UNIVERSITÀ 🎓 è obbligatoria per formarsi?
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- Опубликовано: 27 июл 2024
- In questo video vediamo insieme i pro e dei vari modi per formarsi, quando ha senso fare l'università e quando ha senso imparare autonomamente o attraverso dei corsi specializzanti.
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Il video include una partnership pubblicitaria con Boolean
00:00 Intro
01:10 Premesse e parametri di giudizio
02:34 Il mio percorso
03:50 La figura dello sviluppatore web
04:35 Pro dell’uni per lo sviluppatore web
05:35 Contro dell’uni per lo sviluppatore web
06:53 Pro del corso per lo sviluppatore web
09:40 Contro del corso per lo sviluppatore web
11:50 Pro del fare da autodidatta per lo sviluppatore web
12:38 Contro del fare da autodidatta per lo sviluppatore web
13:56 Riassumendo
14:20 Scelta finale
16:10 Finale
Ho appena letto tutti commenti! (Fino ad ora)
- grazie mille per condividere la vostra esperienza
- ho notato che a molti continua a sfuggire il concetto di costo opportunità, sebbene una scelta sia in senso assoluto corretta e offra una crescita non è detto che nello stesso tempo non si possa fare qualcosa di migliore.
- ho notato anche che spesso si pensa al lavoro come a qualcosa di statico, quando in realtà moltissimi ambienti lavorativi sono pieni di stimoli e di crescita da tutti i punti di vista
- come dico nel video, la risposta dipende da chi sei e da quale percorso vuoi intraprendere, ci sono troppe variabili per generalizzare
-lo scopo del video è quello di ricordare che non esiste solo una via, penso che in tantissimi casi l’uni sia fondamentale, non bisogna però scegliere la facoltà a caso o farla con il pilota automatico e aspettarsi di essere assunti solo con la laurea. Trovo fondamentale iniziare fin da subito a capire come funziona il mondo e rendersi conto che le opportunità per crescere e realizzarsi sono tantissime e spesso anche economiche, dipende tutto da noi.
pienissimamente d'accordo con te Marcello,auguroni di un sereno natale e alla prossima,ciao.
Grazie a te !! :)
Se guardiamo l’aspetto costi opportunità mi permetto di dire che un corso professionalizzante non può minimamente reggere il confronto con le conoscenze che ti da un percorso universitario. Un corso professionalizzante non ti permette di sviluppare una visuale tale da permettere ad un programmatore di poter essere autonomo in tutti i contesti che il mondo del web presenta, questo permette alla persona che ha seguito tali corsi di lavorare ma quale tipo di lavoro? Per quanto tempo? Con quali aspettative future ? L’università ( di informatica ) ti da le competenze per prendere qualsiasi tipo di tecnologia e sviscerarla , un corso di mesi ti da le competenze per quel campo , ma come è stato detto nel video la tecnologia cambia ed in fretta e quindi avrai bisogno presto di farne un altro. Io rispetto chi sceglie di fare i corsi professionalizzanti, ci sono validi motivi che possono spingere ogni uno di noi, ma qui è come se stiamo paragonando un dottore ad un oss : lavorano entrambi in ospedale , i percorsi di studio sono equiparabili alle due casistiche citate nel video, ma le competenze, le aspettative e le opportunità lavorative sono diverse. Quindi, per concludere , promuovere un percorso professionalizzante è legittimo e le qualità elencate sono giuste, ma paragonarlo ad un percorso universitario è sbagliato in partenza. Io spendo 5 anni all’università ma uscendo e immettendomi nel mondo del lavoro andrò ad una certa velocità , se mi immetto nel mondo del lavoro dopo un percorso professionalizzante non ho assolutamente la stessa velocità se non per uno straordinario talento che è innato, personale e davvero poche persone possono vantarlo.
Marcello, vedo diversi errori nei tuoi ragionamenti sinceramente:
1) il costo opportunità per gli universitari c'è, ma è mediamente molto più che compensato dai redditi futuri (semplificando). Quindi mediamente conviene alla grande fare l'università rispetto al non farla e formarsi in altro modo, tipo con corsi come boolean. Punto. Poi si può discutere su come alcuni sottogruppi di lauree (umanistiche e altre, tipo scienze politiche o economia aziendale) possano dare minori prospettive di salario medio rispetto ad alcuni corsi di formazione, e di come siano le distribuzioni stessi dei salari - tipo sono certissimissimo che te nei prossimi 10 anni, pur senza laurea, produrrai un reddito "aggiustato" per il tuo rischio d'impresa decisamente più alto di me, neolaureatino sbarbatino; questo significa poco però, perchè valori anomali come il tuo ce ne sono probabilmente anche dal lato dei laureati, se non di più. Quindi mediamente conviene laurearsi se si ha voglia di studiare, soprattutto nelle materie STEM.
2) il fatto che il lavoro non sia "statico ma dinamico" non significa niente: chi non si laurea comunque mediamente guadagna meno, aggiustando per il rischio d'impresa.
3) il campione d'osservazione da cui hai tratto ispirazione per il video penso sia piuttosto distorto, probabilmente perchè stai spesso a contatto con persone brave, intelligenti e specializzate in ambiti abbastanza remunerativi. La realtà però la riportano i dati, non il proprio network di conoscenze. E' facile prendere come paragone un pizzaiolo che a Milano o chessodove guadagna una valanga di soldi; mediamente la gente queste valanghe non le vede tuttavia.
4) la tua ossessione che si vede dal video per "mettere le mani in pasta", è giustificata solo in ambiti dove è possibile mettere le mani in pasta senza conoscenze pregresse, o quasi. E' relativamente semplice pensare ad una campagna marketing anche senza avere una laurea; è impossibile pensare di fare uno stage alla BCE senza aver dato decine di esami di matematica, statistica, macroeconomia ecc. Questa cosa è legata al punto (3)
5) in generale, nessuno penso stia a difendere gli universitari che studiano solo per l'esame, puntino a passare con voti particolarmente alti senza poi "proiettarsi" nel mercato del lavoro già in anticipo. Però la soluzione non è rinunciare in partenza. Lo studente deve trovare la giusta formula, per me, tra studio per esame/ progetti in più con professori / letture su cose che ci interessano, prendendo magari i testi in biblioteca/ eventuali stage in azienda. Parte della colpa è anche delle aziende e dei concorsi pubblici, dove si valuta troppo il voto di laurea e sono valutate troppo poco altre esperienze del candidato; è naturale che se un'azienda non accetta mai cv di gente con meno di 105, i laureati puntano al pezzo di carta e basta.
6) fra l'altro il trend nel prossimo futuro non penso affatto quello di un incremento di domanda per lavori poco qualificati, soprattutto per ambiti che richiedono conoscenze STEM.
Spero di non essere stato troppo cattivo, ti seguo e stimo da molto tempo :)
Fonti su salari:
stats.oecd.org/Index.aspx?DataSetCode=EAG_EARNINGS#
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0304387812000855?casa_token=nSU-bNfzvSkAAAAA:f-wgCQXiMJXjwHwMCLZMcU-ujZVneNw1ioNCbJmuI4Qesj87W2kL6fb0r1k5w6YcOsUdyQ0#f0005
www.bollettinoadapt.it/old/files/document/3945BENEFICIISTRUZIO.pdf
Ciao Marcello, anzitutto buone feste !!!🎄💫
Premesso che su questo commento sono d'accordissimo con te, soprattutto sul fatto che l'università viene scelta di default e come unica alternativa, volevo però farti un appunto su un altro discorso: quando indichi in altri commenti i "lavori che possono essere fatti senza laurea" come il grafico, il copywriter, il filmaker, il social media manager ecc... dimentichi una cosa, che in gran parte dei casi quelli che tentano quella strada sono persone che si specializzano spesso con master post laurea costosi presso istituti privati come lo ied e la iulm... se per flatmates cerchi un grafico e ti arrivano i curriculum di due 26enni, un laureato e "masterato" allo ied che ha all'attivo solo due tirocini ma belli importanti con aziende famose, mentre l'altro dopo l'istituto tecnico si è fatto un corso online e ora lavoricchia con qualche realtà della sua zona, quale preferisci? In quest'ottica un'istruzione universitaria dà sicuramente più prospettive
Poi devi renderti conto che per ogni copywriter che riesce ad affermarsi e guadagnare bene, ce ne sono 20 che non ne cavano un ragno dal buco e che vengono sfruttati attraverso una falsa libera professione...
Sei un ragazzo intelligentissimo e capace, non fare l'errore di guardare troppo la tua echo chambers, ma estendi un po il tuo punto di vista
Marcello ti rispetto molto, ma non essendo mai stato all’università per te è molto difficile parlare di pro e contro senza averli vissuti sulla tua pelle. È come dire:”prenderlo in culo fa male o no? - pro e contro” senza averlo mai preso nel culo.
Scusa per la metafora.
Bellissima metafora hahahahah
Non ti scusare, è stata la metafora più inaspettata e bella che si sia mai vista.
Morta, ma verissimo
Metafora azzeccata ahaha! diciamo che il mio video è “come mai ho deciso di non prenderlo in culo”
AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAH
Chiunque abbia frequentano anche solo un semestre l'Università percepisce che chi parla non ha alcuna cognizione di causa riguardo il significato e il vissuto di un percorso universitario. Inoltre, da psicologo, sentir parlare di "tranelli psicologici" in maniera del tutto scorretta mi restituisce l'idea che, nel sistema in cui è invischiato Marcello (chiaramente non per colpa sua), chiunque può improvvisarsi cultore di una qualsivoglia materia. Nella formazione "poter scegliere" è importante tanto quanto "non poter scegliere". La frase "mi stavo formando facendo la youtuber" è molto indicativa.
Ciao Mario, non ho capito di preciso con cosa non sei d’accordo!
Aspetto il genio che viene a citare Musk, che ricordo è laureato alla Wharton e dottorando a Stanford, just to know
Poi ovviamente i suoi ingegneri di space X o Tesla sono presi dall’università della strada
Ok, ma non sempre serve
Quanto li odio
@@gabrieletricoli9398 zitto
@@TheRafanadal23 zitto cosa? Ahah la verità fa male? Lol
Quando si discutono le scelte universitarie e lavorative c’è spesso una sorta di paradosso che viene ignorato: le persone con una motivazione incrollabile verso la facoltà di medicina non hanno dubbi se iscriversi o no, quindi non verranno a vedere un video che prova a rispondervi. Allo stesso modo ragazzi che hanno già abilità pratiche o idee imprenditoriali unite alla giusta intraprendenza non faticheranno troppo a scartare l’università, l'esempio di Marcello lo testimonia perfettamente. Chi ha dubbi a riguardo e cerca disperatamente una risposta sono gli indecisi, chi semplicemente si trova spaesato alla fine delle superiori, e direi che non sono l’eccezione.
