Finora è la migliore lezione, per chiarezza e completezza, che ho sentito su questo specifico argomento. Grazie per questa divulgazione utile e precisa che offre gratuitamente.
Grazieee 🙏 il libro è in progetto. Sto per ora preparando quello sui concetti base sulle grandezze elettriche. Poi farò quello sugli impianti elettrici . Grazie per l’incoraggiamento
Buongiorno Professore, complimenti per i contenuti del suo canale, sempre chiari e comprensibili. Una domanda per lei: se avessi necessità di proteggere gli elettrodomestici con un differenziale di tipo F posizionato nel quadro di casa formato da generale sezionatore e tutti differenziali magnetotermici, se a monte del montante servisse un differenziale magnetotermico (nel caso sia da proteggere contro i contatti indiretti), questo differenziale dovrebbe essere anch’esso in classe F selettivo 0,3A oppure basterebbe in classe AC selettivo 0,3A?
Grazie Marco per i complimenti. E grazie per l’interessantissima domanda. Allora allo stato attuale su questa problematica possiamo rifarci alla norma internazionale IEC 364 parte 53 (la nostra 64-8 insomma) che dice che il differenziale a monte deve essere dello stesso livello di quello a valle oppure di livello inferiore quando espressamente dichiarato dal costruttore che avrà fatto delle prove di coordinamento. Questo poi dipende anche da quanti circuiti sono alimentati a valle del differenziale a monte. Allo stato attuale, visto che ancora il CEI non si è espresso, allora il mio suggerimento, se non diversamente dichiarato dal costruttore, è quello di adottare lo stesso livello e siamo sicure della corretta installazione dei differenziali.
Buonasera professore, se mi permette approfitto ancora della sua competenza in materia per un quesito. Nel caso in cui venga predisposto un quadro elettrico con un interruttore differenziale a monte e vari interruttori differenziali sotto di esso, qualora avessi necessità di inserire un modulo di gestione carichi, potrei metterlo a valle del primo e a monte degli altri, in modo da gestirli come carichi primari e secondari a seconda delle necessità? Logicamente ci sono anche i magnetotermici a protezione, oppure i differenziali sono MT/differenziali. Non so se sono stato chiaro nel formulare la domanda, in altre parole potrei chiedere: dove è corretto inserire (se si può inserire) un modulo di gestione carichi, nel caso di un quadro elettrico di abitazione civile che abbia una selettività sia orizzontale sia verticale come da lei descritta? Logicamente non voglio sapere come si collegano nel dettaglio i vari cavi, perchè ciò è spiegato nei manuali di installazione di ogni singolo modulo e può variare a seconda della marca e del modello, a me interessa la collocazione in generale e se funziona bene anche sotto un interruttore differenziale.
Buongiorno e complimenti, un problema nel mio impianto e che a valle è stato messo un quadretto con magneti termici e differenziale 0,03 per le luci delle scale , è un quadro. Dove vivo io al secondo piano con differenziale sempre di 0,003 ( se ho capito bene SELETTIVITÀ VERTICALE) ora facendo prove mi scatta quello delle scale (a valle?) quindi devo fare due rampe di scale per andare a riarmarlo perché se no non ho luce in casa. Come posso risolvere forse mettendo un selettivo da 30 ampere in casa? Oppure togliendo il differenziale alle scale se passa in una canalina affogata nel muro Grazie!!
Salve, forse nel descrivere ha fatto confusione tra monte e valle. Per monte intendiamo il punto da dove inizia a scorrere la corrente (come ad esempio avviene per l’acqua, che scorre da una montagna verso valle). Quindi interpretando quanto da lei scritto. A monte ha un quadro per le luci scale con differenziale da 0,03A. Da questo quadretto parte l’alimentazione per il 2 piano (elettricamente a valle) dove è presente un quadro con differenziale da 0,03 A (non esiste da 0,003). Questo impianto come da lei detto non ha selettività e quindi subisce il disagio da lei descritto. Per ovviare a questo problema, non può togliere il differenziale delle luci scale (comunque vanno protette da un differenziale). Devo però avere uno schema completo e chiaro dell’intera situazione per suggerirle una soluzione. Se riesce a mandarmi un disegnino dello schema unifilare a penna dei suoi quadri con indicazione delle taglie dei suoi dispositivi all’indirizzo email corrado.lai.prof@gmail.com riesco meglio a formulare una soluzione
Prof Lai buona sera non ho capito bene la selettività verticale se viene fatta solo tra MTD o si può fare anche con MTD e MT x le varie linee. Cioè voglio fare un esempio di un quadro con un solo MTD da 25A 30ma tipoA e sotto un MT 16 A x le prese e MT da 10 A x le luci. Avendo necessità di intallare sotto cntatore da 3,3kw a protezione del montante, visto che ci sono masse estanee, un MTD ritardato S 300 ma 6ka da 25A di che tipo si dovrebbe mettere tipo A o va bene tipo AC visto che il tipo A è stato messo nel quatro? Al contrario se nel quadro si mette il tipo AC il MTD ritardato S , si può mettere anche di tipo AC? Ancora una domanda professore: Se si mette nel montante il dispositivo sopraindicato, dovrebbe essere coordinato con l,impianto di terra? Vuol dire che la resistenza può restare uguale o minore di 1666om oppure bisogna abbassare la resistenza a 166 om ? Gentile frofessore la ringrazio sempre x le risposte.
Quello di cui ho parlato nel video è solo la selettività tra differenziali. Per farla verticale bisogna quindi mettere quello a monte almeno 3 volte la Idn di quello a valle. Quindi ok 300mA a monte e 30mA a valle. Se quello a valle è di tipo A allora bene mettere anche quello a monte di tipo A. Se invece è di tipo AC allora anche a monte di tipo AC. Inoltre avendo portato la Idn a 300 mA, come giustamente dice lei, la resistenza di terra deve essere minore di 50V/0,3A e cioè 166 ohm. Non sono valori di resistenza difficili da raggiungere ma bene fare un controllo
Buongiorno; > mi è capitato di imbattermi nelle sue lezioni presenti su youtube. Le trovo chiare ed esaustive e provo ad approfittare della sua competenza per provare a chiarirmi un dubbio che ho da svariato tempo.... > Relativamente al problema della selettività verticale per protezione differenziale (ovvero differenziali in cascata) mi è molto chiara la necessità di un coordinamento tale per cui il differenziale a monte debba avere correnti e tempi di intervento maggiori... > Ad esempio il caso classico di un 300mA selettivo a monte di un 30 mA non selettivo.... > Quello però che non riesco a capire è il ruolo del differenziale a monte. Ovvero, se è prevista la protezione differenziale per il tratto di linea tra i due differenziali, come può essere accettato un differenziale 300mA (per di più ritardato...)? > Vorrebbe ad esempio dire che venendo accidentalmente in contatto con questo tratto di linea verrebbe accettata una corrente di dispersione (folgorazione in questo caso) che potrebbe variare tra 150 e 300ma ininterrottamente..... > In attesa di un suo riscontro la saluto cordialmente e la ringrazio per la competenza ed il tempo che dedica a contribuire alla formazione in materia.
