può essere gay, pena morte e cosí via. Ma negli anni 60 in Iran vi era una democrazia, con un primo ministro che nel tentativo di eliminare certe disparitá aveva addirittura vietato l'uso dell'hijab. Poi gli viene la balzana ideaa che visto che il paese potrebbe anche un attimino arricchirsi, perchè non nazionalizzare il petrolio? E va a finire che agli USA non va bene. E la democrazia di stampo occidentale se ne va a farsi fottere perchè gli USA volevano il petrolio. Questo per citarne uno.

  • @susannaguidi2697
    @susannaguidi2697 6 лет назад +30

    Per quanto non possa condividere e appoggiare il femminismo degli hashtag e delle magliette con su scritto ‘pussy power’, mi piace molto il modo che hai di argomentare il tuo punto di vista. Capisco perfettamente il perché del tuo dissenso, sono contenta che ci siano persone che la pensano in maniera diversa dalla mia e che possano portare una voce nuova all’interno della discussione. Continua così.

    • @kevinmcnally8076
      @kevinmcnally8076 6 лет назад +1

      susanna guidi Le femministe fanno anche gli hashatag del tipo " #Maletears #Allmenarerapists #killallmen e via dicendo. Non mi associo a un movimento del genere, io sono per la parità e per il rispetto reciproco.

    • @susannaguidi2697
      @susannaguidi2697 6 лет назад +7

      kevin mc nally chi diffonde hashtag del genere non è femminista

    • @kevinmcnally8076
      @kevinmcnally8076 6 лет назад +2

      susanna guidi ma si proclamano tali, spesso donne misandriche si nascondono dietro l' etichetta del femminismo, dando al movimento questa connotazione di supremazia femminile.

  • @marilumusso5587
    @marilumusso5587 6 лет назад +15

    Interessante la parte su bellezza e amabilità. Da tempo seguo sui social ragazze che parlano di body positivity. Il messaggio promosso dal movimento personalmente mi ha aiutata molto ad accettarmi e piacermi, e a rifiutare alcune imposizioni sociali quanto a bellezza e presentabilità, che mi rendevano vulnerabile - e ancora lo fanno- rispetto a un sistema al quale onestamente voglio sempre meno subordinarmi. L'ho sempre visto come un messaggio estremamente positivo e una scelta molto coraggiosa quella di sentirsi belli al naturale e non a prescindere dai propri "difetti"(risultato dell'imposizione di un modello di bellezza, che è di fatto una strategia di marketing -voglio dire, le persone sono come sono e basta, i difetti estetici sono un'invenzione capitalista) concetto che porterebbe a confermare l'origine del sentimento di inadeguatezza delle persone, legittimandolo, piuttosto che eliminarlo. Sinceramente non avevo mai pensato alla body positivity come ad un modo per ampliare lo standard anziché abbatterlo. Ho sempre visto come un problema grosso non solo personale ma anche sociale, che ha radici e conseguenze più profonde di quelle che si vedono, quello di sentirsi inappropriati nei propri corpi e di sentire l'esigenza costante di modificarsi per rispondere ad un modello. Ma mi rendo conto che focalizzarsi così tanto sull'esigenza di sentirsi belle o belli rischia di essere un palliativo o addirittura di peggiorare il problema anziché risolverlo alla radice. So che è un discorso che esce un po' fuori dai temi del femminismo ma mi piacerebbe se esponessi in maniera più approfondita le tue idee al riguardo.

  • @mariannacagnata9122
    @mariannacagnata9122 6 лет назад +6

    A me ha scioccato la parte del libro che parla degli uomini e di come dovremmo fregarcene e "affari loro se non capiscono e se non sono illuminati, non è nostra responsabilità". Magari sono fuori di testa io ma secondo me bisognava scrivere così:
    Nessuno è illuminato, nè donne nè uomini, ma sopratutto, dato che il femminismo riguarda TUTTI (non solo le donne) va spiegato a TUTTI. E' responsabilità di chi conosce il femminismo condividerlo, uomo o donna che sia. E che cazzo.

  • @damu71
    @damu71 6 лет назад +6

    Ciao Irene,
    non ho letto il libro (ma l'ho messo in lista acquisti).
    Visto che vuoi sapere cosa ne pensiamo, ti porto il mio punto di vista sulle tue riflessioni.
    Ho trovato questo video un po' strano, perché "bocci" un testo che, però condividi per la maggior parte. In alcuni punti la Crispin ha generalizzato, ma d'altronde (da quello che hai letto) mi è sembrato che il suo intento in certi contesti, fosse più che altro mirato a evidenziare atteggiamenti "umani" (innegabili) come la tendenza all'uniformarsi al potere; oppure la tendenza alla "rancorosità" degli oppressi. Possono dare fastidio le sue generalizzazioni? Forse... Ma forse questo era esattamente l'intento dell'autrice: provocare. Come dici tu, certe "cose" devono rompere gli schemi (qualcuno direbbe il ca@@o), devono dare fastidio per far si che inizi una fase di elaborazione del pensiero.
    Detto ciò, non mi rimangono che due considerazioni:
    1) "Di una persona non posso amare solo ciò che apprezzo".
    2) "Se togli all'essere umano i suoi "giochi" di luce ed ombra, non rimane che il vuoto".

  • @tripps4285
    @tripps4285 6 лет назад +32

    A sentire ciò che stai leggendo, comunque sono solo parti, magari comprerò il libro, sembra che l'autrice stia facendo della propria opinione personale una verità universale, e questa cosa non mi piace perché secondo me è anche il problema che c'è sulla parola 'femminismo'. La definizione c'è però poi ognuno la vede a proprio modo e nascono le correnti light, le correnti radicali eccetera. E poi sì, ha poca fiducia nel genere umano non so per quale motivo, forse esperienze personali? Sono del tuo stesso parere su praticamente tutto ciò che hai detto, e gli esseri umani sanno essere migliori di come dice lei, sicuramente. Per ogni frase che hai detto ho pensato 'sì forse è vero, MA..', non ero mai pienamente d'accordo con lei ma dovevo inserire delle postille, e se ognuno di noi si sente di dover aggiungere qualcosa per far quadrare il suo discorso, forse non è così oggettivo come vuole farlo sembrare.
    La parte sugli uomini è aberrante, aberrante, non ho parole. Che funziona tipo contrappasso? Le persone devono occuparsi delle persone, a prescindere dal genere e da ogni cosa che ci differenzia.
    P.S. Hai mai letto Dalla parte della donna di Chiara Saraceno? Mi interessava il tuo parere.

    • @Alternis98
      @Alternis98 6 лет назад +3

      tripps42 Il problema secondo me sta nel fatto che molti scrittori partano dall'idea che c'è IL "femminismo". Come hai detto tu, giustamente, la definizione di femminismo c'è, ma nel corso degli anni si sono sviluppati vari tipi di femminismo. Il fatto stesso che si parli di femminismo intersezionale e non femminismo e basta, ne è un esempio. Solo che in molti libri, tra cui questo, si parla semplicemente del femminismo al singolare e quindi si finisce per generalizzare in maniera esagerata.

  • @dan_leo
    @dan_leo 6 лет назад +8

    Non c'entra niente, ma adoro quando usi termini da scaricatore di porto, che sono in contrasto, ma solo apparente, con il modo in cui ti poni all'interno del tuo canale.
    Detto questo, penso anch'io, com'è stato spesso detto, che il termine "femminismo" sia molto incompreso in Italia. Si pensa sempre che sia un movimento di invasate estremiste che odiano gli uomini, quando invece non è così. Si è citata Kissandmakeup01, ma ahimé io la stessa frase l'ho dovuta sentire da Laura Pausini, che ha una risonanza ben maggiore dell'influencer triestina ... Dobbiamo fare qualcosa per cambiare la percezione che la gente ha del termine "femminismo".

  • @checkmate8517
    @checkmate8517 6 лет назад +21

    Molto semplicemente il femminismo è un groviglio di contraddizioni.

  • @nymphgoddess
    @nymphgoddess 6 лет назад +7

    Sono andata alla presentazione del libro qui a Milano qualche giorno fa, posso assocurarti che ti sono sfuggiti alcuni passaggi e hai frainteso altri.

    • @shystone7740
      @shystone7740 6 лет назад +3

      Maky come sempre

    • @nymphgoddess
      @nymphgoddess 6 лет назад +3

      Shy Stone non so se lo abbia fatto apposta per far sembrare Jessa stupida o davvero non abbia capito il libro......

