In trincea con Cesare

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  • Опубликовано: 18 сен 2024
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    La battaglia di Dyrrhachium, nell’odierna Durazzo, tra Giulio Cesare e Pompeo Magno
    Anno 48 a.C. Gaio Giulio Cesare osserva le colline a sud di Dyrrhachium, verso cui marciano le sue inarrestabili legioni. Conquistatore della Gallia, terrore di Britannia e di Germania: Cesare ha da poco attraversato il Rubicone, calando in Italia con i suoi veterani, feroci e fedeli, pronunciando la frase “Alea Iacta Est”, il dado è tratto, non si torna indietro. E adesso, guarda all’ultimo ostacolo prima di raggiungere il potere supremo, l’ultimo uomo in grado di fermarlo: Pompeo.
    Gneo Pompeo Magno, condottiero esperto e generale vittorioso: colui che aveva vinto Spartaco e sedato la rivolta di schiavi in Spagna, che aveva pacificato l’Africa e l’Oriente, e placato il Mediterraneo afflitto dai pirati. Colui che un tempo era stato alleato di Cesare, ma che adesso era visto dal Senato come l’ultima possibilità di fermare l’ascesa del generale più celebre della storia romana.
    Pompeo è lì, asserragliato su quella collina a sud di Dyrrhachium, l’odierna Durazzo, in Albania. Forte di molti uomini, giovani, freschi, e quindi inesperti. Cesare lo sa, ed è per questo che marcia contro di lui. Il conquistatore della Gallia reca con sé gli uomini che lo hanno accompagnato fino ai confini del mondo, più a nord di qualsiasi altro romano. Uomini feroci e fedeli. Pompeo non ha speranze, e infatti, non scende a dare battaglia. Se ne resta asserragliato lassù, difeso da fortilizi appena costruiti dai suoi legionari. E attende.
    Cesare tenta una nuova strategia. Ordina una rapida marcia verso la città alle spalle di Pompeo, Durazzo, per prenderla e tagliar fuori il nemico da ogni rifornimento. Per farlo, compie un largo giro, tutto intorno alle legioni pompeiane, a passo svelto, giorno e notte. Pompeo se ne accorge, ma quando si muove è ormai troppo tardi: Cesare ha raggiunto la città con i suoi, e ora lo circonda...
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Комментарии • 13

  • @antopiri1825
    @antopiri1825 7 месяцев назад +2

    Come sempre sei stato mitico nel raccontare fatti storici a me sconosciuti e non raccontati dai normali libri di storia.

  • @lorenz_4891
    @lorenz_4891 7 месяцев назад

    Racconto stupendo! 🔥⚔

  • @alaskaviolence
    @alaskaviolence 20 дней назад

    amo il tuo canale!

  • @francescomarsilio4118
    @francescomarsilio4118 7 месяцев назад

    Piccola precisazione, le frecce ritrovate presso il fortilizio sono circa 3000 e non 30.000. Ottimo video comuque, molto interessante

    • @LorenzoManara
      @LorenzoManara  7 месяцев назад

      Ciao, Francesco! Nel De bello civili, libro 3, 53, si legge proprio 30.000. Il testo è disponibile anche su wikipedia

  • @alessandrofantini891
    @alessandrofantini891 7 месяцев назад

    Anche io per andare a lavorare ho varcato più volte il rubicone.

    • @LorenzoManara
      @LorenzoManara  7 месяцев назад

      Spero che tu abbia tirato un dado, ogni volta

  • @reggianizaghetto3684
    @reggianizaghetto3684 7 месяцев назад

    Da centurione di ottavo a primo.come fare carriera in fretta 😅

    • @LorenzoManara
      @LorenzoManara  7 месяцев назад +1

      Quando c'era la vera meritocrazia, più frecce ti buscavi e meglio era ⚔️

    • @oskareriksson2202
      @oskareriksson2202 6 месяцев назад

      Mi ricorda mio nonno, marinaio di lungo corso, sommergibilista, il giorno del suo compleanno fu intrappolato da un gruppo di cacciasom inglesi nello stretto di perim e fu bombardato per moltissime ore, tipo tutta la notte, alla fine costretti in superficie dovettero affrontare 5 cannoniere inglesi da soli, un cannone contro 50, tenendo botta per un ora! Alla fine colpiti al timone il comandante ordino l autoaffondamento per non far cadere il battello nelle mani degli inglesi, mio nonno fu ferito alla gamba, aveva una cicatrice enorme sullo stinco, fu catturato, rimediò una promozione a capo, che sarebbe sergente in marina, e otto anni di prigionia, era tenuto in altissima considerazione dal comandante pelosi poi divenuto vice ammiraglio, una volta durante una riunione della marina lo presento a degli ufficiali dicendo questo ragazzo era il più piccolo di noi, raccontagli quante ne abbiamo passate insieme. Ah e dopo la prigionia fece diverse operazioni in alto adriatico contro la Jugoslavia e giù contro l Albania, nei tardi anni 40 anni 50 durante la guerra fredda quando l intelligente navale italiana provava a rovesciare Tito ed Enver oxha con varie operazioni nel contesto nato poi fallite. XD una vita avventurosa tra Africa, oceano Indiano, giungla indiana, e balcani. Era una medaglia al valore , tutt oggi sulla tomba c'è scritto croce di guerra al valor militare