Buongiorno Simone, il differenziale è da considerare obbligatorio solo per le protezioni da contatti indiretti. Per i contatti diretti esso è da considerarsi solo come una protezione aggiuntiva ad altri sistemi. Quindi detto questo il diff da 300 mA si mette solo se in quel tratto sono presenti delle masse che potrebbero andare in tensione creando pericoli da contatti indiretti. In questo caso coordinato con l’impianto di terra Re
Complimenti per le sue lezioni sempre molto interessanti e spiegate moto bene!!una domanda in un impianto e preferibile la selettività orizzontale per non avere questo tipo di problemi????
La selettività orizzontale è possibile in genera solo su piccoli impianti, dove il generale è un solo magnetotermico e le singole linee (ad es. prese e luci) sono dei magnetotermici differenziali. Se però in impianti estesi sono costretto a mettere in cascata i differenziali allora devo per forza fare una selettività verticale
Buongiorno Professore e complimenti per le sue ottime lezioni. Vorrei porle una domanda in merito i differenziali in cascata,se ne metto due uguali es 0,03 ottengo una doppia protezione,ossia nel caso uno dei due si guasta interviene i 2. Ovviamente rimane scontato che in primis avendone 2 in serie rende nulla la selettivita ma sicuramente raddoppi la sicurezza? Grazie della cortese attenzione.
Grazie gentilissimo 🙏 Behh si, ma a quel punto se pensiamo che dobbiamo mettere una doppia protezione per tutto dovrei mettere anche due magnetotermici per ogni carico che proteggo e così via. Diciamo che è meglio premere mensilmente il pulsante di prova dei differenziali che metterne due in cascata perdendo la selettività come giustamente fa notare lei
Carmelo Nania Grazie Corrado,per la cortese risposta e delucidazione, la mia necessità nasce dal fatto che stiamo parlando di contatti diretti con la rete elettrica e la sicurezza che è mai troppa! Io so che termiche se non erro, in un impianto domestico cablato a norma, ci sono partendo dal contatore, vengono repplicate poi nel quadro interno da un ulteriore termico opportunamente dimensionato per ogni linea,e comunque non stiamo parlando di max sicurezza su contatti diretti! Diversamente non lo è per i contatti diretti, avendo come protezione 1 solo differenziale da 0,03ma. Nel caso specifico come è successo a casa di mio fratello, il differenziale ABB F202 all'interno dell' appartamento dopo 8 anni non interveniva piu già pigiando il tasto di prova,poi testato con apposito strumento. Quindi l'impianto era privo di protezione! Io penso che Se ci fosse stato un secondo differenziale in serie da 0,030ma la sicurezza molto probabilmente sarebbe sempre stata garantita, evitando spiacevoli indesiderati infortuni.Parlando poi con colleghi impiantisti elettrici,mi hanno confermato che capita anche a loro, non spesso, di sost differenziali che non intervengono più! Questa e la mia teoria,nel dettaglio che volevo condividere con un esperto, essendo io un tecnico. Scusa molto per la mia lunghissima esposizione e ti ringrazio del tuo prezioso supporto. Cordialmente
Il differenziale non può essere considerato l’elemento principali contro i contatti diretti. Per loro devono essere previsti dai costruttori altre precauzioni . Il differenziale da 10 mA e 30 mA posono essere comunque sicuramente considerati elementi aggiuntivi contro la protezione da contatti diretti. Quindi metterne in più per la sicurezza è un bene
Gent. Professore, intanto sempre complimenti. Nei commenti ho trovato già una risposta ad un quesito ma ne avrei un altro. In caso di differenziale 0,03 di tipo F (ad es dedicato ad un elettrodomestico con inverter), il differenziale a monte dovrebbe essere sempre di tipo F (da 0,3) oppure andrebbe venale anche un tipo A? Chiaramente per evitare che in caso di scatti intempestivi intervenga quello a monte anziché quello a valle. Ho fatto l’esempio con i tipi A ed F perché conto di non utilizzare più i tipo AC. Spero di essere stato chiaro Grazie Francesco
Salve Francesco, ho capito bene la domanda e vale quanto appunto ho già risposto in un precedente commento. Le norme per gli F non prevedono questa casistica e bisognerebbe chiedere al costruttore cosa dicono per questi casi. Io per come ho percepito la problematica farei pure come sta dicendo lei mentre se fosse uno di tipo B sicuramente sarebbe necessario (per motivi ora lunghi da spiegare) uno di tipo B anche a monte
Grazie mille ma non ero riuscito a trovare risposte nei commenti. Spero di poter modificare tutto il mio impianto per nulla sezionabile perché come generale ha un MTD , dove ho incorporato il riarmo auto biticino perché soggetto spessissimo a scatti intempestivi che non posso individuare visto che a valle sono tutti MT. Ho un impianto diciamo ben progettato dal vecchio proprietario (ing elettr) anche se non riesco a capire e condividere alcune scelte….es perché linea primaria ad anello chiuso , tutti MT in ogni stanza e non in un quadro,solo il generale come MTD, etc. Mi piacerebbe inviarle il file per avere un suo parere ma non voglio rubarle tempo. Grazie ancora tanto per la risposta ma ancor più per i video utilissimi
volevo chiederti una cosa, ho una casa con impianto certificato che dispone di un differenziale puro con a valle le varia linee (PRESE, LUCE, CUCINA E CANTINA) sezionate mediante dei magnetotermici dimensionati rispetto ai conduttori utilizzati. Ho visto però che negli impianti che fanno adesso le varie linee le sezionano mediante interruttori differenziali/magnetotermici. Mi converrebbe passare a questa configurazione o lasciare il tutto come si trova?