    • @shystone7740
      @shystone7740 6 лет назад +3

      Maky le views sono importanti

    • @nymphgoddess
      @nymphgoddess 6 лет назад +2

      Shy Stone giusto, quasi dimenticavo questo dettaglio.... molto importanti

  • @giu9922
    @giu9922 6 лет назад +2

    Sembra una satira diretta ad Hillary Clinton, in quanto si dichiarava femminista ed è l'emblema dell'ipocrisia del politically correct americano. In più è una critica anche alla strumentalizzazione del femminismo a scopi di lucro. Concordo col fatto che la diffusione del femminismo sia una cosa unicamente positiva, tuttavia se le aziende decidono di sfruttarlo finendo anche per modificarne l'idea intrinseca ( come la pagina freeda ) è un problema.

  • @evola5549
    @evola5549 6 лет назад +4

    il """"saggio"""" (o libro epistolario come dice Wikipedia) di Costanza Miriano "Sposati e sii sottomessa". Che non è stato disturbato solo in Italia, ma anche in Spagna, Polonia, Francia e Ungheria. E mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi di questo libro. Perché, il mio cervello si rifiuta di leggero per paura di quello che c'è scritto. E mi piacerebbe una analisi di questo libro.

  • @eroslazzarini9502
    @eroslazzarini9502 6 лет назад +2

    Hi Irene, la frequenza con cui utilizzi la parola "ca..o" in tante frasi di commento dimostra che cadi anche tu nell'errore di utilizzare questa parola, ed altre di area sessuale da "maschio" per mantenere un linguaggio presunto "efficace", ma codificato da quei maschi che proprio si oppongono al tuo pensiero.
    E non è neppure una mancanza di sinonimi, o forme espressive più "tue" o vostre (tipo poliamore invece di poligamia).
    Mi ricorda una volta che a 10 anni non ne sapevo il significato e l'ho "imparato" da un mio amico. Senza saperne il senso, pensavo fosse una parola per intercalare usata dagli adulti.
    Per non spiegarmela e farmela pesare quando la usai in casa, mia madre e mio padre, piuttosto puritani, tacevano quando la dicevo.
    Quando capii il perché mi sentii un verme e pensai al mio amico come poco amico ed intelligente. Tuttora lo penso per chi ne abusa.

  • @inchiostroevinile
    @inchiostroevinile 6 лет назад +2

    Hai letto "How to be a woman" di Caitlin Moran? In italiano è barbaramente tradotto "Ci vogliono le palle per essere una donna". No comment. Ma il libro a me è piaciuto molto, leggero ma profondo al tempo stesso...

  • @elisa.707
    @elisa.707 6 лет назад +3

    Però dai, ci sono dei punti estremamente interessanti. La cosa del "ampliare la categoria del bello" la condivido completamente. Ancora non ci arriviamo che possiamo essere molto, molto altro oltre che "belle". Idem la storia dell'amore romantico, giustissimo. Non buttare via queste riflessioni interessanti solo perché non condividi tutto, proprio perché il femminismo è un movimento ampio e eterogeneo, include anche quelle come lei. Sul femminismo e i social media invece sono parzialmente d'accordo con entrambe, cioè sempre meglio che sia di moda andare in giro con la maglietta " feminist" che non con quella "barbie girl", però d'altra parte gli slogan e gli striscioni privi di contenuto mi danno l'orticaria. Cioè, se una si presenta come femminista e poi in tutto ciò che fa si evince il contrario, stiamo svuotando di significato le parole e " trashizzando" dei valori sacri.

  • @Lostoquasendo
    @Lostoquasendo 6 лет назад +3

    Con questa recensione sfondi una porta aperta. Anch’io ho letto il libro piena di entusiasmo e condividendo molti concetti, ma appunto il tono provocatorio fine a se stesso e soprattutto la supponenza e questo insistere fra un “noi” (femministe brave come lei) e “loro” (femministe per moda) mi ha lasciata molto perplessa. La stessa Crispin si contraddice tantissime volte (ad esempio sull’inclusione degli uomini) e non offre grandi spunti di riflessione, anzi, spara molte frasi senza poi fornire strumenti per approfondire. Capisco che la sua idea sia quella di non dover fare reclutamento, però anche solo una bibliografia di suggerimento non avrebbe fatto schifo, invece di solo qualche nome buttato nei ringraziamenti. Infine, dov’é l’intersezionalismo in questo libro? Viene citato forse una volta, tanto per timbrare il cartellino, ma poi anche in conclusione al manifesto (in quel passo che hai letto sul sistema) la fa un po’ troppo facile: lei scrive da una posizione privilegiata, ma dimentica che non tutti possono fregarsene del sistema con quella stessa facilità.
    Scusa per il commento fiume, ma ogni volta che ripenso a questo libro mi arrabbio per tutte le cose che avrebbe potuto cassare o esprimere con più chiarezza (ne ho anche scritto un post altrettanto fiume sul mio blog 😂). Buona domenica!💗

  • @fran-kp9in
    @fran-kp9in 6 лет назад +3

    Non so perché, ma Jessa Crispin mi ricorda Oriana Fallaci, capace d'interagire con le personalità più diverse e di affrontare questioni spinose come l'aborto e poi scrive quei libri vergognosi, pieni di xenofobia, dopo gli attacchi alle torri gemelle dell'11/09!

  • @Alternis98
    @Alternis98 6 лет назад +3

    In una vecchia storia su instagram, Ilenia Zodiaco aveva mostrato questo libro. Da quanto ho capito pare che il libro le sia piaciuto, in quanto lei non apprezza il lato "marketing" del femminismo. Nonostante questo però la stessa Ilenia ne ha criticato la forma, in particolare la frase "non dobbiamo spiegare agli uomini che cosa sia il femminismo".
    Non ho letto il libro, ma dalle brevi frasi che ha sottolineato ce ne erano alcune che condividevo completamente, altre che pensavo "forse il concetto ci sta, ma non mi piace come lo ha espresso" e poi il capitolo 7, boh, da quello che hai letto trovo difficile pensare che stesse dicendo cose sensate ma espresse male. Magari no, probabilmente era una critica proprio alle persone che la pensano così, ma non sembrava trasparire questo.

  • @benedetta000
    @benedetta000 6 лет назад +2

    ma il capitolo " gli uomini non sono un mio problema" l'ha scritto veramente? praticamente è come se scrivendo quello abbia cancellato tutto quello che aveva detto prima. premio confusione 2018

  • @ilai-bi8hk
    @ilai-bi8hk 6 лет назад +2

    Di recente ho visto il film ‹Non sono un uomo facile› su Netflix. Parla di tematiche di cui ti occupi nel canale e la storia è molto semplice: il classico playboy sessista che si sveglia in un mondo in cui i ruoli di genere sono invertiti. è stato criticato dagli utenti della piattaforma in quanto, per far passare il suo messaggio, utilizza stereotipi da ambo le parti. Se hai già visto questo film o hai intenzione di vederlo sarebbe interessante un tuo commento

  • @shredderstv4929
    @shredderstv4929 6 лет назад +2

    A me son sembrate molto frasi dette con la stessa modalità di quando io ero a 17 anni un convinto anarco primitivista che credeva che il sistema e la società fossero il male assoluto senza rendermi conto che volendo apparire diverso dagli altri in realtà sotto sotto volevo essere solo accettato. Sembra una persona con delle idee interessanti ma che non é pronta ad impegnarsi per esse come ad esempio per il capitolo su "sticazzi degli uomini". É facile davvero troppo facile stare a lamentarsi con degli insulti mascherati da elucubrazioni e poi non fare in sostanza nulla secondo me si dovrebbe continuare a cercare di rendere il femminismo popolare (e non farlo snaturare ovviamente) ma che soprattutto quest'ultimo sia preso come cultura vera e propria e non come uno stupido movimento utopistico per 15enni che non sanno come definirsi diversi dagli altri

  • @alessandrafraissinet2588
    @alessandrafraissinet2588 6 лет назад +2

    L'ho letto in lingua originale 2 anni fa, e ho pensato esattamente le stesse cose dette da te nel video. Il che è un grande conforto, perché quando ai tempi cercai di parlarne con delle persone a me vicine, queste mi fecero sentire un po' una pazza chiedendomi cose tipo "perché continui a leggere un libro che ti fa sentire tanto arrabbiata?" - quindi GRAZIE

