Un sentito ringraziamento ad Antonello Sacchetti per questa trasmissione così ricca di informazioni - e informazioni, aggiungo, di spessore. Tutti coloro che a diverso titolo sono interessati alla realtà dell'Iran attuale ne potranno trarre motivo di seria riflessione. Non mi illudo però che simili lucide argomentazioni possano svegliare coloro che scelgono di dormire sotto le pesanti coltri del pregiudizio. Il pregiudizio spesso si nutre di comode e volute confusioni concettuali: ad esempio l'equiparazione tra 'stato di diritto' e 'democrazia', storicamente falsa (la Prussia di Federico Guglielmo IV era un Rechtstaat non meno, e forse più, degli Stati Uniti di James Buchanan); oppure la necessaria coincidenza di 'democrazia' e di 'principi liberali', anch'essa concettualmente e storicamente falsa (la Gran Bretagna del tempo di Gladstone e di Disraeli era certo politicamente e giuridicamente informata a principi liberali ma non era una democrazia, e l'inverso vale per la Francia della Convenzione o del Direttorio). Ma soprattutto, temo, non si possa scalfire il pregiudizio, sedimentato nella psiche occidentale, che la Repubblica Islamica d'Iran, in quanto paese islamico e 'teocratico', sia il regno di quella che Max Weber chiamava la 'giustizia da cadi', ovvero il regno del puro arbitrio. Un motivo in più per proseguire nella buona battaglia.
Il prezzo del sangue era in uso anche da noi fino a poco, qualche centinaio di anni ed in alcune zone di italia fino a pochi decenni fa,. Era un modo per interrompere le faide familiari. Nel nostro medioevo era uno strumento molto utile che però avvantaggiava i facoltosi. In ogni caso credo che potesse essere rifiutato il pagamento e quindi procedere con la vendetta se si riteneva di poterla spuntare. Un elemento di grande civiltà.
Sarei molto curioso di capire come un ordinamento che contempla il prezzo del sangue tratti l'istituto della vendetta. Forse qualcosa che assomigli al nostro recente delitto di onore che condannava sì ma con particolari attenuanti.. devo approfondire. Qualcuno mi sa aiutare?
Scusa Antonello ma io so che per l ' eredità la donna eredita ma non è tenuta a metterla a disposizione della famiglia , è sua punto , mentre l ' uomo la deve mettere a disposizione di tutta la famiglia
Terribile per me, pensavo meglio. Tuttavia sono affari loro, e nessuno, singolo o Stato, ha il diritto di intromettersi. Sono convinta che troveranno da sé la strada per un miglioramento, sempre se lo vorranno.
Molto interessante, grazie mille
Grazie per questo video. Me lo devo guardare in pezzi ma molto interessante.
Iran un paese sovrano come pochi❤
Grazie davvero Antonello per il tuo lavoro. I materiali menzionati nel video sono riservati agli abbonati?
Un sentito ringraziamento ad Antonello Sacchetti per questa trasmissione così ricca di informazioni - e informazioni, aggiungo, di spessore. Tutti coloro che a diverso titolo sono interessati alla realtà dell'Iran attuale ne potranno trarre motivo di seria riflessione.
Non mi illudo però che simili lucide argomentazioni possano svegliare coloro che scelgono di dormire sotto le pesanti coltri del pregiudizio. Il pregiudizio spesso si nutre di comode e volute confusioni concettuali: ad esempio l'equiparazione tra 'stato di diritto' e 'democrazia', storicamente falsa (la Prussia di Federico Guglielmo IV era un Rechtstaat non meno, e forse più, degli Stati Uniti di James Buchanan); oppure la necessaria coincidenza di 'democrazia' e di 'principi liberali', anch'essa concettualmente e storicamente falsa (la Gran Bretagna del tempo di Gladstone e di Disraeli era certo politicamente e giuridicamente informata a principi liberali ma non era una democrazia, e l'inverso vale per la Francia della Convenzione o del Direttorio). Ma soprattutto, temo, non si possa scalfire il pregiudizio, sedimentato nella psiche occidentale, che la Repubblica Islamica d'Iran, in quanto paese islamico e 'teocratico', sia il regno di quella che Max Weber chiamava la 'giustizia da cadi', ovvero il regno del puro arbitrio. Un motivo in più per proseguire nella buona battaglia.
Il prezzo del sangue era in uso anche da noi fino a poco, qualche centinaio di anni ed in alcune zone di italia fino a pochi decenni fa,. Era un modo per interrompere le faide familiari. Nel nostro medioevo era uno strumento molto utile che però avvantaggiava i facoltosi. In ogni caso credo che potesse essere rifiutato il pagamento e quindi procedere con la vendetta se si riteneva di poterla spuntare. Un elemento di grande civiltà.
Sarei molto curioso di capire come un ordinamento che contempla il prezzo del sangue tratti l'istituto della vendetta. Forse qualcosa che assomigli al nostro recente delitto di onore che condannava sì ma con particolari attenuanti.. devo approfondire. Qualcuno mi sa aiutare?
Così a caldo, mi sento.di dire che certi italiani, sono più iraniani degli iraniani stessi.
Scusa Antonello ma io so che per l ' eredità la donna eredita ma non è tenuta a metterla a disposizione della famiglia , è sua punto , mentre l ' uomo la deve mettere a disposizione di tutta la famiglia
Quindi possiamo considerare il blocco di tutti i media russi in Unione europea, come una violazione dei diritti umani?
Si, almeno per come nell'occidente stesso vengono intesi (sulla carta) i diritti umani
Terribile per me, pensavo meglio. Tuttavia sono affari loro, e nessuno, singolo o Stato, ha il diritto di intromettersi. Sono convinta che troveranno da sé la strada per un miglioramento, sempre se lo vorranno.
Quindi, ai più poveri più punizioni 😢😢 Incredibile, le religioni sono sempre più cattive delle laicità, ma sopratutto più classiste 😢😮
reato di droga cioè spaccio anche minimo?