"È stata veramente una bella esperienza BASATA SULL'ONESTÀ INTELLETTUALE"...a me basta questo x capire Lo spessore di questo ALPINISTA che stimo....tutte le polemiche vengono spazzate dal vento...ONORE A TE ALPINISTA DANIELE NARDI🇮🇹
Meglio spegnersi cosi, inseguendo un sogno, piuttosto che spegnersi timbrando tutti i santi giorni della propria vita il cartellino in una fabbrica con la morte nel cuore. Meglio spegnersi cosi, piuttosto che chiudersi tutte le Domeniche in un centro commerciale a girare come zombie. Meglio spegnersi cosi, piuttosto che stare con un partner che non si ama. Chi critica le scelte di Daniele, sotto sotto lo invidia. Non sono un Alpinista e non capisco una ceppa di questo sport estremo, ma ho una stima infinita per quello che ha fatto questo ragazzo. Riposa in pace.
la sua era diventata una GRANDISSIMA OSSESSIONE, e il Signor Reinhold Messner , gli aveva anche detto che salire di inverno e fare quel percorso sarebbe stato stupido ed un tentato suicidio. Facciamo informazione come va fatta e non come piace farla a voi altri. Tutti amavamo Daniele Nardi, io per primo che in più occasioni avevo avuto modo di stringergli la mano e di parlare con lui di questa grande passione che accomuna tantissimi di Noi, e sono certo che Nardi era consapevole delle pochissime possibilità che avrebbe avuto in questo tentativo estremo. La Montagna, troppo spesso, diventa OSSESSIONE.
complimenti per il video, davvero ben fatto. Ottima narrazione. Confido nel recupero delle salme con la speranza che slavine/valanghe non compromettano la posizione localizzata dalla squadra dei soccorsi. R.I.P. ragazzi
@@eleg5728 Non ci siamo... Vorresti forse insegnarmi tu quali persone io debba stimare e ritenere coraggiose!? Pecchi di presunzione. Ciao e buona vita
@@d.a.9962 nessuno vuole pilotare il tuo modo di pensare,però una riflessione davanti alla morte,va fatta,no?io ho paura e mi sento responsabile della mia vita ,non solo in quanto mia,ma anche perché lasciare sola mia moglie senza di me è una cosa tremenda,pensarla sola e sofferente è la sensazione più brutta di tutte,ecco perché, secondo il mio punto di vista,il coraggio deve essere anche nei confronti degli altri è non solo di se stessi,non giudico comunque il suo operato,e nemmeno il tuo pensiero,soltanto vorrei esporre il mio.
D. A. Guarda che il coraggio è di quelli che fanno qualcosa per gli altri: ad esempio un vigile del fuoco che rischia la propria vita per salvare da un incendio persone etc. Non chi scala una vetta sapendo quello che lascia nell’alta probabilità di rischiare la propria vita. Chi non ha scopo fa così
@@eleg5728 sono d'accordo,basta con questa storia per la quale rischiare la propria vita facendo soffrire alla morte i propri cari sia una cosa da fighi, molti ti rispondono che per loro l'adrenalina è tutto,e con questa scusa si mettono in Salvo,io spero tanto che queste persone si possano trovare.ma un po devi mettere in conto la sorte...
Da tuo concittadino e allievo di arrampicata, posso solo dire che è stato un onore conoscerti.. Sarai per sempre un esempio.. RIP DANIELE, ci mancherai
Slim88 Shady vivo a Latina mare da 10 anni e Sezze la conosco solo in occasione della famosa sagra, di passeggiate in montagna lì intorno, dato che la amo come la mia vita, ne ho fatte un po', sono profana ignara e ignorante in materia, ma la amo, la ritengo vita! C'è un pensiero di Thoreau citato nell' Attimo fuggente (Robin Williams, film che ha influito molto nella mia adolescenza) ... Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e profondità, succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita, e non accorgermi, in punto di morte, che no ero vissuto... Beh sicuramente bosco e Nanga Parbat sono due cose totalmente diverse ma il concetto della montagna, dell'altitudine come proiezione ed elevazione interiore, ricerca della forza interiore, sfidare se stessi cercando di surclassarsi... credo tu lo capisca. Spero davvero che a Sezze facciano ciò che ho letto e dedichino la cima più alta del Sempervisa al tuo maestro. Ad Maiora ...
@@AliasTheltica molto bella la citazione..e concordo a pieno con te sul fatto di dedicargli la vetta della montagna sulla quale si è fatto le ossa.. È il minimo che si possa fare..
Alias Theltica io sono di Sezze e oggi anno fatto il lutto cittadino noi abbiamo fatto pure un cartellone per Daniela è siamo rimasti due minuti in silenzio è suonata pure la campanella della chiesa
@@armybts9257 hanno, anzi avete avuto un bel pensiero, proponete a scuola di fare gite in montagna alla scoperta della vita che essa regala. Fate trekking tra la natura e provate a stendervi in silenzio con gli occhi chiusi ad ascoltare... i suoi suoni sono la musica più dolce che c'è. Un modo ancora più bello per onorare ed onorarvi ;)
Alias Theltica ci proverò domani io vado ha scuola e provo ha diglielo forse con il pullman con tutta la scuola sulla montagna ha norma bho vedrò se si può fare
Il rispetto si da a chi deve fare qualcosa per forza non a chi si suicida, chi si suicida non da valore alla vita e se ne frega di chi gli sta intorno e gli vuole bene, mi dispiace per i suoi figli sua moglie e le persone che lo volevano bene.
Daniele Nardi ogni volta che ci penso... lui e il suo sogno ... incredibile dopo tutto quello che era successo nei tentativi precendenti la caduta .. lo shok l incredibile discesa al campo base .. e ancora li a riprovarci .. chissa se qualcuno provera ancora in quella impresa .. per quella via ... che si puo' chiamare LA VIA NARDI
Video stupendo. In particolar modo il passaggio a 3:54 Narrazione, inoltre, che rende omaggio al suo meraviglioso lavoro. Anche se fa male leggera quella parola nel titolo.
A tutti quelli che commentano denigrandolo perché lascia moglie e un figlio : quanta pochezza... e ricordatevi che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna che non mancherà di amare suo figlio trasmettendogli amore e grandezza di pensiero così come era il padre. Se lo ha sposato se ci ha fatto un figlio ha accettato tutto di lui. Questo è amore. Meditate gente
ha inseguito il suo sogno e si è "addormentato" sulla montagna che voleva scalare...... entusiasmo e determinazione da non sottovalutare....ma sfidare certe situazioni ci espone alla realtà che siamo mortali.... UN FORTE ABBRACCIO ai familiari....
La mia passione per l'alpinismo è nata anche grazie a Daniele che nelle sue avventure riusciva a trasmetterti l'entusiasmo nello scalare queste magnifiche montagne. Nelle sue scalate aveva stretto numerose amicizie con compagni di scalata improvvisati e con tanto entusiasmo,vivendo questo sport con la felicità e non con la voglia di fare qualche record per poi andare in TV. Credo che la sua più grande delusione non sia stata il non riuscire a scalare lo sperone e il Nanga in inverno ma sia stata la pugnalata alle spalle di Simone Moro. Purtroppo Romoletto ci mancherà ma di sicuro ha scritto una pagina importante nel Mondo dell'alpinismo...
Mah, tutti ce l'hanno con Moro ma i compagni originali di Daniele, che poi furono in accordo di tenerlo fuori, erano Txikon e Sadpara. Gli stessi che non hanno esitato un attimo a lasciare il K2 per andare a soccorrere lui e Tom. Fu una decisione dura e scomoda, come tantissime quando devi affrontare un 8000. Ma non parliamo di ingiustizie o coltellate alle spalle o come ho sentito ultimamente, di responsabilità morale sulla morte.
Pace e Rispetto a questi due esploratori, Daniele Nardi e Tom Ballard, a questa gente che va oltre….oltre i pensieri della gente, oltre le possibilità che ti vengono inculcate dalla società, oltre la loro voglia di Vedere oltre. Non si possono commentare queste imprese, se prima non si pensa che l’Esistenza è incomprensibilmente complessa e che la nostra consapevolezza quotidiana le ferma con le sue limitazioni. Non giudicate…non sta’ a Voi. “E se tu non dovessi tornare, come vorresti essere ricordato?”: ”Come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile e però non si è arreso”.
TINDARO LEONE e in effetti non bisognerebbe vendere neanche le droghe ! Ahahah Comunque io penso solo a quelli che restano: quando ti muore un genitore e poi in questo modo senza malattie sano come un pesce, un pensiero glielo devi dare e resta poi l’amaro in bocca che si poteva ovviamente evitare. Non bisogna diventare mai fanatici di una idea... è solo una idea...
@Ele G il nuovo testamento secondo secondo Ele. Suvvia, le persone hanno il diritto di fare della propria vita quel che vogliono, al di là di ogni costume morale. Smettetela nel dire che era un "suicidio" fin dall'inizio e che non si doveva permettergli di partire. Quando si combatte per la propria vita e si perde, non può essere un suicidio. La battaglia l'ha scelta lui con le piene facoltà umane, chiamatela pure sconsideratezza, follia ma non dimentichiamo che non esiste un unico modo di vivere la propria vita. Da biasimare resta solo la non responsabilità di prendersi cura di un figlio che aveva bisogno certamente di lui, "egoista".
