Perché la Musica Italiana del Passato Era Mille Volte Meglio
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- Опубликовано: 6 фев 2025
- "Perché la Musica Italiana del Passato Batte Quella di Oggi 1000 a 1"
"Musica Italiana: Quando il Passato Era Arte ed Oggi è Solo Rumore"
"La Superiorità della Musica Italiana del Passato: Ecco Perché"
"Musica Italiana: Il Passato Splende, il Presente Delude"
"Perché la Musica Italiana del Passato Era Inarrivabile"
Insomma... meno chat gpt e piu' STUDIARE.
ASINI!
(non tutti ovviamente, vi ricordo che comporre musica memorabile per un pubblico disattento come quello moderno è un arte molto complessa e difficile...)
Ho fatto il fonico di palco per anni e mi sono ritrovato molto nelle tue parole: quando uno sa cantare e ha una bella voce apri e suona, non ci sono cazzi. Invece quando la voce non c'è finisci a zappare senza sosta e fa solo o schifo o schifissimo. Stessa cosa con i bassisti: stesso basso, stesso canale, se sanno suonare e hanno le dita giuste esce un suono e groove pazzesco. Altrimenti puoi comprimere, tagliare, zappare, suonerà sempre loffio e sfiatato. Grandissima verità :) Grazie per avermi consolidato un'idea :D
Ho 60 anni. Parlerei giorni di questo argomento. Di tecniche e di percezioni. Solo un dettaglio che Fra non ha incluso (ma lo sa benissimo). Quando usciva un LP dei nosti eroi ne parlavamo per mesi. E credevamo veramente che quelle idee stessero cambiando il mondo. Avevamo torto, ma la nostra dedizione era reale ed affezionata. Questo fa un'enorme differenza nell'ascolto...
si', ma avevamo torto :-)
Nel frattempo il messaggio musicale veniva interiorizzato, quindi avevate torto ma in voi rimaneva qualcosa
A me comunque Frank Zappa ha cambiato la vita.....
@@solyarisoftware Avevamo torto? Quegli anni non ci hanno lasciato nulla? Il mondo non è cambiato, in quegli anni?
Il mondo sta tornando al medioevo ora, non è la stessa cosa eh. Per la precisione.
52 e totalmente d'accordo!
"comprano il microfono invece che comprare le lezioni di canto". Parole sante!
Comprano l’autotuner. 😜
Bravo
Io ho 33 anni, dunque sono fuori dal picco di permeabilità emozionale. Eppure mi emoziono scoprendo lavori dei grandi del passato, dal rock al jazz, e mi viene l’orticaria quando accendo la radio.
Se la musica emozionasse quelli dai 10 ai 20 anni anche chi fa musica o i cantautori smetterebbero di scrivere di emozionare e di emozionarsi verso i 16 anni...!! Basta cazzate quelli di adesso non sanno ne cantare ne suonare e nemmeno hanno qualcosa da dire considerando la superficialità con cui vivono la loro vita e alle cose a cui danno più importanza!!
@@GianoOudeis72in mezzo a quest' immane oceano di vergogna (fatto pure di non-sense macchiettistico, per non parlare dellə seriali stupratoiə di punti fermi della musica d'autore) esistono in ordine sparsissimo degli atolli corallini d' arte genuina, ovverosia persone con un' anima, che ha studiato e VUOLE METTERE IN PRATICA EMOZIONANDO E NON INTRATTENENDO SALVO BREVI MOMENTI, persons cui non frega una ceppa emerita del suono accattivante-catcher di fondo, dei correttori vocali (da non confondere coi distorsori) da far procurare a chi li accompagnerà, dell' uniformarsi ad un genere musicale a tutti i costi
...e di conseguenza di mostrarsi al più gretto pubblico di massa preoccupandosi di partecipare a queste e quelle trasmissioni pullulanti di raccomandati con 10 profili online ultra-edonistici e spesso su ambo fronti (radio-catodico) come hanno decisamente fatto Elisa-Mannoia-Jovasòleluna-Fibra-J Ax(o)-Boomdabash-Noemi-Morgan o (il più eclatante, dapprima con l' outing politico pro-Monti e co. e, poco dopo, quello Mediaset lato pacchiano) il prrrrincipe De' Gregori, compromettendo e sputtanando in poche settimane (in periodi diversi, lungo gli ultimi 16 anni) la propria carriera artistica, per intenderci. Ora di carriera essi (ma ce ne sarebbero svariati altri che neppure han la scusante del bipolarismo o degli acufeni...) ne hanno solo una, che di arte non ne emana più: quella monointenzionale sigilla-pensione prona allo status Quoquaraquah!
