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Bisognerebbe rifargli il mazzo periodicamente 💪

Il nido dell’Aquila non è da confondersi con lo chalet di montagna di Hitler (il Berghoff), erano due strutture separate. Il Nido era un rifugio posto più in alto e a cui si poteva accedere anche tramite un ascensore estremamente lussuoso costruito appositamente per AH nel cuore della montagna.

Interessantissimo, molto molto bravo, complimenti

Salve Maestro..cosa ne diresti riguardo la fattibilità presto o tardi di una puntata sulla "Foresta Nera" ?

Ciao Lorenzo, i miei complimenti per questa serie. ✨ Personalmente trovo sempre assurdo come quelli ad essere puniti, perché visti negativamente, siano dei pagani innocenti che si facevano i fatti loro. Mentre i credenti, convinti d'essere buoni come il prete di questo racconto, infliggono dolore ed atroci sofferenze perché non si fa a modo loro. Una metafora ancora molto attuale direi.

È questa la divulgazione che ci serve,e che vogliamo!

Contento eccezionale!come sempre d'altronde😊

Ma rituali per liberare le anime dal male ?

Non ci credo che hai menzionato MediEvil Mamma mia sono del 94 e li ho giocati da piccolo Uno dei più bei giochi mai fatti !!! Grande Lorenzo

Che poi erano a Roma in realtà, perché quanno il dannato se n'è annato, hanno detto "'nd'annato?

Il cavaliere nero lo ha inventato Gigi Proietti.😂😂😂😂

Dante è largamente SOPRAVVALUTATO

Scusa se te lo dico ma preferisco la versione di Bud Spencer!

Incredibile come un personaggio così sanguinario possa essere così buffo e persino "amabile" per alcuni... Gilles de Rais mi da la stessa impressione di Recoome della squadra Ginew. 😂

Molto bravo come (cicerone 😂dell'impero romano ), però un gladiatore in assoluto il più forte anche no ,perché doveva vivere almeno quanto Noè 😂.

Gothic 2 😍😍😍😍😍😍

I viareggini erano orgogliosi di questo nuovo stile, ideato dal già citato"Natino" Celli, tanto che presto nacque un detto che, con spirito popolaresco, così affermava: "Se vuoi una barca da cammino, testa grossa e culo fino", cioè la classica barca viareggina. Fino al 1840, i tipi dei bastimenti costruiti a Viareggio erano stati, per la maggior parte: paranze, navicelli, bovi, e tartane (quelle gloriose tartane, veri muli del mare, sulle quali si forgiarono i nostri migliori marinai, ma che causarono il maggior numero di naufragi, data la loro facilità a rovesciarsi con il mare in tempesta). In quel tempo furono rare le golette ed erano assenti sui nostri scali i brigantini e le navi goletta, chiamate da noi "barcobestia". Si dovrà arrivare al 1860.

Il primo costruttore viareggino di bastimenti fu Valente Pasquinucci. Sappiamo che già nel 1809 aveva costruito, insieme al calafato Pasquale Bargellini la tartana "San Pietro", per conto di Giovanni Giuseppe Baroni e fratelli. Subito dopo iniziarono l’attività di costruttori navali Carlo Pasquinucci (figlio di Valente), Stefano e Giovanni Bargellini, che avevano i loro cantieri nella vecchia darsena. Dopo il 1860, i cantieri si moltiplicarono, specialmente per l'opera di Achille ed Alessandro Raffaelli, di Lorenzo Bargellini, di Lorenzo Benetti e dei fratelli Codecasa. La costruzione dei velieri si sviluppò in seguito, con grandissimo prestigio, grazie all'opera intelligente ed all'estro creativo di Gino Benetti e Fortunato Celli, il popolare "Natino". Il Celli, in particolare, si fece notare per l'eleganza dei suoi scafi; la sua fama è tutt'oggi viva ed i suoi bastimenti sono entrati nella leggenda. Ne è rimasto suggestionato anche lo scrittore Mario Tobino che nel suo romanzo "Sulla spiaggia e di là dal molo" gli dedica un racconto, preceduto da questi versi: "Costruisti, Natino, i bastimenti più belli, freschi e superbi in ogni mare, avevano il soffio delle anfore greche.". In primo tempo, i costruttori navali viareggini si ispirarono, nella tecnica e nelle linee, agli scafi sorrentini, poiché questi bastimenti di modesto tonnellaggio, a confronto con quelli liguri, erano universalmente apprezzati per la loro velocità e per le straordinarie doti nautiche. Più tardi i viareggini, e principalmente "Natino" Celli, crearono un tipo di barca completamente nostrano, sia per la forma dello scafo, più snello ed elegante, che per la superficie velica, ottenendo un ottimo risultato d'insieme, tanto che molti armatori di centri velici di grande importanza, sia italiani che esteri, commissionarono bastimenti nei nostri cantieri. A conferma di quanto abbiamo detto portiamo un esempio che ci da la prova del valore dei costruttori navali viareggini . 3:36