Essendo fatto quando non era ancora obbligatorio avere più differenziali il suo impianto è comunque a norma. Il difetto del suo attuale impianto è che non ha selettività differenziale. Pertanto, ad esempio, un guasto in cantina andrebbe a creare un blackout nell’intera abitazione. Se però questo disagio non è per lei un problema lasci tutto cosí, altrimenti puó procedere come da lei descritto
Buonasera prof. ho una domanda da porle Quando si pone un differenziale selettivo a monte se si presenta un guasto nel differenziale a valle scatta solo quest' ultimo mentre quello a monte non scatta mentre se si ha una dispersione di corrente maggiore di quella del differenziale a valle si attiva il differenziale a monte in quanto può sopportare correnti più elevate (in questo caso 300mA)? Non mi è molto chiaro tutto ciò. Graziee in anticipo
No anche se la corrente di dispersione è piú alta del differenziale a monte dovrebbe intervenire prima sempre quello a valle. Quello a monte selettivo ha infatti anche un ritardo cronometrico
Buona sera prof.elettrico. Ci potrebbe fare in un futuro prossimo una lezione inerente alla gamma degli INTERRUTTORI RILEVATORI ad ARCO AFDD e AFCI, la loro tecnologia e l'utilità, raffigurando in modo schematico la loro collocazione. Grazie 😊
Salve, professore Lai vorrei farle una domanda per togliermi un dubbio. quadro elettrico magnetotermico generale, posso mettere 2 magnetotermico differenziali e a valle di questi altri magnetotermici che vanno a finire non so zona luci giorno, zona luci notte, zona prese ecc? se posso metterli sarebbe piú protetto cosí o basterebbe mettere 2 differenziali puri protetti a monte e a valle magnetotermi?
@@laicorrado-ilprofelettrico Salve prof scusi se non sono stato preciso nella spiegazione, Ci riprovo, nel quadro elettrico di casa come generale un magnetotermico, 2 magnetotermici differenziali a valle del generale. Nei 2 magnetotermici differenziali posso collegarci un magnetotermico per zona giorno e nell'altro un magnetotermico zona notte? In questo modo é piú sezionato e protetto? Grazie prof
@@lucamoscatellini2991si si può fare, sicuramente è piú sezionato per il manuale ma in caso di guasto, a seconda delle taglie dei magnetotermici, scattano magari comunque quelli a monte
Ciao professore, se metto due differenziali in cascata uguali a scattare per primo dovrebbe essere quello più a valle visto che la corrente passa prima in esso? Difatti esce dalla fase del differenziale a monte, entra nella fase a valle, esce dal neutro a valle ed entra nel neutro a monte. A livello teorico vale la mia considerazione? Grazie e buon fine settimana.
Ciao il ragionamento è interessante e potrebbe avere una sua logica. Ma è un po’ azzardato. I tempi di circolazione degli elettroni ( circa 116 km/s) non permettono di fare un ragionamento di quel tipo. Essendo poi i differenziali dei sistemi meccanici allora la reazione di ciascuno di questi varia anche da l’uno all’altro pur se dello stesso tipo e marca per l’inerzia meccanica. C’è inoltre da dire che mettere due differenziali in cascata uguali è un errore tecnico in quanto appunto svolgono la stessa funzione e molto spesso scatta quello a monte andando a staccare l’intero impianto.
@@laicorrado-ilprofelettrico Grazie tante. Era solo un discorso in linea teorica. Dai suoi ottimi video si evince chiaramente come vanno montati. Saluti.
Buongiorno professore, complimenti per il video, mi rimane solo un dubbio che che vorrei sottoporle.Come si attiva praticamente la cronometrica? Ho maneggiato diversi differenziali, ma non ho mai visto un regolatore del tempo d'intervento. Se lo ha già mostrato in un'altra lezione le chiedo gentilmente se potesse indicarmela perché io ho guardato parecchi altri suoi video senza trovarlo. La ringrazio.
Buongiorno Fabio, per gli interruttori modulari non esiste una impostazione manuale del tempo di intervento. Quando si scegli un differenziale di tipo S ritardato questo tempo è già calibrato dal costruttore per realizzare la selettività con quello normale. Solo negli scatolati (per appilcazioni industriali) esiste un’impostazione manuale dei tempi di intervento dei differenziali, ma questi devono essere poi impostati dai progettisti dell’impianto
Grazie professore, non avevo visto la risposta. Quindi per la selettività cronometrica bisogna acquistare dei differenziali di tipo S che sono identici agli altri ma con l'aggiunta del ritardo impostato dal costruttore. Ancora grazie mille, il suo aiuto per me è molto prezioso.
Complimenti per le spiegazioni molto dettagliate e facilmente comprensibili . Volevo gentilmente chiederle un'informazione tecnica a riguardo dell'interruttore generale da collocare all'interno del quadro elettrico di un appartamento con 3 KW di potenza contrattuale, come protezione del montante. Posso utilizzare un differenziale a 2 poli da 32A , Idn 300mA, classe A S selettivo , accoppiato con un magnatotermico da 32A potere di interruzione 6KA a 2 poli con curva in classe C ??? Tutto questo ovviamente nel rispetto dell'ultima edizione 2021 delle norme CEI 64-8 capitolo 37 (la bibbia degli elettricisti ) Vi ringrazio gentilmente se mi potete rispondere in merito. Grazie Proff.
Metterei un 32A con 6kA nel magnetotermico a valle del contatore a protezione del montante. Mentre come generale del quadro elettrico (non è quindi a protezione del montante) metterei quel differenziale solo se ci sono a valle altri differenziali. Inoltre come taglia del magnetotermico, essendo la potenza contrattuale da 3kA metterei anche un 20A e il potere di interruzione da 4500. Classe C ok, 2 poli ok.
@@laicorrado-ilprofelettrico le nuove normative CEI 64-8 capitolo 37 ottava edizione 2021 , prevedono che l'impianto elettrico sia progettato per i 6 KW a prescindere dal contratto in uso. Quindi, è per questo motivo che stavo ragionando sui 32A . In quanto il comitato CEI , danno per scontato che con una semplice telefonata all'ente erogatore, si possa passare dai 3 ai 6 Kw . È questo il motivo di tutto questo sovradimensionato. Volevo precisare che a valle dell'interruttore generale dell'impianto da 32 A 300mA classe A-S , a valle ci sono altre linee tutte protette singolarmente da differenziali magnetotermi tipo AC da 10 e da 16A 30mA di sgancio e un SPD a monte di tutto.