@@GianoOudeis72 però il problema non sono "quelli di adesso". Loro sono l'espressione della società in cui vivono.
@@GianoOudeis72
Sono daccordo ... sara la mia età, sarà che il mondo va a rotoli ma sono daccordo con quello che hai detto.
Ma anche se il meglio è alle spalle esplorare ogni aspetto della musica resta la principale, immensa consolazione della vita.
Ho 70 anni e la musica - di ogni genere - è una componente essenziale della mia vita. Ho vissuto ed amo la musica degli anni 60 - 70 - 80 e 90 ed oltre. A mio avviso il problema principale è che oggi c'è tanta buona musica, ma è completamente sepolta da cumuli di spazzatura. Se però scavi bene la trovi.
Infatti! Vedi il neo-prog, fiorente anche in Italia... anche se non si vende.
Sono contento che persone di 70 anni non si limitano a dire che oggi ci sia solo spazzatura ma che c'è anche roba valida e che è più nascosta e va trovata attivamente
@francesco43567 grazie. Faccio tre nomi della scena italiana, non parlo di quella internazionale, i primi che mi vengono in mente. Carolina Bubbico, Michele Fischietti, Mario Rosini. È una solenne ingiustizia che Musicisti di questa levatura non abbiano mai, dico mai, la giusta visibilità. Fortunatamente c'è YT.
@@musiquafiftyfive957Mai sentiti. Me li vado subito a cercare.
@@musiquafiftyfive957 Trovati. Mi hai fatto proprio un bel regalo. 😊
Ciao Fra! In realtà ho commentato io dall'account di Milly, sorry 😊 comunque grazie da parte di entrambi!
Solo quando esce un album di Caparezza, spengo tutto, metto le cuffie e chiudo gli occhi. Concentrazione al 1000 per 1000 anche perche i testi di Michele sono straordinari
Bellissimo video Francesco! per me la soluzione è solo una, e la applico ogni volta che non ne posso più dello schifo che gira attualmente, ossia tornare al blues! Solo il blues ci può salvare! 😌
Ho 40 anni e continuo ad ascoltare musica del passato per sentire emozioni, melodie e bei testi che mi strappano anche una lacrima. Tuttavia non condanno tutto ciò che esce nell'attualità ma devo dire che dal 2019 in poi la musica che esce e che ci propinano i media è nettamente di basso livello
hai ragionissima, sono contento di essere uno dei pochi che quando metto la musica non la sento ma veramente la "ascolto" senza distrazioni perchè me la voglio godere
Il negozio di dischi col commesso che ti consigliava un capolavoro a settimana
Verissimo. Playlist pessime... Negozianti umani sempre pieni di perle
@@REAPERIANI generazione algoritmo.... ho dei dubbi su quello di Spotify ultimamente... soprattutto sui consigliati dopo la playlist (la cosiddetta radio) che mette cose a caso di generi differenti e non ci azzeccano.
Leggendo il tuo commento mi è venuta in mente quella scena tratta dal film "uomo d'acqua dolce" interpretata da Antonio Albanese.
@@dafakerussianFilm orribile
@@REAPERIANI a Bologna c'era pure un negozio dove potevi noleggiare i CD! Se ti era piaciuto poi lo compravi: ed era così, visto che i ragazzi avevano un gusto ottimo e sapevano consigliare
Hai riassunto in maniera fantastica quello che sostiene anche Luca Jurman con la carboneria della musica. 👏🏽💯
HO SENTITO DEI RAGAZZI dire: "quel cantante è bravissimo non usa neanche autotune! "... Come dire: quell atleta di salto in alto è formidabile, non usa neanche un trampolino!!! Decadimento totale oggi di qualsiasi forma di arte e spettacolo : musica, tv, intrattenimento in genere , comicaroli di terz'ordine.., cuochi dappertutto... Influencer...
