CIVIL WAR - RECENSIONE. QUANDO LA FOTO LA FANNO A TE. DI GIOVANNI COVINI

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  • Опубликовано: 23 дек 2024

Комментарии •

  • @lachesi92
    @lachesi92 7 месяцев назад +4

    Mi sono imbattuta nel tuo canale per puro caso: è stata una bellissima scoperta ❤

  • @Yamsi001
    @Yamsi001 Месяц назад

    Wow :)

  • @sottocolle29
    @sottocolle29 8 месяцев назад +3

    Bella analisi. E sensata

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @sottocolle29 grazie mille per il tuo passaggio e per le tue parole.

  • @laurazanfretta5961
    @laurazanfretta5961 8 месяцев назад +5

    in questo periodo storico non mi va di vederlo.. fosse anche un colossal...

  • @cosedamondo
    @cosedamondo 8 месяцев назад +1

    Ottima recensione. Avendo fotografato e girato qualche video durante la guerra bosniaca ho apprezzato la dissertazione tra le varie epoche del fotogiornalismo condensate nelle scene del film illustrate.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @cosedamondo grazie. Ma secondo te è un film di guerra?

    • @cosedamondo
      @cosedamondo 8 месяцев назад +1

      ​@@IlCinemaDentroDiTe sulla guerra desiderata e pianificata per il cambio di passo verso l'apice della Terza Guerra Mondiale. Sicuramente anche questo film, come una lunga schiera precedente, fa parte di quelle "anticipazioni" per manipolare la popolazione. Dal far montare il desiderio sociale di un regolamento di conti generalizzato al non far riconoscere i segnali premonitori di una guerra civile. Se un evento desiderato dalle elite globaliste viene presentato in forma cinematografica, lo spettatore medio tenderà ad introiettarlo come spettacolo appunto ma non a riconoscerne i segni nella realtà. E' uno dei principi cardine del fondamentalismo hollywoodista che di fatto ha preso questa piega tattica dall'inizio del millennio.
      Un prodotto simile è l'italico ed eplicito "War - la guerra desiderata" con Edoardo Leo e Miriam Leone. Per carità, prodotto lontanissimo per decenza da questo attuale statunitense (e dai precedenti della serie: White House Down, Olympus Has Fallen, Amerigeddon...) ma con lo stesso intento di manipolazione. Ma questo lavoro di "preparazione" (accettazione, di un destino già scritto, altro obiettivo primario) delle masse è particolarmente suggerito nella moltitudine di serie televisive. Prima sfruttando il filone zombie, poi sempre più richiamato in scenari reali e contemporanei.
      Le serie tv oggigiorno vengono girate in contemporanea con gli avvenimenti reali per orientare l'opinione pubblica. La serie "Homeland" delle ultime stagioni ad esempio. Il già citato britannico "Cobra" giunto alla terza stagione. E poi La Unidad, Lioness, The Diplomat, Liaison, The Night Agent, Fauda, The Undeclared War, Teheran, Thin Ice, Deep State, Last Resort, American Odissey, Rubicon, ecc. ecc.
      Si pensi anche alla terza serie del danese Borgen (crisi Ucraina, petrolio, Russia, Cina, USA...) inquadrata nello scontro geopolitico in Artico. Una delle tappe pianificate del terzo conflitto mondiale.
      Non è un caso che le serie televisive siano cresciute di dieci volte negli ultimi quindici anni, con una proliferazione particolare nell'ultimo lustro.
      Parafrasando: "il cinema è una cosa troppo serie per lasciarla ad attori e registi..."
      Resta il fatto che producono opere (per la maggior parte manipolatorie) veramente ben realizzate ed interpretate. Di questo possiamo godere nel vederle, delle finalità ultime retrostanti un po' meno...

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @cosedamondo grazie. Non mi spingo oltre il confine politico per incompetenza, ma che il cinema vi sia connesso e che niente sia fine a se stesso e spesso anzi sia eterodiretto, penso che siamo tutti d'accordo.

  • @arghail8217
    @arghail8217 8 месяцев назад +1

    Molto interessante questa chiave di lettura...