Il primo costruttore viareggino di bastimenti fu Valente Pasquinucci. Sappiamo che già nel 1809 aveva costruito, insieme al calafato Pasquale Bargellini la tartana "San Pietro", per conto di Giovanni Giuseppe Baroni e fratelli. Subito dopo iniziarono l’attività di costruttori navali Carlo Pasquinucci (figlio di Valente), Stefano e Giovanni Bargellini, che avevano i loro cantieri nella vecchia darsena. Dopo il 1860, i cantieri si moltiplicarono, specialmente per l'opera di Achille ed Alessandro Raffaelli, di Lorenzo Bargellini, di Lorenzo Benetti e dei fratelli Codecasa. La costruzione dei velieri si sviluppò in seguito, con grandissimo prestigio, grazie all'opera intelligente ed all'estro creativo di Gino Benetti e Fortunato Celli, il popolare "Natino". Il Celli, in particolare, si fece notare per l'eleganza dei suoi scafi; la sua fama è tutt'oggi viva ed i suoi bastimenti sono entrati nella leggenda. Ne è rimasto suggestionato anche lo scrittore Mario Tobino che nel suo romanzo "Sulla spiaggia e di là dal molo" gli dedica un racconto, preceduto da questi versi: "Costruisti, Natino, i bastimenti più belli, freschi e superbi in ogni mare, avevano il soffio delle anfore greche.". In primo tempo, i costruttori navali viareggini si ispirarono, nella tecnica e nelle linee, agli scafi sorrentini, poiché questi bastimenti di modesto tonnellaggio, a confronto con quelli liguri, erano universalmente apprezzati per la loro velocità e per le straordinarie doti nautiche. Più tardi i viareggini, e principalmente "Natino" Celli, crearono un tipo di barca completamente nostrano, sia per la forma dello scafo, più snello ed elegante, che per la superficie velica, ottenendo un ottimo risultato d'insieme, tanto che molti armatori di centri velici di grande importanza, sia italiani che esteri, commissionarono bastimenti nei nostri cantieri. A conferma di quanto abbiamo detto portiamo un esempio che ci da la prova del valore dei costruttori navali viareggini .

"Una goletta viareggina entrò in un porto inglese per scaricare merce commissionata in quella nazione. Dopo aver mollato l'ancora e predisposto per l'attracco, il capitano vide salire a bordo due signori che domandarono a chi appartenesse il bastimento e chiesero, senza indugio, di acquistarlo. Il capitano rispose che la goletta era di proprietà di un armatore viareggino e volle conoscere il motivo che aveva indotto i due signori a proporre l'acquisto immediato della barca. I due replicarono dicendo che avrebbero avuto desiderio di tenere la goletta in Inghilterra, quale esempio di perfezione cantieristica, di eleganza nelle linee e di efficienza marinaresca. Il capitano, dopo aver preso contatto con l'armatore, fu autorizzato alla vendita. La goletta viareggina rimase così in lnghilterra a testimonianza dell'abilità e dei valore dei nostri costruttori navali".

Lorenzo ti consiglio se non conosci Mario tobino , Psichiatra Poeta e scrittore, di Viareggio Parla di come le navi di Viareggio erano immediatamente riconoscibile a Londra, tanto belle e tecnicamente efficienti

Ma bastRd me le ero perse!amo sta storia,epoca e come racconti ciò che ,con passione ,Porti sul tuo canale Ps inscritto 2 volte 😊 ❤

Senza ombra di dubbio, meglio della vittoria ai Mondiali del 2006. Storia migliore, sport migliore (nulla batte le spadate in faccia) e miglior narratore!

Il canale migliore di RUclips

Bellissima narrazione! Ricordo il film con il Bud nazionale.

Ciao Lorenzo! Grazie per averci raccontato questa storia! Quando hai nominato la lotta come miglior soluzione per un duello in armatura mi sono esaltato tantissimo! Una volta mi trovai con un conoscente praticante Buhurt o qualcosa del genere, in un contesto amichevole iniziò a spiegarmi le dinamiche dei suoi combattimenti, ovviamente era superiore tecnicamente con le armi,io non posso che usare l'istinto brandendo un arma bianca; però conoscendo un po' la lotta e (greco romana - libera) mi venne meglio scagliargli contro l'asta, afferrarlo, sbilanciarlo facilmente e andargli sopra. Anche atleticamente era meno preparato, in brevissimo tempo era stanco, affannato e vulnerabile, a volte mi chiedo se i guerrieri un tempo si allenassero per migliorare le performance,se hai addoso anche la migliore armatura ma non hai la stamina o la forza per portarla a lungo, diventerebbe un bel problema temo

Anche nella Seconda Guerra Mondiale fu usata la Cavalleria.

In italia a volte in europa l'armatura era un sistema economico e costava come una ferrari - i cavalieri con armatura integrale erano tutti fratelli "aristocratici" facevano le stesse scuole d'armi per diventare mercenari e erano amici tra di loro. Vendevano i loro servizi ai comuni combattendo su fronti diversi facendo il gioco delle parti. L'armatura integrale difendeva questi imprenditori della guerra dalle sassate e dalle bastonate dei villani contadini che venivano massacrati regolarmente e i condottieri mercenari in armatura vincevano le battaglie senza farsi neanche un graffio. L'armatura integrale contro gli eserciti stranieri perdeva di molto la sua efficacia e spesso risultava un impedimento.