Sono completamente d'accordo. Come studentessa di canto lirico mi rendo conto che i cantanti di una volta, anche quelli di musica leggera erano in grado di cantare per davvero. Ad oggi giungono al "successo" per mille altri motivi meno che le vere capacità musicali e si sente.
@8-bitdreaming esattamente! Sono "personaggetti" più che artisti! In ambito artistico vocale serio la loro voce verrebbe definita "malata"!!!
@@8-bitdreamingattualmente il successo è inversamente proporzionale alla quantità di vestiario indossato su un palco😅
@@fata5840 O vestiario non indossato, vedi i Maneskin😅...
@@fata5840 non solo purtroppo. Fanno semplicemente a gara a chi fa più scandali pur di attirare l'attenzione mediatica. Vedi quel programma ormI inutile chiamato Sanremo che si regge solo sui gossip e scandalini vari pensati a tavolino.
Dieci minuti di applausi! 👏
Fantastico! Per quanto riguarda il capitolo sulla perfezione della musica, credevo di essere l'unico al mondo a pensarla in questo mondo, ora non mi sento più solo.
Due cose magnifiche più una in questo video:
De André in sottofondo
Una radio vera con l'antenna lì da una parte.
I contenuti.
Complimenti.
Ormai la radio sarà DAB e sparisce la magia della radio
Gran bel video pieno di esperienza e cose secondo me vere. Dall'alto dei miei 60 anni devo dire che hai molta formazione in tutti gli ambiti più disparati che satellitano intorno alla musica come l'elettrotecnica, l'elettronica digitale, l'informatica, la musica stessa, la notazione, la psicoacustica e tutto quello che riguarda il tuo lavoro. Senza tirarla troppo per le lunghe volevo dirti che la musica una volta faceva parte veramente della nostra vita perché era dentro la nostra vita e viceversa le nostre vite erano la colonna sonora della musica! Ti faccio i miei più sinceri complimenti e auguri per il tuo lavoro.🎉😊
Argomentazioni eccellenti. Complimenti.
Bravo 👏
Bellissimo video,complimenti.Argomenti molto interessanti.
Sono d'accordo con tutto quello che hai detto. Quando ero bambino non sopportavo Lucio Battisti (che adesso amo) perchè era troppo stonato... ed invece era parte del fascino del suo modo di cantare. Infatti, poi, lo ho ascoltato in coppia con Mina, accompagnato dalle grandi orchestre Rai, e si, era ancora stonato ma "in modo musicale". Adesso che non studio più da anni il mio orecchio non è più così sensibile ma ricordo bene il mio maestro di musica, violinista, e le sensazioni che mi davano allora le note... non me le danno più, semplicemente. Sono finte. Mi ricordo le stonature di Terence Trent D'Arby in "Introducing the hardline according to", sublimi! O quelle di Bob Marley. O le accordature calanti o crescenti di Bob o dei Pink Floyd... Ce n'è di roba che insaporiva la musica che adesso non si sente più
Ho sentito dire che Battisti dal vivo stonava. Ai suoi tempi non c'era l'autotune , ma qualcosa di simile credo ci fosse già.
@@federicobaritello6806 Tu dici che ci fosse un modo di correggere l'intonazione nelle tracce registrate in studio da pubblicare su disco? Io pensavo che, ai tempi, non potessero fare altro che montare pezzi di numerose registrazioni per prendere il meglio da ognuna...
@@nicodanger13 In realtà non ne sono affatto sicuro , è una cosa "per sentito dire". Lascerò che qualche esperto confermi o meno.
Barry White...
Ho 22 anni e voglio cantare come se fosse l'ultima cosa che faccio. Pur partendo dal rap, se non avessi mai ascoltato gente come Carella, Battisti, Cocciante, Le Orme, ecc.. non avrei mai avuto l'ispirazione che ho oggi.
Anche nelle cose dal suono più grezzo (es. nel rap, Lou X che è il mio preferito di sempre) c'era sempre qualcosa in più, sia nei testi che nel modo di percepire la musica
"ho capito che devi dire per forza la tua...vaffanculo" hahahhaha mitico!
Che bel video. Non ti seguo spesso, non è il
Mio genere, ma quando mi capita un tuo video su un argomento che mi attira è sempre un gran piacere ascoltarti 🤙🤙🤙🤙
Grazie! Disamina perfetta! Io non sono un repaeriano, ma ti seguo perché spieghi tutto quello che si nasconde dietro la musica. E quando fai sti video schiaccerei il tasto di iscrizione altre mille volte! Grazie.