Ok quindi sui differenziali. Per quanto riguarda i magnetotermici, giusto, come dico anche io nelle videolezioni, dimensionare tutto (soprattutto le sezioni dei cavi) per i 6kW come appunto suggerito dalle nuove norme. Io suggerivo comunque un generale di taglia più bassa (da cambiare qualora si passi dai 3 ai 6 kW) per evitare il disagio, in caso di sovraccarico, il distacco del contatore invece che del generale dentro casa. Anche se con gli ultimi contatori il distacco per sovraccarico avviene con un controllo elettronico e quindi il contatore scatta comunque sepre prima del magnetotermico generale anche se lo mettessi da 16A (per i 3kW) e da 32A (per i 6kW). A questo punto, dato per inevitabile il disagio, corretto mettere già da ora il generale da 32A
Scusa e se c'è una dispersione a monte ma non lo rileva il 300 ma ma c'è pericolo di contatto indiretto si può fare questa selettivita ho si può farla solo gronometrica ?
@@laicorrado-ilprofelettrico dicevo se installo un differenziale a monte di 300ma selettivo e ha valle due da 30ma si può fare normativamente parlando visto che la norma dice di utilizzare differenziale coordinato alla terra non superiore ha 30ma ?
Complimenti per il video in primis!! Volevo chiederle come selettività in un ambiente civile non è meglio montare dopo il sezionatore tutti differenziali magneto termici (ovviamente con le adeguate potenze) da un polo più neutro rispetto a montare diversi differenziali puri? Ovviamente senza problemi di spazio nel centralino.
Sicuramente la sua soluzione, in termini di continuità di servizio, è la migliore. Il problema in una soluzione di questo tipo è economico. Quanto mi costa? Se le linee sono tante è meglio, se voglio risparmiare, raggruppare alcune linee sotto un unico differenziale puro
@@laicorrado-ilprofelettrico A livello di costo bisogna vedere quanto si può raggruppare, altrimenti un differenziale puro più 3 magnetotermici costano quanto 3 differenziali/magnetotermici.
Si per poche linee sicuramente la soluzione con sezionatore (attenzione alla sua taglia) e tutti mtd è la migliore in termini di continuitá senza incidere sull’aspetto economico
Buonasera, l'altro giorno ho aperto un centralino cablato da elettricisti più esperti del sottoscritto. Magnetotermico Generale 50A---> Differenziale puro 40A 003 AC---> Magnetotermico differenziale C25 AC 003. É corretto un collegamento di questo tipo? Avendo entrambi i differenziali stessa soglia di intervento non avrebbe più senso collegare direttamente il magnetotermico a valle del generale? Il differenziale da 40 A protegge altri interruttori ponticellati a monte del C25.
Si a questo punto mettere in cascata i due differenziali da 30 mA non ha senso. Quindi la soluzione più efficace è come da lei immaginato. Una domanda? A valle del diff. Da 40 A quali magnetotermici ci sono? Mi sembra che questo differenziale puro non sia protetto. A monte il 50A non lo sta proteggendo
Allora è evidente che il differenziale puro non è protetto neanche a valle. Bisogna sperare che l’utenza nell’usare i carichi non assorba più di 40A dai 3 magnetotermici a valle del differenziale. Ma un impianto non si può progettare “sperando” che non succeda una situazione. Per quale potenza contrattuale questo impianto sta funzionando?
@@g.c.9904 in questo caso dall’impianto possono essere prelevati anche 8,4 kW per 3 ore che corrispondono proprio ad una 40-ina di A. Quindi il differenziale puro dovrebbe reggere. In ogni caso il differenziale puro deve essere protetto da sovraccarico o da un mgt a monte di pari corrente o da dei mgt a valle la cui somma è al massimo la In del differenziale. Se si fa un cambio di potenza contrattuale e si porta l’impianto a potenze più elevate di 6 kW (sempre che l’Enel li conceda in monofase) quel differenziale puro non è sicuramente più protetto. Il mgt generale fa passare anche 50A e a valle del diff da 40 possono transitare più di 40A
Buongiorno ho una domanda a cui non so dare risposta.Il collegamento a terra di una caldaia è funzionante se la stessa è alimentata tramite trasformatore di isolamento 230/230,Il salvavita a monte interviene…..
Non ho capito bene la domanda. Posso solo dire che il differenziale non interviene in caso di un guasto a terra in un sistema IT con trasformatore di isolamento
Si se si vuole sfruttare l’impianto di terra e i differenziali. La protezione con il trasformatore d’isolamento richiede degli accorgimenti diversi da quelli di un sistema “normale” TT
Vedo ancora oggi gente che installa due magnetotermico differenziale con Idn da 300mA in cascata.... E con potere di interruzione da 6kA...stiamo parlando di interruttori Trifase
Finora è la migliore lezione, per chiarezza e completezza, che ho sentito su questo specifico argomento. Grazie per questa divulgazione utile e precisa che offre gratuitamente.
Grazie!
Bravissimo. Se pubblicasse un libro, con questi contenuti spiegati così bene, sarebbe apprezzatissimo!
Grazieee 🙏 il libro è in progetto. Sto per ora preparando quello sui concetti base sulle grandezze elettriche. Poi farò quello sugli impianti elettrici . Grazie per l’incoraggiamento
Bravo professore .Spiegazione chiara e completa.La scelta di fare videolezione di 15 min. è azzeccata.
Grazie Massimo, anche per il feedback
Ciao meriti l'iscrizione perchè la tua spiegazione è la piu chiara che ho trovato!
Grazie 🙏
La ringrazio per la cortese risposta. Gentilissimo, buona serata!
Grazieeee ❤️
Grazie per queste lezioni … top
Grazieee 🙏
Bravo... spiegato molto bene specialmente le selettività
Grazie per questo feedback
chiaro e preciso come sempre
Grazie Antonio 💪
Bravo spiegazione esaustiva❤ il top
Grazie Luca per il gentile feedback
Buongiorno Professore, complimenti per i contenuti del suo canale, sempre chiari e comprensibili.
Una domanda per lei: se avessi necessità di proteggere gli elettrodomestici con un differenziale di tipo F posizionato nel quadro di casa formato da generale sezionatore e tutti differenziali magnetotermici, se a monte del montante servisse un differenziale magnetotermico (nel caso sia da proteggere contro i contatti indiretti), questo differenziale dovrebbe essere anch’esso in classe F selettivo 0,3A oppure basterebbe in classe AC selettivo 0,3A?
Grazie Marco per i complimenti.