La passione muove un uomo e non c è cosa più bella, morire per amore e passione di qualcosa non è morire... ora dopo anni sei ancora lì nella tua montagna ,nel tuo sogno... GRANDE DANIELE
Quante stronzate si sparano quando si è comodi comodi, magari sulla poltrona di casa, a scrivere un commento su un qualcosa di cui non si possono comprendere le circostanze. Ora tu capisci che tra la fantasia e la realtà ci sta di mezzo un oceano, e trovarsi su una vetta di quel tipo, nel gelo totale, paralizzato dal ghiaccio, incapace di muoverti, con muscoli e nervi che insieme alle ossa si stanno congelando - ma con la mente ancora sveglia. Il corpo non risponde più al volere della mente. Il momento tragico in cui realizzi che è giunta la tua fine. Che hai sbagliato e che da qui non si torna indietro. Che qui sei e qui rimarrai per morire. Che non sai cosa daresti per tornare indietro. Che hai commesso un errore tanto grande quanto la vita: quello di aver voluto sfidare la morte. Che nesuno può aiutarti, vederti o sentirti. Non questa volta. Che non vedrai mai più tuo figlio e tua moglie. E che gli causerai un dolore incalcolabile senza potergli dire quanto li ami. E, in ultimo, che stai per lasciare questo mondo una volta per tutte. Hai sbagliato. E poi lo sai benissimo che non si tratta di un incidente ma di una _tua_ scelta, della tua falsa ambizione, della fossa che ti sei scavato con le tue stesse mani. Quanto odio per sé stesso deve aver provato, e senza nemmeno riuscire ad urlare un ultima volta per via di quella faccia ormai assiderata e scolpita nel ghiaccio. Ma ancor peggio è quel terrore che ti congela il cuore prima che sia il ghiaccio a farlo. Ti attraversa e ti domina fino a quell'ultimo battito quando non respiri ormai più ... ma sei ancora vivo. E quell'attimo è come se durasse ore ed ore. Ore a morire solo. Sul monte dei sogni infranti. Solo, a morire nell'impotenza di chi non può reagire. Morire per amore di qualcosa è buttare via la propria vita su una scommessa. L'unica morte che da' la _vera_ vita è quando si muore *per salvare un altra persona.* _Questo_ è eroismo perché permetti a colui che sarebbe morto di poter vivere, e di farlo con la coscienza di essere stato salvato. Ma morire per scalare una montagna significa morire di una morte invana e inutile. Questa sì che è una tragedia: morire senza aver conquistato la tanto ambita montagna e perdendo la *vera* vetta che è il dono della *VITA.*
Non sapevo nemmeno chi eri... Prima... Ti sto conoscendo adesso che non sei più con noi.... E mi piace immaginarti su quella vetta a guardare giù, tutti noi.
Quanti commenti pieni d'ignoranza e di pochezza di sentimenti e di umanità ho letto in questi giorni.Prima o poi sapremo cos'è andato storto,la mia impressione vedendo specialmente il corpo di Daniele in posizione così casuale,"scomposta" mi fa pensare ad un inconveniente tecnico,tipo una corda che si è spezzata o qualcosa del genere,ma non sono un esperto,solo un'impressione data dall'empatia con la vicenda di questi ragazzi,mi viene da pensare che fosse stato il freddo eccessivo il problema I corpi sarebbero stati rannicchiati come istintivamente a proteggersi dal freddo.Comunque sia,meglio un giorno da leoni che cento da pecore.Riposate in pace.
Piange il cuore per Daniele e Tom e per le loro famiglie. Avevano un grande sogno. Mi dispiace per la vicenda successa nel 2016 che aveva diviso Nardi e Moro da un obiettivo comune. Se in quell'occasione fosse riuscito ad arrivare in vetta con la sua squadra, be forse la storia sarebbe stata diversa. Non lo sapremo mai perchè è andata così. Rimane un grande vuoto ma personalmente Daniele in particolare lo porterò sempre nel cuore R.I.P. 🙏
Per me sei stato un grande inseguivi il tuo sogno e si sa i sogno avvolte si realizzano altre volte no ma sono certo che ne eri consapevole come chi fa alpinismo con il di ricerca 🙏
Sono imprese che si tentano,consci del rischio e del pericolo cui si va incontro.Tutti i grandi alpinisti li hanno tentate certe imprese,ed hanno ricevuto i giusti rionoscimenti e la dovuta gloria. Cio' che e' successo e' pura fatalita', come spesso accade in montagna. Da parte mia,massimo rispetto e comprensione umana.
Premetto che magari sono stati sfortunati e mi dispiace molto ma nella vita bisogna avere anche il cervello, avere coraggio è anche capire quale è il limite. Morire non è onorevole, la saggezza è onorevole.
Peccato che ha 1:44 non abbiate messo una foto di quella spedizione con Daniele.. (quello è Simone Moro) anzi quella foto probabilmente é un altro dei motivi che lo ha spinto ancora a provare... ILM
E' la prima cosa che ho pensato, quando ho sentito che li davano per dispersi: "vuoi vedere che ha deciso di fare sta pazzia, perché la volta prima è stato ammutinato dai suoi vecchi compagni?" Ho pensato proprio a Simone Moro e alla vicenda.
Alex Txikon- 26 marzo 2019 : “…Con Daniele siamo stati al Nanga Parbat nel 2016. Un’esperienza non finita bene. Mi sono sentito colpevole. Se avessi saputo risolvere le cose altrimenti…. Questo rimpianto lo porterò con me per il resto della vita. Fossi riuscito a gestire la sua convivenza con S.M. , chissà ora Daniele sarebbe ancora vivo”....
Ci siamo scritti e abbiamo parlato d'alpinismo... peccato però di non averti mai conosciuto di persona. Sicuramente sei morto lì dove hai voluto tu, nella tua amata montagna... troppo presto però. Muoiono tanti alpinisti, ma non so perché, per te il sentimento di dispiacere è stato ed è ancora molto forte... forse perché tu hai inseguito il tuo sogno fino alla fine non riuscendo mai a realizzarlo... Proprio per questo tu sei un GRANDE e rimarrai per sempre, a prescindere di tutte le parole e del inchiostro che verrà versato... gli eroi muoiono da eroi. Addio Daniele, tra le montagne sentirò il tuo respiro... :(
Ognuno è responsabile della propria vita. Preferisco non piangere chi è così incosciente, immaturo e irresponsabile e dispiacermi per chi ogni giorno lotta per rimanere aggrappati a questa vita. Ricordiamo pure che queste persone hanno messo in pericolo la vita dei soccorritori che molto spesso a quelle altezze ci lasciano pure la pelle. Non sarò ipocrita, ma piangeteli voi.
Gli stupiti commentano ignorantemente la vostra impresa Daniele....ma noi persone di gran cuore e amanti della montagna vi ringraziamo per quello che ci avete insegnato in termini di coraggio.Siete stati due grandi uomini.....grazie ragazzi
Non mi eri simpatico.. ma ho tifato per te, che ce la potessi fare su quello sperone, dai primi tentativi, perché comunque sarebbe stata un impresa che ogni uomo avrebbe voluto avere le palle di fare. Poi ho provato apprensione, angoscia, ho immaginato durante quei giorni che stavate cercando un modo per tornare giù interi. Poi ho pianto, prima che riuscissero a vedere i vostri corpi nella neve, un paio di giorni prima, perché avevo capito che era già successo. Nessuna sorpresa infine, ma ho pianto ancora perché ho immaginato la sofferenza di quegli ultimi momenti. Riposate su quella montagna, ora il freddo non si sente più.
va bene il sogno va bene tutto ma se hai una famiglia hai delle responsabilità. i sogni ad altissimo rischio lasciamoli a chi sceglie di non avere famiglia. detto questo dispiace sempre quando qualcuno muore soprattutto quando a morire sono 2 giovani
Forse che tutti gli altri alpinisti che sono morti avevano scalato le montagne per andare a piazzare delle pizzerie ? Porta il tuo odio e la tua discriminazione schifosa via da qui. Qui si commemora un ragazzo ed il suo amore per la montagna unito allo spirito di avventura, quello spirito di avventura che ha spinto gli uomini a fare imprese incredibili ed arrivare fino alla luna. Tu rimani pure nel tuo tugurio ad osservare a e criticare gli altri.
@@Christiano598 Scusa, ma perché tutto questo odio verso una persona che ha semplicemente espresso le proprie opinioni personali su _Daniele Nardi?_ Non capisco tutto questo accanimento, soprattutto in vista della tua stessa correzione riguardo l' _"odio e la discriminazione schifosa"_ presumibilmente espressi da *Giovanni Cavaliere.* Comunque sia, questo _"avventuriero"_ ha lasciato al mondo una missione fallita, una moglie vedova ed un figlio piccolo che ora è appunto senza padre. Ecco quindi il cosiddetto _"spirito di avventura":_ l'egoista ed irresponsabile atto di spericolatezza che finisce in irrimediabile tragedia. Il tutto per arrivare ad una vetta. Mah.
@@ThewildvoiceOrg1 E a me lo vieni a chiedere ? Chiedilo a Giovanni Cavaliere, che non ha espresso la propria opinione verso Daniele, qual'ora non te ne fossi accorto.
@@Christiano598 Non capisco il tuo commento. Io ti ho solo chiesto come mai tanto odio nei confronti di chi la pensa diversamente da te. E poi mica ha insultato _te._
Un figlio è una scelta. Non un caso, non una formalità. Scelta che inevitabilmente per senso di responsabilità ne esclude altre. Un doppio sogno come un figlio e scalare quella montagna che vale 3 proiettili su 6 alla roulette russa, perché le probabilità lo sapeva benissimo queste erano, non vanno a braccetto. Come non va a braccetto che ora da sola la sua compagna lo dovrà crescere. Sola con quella stessa morte nel cuore nel timbrare un cartellino per il resto della, vita..vera eroina di questa storia. Al figlio il ricordo di un padre che vedrà nei video. Poca cosa per i tanti bisogni in primis d'amore che sin da ora avrà. A me sembra più la ricerca di un eroe moderno per assenza, quasi totale oggi giorno, di eroi veri. La vetta da conquistare, la vera vetta era crescerlo, esserci il primo giorno di asilo, di scuola e poi un giorno prenderlo per mano a scoprire se quella meravigliosa passione chiamata montagna sarebbe stata da entrambi condivisa. Giudico troppo? Forse si. Ma per me non è né sogno né eroismo bensì egoismo. Non si fa un figlio per, salutandolo mentre esci di casa, sapendo che ci sono buone probabilità che il ciao sia un addio mascherato. Non un addio obbligato nessuna chiamata alle armi in tempo di guerra. Divano o non divano la mia vita se la do, la do per proteggere i miei cari, anullandomi se serve. I miei sogni davanti alla mia creatura, specie se mortali, li prendo, li chiudo nel cassetto e poi.. E poi butto la chiave.