Il problema è che si finisce per dare consigli a chi di fatto ha già deciso e quindi non li chiede e non ne ha bisogno; ma tali suggerimenti saranno inadeguati per chi invece è confuso, perché lo si sta trattando come se non lo fosse.
Ma allora a questi indecisi cosa si consiglia?
La mia opinione è di fare l’università a meno che non abbiate una buona ragione per non farla. Avere già abilità pratiche/professionali, idee imprenditoriali, attività di famiglia sono tutte buone ragioni, a cui comunque l'esperienza universitaria può aggiungere molto valore e darvi una prospettiva nuova.
Spunto ottimo, hai colto nel segno il problema. Grazie!
Concordo pienamente con il tuo discorso. Il problema a questo punto però diventa quale università scegliere: io almeno vorrei capire come poter avere una visione ampia delle facoltà esistenti per poter scegliere in maniera consapevole
Grazie mille
@@lolgames885 Dipende dal settore di studio, se vuoi laurearti in Italia o all'estero, università pubblica o privata? Inizia a farti una scaletta e poi sulla base delle caratteristiche restringi il campo e scegli.
@@francescolupelli Io stavo pensando di fare ingegneria ma soltanto perché mi piacciono matematica e fisica e perché penso di avere una mente abbastanza matematica ma nonostante abbia chiesto a più persone, non mi è ancora molto chiaro cosa faccia un ingegnere e non so se possa piacermi come lavoro purtroppo
Per fare lo sviluppare web non serve la laurea, basta probabilmente un corso come quello proposto nel video.
Detto questo, in molte grosse società di consulenza e non, la laurea è vista come un pre-requisito, per iniziare a fare lo sviluppatore web e poi intraprendere una carriera verso posizioni più importanti.
Il percorso da autodidatta può funzionare per 1 su 1000, non solo per l'autodisciplina necessaria ma anche perché è veramente dura avere un riscontro sul mercato del lavoro senza qualcosa che certifichi la tua preparazione, almeno in Italia.
Ciao Marcello, video interessante. Faccio lo sviluppatore java e la mia formazione é data dalle scuole superiori insieme a corsi specializzati e autodidatta. Dalla mia personale esperienza la laurea non mi sembra obbligatoria, ma se avessi voluto ambire ad una posizione piú altolocata sicuramente sarebbe stata necessaria. In sintesi, niente é sbagliato e niente é giusto, tutto dipende da quello che interessa alla singola persona. L'importante é essere convinti delle proprie scelte
Giusto
Nell'ambito della cs, essendo ora in uma magistrale di data science vedo che la preparazione e l'abilità nell'uso del computer non dipende dal percorso di studi. Ci sono economisti abili e gente con CS mediocre.
In tutti gli altri ambiti, devo ancora trovare un autodidatta che regga il confronto con me laureato 3 anni fuori corso con una media del cazzo. La computer science e la programmazione non sono buoni ambiti da usare per valutare la preparazione universitaria, perché da quello che vedo è 95% "questa cosa esiste, imparala da solo", mentre in tutti gli altri ambiti con cui ho contatto tecnicamente le informazioni sonodi pubblico dominio ma buona fortuna apprendere in autonomia. E la differenza non si limita alla conoscenza pura, dove c'è un divario incolmabile; si vede molto di più nell'approccio ai problemi e allo "studio" in senso lato, dove chi ha una laurea ha un vantaggio astronomico rispetto a chi non ce l'ha (sempre fatto salvo eccezioni statistiche da entrambi i lati).
Ciao! Sono una delle persone incazzate :) io frequento il primo anno di magistrale in ingegneria meccanica al politecnico di Milano, e naturalmente, come hai sottolineato tu, non potrei fare altro se non fare l'università per andare a lavorare nel settore che mi piace. Sono di parte anche io, ma credo che nel tuo video manchi una parte importantissima di quello che è il percorso universitario: il vivere la vita da studente. Questo a mio parere è un pro incomparabile con tutti gli altri: ti porta a fare esperienze che stando seduto al computer a fare un corso intensivo di programmazione non vivresti mai! E questo ti forma come persona molto di più di ogni esame superato, posso garantirlo.
In ultimo, anche se avrei molto altro da dire, vorrei aggiungere una richiesta: perché non prendere una persona che sta studiando informatica o ingegneria informatica all'università, e una che ha frequentato il corso boolean, per metterle al confronto? Potrebbe essere un'idea carina per un video, fammi sapere Marcello!
Ti saluto con simpatia ed ammirazione per quello che hai fatto, ormai è qualche anno che ti seguo e per diverse cose sei un mio punto di riferimento, ciao!
Matteo
Perché non ci sarebbe paragone tra un laureato in ingegneria informatica o informatica e uno che ha fatto il corso boolean. L’università ti dà competenze che col borso boolean ti sogni, com’è giusto che sia. Il corso boolean ti forma come programmatore e magari puoi anche essere un bravo programmatore, ma non sei un informatico nè tanto meno un ingegnere informatico, che possono avere ruoli ben diversi dal semplice “programmatore”, come essere un software engineer (che richiede doti di problem solving importanti e conoscenze di algoritmi e strutture dati) o lavorare nel campo dell’AI (servono conoscenze di analisi e algebra lineare che un diplomato non potrà mai avere) , e potrei continuare
Giusto sarebbe un buon confronto per un video.
Da ingegnere informatico e sviluppatore abbastanza esperto che lavora all'estero posso dirti che un corso del genere nemmeno può insegnarti le basi. Diventerai uno sviluppatore web ok ma serve a poco, anche perché non esistono più i siti web di una volta, oggi i "siti web" sono vere e proprie applicazioni interconnesse.
Ci vogliono anni per formare uno sviluppatore mid e senior e infatti è un mercato che è in continua ricerca proprio perché questi scarseggiano.
@@JoBezable infatti è questo che mi fa “incazzare” di questo video, che viene venduta come la strada semplice e veloce per arrivare all’ “obiettivo”. Però volevo rimanere sul fatto che l’università, per quanto insensata può sembrare, perché viene vista come una grande perdita di tempo da alcuni, sia bellissima, proprio questo periodo della vita per me è indimenticabile. Ci sarà tempo per lavorare, per guadagnare e magari arricchirsi un giorno, ma io mai e poi mai mi priverei di questi anni solo per andare a lavorare in fretta. Boh forse sono strano io!
@@teor1999 assolutamente si, anche nel mio caso è uno dei periodi più belli della mia vita. Ma ormai si sta diffondendo una cultura "pratica" del fare profitto al più presto perdendo di vista i valori per cui vale la pena vivere (che non sono fare il figo a Dubai nella camera d'albergo sponsorizzata).
Ho lasciato l'università (Ingegneria) dopo 15 esami. Non vedevo alcuna attinenza con quel che mi piaceva, ero stato spinto dalla famiglia e dall'aspettativa che pensavo gli altri avessero su di me. Ho lavorato per tanti anni poi ho trovato la mia vocazione: creare contenuti culturali. In tanti mi chiedono perché non mi sia laureato: semplice, perché a 18 anni ho preso la strada sbagliata, nella mia famiglia non c'era la cultura delle lauree umanistiche. O sei ingegnere o vai a lavorare. Dopo 20 anni dal diploma mi sono re-iscritto alla facoltà di Storia, e grazie allo studio dei libri (frequentare+RUclipsr = impossibile) capisco tante cose che altrimenti non potrei sapere riguardo il mio lavoro. In realtà sono un divulgatore PRIMA di essermi laureato. Ho trovato il lavoro prima della laurea (anche se arriverà dopo gli -anta), non posso lamentarmi 😁
Vanilla Magazine miglior canale di tutta RUclips Italia a mani basse
E quindi?
Ciao Matteo, spero di non offenderti in alcun modo, non è assolutamente mia intenzione, sono un tuo iscritto e ammiro i tuoi contenuti; ma da persona laureata in storia dell'arte (quindi una materia che con storia è legata a doppio filo) di qesto tuo "passaggio" universitario di cui parli me ne ero accorto, perchè per dire non c'è paragone tra il video su Carlo II di Spagna, che sebbene interessante bene o male le informazioni e l'approfondimento erano "livello wikipedia", rispetto ai tuoi video dell'ultimo anno che hanno un livello di approfondimento e di ricerca veramente eccellente...
Che posso dire di più? AD MAIORA!!!
@@emanuelechelini5163 ti ringrazio moltissimo Emanuele, perché dovrei offendermi? Hai assolutamente ragione 🙂 Grazie mille!
@@Vanilla_Magazine no magari ti sentivi offeso per il discorso "livello wikipedia", immaginavo di no perchè sei una persona onesta e alla mano, ma la prudenza non è mai troppa 😅
Sono dell'idea che bisognerebbe coniugare l'università (che in Italia è molto teorica) con qualcosa di pratico, vedi un lavoro magari anche affine a quello che si studia e se si riesce anche a seguire qualche corso aggiuntivo sarebbe perfetto.
Purtroppo poi in Italia c'è una visione radicata che laurea=lavoro ben pagato, sarebbe bellissimo se fosse così, ma non per tutte le facoltà accade e non nel breve termine.
Per quel che riguarda l'essere autodidatta, penso sia ottimo per imparare qualcosa senza il fine del voto/giudizio di un professore e quindi essere intraprendenti (come hai detto tu). Io sto provando a coniugare queste 3 cose: studio lingue all'università, lavoro (part-time per ovvie questioni di tempo) e da autodidatta mi occupo di crescita personale. A livello formativo mi sta dando grandi soddisfazioni e ne sono felicissimo.
Se tu facessi il professore sarebbe eccezionale, motivo per cui sto mettendo soldi da parte per acquistare il tuo corso su RUclips, grande Marcello, video eccezionale 💚
Come te ho studiato lingue, terminando la triennale la settimana scorsa. Personalmente credo che coniugare la facoltà ad un lavoro che sia collegato a questa in qualche modo sia parecchio difficile, soprattutto in certe realtà dove gli unici lavori sono call center, commesso e volantinaggio. L'ultimo anno universitario l'ho vissuto pieno di adrenalina, non vedevo l'ora di terminare l'università e di abbandonare un sistema, come detto da Marcello, lento ed aggiungerei vecchio (almeno qui in Italia e in particolare per certe facoltà). Potessi tornare indietro non credo che sceglierei l'università, anzi, spesso la sconsiglio (a meno che tu non voglia fare il medico). Ho scoperto durante il mio percorso l'importanza della formazione da autodidatta e dei corsi online che a mio parere, superano di gran lunga quello che ti offre l'università (in alcuni casi).