E grazie per l’interessantissima domanda. Allora allo stato attuale su questa problematica possiamo rifarci alla norma internazionale IEC 364 parte 53 (la nostra 64-8 insomma) che dice che il differenziale a monte deve essere dello stesso livello di quello a valle oppure di livello inferiore quando espressamente dichiarato dal costruttore che avrà fatto delle prove di coordinamento. Questo poi dipende anche da quanti circuiti sono alimentati a valle del differenziale a monte. Allo stato attuale, visto che ancora il CEI non si è espresso, allora il mio suggerimento, se non diversamente dichiarato dal costruttore, è quello di adottare lo stesso livello e siamo sicure della corretta installazione dei differenziali.
@@laicorrado-ilprofelettrico grazie professore per la risposta..canale superlativo!
Buonasera professore, se mi permette approfitto ancora della sua competenza in materia per un quesito.
Nel caso in cui venga predisposto un quadro elettrico con un interruttore differenziale a monte e vari interruttori differenziali sotto di esso, qualora avessi necessità di inserire un modulo di gestione carichi, potrei metterlo a valle del primo e a monte degli altri, in modo da gestirli come carichi primari e secondari a seconda delle necessità?
Logicamente ci sono anche i magnetotermici a protezione, oppure i differenziali sono MT/differenziali.
Non so se sono stato chiaro nel formulare la domanda, in altre parole potrei chiedere: dove è corretto inserire (se si può inserire) un modulo di gestione carichi, nel caso di un quadro elettrico di abitazione civile che abbia una selettività sia orizzontale sia verticale come da lei descritta?
Logicamente non voglio sapere come si collegano nel dettaglio i vari cavi, perchè ciò è spiegato nei manuali di installazione di ogni singolo modulo e può variare a seconda della marca e del modello, a me interessa la collocazione in generale e se funziona bene anche sotto un interruttore differenziale.
Grazie mille
Buongiorno e complimenti, un problema nel mio impianto e che a valle è stato messo un quadretto con magneti termici e differenziale 0,03 per le luci delle scale , è un quadro. Dove vivo io al secondo piano con differenziale sempre di 0,003 ( se ho capito bene SELETTIVITÀ VERTICALE) ora facendo prove mi scatta quello delle scale (a valle?) quindi devo fare due rampe di scale per andare a riarmarlo perché se no non ho luce in casa. Come posso risolvere forse mettendo un selettivo da 30 ampere in casa? Oppure togliendo il differenziale alle scale se passa in una canalina affogata nel muro
Grazie!!
Salve, forse nel descrivere ha fatto confusione tra monte e valle. Per monte intendiamo il punto da dove inizia a scorrere la corrente (come ad esempio avviene per l’acqua, che scorre da una montagna verso valle).
Quindi interpretando quanto da lei scritto. A monte ha un quadro per le luci scale con differenziale da 0,03A. Da questo quadretto parte l’alimentazione per il 2 piano (elettricamente a valle) dove è presente un quadro con differenziale da 0,03 A (non esiste da 0,003). Questo impianto come da lei detto non ha selettività e quindi subisce il disagio da lei descritto. Per ovviare a questo problema, non può togliere il differenziale delle luci scale (comunque vanno protette da un differenziale).
Devo però avere uno schema completo e chiaro dell’intera situazione per suggerirle una soluzione. Se riesce a mandarmi un disegnino dello schema unifilare a penna dei suoi quadri con indicazione delle taglie dei suoi dispositivi all’indirizzo email corrado.lai.prof@gmail.com riesco meglio a formulare una soluzione
Come usuale ottima e chiara spiegazione, complimenti e Auguri di Buona Pasqua!
Grazie gentilissimo. Tanti auguri 🐣
Prof Lai buona sera non ho capito bene la selettività verticale se viene fatta solo tra MTD o si può fare anche con MTD e MT x le varie linee. Cioè voglio fare un esempio di un quadro con un solo MTD da 25A 30ma tipoA e sotto un MT 16 A x le prese e MT da 10 A x le luci. Avendo necessità di intallare sotto cntatore da 3,3kw a protezione del montante, visto che ci sono masse estanee, un MTD ritardato S 300 ma 6ka da 25A di che tipo si dovrebbe mettere tipo A o va bene tipo AC visto che il tipo A è stato messo nel quatro? Al contrario se nel quadro si mette il tipo AC il MTD ritardato S , si può mettere anche di tipo AC? Ancora una domanda professore: Se si mette nel montante il dispositivo sopraindicato, dovrebbe essere coordinato con l,impianto di terra? Vuol dire che la resistenza può restare uguale o minore di 1666om oppure bisogna abbassare la resistenza a 166 om ? Gentile frofessore la ringrazio sempre x le risposte.
Quello di cui ho parlato nel video è solo la selettività tra differenziali. Per farla verticale bisogna quindi mettere quello a monte almeno 3 volte la Idn di quello a valle. Quindi ok 300mA a monte e 30mA a valle. Se quello a valle è di tipo A allora bene mettere anche quello a monte di tipo A. Se invece è di tipo AC allora anche a monte di tipo AC. Inoltre avendo portato la Idn a 300 mA, come giustamente dice lei, la resistenza di terra deve essere minore di 50V/0,3A e cioè 166 ohm. Non sono valori di resistenza difficili da raggiungere ma bene fare un controllo
Si ok Professore grazie
Buongiorno;
> mi è capitato di imbattermi nelle sue lezioni presenti su youtube. Le trovo chiare ed esaustive e provo ad approfittare della sua competenza per provare a chiarirmi un dubbio che ho da svariato tempo....
> Relativamente al problema della selettività verticale per protezione differenziale (ovvero differenziali in cascata) mi è molto chiara la necessità di un coordinamento tale per cui il differenziale a monte debba avere correnti e tempi di intervento maggiori...
> Ad esempio il caso classico di un 300mA selettivo a monte di un 30 mA non selettivo....
> Quello però che non riesco a capire è il ruolo del differenziale a monte. Ovvero, se è prevista la protezione differenziale per il tratto di linea tra i due differenziali, come può essere accettato un differenziale 300mA (per di più ritardato...)?
> Vorrebbe ad esempio dire che venendo accidentalmente in contatto con questo tratto di linea verrebbe accettata una corrente di dispersione (folgorazione in questo caso) che potrebbe variare tra 150 e 300ma ininterrottamente.....
> In attesa di un suo riscontro la saluto cordialmente e la ringrazio per la competenza ed il tempo che dedica a contribuire alla formazione in materia.