  • @MarkRenton108
    @MarkRenton108 8 месяцев назад +3

    Sul finale sono assolutamente d'accordo con te. Mi è sembrato già assurdo che il presidente non fosse scappato molto prima dell'assedio finale, figuriamoci dopo aver mandato in avanscoperta tre auto blindate.
    Peccato, il giudizio finale poteva essere decisamente migliore

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @MarkRenton108 grazie, mi conforti molto !

    • @andreafomasidirector
      @andreafomasidirector 7 месяцев назад +1

      Secondo me la cosa del finale era per fare morire il presidente con una morte alla Allende, Ceausescu etc. (Allende per il palazzo, il dittatore rumeno per la fucilazione).

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад

      @andreafomasidirector ho risposto al tuo messaggio sopra. Grazie per il dibattito!

  • @CJSpencerAMVCreation
    @CJSpencerAMVCreation 6 месяцев назад +1

    Piccola nota sul finale.
    All'inizio la pensavo come te, ma c'è da considerare che la Belva, la macchina presidenziale, è praticamente un carro armato su quattro ruote. Può resistere anche ai calibro .50
    Probabilmente il presidente e gli altri agenti dei servizi pensavano che in qualche modo sarebbe riuscita ad andare molto più lontano, tutti gli sarebbero corsi dietro e lui avrebbe avuto il tempo di darsela a gambe, anche perché con la Casa Bianca circondata quello era l'unico modo per provare a scappare.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  6 месяцев назад

      @CJSpencerAMVCreation, questa è la prima considerazione che trovo effettivamente sensata in difesa di questo finale. Che da spettatore continua a non convincermi, ma onestamente quello che dici un senso narrativo può averlo. Grazie per il tuo passaggio.

  • @sa-kura3495
    @sa-kura3495 8 месяцев назад +5

    Passi la banalità dei dialoghi, passi la ragazzina che viene salvata da tutti in un contesto di guerra dove non si guarda in faccia a nessuno, passi il militare psicopatico che uccide per sadismo come in un film horror... ma gli ultimi dieci minuti non posso passarli. Volevo uscire dalla sala per la rabbia 😂
    Grazie per la recensione, mi ha dato alcune risposte che cercavo.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @sa-kura3495 Grazie per il tuo passaggio. Eh, ho avuto anche io questa sensazione. Vediamo con il tempo cosa resterà di questo film, perché se ha un valore, per quel valore di solito rimane.

    • @andreafomasidirector
      @andreafomasidirector 7 месяцев назад +1

      "Il militare psicopatico che uccide per sadismo come in un film horror" come se fosse una cosa strana no? Mai sentito parlare di guerre jugoslave? O di qualsiasi guerra in generale, si trova sempre un qualche "psicopatico" che commette crimini atroci, e in alcune occasioni (più di una) non è uno "psicopatico" ma è l'ennesima pedina di una scacchiera e i costanti massacri sono sistemici, guarda quello che hanno fatto i serbi in Bosnia (ma pure l'UCK alla minoranza serba in Kosovo, oppure caso diverso Mengele nei campi di concentramento dove conduceva esperimenti folli e sadici, gli stupri di civili compiuti dai sovietici in Germania, le atrocità italiane nelle "colonie", persino nella resistenza italiana trovi svariati casi di uccisioni sommarie, vendette trasversali e crudeltà spesso gratuita).
      Non posso dire il nome ma ho conosciuto un signore molto anziano che da bambino andò con una pistola, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, a minacciare un "leccac*lo dei preti" come lo chiamava lui e se la pistola non si fosse inceppata lo avrebbe ucciso così tanto per.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад +2

      @andreafomasidirector grazie per il messaggio. Credo che @sa-kura3495 lamentasse la mancanza di una contestualizzazione credibile per tutte queste cose, che è vero che ci stanno nelle guerre, ma che qui sembrano forse prese a sé, più come elementi strategici per muovere la narrazione che come elementi costitutivi di un mondo organico. Qualcuno qui nei commenti diceva che da fotoreporter di guerra per esempio gli sembrava assurda la corsa in auto che poi gli costa carissima, date le istruzioni ferree che vengono impartite per muoversi pena la vita.
      Lo psicopatico c'è eccome nelle guerre, qui forse c'è anche un compiacimento nel raccontarlo che sembra tendere più all'effetto che alla sostanza. Almeno credo di interpretare così le parole di @sa-kura3495.