Mattia, il bambino di Daniele avrà una l''essenza di Chi saprà guardare oltre gli stereotipi che ci propina e inculca la società e saprà indossarla nel mondo. Preoccupati invece dei figli dei delinquenti (dichiarati e non), perché sará da loro che i nostri figli dovranno difendersi. Rispetto il tuo punto di vista tuttavia non lo condivido mi rifiuto di omologarmi ai dogmi andati. I pionieri sono sempre esistiti é grazie a loro che noi "umani" sappiamo qualcosa in più di questo pianeta che cosí generosamente ci ospita. Buon cammino
"Noi unani", "i pionieri", retorica scontata e banale e poi quale sarebbe il dogma al quale non ti pieghi? Che è sbagliato mettere al mondo un figlio e sbattersene le palle per andare a soddisfare il proprio vizo personale? E bada bene, ho scritto apposta "vizio" e non passione perchè è il medesimo comportamento di chi molla la famiglia per andare a giocarsi i soldi la casinò, stessa dinamica, stessa modalità, solo che l'alpinista appare come figura positiva mentre il giocatore è tutto l'opposto; in ogni caso, il giocatore torna sempre a casa.
Luca Cliselli : moralista da tastiera. Forse c'e' piu`insegnamento in un video che quel figlio trovera`che in una presenza costante falsa, affannata e miserabile. O semplicemente figlia di questo sistema falso e schiavista. Ogniuno ha la propria vetta e meglio sarebbe non esporsi a commenti come il tuo, da giudicatore, sopratutto quando non si conosce il giudicato.
Leggo commenti senza senso,non è che Nardi è andato a suicidarsi, era la 4 volta che provava a salire sullo sperone Mummery,se non ci fossero state le condizioni avrebbe rinunciato come le volte precedenti. Non si può sapere cosa è successo, ma sicuramente non sono morti né x il freddo, né x valanga,quindi facilmente c'è stata una caduta che può capitare su qualsiasi parete a qualsiasi altitudine. Moro sentenziava che erano stati travolti da una valanga e che lui su quella parete non andava perché troppo pericolosa per i suoi parametri. Non ricorda di essere volato x parecchi metri mentre il suo compagno di cordata veniva travolto da una valanga e la sua vita non è finita quel giorno x pura fortuna. Ciao Daniele ciao Tom
Esistono anche persone che consigliano di non attraversare la strada bendati. Anche quando essi stessi sono stati vittime di incidenti stradali. Salire un lunghissimo canale di scarico sotto enormi seracchi che scaricano valanghe quasi quotidianamente, perdipiù senza vie di fuga equivale ad attraversare l autostrada bendati, da qui i giudizi di moro & co
Non si può parlare di irresponsabilità, Nardi è morto inseguendo un grande sogno, e avere un sogno da inseguire è una fortuna e avere il coraggio di provare a raggiungerlo è da pochi. Al figlio resterà il pensiero di suo padre che se ne è andato inseguendo il suo sogno,un immenso esempio di vita. Onore a loro! R I P
al contrario di quello che molti dicono eri una persona fantastica e anche un grande alpinista...al momento della discussione tra te e simone si sono schierati rapidamente dalla parte di moro...dicendo quanto lui fosse un grande scalatore e una grande persona...ad oggi sto ancora aspettando di sentire almeno un mi dispiace per quello che è ora accaduto (apparte la sua storia su insta che era fatta solo per pararsi il culetto dato che mentre daniele era disperso lui festeggiava il suo anniversario della scalata)...grande persona sia moro che tamara...in tutto questo riposa in pace daniele...sarai sempre nei nostri cuori!!!!
Altro che scusa. Ha rilasciato nuove dichiarazioni per ribadire la stupidità dell'obiettivo e progetto di Daniele. A me Moro non piace per nulla. Ora grazie a Daniele molti si appassioneranno all'alpinismo e Moro potrà godere di più iscritti sui social. Non doveva andare così.
E' per il coraggio di uomini e donne come loro che oggi voliamo scendiamo negli abissi e viviamo in modo agiato,abbiamo conosciuto l'universo e cosa c'e' oltre il nostro naso,tutte le scoperte scientifiche le dobbiamo a uomini e donne testardi e coraggiosi se stiamo qui a scrivere sulla tastiera e' perche' qualcuno e andato in cielo a posizionare i satelliti e ci ritorna per controllarli...ognuno e' libero di esprimere il suo pensiero ma lo faccia rispettando quello degli altri...Ciao Daniele e Tom R.I.P.
Quando Messner scalò per la prima volta l'Everest senza ossigeno tutti pensavano fosse impossibile e anche dopo che lo fece cercarono di dimostrare in tutti i modi che aveva le bombole nascoste da qualche parte, che non era vero. E invece lui fece qualcosa di impossibile, fino ad allora. Dopo di lui molti altri arrivarono in cima senza ossigeno ma lui fu il primo, un pioniere che apri la via. Daniele Nardi era un pioniere per certi versi e, anche se non condivido la scelta di rischiare così tanto con un figlio a casa ( e se non avete figli non potete capire l'amore che lega il genitore a quelle creature, credetemi ), lo rispetto molto come alpinista ( anche se non mi piaceva come uomo ). E' stato detto molto e si è discusso tanto negli ultimi anni ( a torto o a ragione oramai credo non abbia più molta importanza ) e credo che è giunto il momento di lasciare che possa riposare in pace. In fondo ma montagna tradisce anche i più esperti come ad esempio Steck che è incorso in un incidente durante la fase preparatoria alla sua attraversata Everest - Lhotse. O prima di lui Bukreev e Moro stesso. La montagna da e la montagna toglie. Non condivido le sue scelta, non amavo particolarmente Nardi, ma provo un enorme rispetto per quello che ha fatto in vita. Spero riposi in pace.
@cole turner purtroppo è solo a pelle. Non lo conoscevo ma l'impressione che mi ha lasciato non mi è piaciuta. Tutto qui. Ho seguito varie sue interviste parecchi video qui sul tubo ma no, non conosciuto di persona. A sensazione. Nulla di più però sarebbe ipocrito da parte mia dire che mi piaceva che lo aprezzavo o che lo seguivo solo perchè è morto. Preferisco dire le cose come stanno e spero nessuno si offenda perchè non mia intezione insultare nessuno. Ripeto, massimo rispetto come alpinista. Come altri hanno detto prima di me, "un gigante".
Dispiace tanto che sia morto e non mi pare giusto entrare nel merito della sua etica o visione del mondo, almeno in questo momento. Tra qualche anno le considerazioni, forse, saranno più appropriate. Tuttavia, se ci fosse riuscito, molti nomi illustri dell’alpinismo, sarebbero stati più servili invece di mettersi in cattedra, peraltro in un momento così delicato.
Tralasciando il carattere di Daniele, se Simone Moro nel 2016 non si fosse unito al gruppo di Daniele, il gruppo Txikon, Ali e Daniele avrebbe proseguito probabilmente raggiungendo ugualmente la cima, a quel punto lui avrebbe avuto quella "gloria" quel gesto che lo avrebbe lasciato per sempre nella storia e ora non si starebbe parlando della sua morte nel Nanga Parbat.
non sono un alpinista e comunque vedo che molti suoi colleghi criticano la spedizione impossibile..ritengo da profano che l'essenza dell'alpinismo sia proprio la sfida intrinseca in imprese ritenute impossibili e tentate per confrontarsi con il limite umano....da questo punto di vista Daniele e Tom sono già nella leggenda e se può essere di conforto per i famigliari credo che sapere che sono morti inseguendo il loro sogno forse può rendere il dolore meno insopportabile..
Il limite non era umano, ma naturale. Per intendersi salire l autostrada delle valanghe nell.'orario di punta SPERANDO di non venirne travolti è ben diverso dall' affrontare una via tecnicamente giudicata impossibile. È affidarsi esclusivamente al culo. O come detto da gente più esperta di me, un suicidio annunciato. Spero il paragone sia chiaro
Probabile che uno abbia ceduto alla stanchezza del lavoro eseguito in giornata e al freddo durante la manovra di rientro e che l'altro purtroppo l'abbia seguito nella disgrazia per forza di cose .. può essere che ciò sia successo anche per un affiatamento troppo recente e immaturo tra i due in quelle condizioni estreme a volte non c'è neppure la forza di riuscire a parlarsi figuriamoci se poi incorrono altri problemi
@@Reaper9020 infatti ..secondo me è stato forse li l'errore fatale di Daniele l'aver forzato un affiatamento che meritava più tempo e tutte le sperimentazioni del caso per tentare una simile impresa
ma che dici?abbiamo i migliori alpinisti del mondo.lui era mosso dall'ambizione...era bravo perché quando stava arrivando in vetta ha rinunciato perché un'amico stava male?se non rinunciava era una merda... È ancora più triste pensare che non ti ha nemmeno ucciso una valanga ma il freddo a 6000 metri,cosa ampiamente prevedibile e ampiamente calcolabile per chi fa il tuo lavoro.Lo sperone mummery è pericoloso per rischio valanghe.E tu sei morto di freddo?a 6000 metri che se mi accompagna una guida ci arrivo anche io?Tu non avevi nemmeno iniziato. hai e ti sei portato dietro un emerito IDIOTA incosciente che cercava l'anima della madre sui monti...povero... hai sfruttato solo QUELLO. Eri CORAGGIOSO e visionario ma ci son due motivii possibili per la tua morte. Ignoranza Ignoranza e impazienza. vi avesse ucciso una valanga avrei capito ...ma tu eviti le valanghe (genio,le valanghe ci sono state e le hai evitAte. )e poi mi muori per il freddo.? hai dimostrato che la via è fattibile. forse hai visto una finestra di bel tempo e volevi attrezzare la via più in alto possibile per arrivare almeno in cima allo sperone. se anche non fossi arrivato in cima avresti aperto la via del mummery fino al plateu dei settemila .E magari saresti tornato indietro. Un passo alla volta. incosciente. R.i.p.
Uomo Sfida natura ha VoLTE pero Sogni x realizare sono Troppo Forti ! Ha volte diventano ossessione che vi oltre limiti . Rip.x Loro due . Che riposano in pace insieme a tutti che anno perso la vita . La loro montagna 🏔.
I suoi ex compagni hanno raggiunto la vetta senza di lui lasciandolo da solo dicendo che non poteva andare con loro perché non si fidavano di lui Dopo alcuni diverbi durante la scalata. Lui ci ha riprovato voleva dimostrare di essere in grado scalando addirittura la parte più difficile della montagna dove mai nessuno era riuscito a salire. Come è finita Lo sapete tutti. RIP. Io non conosco le vicende e non conosco i personaggi ma in una sua intervista ho sentito che lui era molto deluso perché non c'era questa Fratellanza da alpinisti che dovrebbe esserci anzi c'era molto egoismo e molta competizione tra loro.