@@shelbyolf7215 ma la laurea è vista in modo diverso alla fine. I corsi li fai dopo
Studio statistica in Bicocca e sono al terzo anno, personalmente sto imparando nozioni che avrei avuto difficoltà a scovare al di fuori dall'università, i corsi sono aggiornati e l'università permette anche di accedere ad un network che in altro modo è difficile da raggiungere; credo sia una questione di mentalità, sta sempre più scemando il concetto di "mi prendo una laurea e mi sistemo", io vedo l'uni come un mezzo di istruzione concentrato, dove posso trovare informazioni che mi servono e che sono organizzate e fruibili secondo una logica didattica, in più la laurea è un certificato che in maniera ufficiale attesta la tua formazione, quindi le aziende scelgono laureati perché la laurea certifica che tu ha studiato certe cose; personalmente penso che l'università sia una scelta come le altre, è possibilissimo imparare al di fuori e lavorare senza una laurea, ognuno sceglie il proprio percorso, sicuramente oltre la laurea alla lunga contano bravura ed esperienze, anche se reputo per certi versi più rischioso (più o meno in base all'ambito e alla situazione: specifica vedi quella di Marcello) buttarsi nel mondo del lavoro senza una laurea :)
👏👏, abbiamo espresso più o meno lo stesso concetto
Assolutamente d’accordo!
Grazie Fabio, anch’io studio statistica in Bicocca (sono al primo anno di SGI), quindi vedere un quasi mio collega dire queste cose mi fa piacere. Spero di avere la stessa soddisfazione che stai avendo tu in questo corso di laurea
Non scherziamo. Con un corso del genere al massimo lavori come manovale che fa siti web applicando il metodo che ti hanno insegnato (perché come devi fare qualcosa di diverso sei fritto) per aziendine italiane che ti sfruttano in body rental.
L'università ti forma, ti insegna a pensare, niente a che vedere con un corso professionalizzante. Infatti le aziende informatiche serie richiedono tutte una laurea.
Si l'università ti forma e ti insegna a pensare AHHAHAHAHAHHAHA PENSI TALMENTE TANTO CHE SE GUADAGNI 1500 TI SENTI IL RE DEL PAESELLO...
Secondo le dipende molto dal singolo individuo, sono sicuro che anche lavorando, se si ha la voglia si può continuare a credere e formarsi. Specialmente se si hanno degli anni di anticipo rispetto agli altri, ovviamente dipende tutto dal singolo individuo
Quante cose vere, dette in questo video Marcello. Io, ho iniziato da autodidatta a specializzarmi nella SEO mentre stavo ancora facendo le superiori. Poi ho iniziato a lavorare e solo in un secondo momento, quando già ero ben indipendente ho deciso di andare a Londra per studiare dai migliori e prendermi una laurea in Digital Marketing, percorso di studio che in Italia ancora non esisteva. Da li il Master, ma di nuovo, solo per una mia crescita personale. Sono un mix dei tre percorsi che hai descritto e ti posso assicurare che la parte da autodidatta è stata la parte più importante in tutta la mia formazione, anche quella di oggi.
Capisco che è un video sponsorizzato e devi tirare l'acqua al mulino di chi paga, ma magari avresti potuto farlo a mo' di "intervista doppia" in chi intervistati il tizio di Boolean e, che ne so, un professore di ingegneria informatica
Per il resto nì, il percorso da autodidatta ti può dare una buona cultura generale ma da lì a dire che uno può lavorare in quell'ambito ce ne corre... per dire io sono laureato in beni culturali e storia dell'arte ed ho un approccio alla materia nell'ambito lavorativo che l'autodidatta, per forza di cose, non non potrebbe avere
Bello come tutto finisce in caciara con una super sponsorizzata... molto triste, poteva diventare un video oggettivo e formativo per tutti quegli studenti che ti seguono. Poi è facile dire che l'università non serve, un po' più triste è vedere come i più grandi imprenditori abbiano alle spalle un bachelor o comunque abbiano iniziato la loro startup a partire dall'università stessa anche e soprattutto grazie al network di persone.
L'università viene completamente denigrata da anni, però ti da quella formazione completa che un corso di 6 mesi non può darti, inoltre voglio sfatare un mito, che in realtà è più una marchettata di Boolean, ovvero : "I programmatori che escono dall'università sanno solo cose teoriche !! " beh in realtà senza la teoria, senza un metodo efficiente per lo sviluppo del software, si fallisce miseramente. Inoltre chi va in università vuole ambire a posizioni alte, come nel campo dell'Ai, data science, sistemi embedded, ricerca nelle aziende oppure semplicemente diventare progettista e analista software.
Allora devo dire che da studente universitario al terzo anno di triennale siamo in molti che allo stesso punto dove mi trovo io iniziamo a mettere in discussione il nostro percorso, un percorso che comunque non è fatto solo di libri studiati, ma anche di soldi tempo stress e paure. Dopo tre anni di studio, che si sono intrecciati anche ad anni di lavoro, penso che i consigli che posso dare a chi deve scegliere il suo percorso di studi per entrare nel mondo del lavoro sono questi: prendetevi il tempo per trovare la vostra strada, non fiondatevi sul primo corso di laurea perché al liceo eravate bravi in quella cosa o perché è l’unica cosa che vi piace, datevi del tempo per scoprire anche altre passioni e coltivarle. E in questo rientra il fatto di “testare” queste passioni, cioè non vi ci buttate a capofitto, mettete prima un piede all’interno senza fare un investimento che forse andrà perso. Poi se prendete la strada universitaria ricordate che se fate l’università non è per arrivare al pezzo di carta, ma per ottenere una conoscenza che vi sarà essenziale nella vostra carriera lavorativa, se per essere meglio preparato alla fine del percorso devo andare fuori corso un anno, quell’anno fuori corso non è sicuramente tempo sprecato. Questi sono i consigli che avrei voluto sentire qualche anno fa, e sicuramente in quel caso avrei fatto scelte diverse nella mia vita da studente (ora spero che queste parole ottengano la benedizione del sommo Alessandro de Concini, che lo dovrebbero fare santo protettore degli studenti di ogni tipo).
anch'io sono al terzo anno della triennale e confermo tutto ciò che hai detto
Confermo tranne il pezzo della conoscenza personale. Sono al 3º anno e non mi sento troppo diverso dal primo. Continui a ritenere l’università essenzialmente fondamentale per quello che riesce a comunicare in un istante. Per un’azienda che ti ascolta vale più di 1000 parole. Perché sa che è la prova di uno strumento standardizzato in cui ha fiducia. Come se qualcuno avesse fatto la formazione per il lavoro che richiede l’azienda e soprattutto garantisse per noi. Infatti la laurea è una garanzia e un investimento. Per me, 80% è questo, il 20 magari lo è di conoscenza.
In realtà è molto più del 20, il punto è, cosa ti ricorderai? Come la scuola, nel momento in cui non la applichi più una cosa, perché magari farai un lavoro che in 30 anni si limiterà alla stessa procedura o agli stessi standard (un po’ tutti i lavoro da dipendente sono così) allora tutto il resto che avevi imparato, che probabilmente è tanto, te lo dimenticherai e non sarà servito a nulla, se non appunto per fare scrematura e assegnare quel pezzo di carta a coloro che hanno sudato di più, che da un lato è giusto, dall’altro è inutile farlo oggettivamente. Ci sono troppe cose inutili e marginali e teoriche!!!
Purtroppo quando esci dal liceo sei giovane e stupido. Una volta preso il diploma al liceo artistico mi sono buttato a capofitto nel mondo universitario senza sapere a cosa stavo andando incontro e ora a quasi trent'anni non ho niente tra le mani e non so che cosa fare
@@smuggler9837 io invece non trovo lavoro e sono ritornato a studiare a caso pensa
Marcello, con tutto il rispetto, hai una visione tutta tua di questo mondo e figlia della tua personale esperienza. Alcuni ragionamenti reggono sicuramente ma sono troppo riferiti alle contingenze che vivi. Poi per scrivere copy decenti su Instagram sicuramente non serve un corso universitario, ma mi pare che anche con l'esperienza tu non sia ancora capace
brutta bestia l'invidia
Di solito quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba! La penso come te, ma lui da tempo che lancia questi messaggi sbagliati a destra e a manca, quando poi nella realtà in una azienda di solito anche solo tra un informatico e un ingegnere informatico, sai chi prende? L'ingegnere. E se per caso per una stessa mansione prendono l'informatico, è solo per pagarlo di meno, stop. Non per altro.
Figurati lo sviluppatore web. Il discorso non vale per tutte le aziende, ma il concetto è quello, e non cambierà solo perché uno youtuber ti dice io non ho fatto l'università dunque non serve.
Millanta la proprietà per cui se A=B e B=C allora A=C.
Peccato, credo solo cerchi di avere più followers e più commenti possibili, il suo lavoro questo è... Contento lui, contenti tutti. Certo è che là fuori ci sono colleghi youtubers molto più in gamba di lui e molto più coinvolgenti di lui, e i numeri lo dimostrano.
Non mi piace chi cerca di imitare gli altri. Facci caso, dopo che un altro ragazzo è andato a Dubai già l'anno scorso e ha fatto crescere il suo canale, ora cerca di fare lo stesso... Lo biasimo? No. Di sicuro avrà però un follower in meno: con questa storia che l'università non serve ha stancato. L'università ti dà la forma mentis, che è già diversa anche tra due facoltà diverse e si arrivano ad avere approcci differenti davanti ad un problema. È normale, è la vita, e lo studio forma la persona prima di tutto, oltre che fornirgli competenze specifiche, ma cosa ne può sapere lui?
Probabilmente non sentendosi portato, e avendo già un canale youtube, ha deciso di continuare su quello. In fondo a prescindere dalla scuola che si fa, la vita offre tante possibilità in base alle proprie capacità. Lui ha scelto di non studiare? Bene, non è obbligatorio e bisogna seguire le proprie inclinazioni certamente, ma così si lanciano messaggi pericolosissimi. Una persona senza studio, è una persona facile da manovrare: "penso, dunque sono!"
E con questo papiro, passo e chiudo.
Buon Natale a tutti.
@@manet-monet "quando poi nella realtà in una azienda di solito anche solo tra un informatico e un ingegnere informatico, sai chi prende? L'ingegnere". Solo perchè ha il titolo di ingegnere 🤣?
@@manet-monet mi sembri un po’ confusa. Anche l’informatico è un laureato e non capisco l’esempio con informatico e ingegnere informatico.
@@andreavolpedifuoco2548 no, perché l ingegnere informatico avrà sempre più competenze di uno che si è fatto un corso di sei mesi, è un fatto
veramente bellissimo video, sintetico e evidenziando tutti i punti principali, complimenti
minuto 3:40 ti rendi conto di esser finito in un trappolone
Ci tengo a fare una piccola precisazione: Minuto 6:10 corretto ma errato al tempo stesso errato. Vero che in Italia è molto teorica ma per questo esistono le università delle science applicate in Paesi come la Germania, paesi bassi e paesi nordici. Le Hogeschool sono un ottimo metodo per apprendere quello che una università tradizionale ti offre ma ti fa anche applicare immediatamente quello che studi. Mi piace moltissimo il fatto che ci tieni a sottolineare, anche alla fine della frase sul discorso teorico, che è questa situazione è così solo in Italia. Ti inviterei a fare una giornata in Hogeschool come quella che frequento a Utrecht per spostare l'opinione comune che studiare all'estero è solo un problema e rimanere in Italia è sempre la scelta migliore. Però come hai detto tu, è vero, vale solo per alcune specifiche facoltà.