  • @yuko9969
    @yuko9969 6 лет назад +3

    "Chiedo scusa se quello che sto per scrivere è compreso differentemente da ciò che penso" ma ammetto di non essere informato al 100% sull'argomento femminismo e parlo da "essere umano".
    Chi studia psicologia, sociologia o semplicemente chi riesce a capirlo, sa benissimo che il comportamento dell'essere umano è difficile da modificare specialmente se è stato "utilizzato" se si può dire così, per secoli.
    Quindi è complicato "insegnare e far comprendere " a persone adulte cosa significa vivere in un mondo senza giudizi negativi e senza mettere l'uomo in una posizione di superiorità rispetto alla donna.
    ( anche se non è impossibile ).
    Secondo il mio parere per far comprendere tutto quello che ho scritto sopra, bisognerebbe iniziare partendo dai "bambini" e quindi utilizzando da parte dei professori un linguaggio che non sminuisca la figura femminile ma che la metta in un contesto di parità con quella maschile.
    ( però capisco anche che è quasi impossibile, perché come i bambini vengono influenzati dalle cose positive dei professori, automaticamente lo saranno anche da ciò che studiano sui libri e si sa che la maggior parte delle volte in materie come storia, letteratura ecc ecc si accenna sempre la differenza tra uomo e donna e le loro figure poste in una "gerarchia" diversa)
    Quindi... Tornando al discorso di prima.
    Le variabili nella società e nel mondo in generale, sono tante.
    Bisognerebbe semplicemente avere buon senso ed insegnare ai bambini che siamo tutti uguali.
    Magari a livello "anatomico" non è così ed è vero che la donna in alcuni contesti "fisici" è diversa rispetto all'uomo e idem l'uomo rispetto ad alcuni contesti a livello "psicologico".
    Però ciò non toglie che ognuno di noi ha una forza interiore diversa, che siamo tutti esseri umani indipendentemente dal nostro "sesso" e che la donna può fare "la meccanica" ( per non utilizzarlo al maschile) e l'uomo può fare il truccatore.
    Il tema è così vasto che parlerei di altre milioni di cose.
    Quello che voglio dire ai genitori se sono presenti, è che bisogna educare i figli differentemente, facendo capire che siamo liberi di essere e di fare quello che vogliamo e che non esistono "posizioni di superiorità" tra i due sessi.

    • @danyaradia9641
      @danyaradia9641 6 лет назад +1

      bel commento! se non lo hai letto (ma da quel che scrivi sembra che ne hai sentito parlare) ti consiglio il saggio "Dalla parte delle bambine"

    • @yuko9969
      @yuko9969 6 лет назад +1

      Dany Aradia grazie mille per il consiglio! Sicuramente lo leggerò 😊

  • @amandabenedetti3629
    @amandabenedetti3629 6 лет назад +1

    Ciao ragazz*! Ho appena visto il video di Irene con Naki sul veganismo, poi ascoltando questo mi rendo conto quanto le due cose siano collegate. Mi piacerebbe aprire un dibattito sulla questione "si può essere vegani senza essere femministi e viceversa?". Le parole di Irene in questo video sono perfette per spiegare i due movimenti, che si battono per la parità, vanno oltre le etnie, le razze (umane e non in questo caso), i pregiudizi, gli insulti sessisti ("sembri una femmina, hai i peli lunghi come un uomo, se bella si vuole apparire un poco si deve soffrire" da una parte o "hai il cervello di una gallina, puzzi come una capra, ho mangiato come un maiale, sei un porco!" dall'altra). Secondo me le due cose vanno di pari passo, da quando sono femminista e vegana ho trovato il mio equilibrio intellettuale. Potremmo passare da rompicoglioni in entrambi i casi, sì, ma è il valore della causa a farci continuare. Cosa ne pensate voi? 😊 🙋 🌱

  • @chiaraoltremare9300
    @chiaraoltremare9300 6 лет назад +8

    Confesso di non aver compreso il paragrafo sul sesso. In che modo avere un rapporto sessuale con un uomo toglierebbe qualcosa al mio essere femminista? Libertà non è anche essere libera di vivere la mia sessualità come meglio credo?

    • @pouringthemilk
      @pouringthemilk 6 лет назад +3

      ma infatti.

    • @someone-9137
      @someone-9137 6 лет назад +2

      non penso che intendesse l'avere un rapporto in sé, bensì il dare per scontate certe dinamiche che spesso vedono la donna sottomessa. inoltre ha parlato di "riflessione": personalmente ci ho visto solo un invito a pensare a ciò che solitamente diamo perscontato. poi magari non ho capito una fava io lol

    • @chiaraoltremare9300
      @chiaraoltremare9300 6 лет назад +1

      Non saprei. Anche se fosse, se a me ad esempio piacesse il bdsm e volessi essere “sottomessa” a letto, questo mi renderebbe meno femminista?

    • @Livia-qs7hv
      @Livia-qs7hv 6 лет назад +8

      Vorrei provare a risponderti con quello che credo di aver capito. :) Penso che l'autrice stesse parlando a riguardo di ciò che ci piace fare a letto. Voleva invitare le donne a riflettere su questo. Ad esempio se a una donna eccita di più la sottomissione, questo potrebbe non essere solo un suo personalissimo e naturale desiderio, ma forse potrebbe essere stato indotto nella sua mente dalla nostra cultura. Effettivamente, se penso a tutta la mia crescita, ho visto sempre e soltanto scene di sesso che vedevano la donna sottomessa. Sono la maggioranza nel materiale pornografico, così come nella letteratura (lo stupro è un tema fondamentale a partire dalla mitologia greco-romana). Insomma, se a una donna piace di più che sia l'uomo a dominarla, quanto è una sua cosa personale e quanto invece potrebbe piacerle proprio perché la cultura ci ha sempre fatto vedere il sesso così? Dalle pubblicità, ai film, alle immagini, ai videogame è sempre la donna che viene fotografata, disegnata e illustrata, è sempre lei che ci viene fatta vedere come l'oggetto sessualmente appetibile di uno sguardo maschile che è sempre nascosto dietro la lente della videocamera. Io non saprei rispondere a questa domanda. Mi piacerebbe pensare che ciò che ci piace sia sempre "naturale", perché altrimenti significherebbe che il patriarcato si è inserito tanto in profondità nelle nostre menti, da determinare anche il nostro piacere sessuale. Inoltre in una cultura come la nostra, che non riconosce la sacralità dell'atto sessuale, ma lo denigra a qualcosa di violento e peccaminoso, il rischio che i nostri piaceri sessuali siano socialmente costruiti è ancora più grande.

    • @chiaraoltremare9300
      @chiaraoltremare9300 6 лет назад +6

      Angosciante. Non saprei...per ragioni biologiche che poco hanno a che vedere con la cultura, è l’uomo che penetra la donna; che poi questo gesto sia stato dipinto come degradante nei secoli, è un’altra storia. Il punto forse non è tanto che desideriamo essere sottomesse sessualmente a causa dei messaggi che ci sono stati inculcati, quanto che connotiamo come sottomissione quella che è la naturale posizione della donna nell’atto sessuale; vale a dire passiva, quanto meno per quanto riguarda il meccanismo della penetrazione.

  • @graziasergi6896
    @graziasergi6896 6 лет назад +2

    Io scrivo sempre le stesse cose sotto i tuoi video, ma non riesco a fermarmi. Grazie Irene, sei una forza incredibile, il tuo infervorarti e la passione che metti è contagiosa. 💖 I tuoi video sono illuminanti.

  • @lesorellastre2785
    @lesorellastre2785 6 лет назад +1

    Ciao Irene, vorrei commentare riguardo al pezzo sulla bellezza, quando si parla dell'aver ampliato i criteri di "bellezza" per potervi rientrare, anziché fregarsene di essere definite belle o brutte. Non credo che le due cose si escludano. Voglio dire, è vero, come dici tu, che oltre alla bellezza esteriore c'è altro, e che "anche se sei brutta hai una tua dignità". Però dopo un'affermazione simile viene automatico chiedersi: "Sì, certo che ho la mia dignità anche se sono brutta, ma cosa vuol dire essere brutta? Chi ha deciso cosa è brutto e cosa è bello?". E da lì inevitabilmente si entra nel discorso del modello unico/dei canoni di bellezza piuttosto restrittivi promossi dalla società, e ci si chiede se non sia il caso di rivedere questi canoni, metterli in discussione, sovvertirli. Silvia

  • @danielavitello7103
    @danielavitello7103 6 лет назад +1

    Volevo consigliarti non un libro ma un film "Non sono un uomo facile" di Éléonore Pourriat, lo trovi su Netflix. A me è piaciuto tanto, mi ha fatto riflettere e alcune cose non mi hanno convinto appieno però penso sia un buon film per far ragionare sulla discriminazione di genere ❤

  • @dario8863
    @dario8863 6 лет назад +2

    Ci si può considerare femminista anche se non si appoggiano certe battaglie? Cioè sono molto agguerrito e faccio notare quando qualcuno discriminia se si parla di slut shaming e glass ceiling,ma allo stesso tempo sono contro chi crede che il mainsplaining il manspreading e l'appropiazione culturale siano battaglie da combattere e spiego anche perchè queste battaglie non sono sane,inoltre come aiutiamo le donne non femministe a capire le ingiustizie aiutiamo anche gli uomini visto che siamo alla pari,ci sono gruppi di sole ragazze che fanno slut shaming più degli uomini e in modo più cattivo degli uomini