L'alpinismo è come tutti gli altri sport vive di competizione, anche tra persone della stessa cordata. Purtroppo lui si era fatto una sua opinione che non combaciava con la realtà. Messner, non un pinco pallino qualsiasi, ha avuto ragione la sua scalata è stata un suicidio annunciato. Se l'è cercata a me non fa pena anzi il contrario
Come è giusto che sia, ognuno ha il suo modo di pensare e ogni opinione' e' da rispettare. Chi va in montagna e' perfettamente consapevole dei rischi che corre e solo chi la pratica sa che, quando la montagna chiama e' difficilissimo resistergli. Nel caso del povero Nardi, lui era perfettamente consapevole dei rischi a cui sarebbe andato incontro, ne' per questo mi sento in dovere di criticare la sua scelta, anzi la rispetto. Il resto sono solo chiacchiere... Lui h inseguito un sogno, un ideale che purtroppo ha pagato con la vita. Quanti di noi sarebbero capaci?
Che frase stupida e superficiale. Se il ragazzo fosse morto per salvare la vita di un'altra persona, sarei assolutamente d'accordo con te. Ma andare a cercare la propria morte al fine di entrare nei libri di storia come colui che avrebbe fatto l'impossbile, è solo _amore di sé._ Vana gloria. La scelta d'amore - la vera scelta - sarebbe stata invece quella della rinuncia della stupidissima vetta per rimanere a casa e poter vedere il proprio figlio crescere. Qui non solo non c'e stato nessunissimo premio. Qui c'è stata solo la devastante tragedia vissuta da coloro che ha lasciato alla spalle a causa di un atto di sciaguratissima irresponsabilità. Ha fatto la scelta sbagliata. Ha scelto la morte prima dell'amore, e di lui ora rimane il ricordo di una missione fallita.
@@carminesica1768 Esatto: _non pensava di morire._ Grande errore ed atto di incoscienza che ha messo fine alla sua vita. Per una scalata senza cima ha gettato tutto il resto scommettendo nel casino' della morte.
@@carminesica1768 Quando si esce sconfitti?? Guarda che la morte non ti fa uscire sconfitto: la morte pone fine a tutto quello che esiste qui, incluso l'essere sconfitto. Quante stronzate si sparano quando si è comodi comodi, magari sulla poltrona di casa, a scrivere un commento su un qualcosa di cui non si possono comprendere le circostanze. Ora tu capisci che tra la fantasia e la realtà ci sta di mezzo un oceano, e trovarsi su una vetta di quel tipo, nel gelo totale, paralizzato dal ghiaccio, incapace di muoverti, con muscoli e nervi che insieme alle ossa si stanno congelando - ma con la mente ancora sveglia. Il corpo non risponde più al volere della mente. Il momento tragico in cui realizzi che è giunta la tua fine. Che hai sbagliato e che da qui non si torna indietro. Che qui sei e qui rimarrai per morire. Che non sai cosa daresti per tornare indietro. Che hai commesso un errore tanto grande quanto la vita: quello di aver voluto sfidare la morte. Che nesuno può aiutarti, vederti o sentirti. Non questa volta. Che non vedrai mai più tuo figlio e tua moglie. E che gli causerai un dolore incalcolabile senza potergli dire quanto li ami. E, in ultimo, che stai per lasciare questo mondo una volta per tutte. Hai sbagliato. E poi lo sai benissimo che non si tratta di un incidente ma di una _tua_ scelta, della tua falsa ambizione, della fossa che ti sei scavato con le tue stesse mani. Quanto odio per sé stesso deve aver provato, e senza nemmeno riuscire ad urlare un ultima volta per via di quella faccia ormai assiderata e scolpita nel ghiaccio. Ma ancor peggio è quel terrore che ti congela il cuore prima che sia il ghiaccio a farlo. Ti attraversa e ti domina fino a quell'ultimo battito quando non respiri ormai più ... ma sei ancora vivo. E quell'attimo è come se durasse ore ed ore. Ore a morire solo. Sul monte dei sogni infranti. Solo, a morire nell'impotenza di chi non può reagire. Morire per amore di qualcosa è buttare via la propria vita su una scommessa. L'unica morte che da' la _vera_ vita è quando si muore *per salvare un altra persona.* _Questo_ è eroismo perché permetti a colui che sarebbe morto di poter vivere, e di farlo con la coscienza di essere stato salvato. Ma morire per scalare una montagna significa morire di una morte invana e inutile. Questa sì che è una tragedia: morire senza aver conquistato la tanto ambita montagna e perdendo la *vera* vetta che è il dono della *VITA.*
Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
@@flashwarrior300 Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
@@eleg5728 Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
Scalo e frequento la montagna in ogni sua espressione dall’età di 4 anni (chiaramente non a questi livelli, non ne sarei capace ) ....essere un grande alpinista significa innanzitutto valutare il rischio (che c’è sempre , sempre, sempre anche scalando in falesia attrezzata)....importante e’ capire quanto siamo disposti a spostare l’asticella. Arrivare in vetta e’ importante , tornare a casa e’ fondamentale. Che Dio abbia in gloria le loro anime!!! Saluto per Voi .
I giornali intitolano sempre e solo "MONTAGNA KILLER", mai che una volta li intitolassero "ALPINISTI PIRLA", queste scalate al limite della sopravvivenza andrebbero vietate, quella montagna sta li da milioni di anni e tu essere minuscolo la sfidi? queste imprese si fanno solo ed esclusivamente per competizione, per sogno di gloria, e non venitemi a raccontare che si fanno per passione, perchè prima della passione c'è la vita stessa.
ottimo video.....in neanche 5 minuti avete spiegato piu' di migliaia di ....dicerie. Grazie per il tributo a Daniele.
Ben detto.
E Alì nel 2016.. gli ha detto non sei buono!! Bella gratitudine.. Vergogna!!!!
"È stata veramente una bella esperienza BASATA SULL'ONESTÀ INTELLETTUALE"...a me basta questo x capire Lo spessore di questo ALPINISTA che stimo....tutte le polemiche vengono spazzate dal vento...ONORE A TE ALPINISTA DANIELE NARDI🇮🇹
Meglio spegnersi cosi, inseguendo un sogno, piuttosto che spegnersi timbrando tutti i santi giorni della propria vita il cartellino in una fabbrica con la morte nel cuore. Meglio spegnersi cosi, piuttosto che chiudersi tutte le Domeniche in un centro commerciale a girare come zombie. Meglio spegnersi cosi, piuttosto che stare con un partner che non si ama. Chi critica le scelte di Daniele, sotto sotto lo invidia. Non sono un Alpinista e non capisco una ceppa di questo sport estremo, ma ho una stima infinita per quello che ha fatto questo ragazzo. Riposa in pace.
parole sante,il resto sono invidiosi,morire scalando il sogno...
ben detto e chi lo sa... magari ora è proprio in cima a quella montagna a guardare tutti dall'alto perchè lui almeno ci ha provato
Concordo con te Donato..
Era papà da 5 mesi di una bellissima bambina... Questo doveva essere Per lui il sogno suo più importante! R.I.P. Daniele.
Ognuno fa ciò che vuole
la sua era diventata una GRANDISSIMA OSSESSIONE, e il Signor Reinhold Messner , gli aveva anche detto che salire di inverno e fare quel percorso sarebbe stato stupido ed un tentato suicidio. Facciamo informazione come va fatta e non come piace farla a voi altri. Tutti amavamo Daniele Nardi, io per primo che in più occasioni avevo avuto modo di stringergli la mano e di parlare con lui di questa grande passione che accomuna tantissimi di Noi, e sono certo che Nardi era consapevole delle pochissime possibilità che avrebbe avuto in questo tentativo estremo. La Montagna, troppo spesso, diventa OSSESSIONE.
complimenti per il video, davvero ben fatto. Ottima narrazione. Confido nel recupero delle salme con la speranza che slavine/valanghe non compromettano la posizione localizzata dalla squadra dei soccorsi. R.I.P. ragazzi
Un gigante... Il nanga parbat.
Un gigante... Daniele Nardi.
Il coraggio per me ora ha il tuo volto.. non ti dimenticherò...
D. A. Coraggio? Ma seriamente?
Io penso anche alla famiglia che ha lasciato!
@@eleg5728 Non ci siamo... Vorresti forse insegnarmi tu quali persone io debba stimare e ritenere coraggiose!? Pecchi di presunzione. Ciao e buona vita
@@d.a.9962 nessuno vuole pilotare il tuo modo di pensare,però una riflessione davanti alla morte,va fatta,no?io ho paura e mi sento responsabile della mia vita ,non solo in quanto mia,ma anche perché lasciare sola mia moglie senza di me è una cosa tremenda,pensarla sola e sofferente è la sensazione più brutta di tutte,ecco perché, secondo il mio punto di vista,il coraggio deve essere anche nei confronti degli altri è non solo di se stessi,non giudico comunque il suo operato,e nemmeno il tuo pensiero,soltanto vorrei esporre il mio.
D. A. Guarda che il coraggio è di quelli che fanno qualcosa per gli altri: ad esempio un vigile del fuoco che rischia la propria vita per salvare da un incendio persone etc. Non chi scala una vetta sapendo quello che lascia nell’alta probabilità di rischiare la propria vita.
Chi non ha scopo fa così
@@eleg5728 sono d'accordo,basta con questa storia per la quale rischiare la propria vita facendo soffrire alla morte i propri cari sia una cosa da fighi, molti ti rispondono che per loro l'adrenalina è tutto,e con questa scusa si mettono in Salvo,io spero tanto che queste persone si possano trovare.ma un po devi mettere in conto la sorte...
Ricordo ancora i tuoi primi video, la tua genuinità e la tua passione per la montagna, una perdita immensa per l'alpinismo e per il genere umano !
Ciao Daniele, ciao Tom, riposate in pace. Siete e rimarrete per me dei grandi eroi. Respect!!!
Scomparso per la gloria eterna, sconfitto da un gigante insormontabile, Riposa in pace grande uomo...IMMORTALE..Ciao Daniele!