L'opinione comune è esattamente il contrario
Il problema di questo video è che da per scontato che l'unico obiettivo degno di tutti sia il famoso "successo". Anche quando parli dei vantaggi dell'università usi termini come " ti arricchisci, apprendi nuove cose, skills ecc", son tutti termini che descrivono in maniera meccanica e superficiale, nonchè troppo funzionalistica, il complesso, profondo e trasversale universo della cultura. Prima di tutto il successo non è legato unicamente all'essere famosi, "avere un'azienda" o soldi, ma per molti esso è molto di più: l'entusiasmo per la vita attraverso le proprie passioni e legami sociali. L'università non è solo "l'arricchimento" di nozioni, ma è l'assorbimento e approfondimento di prospettive ogni giorno diverse che trovi non solo nei testi universitari e saggi ma soprattutto negli altri studenti e professori. Spesso sono le spiegazioni dei prof che ti danno quella marcia in più rispetto ai libri grazie alle loro analisi critiche fatte di decennali esperienze lavorative ed UMANE. Per non parlare della passione per alcune materie in particolare che nascono proprio con lo studio e confronto umano, e spesso son questi a indirizzarci per la scelta della magistrale. Spesso tra i banchi universitari nascono le idee migliori che un corso online o l'aria competitiva in azienda non te la darà mai.. con tutto rispetto ma questo video è realizzato davvero troppo di parte e disinformativo.
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Un video magistrale ♥️
Sorprendente, e direi estremamente attendibile, l'obiettività di questo video con il fondatore di una piattaforma che fornisce corsi professionalizzanti (che tra l'altro è uno degli sponsor di Marcello Ascani)....
Io ho studiato fisica all'università e devo dire che mi trovo d'accordo con il video di Marcello. Secondo me, fare l'università passivamente sperando di "trovare" lavoro alla fine porta a qualcosa di mediocre, ho trovato la mia strada solo nell'ultimo periodo cercando informazioni in modo autonomo e chiedendomi cosa mi piacesse veramente.
Quello che Marcello vuole dire è che l'università non sarà la vostra salvezza, se non vi impegnate a cercare cosa vi piace o prendervi del tempo per avere idee autonome continuerete a subire la vita.
Forse un pro di iniziare in modo autonomo è anche quello di sviluppare la propria parte creativa, il proprio pensiero originale, che viene leggermente repressa negli studi più canonici.
Non sono contro l'università, anzi la rifarei però bisogna fare attenzione anche ai lati negative delle nostre scelte.
Io penso semplicemente che in Italia ci siano delle aspettative nei confronti di noi giovani che contribuiscono a renderci ancor più confusi e a prendere decisioni affrettate: terminate le superiori, credo che davvero poche persone abbiano chiaro ciò che vogliono fare il futuro per tutti gli altri è un salto nel vuoto. Io avevo cominciato il canonico percorso universitario perché "andava fatto" l'ho lasciato perché non era per niente nelle mie corde e dopo un anno di confusione ho seguito un corso di specializzazione che mi ha portato a lavorare subito dopo. Sono grata di questo mio percorso perché mi ha dato tanto e mi ha permesso di cominciare a lavorare quando ancora i miei coetanei stavano studiando, adesso però a trent'anni mi sono iscritta all'università per poter fare un salto di qualità e per quanto ci sia tanta buona volontà e determinazione sto trovando estrema difficoltà nel portare avanti studio e lavoro.
Posso chiederti quale corso di specializzazione hai frequentato se non ti disturba?
Hai fatto l'iscrizione part time o quella a tempo pieno?
@@francescob3722 a tempo pieno visto che ho scelto una facoltà a ciclo unico.
@@amadouourybarry8714 ho fatto un corso per assistente alla comunicazione e interprete LIS.
@@noby692 a tempo pieno lavorare e studiare è dura, però conosco tanta gente che con l'iscrizione part time riesce senza troppi problemi a lavorare, studiare e godersi la vita.
Bel video! Super interessante, bravo 😁
Almeno oggi l'hai visto tutto? 😂
Ho sempre sentito parlare bene di Boolean, quindi non metto in dubbio il loro lavoro, ma chiedere all'oste se il loro vino è meglio di quello degli altri ha poco senso per me.
Secondo la mia personale opinione, da studente di Ingegneria Informatica al terzo anno, non direi MAI che un corso come Boolean possa battere la formazione universitaria in termini di "investimento".
Se si vuol trovare un lavoro subito, certo, va benissimo (anche se io ricevevo offerte di lavoro come sviluppatore già dopo il diploma, siamo sicuri che serva davvero? Tanto il grosso della formazione la si fa sul lavoro), ma bisogna essere consapevoli che corsi del genere lasciano enormi lacune teoriche che sarà difficile colmare in futuro se non si vuole lavorare come "operaio del codice" per tutta la vita. Almeno in Italia, lo sviluppatore web con le competenze che offrono simili corsi non è un lavoro pagato così bene da giustificarne la scelta, secondo me.
Esatto!
Complimenti Marcello, argomento molto molto scivoloso trattato bene, apertamente, con maturità e senza troppi preconcetti. Era facile cadere nella banalità con un video del genere, ma non l’hai fatto, continua così
Ciao Marcello una valida alternativa all'università sono gli ITS "Istituto Tecnico Superiore" da non confondere con ITIS. È un corso post diploma della durata di 2 anni dove una buona parte delle ore viene svolta facendo tirocinio direttamente in azienda. Ovviamente ci sono diverse specializzazioni settore informatico Developer 4.0 o del settore agroalimentare ecc.
Io aggiungerei anche che costa veramente poco. Io, facendo quello di Pordenone, ho speso meno di 300€ per fare tutti e due gli anni.
@@il_Frego E adesso cosa fai?
@@gabri2692 Sono da 4 anni, ovvero da quando ho terminato il corso, uno sviluppatore web nell'azienda presso cui ho effettuato gli stage durante i due anni di corso
@@il_Frego Ti pagano bene? Grazie comunque della risposta
@@gabri2692 Diciamo che sono in linea con la paga media della zona...dipende molto da che zona sei ...ad esempio a Milano lo stipendio sarebbe sicuramente più alto ma sarebbe più alto anche il costo della vita 🙂
Video fatto benissimo!
Ottimo video Marcello. Complimenti!
Ciao Marcello, ci sono anche gli ITS che sono un'alternativa molto valida, ovviamente dipende sempre dal campo/settore nel quale ci si vuole inserire. Complimenti per il video!
Grande Marce' , sei un ragazzo intelligente e obiettivo.
Amore, quel pezzo di carta che ti dà l'università e che da come tu hai ben detto è socialmente ed universalmente accettato, la laurea, è un titolo che ti rimane a vita, a vita potrai mettere il titolo dottore o professore prima del tuo nome e questo, permettimi, non è una cosa di poco conto che un corso professionalizzante non ti darà mai. Ovviamente l'università è più lunga di un corso professionalizzante, ma questo, permettimi di dirlo, è giusto così! Se conseguire una laurea fosse una cosa semplice, che si ottiene in pochi mesi, allora perderebbe tutto il proprio valore!
Io quindi credo che l'università sia un investimento necessario e imparagonabile ad un corso formativo, che, magari, può essere un'integrazione post laurea per chi ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Poi è ovvio che ognuno deve scegliere il corso di laurea che più si addice ai propri interessi, e, permettimi di specificarlo, i corsi di laurea oggigiorno sono davvero tantissimi oltre i canonici che tutti conosciamo. È anche ovvio che ognuno ha la libertà di avere aspirazioni più o meno alte, se hai la volontà di trovare lavoro in poco tempo e senza dedicarti troppo allo studio, allora l'università non fa per te ed è meglio tu faccia un corso professionalizzante. Buon natale
Ci sono vantaggi e svantaggi in tutte le cose. Qui Marcello non ha detto che il corso professionalizzante sia molto più superiore al corso universitario. Da come hai commentato sembra che ti sia offeso. Sono sicura che hai una laurea e ti sei sentito un po' "attacked". Se uno pensa che il corso universitario sia meglio per lui, bene falla. Se no, non e' la fine del mondo. Ci sono tante altre opzioni. E' questo il bello di vivere in una era digitale, ci sono tantissimi percorsi, non c'e' solo l'università.
@@SoloAnn ciao, l'ho specificato anch'io e mi ritrovo in pieno con le tue parole, dipende tutto dalle ambizioni della persona, ovviamente la laurea non deve essere vista come un obbligo, ma tantomeno metterla alla pari di un corso professionalizzante perché, chiariamo, sono due corsi completamente diversi.
@@SoloAnn p.s. no, non mi sono offeso e mi dispiace averti dato quest'impressione. Credo sia ben chiaro, leggendo l'impostazione del mio commento, che io ritenga la laurea meglio di un corso professionalizzante, ma allo stesso modo c'è da dire che Marcello non è stato, a parer mio, del tutto imparziale nell'elencare i pro ed i contro dei due corsi, anche perché è palese che sia stato pagato da Boolean e quindi, come si può essere obiettivi se si sta sponsorizzando un corso professionalizzante?
approvo il ragionamento ma "insostituibile" mi sembra molto esagerato come aggettivo per l'università
@@redz4110 hai ragione, tolgo questo termine che mi sarà sfuggito 😘
Boolean SRL:
fatturato 2018: 100.000
fatturato 2019: 524.000
fatturato 2020: 2.160.000
Ottima crescita, evidentemente hanno tanta domanda...
Utile 2020 204.000 euro, bel margine
Da questi dati mi sembra un'azienda interessante e che lavora bene.
Mi sono laureato molti anni fa. Oggi non lo considero piu' un must, eccezzion fatta per le professioni che hai giustamente evidenziato ( avvocato, ingegnere etc etc). L' importante e' dare comunque valore ad un percorso di formazione alternativo , necessariamente di ottimo livello
bellissimo video Marcello complimenti
Se da adulta posso dare un consiglio è quello di non basare le proprie scelte di vita sulla base solo delle “eventuali” possibilità di guadagno o di “rientro dall’investimento fatto”…la vita ha più fantasia di voi! Scegliete ciò che vi piace fare e vi rende felici perché vi assicuro che i soldi non hanno mai fatto la felicità (vera!!!) di nessuno…sembrerà una banalità ma spesso le cose banali sono le più vere 🙏
Buona vita
Assolutamente d’accordo :) per lo stesso motivo mai sentirsi costretti a fare l’uni :)
Condivido in pieno quello che hai detto, l'università è un'ottima opportunità per espandere la mente ed avere una conoscenza teorica a 360° dell'ambiente tecnico su quello che vuoi intraprendere come percorso professionale successivo agli studi.
