Sondaggio per scegliere il tema di un prossimo video: A) CICLO DELL'AZOTO/DEL CARBONIO B) LAVORAZIONE RISPETTOSA DEL SUOLO C) WOOD WIDE WEB D) ALTRO (specificare il tema) Grazie di cuore a chi vorrà partecipare al sondaggio! Tanti bacetti
A me vanno bene tutti gli argomenti (perchè li svilupperai tutti vero?😉) e aggiungerei anche il tema della gestione dell'acqua (curve di livello, keyline ... ecc) Grazie🤗
Ciao e grazie per i video. Premetto che il mio orto è di mq200 coltivati e estremamente sabbioso e quasi desertico fino a 3 anni fà,pochissima sostanza organica.Quello che ho fatto io potendo dedicare solo 3 ore alla settimana all'orto è stato:il primo anno coprire tutta la zona con 20 cm di paglia, raccolta del verde dal vicinato per circa un anno,trinciato alla bene meglio con la tagliaerbe,mescolato con il rifiuto umido di casa e lasciato decomporre per circa un anno.Dopodiche ho scoperto tutto l'area ( che aveva già cambiato colore grazie alla pacciamatura),,ricoperto di compost (leggera vangatura).Ho copertotutta l'area ( anche i camminamenti)con il telo pacciamante senza coltivare.Lo scorso autunno ho tolto il telo e seminato tutto a sovescio.Lo scorso marzo ho trinciato,lasciando le radici,ma togliendo lo sfalcio ,ho ricoperto con il telo pacciamante e ho iniziato a coltivare.Super risultato.La terra ha letteralmente cambiato colore e consistenza ,è piena di lombrichi.Grazie alle pioggie di maggio e Giugno,nonostante l'estate siccitosa,non ho mai irrigato.ho coltivato di tutto e sono super contento
Caro Alessandro, nel limite delle mie conoscenze ho trovato questo video assai istruttivo. Da due anni spargo abbondanti ammendamenti/coperture di segatura nell'orto (strati di 5-8 cm), unitamente ad altrettanto abbondanti integrazioni di stallatico maturo di cavallo. Finora non ho riscontrato problemi legati alla fame di azoto: la segatura viene regolarmente processata e, dopo alcune settimane, quasi del tutto ricoperta dopo qualche settimana dai residui dell'attività dei lombrichi ("coproliti"). Avrei voluto mettere il cippato perché lascia passare l'acqua di irrigazione mentre la segatura crea uno strato quasi impermeabile, ma il primo mi costa assai più della seconda. Grazie della tua opera, un caro saluto
mi sono aperto all'uso del cippato autoprodotto 4 anni fa dopo aver visto molti dei tuoi video, non posso che confermare la bontà della scelta anche in virtù della possibilità concreta di autoprodurlo, anche io temevo ma approfondendo posso confermare che lasciando il cippato in superficie fa egregiamente il suo lavoro specialmente mischiato a pollina (autoprodotta) e soprattutto fa da serbatoio di riserva idrica nei periodi molto caldi, impedendo la formazione di crosta e riuscendo concretamente a mantenere il suolo nè secco nè arido, magari asciutto ma sempre con un minimo di umidità. in piena estate aggiungo la paglia perché mi da l'idea di riflettere meglio i raggi solari e tenere protetto il cippato, sempre per preservare acqua
Bellissimo video, ottimo, anch'io faccio orto e qualche pianta di olive, ma non faccio l'agricoltura di oggi, sono del tutto contrario a ciò che si usa oggi.
Dolce Davide grazie di cuore per le tue parole, dopo un 2024 in cui ha prevalso la necessità di riprendere un racconto documentaristico, in questo nuovo anno agricolo è tempo di tornare anche con qualche video "spiegone"
Grazie....le varie spiegazioni mi hanno aiutato a comprendere meglio alcune pratiche che ho messo in atto nel tempo.....bisogna tener conto di molti fattori tra cui il tipo di terreno che si ha è i materiali organici di cui si dispone....e soprattutto non bisogna fermarsi se ci sono degli insuccessi....
Ciao Alessandro, il problema che stai trattando l'ho avuto anche io quando ho iniziato a rigenerare il mio orto distrutto da me seguendo quando mi si diceva di fare. Ora a più di 10 anni di quella controrivoluzione io punto solo ed esclusivamente sul Carbonio: legno in tutte le salse e i risultati sono evidenti. La mia come la tua è un'agricoltura dell'addizione e non della sottrazione. Problemi di fame d'azoto è relativa in terreni molto in affanno mentre in quelli pieni di vita digeriscono tutti. Grazie
Ciao Alessandro, come sempre i tuoi video/tutorial sono di alta qualità. Nella mia esperienza prima di partire con l'orto nella nuovo posto ho abbondato di cippato, poi pian piano sto introducendo azoto, e devo dire che il percorso è ancora lungo , ma che i vantaggi del cippato si sono visti sopratutto in estate quando ha contribuito a trattenere l'acqua. voto A per il sondaggio
Video chiaro, equilibrato e semplice da integrare nella conoscenza che fino ad ora ho sviluppato. Adesso saprò spiegare molto più facilmente perchè il mio orto è pieno di cippato, ma soprattutto perchè vado a *rubare* le ramaglie che i vicini accatastano fuori delle loro case nei giorni in cui gli operatori ecologici passano a ritirare il verde😅
@@supertranquillocerto che sì. Anzi ti dirò di più. Peschi, fichi sambuchi e altri arbusti che crescono spontanei ( perfino una quercia) li lascio liberi di abitare e crescere e poi li "educo" con l'aiuto di cesoie e cippatore😅. Loro non si scoraggiano mai e ritornano più forti e potenti di prima😂
Io ti Amo quando fai questi video Esplicativi! Purtroppo non ho esperienza al riguardo perché ho iniziato da veramente poco a coltivare un piccolo orto, ma comunque grazie di portare contenuti così ben spiegati!
ottimo video che dissipa le lacune presenti in numerosi libri sull'agricoltura sostenibile. dopo ormai 20 anni che leggo manuali e libri in merito credo sia importante dare risonanza alla necessità del dualismo sostanza organica/sostanza organica azotata. Come in merito alla teoria ondulatoria-corpuscolare della luce risolta da Einstein nel 1905; l'eterna discussione sull'importanza agricola della presenza di materia organica nel(o sul) suolo piuttosto che di materia azotata, la verità è complementare e mutua. è vera sia la prima che la seconda, con la condizione sufficiente e necessaria che siano soddifsatte entrambe. Credo che l'unico metodo di coltivazione che tiene conto di questa verità sia l'approccio agro-silvo-pastorale in cui realtà di convivenza e mutuo aiuto devono seguire una precisa tempistica, comportante rotazioni di coltivazione-pascolo-consociazioni tra loro cadenzate e veloci. Complimenti per la realizzazione e buon proseguimento
siamo d'accordo, il modello agro-forestale è imprescindibile e la formula che include la pastorizia completa il disegno di natura, a cui a noi piace aggiungere anche il tema della selezione e della conservazione dei semi, poiché troviamo che esse siano pratiche altrettanto importanti per poter realizzare un'agricoltura che genera humus e vita.
Ciao Alessandro, grazie per la passione e la competenza che ci trasmetti. Io non utilizzo mezzi meccanici, solo zappetta , tridente e tanto olio di gomito! Per rigenerare il mio terreno, dopo una radicale e atroce sbancatura, ho iniziato a produrre e interrare il Bokashi. Cosa ne pensi? Rientra nella tua filosofia di pensiero? È una tecnica valida? Potresti fare un video in merito? Grazie!!! Ciao!
Ciao Alessandro, grazie per i tuoi contenuti. Sono molto utili e profondi. Dalle mie parti nn si trova del buon cippato, troverò una soluzione. Un abbraccio a entrambi 🌱❤️
Bel video! ho iniziato la rigenerazione l'anno scorso apportando letame e cippato, quest'anno in alcune zone si è già formato un primo strato di terreno fertile, sto provando a non apportare letame ma solo cippato di ulivo fresco in caso aggiungerò un po' di azoto tramite concimazione liquida più avanti. Grazie sempre per i tuoi consigli 🙂
integrare azoto con macerati e fermentati vegetali è una tecnica valida potenzialmente sostituibile al letame. C'è da calibrare la concentrazione e la diluizione, ma si fa supertranquillamente! Grazie a te per il tuo apprezzamento e per il tuo racconto
Salve, ma la sua è una lectio magistralis! Che bello! Mi sono iscritta per saperne di più quando nella prossima primavera andrò a fare il piccolo orticello,che richiede anche ora taluni lavori Grazie.
Finalmente qualcuno che lo spiega con parole semplici e chiaramente. Bel video La musica simpatica si potrebbe migliorare con una voce femminile forse😅 Scelgo D Metodi di Irrigazione a bassissimo impatto quindi senza l uso di plastica e a bassa manutenzione. Oppure Come evitare il dilavamento della sostanza organixa cippato incluso in terreni a forte pendenza misti/argillosi Grazie ❤
grazie per aver partecipato al sondaggio e per le tue preziose parole per la musica siamo affezionati alla versione originale del Professor Daniele Albatici, la sua voce per noi è indispensabile
@@supertranquillo ok non conosco l autore e l Sua storia ma il mio consiglio era solo di aggiungere una voce femminile per dare più sfumature e contrasto alle melodie che altrimenti diventano un pochino ridondanti...prendendo spunto da Faber...visto che lo stile si avvicina uno poco. Complimenti anche per il montaggio...molto curata anche la presentazione. A me interessano i contenuti ma se sono proposti in maniera piacevole e originale Meglio! ❤️
E hai pienamente ragione da quando uso segatura e cippato la terra mi e risultata nera e ricca. Solo da legna sicura e non trattata io uso anche segature di abete e pino mischiati al leccio e quercia mai problemi.❤🎉.
Grazie x il tuo video, costruttivo e istruttivo allo stesso tempo, complimenti!!!! Volevo farti una domanda se mi permetti: io come sostanza legnosa nel mio orto uso il cippato vario di siepe che contiene sia lignina che azoto con le foglie verdi, non è che sto arricchendo il suolo di tutti e due di questi importanti elementi, ossia carbonio e azoto in modo completo?
Grazie a te per questa domanda assolutamente cruciale. La quantità di azoto apportata dalle ramaglie fogliose è buona per velocizzare la decomposizione, ma non sufficiente a nutrire le piante nell'immediato, quindi un po' di concime organico è propizio usarlo ugualmente
Ciao Alessandro, Lo scorso anno ho messo sotto le piante di olivo uno strato di cippato realuzzato con le ramaglie della potatura, mi sembra di capire che sarebbe meglio mescolarci anche del letame, corretto? Se si posso utilizzare al posto del letame lo stallatico pelletato? Grazie mille per tutto, bellissimo video...