Da tuo concittadino e allievo di arrampicata, posso solo dire che è stato un onore conoscerti.. Sarai per sempre un esempio.. RIP DANIELE, ci mancherai
Slim88 Shady vivo a Latina mare da 10 anni e Sezze la conosco solo in occasione della famosa sagra, di passeggiate in montagna lì intorno, dato che la amo come la mia vita, ne ho fatte un po', sono profana ignara e ignorante in materia, ma la amo, la ritengo vita! C'è un pensiero di Thoreau citato nell' Attimo fuggente (Robin Williams, film che ha influito molto nella mia adolescenza) ... Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e profondità, succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita, e non accorgermi, in punto di morte, che no ero vissuto... Beh sicuramente bosco e Nanga Parbat sono due cose totalmente diverse ma il concetto della montagna, dell'altitudine come proiezione ed elevazione interiore, ricerca della forza interiore, sfidare se stessi cercando di surclassarsi... credo tu lo capisca. Spero davvero che a Sezze facciano ciò che ho letto e dedichino la cima più alta del Sempervisa al tuo maestro. Ad Maiora ...
@@AliasTheltica molto bella la citazione..e concordo a pieno con te sul fatto di dedicargli la vetta della montagna sulla quale si è fatto le ossa.. È il minimo che si possa fare..
Alias Theltica io sono di Sezze e oggi anno fatto il lutto cittadino noi abbiamo fatto pure un cartellone per Daniela è siamo rimasti due minuti in silenzio è suonata pure la campanella della chiesa
@@armybts9257 hanno, anzi avete avuto un bel pensiero, proponete a scuola di fare gite in montagna alla scoperta della vita che essa regala. Fate trekking tra la natura e provate a stendervi in silenzio con gli occhi chiusi ad ascoltare... i suoi suoni sono la musica più dolce che c'è. Un modo ancora più bello per onorare ed onorarvi ;)
Alias Theltica ci proverò domani io vado ha scuola e provo ha diglielo forse con il pullman con tutta la scuola sulla montagna ha norma bho vedrò se si può fare
Finché resta nel porto la nave è al sicuro, ma non è per questo che le navi vengono costruite
nemmeno per affondare miseramente !
Che qualunquismo
il servizio mi ha commosso.. Daniele Nardi un Grandissima persona, auguro il meglio alle loro famiglie e a quelle di Tom Ballard..
Il rispetto si da a chi deve fare qualcosa per forza non a chi si suicida, chi si suicida non da valore alla vita e se ne frega di chi gli sta intorno e gli vuole bene, mi dispiace per i suoi figli sua moglie e le persone che lo volevano bene.
Dopo Euli Steck se ne è andato un altro grande dell’alpinismo . Rip Daniele e Tom
Strano che non hai scritto qualche insulto fenomeno
Sei un grande Lambrenedetto!
Scientology...
Daniele Nardi ogni volta che ci penso... lui e il suo sogno ... incredibile dopo tutto quello che era successo nei tentativi precendenti la caduta .. lo shok l incredibile discesa al campo base .. e ancora li a riprovarci .. chissa se qualcuno provera ancora in quella impresa .. per quella via ... che si puo' chiamare LA VIA NARDI
Grande Daniele non lo coscevo prima ma mi rimarrà impresso per tutta la vita. Riposa in pace grande uomo uno come pochi
Bellissimo video!! ♥️ Grazie!
Video stupendo. In particolar modo il passaggio a 3:54 Narrazione, inoltre, che rende omaggio al suo meraviglioso lavoro.
Anche se fa male leggera quella parola nel titolo.
Nessuna montagna è assassina, se vogliamo sfidare qualcosa che è più grande di noi, dobbiamo anche mettere in conto che possiamo lasciarci le penne
A tutti quelli che commentano denigrandolo perché lascia moglie e un figlio : quanta pochezza... e ricordatevi che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna che non mancherà di amare suo figlio trasmettendogli amore e grandezza di pensiero così come era il padre. Se lo ha sposato se ci ha fatto un figlio ha accettato tutto di lui. Questo è amore. Meditate gente
Dietro di te ci sono un sacco di bottiglie di vino vuote. Non fare il filofoso.
@@PenultimoTentativo dietro di me ci sono anche un sacco di bottiglie di rhum...😂😂😂
Lasciateli riposare lì, in pace tra le loro amate montagne. ❄️🏔️🏔️🏔️🏔️🏔️🏔️🏔️
Una parola sola...semplice ed efficace..... RISPETTO!
ha inseguito il suo sogno e si è "addormentato" sulla montagna che voleva scalare...... entusiasmo e determinazione da non sottovalutare....ma sfidare certe situazioni ci espone alla realtà che siamo mortali....
UN FORTE ABBRACCIO ai familiari....
La mia passione per l'alpinismo è nata anche grazie a Daniele che nelle sue avventure riusciva a trasmetterti l'entusiasmo nello scalare queste magnifiche montagne. Nelle sue scalate aveva stretto numerose amicizie con compagni di scalata improvvisati e con tanto entusiasmo,vivendo questo sport con la felicità e non con la voglia di fare qualche record per poi andare in TV. Credo che la sua più grande delusione non sia stata il non riuscire a scalare lo sperone e il Nanga in inverno ma sia stata la pugnalata alle spalle di Simone Moro. Purtroppo Romoletto ci mancherà ma di sicuro ha scritto una pagina importante nel Mondo dell'alpinismo...
Pugnalata alle spalle? Cioè?
Mah, tutti ce l'hanno con Moro ma i compagni originali di Daniele, che poi furono in accordo di tenerlo fuori, erano Txikon e Sadpara. Gli stessi che non hanno esitato un attimo a lasciare il K2 per andare a soccorrere lui e Tom.
Fu una decisione dura e scomoda, come tantissime quando devi affrontare un 8000. Ma non parliamo di ingiustizie o coltellate alle spalle o come ho sentito ultimamente, di responsabilità morale sulla morte.
Chi ha insistito per cacciate Nardi fu Moro...
Servizio impeccabile! Rip Daniele e Tom ❤
Pace e Rispetto a questi due esploratori, Daniele Nardi e Tom Ballard, a questa gente che va oltre….oltre i pensieri della gente, oltre le possibilità che ti vengono inculcate dalla società, oltre la loro voglia di Vedere oltre.
Non si possono commentare queste imprese, se prima non si pensa che l’Esistenza è incomprensibilmente complessa e che la nostra consapevolezza quotidiana le ferma con le sue limitazioni.
Non giudicate…non sta’ a Voi.
“E se tu non dovessi tornare, come vorresti essere ricordato?”: ”Come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile e però non si è arreso”.
E' un'impresa dove la morte è matematica e non si può commentare. Informati meglio cosi la smetti di commentare tu.
Ci manchi terribilmente
Sarette sempre nei nostri cuori❤
Onore a Daniele Nardi e Tom Ballard e una precisazione: non mi risulta che le montagne siano assassine...
Non dovevano neanche partire e non dovrebbero far partire certa gente perché si sa già come va a finire
TINDARO LEONE e in effetti non bisognerebbe vendere neanche le droghe ! Ahahah
Comunque io penso solo a quelli che restano: quando ti muore un genitore e poi in questo modo senza malattie sano come un pesce, un pensiero glielo devi dare e resta poi l’amaro in bocca che si poteva ovviamente evitare.
Non bisogna diventare mai fanatici di una idea... è solo una idea...
Anche se l’idea fosse realmente giusta.
A meno che non si faccia del bene agli altri.
In quel caso si è eroi
@Ele G il nuovo testamento secondo secondo Ele.
Suvvia, le persone hanno il diritto di fare della propria vita quel che vogliono, al di là di ogni costume morale. Smettetela nel dire che era un "suicidio" fin dall'inizio e che non si doveva permettergli di partire. Quando si combatte per la propria vita e si perde, non può essere un suicidio. La battaglia l'ha scelta lui con le piene facoltà umane, chiamatela pure sconsideratezza, follia ma non dimentichiamo che non esiste un unico modo di vivere la propria vita. Da biasimare resta solo la non responsabilità di prendersi cura di un figlio che aveva bisogno certamente di lui, "egoista".
antonio dada a me dispiace molto per questo ragazzo! Spero che nessuno lo imiti, francamente! Si può scalare la montagna in sicurezza, senza follie
RIP, tutta la mia stima a chi riesce come lui a rincorrere i suoi sogni e non adagiarsi alla monotonia della vita quotidiana
La passione muove un uomo e non c è cosa più bella, morire per amore e passione di qualcosa non è morire... ora dopo anni sei ancora lì nella tua montagna ,nel tuo sogno... GRANDE DANIELE
Quante stronzate si sparano quando si è comodi comodi, magari sulla poltrona di casa, a scrivere un commento su un qualcosa di cui non si possono comprendere le circostanze.
Ora tu capisci che tra la fantasia e la realtà ci sta di mezzo un oceano, e trovarsi su una vetta di quel tipo, nel gelo totale, paralizzato dal ghiaccio, incapace di muoverti, con muscoli e nervi che insieme alle ossa si stanno congelando - ma con la mente ancora sveglia. Il corpo non risponde più al volere della mente.
Il momento tragico in cui realizzi che è giunta la tua fine. Che hai sbagliato e che da qui non si torna indietro. Che qui sei e qui rimarrai per morire.
Che non sai cosa daresti per tornare indietro. Che hai commesso un errore tanto grande quanto la vita: quello di aver voluto sfidare la morte.
Che nesuno può aiutarti, vederti o sentirti. Non questa volta.
Che non vedrai mai più tuo figlio e tua moglie. E che gli causerai un dolore incalcolabile senza potergli dire quanto li ami.
E, in ultimo, che stai per lasciare questo mondo una volta per tutte.
Hai sbagliato. E poi lo sai benissimo che non si tratta di un incidente ma di una _tua_ scelta, della tua falsa ambizione, della fossa che ti sei scavato con le tue stesse mani.
Quanto odio per sé stesso deve aver provato, e senza nemmeno riuscire ad urlare un ultima volta per via di quella faccia ormai assiderata e scolpita nel ghiaccio.
Ma ancor peggio è quel terrore che ti congela il cuore prima che sia il ghiaccio a farlo. Ti attraversa e ti domina fino a quell'ultimo battito quando non respiri ormai più ... ma sei ancora vivo. E quell'attimo è come se durasse ore ed ore. Ore a morire solo. Sul monte dei sogni infranti. Solo, a morire nell'impotenza di chi non può reagire.