Non sono invece d'accordo con il corso professionale di boolean. Immagino sia un corso pieno di gente capace e che sappia bene come muoversi nel mondo lavorativo ma, per prima cosa, il corso puramente e solo online non ti fa apprezzare appieno il lavoro in team, quello che si svolge in presenza, passando tempo con le persone e facendo progetti insieme realmente e, per secondo, ci sono corsi gratuiti che ti danno un diploma valido anche a livello europeo pagato tutto interamente dallo stato, invece di questo che fa spendere migliaia di euro e ti da solo un certificato, che ti forma molto professionalmente e che ci sono aziende che ti prendono o in apprendistato o in indeterminato.
Un esempio perfetto, sono gli ITS che, oltre ad avere un sacco di sbocchi, durano anche poco e sono molto riconosciuti.
Poi certo, al fine di ogni corso, sta al diretto interessato imparare e rimboccarsi le maniche per il proprio futuro 😉
Video interessante che dà spazio a discussioni costruttive e non banali. Questo è un argomento molto difficile, non c'è una formula che ti aiuti a scegliere, l'unica risposta è "DIPENDE". Alcuni commenti sono molto interessanti e fanno riflettere, trovo molto utile il fatto di poter leggere moltissimi punti di vista differenti che ti aiutano a vedere il tema a 360 gradi.
Io personalmente penso che l'università sia la via maestra a meno che tu non abbia una buona ragione per non farla. In alcuni casi potrebbe semplicemente essere un pezzo di carta, ma questo ti permette di aprire porte a cui non avresti neanche avuto il permesso di bussare se non ce l'avessi avuto. Il mondo è cosi', che ve devo di'.
Auguro buona fortuna a tutti gli studenti/autodidatti e chi piu' ne ha piu' ne metta per questo 2022. Forza e determinazione ci vogliono sempre, indipendentemente dal tipo di percorso! (e anche un pizzico di fortuna :P)
Video eccellente, grazie Marcello. L'universita' che ho fatto in Italia era forte in formazione, ma debole in network e disincentivava le "mani in pasta". Secondo i miei calcoli dovrei raggiungere il breakeven rispetto ad un corso professionalizzante 15 anni dopo averla finita.
Hai detto un sacco di cose vere. Come sempre la soluzione migliore può trovarsi nel mezzo. Nel mio caso triennale in gestione d'impresa e poi un Master all'estero finalizzato ad entrare nelle big Tech, in questo caso sempre all'estero(Self branding for jobs).
Mi ero iscritto contemporaneamente alla magistrale, risultato: rinuncia agli studi per quest'ultima. Lavoro trovato, conoscenze anche. Nel pensiero comune Italiano, la laurea è sopravvalutata mentre sottovalutata è l'esperienza di vita, il sapersi approcciare al mondo del lavoro e soprattutto ai colloqui.
Consiglio a tutti di trovare soluzioni ibride. Bel video!
Il percorso che ha fatto mio figlio è quello del corso professionalizzante , iniziato dopo il diploma di un anno come programmatore,poi dopo il tirocinio curriculare,che non soddisfaceva, ha deciso tramite siti LinkedIn di inserire il suo profilo professionale in pochi giorni, un azienda di consulenza informatica ed era periodo di lockdown lo ha scelto per un corso formativo di 8 ore al giorno non ricordo per quanti mesi , è andata bene tra i partecipanti è stato scelto prima che finisse il corso da un' azienda informatica molto grande ,ha 21 anni è quasi un anno che lavora ora l'azienda dopo il lavoro 2 volte a settimana fa un corso di aggiornamento e ulteriore formativo Ti segue da quando hai iniziato come youtuber e in molte cose ti ha preso da esempio
Il punto non è trovare un lavoro ma una carriera, bello iniziare a lavorare il prima possibile ma quali sono le prospettive di carriera? Se si vuole parlare di ritorno sull'investimento bisogna parlare di stipendi medi e possibilità di crescita a lungo termine.
Effettivamente non ne ho parlato, ci sono lauree che aiutano in questo ma molto spesso a contare è l’esperienza lavorativa!
La vita non è fatta solo di lavoro, di successo e di soldi. Il bello dell'università è che ti costringe a studiare cose che non approfondiresti mai da solo, perché non ti interessano. Ma fa tutto parte del tuo bagaglio personale, del tuo essere persona.
Io mi laureai nel 2001 e non sono mai stato interessato al successo e ai soldi. Sono però strafelice di avere completato il ciclo di studi, mi sento completo.
Non dimentichiamo anche il discorso credibilità: se devi avere a che fare con gli altri, l'avere un titolo riconosciuto non è certo un ostacolo.
Calcola che non tutti hanno il tuo carattere e quindi per la maggioranza consiglio la laurea, se potete
Penso che il tuo canale sia ricco di informazioni ed è molto istruttivo oltre che divertente, sono in cerca di lavoro quindi non si sa mai magari dici qualcosa che non so dato che ne parli e sembri molto esperto. Anch'io non sono laureata quindi mi identifico molto in te che ti esprimi benissimo, se un giorno volessi fare l'università ti consiglierei di studiare economia penso che sei molto formato in questo campo. Apprezzo che ti esprimi col microfono, direi che è fondamentale per uno youtuber con un canale così seguito. Complimenti!
Video bellissimo, un messaggio profondo spiegato veramente ma veramente bene.
Lo sviluppatore web è un esempio ma anche il data analyst è simile (infatti non a casa boolean ha creato la formazione anche per questa formazione).
Tornando indietro forse avrei fatto questo percorso perché lavorare a 21 anni con 28k...
Ma va bene così, l'importante è impegnarsi tutti i giorni quel minimo che ti fa crescere e non rovinare la propia salute mentale
Sono d’accordo con quanto dice Mr.Rip: l’università serve a fare conoscenza con altre persone che hanno tuoi interessi e possono esserti “utili” nel futuro lavorativo e non.
La formazione puoi fartela dalla tua cameretta tranquillamente, tranne che per materie estremamente pratiche e tecniche.
Da studente di giurisprudenza posso dire che 5 anni di manuali e nozioni potevo farlo benissimo da casa, in autonomia, dato che spesso le lezioni sono letture pedisseque dei libri stessi da parte dei professori.
Tra l’altro non c’è alcuna materia “pratica” quindi appena finito dovrai necessariamente formarti (come hai detto tu) dal punto di vista pratico, in via autonoma.
Da studente di ingegneria meccanica posso dirti che senza i professori mi sarei suicidato alla 4 pagina
L'università serve anche a quello ma ogni tanto non sono sicuro che Mr. RIP si renda conto del suo percorso. Senza università e senza aver iniziato il PhD dubito sarebbe entrato in Google e soprattutto oggi non ci sarebbe entrato (oggi manco col PhD completo e esperienze di alto livello entri quasi). La formazione di livello universitario (in materie stem almeno perché è quello che so) è quasi imprescindibile dall'università perché questa ti dà struttura. La maggior parte degli esami universitari non richiede necessariamente la presenza a lezione e nozionisticamente puoi imparare anche solo dal libro, ma ci si dimentica che senza l'università avresti fatto fatica anche solo a scegliere il libro e a condensarlo in maniera efficace in un programma sensato. Per non parlare del fatto che senza esami seri le cose non le impari o credi di averle capite ma poi ti rendi conto della superficialità della tua conoscenza.
Ma che cabbo dici
Quello che ci si dimentica sempre dall'equazione è che il "networking", tanto con i professori quanto con compagni con stessi interessi e prospettive, è ESSO STESSO FORMAZIONE, non sono due cose a se stanti... Per dire io che ho studiato storia dell'arte sì, teoricamente avrei potuto studiarmi i testi nella mia stanza e via, ma è l'ambiente universitario in se per se ad essere intellettualmnte stimolante, l'uscire per un caffè o uno spritz dopo lezione coi colleghi, il vedersi anche al di fuori dell'ambiente scolastico, preparare un esame assieme, confrontarsi, darsi forza a vicenda... togli tutto ciò ed avrai qualcuno che si è solo letto più di una volta il Barocco di Montanari nella sua stanza...
E Mr.rip tutto ciò l'ha detto più volte.
Ciao, GRANDE, come sempre! un abbraccio! Anch'io a breve sarò iscritto all'albo unico dei CFA (Consulente Finanziario Autonomo) quindi """indipendente""" da tutti gli intermediari/banche: però ho "solo" il diploma di 5 anni (Tecnico della gestione aziendale ad indirizzo informatico), e se proprio vogliamo un corso biennale sulle assicurazioni ma nessuna università!
Condivido questo tuo video sia su Facebook (dove ho vari gruppi, uno anche di circa 3.000 iscritti, uno sullo Spirito e uno di Dipendenti Gruppo Poste :) ) e su Twitter... Ciao!
Ciao Marcello, io sono uno studente universitario di Medicina quindi in realtà questo video non è l'ideale per me.
In linea di massima sei stato oggettivo, quindi bel video, tuttavia ciò che hai detto tu all'inizio "prendiamo per assunto che l'obiettivo della formazione sia trovare un bel lavoro" potrebbe essere opinabile. L' Università è decisamente tanto altro che un mero esamificio che ti colloca subito in un "bel lavoro", ma per chi non la frequenta mi rendo conto che è difficile da capire a pieno. Aggiungo che sarebbe interessante rifare lo stesso video con uno studente universitario (di una università pubblica però). Buon proseguimento!
Sembra però che sia tutto improntato al guadagno. La cultura che ti dà una formazione universitaria sembra secondaria. Lo so che sono fuori moda oggi, ma x me non c’è euro che tenga. Ho preferito formarmi all’università e aprirmi a nuovi studi. Questo era il mio obiettivo. Poi arriva anche il guadagno. Soprattutto se hai studiato per anni qsa che ti piace. E continui ad aggiornarti. Il guadagno arriva x forza. Ma l’obiettivo era il sapere.
Vorrei aggiungere qualcosa ma hai detto esattamente quello che pensavo e che molti sembrano non capire.
Ciao Marcello, vengo da una realtà molto simile (Elis a Roma) e il funzionamento è pressoché uguale, un corso professionalizzante di 6 mesi che ti permette di entrare subito nel mondo del lavoro, la mia esperienza è stata molto positiva infatti mi trovo con quasi tutto ciò che avete nominato tranne per una cosa, ho iniziato il corso pre covid, quindi ho fatto metà del corso in presenza e metà online, e si tratta di un esperienza totalmente diversa, il contatto diretto con i tutor o solo l'esperienza con i colleghi di corso è totalmente diversa e non paragonabile, soprattutto per ampliare il tuo network. Il fattore "posso seguire da ovunque" lo vedo più un pregio per le università, ma per un corso dove devi stare foccusato per 6 mesi non lo vedo come un lato positivo.
Il problema fondamentale di questo genere di video è che si tendono a paragonare due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra.