La statistica è perfetta. Io non ho mai smesso di ascoltare musica. Ho iniziato da giovane con il metal, poi ho spaziato sulla musica italiana di qualità. A 30 facevo il dg. Ma: a 18 è entrato il jazz e il jazz è diventata la mia musica contornata dalla classica ecc.
Video perfetto, grazie
L'epoca di oggi è assolutamente decadente in tutti i suoi aspetti, quindi anche la musica inevitabilmente ne risente, inoltre come stai dicendo la musica una volta si ascoltava in modo più intenso, con molta più godibilità!!
Ottimo video, sono anni che vado dicendo le stesse cose, senza le tue competenze, ma da ascoltatore e musicista di 65 anni. Per carità io sono solo appassionato ma chi mi sente dice che ho il “tocco’” che mi deriva proprio dall’aver ascoltato e vivisezionato i brani top degli anni 60-70-80. Insomma una cultura sviluppata da bambino quando per suonare una tastiera si facevano anni da privatista, solo per divertirsi e per passione. I grandi gruppi rock erano fatti da gente che usciva dal conservatorio con la p..le così 😢
Oggi sento solo vinili… e molta auto 😊
Bravo !
Finalmente qualcuno che dice che tra i (primi) fattori ci sono gli ascoltatori ❤❤❤
d'accordo al 98%, ormai ho più di sessant'anni ed ho vissuto tutto ciò che hai elencato e, personalmente, non riesco più ad ascoltare la radio ...
Una gran bella disamina nella quale ritrovo tutto il mio pensiero. Bravo Francesco
Bella chiacchierata, davvero. Grazie.
Ho perso le parole... ce le avevi tu ho scoperto! Grande fra' 👍
Oddio l'ho scritto con l'account di nowords... 😵💫😅
Grandissimo Francesco, video illuminante,, sono d'accordo su tutto, da possessore di uno studio "all analog", ti garantisco che è tutta un'altra storia, aggiungerei che a parer mio sono pochi quelli che sanno fare bene l'imaging stereo in fase di missaggio, ti garantisco che fa tantissimo , la stereofonia, fatta a mestiere con l'eq, panpottare a mano, e non con quei cavolo di plug in di izotope o Waves, ..è la musica in mono che stanca l'orecchio e il cervello, ed i nuovi dispositivi sono tutti in mono ... vedi le produzioni di Bruce Swedien, aperte come non mai , c'è il suo libro che è una bibbia al riguardo, un super documentario dove in una parte esclama "compressor is for kids!".. un genio assoluto...
Sgt. Pepper's è in mono, se per te stanca, boh non so che dire
@a me ad esempio le produzioni dei Beatles non sono mai piaciute, nonostante sia la migliore band della storia del Pop
Ho 60 anni e faccio ancora radio hai perfettamente ragione!
Ascolto ancora tanta musica seduto comodo a volta saltando inizio.....metà... fine come si faceva con i vinili nei negozi di anni fa, molti, per capire ove mixarli .Ciao Francesco.
Disamina magistrale. Specialmente la parte dall'ascolto con le alte frequenze.
Ciao, non sono esperto di musica ma mi sono ritrovato questo video e mi ha attirato. Devo dire che concordo con quello che dici e credo che le tue motivazioni siano estendibili a vari ambiti culturali, come ha scritto anche qualcun altro nei commenti. La cucina, la scrittura (grande decadimento culturale per quanto riguardo anche le case editrici più rinomate...), e così la musica. Devo dire che mi sembra che la pittura il disegno e le altre arti figurative si difendono ancora molto bene, tanti artisti usano ancora tanto il digitale quanto "l'analogico". Ora non so se è una delle caratteristiche stesse del progresso, ma penso che le attività che richiedono studio e tempo vengano mano a mano rese un po' più "alla portata di molti". Non dico alla portata di tutti, ma cmq molto più accessibili rispetto al passato. Secondo me la generazione dei giovani di oggi, molto generalmente, ama sdoganare il "difficile" e vuole mostrare quanto i matusa non abbiano fatto altro che farci vedere il successo come frutto di sudore, sacrifici, lacrime e sangue. Oggi le informazioni e i tutorial esistono per ogni cosa, ti viene fatto credere che hai la possibilità di raggiungere livelli notevoli in quasi ogni disciplina da autodidatta e ci sono dei video di persone che ti dicono che ci sono davvero riuscite! Forse ci sono davvero, ma sono pochi. Eppure il bombardamento di questo genere di contenuti porta la nostra generazione a pensare che niente è irraggiungibile, che tutti possono potenzialmente fare tutto. Ma penso che la qualità vera non riesca a venire fuori in questo modo... Salvo rari casi.