Morire per amore di qualcosa è buttare via la propria vita su una scommessa.
L'unica morte che da' la _vera_ vita è quando si muore *per salvare un altra persona.* _Questo_ è eroismo perché permetti a colui che sarebbe morto di poter vivere, e di farlo con la coscienza di essere stato salvato. Ma morire per scalare una montagna significa morire di una morte invana e inutile.
Questa sì che è una tragedia: morire senza aver conquistato la tanto ambita montagna e perdendo la *vera* vetta che è il dono della *VITA.*
Non sapevo nemmeno chi eri... Prima... Ti sto conoscendo adesso che non sei più con noi.... E mi piace immaginarti su quella vetta a guardare giù, tutti noi.
patetica
@@zukovr7093 grazie
Grande Valeria
@@alasinistra533 😪
meglio restare a casa voleva fare il fenomeno e ha pagato con la vita
Quanti commenti pieni d'ignoranza e di pochezza di sentimenti e di umanità ho letto in questi giorni.Prima o poi sapremo cos'è andato storto,la mia impressione vedendo specialmente il corpo di Daniele in posizione così casuale,"scomposta" mi fa pensare ad un inconveniente tecnico,tipo una corda che si è spezzata o qualcosa del genere,ma non sono un esperto,solo un'impressione data dall'empatia con la vicenda di questi ragazzi,mi viene da pensare che fosse stato il freddo eccessivo il problema I corpi sarebbero stati rannicchiati come istintivamente a proteggersi dal freddo.Comunque sia,meglio un giorno da leoni che cento da pecore.Riposate in pace.
Gran persona..gran pena..Ser Extraordinario..gran Pena..Dios le guarde y a sus Seres queridos ..siempre Eterno !!!!
Mi sarebbe piaciuto essere tuo amico.
Spero che i tuoi cari trovino la forza di sopportare la tua mancanza....🙏🏵️🌺🌷🌻🌼
Ciao ragazzi riposate in pace.
Piange il cuore per Daniele e Tom e per le loro famiglie. Avevano un grande sogno. Mi dispiace per la vicenda successa nel 2016 che aveva diviso Nardi e Moro da un obiettivo comune. Se in quell'occasione fosse riuscito ad arrivare in vetta con la sua squadra, be forse la storia sarebbe stata diversa. Non lo sapremo mai perchè è andata così. Rimane un grande vuoto ma personalmente Daniele in particolare lo porterò sempre nel cuore R.I.P. 🙏
Per me sei stato un grande inseguivi il tuo sogno e si sa i sogno avvolte si realizzano altre volte no ma sono certo che ne eri consapevole come chi fa alpinismo con il di ricerca 🙏
Sono imprese che si tentano,consci del rischio e del pericolo cui si va incontro.Tutti i grandi alpinisti li hanno tentate certe imprese,ed hanno ricevuto i giusti rionoscimenti e la dovuta gloria.
Cio' che e' successo e' pura fatalita', come spesso accade in montagna. Da parte mia,massimo rispetto e comprensione umana.
Onore ad un grande uomo che seguiva un grande sogno. La sua storia che non conoscevo mi ha affascinato .
Sei l'uomo più coraggioso che io non ho mai conosciuto.... :(((((((
SEI STATO UN GRANDE !!!
Premetto che magari sono stati sfortunati e mi dispiace molto ma nella vita bisogna avere anche il cervello, avere coraggio è anche capire quale è il limite. Morire non è onorevole, la saggezza è onorevole.
Peccato che ha 1:44 non abbiate messo una foto di quella spedizione con Daniele.. (quello è Simone Moro) anzi quella foto probabilmente é un altro dei motivi che lo ha spinto ancora a provare... ILM
E' la prima cosa che ho pensato, quando ho sentito che li davano per dispersi: "vuoi vedere che ha deciso di fare sta pazzia, perché la volta prima è stato ammutinato dai suoi vecchi compagni?"
Ho pensato proprio a Simone Moro e alla vicenda.
Esatto
Alex Txikon- 26 marzo 2019 : “…Con Daniele siamo stati al Nanga Parbat nel 2016. Un’esperienza non finita bene. Mi sono sentito colpevole. Se avessi saputo risolvere le cose altrimenti…. Questo rimpianto lo porterò con me per il resto della vita. Fossi riuscito a gestire la sua convivenza con S.M. , chissà ora Daniele sarebbe ancora vivo”....
Si 4 giuda
Alex sembra l unico capace di autocritica ed e stato anche il primo a cercare di intervenire
Video stupendo.Non serve aggiungere altro.
Che coraggio...
"Montagna assassina"...?! Ma stiamo scherzando???
Ci siamo scritti e abbiamo parlato d'alpinismo... peccato però di non averti mai conosciuto di persona. Sicuramente sei morto lì dove hai voluto tu, nella tua amata montagna... troppo presto però. Muoiono tanti alpinisti, ma non so perché, per te il sentimento di dispiacere è stato ed è ancora molto forte... forse perché tu hai inseguito il tuo sogno fino alla fine non riuscendo mai a realizzarlo... Proprio per questo tu sei un GRANDE e rimarrai per sempre, a prescindere di tutte le parole e del inchiostro che verrà versato... gli eroi muoiono da eroi. Addio Daniele, tra le montagne sentirò il tuo respiro... :(
Ognuno è responsabile della propria vita. Preferisco non piangere chi è così incosciente, immaturo e irresponsabile e dispiacermi per chi ogni giorno lotta per rimanere aggrappati a questa vita. Ricordiamo pure che queste persone hanno messo in pericolo la vita dei soccorritori che molto spesso a quelle altezze ci lasciano pure la pelle.
Non sarò ipocrita, ma piangeteli voi.
Infinita stima x questi due ragazzi
Gli stupiti commentano ignorantemente la vostra impresa Daniele....ma noi persone di gran cuore e amanti della montagna vi ringraziamo per quello che ci avete insegnato in termini di coraggio.Siete stati due grandi uomini.....grazie ragazzi
@Simebag The Toys Collector ...stare a casa? non hai capito molto pare. Non giudicare.
Non mi eri simpatico.. ma ho tifato per te, che ce la potessi fare su quello sperone, dai primi tentativi, perché comunque sarebbe stata un impresa che ogni uomo avrebbe voluto avere le palle di fare. Poi ho provato apprensione, angoscia, ho immaginato durante quei giorni che stavate cercando un modo per tornare giù interi. Poi ho pianto, prima che riuscissero a vedere i vostri corpi nella neve, un paio di giorni prima, perché avevo capito che era già successo. Nessuna sorpresa infine, ma ho pianto ancora perché ho immaginato la sofferenza di quegli ultimi momenti. Riposate su quella montagna, ora il freddo non si sente più.
Quanto avrei voluto andasse diversamente
Davvero. Anche io lo avrei voluto troppo. Mi fa arrabbiare che non sia andata come doveva andare.
Sicuramente
va bene il sogno va bene tutto ma se hai una famiglia hai delle responsabilità. i sogni ad altissimo rischio lasciamoli a chi sceglie di non avere famiglia. detto questo dispiace sempre quando qualcuno muore soprattutto quando a morire sono 2 giovani
Uno di scientology... Morto per piazzare una cazzo di bandiera, con la convinzione di essere immortale!
Forse che tutti gli altri alpinisti che sono morti avevano scalato le montagne per andare a piazzare delle pizzerie ? Porta il tuo odio e la tua discriminazione schifosa via da qui. Qui si commemora un ragazzo ed il suo amore per la montagna unito allo spirito di avventura, quello spirito di avventura che ha spinto gli uomini a fare imprese incredibili ed arrivare fino alla luna. Tu rimani pure nel tuo tugurio ad osservare a e criticare gli altri.
@@Christiano598 Scusa, ma perché tutto questo odio verso una persona che ha semplicemente espresso le proprie opinioni personali su _Daniele Nardi?_ Non capisco tutto questo accanimento, soprattutto in vista della tua stessa correzione riguardo l' _"odio e la discriminazione schifosa"_ presumibilmente espressi da *Giovanni Cavaliere.*
Comunque sia, questo _"avventuriero"_ ha lasciato al mondo una missione fallita, una moglie vedova ed un figlio piccolo che ora è appunto senza padre. Ecco quindi il cosiddetto _"spirito di avventura":_ l'egoista ed irresponsabile atto di spericolatezza che finisce in irrimediabile tragedia. Il tutto per arrivare ad una vetta.
Mah.
@@ThewildvoiceOrg1 E a me lo vieni a chiedere ? Chiedilo a Giovanni Cavaliere, che non ha espresso la propria opinione verso Daniele, qual'ora non te ne fossi accorto.
@@Christiano598 Non capisco il tuo commento. Io ti ho solo chiesto come mai tanto odio nei confronti di chi la pensa diversamente da te. E poi mica ha insultato _te._
@@ThewildvoiceOrg1 bene, ed io ti ho risposto, educatamente, e senza insultarti, che dovresti chiederlo a Giovanni Cavaliere.
Ora Stai Con Tutti che Anno perso la vita insieme te . Ora Sei arivato la vetta tua stai jnsieme Tutti nessuno da solo . RIP .
Complimenti per il bellissimo video❤️
Il Nanga Parbat è micidiale sentendo i vari racconti di questi grandi alpinisti
Ti ricordero’ sempre così’....sorridente pieno di vita e ottimismo, ed ora lassu’ addormentato sul tuo amato Nanga Parbat.
R. I. P. Esploratori dell'ignoto❤️
Ci manchi tantissimo Daniele!
Un figlio è una scelta. Non un caso, non una formalità.
Scelta che inevitabilmente per senso di responsabilità ne esclude altre.
Un doppio sogno come un figlio e scalare quella montagna che vale 3 proiettili su 6 alla roulette russa, perché le probabilità lo sapeva benissimo queste erano, non vanno a braccetto.
Come non va a braccetto che ora da sola la sua compagna lo dovrà crescere. Sola con quella stessa morte nel cuore nel timbrare un cartellino per il resto della, vita..vera eroina di questa storia.
Al figlio il ricordo di un padre che vedrà nei video. Poca cosa per i tanti bisogni in primis d'amore che sin da ora avrà.
A me sembra più la ricerca di un eroe moderno per assenza, quasi totale oggi giorno, di eroi veri.
