Complesso di Edipo e Forclusione del Nome del Padre
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- Опубликовано: 9 фев 2025
- Per approfondire: www.nicoloterm...
Nel complesso di Edipo Jacques Lacan distingue "tre tempi", ossia tre scansioni logiche. In un primo tempo, in una fase precoce dello sviluppo, il bambino sente di essere tutto per la madre, ciò che appaga la madre completamente.
L’entrata in scena del Nome-del-Padre segna la separazione della coppia madre-bambino, instaurando il passaggio da questa dialettica immaginaria al secondo tempo dell’Edipo: quello dell’interdizione paterna.
La funzione paterna opera una duplice manovra d’interdizione (castrazione simbolica), rivolgendosi sia al bambino che alla madre: quest’ultima non può più soddisfarsi completamente nel bambino, che a sua volta viene sganciato dall’identificazione immaginaria al fallo, cioè dall’identificazione all’oggetto del Desiderio Materno.
La legge veicolata dal Nome-del-Padre non è soltanto un’interdizione del godimento, infatti il tramonto dell’Edipo apre al bambino una dimensione che sta al di là del sacrificio del suo godimento.
L’intervento del Nome-del-Padre è necessario affinché il soggetto trovi posto in un apparato simbolico. Questo è il carattere duplice della funzione paterna dal punto di vista della legge: da una parte l’interdizione e dall’altra l’abilitazione al desiderio.
Nel pensiero di Lacan il Nome-del-Padre è un significante paterno - ha cioè valore fondativo - proprio perché significante. Nella psicosi viene meno la funzione costitutiva del Nome-del-Padre.
Dal punto di vista psicopatologico possiamo riscontrare due livelli di compromissione del rapporto tra il soggetto e la dimensione del significante: il primo riguarda la mancata simbolizzazione primaria del piano dei bisogni, che non vengono riconosciuti da un Altro in grado di dare senso all’esperienza del soggetto.
Il secondo livello riguarda invece la forclusione del Nome-del-Padre: nonostante sia avvenuta la simbolizzazione primaria, il desiderio materno rimane svincolato da un Altro che possa fungere da Terzo nella relazione madre-bambino. L’Altro dello psicotico rimane dunque non regolato da nessun Altro. In tal modo il soggetto è in balia di una relazione di tipo speculare-simmetrico.
Il soggetto psicotico cercherà di colmare l'assenza del Nome del Padre attraverso un rimedio metaforico: nel posto assente della metafora paterna lo psicotico inserirà una “metafora delirante”. Per questo motivo Freud sottolineava che il delirio è un processo di guarigione che permette una stabilizzazione del soggetto.
Si rimanda anche a:
Tradurre dal silenzio. La psicoanalisi come esperienza assoluta (2018):
amzn.to/2SumE8x
A ciascuno la sua relazione. Psicoanalisi e fenomenologia nella pratica clinica (2019)
amzn.to/3nX5snP
L'intervallo della vita. Il Reale della clinica psicoanalitica e fenomenologica (2020) amzn.to/3eq2apZ
#complessoEdipo #forclusione #metaforapaterna #desiderio #castrazione #complesso #di #Edipo
Spiegazione cristallina, grazie prof
Interessante. Mi è stato utile per capire l'analisi che Recalcati fa della psicosi di Van Gogh
Eccellente
Si può dire che la funzione nome del padre è ciò che contrasta con la madre coccodrillo? (Anche se non è detto che il coccodrillo sia la madre e il nome sia del padre)
Sì, possiamo anche dire che la funzione paterna si contrappone al desiderio cannibalico della madre coccodrillo (cfr. Lacan, Sem.XVII). Trovo molto pertinente la sua sottolineatura sul fatto che il coccodrillo non sia sempre la madre e che il significante che diventa “paterno” non sia sempre veicolato e trasmesso dal padre.
@@nicoloterminio Salve prof Terminio, volevo chiedere
quali sono le dinamiche per Lacan del "Complesso di Elettra", cioè dell'innamoramento della figlia nei confronti del Padre, esiste in Lacan questo oppure esiste solo per Jung? Quali sono le dinamiche di questo Complesso di Elettra secondo Lacan, cosa accade nel rapporto tra Figlia e Padre secondo Lacan? La Ringrazio!
@ sul rapporto tra figlia e padre può approfondire le questioni legate all’isteria, in particolare il caso di Dora. Su questo stesso canale può trovare alcuni video su questo tema. Grazie tante per l’interesse.
Se e' il desiderio della donna a sostituirsi al desiderio della madre allora e' il desiderio della non madre l elemento fondamentale . Questo porta ad interrogare il ruolo del femminismo come istituzione sociale e culturale nel suo rapporto con la forclusione del Nome del Padre ( o del Desiderio della Non Madre cioè della Donna ) . In quanto se il Desiderio della Donna viene meno, se il femminismo e' assente allora niente dis identifica piu' il bambino dall' essere il fallo che ottura la mancanza della madre - il bambino non smettendo mai di essere il fallo della madre non potrà mai avere il fallo . Quindi mi sembra che il problema del Nome del Padre in Lacan ci porti ad interrogare il rapporto tra forclusione del Nome del Padre e psicosi in una determinata direzione : in quella delineata dalle tesi sul plusmaterno della Pigozzi in cui il venire meno del femminismo comporta il naufragare della donna nella madre e quindi la forclusione del Nome del Padre . La causa delle psicosi e' quindi non tanto paterna e familiare ma sociale e culturale . In questo senso andrebbe indagata anche l' evaporazione del femminismo per le psicosi e non solo l' evaporazione del nome del padre .
il plusmaterno della Pigozzi (neologismo che si poteva anche evitare poichè non aggiunge niente di nuovo) punta a una donna che è tutta nell'Edipo. Se dice che il rischio sociale è una adolescenza senza fine vuol dire che sta pensando ad una fobia generalizzata e non alle psicosi. Quello che è negato (e non precluso) è la femminilità come al di là dell'Edipo. Nella psicosi si può trovare sia la spinta alla madre (super-io) che la spinta a La donna (erotomania). Qui in gioco non è la volontà psicotica, ma un desiderio posticcio. La madre di cui parla la Pigozzi sembra una molto identificata immaginariamente ad un uomo, una isterica di ferro insomma. Se vedi il discorso del capitalista, lì è il Fallo che è messo fuori gioco. Ma è ancora in una logica significante. Tu sbagli nell'identificare il desiderio della madre a quello di una non madre, mentre è il desiderio di una "non-tutta" madre. Seminario xx docet. Quello che sarebbe veramente da indagare è la torsione che subisce la nevrosi nel discorso del capitalista.
Cosa significa simbolizzare il desiderio dell altro ? Grazie a chi volesse rispondere alle mie due domande :)
Per una breve riflessione che tocca i temi delle sue domande mi permetto di segnalarle questo spunto pubblicato sul mio sito web: www.nicoloterminio.it/psicoanalisi-psicoterapia/adolescenza-educazione-e-famiglia/testimoniare-l-amore.html.
Le considerazioni che vengono formulate valgono per ogni incontro con l’alterità radicale del partner.
Cordialmente,
NT
@@nicoloterminio la soggettivazione dell'Edipo nele dinamiche madre,padre, bambino e Fallo ecc in che modo può dterminare l'orientamento sessuale di una persona, dal punto di vista di Lacan da cosa è determinata l'eterosessualità, l'mosessualità (maschile e femminile) e la transessualità
Uno che è omosessuale?