  • @giorgiomalvezzi
    @giorgiomalvezzi 8 месяцев назад

    Buonasera Giovanni e grazie per la bella recensione; a me il film è piaciuto e sono contento di averlo visto anche se non era un film piacevole e divertente ; forse il pregio principale del film è quello di coinvolgere direttamente lo spettatore nella vicenda: senti ad esempio il terrore di un inesperto combattente che si ripara dietro una colonna di cemento e viene bersagliato dai cecchini e non riesce più a ragionare e non sa più cosa fare, senti gli spari dei proiettili come se cadessero vicino a te e questa è proprio il bello del cinema
    In molte scene del film si vedono persone che vengono ammazzate per futili motivi ed anche questo è un indice di “verismo” , nel senso che quando ci si lascia andare e si da libero sfogo alle proprie pulsioni, sentimenti di odio o di ritorsione si perde ogni umanità ed ogni briciolo di “pietas”; delle volte ascoltando i dialoghi dei protagonisti mi sono sorpreso a dire “ ma guarda che gente ! Si esaltano ad andare vicino al fronte di guerra; pero in realtà ci sono persone così, che dedicano la loro vita a documentare le guerre; qualche anno fa fece scalpore l’uccisione di un anziano fotoreporter giapponese ed il fatto che indossava delle semplici ciabattine infradito !
    Forse per contrasto molte scene del film descrivevano dei paesaggi e delle campagne bellissime ed io pensavo che se non c’era la guerra molti dei luoghi che abbiamo visto sarebbero stati ideali per passare una vacanza rilassante e rigenerante
    Non ho capito la scena in cui attraversano un paese che vuole conservarsi “ normale “, cioè non in guerra, ed i protagonisti si provano dei vestiti . Forse il messaggio complessivo del film è quello di far capite l’orrore e la crudeltà della guerra ed il dolore che provoca in chi sopravvive

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @giorgiomalvezzi grazie per questi pensieri. Il paese che vuole conservarsi normale è interessante, in effetti. Perché poi usciti dallo store, lui le indica di guardare sui tetti e si scoprono le sentinelle. È uno degli stili di controllo della paura, credo. La rimozione. E credo che in realtà ci riguardi più di quanto pensiamo a livello sociale.

  • @CristianPonsillo
    @CristianPonsillo 7 месяцев назад

    Innanzitutto complimenti, le tue analisi sono sempre lucide e interessanti.
    Condivido il giudizio complessivo sul film: il messaggio ha soverchiato il racconto, rendendolo troppo inverosimile nella parte finale, penalizzando gli elementi buoni sicuramente presenti nella pellicola.
    Ho apprezzato molto il titolo del video, perché penso che la centralità del messaggio sia proprio il fattore empatico. Dopo una iniziale titubanza, anche per non esporla a rischi, Lee sviluppa verso Jessie una sorta di affetto quasi materno (anche la scena del benzinaio fa pensare a questo perché sembra che abbia paura a lasciare da sola la ragazzina con quel ragazzo armato). Via via che scorre il film sembra quasi di assistere ad un "trasferimento di sensibilità" dove la fotografa esperta la riacquista, mentre la principiante piano piano la perde. Il vero finale è, secondo me, proprio il momento della fotografia alla protagonista morta, dove si vede il suo gesto supremo di sacrificio e la freddezza dell'autrice dello scatto.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад +1

      @CristianPonsillo grazie mille per il tuo messaggio, che trovo particolarmente corretto proprio da un punto di vista tecnico. Se assumiamo come protagonista Lee, la sua azione decisiva è entrare nello scatto, diventare Storia, cioè sacrificarsi e consegnarsi al passato. Da lì, quel che accade non conta più, o meglio conta solo in termini di risoluzione. Tecnicamente una riflessione impeccabile.

    • @CristianPonsillo
      @CristianPonsillo 7 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe grazie i tuoi video stimolano sempre discussioni. Dovrei andare a vedere "Challengers", guarderò volentieri la tua recensione dopo la visione.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад

      @CristianPonsillo grazie di cuore. Facci sapere quando l'hai visto.

  • @cinetonycom
    @cinetonycom 8 месяцев назад +2

    Confermo la lettura psicosociale del film molto ben descritta e contestualizzata. Le tre generazioni a confronto Top

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +2

      @cinetonycom grazie, a te è piaciuto? Dopo vengo a sbirciare da te.