Ciao caro, si hai detto bene. Il pellettato può andare come soluzione immediata (non a carriole ma in quantità nettamente minore) però prima si parte col letame vero meglio è
Bellissima questa risposta! Biodiversità da teatranti! Forte! Buon viaggio nella ricerca della smitizzazione dei metodi assoluti utili per i soli teorici domenicali che quando avanzano le loro proposte li vedi sempre sorridenti, parlare in modo tecnico e usano le mani con i guanti: potrebbero farsi male! Mai un'incazzatura diabolica! Poverini! Ridiamoci su!
Interessanti i tuoi video, fatti con passione. Io che uso il meno possibile macchinaria e che ho spazio, faccio grandi cumuli di materiali vegetali, li lascio marcire e incorporo con microorganismi compresi, diciamo dopo 2 anni, forse un po meno di azoto, pero la terra con un po' di compost é meravigiosa e produttiva.
Grazie mille per il tuo bellissimo video io personalmente da un po' di tempo uso cospargere la mia terra con la cenere di legna che mi procuro dal forno e ci aggiungo lo stallatico non avendo la disponibilità del letame. Faccio bene lo stesso? Grazie per la disponibilità
Grazie a te per il tuo apprezzamento. La cenere ormai contiene solo elementi minerali, il carbonio se n'è andato con la combustione e dunque non è molto utile per la rapida produzione di humus. Per questo si preferisce usare sostanze legnose evitando di bruciarle. Ovviamente la cenere si può integrare nel terreno come rimineralizzante, ma in dosi leggere tipo un velo steso con il colino
Il Maestro Ernest insegna che "eucalipto è cumida" ovvero è la base della produzione di biomassa in molti sistemi agro forestali in centro e sud america, assieme al banano
Ciao Alessandro,io da un paio di anni sto rigenerando un terreno sabbioso dove prima c'era un vigneto.Riporto di tutto,cippato, segatura e in inverno faccio il sovescio.suolo è pieno di funghi in questo periodo!! Ciao e grazie dei mille consigli!
@@supertranquillo certamente ,in positivo. Inoltre con tutta la pioggia che c'è stata nell' ultimo periodo,non ho avuto problemi di dilavamento,e l' acqua si è infiltrata tutta.
Grazie per il bel video. Nel mio orto, di circa 120mq uso principalmente cippato, che trovo dal mio vicino che porto a casa più tosto che finisca sotto aratura. Principalmente il cippato è composto da alloro in maggioranza foglie, rametti e qualche ramo. Volevo fare una domanda se il cippato cosi fatto può dare dei problemi? Purtroppo il letame non riesco a trovarlo.
Ciao SUPERTRANQUILLO . Anch'io uso il cippato nell'orto con l'aggiunta della cacca delle mie gloriose galline e l'erba che taglio nel mio podere, lasciando qua e là appezzamenti di erbe con fiori selvatici per gli insetti. Se posso chiedere, basta la pollina per rigenerare il suolo dopo una coltivazione estiva per esempio, con appunto cippato e erba secca ,lasciando li il tutto per 3/4 mesi e poi riprendere la coltivazione? Complimenti per il video e ti devo dire che narrate da te queste questi gloriosi argomenti ti mettono a dosso ancora più passione e voglia di zappare, perché soltanto se si riprende la zappa in mano tutti si potrà salvare qualcosa di questo mondo. Sei un grande.
Grazie infinite per le tue parole. In realtà non ho una risposta certa alla tua domanda, prova a fare ciò che hai teorizzato e vedi come va. Parallelamente puoi fare anche tentativi differenziati per tentare strade diverse per arrivare a destinazione. La pollina solitamente si usa in concentrazione minore rispetto al letame di stalla. Ha un ruolo importante per integrare i nutrienti e i microrganismi carenti nel letame, e viceversa il letame completa la pollina. Comunque per dire "suolo rigenerato" è necessario apportare circa 30 cm complessivi di cippato e letame, avendo materiale a sufficienza si può fare gradualmente in due anni per un totale di 4 rotazioni delle colture intervallate da ammendamenti progressivi. Dopo il primo biennio, dopo i primi 30 cm di sostanza organica letamica e legnosa apportata, si arriva a toccare con mano un primo orizzonte A ripristinato, che può migliorare nel secondo biennio in cui si insiste con questa tecnica, ed un terzo biennio (6 anni totali) si arriva realmente a un risultato eccellente. Nel secondo biennio si può dimezzare la quantità di sostanza organica da apportare, mentre nel terzo biennio si può dimezzare ulteriormente. Ovviamente è un discorso generale, da modificare leggermente in base alle necessità dei singoli casi
Ho avuto lopportunita di vedere il beneficio del cippato in un orto iniziato a coltivare ad agosto dell'anno scorso. Dopo trent'anni di concimazione chimica del precedente coltivatore ho vangato le aiuole, messo humus di lombrico autoprodotto, stallatico e ricoperto il tutto con 8/10cm di cippato di ramaglie fresche secche e canne di fiume. Il risultato è un suolo che ha già cambiato colore e che mi ha dato la possibilità di coltivarci qualsiasi cosa senza problemi (cimici a parte😅). La differenza di aiuole in cui è stato fatto questo trattamento è tangibile sia dalla qualita delle piante che dal consumo di acqua, ma anche da come il terreno raggiunga la cosiddetta tempra molto prima e la mantenga per molto piu tempo, consentendo un intervallo per le lavorazioni e i trapianti molto piu lungo.
Bellissimo video ottima spiegazione. Comunque basta guardare la flora spontanea per capire come la fertilità del suolo sia sostanzialmente esogena, e dovuta a fenomeni naturali casuali come ruscellamenti di materia organica dal bosco, feci animali, animali morti nei paraggi. Persino in città si può vedere come la vegetazione sia più rigogliosa dove pisciano cani e persone. Puoi avere la malva e la cicoria gigantesche da due metri e la piantaggine con foglie da 40 cm, e poco più in là le stesse piante in versione mini, su suolo compatto e asfittico. Alla natura non frega niente, vanno entrambe a seme, così come andrebbe a seme anche il pomodoro trapiantato dall'ortolano natural-integralista. La differenza è che a noi non serve solo il seme ma anche il frutto da mangiare, quindi vogliamo ricreare le stesse condizioni della malva alta due metri.
grazie di cuore per l'apprezzamento! ovviamente quando si parla di azoto occorre fare attenzione al problema opposto, quello dell'eccesso. pompare le piante con troppo azoto crea effetti collaterali degni di nota, dunque è bene trovare come sempre un giusto punto di equilibrio.
@@supertranquillo aaah ma quello per me non è mai un problema. Già è tanto se riesco a mettere un po' di pellettato, che nelle agricole della tuscia è introvabile. Il metro cubo di compost che produco non mi basta.
Eccomi,io non ho utilizzato il cippato che ho da 2 anni per la classica paura che togliesse azoto dalla terre. Adesso però ho bisogno del vostro aiuto. Visto che la terra del nostro orto diventato sterile ,in settembre abbiamo seminato il sovescio. Abito in Emilia Romagna e non penso che il sovescio riesce a fiorire ( causa poco sole e temperature basse). La mia domanda: ho il sovescio da tagliare e ho il cippato accantonato. posso utilizzare il cippato quando interro il sovescio ,verso la fine l mese( senza che fiorito ma la pianta cresciuta molto bene) . O dovrei usare in tempi diversi. O con il cippato devo usare x forza il letame ,? Insomma ho un po' di confusione come utilizzare : sovescio ,cippato e letame ( che per il momento non c'è l' ho). Un grazie anticipato che mi vorrà fare chiarezza.🙏
Un'altra domanda ma quale legno è più adatto come cippato? intendo dire se il tannino nuoce o no ai microorganismi presenti nel suolo . Per esempio nel legno di castagno ce n'è di tannino. Grazie
I tannini rallentano la decomposizione, ma anch'essi fanno parte del ciclo della biomassa / del necrobiota. Il cippato di legno con pochi tannini decompone più velocemente e dunque è migliore per ottenere rapidamente humus
Grazie del video come si può utilizzare o aggiungere la lana delle pecore nel terreno , un materassaio mi ha detto che lui la interrava come concime cosa ne pensi..😊
stiamo provando la lana da quest'estate, tenendola in superficie resiste molto bene alle intemperie decomponendosi molto lentamente. Abbiamo fatto una prova interrando 5 cm piccole porzioni di lana in un semenzaio a terra dedicato alle cipolle, avviato a fine luglio. A solo 4 mesi di distanza è già parzialmente decomposta, ci sta sorprendendo positivamente come risorsa organica da integrare al cippato e al letame. Ovviamente questa è una soluzione buona per chi ha animali o si trova nei pressi di allevatori.
d sprcificando come natura crea.autodidatta credente solo a quello che vede.sogno la radice che percorre il pattern e quando trova qualcosa di buono si vede la differenza da quella che ha trovato difficoltà nel penetrare il suolo tutto il resto è noia.aiuto la crescita di piante deboli e la cosa più bella è stratificare il pattern nell avvicendamento c è il mese del legno quello dell erba poi le foglie svolgo il film della vita delle stagoni.il video mitico in romagna dei 3 pattern uguali ma diversi quello è scienza grazie scienzato supertranquillo buon attimo di vita logica e presente e grazie del lunario
Grazie per il tuo video, l'ho trovato molto interessante. Ho una domada al minuto 10:42 dici che i cumuli di materiale legnoso esposti all'aria si decompongono attraverso microorganismi che prelevano azoto direttamente dall'atmosfera. Per il momento gli unici batteri che conosco che fissano l'azoto dell'atmosfera sono quei ceppi che simbolicamente lavorano con leguminose e altre specie di piante denominate azotofissatrici. Potresti porfondizzare l'argomento citando che tipo di microorganismi sono? I funghi che decompongono la lignina non hanno bisogno dell'azoto atmosferico per farlo. Allora di che si tratta? Ancora grazie mille per i tuoi sforzi di divulgazione ed un abbraccio forte dalla isla bonita dove anche noi facciamo agricoltura evolutiva .