    • @roberta9293
      @roberta9293 6 лет назад +3

      Another Brick In The Wall certo che lo sei

  • @costanza1617
    @costanza1617 6 лет назад +1

    Un problema importante sul femminismo, che ho riscontrato anche personalmente e che mi ha fatto molto riflettere, sta ovviamente nel come il femminismo venga spesso percepito: capita che se un uomo, o una persona che si definisce non-femminista, si dice distaccato/a dall'essere "femminista" è perchè ha una percezione sbagliata del termine, e dunque spiegare il femminismo trovo che sia quasi un dovere di chi si ritiene femminista, per far avvicinare coloro che non necessariamente sono maschilisti, ma interpretano nel modo sbagliato un termine che, invece, racchiude un mondo gigantesco che va spiegato. A questo punto però da dove viene questa generale interpretazione errata del femminismo? Sicuramente, in parte dal "femminismo di facciata", ma anche, da chi è femminista ma non lo "ammette", facendo sembrare che dunque le azioni che sposano giuste cause, che ha compiuto, sono esterne al movimento femminista, e dunque quest'ultimo stia nel torto. Sono molti gli spunti di riflessione ma anche molti gli appigli di fraintendimento.

  • @WellaStyle
    @WellaStyle 6 лет назад +1

    mi fa quasi pensare che questa scrittrice odia proprio tutto il mondo e basta xD

  • @TheGrotesqueCircus
    @TheGrotesqueCircus 6 лет назад +1

    Ciao Irene, ho appena finito di vedere "she's gotta have it" su Netflix, una serie di Spike Lee basata su un suo film dal medesimo titolo. Sarei davvero curiosa di sentire una tua opinione in merito.

  • @ildiofattouomo
    @ildiofattouomo 6 лет назад +26

    Il cambiamento più rivoluzionario che ha investito il mondo è l’emancipazione delle donne. La storia dimostra che gli uomini al comando non rinuncino mai volontariamente ai loro privilegi. Le cose non vanno mai così. Il potere deve sempre essere strappato a coloro che lo detengono. Le suffragette che lottarono per il diritto di voto lo scoprirono a proprie spese. Gli uomini non si offrirono di concedere il voto alle donne. Esse dovettero combattere per ottenerlo. I potenti amano il potere e nascondono la propria avidità dietro teorie capaci di giustificarla. Quella che usarono per impedire alle donne di votare era che il cervello femminile non era in grado di comprendere la politica. Le donne dovevano limitarsi a partorire figli.

    • @Tommaso251287
      @Tommaso251287 6 лет назад +5

      Il depresso lo sai depresso che gli uomini in italia hanno ottenuto il diritto di voto (prima degli anni 20 non ce l'avevano) ma solo per chi aveva fatto la leva? Cioè potevi votare se partecipavi in prima persona alle guerre mondiali. Io al voto ci avrei rinunciato volentieri. Le donne l'hanno ottenuto 20 anni dopo, una generazione, senza nemmeno avere l'obbligo di leva, non facciamone il solito drammone femminista che se ne frega della Storia.

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo 6 лет назад +5

      Certo che lo so, io conosco tutto quello che è conoscibile. Però lo stesso la loro è stata una grande battaglia giusta:-)

    • @Livia-qs7hv
      @Livia-qs7hv 6 лет назад +3

      Cento anni non venti, grazie.

    • @lexiegrey9691
      @lexiegrey9691 6 лет назад +2

      Il depresso
      Forse ora ho capito "il perché" del tuo nickname...

    • @xrosso6515
      @xrosso6515 6 лет назад

      Il depresso il fatto che tu abbia detto uomini come se loro potessero farlo fa capire la tua posizione,a quei tempi erano uomini,ma ciò non vuol dire niente tutti potevano amquindi non far pasare che al contrario non sarebbe andata così

  • @TheFilippoop
    @TheFilippoop 6 лет назад +9

    1:30 Mi permetto di dissentire.
    Il femminismo, sopratutto ai giorni nostri, è il potere, altro che andargli contro.
    Lo è nella vita quotidiana , lo è nella vita politica, lo è nei social.
    Un esempio (ma possono essere tanti ), mi ricordo che, in una torrida giornata di agosto ,il governo Letta fa un decreto contro il femminicidio (eravamo agli albori di questa bolla mediatica) e il governo italiano ha sentenziato che gli uomini sono cattivi a prescindere.
    Nella vita quotidiana il femminismo ha imposto delle regole ferree (alcune paradossali) al uomo (come il sedersi negli autobus ).
    Nei media e nei social viene osannato il femminile e mortificato il maschile. Esempio...se in tv dici che le donne sono più intelligenti degli uomini ti becchi l'applauso...ma prova a dire il contrario e vedi che succede.
    Comunque sia c’è sempre una regola base “Ha il potere chi non ci è permesso di criticare ”.
    La novella sposa reale si è dichiarata femminista.
    Avete mai sentito che qualcuno si sia dichiarato MRA ad alti livelli ?

  • @Livia-qs7hv
    @Livia-qs7hv 6 лет назад +1

    Penso che combattere per i diritti universali ed essere persone consapevoli dovrebbe renderci felici. Quando si vuole lottare per cambiare le cose, ci si scontra inevitabilmente con la rabbia. Ma questa deve essere superata, perché altrimenti non ci permetterà di vedere le cose con lucidità. Credo che l'autrice non sia riuscita a elaborare la rabbia e in questo libro ha dato una visione della storia veramente troppo generica e superficiale. Non è affatto vero che tutto il femminismo da sempre ha lottato per entrare nel sistema e non per distruggerlo. E poi sì, il capitolo 7 è ignobile. Ed è una contraddizione assurda. Se le donne si vergognano di definirsi femministe è proprio per un capitolo come quello. Prima dice che le donne non devono sentirsi vittime del sistema, ma interrogarsi su una loro possibile complicità allo stesso. E poi in quel capitolo sembra leggere la storia come una guerra uomini vs donne! Ma io non direi mai quelle parole agli uomini che conosco, che lottano come me per il femminismo e i diritti di tutti, uomini, donne, non binari. Le persone non si suddividono in schieramenti in base ai loro cromosomi! E poi se la prende con la cultura "pop", ma, sinceramente, più pop e consumista di quel "eh che cazzo" alla fine non ce l'ho mai visto in un libro.

  • @yarellasciamana7588
    @yarellasciamana7588 6 лет назад +2

    Ho letto solo un capitolo del libro della Crispin alla Feltrinelli di Milano , mentre aspettavo il mio treno, e ho pensato "wow, molte idee e tutte confuse"...poi riflettendo in treno, mi sono detta che vive (forse) la mia stessa confusione psicologica. Non mi piace, né mai mi piacerà , il femminismo pop fatto di hashtag e magliette, ma anche di lagnosità circa ogni più piccola frase che viene immediatamente considerata sessista... non mi piace la lagnosità della femminista pop odierna, né il politically correct, né la paraculaggine di cui parlavi nell'altro video. Non mi piace neanche il femminismo alla Crispin, che spacca le palle persino a se stessa contraddicendosi in punti diversi del libro pur di fare il bastian contrario. E non mi piace neanche il "femminismo" (e in questo sono d'accordo con lei) che è semplicemente fatto di arrampicatrici in carriera che considerano ffemminista solo occupare un posto da uomo in un mondo di uomini, e guardano con disprezzo alle casalinghe definendole "mantenute". Ma allora, in che tipo di femminismo mi riconosco? Non lo so, perché credo che al femminismo attuale manchi una solida impalcatura intellettuale di base, una ideologia di riferimento, un paradigma intellettuale. Io penso che il nocciolo sostanziale di questo libro , su cui mi trovo d'accordo , è che si rischia non di portare avanti una battaglia anti-patriarcato, ma una serie di battaglie il cui fine ultimo sia entrare a far parte del patriarcato, anche se si è donne. Mi suonano mille antennine quando sento la frase "dobbiamo essere tutti alla pari e cooperare" perché dietro l'apparente bontà dell'argomentazione secondo me si cela questo rischio "voi uomini, in questo patriarcato, avete dei diritti, ebbene - li vogliamo anche noi" ma questo non sostituisce il patriarcato con qualcosa di diverso, ne allarga semplicemente gli adepti. Mentre, invece, noi donne dovremmo proporre l'avvento di qualcosa di diverso, i cui valori di riferimento siano diversi dall'ottica della giungla, della lotta per la sopravvivenza, della sopraffazione...qualcosa che implichi inclusione, cura, conservazione ... il problema è che questo qualcosa è talmente lontano dall'essere solo pensato che non solo non riesco a definirlo, ma -anche se apparentemente i movimenti femministi pop sembrano parlare proprio di questo - di fatto non mi sento affatto rappresentata dal movimento, anzi a dirla tutta mi provoca un moto di repulsione. E qui partono le contraddizioni intellettuali, perché come si può volere qualcosa che ancora non sai cosa è? molte idee e pure confuse, appunto.