    • @cinetonycom
      @cinetonycom 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe a me è piaciuto abbastanza anche se la parte iniziale stentava un po' a decollare però ho riconosciuto il discorso delle generazioni a confronto specialmente attraverso in mezzo fotografico e alla tecnica in generale. Nel mio video non ho fatto un'analisi così approfondita perché rischiavo di fare vari spoiler. Ho provato a impostare un discorso un po' più ampio collegato anche alla realtà sociale gli Stati Uniti di oggi e non solo

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @cinetonycom capisco perfettamente. Qui ho scelto di darlo per scontato. Avviso ma comunque lo spoiler lo faccio perché se no non riesco a fare analisi. Ma dipende dal tipo di approccio. Passo a sentirti. Grazie!

  • @OhMyShad
    @OhMyShad 8 месяцев назад +2

    Condivido tutta la recensione e la scelta di tenere il presidente nella casa bianca è un bel problema di sceneggiatura. Per quanto riguarda la sezione finale dell'intervista da parte di Joel, in quel breve scambio, ci ho visto le aspettative di quest'ultimo cadere in pochi secondi. Rendendosi conto che davanti non si ha un personaggio politico integro (Sammy ne riferimento a metà film) ma un piccolo essere umano impaurito.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @OhMyShad sì è vero, gli cadono un po' le spalle. Intendo proprio spalle eh, ha proprio un micromovimento, quasi un cedimento. Hai ragione.

  • @marioputti7634
    @marioputti7634 2 месяца назад

    Ho conosciuto il suo canale di recente e sto recuperando pian, piano le recensioni dei film che ho visto. Sarebbe avere un docente di cinema come lei, ma anche solo poter chiacchierare di tanto in tanto sulle ultime visioni. Come per la recensione di Dune parte seconda discordo su alcune letture del film. Dune mira a smontare il mito dell’eletto sia in chiave bibblica che in chiave più mondana. Esplora la pericolosità di mettere il potere in mano a pochi e non alla democrazia. Il pericolo della presunzione dell’assolutismo come ha ben messo in evidenza lei. Tutti possiamo rivederci nel personaggio di Paul per via del peso delle aspettative che gli vengono addossate da tutti, persino dai suoi genitori, soprattutto sua madre. Anche se c’é un dialogo che mi commuove sempre, sia nel libro che nel film, dove Il duca Leto dice a suo figlio che anche nel caso in cui non dovesse soddisfare le aspettative del suo ruolo sarà sempre ciò che per lui conta di più, suo figlio. Credo che in molti si possano rivedere in questa dinamica che, se da una parte responsabilizza, dall’altra schiaccia. Come nel caso di Paul, che non vuole essere l’eletto. Segue il percorso che gli altri scelgono per lui. Fino a che, essendo un personaggio molto intelligente, non si rende conto che nel corso della sua vita non potrà essere altro se non colui che tutti si aspettano che sia. Come vedrà nel film che seguirà, lo farà a suo modo. Inoltre le conseguenze dll’assumere un ruolo che non è cercato, voluto, gradito, sono altissime, specialmente se ti chiedono di fare il ruolo di un comandante di guerra che deve sterminare per “riportare la pace”.
    Detto questo, mi scusi per la digressione ma tenevo questo pensiero da un po’, per il personaggio di Lee discordo sul fatto che lei abbia un crollo emotivo per via del dolore che ha covato negli anni di servizio e legati alla morte del suo amico Sammy. Non sono d’accordo nemmeno sul discorso dell’importanza della testimonianza. Proprio perché il film non segue i canoni dell’epica, cosí come altre dinamiche che ritroviamo nella maggior parte dei film, in quel momento Lee crolla perché si rende conto che il suo tempo è finito. In questo senso è come se rivedesse la sua vita scorrergli davanti, letteralmente rivede nella giovane reporter la sé di un tempo. In questo senso magari le emozioni e sensazioni che aveva messo da parte da tempo riaffiorano, ma secondo me lei è tramortita più da una dinamica di gelosia e di consapevolezza di una vita che le sta sfuggendo di mano. Le sta in un certo senso passando il testimone senza volerlo che, come ha messo in evidenza molto lucidamente lei nella sua analisi, può essere la sensazione di ansia e sconforto che provano le generazioni di mezzo che sono arrivate nella loro posizione con tanta fatica. Spero di essermi spiegato e mi auguro di poterla conoscere un giorno.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  2 месяца назад +1

      @marioputti7634 grazie di cuore per le sue parole. Che bello vedere ogni volta in quanti modi possiamo vedere una storia. Grazie.

