SPOPOLIAMO: indagine sullo spopolamento in un paesino di mare. #1: Rita
HTML-код
- Опубликовано: 31 янв 2025
- #SPOPOLIAMO! - Indagine sull’emigrazione giovanile di un piccolo paesino di mare.
Un semplice colpo d'occhio ai dati relativi all'andamento demografico della popolazione castrense (ma è così ovunque nei piccoli comuni del #Sud e delle zone montane) dal 2000 al 2019 pone in evidenza alcuni aspetti che fanno riflettere.
Il numero delle nascite ha subito una progressiva diminuzione passando da 32 nati nel 2000 a solo 6 nati nel 2019, con un'evidente flessione (da 23 a 13) nel 2009, anno successivo all'inizio della crisi economica.
A questo dato corrisponde, purtroppo, una mortalità costante, che si attesta sempre sopra i 20 decessi l'anno, con picchi anche di 28. Significativi sono anche i dati relativi al flusso migratorio della popolazione che riporta gli iscritti e i cancellati dai registri anagrafici: il numero di residenti migrati in altri comuni è spesso superiore a quello di chi arriva. Non emerge dai registri, ma è evidente a chiunque viva nei piccoli comuni come il nostro, la progressiva assenza dei giovani, spesso costretti ad allontanarsi per studio o lavoro, che in troppi casi non fanno ritorno a casa nell'immediato. Il risultato è, inevitabilmente, un crescente #spopolamento dei piccoli borghi.
Quali sono le cause e gli effetti di questo fenomeno? Quali sono gli interrogativi da porsi? Quali le possibili soluzioni? Prima di chiedersi come contrastare lo spopolamento, occorre, a nostro parere, interrogarsi in primis sul perchè della fuga di risorse di giovani dai nostri territori.
Abbiamo deciso di chiedere a loro, i diretti interessati, ai nostri giovani, perchè sono andati via e, sopratutto, se intendono tornare in Salento.
Cosa spinge tanti giovani meridionali - e, più specificatamente, salentini - a lasciare il proprio paese, la loro terra, la loro casa?
Le motivazioni sono le più varie, ma spesso attengono al percorso universitario da intraprendere e alla voglia di mettersi in gioco in un ambiente più dinamico. Una volta acquisite professionalità ed esperienza, però, rimane la speranza di poter, un giorno, tornare.
Rita, 27 anni, a Parma da nove per studio e lavoro, lo racconta benissimo.