Grazie a te per il tuo apprezzamento e per la tua domanda che mette in luce un aspetto importante della questione, portandomi a rimettere in discussione quel che penso di sapere in merito all'argomento. Il discorso che ho esposto riguardo l'autonomia degli organismi saprofiti è radicato nel substrato degli studi autonomi che ho fatto in questi anni, in cui ho memoria di alcuni studi che mettono in relazione la sintesi dell'enzima lignina perossidasi con l'assorbimento di azoto atmosferico (in alcuni casi direttamente, in altri casi tramite intermediazione di batteri azotofissatori). Al momento però non saprei citarti la fonte esatta, dunque non potendoti provare la validità scientifica di quell'affermazione conserviamo il beneficio del dubbio. Mi riprometto di recuperare la fonte e nel frattempo accolgo come buona la versione da te proposta, secondo cui l'azoto non sia proprio necessario nella sintesi della lignina perossidasi. In tal caso ai fini del messaggio del video direi che anche questa versione della verità concorre al concetto espresso secondo cui la fame di azoto è un falso problema. Un grande abbraccio a te, buona gloriosa agricoltura evolutiva
non sono ancora riuscito a risalire agli studi precedentemente citati, ma ne ho trovato uno altrettanto interessante che afferma quanto riporto tramite copia-incolla: "Al gruppo di batteri metilotrofi appartengono anche i batteri con la capacità di ossidare il metano (CH4), i cosiddetti batteri metanotrofi. In un esperimento di mesocosmo eseguito utilizzando frammenti di legno morto di Pinus nigra, i batteri metanotrofi aumentavano con l’aumentare della classe di decomposizione e con l’aumentare del consumo di CH4, suggerendo un coinvolgimento relativamente maggiore di questo gruppo microbico con il progredire della decomposizione (Pastorelli et al., 2021). Mäkipää et al. (2018) hanno rilevato i metanotrofi come gruppo principale all’interno della comunità dei procarioti azotofissatori nella necromassa di abete rosso, supponendo la presenza di interazioni sinergiche tra metanotrofi e funghi, con i primi che forniscono ammonio (NH4 +) ai funghi in cambio del metanolo prodotto da questi ultimi (Dedysh et al., 2002). Anche i batteri azotofissatori aumentano significativamente con il progredire della decomposizione (Hoppe et al., 2014; Pastorelli et al., 2021). Utilizzando un approccio metatrascrittomico per analisi del microbioma associato alla decomposizione del faggio europeo, Tláskal et al. (2021) hanno scoperto che la fissazione dell’azoto molecolare (N2) è uno dei processi dominanti del ciclo dell’azoto che si verificano nel legno morto, secondo solo al processo di incorporazione dell’ammoniaca nelle molecole organiche. Contrariamente, le vie respiratorie che utilizzano i nitrati e i nitriti (denitrificazione), sembravano essere considerevolmente meno importanti nel legno morto rispetto che nel suolo, mentre mancavano del tutto i trascritti legati al processo di nitrificazione. I batteri denitrificanti sono abbondanti e diffusi nei suoli forestali. Diversi enzimi (riduttasi) sono coinvolti in sequenza nella conversione del nitrato a N2, passando attraverso la produzione di protossido di azoto (N2O). Non tutti i batteri denitrificanti ospitano la batteria completa di geni che codificano tutte le riduttasi del processo di denitrificazione, ma alcuni hanno la via metabolica troncata (Zumft, 1997). I risultati ottenuti dalla quantificazione di due geni chiave del processo di denitrificazione, i geni nirK e nosZ, e della potenziale emissione di N2O dal legno 39 morto, suggeriscono che il necrobiota del legno morto possa ospitare una diversità di specie tale da guidare la denitrificazione verso la completa riduzione dei nitrati fino alla liberazione di N2, abbassando pertanto le emissioni di N2O (Pastorelli et al., 2017 e 2021)." Questo passaggio fa riferimento al ruolo dei batteri nella successione dei decompositori del legno (in cui presenziano prevalentemente i funghi mentre i batteri ricoprono un ruolo minore, ma altrettanto fondamentale) suggerendo una relazione simbiotica tra funghi e batteri in cui i batteri fissano ammonio partendo da azoto atmosferico e lo scambiano con i funghi. fonte: s66eb4477127c2563.jimcontent.com/download/version/1684225865/module/19674514425/name/Pastorelli_2022.pdf In altre parole così come alcune piante ottengono azoto tramite simbiosi con azotobacter, lo stesso possono fare anche alcuni funghi
grazie di condividere sono 3 anni che concimo con cippato e humus perché il letame non posso usarlo avendo abitazioni intorno le piantine crescono a meraviglia senza malattie e insetti dannosi ...... rimangono sullo tante tante lumache fino a fine giugno
Sono 4 anni che in primavera c'è un'invasione di lumache i primi 2 anni le ho raccolte a mano la mattina alle 5 poi le portavo al lago 3 anno sono aumentate ho osservato il loro comportamento e ho notato che gli ortaggi che semino e cominciano il ciclo in autunno poi in primavera esplodono nella loro bellezza non le mangiano Allora via a bietole di tutti i colori erbetta coste cipolle aglio le insalate le semino a fine agosto perché non le gradiscono più zucche e zucchine le ho abbandonate perché anche se riesco a farle crescere entrano nei fiori e succhiano Ho i fiori delle calle piene di lumache Mi mangiano persino le foglie dei fagiolini adulti😢 Ho provato tutt i rimedi naturali persino la rete in rame che nessuno usa ma niente Se ci sono in quel periodo è perché ci devono stare Accogliamole ahah
Meglio di niente, ma se la fibra è lunga fa fatica ad amalgamarsi nel terreno. Andrebbe sminuzzato e nel tempo ne servirebbe molto di più. I risultati sono più lenti e di conseguenza è meno efficace. Paglia e fieno sono ottime soluzioni per coprire ulteriormente il suolo in epoca estiva, ma la base di tutto è il legno
Ciao Alessandro, sarebbe bello un podcast tuo assieme a Dario Cortese, avreste molti argomenti su cui parlare. Magari il prossimo inverno, quando cala il lavoro nel campo! 🎉
Io da poco ho fatto del cippato e messo sul terreno però non sono sicuro di una cosa quindi te lo chiedo : il mio compost lo devo mettere sopra il cippato?
in linea di massimo il concime è bene che stia sotto al cippato affinché non si ossidi e mantenga la fertilità. Se si mescola tutto ai primi cm di suolo inorganico si sta dalla parte del sicuro
in genere, ovvero con ottime condizioni per la decomposizione aerobica, dai 6 mesi ai 2 anni è un tempo minimo. Dai 2 anni a salire è un tempo buono (gusto personale)
direi proprio di sì, in quel contesto è molto importante che il concime sia totalmente decomposto affinché possa profumare di humus e non più di letame
se si vuole rigenerare in fretta l'humus è meglio la lignina al naturale, il biochar va bene come integratore, ma da solo non è sufficiente. i primi 25-30 cm sono totalmente destinati alla rimescolanza di sostanza organica e inorganica: solitamente si parte da un orizzonte B e si procede ammendando i cm superficiali affinché nel breve periodo possa trasformarsi in orizzonte A
Non avendo 6:23 la quantità di cippato di legno per sopperire alla fame di azoto, spesso uso la cenere ricavata dalla combustione di legna non trattata. Ne spargo circa 100 grammi per mq e fino ad oggi i risultati sono stati buoni. La concimazione la faccio con stallattico pellettato. La mia domanda è: nel tempo che tipo di terreno avrò?
La fame di azoto è un tema legato alla decomposizione del legno. Il letame apporta azoto, dunque sopperisce alla fame di azoto che in verità come dico nel video è un problema che non si pone. La cenere che usi è un integratore minerale, ma non apporta né Carbonio e né Azoto. Se inizi ad aggiungere anche sostanza legnosa come cippato o truciolo inizi ad apportare carbonio, completando la ricetta per creare humus. Il pellettato è un ottimo punto di partenza, ma se si trova letame vero e maturo è tutta un'altra cosa
Mi permetto di aggiungere un tassello sulla questione "aratro". Mio padre è stato un conto terzista che faceva le arature profonde (40/60 cm). Nei 1982 si ritirò per non partecipare alla degenerazione del suolo Il nostro trattore lavorava a 3/4 kmh, in quegli anni arrivarono i trattori capaci di arare a 6/7/8 kmh Mio padre disse Il terreno è sempre stato arato dai buoi a passo d'uomo e a quella velocità non è mai stato rovinato, si coltiva da secoli ed è sempre buono, adesso che si corre di più il terreno si rovinerà in pochi anni e a tal proposito citò il marchese da cui aveva imparato il mestiere che lo mise in guardia già dagli anni cinquanta, avendo capito che la meccanizzazione avrebbe portato a velocità sempre maggiori. Oggi addirittura si corre a 15 km/h... A me, giovane, sembrava una cosa strana ma oggi, osservando i terreni di alcune persone che conosco e che lavorano a bassa velocità, devo dire che, nonostante la chimica che usano regolarmente i loro terreni non sono mesi tanto male Quando si scende sotto i 15 cm devi andare a passo d'uomo! Diceva sempre mio padre Oggi credo che aveva ragione. (È solo un tassello in più per capire certe cose sulla degradazione del suolo agricolo) Grazie per il tuo video, molto interessante, che adesso riascolterò con attenzione. 🙏
grazie di cuore per aver condiviso questo racconto che aggiunge un prezioso tassello cognitivo a questo tema la cui vastità reale è estesa alla somma di tutte le esperienze dirette. Massimo rispetto per il tuo dolce papà
Questo metodo può essere utile per rigenerare piccole poezioni di terreno, al amssimo per sistemi familiari. Se tutti lo applicassero non basterebbero le risorse
Trincio da una decina di anni le potature dei miei olivi e sul suolo, che non lavoro, si e' formato uno strato di 5/10 cm di residui che nella parte piu' bassa si sono decomposti. Sapevo che per innescare, come confermi, il processo di decomposizione sarebbe servito azoto ma ora che una buona parte e' gia' decomposta persi che il sistema si autoalimenti?
la prova del nove la puoi fare comparando una coltivazione di leguminose con una coltivazione di piante ad alto consumo di azoto: - se tutto cresce rigoglioso significa che c'è azoto sufficienza e/o che la fertilità è in avanzato stadio di ripristino; - se crescono rigogliosi solo i legumi, mentre le altre piante rimangono sottosviluppate, allora non c'è ancora azoto / fertilità a sufficienza
@@supertranquillo OK ma la domanda volgeva a comprendere se la decomposizione del materiale trinciato nell'oliveta riusciva a decomporsi senza attingere dall'azoto presente nel terreno dove nessun' altra coltura e' presente se non gli olivi stessi
Buongiorno ho letto il libro orto senz' acqua , se non ricordo male la copertura del suolo consigliata non e' alta 8 10 cm ma 4 /5 . La fame di azoto che cita l autore fu presente in un terreno molto difficile (carsico) ma dopo i primi timori gli avvistamenti di piante sofferenti virarono in una ripresa molto positiva, tanto che gli anni successivi i raccolti furoni molto soddisfacenti. Dico cio perche non ricordo che fu introdotto materia organica , ma soltanto ramaglie fresche.BRF. Certamente pollina,stallatico ecc sono positivi ma la mia riflessione e se fosse sufficiente solo il brf.
Volendo sintetizzare con la sigla 'brf' l'intera tecnica di rigenerazione basata esclusivamente sulle ramaglie fresche, di per sé ha tutte le possibilità per funzionare. L'unica cosa è che occorre quel lasso di tempo iniziale per l'innesco. Integrare col concime organico non toglie validità al brf, semplicemente previene la fase critica dell'innesco. In generale comunque la presenza di letame animale è prevista nel disegno di natura, infatti sempre più persone iniziano ad integrare i pascoli razionali nei sistemi agro-forestali rigenerativi
@@supertranquillo Mi associo alla domanda, per chi non avesse letame a portata di mano, visto che è un orto cittadino molto piccolo, quali potrebbero essere le alternative? Un compost ben maturo è sufficiente a sopperire alla richiesta di azoto? Cos'altro si potrebbe produrre in autonomia qualcosa tipo il Macerato di ortica? Grazie per queste preziose informazioni
Per lavoro produco scarti di legno (trucioli di acero), li uso già da tre anni nell' orto, non ho la possibilità di avere del concime maturo, quindi avendo un orto piccolo me la cavo raccattando tutte le foglie e i tagli di prato dei vicini. Quando è il momento di trapiantare cerco di capire come sta la terra, sto imparando ad osservarla in tutta la sua complessità, e se mi sembra ricca, non aggiungo niente. Invece nei punti in cui mi sembra ancora povera e sciolta (è un appezzamento abbastanza sabbioso) aggiungo un po' di granelli di pellettato nella buca. Non so se le foglie fanno il loro, o se è presto e poi peggiorerà, ma per ora sono al quinto anno e sta andando sempre meglio. È pieno di lombrichi (e di limacce🙄). Osservare a fondo la terra per me è la vera svolta.