Bravissimo

Io ho la "Dissertazione sopra i vampiri" di Antonio Davanzati, illuminista meridionale che si prodigò nello smentire l'esistenza dei vampiri.

Il Cellini è stato il millantatore più attaccabrighe di tutti i tempi.

Pubblichi troppa roba interessante, mi metti nell'imbarazzo di scegliere😅 Sei toscano, per caso?

Affascinante follia. L'insegnamento che mi suscita? Che l'onore non lo fa la carica acquisita, (basti vedere un politico di oggi), ma il rispetto che ognuno di noi deve raggiungere, o se vi piace di più, "conquistare", verso sè stesso. Scegliendo ogni mattina, il "bene" rispetto al male. Luce ed ombra che ognuno di noi ha già dentro. 😊 🙏🏼 Grazie Lorenzo per questa storia.

Sei bravo a raccontare e i temi sono interessanti, felice di essermi iscritto

È vero che leggendo L'Antico Testamento e il Nuovo Testamento si prende ispirazione per scrivere dei film? Ad esempio Tolken che esperienze ha assistito?

Maometto o chi per lui plagiò un testo zoroastriano e scrisse ' Il libro della Scala' , un racconto visionario dell'inferno e dell'oltre tomba! Dante plagiò il libro della Scala', su questo non ci sono dubbi, il sommo poeta ebbe tra le mani la traduzione di questo libro prima che scrivesse la divina commedia.

Non mi pare proprio che, alla fine del VI secolo, si usassero già le alabarde. Piuttosto, i Longobardi usava 6:32 no un'ascia corta da combattimento, chiamata "“ascia barbuta*, dal fendente inferiore allungato, usato, probabilmente, per agganciare e spostare gli scudi avversari.

Perché non fai un video parlando dei cavalieri della fede durante il periodo di Napoleone

Dietro al pontons, ma stai scherzando?

Per i cannoni portati dagli Ottomani. Costantinopoli testimona

I monaci ortodossi russi avevano l'artiglieria

La cavalleria normanna non era composta da nobili? Perché, il poveraccio poteva sostenere la spesa di un equino da battaglia?

Video fantastico, come tutti gli altri. Secondo me meriteresti moooolte più interazioni

Vescovo pirata vichingo guerriero è una build multiclasse che nemmeno il dm piu generoso mi farebbe passare

Ciao Lorenzo, complimenti per il tuo lavoro! Volevo chiederti se pensi che tratterai mai i storie o aneddoti della famiglia Medici di Firenze?

Credo sia semplicemente un retaggio delle prime edizioni di d&d!!

Prima cosa da dire: bel video, ben esposto, bravo, like. Detto ciò, vorrei proporre un'ipotesi per la nascita del mito del sacerdote con la mazza "perchè non voleva versare sangue": non sono uno storico, sono un inofrmatico, ho solo l'hobby della storia, ma forse posso dare un'ipotesi in quanto non è basata su fonti storiche. Ho trovato in parecchi manga di arti marziali (più o meno realistiche) che chi sceglie un'arma segue questa regola: per le imboscate, lance. Per molti avversari, il naginata. Contro chi non ha armi, spada. Per non uccidere, il bastone. E' una citazione ad un manuale di combattimento? E' un antico detto popolare? E' una ca...volata che però ripetono in tanti? Non ne ho idea. Ma l'averla trovata in più racconti vuole dire che è popolare, o perlomeno che la si ritiene vera (o che suona bene). Per fare un esempio: quando parlano di energie come il ki, parlano tutti del fatto che devi usare il ki luminoso e cose del genere... se vogliamo parlare di energie, qualsiasi testo vagamente decente dice che tra le energie (yin e yang, ad esempio) deve esserci equilibrio, non che devi usare solo una delle due perchè sennò diventi un serial killer. E' importante che in un racconto si rispetti la verità su queste cose? No, basta che la storia sia interessante. Ma se tanta gente scrive e legge che il bastone serve a non uccidere, si sparge la voce, e viene considerata vera sulla base che "lo sanno tutti". Se un monaco non deve uccidere, e il bastone non uccide (che , come dicevi tu ad inizio video, è una caz....corbelleria), ecco che il monaco diventa un esperto di combattimento col bastone, magari poi si passa alla mazza che in fondo è un bastone (altra cosa che penso darebbe le convulsioni ad un esperto di combattimenti), ed ecco che i monaci del medioevo diventano i chierici di un fantasy, armati di mazza, e si sparge la voce che i chierici di D&D siano ispirati a monaci medieovali. In breve (che ho già scritto troppo), ritengo che la leggenda sia nata per via di quelle frasi su prodotti di narrativa ad ampia diffusione che hanno "sparso la voce", e poi internet ha provveduto al resto.

Oggi l’algoritmo di RUclips ha fatto un buon lavoro

I tuoi video sono sempre fantastici e interessanti. Ti va di consigliare qualche lettura per scoprire qualcuna di queste storie che ci narri?

9:45 Epic fail....😅 Ma si dice ancora Epic fail?