La vetta da conquistare, la vera vetta era crescerlo, esserci il primo giorno di asilo, di scuola e poi un giorno prenderlo per mano a scoprire se quella meravigliosa passione chiamata montagna sarebbe stata da entrambi condivisa.
Giudico troppo? Forse si.
Ma per me non è né sogno né eroismo bensì egoismo.
Non si fa un figlio per, salutandolo mentre esci di casa, sapendo che ci sono buone probabilità che il ciao sia un addio mascherato.
Non un addio obbligato nessuna chiamata alle armi in tempo di guerra.
Divano o non divano la mia vita se la do, la do per proteggere i miei cari, anullandomi se serve.
I miei sogni davanti alla mia creatura, specie se mortali, li prendo, li chiudo nel cassetto e poi..
E poi butto la chiave.
Sacrosanto.
Mattia, il bambino di Daniele avrà una l''essenza di Chi saprà guardare oltre gli stereotipi che ci propina e inculca la società e saprà indossarla nel mondo. Preoccupati invece dei figli dei delinquenti (dichiarati e non), perché sará da loro che i nostri figli dovranno difendersi. Rispetto il tuo punto di vista tuttavia non lo condivido mi rifiuto di omologarmi ai dogmi andati. I pionieri sono sempre esistiti é grazie a loro che noi "umani" sappiamo qualcosa in più di questo pianeta che cosí generosamente ci ospita.
Buon cammino
"Noi unani", "i pionieri", retorica scontata e banale e poi quale sarebbe il dogma al quale non ti pieghi? Che è sbagliato mettere al mondo un figlio e sbattersene le palle per andare a soddisfare il proprio vizo personale? E bada bene, ho scritto apposta "vizio" e non passione perchè è il medesimo comportamento di chi molla la famiglia per andare a giocarsi i soldi la casinò, stessa dinamica, stessa modalità, solo che l'alpinista appare come figura positiva mentre il giocatore è tutto l'opposto; in ogni caso, il giocatore torna sempre a casa.
Luca Cliselli : moralista da tastiera. Forse c'e' piu`insegnamento in un video che quel figlio trovera`che in una presenza costante falsa, affannata e miserabile. O semplicemente figlia di questo sistema falso e schiavista. Ogniuno ha la propria vetta e meglio sarebbe non esporsi a commenti come il tuo, da giudicatore, sopratutto quando non si conosce il giudicato.
Come persona era sicuramente eccezionale come scalatore è stato tradito dall ansia da prestazione.Riposa in pace
Leggo commenti senza senso,non è che Nardi è andato a suicidarsi, era la 4 volta che provava a salire sullo sperone Mummery,se non ci fossero state le condizioni avrebbe rinunciato come le volte precedenti.
Non si può sapere cosa è successo, ma sicuramente non sono morti né x il freddo, né x valanga,quindi facilmente c'è stata una caduta che può capitare su qualsiasi parete a qualsiasi altitudine.
Moro sentenziava che erano stati travolti da una valanga e che lui su quella parete non andava perché troppo pericolosa per i suoi parametri.
Non ricorda di essere volato x parecchi metri mentre il suo compagno di cordata veniva travolto da una valanga e la sua vita non è finita quel giorno x pura fortuna.
Ciao Daniele ciao Tom
Esistono anche persone che consigliano di non attraversare la strada bendati. Anche quando essi stessi sono stati vittime di incidenti stradali. Salire un lunghissimo canale di scarico sotto enormi seracchi che scaricano valanghe quasi quotidianamente, perdipiù senza vie di fuga equivale ad attraversare l autostrada bendati, da qui i giudizi di moro & co
Non si può parlare di irresponsabilità, Nardi è morto inseguendo un grande sogno, e avere un sogno da inseguire è una fortuna e avere il coraggio di provare a raggiungerlo è da pochi. Al figlio resterà il pensiero di suo padre che se ne è andato inseguendo il suo sogno,un immenso esempio di vita. Onore a loro! R I P
Hai seguito i tuoi sogni, la speranza la voglia e il coraggio facevano di te un grande uomo rip ❤️
al contrario di quello che molti dicono eri una persona fantastica e anche un grande alpinista...al momento della discussione tra te e simone si sono schierati rapidamente dalla parte di moro...dicendo quanto lui fosse un grande scalatore e una grande persona...ad oggi sto ancora aspettando di sentire almeno un mi dispiace per quello che è ora accaduto (apparte la sua storia su insta che era fatta solo per pararsi il culetto dato che mentre daniele era disperso lui festeggiava il suo anniversario della scalata)...grande persona sia moro che tamara...in tutto questo riposa in pace daniele...sarai sempre nei nostri cuori!!!!
Altro che scusa. Ha rilasciato nuove dichiarazioni per ribadire la stupidità dell'obiettivo e progetto di Daniele. A me Moro non piace per nulla. Ora grazie a Daniele molti si appassioneranno all'alpinismo e Moro potrà godere di più iscritti sui social. Non doveva andare così.
E' per il coraggio di uomini e donne come loro che oggi voliamo scendiamo negli abissi e viviamo in modo agiato,abbiamo conosciuto l'universo e cosa c'e' oltre il nostro naso,tutte le scoperte scientifiche le dobbiamo a uomini e donne testardi e coraggiosi se stiamo qui a scrivere sulla tastiera e' perche' qualcuno e andato in cielo a posizionare i satelliti e ci ritorna per controllarli...ognuno e' libero di esprimere il suo pensiero ma lo faccia rispettando quello degli altri...Ciao Daniele e Tom R.I.P.
Onore a voi ❤️
Quando Messner scalò per la prima volta l'Everest senza ossigeno tutti pensavano fosse impossibile e anche dopo che lo fece cercarono di dimostrare in tutti i modi che aveva le bombole nascoste da qualche parte, che non era vero. E invece lui fece qualcosa di impossibile, fino ad allora. Dopo di lui molti altri arrivarono in cima senza ossigeno ma lui fu il primo, un pioniere che apri la via. Daniele Nardi era un pioniere per certi versi e, anche se non condivido la scelta di rischiare così tanto con un figlio a casa ( e se non avete figli non potete capire l'amore che lega il genitore a quelle creature, credetemi ), lo rispetto molto come alpinista ( anche se non mi piaceva come uomo ). E' stato detto molto e si è discusso tanto negli ultimi anni ( a torto o a ragione oramai credo non abbia più molta importanza ) e credo che è giunto il momento di lasciare che possa riposare in pace. In fondo ma montagna tradisce anche i più esperti come ad esempio Steck che è incorso in un incidente durante la fase preparatoria alla sua attraversata Everest - Lhotse. O prima di lui Bukreev e Moro stesso. La montagna da e la montagna toglie. Non condivido le sue scelta, non amavo particolarmente Nardi, ma provo un enorme rispetto per quello che ha fatto in vita. Spero riposi in pace.
@cole turner purtroppo è solo a pelle. Non lo conoscevo ma l'impressione che mi ha lasciato non mi è piaciuta. Tutto qui. Ho seguito varie sue interviste parecchi video qui sul tubo ma no, non conosciuto di persona. A sensazione. Nulla di più però sarebbe ipocrito da parte mia dire che mi piaceva che lo aprezzavo o che lo seguivo solo perchè è morto. Preferisco dire le cose come stanno e spero nessuno si offenda perchè non mia intezione insultare nessuno. Ripeto, massimo rispetto come alpinista. Come altri hanno detto prima di me, "un gigante".
Dispiace tanto che sia morto e non mi pare giusto entrare nel merito della sua etica o visione del mondo, almeno in questo momento. Tra qualche anno le considerazioni, forse, saranno più appropriate. Tuttavia, se ci fosse riuscito, molti nomi illustri dell’alpinismo, sarebbero stati più servili invece di mettersi in cattedra, peraltro in un momento così delicato.
Tralasciando il carattere di Daniele, se Simone Moro nel 2016 non si fosse unito al gruppo di Daniele, il gruppo Txikon, Ali e Daniele avrebbe proseguito probabilmente raggiungendo ugualmente la cima, a quel punto lui avrebbe avuto quella "gloria" quel gesto che lo avrebbe lasciato per sempre nella storia e ora non si starebbe parlando della sua morte nel Nanga Parbat.
Resterei sempre nel mio cuore sei il mio idolo
non sono un alpinista e comunque vedo che molti suoi colleghi criticano la spedizione impossibile..ritengo da profano che l'essenza dell'alpinismo sia proprio la sfida intrinseca in imprese ritenute impossibili e tentate per confrontarsi con il limite umano....da questo punto di vista Daniele e Tom sono già nella leggenda e se può essere di conforto per i famigliari credo che sapere che sono morti inseguendo il loro sogno forse può rendere il dolore meno insopportabile..
Il limite non era umano, ma naturale. Per intendersi salire l autostrada delle valanghe nell.'orario di punta SPERANDO di non venirne travolti è ben diverso dall' affrontare una via tecnicamente giudicata impossibile. È affidarsi esclusivamente al culo. O come detto da gente più esperta di me, un suicidio annunciato. Spero il paragone sia chiaro
😂😂😂😂😂 ma quale leggenda. Faccia il profano stia in silenzio e non scriva fesserie
Perché montagna assassina? La montagna va rispettata
io credo che quelli ancora in vita dovrebbero imparare dagli errori fatti perche non accadano piu poi dispiace per la famiglia
Probabile che uno abbia ceduto alla stanchezza del lavoro eseguito in giornata e al freddo durante la manovra di rientro e che l'altro purtroppo l'abbia seguito nella disgrazia per forza di cose .. può essere che ciò sia successo anche per un affiatamento troppo recente e immaturo tra i due in quelle condizioni estreme a volte non c'è neppure la forza di riuscire a parlarsi figuriamoci se poi incorrono altri problemi
Tom era un ottimo scalatore.. Ma non aveva nessuna esperienza di quel genere.
@@Reaper9020 infatti ..secondo me è stato forse li l'errore fatale di Daniele l'aver forzato un affiatamento che meritava più tempo e tutte le sperimentazioni del caso per tentare una simile impresa
@@jackname49 Non avrà trovato nessun altro.. Era ossessionato da quello sperone erano anni che ci provava.
Ciao DANIELE 🙏🏻
Non ti dimenticheremo mai
Tutte le nazioni sognano sognano sognano di avere un alpinista come te 🙏🏻
ma che dici?abbiamo i migliori alpinisti del mondo.lui era mosso dall'ambizione...era bravo perché quando stava arrivando in vetta ha rinunciato perché un'amico stava male?se non rinunciava era una merda...
