FLAVIO FUSI - LA BALLATA DELLE FRONTIERE (ospite di Tuscia Art Lab)

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 20 окт 2024
  • 12 ottobre 2024 - Biblioteca dell’Abbazia cistercense di San Martino al Cimino (Viterbo), nell’ambito della nuova rassegna invernale di Tusca Art Lab “Reportage tra fatti e testimonianze” di Giulia Marchetti, è stato presentato il nuovo libro del giornalista e inviato di guerra per RAI3 Flavio Fusi dal titolo “La ballata delle frontiere, storie dal secolo belva”(Exòrma edizioni, Roma 2024) con la prefazione di Giovanni Floris.
    Quattro citazioni aprono la lettura di questo commovente volume di testimonianze e racconti segnati su un taccuino ingiallito,da un cronista che ha guardato con orrore i fatti accaduti su terreni di guerra, ancora molto attuali:
    “Dove sta la frontiera? Ti ci trovi proprio sopra” (Jafar Panahi, regista iraniano che ha trascorso più tempo nelle carceri di Teheran che a fare film.); “Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini”(Jurij Gagarin); “La memoria, come l’amore, è un atto di immaginazione, un abbandono e un possesso” (Susan Dott); “Tutti noi siamo una macchia al nostro passaggio: impurità, crudeltà, abuso,errore,escremento, seme” (Philip Roth)
    Il punto di riferimento costante di queste storie, è il sogno di un mondo senza frontiere e la disillusione di un mondo in cui le frontiere si moltiplicano. Un libro che sfiora tutti gli angoli della terra, molti viaggi anche personali che hanno portato Flavio Fusi sulle tracce di García Márquez o ad aspettare l’arrivo delle balene.
    Giornalisti che parlano di giornalismo. Ha dialogato con l’autore del libro il giornalista, Giorgio Renzetti, per 35 anni redattore de “Il Messaggero”, che ha posto l’attenzione sulle ballate delle frontiere mobili che possono essere un fiume, un ponte, un bosco: “queste frontiere che continuamente si spostano, avanzano, tornano indietro, un libro che ci permette di ragionare e capire perchè sono successi determinati avvenimenti drammatici. E perché, ahinoi, stanno purtroppo continuando”.

Комментарии •