Grazie di questi 4 video, sono un 19enne che dopo aver amato il Werther e il romanticismo in generale, mi son letto questa grande opera, il Faust, che ho adorato alla follia. Nonostante mi sia sembrato che a voi non abbia poi così tanto appagato, ho apprezzato il modo di trattarlo spesso ironico e a volte critico, mi avete fatto riflettere su molte tematiche di cui non avrei riflettuto senza certi stimoli. Continuerò a seguirvi quando tratterete autori che potrebbero interessarmi
Un caro saluto a voi. Bentornati e benritrovati. Vorrei fare due considerazioni sullo Streben e poi riportare un episodio molto singolare della vita di Goethe. D' Amico ha spiegato che lo Streben faustiano si può intendere come l' impulso alla libertà al fine di guadagnarsela , nella misura in cui si può dire libero solo colui che anela(streben) attivamente alla libertà, lottando per essa. Stando così le cose, non si può non pensare alla dialettica hegeliana - benché posteriore - nella figura del padrone: la lotta per la vita/libertà stabilisce chi sarà padrone/libero e chi sarà servo( almeno in un primo momento). Lo Streben , inoltre, è presente anche nel capitolo intitolato Studierzimmer , in cui Faust è impegnato nella traduzione del Prologo giovanneo. Dopo svariati tentativi di tradurre Wort( Verbo/Parola), opta, infatti , per Tat (atto), anche qui - a parte la hybris di voler modificare il testo sacro -a testimonianza dell' attivismo di cui sopra, attivismo che poi sarà alla base dello sviluppo della borghesia o , se si vuole, del protocapitalismo. Infine l' episodio biografico. È risaputo che l'ispirazione per il Faust fu proprio la decapitazione di una giovanissima ragazza che aveva ucciso il neonato , negli anni in cui Johann Wolfgang era ancora uno studente. Molti anni dopo, quando Goethe faceva parte della giuria della città di Weimar, non esitò invece, a schierarsi tra coloro che votarono per la pena di morte relativamente a un altro episodio di infanticidio. Vivo in Germania da molti anni e posso dire che Goethe simboleggia perfettamente l' essere tedesco: misero e sublime nello stesso tempo A parte questo la sua opera rimane , come lui stesso la definì, incommensurabile.
Ti ringrazio per le considerazioni. Dato che vivi in Germania, potresti confermare il fatto che nel tedesco di oggi uno “streber” non è propriamente una brava persona, tanto che il parallelo più adatto, nella temperie anarcoliberista (per lo più nordamericana) è il termine “hustler”, che difatto i libertarian ritengono elogiativo, ma che noi eruropei “medievali” possiamo identificare col termine dantesco “baratteria” (Sermonti: (…) dirama dal francese sulle lingue romanze una ragnatela di significati che include «l’agire», «l’agitarsi», «il litigare», «il darsi da fare», «il fare affari», «il negoziare», «il trafficare», «l’indebitarsi», ecc. ecc.) Il concetto di streben, insomma, tende a privilegiare il “darsi da fare” sul “fare”. E infatti gli angeli stessi, celebrando la salvezza di Faust, proclamano: Salvato dal male è questo nobile anello del mondo spirituale, chi sempre faticò a cercare noi possiamo redimerlo.
Grazie della risposta. Concordo con quanto scritto, anche se credo che il tema dello Streben sia primariamente quello di affaticarsi sempre a tendere più oltre nell ' ambito della conoscenza. Non a caso, proprio all' inzio della tragedia, Faust, ormai disilluso dalla ricerca vana della Verità, si affida alla magia e invoca il Geist.
Grazie di questi 4 video, sono un 19enne che dopo aver amato il Werther e il romanticismo in generale, mi son letto questa grande opera, il Faust, che ho adorato alla follia. Nonostante mi sia sembrato che a voi non abbia poi così tanto appagato, ho apprezzato il modo di trattarlo spesso ironico e a volte critico, mi avete fatto riflettere su molte tematiche di cui non avrei riflettuto senza certi stimoli. Continuerò a seguirvi quando tratterete autori che potrebbero interessarmi
Letteralmente io
Un caro saluto a voi. Bentornati e benritrovati.
Vorrei fare due considerazioni sullo Streben
e poi riportare un episodio molto singolare della vita di Goethe.
D' Amico ha spiegato che lo Streben faustiano si può intendere come l' impulso alla libertà al fine di guadagnarsela , nella misura in cui si può dire libero solo colui che anela(streben) attivamente alla libertà, lottando per essa.
Stando così le cose, non si può non pensare alla dialettica hegeliana - benché posteriore - nella figura del padrone: la lotta per la vita/libertà stabilisce chi sarà padrone/libero e chi sarà servo( almeno in un primo momento).
Lo Streben , inoltre, è presente anche nel capitolo intitolato Studierzimmer , in cui Faust è impegnato nella traduzione del Prologo giovanneo. Dopo svariati tentativi di tradurre Wort( Verbo/Parola), opta, infatti , per Tat (atto), anche qui - a parte la hybris di voler modificare il testo sacro -a testimonianza dell' attivismo di cui sopra, attivismo che poi sarà alla base dello sviluppo della borghesia o , se si vuole, del protocapitalismo.
Infine l' episodio biografico. È risaputo che l'ispirazione per il Faust fu proprio la decapitazione di una giovanissima ragazza che aveva ucciso il neonato , negli anni in cui Johann Wolfgang era ancora uno studente.
Molti anni dopo, quando Goethe faceva parte della giuria della città di Weimar, non esitò invece, a schierarsi tra coloro che votarono per la pena di morte relativamente a un altro episodio di infanticidio.
Vivo in Germania da molti anni e posso dire che Goethe simboleggia perfettamente l' essere tedesco: misero e sublime nello stesso tempo
A parte questo la sua opera rimane , come lui stesso la definì, incommensurabile.
Ti ringrazio per le considerazioni.
Dato che vivi in Germania, potresti confermare il fatto che nel tedesco di oggi uno “streber” non è propriamente una brava persona, tanto che il parallelo più adatto, nella temperie anarcoliberista (per lo più nordamericana) è il termine “hustler”, che difatto i libertarian ritengono elogiativo, ma che noi eruropei “medievali” possiamo identificare col termine dantesco “baratteria” (Sermonti: (…) dirama dal francese sulle lingue romanze una ragnatela di significati che include «l’agire», «l’agitarsi», «il litigare», «il darsi da fare», «il fare affari», «il negoziare», «il trafficare», «l’indebitarsi», ecc. ecc.)
Il concetto di streben, insomma, tende a privilegiare il “darsi da fare” sul “fare”. E infatti gli angeli stessi, celebrando la salvezza di Faust, proclamano:
Salvato dal male è questo nobile
anello del mondo spirituale,
chi sempre faticò a cercare
noi possiamo redimerlo.
Grazie della risposta. Concordo con quanto scritto, anche se credo che il tema dello Streben sia primariamente quello di affaticarsi sempre a tendere più oltre nell ' ambito della conoscenza. Non a caso, proprio all' inzio della tragedia, Faust, ormai disilluso dalla ricerca vana della Verità, si affida alla magia e invoca il Geist.
Grazie x le info
Per D'Amico: ma quel pacchetto di sigarette con la scritta IL FUMO UCCIDE ê Subliminale x rimandare l' *Inorganico* ?
quindi i ricconi sono piu' indegni degli indegni?