Perché il ventunesimo potrebbe essere il secolo indiano e non cinese

L’India, considerata la più grande democrazia del mondo, punta a diventare la terza potenza mondiale nei prossimi anni. Gli elementi per poter raggiungere questo risultato ci sono: negli ultimi anni il PIL indiano è cresciuta del 7%, la disoccupazione oggi è inferiore al 10%, il debito pubblico è basso, l’avanzamento tecnologico del Paese è in continuo aumento.
Resta comunque il problema delle disuguaglianze economiche in aumento, la suddivisione della società in caste e le tensioni tra gruppi religiosi, in particolare tra indù e musulmani. Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia, analizza i fattori che potrebbero contribuire a rendere il 21esimo secolo come il secolo dell’India.
La rubrica "C'è futuro e futuro", per discutere oggi le scelte per un futuro sostenibile.
A cura di Elis Viettone e Maddalena Binda
Editing e grafiche di Maddalena Binda