È ancora più triste pensare che non ti ha nemmeno ucciso una valanga ma il freddo a 6000 metri,cosa ampiamente prevedibile e ampiamente calcolabile per chi fa il tuo lavoro.Lo sperone mummery è pericoloso per rischio valanghe.E tu sei morto di freddo?a 6000 metri che se mi accompagna una guida ci arrivo anche io?Tu non avevi nemmeno iniziato.
hai
e ti sei portato dietro un emerito IDIOTA incosciente che cercava l'anima della madre sui monti...povero...
hai sfruttato solo QUELLO.
Eri CORAGGIOSO e visionario ma ci son due motivii possibili per la tua morte.
Ignoranza Ignoranza e impazienza.
vi avesse ucciso una valanga avrei capito ...ma tu eviti le valanghe (genio,le valanghe ci sono state e le hai evitAte. )e poi mi muori per il freddo.?
hai dimostrato che la via è fattibile. forse hai visto una finestra di bel tempo e volevi attrezzare la via più in alto possibile per arrivare almeno in cima allo sperone. se anche non fossi arrivato in cima avresti aperto la via del mummery fino al plateu dei settemila .E magari saresti tornato indietro. Un passo alla volta. incosciente. R.i.p.
@@domenicolariva7095 vergogna, parlare così di un morto. Il solito troll
grande coraggio...ma lasci una moglie e un figlio...grande coraggio ma ora soffriranno a vita...per un sogno che non c è più
ciao Daniele..
vins reporterfree mi dispiace tantissimo ma da incoscienti! Con moglie e figlio non si fanno queste cose
Theresa Dalmare si possono scalare montagne meno difficili
@@eleg5728 ... scalare se stessi e`difficile. Impossibile dirlo agli altri.
R.i.p. ragazzi....coscienti dei rischi,avete seguito la vostra Passione e i vs Sogni.💕
Uomo Sfida natura ha VoLTE pero Sogni x realizare sono Troppo Forti ! Ha volte diventano ossessione che vi oltre limiti . Rip.x Loro due . Che riposano in pace insieme a tutti che anno perso la vita . La loro montagna 🏔.
Bellissimo video
Qual'è il titolo della canzone che si sente in sottofondo?
I suoi ex compagni hanno raggiunto la vetta senza di lui lasciandolo da solo dicendo che non poteva andare con loro perché non si fidavano di lui Dopo alcuni diverbi durante la scalata.
Lui ci ha riprovato voleva dimostrare di essere in grado scalando addirittura la parte più difficile della montagna dove mai nessuno era riuscito a salire.
Come è finita Lo sapete tutti.
RIP.
Io non conosco le vicende e non conosco i personaggi ma in una sua intervista ho sentito che lui era molto deluso perché non c'era questa Fratellanza da alpinisti che dovrebbe esserci anzi c'era molto egoismo e molta competizione tra loro.
L'alpinismo è come tutti gli altri sport vive di competizione, anche tra persone della stessa cordata. Purtroppo lui si era fatto una sua opinione che non combaciava con la realtà. Messner, non un pinco pallino qualsiasi, ha avuto ragione la sua scalata è stata un suicidio annunciato. Se l'è cercata a me non fa pena anzi il contrario
Come è giusto che sia, ognuno ha il suo modo di pensare e ogni opinione' e' da rispettare.
Chi va in montagna e' perfettamente consapevole dei rischi che corre e solo chi la pratica sa che, quando la montagna chiama e' difficilissimo resistergli. Nel caso del povero Nardi, lui era perfettamente consapevole dei rischi a cui sarebbe andato incontro, ne' per questo mi sento in dovere di criticare la sua scelta, anzi la rispetto. Il resto sono solo chiacchiere...
Lui h inseguito un sogno, un ideale che purtroppo ha pagato con la vita.
Quanti di noi sarebbero capaci?
R.I.P. pazzo suicida...
Ciao Daniele e Tom.
Vi porterò sempre con me nelle mie "piccole" vette appenniniche
Donato un po' di 4000 mt ne ho fatti certo non sono hai livelli di nardi ,bel commento la penserà così anche suo figlio?
Non ti dimenticherò mai nardi!
daniele ci hai dato la passione...rip grande uomo
mannaggia
rip
Mi dispiace molto le mie condoglianze alle loro famiglie
Le scelte d’amore premiano sempre, anche quando si esce apparentemente sconfitti.
Che frase stupida e superficiale. Se il ragazzo fosse morto per salvare la vita di un'altra persona, sarei assolutamente d'accordo con te. Ma andare a cercare la propria morte al fine di entrare nei libri di storia come colui che avrebbe fatto l'impossbile, è solo _amore di sé._ Vana gloria. La scelta d'amore - la vera scelta - sarebbe stata invece quella della rinuncia della stupidissima vetta per rimanere a casa e poter vedere il proprio figlio crescere.
Qui non solo non c'e stato nessunissimo premio. Qui c'è stata solo la devastante tragedia vissuta da coloro che ha lasciato alla spalle a causa di un atto di sciaguratissima irresponsabilità. Ha fatto la scelta sbagliata. Ha scelto la morte prima dell'amore, e di lui ora rimane il ricordo di una missione fallita.
@@ThewildvoiceOrg1 non pensava certo di morire.
@@carminesica1768 Esatto: _non pensava di morire._ Grande errore ed atto di incoscienza che ha messo fine alla sua vita.
Per una scalata senza cima ha gettato tutto il resto scommettendo nel casino' della morte.
@@ThewildvoiceOrg1 ma tu dormi col casco in testa?
@@carminesica1768 Quando si esce sconfitti?? Guarda che la morte non ti fa uscire sconfitto: la morte pone fine a tutto quello che esiste qui, incluso l'essere sconfitto.
Quante stronzate si sparano quando si è comodi comodi, magari sulla poltrona di casa, a scrivere un commento su un qualcosa di cui non si possono comprendere le circostanze.
Ora tu capisci che tra la fantasia e la realtà ci sta di mezzo un oceano, e trovarsi su una vetta di quel tipo, nel gelo totale, paralizzato dal ghiaccio, incapace di muoverti, con muscoli e nervi che insieme alle ossa si stanno congelando - ma con la mente ancora sveglia. Il corpo non risponde più al volere della mente.
Il momento tragico in cui realizzi che è giunta la tua fine. Che hai sbagliato e che da qui non si torna indietro. Che qui sei e qui rimarrai per morire.
Che non sai cosa daresti per tornare indietro. Che hai commesso un errore tanto grande quanto la vita: quello di aver voluto sfidare la morte.
Che nesuno può aiutarti, vederti o sentirti. Non questa volta.
Che non vedrai mai più tuo figlio e tua moglie. E che gli causerai un dolore incalcolabile senza potergli dire quanto li ami.
E, in ultimo, che stai per lasciare questo mondo una volta per tutte.
Hai sbagliato. E poi lo sai benissimo che non si tratta di un incidente ma di una _tua_ scelta, della tua falsa ambizione, della fossa che ti sei scavato con le tue stesse mani.
Quanto odio per sé stesso deve aver provato, e senza nemmeno riuscire ad urlare un ultima volta per via di quella faccia ormai assiderata e scolpita nel ghiaccio.
Ma ancor peggio è quel terrore che ti congela il cuore prima che sia il ghiaccio a farlo. Ti attraversa e ti domina fino a quell'ultimo battito quando non respiri ormai più ... ma sei ancora vivo. E quell'attimo è come se durasse ore ed ore. Ore a morire solo. Sul monte dei sogni infranti. Solo, a morire nell'impotenza di chi non può reagire.
Morire per amore di qualcosa è buttare via la propria vita su una scommessa.
L'unica morte che da' la _vera_ vita è quando si muore *per salvare un altra persona.* _Questo_ è eroismo perché permetti a colui che sarebbe morto di poter vivere, e di farlo con la coscienza di essere stato salvato. Ma morire per scalare una montagna significa morire di una morte invana e inutile.
Questa sì che è una tragedia: morire senza aver conquistato la tanto ambita montagna e perdendo la *vera* vetta che è il dono della *VITA.*
Grandi uomini
La montagna non è "assassina", siamo noi che vogliamo andare troppo oltre. Le nostre seghe di adrenalina ci portano al suicidio.
e le pastiglie che si prendono forse fanno male al cervello...
👏🏻👏🏻👏🏻 il buon senso finalmente
Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
@@flashwarrior300 Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
@@eleg5728 Che commento pieno di disinformazione, ignoranza e stereotipi. Meglio morire inseguendo un sogno, che per selfie estremi, droghe, risse in discoteca...
Ciao Daniele..😥
Rip🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏
Bellissimo e commovente
La vita prima di tutto... e lascia moglie ed un figlio di 5 mesi... Bravo.
Grandi tutti e 2 pero" ragazzi la vita prima di tutto
Scalo e frequento la montagna in ogni sua espressione dall’età di 4 anni (chiaramente non a questi livelli, non ne sarei capace ) ....essere un grande alpinista significa innanzitutto valutare il rischio (che c’è sempre , sempre, sempre anche scalando in falesia attrezzata)....importante e’ capire quanto siamo disposti a spostare l’asticella.
Arrivare in vetta e’ importante , tornare a casa e’ fondamentale.
Che Dio abbia in gloria le loro anime!!!
Saluto per Voi .
I giornali intitolano sempre e solo "MONTAGNA KILLER", mai che una volta li intitolassero "ALPINISTI PIRLA", queste scalate al limite della sopravvivenza andrebbero vietate, quella montagna sta li da milioni di anni e tu essere minuscolo la sfidi? queste imprese si fanno solo ed esclusivamente per competizione, per sogno di gloria, e non venitemi a raccontare che si fanno per passione, perchè prima della passione c'è la vita stessa.
Soprattutto quando si ha una bambina di 5 mesi...
Approvo
Daniele e Tomek ....ultimi alpinisti vecchio stampo.
Come si fa a non voler bene e ammirare il coraggio di queste persone....sarete per sempre un ricordo di libertà, e audacia...
Riccardo Zambanini ma seriamente? Lascia moglie e figlio ! È da incoscienti! Coraggio? Boh ! Un po’ di buon senso!