    • @elisa.707
      @elisa.707 6 лет назад

      Mi è piaciuta molto la tua riflessione. Io la vedo così: intanto ci prendiamo i diritti sostanziali e raggiungiamo la parità reale con gli uomini, e diventiamo tutti persone: dimmerda, d'accordo, ma almeno uguali. Poi ci preoccuperemo di come rendere la società meno giunglesca. Stando a bordo campo non è che si possa far molto. Se saliamo tutti, uno dopo l'altro, sulla barca dei potenti non esisteranno più i potenti alla fine. Personalmente mi sento rappresentata da un femminismo "femminocentrico", perdona il gioco di parole, basato sulla nostra consapevolezza di non essere inferiori e di volerci prendere i nostri spazi, autoaffermandoci senza aspettare che i diritti e il potere ci vengano "dati". Che in effetti è anche un po' il femminismo delle donne in carriera/ arrampicatrici sociali, ma sai che c'è? è stata celebrata per secoli la donna-soprammobile, buona e mansueta, che tutti i modelli di donna attiva e propositiva, imprenditoriale, audace e aggressiva mi sembrano una boccata d'aria fresca in un mondo che le donne le ha sempre volute sottomesse, in gabbia.. Non tutte pensiamo che "volare alto" significhi fare carriera lavorativa e non credo affatto sia l'unico modo di farlo. Ma è anche vero che fare carriera gratifica come individuo perchè pone tanti ostacoli ed estende di molto la "comfort zone", cosa che la vita domestica in cui le donne sono state tradizionalmente relegate non permette tanto. Il ruolo di moglie-madre deve essere una delle opzioni possibili, non l'unica, in una società che ti stimola a perseguire le tue inclinazioni istintive, non ad aderire al tuo ruolo predestinato dal genere. Ma non ho la pretesa di avere la verità in tasca, magari la mia sarà anche una contro-reazione incazzosa al contesto di ottusa periferia in cui sono cresciuta eh. Sai quante volte mi hanno detto "eh ma illavoro x non va bene per una donna, poi come faresti con i figli?" D:

    • @yarellasciamana7588
      @yarellasciamana7588 6 лет назад +2

      Ecco, il punto in cui non mi trovo d'accordo è proprio "ci prendiamo pari diritti", nel senso che ormai credo che i diritti fondamentali (il voto, il lavoro, il divorzio, l'aborto ecc ecc ) siano stati acquisiti. Quando si parla di svantaggio della condizione femminile ci si riferisce a situazioni come ad esempio la mancata occupazione o i salari differenti a causa del fatto che, ad esempio, le donne restano incinte e restano a casa più spesso per occuparsi dei figli malati , dunque sono meno produttive. Questo secondo aspetto aspetto, però, non è uno svantaggio imputabile al considerare le donne inferiori, o diverse (come poteva essere, un tempo, il non fare la possibilità loro di votare), ma un effetto collaterale dell'ottica della giungla patriarcale, appunto. L'ottica giunglesca dell'efficienza a tutti i costi, della produttività, del guadagno ecc ecc porta a considerare la gravidanza e la procreazione come un deterrente per la produttività, ergo penalizza le donne, ma se ci si pensa, penalizza anhe quegli uomini che (per vedovanza o altri motivi) sono monogenitori. Come è possibile garantire alle donne gli stessi salari degli uomini se prima non si cambia il paradigma intellettuale da quello della produttività a quello dell'inclusione, della cura, del considerare le nuove generazioni, i figli, una ricchezza, un vivaio importante di cui occuparsi con cura? E passare dall'attuale paradigma a quello non patriarcale significa anche, per conseguenza, garantire agli uomini congedi parentali e di paternità pari a quelli delle donne (perchè non se ne parla mai, ma non siamo solo noi donne ad avere meno diritti degli uomini, ma su certi argomenti anche gli uomini hanno meno diritti delle donne).

    • @yarellasciamana7588
      @yarellasciamana7588 6 лет назад +1

      mi rendo conto di averla presa alla lontana e non aver espresso il punto fondamentale : io non aspiro a una livellatura, ma a un ripensamento totale del paradigma sociale di base che coinvolge tutti , uomini e donne, e che coinvolga valori di cura e inclusione, giustizia sociale, cosa che porterebbe a una automatica livellatura , però su una base più equa e sostenibile per tutti.

    • @elisa.707
      @elisa.707 6 лет назад

      Devo dire che mi trovo d'accordo sulla tua visione di società ideale, solo che la penso diversamente su come questa possa essere raggiunta. Il punto fondamentale della questione, motivo per cui secondo me ci sia ancora bisogno del femminismo in occidente, è la differenza di occupazione e dei salari tra i generi, punto su cui ho una visione differente dalla tua. Innanzitutto parto dal presupposto che le capacità delle donne siano uguali a quelle degli uomini, in quanto le uniche differenze tra i generi siano "la taglia", per così dire, e l'apparato riproduttivo. Sulla personalità e l'inclinazione alla cura , sulla maternità etc si potrebbe fare un lungo discorso che comprende il significato evolutivo delle cure parentali e il ruolo degli ormoni nel carattere di una persona, ma su questo non mi addentro. Il punto è che: come facoltà cognitive, forza di carattere , capacità di gestione di sistemi complessi siamo uguali biologicamente, non siamo menomate dal punto di vista cognitivo e non mi spiego, se non con motivi culturali, queste differenze. Il motivo va ricercato , non solo nel fatto della gravidanza che riduce la produttività, ma anche in tutta l'impalcatura di stereotipi che grava sulle donne, rendendoci spesso insicure e poco propense all'azzardo. Della donna, in tutte le culture più o meno, sono celebrate SOLO alcune caratteristiche: il senso materno, la dolcezza, la sensibilità, lo spirito di sacrificio, la modestia e, appunto, la docilità all'uomo. L'intraprendenza e la realizzazione personale attraverso il lavoro sono sempre state viste quasi come deplorevoli, egoiste nella donna ed esaltate nell'uomo. Inoltre il maschilismo si fonda sulla presunta inferiorità,anche intellettiva, delle donne: una donna in politica sarà arrivata sicuramente facendo p****ini, non perchè è sveglia e capace, una donna medico è solo secchiona, non intuitiva e dotata e via discorrendo.. E poi se anche lo fosse, se non è bella e docile non se la filerà comunque nessuno e sarà una misera zitella sfigata. Siamo portate a internalizzare fin da piccole questi concetti, che spesso ci rendono insicure a prescindere, portate a sovrastimare i pericoli della società (dei quali siamo costantemente informate dai genitori , ma mai che ci insegnino a difenderci) e a non buttarci mai a gamba tesa nelle cose, a rischiare meno. Forse anche questo è un po' riduttivo, me ne rendo conto, ma lo vedo tutti i giorni all'università tra colleghi e colleghe come noi donne (ME inclusa) siamo portate a non sentirci, molto più spesso dei colleghi uomini, abbastanza. Belle, brave, intelligenti.. E ci proviamo meno a sfidare il sistema,a buttarci in politica, in facoltà scientifiche (sono molte meno le donne che studiano matematica, chimica, ingegneria.. e ripeto, non c'entra nulla con le facoltà cognitive!) perchè siamo vittima delle nostre stesse paure, che la società ha alimentato per decenni. Perdona il pippotto, ma il punto per me è: voler entrare in sistema non è sbagliato, se serve a cambiarlo. Anche lo stesso ideale di produttività non è da demonizzare, per me appunto fare carriera significa sfidarmi costantemente, vedere fin dove posso spingermi, conoscermi e cercare nel mio percorso di mantenere costantemente un'influenza positiva sugli altri. Spesso mi capita di pensare che certi potenti con cui ho a che fare (vedi i professori) siano davvero piccoli uomini, che usano la loro posizione per sminuire gli altri ed ergersi al di sopra di essi. Credo si possa essere potenti anche in modo diverso, come ispiratori, mentori che cercano di tirare fuori le potenzialità dagli altri anzichè schiacciarli. Io vorrei avere un qualche tipo di potere un giorno, non tanto per i soldi o cose simili ma per poter vivere una vita degna dei miei ideali facendoli conoscere e condividere il più possibile agli altri.