Arare non è un bene ovviamente, ma se devo scegliere se arare massimo 25 cm di profondità e non dover usare un singolo prodotto di sintesi chimica siccome la mia pianta principale riesci ad avere la meglio sulle erbe spontanee...piuttosto che non arare ma essere costretto ad usare diserbanti o quant'altro...penso che un armatura leggera sia il male minore Che mi dite voi supertranquilli?❤❤
risponderò con una parabola delle mie, tutta da interpretare: innanzi ad una persona in arresto cardiaco occorre praticare almeno un tentativo di rianimazione. Uno sguardo esterno può vedere troppo violenta la pressione esercitata sulla cassa toracica durante la manovra di rianimazione, ma essendo una situazione di emergenza l'ordine di priorità porta a scegliere il male minore. Una costola rotta in questo caso può essere il male minore, prezzo accettabile per salvare la vita. In agricoltura non è molto diverso, quando il suolo coltivato torna ad una composizione inorganica ha inizio il compattamento, l'asfissia, il blocco dei cicli di fertilità e via dicendo. A pensarci bene è uno scenario di criticità che suggerisce un intervento altrettanto tempestivo, sempre sulla scia dello scegliere il male minore. Dunque una leggera aratura se ben integrata con tecniche di rigenerazione attiva può favorire alla rivitalizzazione di un suolo. D'altro canto la rinuncia alla lavorazione sfocia nell'abbandono, di cui lo stesso Sensei Masanobu Fukuoka ci metteva in guardia.
Noi usiamo il cippato o meglio la segatura di legna nell'orto.... Per ora ci troviamo benissimo perché comunque il terreno in giro di 4/5 anni è diventato molto molto "morbido" .... L'unico problema è che in questi 3 anni sono anche aumentati i porcellini di terra che oltre a mangiare il legno e gli scarti di verdure ,attaccano anche certi tipi di piante , soprattutto i germogli nuovi. Tipo calendula tageti e okra.😢
Non solo bel video, ma finalmente sento un'altra voce che riconosce che in agricoltura la terra per migliaia di anni è stata rivoltato ma, prima dei trattori, questo rivoltamento era comunque limitato alla parte superficiale e con ammendamenti continui sono riusciti a preservare i nostri suoli prima dell'avvento del trattore e, soprattutto, della chimica
Bravissimo condivido in tutto il tuo video... È da tempo che più o meno sto mettendo in pratica tutto quello che hai appena descritto... Cmq anche una volta i contadini immettevano lignina perché usavano anche le foglie nella lettiera degli animali... Cmq io faccio un compost con letame aziendale e aggiungo già nel compost cippato di legno foglie secche ecc... Dopo con una piccolissima lavorazione leggerissima del terreno ... È già il quarto anno e i risultati sono una meraviglia sia in qualità del terreno , e finalmente quando raccogli o lo muovi leggermente senti il suo profumo e i prodotti sono una favola come produzione e soprattutto sapore e conservazione.... Ovviamente come dici giustamente tu bisogna sporcarsi le mani, anzi bisogna sentire con le mani le meraviglie che il terreno rispettandolo che ci regala...con amministrazione Nazzareno...
le foglie che inserivano nella lettiera erano sicuramente utili a diversificare la complessità dell'humus prodotto, ma tendenzialmente le foglie non possono essere considerate un significativo apporto di carbonio, sono più o meno equivalenti al fieno e alla paglia. La lignina è strettamente legata al legno, e purtroppo tradizionalmente il legno veniva quasi sempre bruciato. In questa epoca si sta iniziando forse per la prima volta a comprendere un alternativo impiego del legno senza passare per la combustione, preferendo altresì la decomposizione. Anziché cenere si inizia così ad avere humus
Io ho un piccolo terreno dove coltivo, e dove metto legni biotriturati mi viene della roba fantastica, su questo non ho dubbi forse una delle poche cose sicure.
caro signore, vedo che tu hai una grande cultura, pero´siccome non ti riesco acapire sempre quel che dici; ti prego di essere piu´semplice e conciso . un giardiniere in erba di 80 anni michele🙂
@@supertranquillo caro signore, innanzitutto grazie per avermi risposto, io ho gia´ provato a concimare (con pollina) senza lavorare o arare la terra, con il rsultato che le erbacce (?!?!?!) hanno tratto un gran vantaggio e mi hanno soffocato il seminato o le piantine??????????? saluto cordialmente, dalla Germania, michele
Il canto, Non torna, perché esse Non hanno sentimenti, ma sono essere viventi e semmai essere umano può accelerare la cura a esse, perché ha più fretta di risultati
l'essere umano può dimostrare di avere sentimenti? Oppure ci basiamo sul presupposto secondo cui 'tutti sappiamo di avere i sentimenti e dunque ci comportiamo come se avessimo i sentimenti' ?
se si è in tanti ad agire simultaneamente va bene anche l'olio di gomito, a cesoia si sminuzzano le ramaglie grossolanamente (richiederà solo più tempo a decomporsi) oppure si possono produrre cataste di legna grossa da far decomporre in 10 anni e utilizzare poi il compost già fatto. Le macchine a motore sono una soluzione tampone per avviare la fase più repentina del processo di rigenerazione, in cui si possono appunto integrare anche tecniche a medio-lungo termine. Una cosa non esclude l'altra.
@supertranquillo ti manderei una foto nei commenti ma non c'è la possibilità su RUclips... Monocultura castagno dall' abbandono della civiltà agricola negli anni 40
Se parli di fissazione di ammonio e nitrati dall' azoto atmosferico non puoi parlare di batteri in generale ma solo dei generi clostridium, nitrobacter e dei simbionti rizobium con radici di fabaceae e altre famiglie La stragrande maggioranza di batteri e micro e macro funghi decompositori di lignina cellulose e emicellulose non è in grado di fissare azoto atmosferico e lo preleva sotto forma di nitriti e nitrati dagli essudati radicali delle piante attorno a cui vivono
Grazie di cuore per aver condiviso questa osservazione. Alla luce della tesi che ho descritto nel video trovi che l'aspetto da te messo in luce possa essere determinante per l'esito desiderato? Ovvero, puoi provare a contestualizzare la tua osservazione in riferimento alla tecnica che il video propone?
Ho iniziato l'orto sinergico nel 2019 ed era piuttosto "fiacco". Da 2/3 anni ho introdotto compost, stallatico in pellet e molto cippato di legna e l'orto ha preso una bella "vigoria". Da notare che faccio tritare gli scarti di potatura in febbraio e li utilizzo durante l'anno, ora siamo a novembre e il cippato che prelevo dal mucchio ancora prima di metterlo nell'orto è si è già trasformato da solo al 40% in humus con una buona presenza di lombrichi che sposto in orto insieme col cippato
Sondaggio per scegliere il tema di un prossimo video:
A) CICLO DELL'AZOTO/DEL CARBONIO
B) LAVORAZIONE RISPETTOSA DEL SUOLO
C) WOOD WIDE WEB
D) ALTRO (specificare il tema)
Grazie di cuore a chi vorrà partecipare al sondaggio! Tanti bacetti
B.
C
direi B, mi piacerebbe un video sulla lavorazion rispettosa del suolo...grazie
A
A me vanno bene tutti gli argomenti (perchè li svilupperai tutti vero?😉) e aggiungerei anche il tema della gestione dell'acqua (curve di livello, keyline ... ecc)
Grazie🤗
Ciao e grazie per i video. Premetto che il mio orto è di mq200 coltivati e estremamente sabbioso e quasi desertico fino a 3 anni fà,pochissima sostanza organica.Quello che ho fatto io potendo dedicare solo 3 ore alla settimana all'orto è stato:il primo anno coprire tutta la zona con 20 cm di paglia, raccolta del verde dal vicinato per circa un anno,trinciato alla bene meglio con la tagliaerbe,mescolato con il rifiuto umido di casa e lasciato decomporre per circa un anno.Dopodiche ho scoperto tutto l'area ( che aveva già cambiato colore grazie alla pacciamatura),,ricoperto di compost (leggera vangatura).Ho copertotutta l'area ( anche i camminamenti)con il telo pacciamante senza coltivare.Lo scorso autunno ho tolto il telo e seminato tutto a sovescio.Lo scorso marzo ho trinciato,lasciando le radici,ma togliendo lo sfalcio ,ho ricoperto con il telo pacciamante e ho iniziato a coltivare.Super risultato.La terra ha letteralmente cambiato colore e consistenza ,è piena di lombrichi.Grazie alle pioggie di maggio e Giugno,nonostante l'estate siccitosa,non ho mai irrigato.ho coltivato di tutto e sono super contento
Caro Alessandro, nel limite delle mie conoscenze ho trovato questo video assai istruttivo.
Da due anni spargo abbondanti ammendamenti/coperture di segatura nell'orto (strati di 5-8 cm), unitamente ad altrettanto abbondanti integrazioni di stallatico maturo di cavallo. Finora non ho riscontrato problemi legati alla fame di azoto: la segatura viene regolarmente processata e, dopo alcune settimane, quasi del tutto ricoperta dopo qualche settimana dai residui dell'attività dei lombrichi ("coproliti").
Avrei voluto mettere il cippato perché lascia passare l'acqua di irrigazione mentre la segatura crea uno strato quasi impermeabile, ma il primo mi costa assai più della seconda.
Grazie della tua opera, un caro saluto
mi sono aperto all'uso del cippato autoprodotto 4 anni fa dopo aver visto molti dei tuoi video, non posso che confermare la bontà della scelta anche in virtù della possibilità concreta di autoprodurlo, anche io temevo ma approfondendo posso confermare che lasciando il cippato in superficie fa egregiamente il suo lavoro specialmente mischiato a pollina (autoprodotta) e soprattutto fa da serbatoio di riserva idrica nei periodi molto caldi, impedendo la formazione di crosta e riuscendo concretamente a mantenere il suolo nè secco nè arido, magari asciutto ma sempre con un minimo di umidità. in piena estate aggiungo la paglia perché mi da l'idea di riflettere meglio i raggi solari e tenere protetto il cippato, sempre per preservare acqua
grazie di cuore per la tua testimonianza diretta
Video molto interessante fatto da chi ama l'agricoltura senza posizioni talebane. Complimenti
grazie di cuore per le tue preziose parole
Bellissimo video, ottimo, anch'io faccio orto e qualche pianta di olive, ma non faccio l'agricoltura di oggi, sono del tutto contrario a ciò che si usa oggi.