Per fare il web-developer forse non serve una laurea in informatica, ma una laurea in informatica non è un corso di web-development.
È un po' come dire che uno che sa fare la pasta (magari anche benissimo) è uno chef. Tra l'altro se mi posso permettere, anche l'offerta proposta da boolean ( FS Dev ) è veramente scarna.
Parere personale per quel che vale: da sviluppatrice nata dopo aver fatto un bootcamp posso dire che questi corsi sono una semi truffa...Ti danno la possibilità di trovare un lavoro questo si, specie all'estero come nel mio caso, ma non ti insegnano le nozioni base teoriche come fa l'università, semplicemente in 3 o 6 mesi non c'è abbastanza tempo. Questo farà si che ti trascinerai lacune paurose nonostante poi alla fine riesca a lavorare, ma facendolo con molta più fatica e frustrazione rispetto ai colleghi che hanno fatto un percorso canonico, e se non c'è dietro un vero interesse e passione nell'arco di pochi anni molli e passi ad altro. Parlo per esperienza personale e di colleghi di bootcamp che ho conosciuto, direi almeno la metà dei partecipanti nemmeno prosegue nel trovare lavoro, si rendono conto di non essere tagliati per questa professione molto difficile e tecnica dopo aver pagato tutto in anticipo, altri lo fanno ma poi cambiano inevitabilmente professione. Direi che il bootcamp è utile se già studi da autodidatta o se hai già un po' di esperienza e sei sicuro che l'unica cosa che vuoi fare nella vita è programmare, altrimenti investite i vostri soldi in altro..
Video top, bravo Marcello!
Tornassi indietro non farei la magistrale ma mi fermerei alla triennale.
Che noia, ormai questo canale è diventato solo un canale pubblicitario... Zero fantasia, zero contenuti, solo video sponsorizzati di 15 minuti.. Peccato, qualche anno fa era molto interessante
Super Marcello 🚀
Grazie per aver fatto questo video, lo trovo molto utile fosse per me con qualcuno che di persona spieghi le premesse iniziali lo farei vedere a genitori e ragazzi alle superiori, solo avrei parlato anche di ITS che si conoscono ancora troppo poco secondo me in Italia
Video ben fatto e che da molti spunti, volevo aggiungere come contro all'università il fatto che chiude molto la mente; il fatto che una persona sia all'università le fa pensare che quella ricevuta sia l'istruzione massima aspirabile in quell'ambito. Per esperienza personale sociologia non la consiglierei a nessuno(si mi sono laureato quest'anno e so di cosa parlo), il modo in cui viene trattata è imperdonabile e non viene data alla materia la dignità che si merita, nemmeno dai professori e dal rettore. Mia madre invece si è laureata in economia e commercio lo stesso anno e da quello che ho potuto vedere il tipo di insegnamento è così antico e parziale che per mè è da considerare criminale(se si rapporta utilità delle cose imparate al tempo è un furto bello e buono). Ragazzi vi parla uno che ha studiato fuori sede e ci ha speso dei bei soldi per istruirsi (parliamo di 20k e 60k di mancato guadagno dato che potevo lavorare in quei 3 anni) quindi non sto parlando per invidia di chi ha l'opportunità di studiare. Vi prego se avete 18 anni e vi chiedete se dovreste fare l'università, non fatela, avete già la vostra risposta. Se siete sicuri di volerla fare per le professioni che la richiedono per forza allora forse ne vale la pena, ma non vale più il ragionamento ho 8 in italiano alle medie e vado a fare il liceo oppure ho 8 in matematica e vado a fare lo scientifico, il modo di pensare deve cambiare, qui si tratta di sprecare anni di vita se si fa la scelta sbagliata. Vi prego anche di non ascoltare i vostri genitori e professori, i loro consigli sono giusti e fatti con amore ma lo sono per gli anni 80, se applicati adesso vi faranno fare solo una vita miserabile. In fine per chi la vuole fare per diletto consiglio anche qui di desistere, ci sono una miriade di corsi più stimolanti, completi, aggiornati e complessi su youtube, coursera, udemy o altri siti simili(si anche gratis, non 2500 all'anno), corsi che non prevedono di avere a che fare con professori idioti, inetti e rompiballe.
Bel video, andrebbe generalizzato, non solo per questa professione
Mi serviva proprio questo video.
Instagram per esempio mi è sempre piaciuto, agli inizi ho raggiunto delle soddisfazioni personali ma poi ho mollato perché mi occupava troppo tempo. Ora che si può avere anche un ritorno economico vorrei poter guadagnare da una mia passione. Ho fatto un corso apposta per Instagram all'oscuro di mia madre, quando l'ha scoperto non ha capito che cosa stessi facendo. Ho provato a studiare fisica all'Università, ho provato a vedere altre facoltà ma non c'è nulla che mi interessi eccetto comunicazione. Però è molto teorico ed è una cosa che non voglio. Invece i corsi online per me sono la soluzione migliore, impari e metti in pratica all'istante. Voglio riuscire a fare cambiare questa mentalità. L'università è bella ma non è l'unica strada
Grande Marcello, ho 18 anni ed ho la maturità quest'anno.
Sto letteralmente impazzendo per capire cosa voglio fare una volta finita la scuola ed i tuoi video per me ma sicuramente per tantissimi miei coetanei aiutano tantissimo e tolgo tantissimi dubbi.
Complimenti continua così è un piacere vedere i tuoi video
Consiglio mio se non sai cosa fare prenditi un anno di pausa e fai ciò che ti piace. Se riesci trasformalo in un lavoro. Ti aiuterà a scegliere 😄
Da doppio laureato e formatore nell'ambito dello studio universitario ho sviluppato una doppia consapevolezza:
1. Niente garantisce un'adeguata formazione se non c'è impegno e dedizione, né l'università né il web.
2. Il giusto approccio verso l'apprendimento funziona in modo trasversale in vari ambiti, accademici o meno!
mi piace la definizione spreco di tempo, a parte chi piace addentrarsi e perdersi nei dettagli, alcuni lavori necessitano solo alcune nozioni, l'università dovrebbe "imparare" e adeguarsi ai tempi che cambiano.
Sto studiando Fisica e Filosofia al King's College London, after Brexit sono circa 20k sterline all'anno. Ho richiesto un finanziamento per merito alla banca, per molti anni dopo l'università sarò indebitata per ripagare il mio debito ma non mi pentirò mai della mia scelta. L'esperienza che sto facendo, le persone che ho conosciuto e in generale la mia vita qui vale il costo che sto pagando e che pagherò in futuro. E' un fattore di scelte ovviamente ma l'esperienza da studente mi sta facendo crescere sia "accademicamente" che personalmente.
Ho compagni di corso che a 16 anni hanno aperto la loro azienda e ora tra una lezione di fisica teorica e l'altra gestiscono business che valgono troppe k per un diciottenne davvero. Un mio amico fa divulgazione scientifica su RUclips Spagna, un altro lo streamer su RUclips America. Sto tra principi viziati del medio oriente e poracci come me che buttano sangue e sudore per stare a galla. Vedo molti dei miei compagni in una specie di corsa impazzita per fare quante più cose possibili: intership, aziende, start up, investimenti. E vengono decisi dietro una birra al pub. Semplicemente l'atmosfera universitaria, se sfruttata al suo massimo, ha la capacità di ispirarti e buttarti in mezzo alla fossa dei leoni. Cosa che un corso online non potrà mai fare. Credo infatti che se si pensa all'università come ad un qualcosa per cui chiudersi in casa e studiare allora davvero non si sta sfruttando l'università al suo massimo. Le persone che incontri sono la tua maggiore fonte di sostentamento, sia a livello di futura carriera che a livello umano (infatti ho potuto conoscere persone con cui finalmente riesco a relazionarmi e che hanno in generale pensieri e ambizioni simili, cosa che non sono mai riuscita a fare per tutta la mia vita in Italia).
Bellissimo! però bisogna a mio avviso stare sempre attenti a non"grippare", cioè fare il possibile che si può fare in modo sostenibile, altrimenti se no di rischiano dei burn-out : comunque ottimo percorso (peraltro molto particolar e interessante, fisica e filosofia oltre ad attività collaterali), sereno proseguimento e avanti tutta Elena! :)
per poter decidere se la laurea serva o meno è indispensabile decidere se si vuole cercare lavoro come dipendente o intraprendere un percorso da imprenditore
dipende cosa si vuole studiare, se nella vita ci si vuole affermare nei settori finanziari/economici è praticamente obbligatoria
Mi fanno sempre ridere quelli che citano Bill Gates “io non ho una laurea ad Harvard ma le persone che lavorano per me sì”:
Tu non sei Bill Gates, tu non hai un’azienda, tu non hai dipendenti laureati ad Harvard.
Però ho dipendenti laureati al poli 🤩
I concetti espressi nel video sono tutti giusti, non si può trovare qualcosa di VERAMENTE errato. Ovviamente sono stati tralasciati degli aspetti legati all'università, però non trovo questo video (troppo) di parte.
C'è tuttavia un aspetto che va sottolineato riguardo ai corsi professionalizzanti (e boolean non mi sembra sia troppo trasparente nel comunicarlo): c'è un motivo se questa tipologia di corsi punta a formare sviluppatori web.
Tra i pro viene citata la grande richiesta di persone che sappiano fare questo lavoro e la velocità di erogazione non comparabile agli anni che richiede l'università (entrambi aspetti assolutamente veritieri), però non ti viene detto che nell'arcobaleno di possibilità lavorative legate al titolo di informatico lo sviluppo web è la più "bassa" esistente.
Il termine "bassa" non è utilizzato minimamente in modo dispregiativo, ma lo sviluppo web, soprattutto se solamente front end, è un lavoro per cui non servono nozioni avanzate. Bastano anche 6 mesi da autodidatta mentre si portano avanti altri progetti per imparare ad utilizzare le librerie principali.
Personalmente troverei strano che una persona dopo tre o cinque anni di informatica/ingegneria informatica avesse come obiettivo quello di fare lo sviluppatore web e mettere in piedi pagine web o app web con qualche concetto di HTML, CSS, PHP, Javascript e l'utilizzo di qualche framework. (A mio parere avrebbe sbagliato ad iscriversi in università in partenza).
La verità è che il mercato richiede anche data scientist e machine/deep learning engeneer, ma sono lavori che richiedono basi matematiche e statistiche non banali e concetti che non possono essere spiegati in un corso online in 6 mesi.
A mio parere, giusto per buttarla in caciara, è come paragonare un chimico ad un pasticcere, in entrambe le professioni devi conoscere le basi della chimica, ma si pensa che il primo non abbia studiato per migliorare le sue abilità nel fare la sacher, per quello bastava un corso di pasticceria e tanti tanti tentativi (e sacher fallite). Se ti sei spaccato 5 anni di chimica punti ad altro.