    • @yarellasciamana7588
      @yarellasciamana7588 6 лет назад

      Ho fatto un discorso totalmente diverso, visto che non ho mai pensato nè sostenuto che le donne siano inferiori per capacità , nè che debbano essere per natura demandate alla maternità. Evidentemente non sono capace di spiegarmi. Ci riprovo. La cura per la prole è un valore pochissimo tenuto in conto nella società occidentale odierna, perchè mina la produttività (= chi si astiene dal lavoro per occuparsi del figlio malato,è poco produttivo). Questo produce vari e svariati effetti, tra cui non solo la differenza di salario tra uomini e donne (visto che tradizionalmente sono le donne a essere costrette più degli uomini a occuparsi dei figli), ma anche il fatto che gli uomini hanno pochissimi diritti inerenti alla maternità , il che produce lo squilibrio sociale a discapito delle donne stesse, non solo perchè se le donne chiedono più congedi rispetto agli uomini , ad esempio, sono meno convenienti a livello econimico rispetto agli uomini. Ma, invece di limitarsi a combattere per la conseguenza ("vogliamo più occupazione e maggiori salari!") ci si concentrasse sulla causa della disparità ("vogliamo che i figli diventino un valore fondamentale, e vogliamo che agli uomini siano concessi gli stessi diritti di stare a casa della donna ") le donne smetterebbero di essere discriminate, perchè se di fronte a una nuova nascita non si pensa più all'utile e al profitto, e non è solo la madre a dover stare a casa 1 anno, ma anche il padre (magari in momenti differenti), qualsiasi disparità verrebbe meno, e assumere una donna o un uomo diverrebbe indifferente a livello economico.

  • @arianna4222
    @arianna4222 6 лет назад +1

    Ciao irene, non conoscevo questo libro, grazie per la tua recensione. Voglio chiederti se invece hai sentito parlare di “gli uomini mi insegnano le cose”, è un libro molto piccolo che perché non riesco a terminare perché mi fa veramente incazzare. Mi picerebbe sapere cosa ne pensi tu, io lo trovo veramente misero ma temo di non aver colto qualcosa

  • @afrogufo772
    @afrogufo772 6 лет назад

    Oddio, che sollievo. Sono qualche mese ormai che mi sto interessando al femminismo e ai SJW, e quello che ho visto finora è, quasi sempre, solo orribile. Da esterno, posso affermare che il problema più grande del vostro movimento, a mio avviso, sia il fatto che, come tanti altri gruppi, siete rappresentate da una minoranza ottusa e rumorosa che non vi fa alcuna giustizia. Sto parlando ovviamente del fatto che basta digitare "feminist" e la maggior parte dei video vi associa la parola "crazy"; le donne (o gli uomini) del movimento che compiono atti estremi e/o fuori legge sono quelle più visibili, e tutto il movimento ne risente. Sempre sfortunatamente, gran parte della lotta per i pari diritti fra i sessi e in generale tutte le campagne legate al genere/orientamento sessuale/razza ha come rappresentanza gli USA, paese forse sovra-rappresentato su internet e che mi pare sforni anche la più alta percentuale di fanatici pericolosi di tutti i tipi. Guardare questo video mi ha dato una speranza che, almeno in Italia, qualcuno che usa la testa e riesce a non sembrare colto dal furor divino ancora c'è.

  • @aphrodiite93
    @aphrodiite93 6 лет назад

    Il capitolo sugli uomini ( o meglio, l’estratto che hai letto tu ) l’ho trovato particolarmente aberrante. Oltre che per tutte le cose che hai già detto tu nel video, mi permetto di aggiungerne un’altra che a me personalmente ha lasciato sbigottita: l’impressione che ho avuto io nel sentir quelle frasi è stata che questa donna voglia proprio / dividere / uomini e donne, non renderli uniti, non renderli comprensivi, non renderli pari, ma porci proprio un abisso in mezzo. No?? Non va bene?? Non è creando questo tipo di differenze ( che sembrano per altro dettate dall’intolleranza, per non dire dall’odio che però mi pare una parola un po’ forte ) che si può giungere ad un’evoluzione, ad un progresso. Ragionando così semmai, come hai già fatto notare, tu le persone le allontani!
    Mi ha ricordato un sacco il concetto da scuola elementare “facciamo la fila delle femmine e la fila dei maschi”. Trovo davvero di pessimo gusto queste distanze che ha voluto mettere, appunto perché se non sono le donne a sensibilizzare gli uomini su argomenti che loro credono non riguardarli ( o che magari semplicemente non conoscono ), allora chi dovrebbe farlo? Babbo Natale? Poi quella frase del “le vostre battaglie combattetevele da soli e che cazzo” nemmeno la commento, dico solo che / oggi / femminismo vuol dire anche ( e soprattutto ) parità, e nella parità dei sessi sono compresi anche gli uomini, che qualcuno glielo spiegasse per favore. Io non sono laureata in queste cose, ma accidenti un concetto così terra terra lo conosco anche io.
    Il che cazzo non lo commento perché lì è la mia laurea in letteratura a star piangendo.
    Sensibilizzare: lo stai facendo male.

  • @robinsonart9010
    @robinsonart9010 5 лет назад

    Ciao, cose ne pensi del femminismo come "dovere morale" e come ideale condiviso non solo nella comunità femminile ma anche nella comunità omosessuale? Mi spiego: molto spesso gli omosessuali, femmine o maschi che siano, vengono discriminati in relazione alla centralità della figura stereotipata dell'uomo. Questa riflessione mi viene dalla mia esperienza personale; molto spesso sono stato discriminato non in quanto omosessuale e basta, ma in quanto uomo attratto da altri uomini, cosa che "dovrebbe" essere prerogativa femminile. Altre volte, confrontandomi con il mio compagno, è emerso da parte sua che un uomo che indossa tacchi o che si comporta in maniera femminile "non va bene". In fondo, sia nel primo caso che nel secondo, penso che il problema sia che assumere prerogative o comportamenti femminili È sbagliato per un uomo e dunque un omosessuale viene discriminato, a volte pesantemente tanto quanto le donne, perché inconsciamente è condivisa la visione della donna come inferiore. L'omosessuale maschio viene discriminato perché è quasi triste vederlo "abbassarsi" di livello, rinunciando alla propria mascolinità, l'omosessuale donna viene discriminata perche emula comportamenti che non le spettano, la transessuale...vabe delle mtf non ne parliamo proprio. Concludo questo papiro chiedendoti: pensi che i sentimenti alla base del femminismo sia condivisibili con la stessa intensità anche da parte della comunità lgbt, sulla base di un comune modo di subire un problema e una visione dominante? Secondo te il femminismo inclusivo della comunità lgbt può essere un'altra frontiera oltre alla dimensione pop di cui si parla nel libro?
    P.s. mi sto approcciando da poco al tema e per puro caso ho visto un tuo video una settimana fa. Sono digiuno, ti prego di perdonare qualsiasi eventuale sfondone. Colgo l'occasione per chiederti se ci sono dei libri a riguardo o se hai fatto dei video specifici sul tema.
    Un saluto

  • @larisaanastasiabulgar5355
    @larisaanastasiabulgar5355 6 лет назад

    Ciao Irene! Mi hai messo curiosità, penso di leggerlo. Il capitolo 7 è un disastro completo, e in generale anche io ci vedo molto controsenso, già dal titolo: come fa ad essere un manifesto femminista? Ti consiglio Eva Cantarella, l'ambiguo malanno, fammi sapere se non l'hai già letto. E poi due libri che sto preparando per un esame: "the political economy of violence against women" di Jaqui True, e uno un po' più teorico "women's human rights" di niamh relly. Mi piacerebbe molto avere il tuo parere su questi libri. NEVER GIVE UP💪 sei molto brava ad affrontare questi temi, e allo stesso incassare le critiche. La gente sa essere veramente perfida dietro uno schermo. Ma tu non mollare.😘

  • @giorgiaepifani3296
    @giorgiaepifani3296 6 лет назад

    Ciao Irene ho trovato molto interessanti le tue riflessioni su questo libro, anche se non riesco a capire il tuo punto di vista su alcuni punti. Quando dici che per definirsi femminista una persona non può stare zitta davanti alle discriminazioni, non prendi in considerazione il contesto in cui una discriminazione viene messa in atto; non sempre chiunque riesce a reagire "da femminista" ma magari c é qualcuno che però in prima persona si impegna a non discriminare. Non si può considerare lo stesso questa persona femminista?
    Per quanto riguarda il "chose feminism" io ho pensato più al concetto di autodeterminazione, perché l autrice parla di scelte personali delle donne. In questo caso non ho capito qual é il problema, anche perché il tipo di femminismo che ho scoperto proprio grazie a parità in pillole, non mi porta, in questo caso, a fare il collegamento che hai fatto tu. Queste sono solo delle riflessioni che ho fatto io mentre ti ascoltavo, non ho letto ancora questo libro quindi la mia visione potrebbe essere non completa. Scusami non ho il dono della sintesi ❤

  • @lyoshi1022
    @lyoshi1022 6 лет назад

    Non è che potresti fare un video o esprimere la tua opinione e come cambiare la situazione sui recenti video che sono in tendenze Italia dove ragazzi limonano ragazze “per scherzo”? Ci sarebbe parecchio da parlare...