È questa l'agricoltura di oggi (e di domani) 🤠
Tu sei una stella cometa, che dove passa illumina!
Grazie
ti ringrazio di cuore per la tua inestimabile dolcezza
Finalmente è tornato un bel video istruttivo e con approccio scientifico❤
Dolce Davide grazie di cuore per le tue parole, dopo un 2024 in cui ha prevalso la necessità di riprendere un racconto documentaristico, in questo nuovo anno agricolo è tempo di tornare anche con qualche video "spiegone"
Per il momento grazie, ho provato il cippato anni fa, non mi pare che ci siano stati problemi.
ti saprò dire la prossima estate
E sempre un piacere ascoltarti
Che bello saperlo, grazie dolce Luigi
Grazie....le varie spiegazioni mi hanno aiutato a comprendere meglio alcune pratiche che ho messo in atto nel tempo.....bisogna tener conto di molti fattori tra cui il tipo di terreno che si ha è i materiali organici di cui si dispone....e soprattutto non bisogna fermarsi se ci sono degli insuccessi....
Bel connubio di poesia e conoscenza. Grazie!!
grazie a te!
Davvero davvero interessante. Riguardo alla desertificazione avevo un idea totalmente errata. Grazie
grazie di cuore a te. Che idea avevi riguardo la desertificazione ?
Ciao! Video bellissimo!
Grazie di cuore ❤️
Ciao Alessandro, il problema che stai trattando l'ho avuto anche io quando ho iniziato a rigenerare il mio orto distrutto da me seguendo quando mi si diceva di fare. Ora a più di 10 anni di quella controrivoluzione io punto solo ed esclusivamente sul Carbonio: legno in tutte le salse e i risultati sono evidenti. La mia come la tua è un'agricoltura dell'addizione e non della sottrazione. Problemi di fame d'azoto è relativa in terreni molto in affanno mentre in quelli pieni di vita digeriscono tutti. Grazie
'quelli pieni di vita digeriscono tutti' ai nostri occhi è il punto fondamentale. grazie di cuore per la tua testimonianza
Ciao Alessandro,
come sempre i tuoi video/tutorial sono di alta qualità.
Nella mia esperienza prima di partire con l'orto nella nuovo posto ho abbondato di cippato,
poi pian piano sto introducendo azoto, e devo dire che il percorso è ancora lungo , ma che i vantaggi del cippato si sono visti sopratutto in estate quando ha contribuito a trattenere l'acqua.
voto A per il sondaggio
Grazie della testimonianza e per aver partecipato al sondaggio, siamo felici che ti stia trovando bene con la rigenerazione attiva a base legnosa
Video chiaro, equilibrato e semplice da integrare nella conoscenza che fino ad ora ho sviluppato.
Adesso saprò spiegare molto più facilmente perchè il mio orto è pieno di cippato, ma soprattutto perchè vado a *rubare* le ramaglie che i vicini accatastano fuori delle loro case nei giorni in cui gli operatori ecologici passano a ritirare il verde😅
dolce corinna è bello immaginare il tuo orto pieno di cippato. Hai cominciato a piantare alberi da biomassa per iniziare ad autoprodurre le ramaglie ?
@@supertranquillocerto che sì. Anzi ti dirò di più. Peschi, fichi sambuchi e altri arbusti che crescono spontanei ( perfino una quercia) li lascio liberi di abitare e crescere e poi li "educo" con l'aiuto di cesoie e cippatore😅. Loro non si scoraggiano mai e ritornano più forti e potenti di prima😂
Io ti Amo quando fai questi video Esplicativi!
Purtroppo non ho esperienza al riguardo perché ho iniziato da veramente poco a coltivare un piccolo orto, ma comunque grazie di portare contenuti così ben spiegati!
Grazie di cuore a te per l'apprezzamento! Anche noi ti amiamo
ottimo video che dissipa le lacune presenti in numerosi libri sull'agricoltura sostenibile. dopo ormai 20 anni che leggo manuali e libri in merito credo sia importante dare risonanza alla necessità del dualismo sostanza organica/sostanza organica azotata.
Come in merito alla teoria ondulatoria-corpuscolare della luce risolta da Einstein nel 1905; l'eterna discussione sull'importanza agricola della presenza di materia organica nel(o sul) suolo piuttosto che di materia azotata, la verità è complementare e mutua.
è vera sia la prima che la seconda, con la condizione sufficiente e necessaria che siano soddifsatte entrambe.
Credo che l'unico metodo di coltivazione che tiene conto di questa verità sia l'approccio agro-silvo-pastorale in cui realtà di convivenza e mutuo aiuto devono seguire una precisa tempistica, comportante rotazioni di coltivazione-pascolo-consociazioni tra loro cadenzate e veloci.
Complimenti per la realizzazione e buon proseguimento
siamo d'accordo, il modello agro-forestale è imprescindibile e la formula che include la pastorizia completa il disegno di natura, a cui a noi piace aggiungere anche il tema della selezione e della conservazione dei semi, poiché troviamo che esse siano pratiche altrettanto importanti per poter realizzare un'agricoltura che genera humus e vita.
Ciao Alessandro, grazie per la passione e la competenza che ci trasmetti.
Io non utilizzo mezzi meccanici, solo zappetta , tridente e tanto olio di gomito!
Per rigenerare il mio terreno, dopo una radicale e atroce sbancatura, ho iniziato a produrre e interrare il Bokashi.
Cosa ne pensi? Rientra nella tua filosofia di pensiero? È una tecnica valida? Potresti fare un video in merito?
Grazie!!! Ciao!
Ciao Alessandro, grazie per i tuoi contenuti. Sono molto utili e profondi.
Dalle mie parti nn si trova del buon cippato, troverò una soluzione. Un abbraccio a entrambi 🌱❤️
Grazie di cuore, chi cerca trova e abbiamo fiducia che troverai. Un abbraccio a te
Bravissimo e’ un piacere
Ascoltarti
grazie! è un piacere sapere che per te è un piacere :)
Bel video! ho iniziato la rigenerazione l'anno scorso apportando letame e cippato, quest'anno in alcune zone si è già formato un primo strato di terreno fertile, sto provando a non apportare letame ma solo cippato di ulivo fresco in caso aggiungerò un po' di azoto tramite concimazione liquida più avanti. Grazie sempre per i tuoi consigli 🙂
integrare azoto con macerati e fermentati vegetali è una tecnica valida potenzialmente sostituibile al letame. C'è da calibrare la concentrazione e la diluizione, ma si fa supertranquillamente! Grazie a te per il tuo apprezzamento e per il tuo racconto
Salve, ma la sua è una lectio magistralis! Che bello! Mi sono iscritta per saperne di più quando nella prossima primavera andrò a fare il piccolo orticello,che richiede anche ora taluni lavori Grazie.
Dolce Silvana, benvenuta e grazie a te per le tue dolci parole
Finalmente qualcuno che lo spiega con parole semplici e chiaramente. Bel video
La musica simpatica si potrebbe migliorare con una voce femminile forse😅
Scelgo D
Metodi di Irrigazione a bassissimo impatto quindi senza l uso di plastica e a bassa manutenzione.
Oppure
Come evitare il dilavamento della sostanza organixa cippato incluso in terreni a forte pendenza misti/argillosi
Grazie ❤
grazie per aver partecipato al sondaggio e per le tue preziose parole
per la musica siamo affezionati alla versione originale del Professor Daniele Albatici, la sua voce per noi è indispensabile
@@supertranquillo ok non conosco l autore e l Sua storia ma il mio consiglio era solo di aggiungere una voce femminile per dare più sfumature e contrasto alle melodie che altrimenti diventano un pochino ridondanti...prendendo spunto da Faber...visto che lo stile si avvicina uno poco.
Complimenti anche per il montaggio...molto curata anche la presentazione.
A me interessano i contenuti ma se sono proposti in maniera piacevole e originale
Meglio!
❤️
Gloriose informazioni!
A volte mi commuovo e non sono le cipolle. Bellissima! un grande abbraccio 🤗❤🤗❤🌹🌿🌹🌿
sapevamo che avresti apprezzato!! un grande abbraccio a te dolce joe
@@supertranquillo Vi voglio bene🙇🏼♂❤🌹🌹🌹
Grazie per questo bellissimo video 👍
E hai pienamente ragione da quando uso segatura e cippato la terra mi e risultata nera e ricca. Solo da legna sicura e non trattata io uso anche segature di abete e pino mischiati al leccio e quercia mai problemi.❤🎉.
Gloriosa testimonianza, grazie per averla condivisa con noi ❤️
Bravissimi e buon lavoro 💪
Grazie di cuore, buon lavoro a te!
Grazie x il tuo video, costruttivo e istruttivo allo stesso tempo, complimenti!!!! Volevo farti una domanda se mi permetti: io come sostanza legnosa nel mio orto uso il cippato vario di siepe che contiene sia lignina che azoto con le foglie verdi, non è che sto arricchendo il suolo di tutti e due di questi importanti elementi, ossia carbonio e azoto in modo completo?
Grazie a te per questa domanda assolutamente cruciale.
La quantità di azoto apportata dalle ramaglie fogliose è buona per velocizzare la decomposizione, ma non sufficiente a nutrire le piante nell'immediato, quindi un po' di concime organico è propizio usarlo ugualmente
Bella Ale!!!
Grellinette, Lombricompost, cippato.
Bella Sam, un problema è una soluzione
Ciao Alessandro,
Lo scorso anno ho messo sotto le piante di olivo uno strato di cippato realuzzato con le ramaglie della potatura, mi sembra di capire che sarebbe meglio mescolarci anche del letame, corretto? Se si posso utilizzare al posto del letame lo stallatico pelletato?
Grazie mille per tutto, bellissimo video...
Ciao caro, si hai detto bene. Il pellettato può andare come soluzione immediata (non a carriole ma in quantità nettamente minore) però prima si parte col letame vero meglio è
Non vi riesci proprio a sopportare le "caz...te" che si dicono in giro. Uomo libero e liberatore! Sei un grande! Grazie!
grazie a te! sai, forse le caz...te che si dicono in giro fanno parte della biodiversità. Anche loro hanno un ruolo ecosistemico
Bellissima questa risposta! Biodiversità da teatranti! Forte!
Buon viaggio nella ricerca della smitizzazione dei metodi assoluti utili per i soli teorici domenicali che quando avanzano le loro proposte li vedi sempre sorridenti, parlare in modo tecnico e usano le mani con i guanti: potrebbero farsi male! Mai un'incazzatura diabolica! Poverini!
Ridiamoci su!