Mi chiedevo, se nel caso Boolean non dovesse trovarti un lavoro, loro ti rimborsano, ma comunque tu hai acquisito tutte le loro lezioni e nozioni del corso, che potresti usare in altri modi.
Sono una cantautrice e mi sono rivista moltissimo nelle tue parole. Per il mio mestiere non esistono lauree (a meno che tu non voglia insegnare, ma non è il mio mestiere) ma solo percorsi didattici, voglia di mettersi in gioco, carisma, fantasia, stare in piedi la notte dalle troppe idee e il mestiere di saper arrivare alla conclusione di ogni cosa.
Leggo i commenti e tutte le persone che dicono che quello che hai detto è una cazzata… beh son quasi tutti laureandi che vogliono fare un mestiere come l’avvocato, il medico, l’insegnante, ecc… beh, io ne sono un esempio, esistono anche molti altri settori di lavoro. Penso che la componente “di alto livello, d’élite” di un lavoro dipenda dalla voglia di fare, dal carisma di una persona… non da una laurea.
Perdonami, ma il tuo mi sembra un discorso un po' fuori luogo. Mi sembra ovvio a questo punto si stia parlando principalmente di facoltà STEM, a stento questa conversazione può essere estesa a materie umanistiche, tutti gli ambiti di tipo artistico sono necessariamente completamente esclusi dal discorso e dal video di Marcello. Altrimenti, se vogliamo metterla così, un sacco di star internazionali della musica d'oggi erano già ragionevolmente famose prima della maggiore età, a dimostrazione che lì la questione della formazione è completamente diversa e di secondo piano rispetto alla preparazione per un qualunque altro lavoro più "comune".
@@Lollonman1 penso che il lavoro di Marcello stesso sia artistico. Anzi, penso che tutti i lavori possano essere visti sotto un’ottica artistica, dal lavoro del musicista, dello youtuber, del medico, del cameriere, del giardiniere. Preferisco andare da un parrucchiere che mette della personalità, del carisma, della voglia di fare anche in un semplice taglio di capelli piuttosto che da uno che lo sa soltanto perché è lavoro.
Ho percepito nel video di Marcello il messaggio di “vuoi fare qualcosa, lo puoi fare certo, però devi metterti sotto tantissimo, a prescindere dal mezzo attraverso il quale puoi raggiungere l’obiettivo”. Ovviamente dipende dal lavoro che si vuole fare, dal tempo che si vuole dedicare ecc…
Per farti un esempio: nella musica ci sono tantissime persone che hanno fatto mille studi e hanno mille lauree, altre tantissime che hanno fatto solo qualche corso per avere un po’ di infarinatura, altre che non hanno mai studiato eppure hanno un grandissimo carisma più di tutti gli altri… chi di loro sbaglia e chi è il migliore? Nessuno.
Penso, anzi, che il discorso di Marcello sia per coloro che vogliano davvero fare un mestiere, non perché è solo un lavoro da sbrigare.
Ps. Purtroppo spesso i messaggi vengono spesso fraintesi, ma questo non voleva andare contro a nessuno, è solo una mia idea e il mondo è bello perché è vario ☺️
@@Sara-en9km il lavoro di Marcello rientra nell'ambito, non a caso lui ha potuto avere successo senza la necessità di prendere alcun titolo di studio e quello del musicista non fa differenza da questo punto di vista. Trattandosi di un lavoro che richiede un certo tipo di "estro", di creatività e di altre abilità che non si possono sviluppare semplicemente studiando e approfondendo, è inevitabile che in quell'ambito alcuni a 15 anni diventeranno star della musica mondiale e altri a 60 anni con fior fior di di titoli e certificati rimarrano personalità relativamente modeste nel loro ambito.
Un lavoro invece come quello del medico, dell'ingegnere o altre specialità STEM, invece, richiedono per il core principale della professione la preparazione, preparazione che è accessibile a chi abbia la possibilità e sia disposto a studiare e aggiornarsi, in quel caso l'estro torna utile soltanto per fare la differenza fra un nome come un Renzo Piano nell'architettura, il cui nome verrà ricordato anche dopo la morte, e un altro architetto capace e preparato che non raggiungerà la stessa notorietà. Non esistono però architetti 15enni nè prodigi dell'architettura e proprio per la natura della materia di cui si parla.
Che per fare un lavoro come si deve bisogna continuare ad aggiornarsi ed essere motivati penso lo sappiano tutti, è quanto di quello studio si trasformi in successo nel proprio lavoro a fare la differenza e gli ambiti artistici hanno regole completamente diverse.
Si sta solo conversando e discutendo, non serve mettere le mani avanti con "è solo la mia opinione", lo so, e questa è la mia, non è una battaglia.
Questi corsi sono folli, escludono dalla formula tutto l'aspetto umano e intellettuale che l'università ti porta in 5 anni.
Le occasioni che si creano durante l'università sono enormi, e magari ti ritrovi a diventare preparato in cose che nemmeno ti aspettavi.
L'università è la scelta di chi vuole imparare, questi corsi di chi vuole lavorare a 20 anni e buttare 4-5 anni incredibili.
Questo approccio di vedere lo studio solo come mezzo per il lavoro da i brividi.
Sono assolutamente d’accordo, penso solo che bisogna stare attenti a comprendere il concetto di costo opportunità, se è vero che in senso assoluto sia un’esperienza che arricchisce bisogna valutare se nello stesso tempo ci si può arricchire di più (alcune volte si, altre no) il lavoro stesso in molti casi è un’esperienza piena di crescita da tutti i punti di vista se si vuole
@@marcelloascani se mi dici che il lavoro può essere un'esperienza piena di crescita come l'università non penso che tu sia in linea col reale mondo lavorativo dei giovani laureati. Le aziende con la mentalità start up sono rarissime, molto spesso i primi anni di lavoro sono fatica pura.
Anche io penso che delle volte l'università viene vista come unica opzione e ciò e sbagliato, ma per una persona motivata che vuole veramente diventare intellettualmente indipendente nel suo ambito l'università è l'unica scelta
Ragazzi, qui sbagliate la premessa: il target di un corso Boolean non é quello di un corso di laurea in ingegneria informatica. Sono entrambi validi per le rispettive finalità.
Tutti laureati a commentare e poi non viene capito (anche se nel video viene ribadito più volte) che nessuno qui sta dicendo che l’università sia inutile o “meno” rispetto ad altre ipotetiche alternative
HALLELUJA, stavo perdendo le speranze sul genere umano leggendo gli altri commenti
Io sono nato in un piccolo paesino di montagna, ho fatto Ingegneria Civile perché mi piaceva quel ramo e ho appena iniziato a lavorare, e attualmante faccio lo sviluppatore di software in ambito strutturale.
Oggi contento di aver fatto l'università non tanto per il titolo, ma per avermi costretto a trasferirmi in una città e confrontarmi con gente diversa. Mi sono così appassionato a viaggare, imparare le lingue e conoscere nuove culture. Ecco, secondo me per chi ha vissuto una infanzia come la mia l'università è un bel booster.
Ciao Marcello,
pienamente d'accordo con te sul discorso in generale. L'università deve essere lo strumento indispensabile per accedere a quel lavoro che sogni altrimenti si traduce in una perdita di tempo.
Detto questo però ti segnalo che l'università in Italia non è affatto quasi gratuita!
Mi sono laureato in giurisprudenza alla Federico II di Napoli e mi è costato circa 11 Mila euro ( senza contare i libri di testo da acquistare).
Inutile dirti che non sono ricco 🤣 e che basta davvero poco per pagare 2mila euro all'anno in un università statale!
Video molto interessante e pieno di spunti, e lo dico da persona di parte (ricercatore universitario). Lancio però un tema... Un corso così verticale che prospettiva di crescita può dare? Se studi da sviluppatore, sviluppatore potrai fare e punto. Mentre una istruzioni universitaria (3+2) lascia mille prospettive e se dopo anni decide di cambiare, di voler crescere lo puoi fare... Con questi corsi non credo sia la stessa cosa. Pensiero finito, buon Natale Marcello!
Assolutamente hai ragione infatti è stato detto anche è nel video! C’è però da considerare la crescita che si può fare in quei 4 anni di lavoro che ti fai nel mentre.
Sempre a parlare di tempo e investimento, io penso che la vita non possa essere inquadrata solo in questa ottica, la svuota totalmente di ogni significato. Si parla sempre dell'ottica del "iniziare subito e fare più soldi subito" come se l'unico obbiettivo fosse quello. Poi nel video non si parla neanche delle prospettive future, nell'arco di 10/15 anni uno che ha fatto un corso professionalizzante ha le stesse prospettive di crescita rispetto ad uno che ha fatto l'università? Generalmente non mi pare, soprattutto nel mondo della tecnologia si nota, infatti chi fa un corso professionalizzante rimane a fare la stessa cosa per tutta la vita, uno che fa l'università ha acquisito negli anni la capacità di uscire dai propri limiti per fare il salto di qualità (salto di qualità che per forza di cose puoi fare perché ti serve per passare dalle superiori all'uni)
Alcune volte iniziare a guadagnare subito è una necessità, come ho detto a inzio video non è sicuramente l’unico obiettivo della formazione :) per quanto riguarda le prospettive future io sono dell’idea che lavorare non significa necessariamente smettere di formarsi quindi penso dipenda molto dal singolo individuo
@@marcelloascani forse mi sono espresso un po' male sul secondo punto che hai citato e ti dò ragione anche perché in casa ho una persona che è riuscita a "scalare le gerarchie" (passami il termine) senza una laurea o addirittura corso professionalizzante. Detto questo il mio era un discorso più focalizzato sul mondo dell'informatica/sviluppo tecnologico perché ho personalmente visto i percorsi di crescita che qualcuno può avere in base alla sua formazione
Ho quasi 22 anni, non mi sono iscritto all'università dopo il liceo perchè sapevo di non essere pronto. La sola idea di frequentarla mi terrorizzava. 3 anni dopo penso che la frequenterò ma solo se all'estero oppure Bologna/Milano ed ovviamente qualora possa riuscire a lavorare e mantenermi totalmente allo stesso tempo. Sono scelte di vita... molti frequentano l'università solo perchè rappresenta uno STATUS Sociale, così non vengono visti come dei fannulloni. Poi si laureano e fanno le stesse cose che fanno quelli non laureati ma dai 3 ai 7 anni dopo rispetto a loro.
Ciao Marcello, sono un’ appassionato di Web Marketing, campagne pubblicitarie, pubblicità online.
Vorrei seguire un corso di formazione nell’ambito, magari in presenza con sede al nord, immaginando che il tema sia più sviluppato.
Prendendo spunto dall’ultimo video che hai pubblicato su Boolean, e avendo certe esperienze e conoscenze nell’ambito.
Ti chiedo se riusciresti a fare un video, appunto su un corso di Web Marketing, che consideri valido, o appunto un confronto tra alcuni di questi.