Buongiorno Simone, il differenziale è da considerare obbligatorio solo per le protezioni da contatti indiretti. Per i contatti diretti esso è da considerarsi solo come una protezione aggiuntiva ad altri sistemi.
Quindi detto questo il diff da 300 mA si mette solo se in quel tratto sono presenti delle masse che potrebbero andare in tensione creando pericoli da contatti indiretti. In questo caso coordinato con l’impianto di terra Re
Molto utile grazie 🙏
Complimenti per le sue lezioni sempre molto interessanti e spiegate moto bene!!una domanda in un impianto e preferibile la selettività orizzontale per non avere questo tipo di problemi????
La selettività orizzontale è possibile in genera solo su piccoli impianti, dove il generale è un solo magnetotermico e le singole linee (ad es. prese e luci) sono dei magnetotermici differenziali.
Se però in impianti estesi sono costretto a mettere in cascata i differenziali allora devo per forza fare una selettività verticale
Buongiorno Professore e complimenti per le sue ottime lezioni.
Vorrei porle una domanda in merito i differenziali in cascata,se ne metto due uguali es 0,03 ottengo una doppia protezione,ossia nel caso uno dei due si guasta interviene i 2.
Ovviamente rimane scontato che in primis avendone 2 in serie rende nulla la selettivita ma sicuramente raddoppi la sicurezza?
Grazie della cortese attenzione.
Grazie gentilissimo 🙏
Behh si, ma a quel punto se pensiamo che dobbiamo mettere una doppia protezione per tutto dovrei mettere anche due magnetotermici per ogni carico che proteggo e così via. Diciamo che è meglio premere mensilmente il pulsante di prova dei differenziali che metterne due in cascata perdendo la selettività come giustamente fa notare lei
Carmelo Nania
Grazie Corrado,per la cortese risposta e delucidazione, la mia necessità nasce dal fatto che stiamo parlando di contatti diretti con la rete elettrica e la sicurezza che è mai troppa!
Io so che termiche se non erro, in un impianto domestico cablato a norma, ci sono partendo dal contatore, vengono repplicate poi nel quadro interno da un ulteriore termico opportunamente dimensionato per ogni linea,e comunque non stiamo parlando di max sicurezza su contatti diretti! Diversamente non lo è per i contatti diretti, avendo come protezione 1 solo differenziale da 0,03ma.
Nel caso specifico come è successo a casa di mio fratello, il differenziale ABB F202 all'interno dell' appartamento dopo 8 anni non interveniva piu già pigiando il tasto di prova,poi testato con apposito strumento. Quindi l'impianto era privo di protezione!
Io penso che Se ci fosse stato un secondo differenziale in serie da 0,030ma la sicurezza molto probabilmente sarebbe sempre stata garantita, evitando spiacevoli indesiderati infortuni.Parlando poi con colleghi impiantisti elettrici,mi hanno confermato che capita anche a loro, non spesso, di sost differenziali che non intervengono più!
Questa e la mia teoria,nel dettaglio che volevo condividere con un esperto, essendo io un tecnico.
Scusa molto per la mia lunghissima esposizione e ti ringrazio del tuo prezioso supporto.
Cordialmente
Il differenziale non può essere considerato l’elemento principali contro i contatti diretti. Per loro devono essere previsti dai costruttori altre precauzioni . Il differenziale da 10 mA e 30 mA posono essere comunque sicuramente considerati elementi aggiuntivi contro la protezione da contatti diretti. Quindi metterne in più per la sicurezza è un bene
Perfetto grazie della sua disponibilità e complimenti ancora per la sua professionalità in materia
@@laicorrado-ilprofelettrico
Gent. Professore, intanto sempre complimenti.
Nei commenti ho trovato già una risposta ad un quesito ma ne avrei un altro.
In caso di differenziale 0,03 di tipo F (ad es dedicato ad un elettrodomestico con inverter), il differenziale a monte dovrebbe essere sempre di tipo F (da 0,3) oppure andrebbe venale anche un tipo A?
Chiaramente per evitare che in caso di scatti intempestivi intervenga quello a monte anziché quello a valle.
Ho fatto l’esempio con i tipi A ed F perché conto di non utilizzare più i tipo AC.
Spero di essere stato chiaro
Grazie
Francesco
Salve Francesco, ho capito bene la domanda e vale quanto appunto ho già risposto in un precedente commento. Le norme per gli F non prevedono questa casistica e bisognerebbe chiedere al costruttore cosa dicono per questi casi. Io per come ho percepito la problematica farei pure come sta dicendo lei mentre se fosse uno di tipo B sicuramente sarebbe necessario (per motivi ora lunghi da spiegare) uno di tipo B anche a monte
Grazie mille ma non ero riuscito a trovare risposte nei commenti.
Spero di poter modificare tutto il mio impianto per nulla sezionabile perché come generale ha un MTD , dove ho incorporato il riarmo auto biticino perché soggetto spessissimo a scatti intempestivi che non posso individuare visto che a valle sono tutti MT.
Ho un impianto diciamo ben progettato dal vecchio proprietario (ing elettr) anche se non riesco a capire e condividere alcune scelte….es perché linea primaria ad anello chiuso , tutti MT in ogni stanza e non in un quadro,solo il generale come MTD, etc.
Mi piacerebbe inviarle il file per avere un suo parere ma non voglio rubarle tempo.
Grazie ancora tanto per la risposta ma ancor più per i video utilissimi
volevo chiederti una cosa, ho una casa con impianto certificato che dispone di un differenziale puro con a valle le varia linee (PRESE, LUCE, CUCINA E CANTINA) sezionate mediante dei magnetotermici dimensionati rispetto ai conduttori utilizzati.
Ho visto però che negli impianti che fanno adesso le varie linee le sezionano mediante interruttori differenziali/magnetotermici.
Mi converrebbe passare a questa configurazione o lasciare il tutto come si trova?