Interessanti i tuoi video, fatti con passione. Io che uso il meno possibile macchinaria e che ho spazio, faccio grandi cumuli di materiali vegetali, li lascio marcire e incorporo con microorganismi compresi, diciamo dopo 2 anni, forse un po meno di azoto, pero la terra con un po' di compost é meravigiosa e produttiva.
grazie per il tuo apprezzamento e per la tua testimonianza, siamo molto felici di leggerla
Grazie mille per il tuo bellissimo video io personalmente da un po' di tempo uso cospargere la mia terra con la cenere di legna che mi procuro dal forno e ci aggiungo lo stallatico non avendo la disponibilità del letame. Faccio bene lo stesso? Grazie per la disponibilità
Grazie a te per il tuo apprezzamento. La cenere ormai contiene solo elementi minerali, il carbonio se n'è andato con la combustione e dunque non è molto utile per la rapida produzione di humus. Per questo si preferisce usare sostanze legnose evitando di bruciarle. Ovviamente la cenere si può integrare nel terreno come rimineralizzante, ma in dosi leggere tipo un velo steso con il colino
Video moto interessante ma vorrei sapere se si può usare un cippato di eucalipto
Il Maestro Ernest insegna che "eucalipto è cumida" ovvero è la base della produzione di biomassa in molti sistemi agro forestali in centro e sud america, assieme al banano
Ciao Alessandro,io da un paio di anni sto rigenerando un terreno sabbioso dove prima c'era un vigneto.Riporto di tutto,cippato, segatura e in inverno faccio il sovescio.suolo è pieno di funghi in questo periodo!!
Ciao e grazie dei mille consigli!
Ciao, grazie a te per il tuo racconto. Hai notato una differenza nella ritenzione idrica da quando usi cippato?
@@supertranquillo certamente ,in positivo. Inoltre con tutta la pioggia che c'è stata nell' ultimo periodo,non ho avuto problemi di dilavamento,e l' acqua si è infiltrata tutta.
Grazie proverò
grazie a te
Grazie per il bel video. Nel mio orto, di circa 120mq uso principalmente cippato, che trovo dal mio vicino che porto a casa più tosto che finisca sotto aratura. Principalmente il cippato è composto da alloro in maggioranza foglie, rametti e qualche ramo. Volevo fare una domanda se il cippato cosi fatto può dare dei problemi? Purtroppo il letame non riesco a trovarlo.
Bravo ottimo consigli
Ciao SUPERTRANQUILLO .
Anch'io uso il cippato nell'orto con l'aggiunta della cacca delle mie gloriose galline e l'erba che taglio nel mio podere, lasciando qua e là appezzamenti di erbe con fiori selvatici per gli insetti. Se posso chiedere, basta la pollina per rigenerare il suolo dopo una coltivazione estiva per esempio, con appunto cippato e erba secca ,lasciando li il tutto per 3/4 mesi e poi riprendere la coltivazione? Complimenti per il video e ti devo dire che narrate da te queste questi gloriosi argomenti ti mettono a dosso ancora più passione e voglia di zappare, perché soltanto se si riprende la zappa in mano tutti si potrà salvare qualcosa di questo mondo. Sei un grande.
Grazie infinite per le tue parole. In realtà non ho una risposta certa alla tua domanda, prova a fare ciò che hai teorizzato e vedi come va.
Parallelamente puoi fare anche tentativi differenziati per tentare strade diverse per arrivare a destinazione.
La pollina solitamente si usa in concentrazione minore rispetto al letame di stalla. Ha un ruolo importante per integrare i nutrienti e i microrganismi carenti nel letame, e viceversa il letame completa la pollina.
Comunque per dire "suolo rigenerato" è necessario apportare circa 30 cm complessivi di cippato e letame, avendo materiale a sufficienza si può fare gradualmente in due anni per un totale di 4 rotazioni delle colture intervallate da ammendamenti progressivi.
Dopo il primo biennio, dopo i primi 30 cm di sostanza organica letamica e legnosa apportata, si arriva a toccare con mano un primo orizzonte A ripristinato, che può migliorare nel secondo biennio in cui si insiste con questa tecnica, ed un terzo biennio (6 anni totali) si arriva realmente a un risultato eccellente.
Nel secondo biennio si può dimezzare la quantità di sostanza organica da apportare, mentre nel terzo biennio si può dimezzare ulteriormente.
Ovviamente è un discorso generale, da modificare leggermente in base alle necessità dei singoli casi
@supertranquillo grazie per la risposta super esaustiva. Buona coltivazione.
Ho avuto lopportunita di vedere il beneficio del cippato in un orto iniziato a coltivare ad agosto dell'anno scorso. Dopo trent'anni di concimazione chimica del precedente coltivatore ho vangato le aiuole, messo humus di lombrico autoprodotto, stallatico e ricoperto il tutto con 8/10cm di cippato di ramaglie fresche secche e canne di fiume.
Il risultato è un suolo che ha già cambiato colore e che mi ha dato la possibilità di coltivarci qualsiasi cosa senza problemi (cimici a parte😅).
La differenza di aiuole in cui è stato fatto questo trattamento è tangibile sia dalla qualita delle piante che dal consumo di acqua, ma anche da come il terreno raggiunga la cosiddetta tempra molto prima e la mantenga per molto piu tempo, consentendo un intervallo per le lavorazioni e i trapianti molto piu lungo.
grazie di cuore per il tuo prezioso racconto, siamo felici che stia avendo risultati così gloriosi
Bellissimo video ottima spiegazione. Comunque basta guardare la flora spontanea per capire come la fertilità del suolo sia sostanzialmente esogena, e dovuta a fenomeni naturali casuali come ruscellamenti di materia organica dal bosco, feci animali, animali morti nei paraggi. Persino in città si può vedere come la vegetazione sia più rigogliosa dove pisciano cani e persone. Puoi avere la malva e la cicoria gigantesche da due metri e la piantaggine con foglie da 40 cm, e poco più in là le stesse piante in versione mini, su suolo compatto e asfittico. Alla natura non frega niente, vanno entrambe a seme, così come andrebbe a seme anche il pomodoro trapiantato dall'ortolano natural-integralista. La differenza è che a noi non serve solo il seme ma anche il frutto da mangiare, quindi vogliamo ricreare le stesse condizioni della malva alta due metri.
grazie di cuore per l'apprezzamento!
ovviamente quando si parla di azoto occorre fare attenzione al problema opposto, quello dell'eccesso.
pompare le piante con troppo azoto crea effetti collaterali degni di nota, dunque è bene trovare come sempre un giusto punto di equilibrio.
@@supertranquillo aaah ma quello per me non è mai un problema. Già è tanto se riesco a mettere un po' di pellettato, che nelle agricole della tuscia è introvabile. Il metro cubo di compost che produco non mi basta.
Ah, Voto C
Si può spargere cippato di olivo nel momento dell'interramento del sovescio di leguminose? O servono tempi diverai da rispettare?
dipende, come vuoi gestire poi il suolo in funzione delle coltivazioni?
Grandi Supertranquilli ❤❤❤
Grande Maestro Vlad ❤️❤️❤️
Eccomi,io non ho utilizzato il cippato che ho da 2 anni per la classica paura che togliesse azoto dalla terre.
Adesso però ho bisogno del vostro aiuto. Visto che la terra del nostro orto diventato sterile ,in settembre abbiamo seminato il sovescio. Abito in Emilia Romagna e non penso che il sovescio riesce a fiorire ( causa poco sole e temperature basse).
La mia domanda: ho il sovescio da tagliare e ho il cippato accantonato. posso utilizzare il cippato quando interro il sovescio ,verso la fine l mese( senza che fiorito ma la pianta cresciuta molto bene) .
O dovrei usare in tempi diversi.
O con il cippato devo usare x forza il letame ,? Insomma ho un po' di confusione come utilizzare : sovescio ,cippato e letame ( che per il momento non c'è l' ho). Un grazie anticipato che mi vorrà fare chiarezza.🙏
Grazie
ma grazie a te!
Un'altra domanda ma quale legno è più adatto come cippato? intendo dire se il tannino nuoce o no ai microorganismi presenti nel suolo . Per esempio nel legno di castagno ce n'è di tannino. Grazie
I tannini rallentano la decomposizione, ma anch'essi fanno parte del ciclo della biomassa / del necrobiota.
Il cippato di legno con pochi tannini decompone più velocemente e dunque è migliore per ottenere rapidamente humus
Grazie del video come si può utilizzare o aggiungere la lana delle pecore nel terreno , un materassaio mi ha detto che lui la interrava come concime cosa ne pensi..😊
stiamo provando la lana da quest'estate, tenendola in superficie resiste molto bene alle intemperie decomponendosi molto lentamente. Abbiamo fatto una prova interrando 5 cm piccole porzioni di lana in un semenzaio a terra dedicato alle cipolle, avviato a fine luglio. A solo 4 mesi di distanza è già parzialmente decomposta, ci sta sorprendendo positivamente come risorsa organica da integrare al cippato e al letame. Ovviamente questa è una soluzione buona per chi ha animali o si trova nei pressi di allevatori.
d sprcificando come natura crea.autodidatta credente solo a quello che vede.sogno la radice che percorre il pattern e quando trova qualcosa di buono si vede la differenza da quella che ha trovato difficoltà nel penetrare il suolo tutto il resto è noia.aiuto la crescita di piante deboli e la cosa più bella è stratificare il pattern nell avvicendamento c è il mese del legno quello dell erba poi le foglie svolgo il film della vita delle stagoni.il video mitico in romagna dei 3 pattern uguali ma diversi quello è scienza grazie scienzato supertranquillo buon attimo di vita logica e presente e grazie del lunario
grazie di cuore a te dolce americo!
a quale video fai riferimento?
@@supertranquillo tre pattern 3 uno concimato uno forcavangato uno solo trapianto agosto 3anni fa celebrazione fukuocana
Grazie per il tuo video, l'ho trovato molto interessante. Ho una domada al minuto 10:42 dici che i cumuli di materiale legnoso esposti all'aria si decompongono attraverso microorganismi che prelevano azoto direttamente dall'atmosfera. Per il momento gli unici batteri che conosco che fissano l'azoto dell'atmosfera sono quei ceppi che simbolicamente lavorano con leguminose e altre specie di piante denominate azotofissatrici. Potresti porfondizzare l'argomento citando che tipo di microorganismi sono? I funghi che decompongono la lignina non hanno bisogno dell'azoto atmosferico per farlo. Allora di che si tratta?
Ancora grazie mille per i tuoi sforzi di divulgazione ed un abbraccio forte dalla isla bonita dove anche noi facciamo agricoltura evolutiva .
Grazie a te per il tuo apprezzamento e per la tua domanda che mette in luce un aspetto importante della questione, portandomi a rimettere in discussione quel che penso di sapere in merito all'argomento.
Il discorso che ho esposto riguardo l'autonomia degli organismi saprofiti è radicato nel substrato degli studi autonomi che ho fatto in questi anni, in cui ho memoria di alcuni studi che mettono in relazione la sintesi dell'enzima lignina perossidasi con l'assorbimento di azoto atmosferico (in alcuni casi direttamente, in altri casi tramite intermediazione di batteri azotofissatori).
Al momento però non saprei citarti la fonte esatta, dunque non potendoti provare la validità scientifica di quell'affermazione conserviamo il beneficio del dubbio.