  • @luciahoneychurch2593
    @luciahoneychurch2593 6 лет назад

    Ho letto questo libro e quello della Chimamanda ngozi adichie e non mi sento da condividere nessuno dei due , ma condivido molti punti del libro della Crispin mentre il testo della Chimamanda lo trovo eccessivamente osannato e onestamente mi ha lasciato del tutto indifferente.

  • @francescagabutti1773
    @francescagabutti1773 6 лет назад

    Ciao Irene! sento il bisogno di dirti un grande sincero per questo video, lo trovo davvero pieno, non so bene neanche come far passare il concetto lol penso che mi procurerò presto il libro per poter calcare fortissimo sotto i passaggi da sottolinare e sopra quelli da bannare dal globo e mi sembra proprio che tu sia riuscita a dare una visione completa (rotonda mi pare un aggettivo adatto!) di tutti i pensieri, pro e contro che siano, che ancora molt* devono imparare a calibrare. 🐞🌈🌻

  • @francescosenatore3504
    @francescosenatore3504 6 лет назад

    Una "recensione paritaria" su Skypocalipse sarebbe fuori tempo massimo?

  • @orsettomorbido
    @orsettomorbido 6 лет назад

    L'intro mi ha fatto passare la pigrizia del 'no, al momento non ce la faccio a vedere un video simile' e ho divorato tutto.
    Mamma mia, che uscite D:
    Mi piace la riflessione finale, sulla bellezza e le alternative. Ci rifletterò e ne parlerò con amici ed amiche.

  • @sofia899
    @sofia899 6 лет назад

    Dopo aver visto questo video, ho scelto finalmente di iscrivermi. Brava Irene

  • @aliclinomaniac
    @aliclinomaniac 6 лет назад

    Sono felice che tu ne abbia parlato! Sono completamente d'accordo. Mi piacerebbe molto che tu parlassi di altri libri perché ogni volta che ne mostri uno su instagram mi incuriosici :)

  • @cesina96
    @cesina96 6 лет назад

    Quando sei arrivata al capitolo sette mi sono alzata in piedi con le braccia alzate in segno di IO BOH!!!

  • @violagobetti410
    @violagobetti410 6 лет назад

    Mi mancavano le tue Review! Spero riuscirai a farne altre, buona giornata =)

  • @italocirillo00
    @italocirillo00 6 лет назад +5

    Ma le ragazze ormai non hanno gli stessi diritti degli uomini?E poi perché si chiama femminismo se ha come scopo la parità di sessi ?Allora anche io posso formare un gruppo che combatte per la parità delle “razze” e lo chiamo italianismo?Sembra che vi stiate complicando la vita più di quanto realmente sia complicata.Questa è la mia opinione se non siete d’accordo spiegatemi per piacere.

    • @MsGiulia93
      @MsGiulia93 6 лет назад +10

      Italo Cirillo beh intanto stai chiedendo se le ragazze e i ragazzi hanno gli stessi diritti come se ci fosse una risposta universale per il mondo o anche solo per l'italia.
      Purtroppo non c'è. Io vedo già grandi differenze tra Roma e un paesino. E lo dico perché ho personalmente vissuto sia in vari paesini che a Roma. E già così ho visto grosse differenze sociali per quanto riguarda la parità dei sessi. Pensa a fare lo stesso ragionamento tra sud Italia e nord allora.
      Il fatto che legalmente siamo tutti uguali non cambia che purtroppo nella realtà non sia così. Conosco ragazze al sud che sono state esiliate da amici e famiglia perché sono uscite in pubblico con più di un ragazzo senza essere fidanzate seriamente. Questa la chiami parità? Che fai allora denunci l'intero paesino in cui abiti? Questo è per farti un esempio a caso. Perché in realtà i disagi che creano disparità sono ancora molti e cambiano da città a città e persino da famiglia a famiglia. Per questo serve il femminismo. Solo perché tu personalmente non ne senti l'esigenza non significa che non serva ancora a molte altre persone. E si chiama femminismo perché è quello il suo significato. Come hai fatto tu stesso l'esempio. Il movimento per la parità dei diritti è nato con la parola femminismo storicamente e la parola anche sul dizionario ha di fatto quel significato. Se non fosse mai esistito un movimento contro il razzismo fino ad ora e fossi stato tu a crearlo solo in seguito chiamandolo con quel nome allora niente esclude che quel movimento non possa prendere poi effettivamente il nome italianismo come da te scelto.
      Il fatto che ti dia fastidio che la parola sia femminismo è un tuo problema personale. Ma visto e considerando che è nata grazie allo sforzo di tante donne che hanno combattuto per questo direi che andare a cambiare il termine solo per non urtare la sensibilità di alcune persone è ingiusto. Non significa assolutamente che gli uomini sono esclusi dal movimento, anzi.

    • @italocirillo00
      @italocirillo00 6 лет назад +1

      MsGiulia93 MsGiulia93
      Scusa se ti rispondo ora ma mi ero dimenticato di aver fatto questo commento,spero comunque che possa ancora servire questa risposta.
      Nel primo punto ti posso dire che abito in un paesino del profondo Sud quindi credo di saperne la mentalità e ti posso assicurare che non c’è nessuna discriminazione,c’è forse più ignoranza,perchè negarlo sarebbe dichiarare il falso,però questa ignoranza accompagnata dall essere all’antica porta il Sud a rispettare ancora di più la donna,a corteggiarla e trattarla come una regina e anche la donna si fa desiderare di più,questa cosa a me non piace neanche proprio perchè la donna va trattata uguale a un uomo,né peggio né meglio,però ti posso assicurare che se una donna viene maltrattata da un uomo è perchè è troppo ignorante e crede pure che la persona che la maltratti la ami,ma questo problema non c’è solo al Sud,l ignoranza calpesta il mondo,e per colpa di questa malattia c’è ancora chi odia gli omosessuali,le persone di colore ecc..ecc..,Ma io non ho mai detto che non esistono più discriminazioni in generale,perché altrimenti il mondo avrebbe trovato finalmente un equilibrio,io ho detto che in generale la donna non viene più riconosciuta come inferiore all uomo,questo è quello che vedo io ogni giorno,poi che ci sono casi
      particolari dove questo ancora succede purtroppo è normale perchè esiste la gente cattiva ,ma ti ripeto vengono attaccati anche omosessuali,stranieri ma sopratutto anche uomini da donne,spesso non fisicamente,ma sempre di maltrattamento parliamo,ma non per questo condanno tutte le donne e formo un movimento a favore degli uomini come purtroppo alcuni cretini stanno facendo solo perché pensano di essere brutti e discriminati dalle donne(mi riferisco a red pill e tutto il movimento che ha generato).
      Non formo un movimento perché per fortuna questi sono dei casi non è la realtà generale.Mentre ora a discriminare una certa cosa sono una minoranza di persone in passato era il pensiero generale che le donne o i neri o gli ebrei erano inferiori.
      Quindi tutti subiscono tante o poche ingiustizie gravi o meno gravi se il compito di voi femministe e contrastare tutte queste ingiustizie allora fate pure,anche se non so come potreste fare visto che si tratta di togliere l ignoranza e la cattiveria dalla testa delle persone e quindi la vedo dura,di sicuro quelle femministe che l unica cosa che fanno è indignarsi e dire la propria opinione sui social,non credo siano vere femministe perchè non stanno facendo niente di concreto e non stanno realmente cambiando le cose.Ma le vere femministe che invece fanno qualcosa di concreto e si impegnano duramente ad abbattere le ingiustizie di ogni genere,hanno la mia approvazione e ammirazione,tranne per il fatto che si chiamino femministe.
      Ma il termine non mi da né fastidio né urta i miei sentimenti,figurati se un termine così mi provochi queste cose,il problema è che 3/4 del nome è composto da femmin,e così facendo aumentate solo la disparità,ma magari è questo che volete visto che tu dici che visto che è nato dallo sforzo di tante donne è giusto che si chiami così,chissa che succederebbe se qualcosa si chiamasse ominismo solo perché l hanno portata avanti tanti uomini,questo è sessismo,non è influente se una cosa la crea un uomo o una donna.In passato aveva senso chiamarlo femminismo proprio perché le femmine erano considerate inferiori agli uomini,loro si sono occupate di rendersi paritarie agli uomini e ci sono riuscite secondo me tranne casi isolati quindi io le ricorderei per quello che hanno fatto e capirei però che tutto questo non esiste più,visto che il movimento si è evoluto dovrebbe assumere un altro nome,perché le vere femministe dichiarano che il movimento ormai si occupi per le disparità di ogni genere e non solo quella femminile come in passato, il problema è che(e sono certo che sia così) molte ragazze si professano femministe pensando che sia un movimento per valorizzare la donna ma sminuire l uomo,frasi contro l uomo appaiono anche nel libro di fama mondiale che ha letto cmdrp!,e quindi in quei casi giustifico il nome ma condanno il loro ideale,perché le donne che odiano tutti gli uomini mi fanno schifo.
      Quindi se davvero femminismo vuol dire partitá sociale di ogni genere non dovrebbe chiamarsi femminismo(da femmina)mi sembra abbastanza oggettivo,non ho bisogno di spiegare perché un termine contro il razzismo non si possa chiamare assolutamente italianismo,qualsiasi sia il contesto in cui è stato creato,pure i muri a un certo punto si accorgerebbero del perfetto controsenso tra il tema e il nome.Detto questo ben venga un movimento che sia davvero per la parità di ogni cosa senza far prevalere l una da l altra e riesca a fare qualcosa di veramente concreto per far si che le donne in Libia non siano maltrattate,gli omosessuali in Korea e i neri in Italia,ma ripeto che la vedo dura.
      Personalmente da quando ho ricordo,ho capito che gli uomini di altri colori hanno lo stesso cervello identico agli italiani e che quelli di un orientamento sessuale o religioso differente dal mio non mi fanno niente di male e che quindi possono fare quello che gli pare(non ho messo le donne in questi esempi perché a differenze di quelli citati delle donne in generale non me ne ha parlato male mai nessuno delle persone che ho conosciuto nella mia vita,quindi la domanda non me la sono posta neanche a 3 anni anche perché già all asilo ne ero molto innamorato,non potevo pensare che fossero inferiori,semmai entità mistiche impossibili da raggiungere ),quindi spero solo che un giorno essendo tutti un pò più istruiti capiscono questo pensiero basilare
      se agli altri piace la marmellata al posto della cioccolata
      o se hanno la patata
      al posto della fagiolata
      O se sono neri
      Invece che gialli
      Fondamentalmente
      non cambia
      un cazzo.
      +cimdrp