Essendo fatto quando non era ancora obbligatorio avere più differenziali il suo impianto è comunque a norma. Il difetto del suo attuale impianto è che non ha selettività differenziale. Pertanto, ad esempio, un guasto in cantina andrebbe a creare un blackout nell’intera abitazione. Se però questo disagio non è per lei un problema lasci tutto cosí, altrimenti puó procedere come da lei descritto
Buonasera prof. ho una domanda da porle
Quando si pone un differenziale selettivo a monte se si presenta un guasto nel differenziale a valle scatta solo quest' ultimo mentre quello a monte non scatta mentre se si ha una dispersione di corrente maggiore di quella del differenziale a valle si attiva il differenziale a monte in quanto può sopportare correnti più elevate (in questo caso 300mA)? Non mi è molto chiaro tutto ciò. Graziee in anticipo
No anche se la corrente di dispersione è piú alta del differenziale a monte dovrebbe intervenire prima sempre quello a valle. Quello a monte selettivo ha infatti anche un ritardo cronometrico
Graziee mille
Buona sera prof.elettrico. Ci potrebbe fare in un futuro prossimo una lezione inerente alla gamma degli INTERRUTTORI RILEVATORI ad ARCO AFDD e AFCI, la loro tecnologia e l'utilità, raffigurando in modo schematico la loro collocazione. Grazie 😊
Grazie per il suggerimento, lo metto tra gli argomenti da sviluppare in futuro. Molto interessante
Salve, professore Lai vorrei farle una domanda per togliermi un dubbio.
quadro elettrico magnetotermico generale, posso mettere 2 magnetotermico differenziali e a valle di questi altri magnetotermici che vanno a finire non so zona luci giorno, zona luci notte, zona prese ecc?
se posso metterli sarebbe piú protetto cosí o basterebbe mettere 2 differenziali puri protetti a monte e a valle magnetotermi?
Non ho capito bene la problematica
@@laicorrado-ilprofelettrico Salve prof scusi se non sono stato preciso nella spiegazione,
Ci riprovo, nel quadro elettrico di casa come generale un magnetotermico, 2 magnetotermici differenziali a valle del generale. Nei 2 magnetotermici differenziali posso collegarci un magnetotermico per zona giorno e nell'altro un magnetotermico zona notte?
In questo modo é piú sezionato e protetto?
Grazie prof
@@lucamoscatellini2991si si può fare, sicuramente è piú sezionato per il manuale ma in caso di guasto, a seconda delle taglie dei magnetotermici, scattano magari comunque quelli a monte
@@laicorrado-ilprofelettrico ok ok grazie mille prof 👍👍👍
Ciao professore, se metto due differenziali in cascata uguali a scattare per primo dovrebbe essere quello più a valle visto che la corrente passa prima in esso? Difatti esce dalla fase del differenziale a monte, entra nella fase a valle, esce dal neutro a valle ed entra nel neutro a monte. A livello teorico vale la mia considerazione? Grazie e buon fine settimana.
Ciao il ragionamento è interessante e potrebbe avere una sua logica. Ma è un po’ azzardato. I tempi di circolazione degli elettroni ( circa 116 km/s) non permettono di fare un ragionamento di quel tipo. Essendo poi i differenziali dei sistemi meccanici allora la reazione di ciascuno di questi varia anche da l’uno all’altro pur se dello stesso tipo e marca per l’inerzia meccanica. C’è inoltre da dire che mettere due differenziali in cascata uguali è un errore tecnico in quanto appunto svolgono la stessa funzione e molto spesso scatta quello a monte andando a staccare l’intero impianto.
@@laicorrado-ilprofelettrico Grazie tante. Era solo un discorso in linea teorica. Dai suoi ottimi video si evince chiaramente come vanno montati. Saluti.
Buongiorno professore, complimenti per il video, mi rimane solo un dubbio che che vorrei sottoporle.Come si attiva praticamente la cronometrica? Ho maneggiato diversi differenziali, ma non ho mai visto un regolatore del tempo d'intervento. Se lo ha già mostrato in un'altra lezione le chiedo gentilmente se potesse indicarmela perché io ho guardato parecchi altri suoi video senza trovarlo. La ringrazio.
Buongiorno Fabio, per gli interruttori modulari non esiste una impostazione manuale del tempo di intervento. Quando si scegli un differenziale di tipo S ritardato questo tempo è già calibrato dal costruttore per realizzare la selettività con quello normale. Solo negli scatolati (per appilcazioni industriali) esiste un’impostazione manuale dei tempi di intervento dei differenziali, ma questi devono essere poi impostati dai progettisti dell’impianto
Grazie professore, non avevo visto la risposta. Quindi per la selettività cronometrica bisogna acquistare dei differenziali di tipo S che sono identici agli altri ma con l'aggiunta del ritardo impostato dal costruttore. Ancora grazie mille, il suo aiuto per me è molto prezioso.
Complimenti per le spiegazioni molto dettagliate e facilmente comprensibili .
Volevo gentilmente chiederle un'informazione tecnica a riguardo dell'interruttore generale da collocare all'interno del quadro elettrico di un appartamento con 3 KW di potenza contrattuale, come protezione del montante.
Posso utilizzare un differenziale a 2 poli da 32A , Idn 300mA, classe A S selettivo , accoppiato con un magnatotermico da 32A potere di interruzione 6KA a 2 poli
con curva
in classe C ???
Tutto questo ovviamente nel rispetto dell'ultima edizione 2021 delle norme
CEI 64-8
capitolo 37
(la bibbia degli elettricisti )
Vi ringrazio gentilmente se mi potete rispondere in merito.
Grazie Proff.
Metterei un 32A con 6kA nel magnetotermico a valle del contatore a protezione del montante. Mentre come generale del quadro elettrico (non è quindi a protezione del montante) metterei quel differenziale solo se ci sono a valle altri differenziali. Inoltre come taglia del magnetotermico, essendo la potenza contrattuale da 3kA metterei anche un 20A e il potere di interruzione da 4500. Classe C ok, 2 poli ok.
@@laicorrado-ilprofelettrico le nuove normative CEI 64-8 capitolo 37 ottava edizione 2021 , prevedono che l'impianto elettrico sia progettato per i 6 KW a prescindere dal contratto in uso.
Quindi, è per questo motivo che stavo ragionando sui 32A .
In quanto il comitato CEI , danno per scontato che con una semplice telefonata all'ente erogatore, si possa passare dai 3 ai 6 Kw .
È questo il motivo di tutto questo sovradimensionato.
Volevo precisare che a valle dell'interruttore generale dell'impianto da 32 A 300mA classe A-S ,
a valle ci sono altre linee tutte protette singolarmente da differenziali magnetotermi tipo AC da 10 e da 16A 30mA di sgancio e un SPD a monte di tutto.