Grazie!
il senso del università, oltre a darti una visione di insieme su un dato campo è quello di ridurre l'asimmetria informativa tra il datore di lavoro e il lavoratore, completando un percorso di studi di 3-5 anni dimostri di essere in grado di impegnarti e di essere in grado di raggiungere un risultato.
Questo obiettivo per alcuni lavori (ex. sviluppatore web) può essere raggiunto anche con l'esperienza sul campo per altri invece le bariere di ingresso sono troppo elevate (ex medico, ingegnere, analista finanziario...).
Dipende molto dal tipo di lavoro che uno ha intenzione di fare
Io sono uno studente al conservatorio di musica. La bellezza di questa università è che puoi già lavorare anche non avendo la laurea,sono un batterista e i miei guadagni derivano dai concerti, diritti d'autore ecc ecc. Ma so che in ogni caso la Laurea mi garantirebbe la possibilità di insegnare nei licei musicali e in futuro poter essere professore universitario al conservatorio portando avanti allo stesso tempo la carriera di artista/musicista.
Menomale che ci sei tu! Grande! Ho buttato 5 anni di bocconi! Un genio
non l'ho detto io!
il grosso problema di boolean e che non prevede un corso per chi gia lavora e poter partecipare nel ' tempo libero' ovviamente ad una velocita inferiore ma non tutti posso permettersi di lasciare il lavoro ma magari prevedere un percorso graduale
Io ho fatto un po' tutto, due corsi professionalizzanti (bagnino e tecnico audio entrambi gratis con borse europee) università e conservatorio (informatica e musica elettronica), e secondo me dipende dipende molto da come si è fatti. A me vivere col paraocchi e no avere chiara la big picture non piace e mi sono piaciuti molto di più i miei percorsi accademici. Oltre a questo il problema della roba verticale e super intensiva è che se dopo scopri che ti fa cagare e tutto buttato via. Non hai competenze ad ampio spettro per fare cose più varie. E secondo me a 18 anni pochi sanno cosa vogliono e chi lo sa non è fare lo sviluppatore web per un RAL di 25k. Quindi ecco penso che il target di questo tipo di corsi in realtà sia gente più navigata che in realtà potrebbe anche gia avere una laurea con cui però non riesce a lavorare. Per me sono proprio percorsi con obiettivi e target diversi. Se hai 18 anni va bene una cosa, se ne hai 38 un'altra.
Se l’università dovesse fornire , parlo ad esempio di facoltà come informatica (prima del normale ciclo dei 3 anni) , certificazioni al superamento di un blocco di esami collegati (esempio: programmazione1+programmazione2+programmazione web) penso distruggerebbe i corsi professionalizzanti
Teoricamente puoi metterli nel CV, se poi vogliono le provo che tu abbia le conoscenze in quell'ambito possono farti tranquillamente delle domande durante il colloquio (a me è succeso, mi chiesero la manipolazione di un array, una funzione ricorsiva, come manipolare una struct con i puntatori, es. Da 2min ciascuno se te li ricordi, se no massimo 5m ci metti) o direttamente ti chiedono il pagellino (es. Nel mio cv ho messo tutti i progetti fatti in uni, e quando me li chiedono mostro una parte dei progetti)
Credo che il contenuto che cerchi di veicolare con questo video sia plasticamente dichiarato nei 20 secondi iniziali: SEI DI PARTE.
video interessante. Visto che mi piace sottolineare le critiche piuttosto che gli elogi, faro' cosi anche stavolta hehe.
Allora, io ho studiato ingengneria e lavorando all'estero sono anche io d'accordo che l'universita' italiana e' piu teorica di quelle anglosassoni in generale (la mia esperienza e' per UK), non solo per la presenza di stage etc ma proprio come materie e tipologie di studio. Se da un lato sono d'accordo che piu esperienza pratica nel mondo del lavoro servirebbe moltissimo (ed anzi spero venga introdotta sempre piu), dall'altro lato bisgona dire che la formazione teorica (almeno in ingegneria) e' molto utile ed apprezzata nel long run, soprattutto all'estero dove il laureato medio non ha questa formazione. Infatti, nonostante richieda piu tempo ed energia la differenza nell'approccio a nuovi problemi si vede. Facendo un paragone, quel tipo di formazione in genere in UK la ha chi ha fatto un dottorato. Il discorso su questo aspetto sarebbe comunque abbastanza lungo, ma volevo sottolineare questo.
Inoltre, credo che la differenza tra un laureato ed uno che ha fatto un corso non si possa valutare come investimento nel breve periodo (1 o 2 anni) ma nel lungo periodo (una decina d'anni), perche' in quel modo e' ovvio che se a 20 anni guadagni 1700 euro al mese invece di studiare fino a 24 guadagnando zero e' meglio. Se pero poi dopo 10 anni fai ancora il programmatore a 1800 euro e il tuo capo e' quello che a 24 faceva ingegneria informatica allora il giudizio cambia :)
Cmq sempre contenuti interessanti, grande
In 6 mesi con Boolean impari quanto 3 esami di ingegneria, la differenza sostanziale è che i corsi professionalizzanti ti insegnano una cosa per un determinato scopo, l’università ti dà molte più nozioni, poi il discorso sulla praticità/mondo del lavoro per quanto riguarda ingegneria non lo conosco. Quello di cui sono sicuro è che gli esami orizzontali dell’uni non sono accessori, sono necessari per una formazione a 360 nella disciplina scelta. Non sono contro i corsi o autodidatta, però secondo me sono state dette cose un po’ imprecise e non è stato fatto un vero discorso oggettivo, poi magari sbaglio.
Detto questo buon anno a tutti 😁🎉
Dipende dalla facoltà a mio avviso. Le lauree scientifiche e tecnologiche sono imprescindibili per fare alcuni lavori. Se invece si parla dei soliti lavori aziendali come commerciale estero, acquisti o risorse umane, è molto meglio l’esperienza e il carattere. Per quanto riguarda certe lauree che richiedono comunque uno studio (vedi avvocato) meglio valutare se conviene, dato che tanti non trovano lavoro o lo trovano poco pagato e vanno in azienda (per carità, magari nel settore legale, quindi in tal caso serve). I vecchi mestieri come idraulico, elettricista e muratore sono sempre richiesti e spesso guadagnano di più di un dipendente in azienda laureato o meno. Certo sono lavori usuranti e spesso considerati poco intellettuali e di rango inferiore, quando in realtà sono altrettanto nobili oltre che formare la praticità e il saper fare: spesso si esce da anni di studio e non si sa avvitare una lampadina. Ok, chiami ilelettricista, ma credo che sia importante saperlo fare
Ogni lavoro habla sua dignità ed è utile. Lo dico da laureato
Io sono un elettricista che però ha le vertigini per cui ho scelto altro e ora sono in università perché non trovo il lavoro che vorrei fare che non c’entra nulla col percorso precedente
@@muxinthebox97 bravo segui i tuoi obiettivi
@@ilgattosapiente5574 ne sto pagando il caro prezzo a livello emotivo personale, sempre litigare perché sono un figlio inutile e fallito, alla mia età gente si sposa, ha lavoro e la macchina. La cosa si fa sempre più complessa, potrei arrivare al limite, per poi mollare tutto.
Grande Marcello
Beh ora come ora ci sono gli its che sono molto utili perché puoi fare comunque due anni di formazione alternata alla pratica del lavoro, in più si può prendere una laurea al terzo anno, io per dire faccio un its e studio marketing e comunicazione ma oltre a questo corso c’è anche quello di international che è una figata poiché studi all’estero
L'essenza dell'università è l'educazione al pensiero critico ed alla disciplina mentale. Non tutti i corsi sono professionalizzanti, alcuni generano cultura e metodo poi la propria professionalità bisogna inventarsela. Bisogna aggiungere che sono pochi gi italiani che sono in grado a 19 anni di essere "imprenditori di sé stessi" ed il più delle volte non conoscono nemmeno le loro qualità e potenzialità. L' Università garantisce con un percorso organico il tempo di maturare e conoscere se stessi. Personalmente ho fatto il percorso più lungo possibile laurea (6 anni), specializzazione (5 anni), dottorato (4 anni).
Sul fatto che l'università non insegni la pratica sono d'accordissimo. Appena ci si laurea si viene gettati nella fossa dei leoni. Però la rifarei mille volte perché per fare il medico veterinario devi farla per forza =D !
Io direi che un altro fattore importante è capire dove si vuole andare a lavorare dopo la laurea. La Svizzera che è ha un ora e mezza dall’Italia ha un sistema totalmente diverso. Alcune laurea o licei non sono ritenuti validi. La ad esempio sarebbe molto difficile presentarsi senza un percorso universitario. Questo perché in Svizzera o si fanno 3/4 anni di liceo comprerei di 3 giorni di lavoro e sue di scuola e dopo si va a lavorare oppure liceo e laurea direttamente. Quindi un altro dettaglio importante è capire come funziona il sistema di un possibile paese in cui vorresti vivere.
Pensi troppo al guadagno, senza tenere abbastanza conto di passioni e di tutti i vantaggi che offre la vita universitaria e lo studiare ciò che interessa davvero
Ciao Marcello, ti seguo da tanto e sono un grande fan dei tuoi contenuti, ma credo questo video offra una visione estremamente biased, se non erronea del tutto. Oltre a sorvolare su aspetti chiave come l’esperienza di vita universitaria e il network che puoi creare, non sottolinea il valore che ad oggi è ancora oggettivamente dato alla laurea, soprattutto certe lauree (in certe università magari) che non è paragonabile a questo tipo di corsi professionalizzanti. Le migliori società al mondo per tantissimi ambiti assumono solo ed esclusivamente con una laurea, tendenzialmente 110L e in tempo, e questa è una realtà, piaccia / sia condivisibile o meno. In generale l’università ha tantissimi pro che vengono ignorati nel video e che richiederebbero quanto meno il racconto di uno studente / un laureato da comprare a quello dell’intervistato che tira acqua al suo mulino in maniera forviante (a mio avviso)!
Marcello, perché non fai qualche collaborazione con gli ITIS, che hanno proprio l'obbiettivo di formare gli studenti al lavoro.
Marcello ci sono persone che lavorano durante l'università, io sono una di loro. Ti puoi formare e fare esperienza allo stesso tempo, basta volerlo.
assolutamente d'accordo! lo dico anche nel video
Beh almeno voi non dovete pagare un patrimonio per fare l'università come noi americani... quindi non credo ci sia nessun rischio grosso nel provarci, no? Per tante persone è la scelta giusta e penso comunque che il studiare senza bisogno di preoccuparsi dei soldi sia una cosa bella. Mentre io ad esempio ho fatto l'università qui negli usa ma due anni dopo essermi laureato ho deciso di cambiare strade. Nonostante il mio nuovo mestiere (che faccio come freelance) non ha niente a che fare con ciò che ho studiato all'università, avevo comunque ben 30 mila dollari da ripagare. Che tristezza.