Mi riprometto di recuperare la fonte e nel frattempo accolgo come buona la versione da te proposta, secondo cui l'azoto non sia proprio necessario nella sintesi della lignina perossidasi.
In tal caso ai fini del messaggio del video direi che anche questa versione della verità concorre al concetto espresso secondo cui la fame di azoto è un falso problema.
Un grande abbraccio a te, buona gloriosa agricoltura evolutiva
non sono ancora riuscito a risalire agli studi precedentemente citati, ma ne ho trovato uno altrettanto interessante che afferma quanto riporto tramite copia-incolla:
"Al gruppo di batteri metilotrofi appartengono
anche i batteri con la capacità di ossidare il
metano (CH4), i cosiddetti batteri metanotrofi. In un esperimento di mesocosmo eseguito
utilizzando frammenti di legno morto di Pinus
nigra, i batteri metanotrofi aumentavano con
l’aumentare della classe di decomposizione e
con l’aumentare del consumo di CH4, suggerendo un coinvolgimento relativamente maggiore di questo gruppo microbico con il progredire della decomposizione (Pastorelli et al.,
2021). Mäkipää et al. (2018) hanno rilevato i
metanotrofi come gruppo principale all’interno della comunità dei procarioti azotofissatori
nella necromassa di abete rosso, supponendo
la presenza di interazioni sinergiche tra metanotrofi e funghi, con i primi che forniscono ammonio (NH4
+) ai funghi in cambio del metanolo
prodotto da questi ultimi (Dedysh et al., 2002).
Anche i batteri azotofissatori aumentano
significativamente con il progredire della decomposizione (Hoppe et al., 2014; Pastorelli
et al., 2021). Utilizzando un approccio metatrascrittomico per analisi del microbioma associato alla decomposizione del faggio europeo, Tláskal et al. (2021) hanno scoperto che
la fissazione dell’azoto molecolare (N2) è uno
dei processi dominanti del ciclo dell’azoto che
si verificano nel legno morto, secondo solo al
processo di incorporazione dell’ammoniaca
nelle molecole organiche. Contrariamente,
le vie respiratorie che utilizzano i nitrati e i
nitriti (denitrificazione), sembravano essere
considerevolmente meno importanti nel legno
morto rispetto che nel suolo, mentre mancavano del tutto i trascritti legati al processo di
nitrificazione. I batteri denitrificanti sono abbondanti e diffusi nei suoli forestali. Diversi
enzimi (riduttasi) sono coinvolti in sequenza
nella conversione del nitrato a N2, passando
attraverso la produzione di protossido di azoto
(N2O). Non tutti i batteri denitrificanti ospitano la batteria completa di geni che codificano
tutte le riduttasi del processo di denitrificazione, ma alcuni hanno la via metabolica troncata (Zumft, 1997). I risultati ottenuti dalla
quantificazione di due geni chiave del processo di denitrificazione, i geni nirK e nosZ,
e della potenziale emissione di N2O dal legno
39
morto, suggeriscono che il necrobiota del legno morto possa ospitare una diversità di specie tale da guidare la denitrificazione verso la
completa riduzione dei nitrati fino alla liberazione di N2, abbassando pertanto le emissioni
di N2O (Pastorelli et al., 2017 e 2021)."
Questo passaggio fa riferimento al ruolo dei batteri nella successione dei decompositori del legno (in cui presenziano prevalentemente i funghi mentre i batteri ricoprono un ruolo minore, ma altrettanto fondamentale) suggerendo una relazione simbiotica tra funghi e batteri in cui i batteri fissano ammonio partendo da azoto atmosferico e lo scambiano con i funghi.
fonte: s66eb4477127c2563.jimcontent.com/download/version/1684225865/module/19674514425/name/Pastorelli_2022.pdf
In altre parole così come alcune piante ottengono azoto tramite simbiosi con azotobacter, lo stesso possono fare anche alcuni funghi
grazie di condividere sono 3 anni che concimo con cippato e humus perché il letame non posso usarlo avendo abitazioni intorno
le piantine crescono a meraviglia senza malattie e insetti dannosi ......
rimangono sullo tante tante lumache fino a fine giugno
Con le lumache come ti stai comportando?
Sono 4 anni che in primavera c'è un'invasione di lumache i primi 2 anni le ho raccolte a mano la mattina alle 5 poi le portavo al lago 3 anno sono aumentate
ho osservato il loro comportamento e ho notato che gli ortaggi che semino e cominciano il ciclo in autunno poi in primavera esplodono nella loro bellezza non le mangiano
Allora via a bietole di tutti i colori erbetta coste cipolle aglio le insalate le semino a fine agosto perché non le gradiscono più zucche e zucchine le ho abbandonate perché anche se riesco a farle crescere entrano nei fiori e succhiano
Ho i fiori delle calle piene di lumache
Mi mangiano persino le foglie dei fagiolini adulti😢
Ho provato tutt i rimedi naturali persino la rete in rame che nessuno usa ma niente
Se ci sono in quel periodo è perché ci devono stare
Accogliamole ahah
In alternativa al letame che non ho disponibile, va bene associazione di una carriola di cipato e una carriola di fieno o foglie?
Meglio di niente, ma se la fibra è lunga fa fatica ad amalgamarsi nel terreno. Andrebbe sminuzzato e nel tempo ne servirebbe molto di più. I risultati sono più lenti e di conseguenza è meno efficace.
Paglia e fieno sono ottime soluzioni per coprire ulteriormente il suolo in epoca estiva, ma la base di tutto è il legno
Ciao Alessandro, sarebbe bello un podcast tuo assieme a Dario Cortese, avreste molti argomenti su cui parlare.
Magari il prossimo inverno, quando cala il lavoro nel campo!
🎉
Dario Cortese lo apprezziamo, ma non lo conosciamo direttamente. Tuttavia è in arrivo un podcast con Cristian Benaglio
Io da poco ho fatto del cippato e messo sul terreno però non sono sicuro di una cosa quindi te lo chiedo : il mio compost lo devo mettere sopra il cippato?
in linea di massimo il concime è bene che stia sotto al cippato affinché non si ossidi e mantenga la fertilità. Se si mescola tutto ai primi cm di suolo inorganico si sta dalla parte del sicuro
Ciao! Seguendo l'ascolto e il video, ti rammento che dopo il raccolto si bruciano le stoppi, poi i seguenti procedimenti
Ciao Leorendina, Puoi essere più precisa?
quanto tempo serve al letame per maturare ?
in genere, ovvero con ottime condizioni per la decomposizione aerobica, dai 6 mesi ai 2 anni è un tempo minimo. Dai 2 anni a salire è un tempo buono (gusto personale)
Voto B
Vorrei capire se tutto pou essere applicato al giardinaggio ornamentale, grazie
direi proprio di sì, in quel contesto è molto importante che il concime sia totalmente decomposto affinché possa profumare di humus e non più di letame
Meglio il cippato o biochar attivato ? I terraare va bene nei primi 25/20 cm ?
se si vuole rigenerare in fretta l'humus è meglio la lignina al naturale, il biochar va bene come integratore, ma da solo non è sufficiente.
i primi 25-30 cm sono totalmente destinati alla rimescolanza di sostanza organica e inorganica:
solitamente si parte da un orizzonte B e si procede ammendando i cm superficiali affinché nel breve periodo possa trasformarsi in orizzonte A
I temi sono tutti interessanti, si potrebbe cominciare da A, poi B, poi C, grazie 🌻
grazie a te
prossimo video A
grazie!!!!!
Grazie a te!!
Non avendo 6:23 la quantità di cippato di legno per sopperire alla fame di azoto, spesso uso la cenere ricavata dalla combustione di legna non trattata. Ne spargo circa 100 grammi per mq e fino ad oggi i risultati sono stati buoni.
La concimazione la faccio con stallattico pellettato.
La mia domanda è: nel tempo che tipo di terreno avrò?
La fame di azoto è un tema legato alla decomposizione del legno. Il letame apporta azoto, dunque sopperisce alla fame di azoto che in verità come dico nel video è un problema che non si pone.
La cenere che usi è un integratore minerale, ma non apporta né Carbonio e né Azoto.
Se inizi ad aggiungere anche sostanza legnosa come cippato o truciolo inizi ad apportare carbonio, completando la ricetta per creare humus.
Il pellettato è un ottimo punto di partenza, ma se si trova letame vero e maturo è tutta un'altra cosa
Mi permetto di aggiungere un tassello sulla questione "aratro".
Mio padre è stato un conto terzista che faceva le arature profonde (40/60 cm).
Nei 1982 si ritirò per non partecipare alla degenerazione del suolo
Il nostro trattore lavorava a 3/4 kmh, in quegli anni arrivarono i trattori capaci di arare a 6/7/8 kmh
Mio padre disse
Il terreno è sempre stato arato dai buoi a passo d'uomo e a quella velocità non è mai stato rovinato, si coltiva da secoli ed è sempre buono, adesso che si corre di più il terreno si rovinerà in pochi anni e a tal proposito citò il marchese da cui aveva imparato il mestiere che lo mise in guardia già dagli anni cinquanta, avendo capito che la meccanizzazione avrebbe portato a velocità sempre maggiori.
Oggi addirittura si corre a 15 km/h...
A me, giovane, sembrava una cosa strana ma oggi, osservando i terreni di alcune persone che conosco e che lavorano a bassa velocità, devo dire che, nonostante la chimica che usano regolarmente i loro terreni non sono mesi tanto male
Quando si scende sotto i 15 cm devi andare a passo d'uomo! Diceva sempre mio padre
Oggi credo che aveva ragione.
(È solo un tassello in più per capire certe cose sulla degradazione del suolo agricolo)
Grazie per il tuo video, molto interessante, che adesso riascolterò con attenzione.
🙏
grazie di cuore per aver condiviso questo racconto che aggiunge un prezioso tassello cognitivo a questo tema la cui vastità reale è estesa alla somma di tutte le esperienze dirette.
Massimo rispetto per il tuo dolce papà
Questo metodo può essere utile per rigenerare piccole poezioni di terreno, al amssimo per sistemi familiari. Se tutti lo applicassero non basterebbero le risorse
È un timore lecito, ma fortunatamente l'agro-forestazione soluziona il problema alla radice
😂 Se tutti smettessero di inquinare e usare plastica e usare l auto il mondo sarebbe più pulito etc etc
E se mia nonna avesse le ruote....❤
cippato + stallattico , ma perché non c ho mai pensato 🙄🙄🙄, grazie🙏
il presente è sempre un tempo buono per pensarci
Trincio da una decina di anni le potature dei miei olivi e sul suolo, che non lavoro, si e' formato uno strato di 5/10 cm di residui che nella parte piu' bassa si sono decomposti. Sapevo che per innescare, come confermi, il processo di decomposizione sarebbe servito azoto ma ora che una buona parte e' gia' decomposta persi che il sistema si autoalimenti?