  • @paolorusso8798
    @paolorusso8798 7 месяцев назад

    Ci siamo dentro perché qualcuno non si rassegna a non essere più il dominatore incontrastato.
    E allora cerca di alimentare il caos,come ultima mossa.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад

      @paolorusso8798 più di qualcuno mi sa. Grazie del tuo passaggio!

  • @kovone
    @kovone 8 месяцев назад +1

    Ciao Giovanni, gran recensione come al solito. Comprendo il tuo pensiero sul finale, ma per quanto mi riguarda sono rimasto talmente folgorato da tutto il resto che glielo faccio passare ahahah. Ero curioso però di sapere il tuo punto di vista sulle foto. Quelle della Dunst sono a colori, quelle dell'allieva in bianco e nero, come hai interpretato questo elemento?
    Un saluto

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +6

      @kovone ciao Alessandro! Ho visto la tua recensione e come al solito sprizza entusiasmo e ritmo da tutti i pori, bravissimo! Jessie per me è la fonte della passione. La fonte non risente della tortuosità del fiume. Cioè l'origine della fotografia e della fotografia di guerra in particolare, non risente di tutta l'evoluzione e del cambio di significato che poi ci sono stati. È pura, è vera, è in bianco e nero. E lei scatta con quella passione degli inizi, che riportano Lee alla sua giovinezza e a ciò che ha perso nel percorso. Chiude un cerchio, dà compimento. Tu eri questa qui, ti ricordi? Ed è quella passione che lei si butta a salvare nel finale. Oh, Alessandro: secondo me! grazie come sempre.

  • @CristianCagnin
    @CristianCagnin 8 месяцев назад

  • @GranRoyaleConFormaggio
    @GranRoyaleConFormaggio 8 месяцев назад

    Bellissima analisi. Mi piacciono molto le tue interpretazioni e le trovo azzeccate.
    Anche io come te ho trovato delle pecche, alcune davvero difficili da digerire che non me l'hanno fatto apprezzare più di tanto. La sceneggiatura fa acqua in molti punti (soprattutto nel finale), manca una vera caratterizzazione dei personaggi che non ti fa empatizzare pienamente con loro, di conseguenza il finale va a morire in maniera scontata e prevedibile. Peccato perché la prima parte l'ho apprezzata molto fino alla "svolta" di metà film prima dell'atto finale.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      Grazie @GranRoyaleConFormaggio. Più che altro è disfunzionale, per me, che il film cambi logica narrativa. Hai scelto di fare un quasi documentario? Allora riscrivi quel finale. Hai scelto di fare un filmone americano di guerra? Allora riscrivi i primi due atti. Sempre parere personale eh.

    • @GranRoyaleConFormaggio
      @GranRoyaleConFormaggio 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe Sì hai ragione, sembrano due idee diverse messe insieme a forza.

  • @francescoz6402
    @francescoz6402 8 месяцев назад +1

    Ho la sensazione che la sua consueta profondità di analisi faccia apparire migliore di quanto in realtà non sia questo film a mio avviso molto deludente. D'accordissimo sul "road movie" anziché film di guerra. Ma, per il resto, l'ho trovato il solito filmone americano tecnicamente perfetto, ma sostanzialmente superficiale e banale. Personaggi stereotipati anziché a tutto tondo, compiacimento nel dilungarsi nelle solite scene con incidenti, esplosioni ed effetti speciali da videogioco... e poi, il finale scontato, dove la ragazza fotografa la sua "mentore" mentre questa viene uccisa, chiudendo il cerchio con quando all'inizio le aveva chiesto se lei avrebbe fatto lo stesso nel vederla morire... e la ragazza che sviluppa la propria corazza di cinismo e insensibilità proprio mentre l'altra ha appena ritrovato la propria umanità... Potremmo parlare anche dell'assurdo della Nikon analogica e delle pellicole sviluppate stando sedute a chiacchierare (il regista lo sa che un rullino permetteva massimo 36 scatti, visto che la ragazza scatta a mitraglia???). Errore mio: mi aspettavo un film sull'America divisa, sulla polarizzazione delle posizioni, sull'estremismo e l'intolleranza montanti da entrambe le parti, ma non avevo capito che si trattava di un'altra cosa...