    • @xgivemeciaasten
      @xgivemeciaasten 6 лет назад +4

      Italo Cirillo vedi anche pensare alle donne come entità mistiche è un qualcosa di parecchio sessista anche se non sembrerebbe perché a primo impatto uno pensa “beh non è una cosa negativa”
      forse da uomo non esperto in questo campo non hai fatto molto caso a determinate cose oppure non capisci che sono sessiste,(viviamo in una società dove mangiamo sessismo a colazione quindi è normale) ma la disparità c’è ancora fra uomini e donne e non c’è bisogno di andare in paesi con religione islamica per vederla. sono discriminata quando cammino per strada e la gente mi fischia o mi urla porcate, quando un tizio mi si struscia nella metro, quando ho paura di camminare in una strada isolata senza nessuno. le donne vengono stuprate e uccise se lasciano il fidanzato o il marito, picchiate
      una donna se raggiunge un traguardo è perché “l’ha data a qualcuno”
      se le piace fare sesso o fa sesso occasionale “è una puttana” invece l’uomo è un mito
      e potrei continuare all’infinito
      quindi sì, il femminismo ha ottenuto cose importantissime ma siamo ancora lontani dalla parità, molte tue domande e dubbi le spiega irene in questo canale quindi se ti piacerebbe approfondire l’argomento ti consiglio di vedere i video di parità in pillole, a me hanno aiutato molto :)

    • @italocirillo00
      @italocirillo00 6 лет назад +1

      xgivemeciaasten vedere le donne in modo mistico lo facevo da piccolo e involontariamente e no per sessismo ma perché effettivamente notavo molto primordialmente che le donne non erano come gli uomini.E su questo non c’è alcun dubbio,potete inventarvi quello che volete ma che le femmine sono diverse dai maschi c’è di mezzo sia la biologia che la psicologia quindi credo che chi dica il contrario neghi l evidenza.Che donne e uomini meritano gli stessi doveri e diritti non c’è alcun dubbio ma che siano uguali è una cavolata senza precedenti.Poi spero che quel “picchiate” sia un errore di battitura perché altrimenti è un offesa generalizzata di quelle gravi,io non toccherei una donna neanche con un dito e sono certo che non lo farebbe nessun mio amico.Sono consapevole che ci sia ancora gente senza ritegno e vergognosa ma nel mio discorso ho già spiegato che tutti subiscono torti giornalmente e tutte le cose che hai elencato non credo succedano ogni giorno ma sono praticate solo da alcune bestie che andrebbero semplicemente punite.Per quanto riguarda invece le donne che vengono uccise e picchiate semplicemente dovrebbero scegliere meglio il compagno perché queste cose orribili succedono sia sui bambini che sui fidanzati(la violenza domestica è più praticata sui maschi secondo le statistiche).Per quanto riguarda i giudizi su cosa puo fare una donna e su cosa no le prime a farli sono le femmine ,a me sinceramente non frega proprio niente con quanti ragazzi va una o se si masturba ma conosco moltissime ragazze che sparlano di altre,fra maschi non lo facciamo quasi mai forse è questo il trucco perché se un uomo va con tante donne se ne vanta mentre quando una donna va con tanti uomini é la prima che se ne vergogna e subisce i commenti da altre donne,pensa.I giudizi li fanno a tutti mica solo alle femmine,mi sembra ovvio,il segreto è fregarsene altamente,se dovessimo prendere tutti quelli che ci giudicano non saremmo sereni mai .Ripeto:per me guardate troppo marcio dove non c’è se uno mi fischia lo mando prima a quel paese e poi vado a fargli un discorso vicino e infine lo denuncio se mi ha proprio dato fastidio,torti di questa gravita succedono anche ai maschi se non peggio.A me il vero sessismo mi sembra quello dalle femministe che volete sempre isolarvi dall altro genere.E poi se vuoi cercati su google l elenco delle cose su cui i maschi vengono discriminati,cosi dato che ci siamo fondiamo un movimento pure su loro.Dubbi non ne ho su quello che dico proprio perché ho visto molti video di cimdrp e ho sentito il parere di molte femministe.Il mondo è un bastardo ma non fa distinzioni tra maschio e femmina.

  • @_samy_sweet_94
    @_samy_sweet_94 6 лет назад +2

    Sinceramente mi rende confusa...da quello che hai letto l'autrice dice tutto e il contrario di tutto.
    Potresti fare una recensione su ouran host club? È un anime,non dura molto,smonta sessismo e classismo pezzo per pezzo.
    Per dire, Haruhi si finge maschio per motivi che scoprirai, è una studentessa di ceto medio basso in un'accademia di straricchi ecc. Potrebbe piacerti.
    O Ranma,ma è comico,anche se sfonda il gender. Un ragazzo che si muta in ragazza,ma fa comunque come le pare!? Sacrilegio!! È molto vecchio,lungo e spesso le puntate sono autoconclusive.

  • @abigail181100
    @abigail181100 6 лет назад

    onestamente, è stato un libro che ho aperto e richiuso. Poi l'ho ripreso in mano e ammetto che alcune cose le condivido, ma questo libro ha una capacità di indisporre che non ho trovato da nessun'altra parte

    • @abigail181100
      @abigail181100 6 лет назад

      La prima cosa che ho pensato è stata: "Questa qui ha letto solo la Woolf senza rendersi conto che è passato quasi un secolo"

  • @pauloeduardopiresalmeida4177
    @pauloeduardopiresalmeida4177 6 лет назад

    Io te amo.

  • @simonarandazzo9750
    @simonarandazzo9750 6 лет назад

    Non mi piace neanche questo accanimento contro il femminismo "pop". Anche se chi lo propone fa una scelta di marketing, e non è detto, si può raggiungere un obiettivo importare ovvero avvicinare al femminismo molte persone che altrimenti non ne sentirebbero mai parlare.

  • @elisadibenedetto204
    @elisadibenedetto204 6 лет назад +1

    Bella recensione Irene.. ma posso fare una considerazione off topic?! Le tue sopracciglia sono cosi perfette e simmetriche che mi hanno ipnotizzata! Che invida 😊