Se trinci le potature di olivo le foglie sono sufficienti per la parte azotata
la prova del nove la puoi fare comparando una coltivazione di leguminose con una coltivazione di piante ad alto consumo di azoto:
- se tutto cresce rigoglioso significa che c'è azoto sufficienza e/o che la fertilità è in avanzato stadio di ripristino;
- se crescono rigogliosi solo i legumi, mentre le altre piante rimangono sottosviluppate, allora non c'è ancora azoto / fertilità a sufficienza
@@supertranquillo OK ma la domanda volgeva a comprendere se la decomposizione del materiale trinciato nell'oliveta riusciva a decomporsi senza attingere dall'azoto presente nel terreno dove nessun' altra coltura e' presente se non gli olivi stessi
Buongiorno ho letto il libro orto senz' acqua , se non ricordo male la copertura del suolo consigliata non e' alta 8 10 cm ma 4 /5 . La fame di azoto che cita l autore fu presente in un terreno molto difficile (carsico) ma dopo i primi timori gli avvistamenti di piante sofferenti virarono in una ripresa molto positiva, tanto che gli anni successivi i raccolti furoni molto soddisfacenti. Dico cio perche non ricordo che fu introdotto materia organica , ma soltanto ramaglie fresche.BRF. Certamente pollina,stallatico ecc sono positivi ma la mia riflessione e se fosse sufficiente solo il brf.
Volendo sintetizzare con la sigla 'brf' l'intera tecnica di rigenerazione basata esclusivamente sulle ramaglie fresche, di per sé ha tutte le possibilità per funzionare. L'unica cosa è che occorre quel lasso di tempo iniziale per l'innesco. Integrare col concime organico non toglie validità al brf, semplicemente previene la fase critica dell'innesco.
In generale comunque la presenza di letame animale è prevista nel disegno di natura, infatti sempre più persone iniziano ad integrare i pascoli razionali nei sistemi agro-forestali rigenerativi
Perfetto grazie e buon lavoro.
@@supertranquillo Mi associo alla domanda, per chi non avesse letame a portata di mano, visto che è un orto cittadino molto piccolo, quali potrebbero essere le alternative? Un compost ben maturo è sufficiente a sopperire alla richiesta di azoto? Cos'altro si potrebbe produrre in autonomia qualcosa tipo il Macerato di ortica? Grazie per queste preziose informazioni
Erba tagliata con tosaerba “rigorosamente elettrico”
Per lavoro produco scarti di legno (trucioli di acero), li uso già da tre anni nell' orto, non ho la possibilità di avere del concime maturo, quindi avendo un orto piccolo me la cavo raccattando tutte le foglie e i tagli di prato dei vicini. Quando è il momento di trapiantare cerco di capire come sta la terra, sto imparando ad osservarla in tutta la sua complessità, e se mi sembra ricca, non aggiungo niente. Invece nei punti in cui mi sembra ancora povera e sciolta (è un appezzamento abbastanza sabbioso) aggiungo un po' di granelli di pellettato nella buca. Non so se le foglie fanno il loro, o se è presto e poi peggiorerà, ma per ora sono al quinto anno e sta andando sempre meglio. È pieno di lombrichi (e di limacce🙄). Osservare a fondo la terra per me è la vera svolta.
Arare non è un bene ovviamente, ma se devo scegliere se arare massimo 25 cm di profondità e non dover usare un singolo prodotto di sintesi chimica siccome la mia pianta principale riesci ad avere la meglio sulle erbe spontanee...piuttosto che non arare ma essere costretto ad usare diserbanti o quant'altro...penso che un armatura leggera sia il male minore
Che mi dite voi supertranquilli?❤❤
risponderò con una parabola delle mie, tutta da interpretare:
innanzi ad una persona in arresto cardiaco occorre praticare almeno un tentativo di rianimazione. Uno sguardo esterno può vedere troppo violenta la pressione esercitata sulla cassa toracica durante la manovra di rianimazione, ma essendo una situazione di emergenza l'ordine di priorità porta a scegliere il male minore. Una costola rotta in questo caso può essere il male minore, prezzo accettabile per salvare la vita.
In agricoltura non è molto diverso, quando il suolo coltivato torna ad una composizione inorganica ha inizio il compattamento, l'asfissia, il blocco dei cicli di fertilità e via dicendo. A pensarci bene è uno scenario di criticità che suggerisce un intervento altrettanto tempestivo, sempre sulla scia dello scegliere il male minore.
Dunque una leggera aratura se ben integrata con tecniche di rigenerazione attiva può favorire alla rivitalizzazione di un suolo.
D'altro canto la rinuncia alla lavorazione sfocia nell'abbandono, di cui lo stesso Sensei Masanobu Fukuoka ci metteva in guardia.
Noi usiamo il cippato o meglio la segatura di legna nell'orto.... Per ora ci troviamo benissimo perché comunque il terreno in giro di 4/5 anni è diventato molto molto "morbido"
.... L'unico problema è che in questi 3 anni sono anche aumentati i porcellini di terra che oltre a mangiare il legno e gli scarti di verdure ,attaccano anche certi tipi di piante , soprattutto i germogli nuovi.
Tipo calendula tageti e okra.😢
Non solo bel video, ma finalmente sento un'altra voce che riconosce che in agricoltura la terra per migliaia di anni è stata rivoltato ma, prima dei trattori, questo rivoltamento era comunque limitato alla parte superficiale e con ammendamenti continui sono riusciti a preservare i nostri suoli prima dell'avvento del trattore e, soprattutto, della chimica
Felicissimi di leggere le tue parole
Bravissimo condivido in tutto il tuo video... È da tempo che più o meno sto mettendo in pratica tutto quello che hai appena descritto... Cmq anche una volta i contadini immettevano lignina perché usavano anche le foglie nella lettiera degli animali... Cmq io faccio un compost con letame aziendale e aggiungo già nel compost cippato di legno foglie secche ecc... Dopo con una piccolissima lavorazione leggerissima del terreno ... È già il quarto anno e i risultati sono una meraviglia sia in qualità del terreno , e finalmente quando raccogli o lo muovi leggermente senti il suo profumo e i prodotti sono una favola come produzione e soprattutto sapore e conservazione.... Ovviamente come dici giustamente tu bisogna sporcarsi le mani, anzi bisogna sentire con le mani le meraviglie che il terreno rispettandolo che ci regala...con amministrazione Nazzareno...
le foglie che inserivano nella lettiera erano sicuramente utili a diversificare la complessità dell'humus prodotto, ma tendenzialmente le foglie non possono essere considerate un significativo apporto di carbonio, sono più o meno equivalenti al fieno e alla paglia. La lignina è strettamente legata al legno, e purtroppo tradizionalmente il legno veniva quasi sempre bruciato. In questa epoca si sta iniziando forse per la prima volta a comprendere un alternativo impiego del legno senza passare per la combustione, preferendo altresì la decomposizione. Anziché cenere si inizia così ad avere humus
BOMBOCLATTT!!!!
giovane padawan!
Come procede l'agroforestazione nel tuo/vostro terreno? B
Stiamo per cominciare
A per sondaggio
🤞💪👏👏🙏🖐️
Ho notato che l’rrigazione con il macerato contrasta questo fenomeno, non so se ha voi fa lo stesso effetto
Macerati a base di foglie apportano azoto e certamente aiutano!
Io ho un piccolo terreno dove coltivo, e dove metto legni biotriturati mi viene della roba fantastica, su questo non ho dubbi forse una delle poche cose sicure.
Grande!! Che bello leggere la tua testimonianza
C'è ancora chi crede nel mondo di frutta candita, poi c'è la realtà!
caro signore, vedo che tu hai una grande cultura, pero´siccome non ti riesco acapire sempre quel che dici; ti prego di essere piu´semplice e conciso . un giardiniere in erba di 80 anni michele🙂
Salve Michele grazie mille per le tue parole. Possiamo chiederti cosa hai capito dal video? O cosa non hai capito?
@@supertranquillo caro signore, innanzitutto grazie per avermi risposto, io ho gia´ provato a concimare (con pollina) senza lavorare o arare la terra, con il rsultato che le erbacce (?!?!?!) hanno tratto un gran vantaggio e mi hanno soffocato il seminato o le piantine??????????? saluto cordialmente, dalla Germania, michele
Il canto, Non torna, perché esse Non hanno sentimenti, ma sono essere viventi e semmai essere umano può accelerare la cura a esse, perché ha più fretta di risultati
l'essere umano può dimostrare di avere sentimenti? Oppure ci basiamo sul presupposto secondo cui 'tutti sappiamo di avere i sentimenti e dunque ci comportiamo come se avessimo i sentimenti' ?
Il problema è che per produrre il cippato si inquina l'aria, dovendo utilizzare energia elettrica e/o benzina per il biotrituratore
se si è in tanti ad agire simultaneamente va bene anche l'olio di gomito, a cesoia si sminuzzano le ramaglie grossolanamente (richiederà solo più tempo a decomporsi) oppure si possono produrre cataste di legna grossa da far decomporre in 10 anni e utilizzare poi il compost già fatto.
Le macchine a motore sono una soluzione tampone per avviare la fase più repentina del processo di rigenerazione, in cui si possono appunto integrare anche tecniche a medio-lungo termine.
Una cosa non esclude l'altra.
Io ho paura a usare il cippato di legna perche dove abito c'è solo castagno, castagno e ancora castagno. Temo l'azione del tannino
Solo castagno è un po' peso, possibile che non ci sia altro?
@supertranquillo ti manderei una foto nei commenti ma non c'è la possibilità su RUclips... Monocultura castagno dall' abbandono della civiltà agricola negli anni 40
Servono più alberi.😅
il giorno migliore per piantare un albero è 20 anni fa, il secondo giorno migliore per piantare un albero è oggi
E cosa vorresti sapere?
Il cippato fatto da trucioli di legno va bene.
generalmente il cippato ha una granulometria superiore al truciolo, ma vanno bene entrambi
@@supertranquillo Grazie.
Quello che faccio io nel mio orto
grande
A
Se parli di fissazione di ammonio e nitrati dall' azoto atmosferico non puoi parlare di batteri in generale ma solo dei generi clostridium, nitrobacter e dei simbionti rizobium con radici di fabaceae e altre famiglie
La stragrande maggioranza di batteri e micro e macro funghi decompositori di lignina cellulose e emicellulose non è in grado di fissare azoto atmosferico e lo preleva sotto forma di nitriti e nitrati dagli essudati radicali delle piante attorno a cui vivono
Grazie di cuore per aver condiviso questa osservazione.
Alla luce della tesi che ho descritto nel video trovi che l'aspetto da te messo in luce possa essere determinante per l'esito desiderato?
Ovvero, puoi provare a contestualizzare la tua osservazione in riferimento alla tecnica che il video propone?
Ho iniziato l'orto sinergico nel 2019 ed era piuttosto "fiacco".
Da 2/3 anni ho introdotto compost, stallatico in pellet e molto cippato di legna e l'orto ha preso una bella "vigoria".
Da notare che faccio tritare gli scarti di potatura in febbraio e li utilizzo durante l'anno, ora siamo a novembre e il cippato che prelevo dal mucchio ancora prima di metterlo nell'orto è si è già trasformato da solo al 40% in humus con una buona presenza di lombrichi che sposto in orto insieme col cippato
Io metto il letame