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @francescoz6402 grazie per questo messaggio. Non si tratta di valutare la bellezza di un film, per me, perché sa, la bellezza è sempre un punto di vista. Si cerca di esercitare lo sguardo a vedere cose. E tutto quello che lei vede di incongruente, purtroppo, appare anche ai miei occhi.

  • @amedeotransocchi7756
    @amedeotransocchi7756 7 месяцев назад

    Mi chiedo quale impatto possa avere un evento così importante,a livello mondiale in ambito geopolitico:in Europa torneremo ad un “Congresso di Vienna 4.0 “…l

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад

      @amedeotransocchi7756 grazie per il tuo messaggio. Non voglio nemmeno pensarci..

  • @ValerioNarcisi
    @ValerioNarcisi 8 месяцев назад

    la penso esattamente come te, al finale ho provato un po' di vergogna per chi ha scritto quella cosa. L'ho toccata piano lo so ma l'ho pensato purtroppo

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @ValerioNarcisi grazie! Facciamoci coraggio a vicenda allora!

    • @ValerioNarcisi
      @ValerioNarcisi 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe mi fa sempre strano quando vivo queste situazioni. Intorno a me sento un entusiamo su questo film che per carita', lo capisco, pero' meno raga...
      Sul finale sono saltato sulla poltrona, saro' strano io. Tecnicamente una messa in scena clamorosa però ci sono anche tantissimi soldi dietro quindi boh... mi apsettavo tanto di piu'

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @ValerioNarcisi sì sì è vero, succede. Devo anche dire per onestà che a volte mi sono trovato io a ridimensionare succesivamente i miei pareri inizialmente entusiastici. Oggi trovo che la spettacolarità e il ritmo di per sé abbiano il potere di soddisfare e di surrogare il mondo dei significati. Questo un po' di paura me la mette, onestamente.

    • @ValerioNarcisi
      @ValerioNarcisi 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe capisco e condivido la tua preoccupazione

  • @amigacougar72
    @amigacougar72 8 месяцев назад

    Ottima recensione, grazie per informazioni sulla Nikon, non sapevo fosse il modello utilizzato nel Vietnam. Avevo visto la Sony Alpha, con logo oscurato, sicuramente non hanno pagato i diritti. Film visto sabato, nel primo tempo un po' noioso, nel secondo esprime tutta la sua forza. Il tema trattato scuote gli animi con svariate scene top, come il passaggio nella cittadina neutrale, ed anche la scena in cui rischiano la fucilazione da parte di un soldato cinico, cit:"siete americani, che americani siete?" La scena finale con il presidente in ufficio non è molto credibile, sicuramente una scelta del regista per chiudere con la foto della neo fotografa.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @amigacougar72 grazie per questo messaggio. Capisco che l'ultima parte del film sia più adrenalinica, ma se deve essere un film che ci restituisce un'idea di guerra, ci sono un po' di problemi. Ma sono contento che per te sia stato un bel viaggio!

  • @Fffrancy
    @Fffrancy 8 месяцев назад +1

    In realtà Salvador Allende fu "suicidato" nel palazzo presidenziale... è successo eccome di morire a palazzo

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @Fffrancy Ciao, grazie per il tuo messaggio. Forse non sono riuscito a spiegarmi bene. Certo che un Presidente può rimanere intrappolato in un palazzo. Quello che è veramente difficile da credere è che - essendolo - mandi tre auto bersaglio a farsi massacrare in modo del tutto inutile. Perché una volta annientate le automobili, che il Presidente non c'è si vede. E se non sei scappato cosa pensi che succederà? Le auto che vanno senza Presidente sono la classica manovra diversiva. Ecco, qui manca il diversivo. :-D Almeno, a me sembra così ma come dico sempre, è un punto di vista.