Ok quindi sui differenziali. Per quanto riguarda i magnetotermici, giusto, come dico anche io nelle videolezioni, dimensionare tutto (soprattutto le sezioni dei cavi) per i 6kW come appunto suggerito dalle nuove norme. Io suggerivo comunque un generale di taglia più bassa (da cambiare qualora si passi dai 3 ai 6 kW) per evitare il disagio, in caso di sovraccarico, il distacco del contatore invece che del generale dentro casa. Anche se con gli ultimi contatori il distacco per sovraccarico avviene con un controllo elettronico e quindi il contatore scatta comunque sepre prima del magnetotermico generale anche se lo mettessi da 16A (per i 3kW) e da 32A (per i 6kW). A questo punto, dato per inevitabile il disagio, corretto mettere già da ora il generale da 32A
Scusa e se c'è una dispersione a monte ma non lo rileva il 300 ma ma c'è pericolo di contatto indiretto si può fare questa selettivita ho si può farla solo gronometrica ?
Ciao Sandro, non ho capito bene la problematica
@@laicorrado-ilprofelettrico dicevo se installo un differenziale a monte di 300ma selettivo e ha valle due da 30ma si può fare normativamente parlando visto che la norma dice di utilizzare differenziale coordinato alla terra non superiore ha 30ma ?
Si, si può installare, la norma non lo impedisce. Per capire bene il coordinamento con l’impianto di terra lascio questo video
ruclips.net/video/7_FwjMm9r0Q/видео.htmlsi=EgvwWPGgcKjnIpHm
Complimenti per il video in primis!!
Volevo chiederle come selettività in un ambiente civile non è meglio montare dopo il sezionatore tutti differenziali magneto termici (ovviamente con le adeguate potenze) da un polo più neutro rispetto a montare diversi differenziali puri? Ovviamente senza problemi di spazio nel centralino.
Sicuramente la sua soluzione, in termini di continuità di servizio, è la migliore. Il problema in una soluzione di questo tipo è economico. Quanto mi costa? Se le linee sono tante è meglio, se voglio risparmiare, raggruppare alcune linee sotto un unico differenziale puro
@@laicorrado-ilprofelettrico A livello di costo bisogna vedere quanto si può raggruppare, altrimenti un differenziale puro più 3 magnetotermici costano quanto 3 differenziali/magnetotermici.
Si per poche linee sicuramente la soluzione con sezionatore (attenzione alla sua taglia) e tutti mtd è la migliore in termini di continuitá senza incidere sull’aspetto economico
A monte diff. "Generale" con sensibilità 0.05ma e sulle linee 0.03ma potrebbe andare bene ?
No, non si garantisce la selettività verticale per i differenziali
Buonasera, l'altro giorno ho aperto un centralino cablato da elettricisti più esperti del sottoscritto.
Magnetotermico Generale 50A---> Differenziale puro 40A 003 AC---> Magnetotermico differenziale C25 AC 003.
É corretto un collegamento di questo tipo? Avendo entrambi i differenziali stessa soglia di intervento non avrebbe più senso collegare direttamente il magnetotermico a valle del generale?
Il differenziale da 40 A protegge altri interruttori ponticellati a monte del C25.
Si a questo punto mettere in cascata i due differenziali da 30 mA non ha senso. Quindi la soluzione più efficace è come da lei immaginato. Una domanda? A valle del diff. Da 40 A quali magnetotermici ci sono? Mi sembra che questo differenziale puro non sia protetto. A monte il 50A non lo sta proteggendo
@@laicorrado-ilprofelettrico A valle ci sono tre magnetotermici 1p+n c16 e un c10.
Allora è evidente che il differenziale puro non è protetto neanche a valle. Bisogna sperare che l’utenza nell’usare i carichi non assorba più di 40A dai 3 magnetotermici a valle del differenziale. Ma un impianto non si può progettare “sperando” che non succeda una situazione. Per quale potenza contrattuale questo impianto sta funzionando?
@@laicorrado-ilprofelettrico Mi sono informato: 6KW
@@g.c.9904 in questo caso dall’impianto possono essere prelevati anche 8,4 kW per 3 ore che corrispondono proprio ad una 40-ina di A. Quindi il differenziale puro dovrebbe reggere. In ogni caso il differenziale puro deve essere protetto da sovraccarico o da un mgt a monte di pari corrente o da dei mgt a valle la cui somma è al massimo la In del differenziale. Se si fa un cambio di potenza contrattuale e si porta l’impianto a potenze più elevate di 6 kW (sempre che l’Enel li conceda in monofase) quel differenziale puro non è sicuramente più protetto. Il mgt generale fa passare anche 50A e a valle del diff da 40 possono transitare più di 40A
Buongiorno ho una domanda a cui non so dare risposta.Il collegamento a terra di una caldaia è funzionante se la stessa è alimentata tramite trasformatore di isolamento 230/230,Il salvavita a monte interviene…..
Non ho capito bene la domanda. Posso solo dire che il differenziale non interviene in caso di un guasto a terra in un sistema IT con trasformatore di isolamento
@@laicorrado-ilprofelettrico Grazie per la risposta,quindi mi conviene per sicurezza eliminare il trasformatore e collegare direttamente alla linea
Si se si vuole sfruttare l’impianto di terra e i differenziali. La protezione con il trasformatore d’isolamento richiede degli accorgimenti diversi da quelli di un sistema “normale” TT
top
Grazie, detto da te vale doppio
Professore non mi è ben chiara qual è la funzione del differenziale a monte, perché viene messo?
Per eventuali presenze di masse e quindi pericoli da contatti indiretti tra la linea che va dal contatore alla linea che va al quadro d’appartamento
Ad es una conduttura metallica. Un quadro metallico …
@@laicorrado-ilprofelettrico quindi interviene sulle dispersioni che si possono generare dal cavo montante ?
Si esatto è stato messo per quelle possibili dispersioni a monte del differenziale da 30mA.
Professore ma un video sugli impianti di video sorveglianza quando lo fa?
Per ora non è in progetto. Ma magari con la collaborazione con @elettricaplc potremmo fare qualcosa in futuro
10:12 si parla di magnetotermici
No quelle sono le curve di intervento dei differenziali. Le curve corrente-tempo esistono anche per i differenziali 😉
Vedo ancora oggi gente che installa due magnetotermico differenziale con Idn da 300mA in cascata.... E con potere di interruzione da 6kA...stiamo parlando di interruttori Trifase
E lo fa pagare al cliente 😔
@@laicorrado-ilprofelettrico certo che si!!!
Pensi prof Corrado Lai... Che questo qui che fa ste cose ha una ditta di installazioni panneli solari... Attiva!!!