  • @cosedamondo
    @cosedamondo 8 месяцев назад +1

    Da aggiungere... più alle altre recensioni che alla presente.
    Il fotogiornalismo di guerra non è quasi mai obiettivo ed indipendente. Sopratutto da quando "embedded" è divenuta la norma per aggirarsi nei campi di battaglia. Non bastasse serva la lezione della Bosnia con un centinaio di operatori e giornalisti uccisi volutamente quasi tutti. Ogni film prodotto da Hollywood (anche dalla parte "indipendente" della macchina media USA/UK) che abbia rilevanza militare e geopolitica è sottoposta alla preventiva sceneggiatura e produzione dell'USIA. Ente governativo con 30000 dipendenti che sovrintende ai prodotti cinematografici dei Paesi vertici della NATO. Diciamolo in altro modo. Basti pensare ad un semplice fatto. Quando il Pentagono dispensa mezzi e truppe militari per girare delle scene di un film non lo fa certamente gratis! Ma chiede "qualcosa" in cambio... Per cui questo film rientra nella ordinaria amministrazione citata trenta anni da John Kleeves in "Divi di Stato". Il tempismo con le elezioni presidenziali di Novembre 2024 non è assolutamente casuale è tutto fuorché "un film coraggioso". Ma, invece, sulla scia secolare di manipolazione mediatica del fondamentalismo hollywoodista, esso anticipa i desiderata dello stato profondo. E quale migliore etichetta di "cinema indipendente" per veicolarne il messaggio invitante di "resa dei conti" sociali e del "tutto contro tutti"? Vi sono altri esempi eclatanti del genere come per il rifacimento di "Pearl Harbor" dell'aprile 2001 (9/11 anticipante il "sentiment") o, nelle serie, come il britannico Cobra in tre stagioni a partire dal 2019 (operazioni Covid, guerra NATO-Russia). Nulla di nuovo sotto il sole (di Davos). Ora che l'ordine di scuderia è "multipolare" il "Nuovo Secolo Americano" (PNAC) non serve più dopo aver scatenato guerre in ogni continente per trenta anni. Il ruolo di "gendarme del mondo" deve passare alla Cina (armata preventivamente con la globalizzazione). Per gli USA, per metterli fuori gioco, una "bella" guerra civile sarebbe proprio la ciliegina sulla torta. " Hollywood falsifica la realtà americana in alcuni suoi aspetti sensibili, sia del passato che del presente. Non vi sono dubbi che la prassi sia intenzionale. Ciò si deduce prima di tutto dalla sistematicità e coerenza della falsificazione: non un film di Hollywood fa eccezione a quanto detto sopra. Quindi si può notare che Hollywood non è certamente all'oscuro della verità sui vari argomenti. Per quanto riguarda la società americana è sotto i suoi occhi; ci vive dentro e la conosce perfettamente. Negli Stati Uniti la corretta interpretazione delle varie topiche della storia americana è perfettamente nota a scrittori, registi, sceneggiatori, consulenti vari: gli artefici dei film di Hollywood."

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @cosedamondo grazie per questo messaggio, molto interessante e che in larga misura condivido. Non credo di aver mai detto che si tratti di un film "coraggioso", né che il fotogiornalismo sia obiettivo e indipendente. Anche perché ho detto che per me non è nemmeno un film di guerra, tecnicamente parlando. Invece su quel che dici rispetto al ruolo di Hollywood, ti segnalo - se non l'hai letto - una tesi di laurea interessantissima, che fu pubblicata con il titolo "L'America e il Nemico". Racconta, tra le mille altre cose, di quando il Governo degli Stati Uniti mandò un dictat agli sceneggiatori affinché, dal 1952, gli indiani diventassero buoni. C'era bisogno di unità interna e questo li rendeva improvvisamente americani a tutti gli effetti. E così dai nemici ostili e misteriosi di Ombre Rosse, si passò agli amici salvatori de "Il grande cielo". Niente è per caso, ovviamente, e quello che scrivi - rispetto al cinema almeno - purtroppo non fa una grinza. Un saluto!

    • @cosedamondo
      @cosedamondo 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe scusami, era un commento generale alle recensioni standard su questo film che ho ascoltato (una decina). Correggo il commento dopo.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @cosedamondo No no nessun problema, ma era proprio un aggettivo che non mi tornava rispetto a questo film. Come non torna a te del resto.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @kowmangbeltalowda7584 ciao, grazie per il messaggio. Anche a me risulta, ma credo che il senso del messaggio di @cosedamondo volesse essere che la componente politica e propagandistica nel sistema hollywoodiano sia in realtà più forte di quella che il pubblico medio sospetta. Cosa che mi sembra in sé assolutamente condivisibile.

    • @cosedamondo
      @cosedamondo 8 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe e per carità, tutte le nazioni hanno un controllo sui prodotti media cinematografici ma gli anglosassoni, anche per motivi storici, sono i primi della classe. E dal punto di vista tecnico ed artistico sono prodotti di eccellenza. Ma vedere il piegamento delle sceneggiature/montaggio alle mire geopolitiche e di propaganda del momento è disarmante (e umiliante per coloro che lavorano in quella industria).

  • @andreafomasidirector
    @andreafomasidirector 7 месяцев назад +1

    Solo a me non ha dato così fastidio il presidente nella Casa Bianca? Mi ha dato l'idea di essere una cosa che riflettesse la morte di Allende, la fucilazione di Ceausescu (pure essendo cose molto diverse) e altro. Per il resto il finale lo ho trovato un po' telefonato negli ultimi minuti e in generale meno interessante del resto, non perchè brutto, ma perché già sai l'assalto finale, è la guerra che si conosce (tolto l'aspetto sonoro, nessuna musica solo gli incessanti rumori degli spari, esplosioni, bombardamenti, l'uccisione di "innocenti" come la segretaria) mentre tutto quello che avviene prima è un vero viaggio negli orrori quotidiani di una guerra che lacera un Paese quasi continente, un orrore fatto di piccoli scontri, massacri, stupri, campanilismo, etno nazionalismo, uno spirito quasi di rinascita dei clan locali, la questione morale del giornalista. Ottime riflessioni e grazie per questo video! Per me un ottimo film. Capolavoro non so, forse no, però di sicuro una bella testimonianza dei tempi. Sulla questione iniziale del presidente credo che una buona dose di sospensione dell'incredulità farebbe bene al pubblico generalista (non parlo con lo youtuber che ha creato coi suoi pensieri, riflessioni e montaggio questo video) intrappolato in un inferno di neo illuminismo liberale.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад

      @andreafomasidirector ciao, grazie per il tuo passaggio. Come dicevo nel video e ripetevo qui nei commenti, non c'è alcun problema narrativo nel fatto che il Presidente sia morto nel Palazzo - come ricordavate tu e altri è stato il caso anche di Allende. Il punto - ripeto - è che se il film intende parlare seriamente di guerra, un Presidente bloccato in un Palazzo manda tre auto con equipaggi a morire solo se intanto lui sta scappando da un'altra parte. Una volta aperte le auto e visto che lui non c'è cosa pensi che succederà? Questo è un finale da film americano, non un vero racconto di guerra. È sempre un parere personale, ovvio. A presto!

    • @andreafomasidirector
      @andreafomasidirector 7 месяцев назад

      @@IlCinemaDentroDiTe Si si posso capire, poi come dicevi anche tu le cose interessanti erano altre. Un saluto e grazie di una discussione FINALMENTE rilassata on line, una rarità ormai.

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  7 месяцев назад +1

      @andreafomasidirector a presto!

  • @visualrevolver
    @visualrevolver 8 месяцев назад +1

    Anche noi l'abbiamo catalogato come road movie post apocalittico, non come film di guerra e neanche come film politico. Ciò che lo rende interessante è la riflessione sul ruolo del fotoreporter, anche se su più punti è superficiale e non riesce ad uscire dall'intrattenimento. se a qualcuno interessa lasciamo il link alla recensione ruclips.net/video/_iQIo6I3d_g/видео.html

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад +1

      @visualrevolver grazie, passo a curiosare.

    • @visualrevolver
      @visualrevolver 8 месяцев назад

      ​@@IlCinemaDentroDiTe grazie ci fa molto piacere!!

  • @monicalotti5648
    @monicalotti5648 8 месяцев назад

    A proposito dell9 storitell8ng,si sa,che gli scarti dell universo possono solo rubare le donne😂😂😂😂

    • @IlCinemaDentroDiTe
      @IlCinemaDentroDiTe  8 месяцев назад

      @monicalotti5648 ciao, sai che non ho capito cosa intendi?