Magari non sono totalmente d'accordo sulla musica come sfondo musicale: se mi parli di lo-fi o simili allora sono d'accordo, ma si tratta poi principalmente di canzoni non cantate. Ma non credo che i giovani di oggi si mettano Achille Lauro o i måneskin in sottofondo mentre studiano 😅. (O almeno spero.).
Ti dirò io ascolto Spotify per ore cantando a voce alta anche canzoni moderne. Non ho un orecchio abbastanza fino per percepire le cose che dici tu (purtroppo per me, mi viene da pensare...).
Una cosa che condivido al 100% è che le canzoni di oggi super raramente raccontano storie, ma piuttosto descrivono emozioni più "trasversali". Forse più banali e ripetitive. Una storia invece ti apre alle mille sfaccettature e mille risvolti di un sentimento. Quindi forse da questo punto di vista, le canzoni di una volta erano meno banali e portavano più all'introspezione di quanto non facciano oggi.
Adoro l'accento emiliano-romagnolo. Mitico.
Ciao.
francesco........ BRAVISSIMO! una analisi meravigliosa! bravo davvero!
ho 50 e rotti anni e spesso mi sono chiesto se quando avevo 20 anni la musica era più figa di oggi oppure se la musica era piu figa perchè avevo 20 anni. 😅 ottimo video dove mi hai fatto capire che è l'esatto mix. 👍
sinceramente però, analizzando le decadi in ambito musicale dove ognuna ha apportato sviluppi e rivoluzioni (blues, funk, disco, rock, progressive, elettro etc etc) non trovo una decade come "la mia" dei 90 in cui ci sia stato un melting pot assoluto di arte in cui la musica non solo si miscelava abbattendo barriere (che sia rap e rock o elettro e metal) creando collaborazioni artistiche sia in studio che live con festival dove la regola era avere più generi possibile e distanti tra loro (Sonoria, Lollapalooza, Value), ma anche con le altre forme d'arte, dal cinema al fumetto.
non concordo con chi dice che la musica di oggi fa schifo, perchè semplicemente non la cerca, ma è evro anche che stupire o creare qualcosa di nuovo è statisticamente sempre più difficile.
grande Fra... anche questa volta le tue riflessioni (specialmente nella questione della musica hi-res) lascia il segno. Mi ritrovo in tutte le tue dissertazioni. Grazie...
Ciao Francesco. Concordo in pieno con tutto ciò che hai detto. Sei proprio in gamba e ti seguo sempre volentieri. 😁🤗
Una bellissima analisi Francesco,
come dici tu é l'imperfezione che rende la musica emozionale.🎵Diego
Ue! Io l'impianto hifi cel'o e pure top, e quando ascolto voglio ascoltare bene😊 ciao gran lavoro come sempre
Condivido la parte in cui dici che un tempo ci si sedeva tranquilli e si ascoltava la musica e se c'erano...i testi. Ora è tutto un sottofondo di una vita complicata.
Cerco di resistere al "si stava meglio quando si stava peggio", anche perché negli anni '70 ero povero e la prima cassetta la vinsi rispondendo a un quiz alla radio sui Beatles, ma la potevo ascoltare sul registratore mono di merda. Ma quando le poche volte che riuscivo si ascoltavano i dischi su un HiFi, mi sembrava di essere su un tappeto magico di suono. Ora che posso permettermi cose che manco si sognavano allora, sembra tutto insapore. Ma molto probabilmente sono io e l'effetto macigizzante della memoria selettiva.
Su armonia e temperamento, mi ritrovo.
Disamina interessantissima, grazie.
Wow, grazie davvero per questo tuo contributo e per tutti i pensieri che hai esposto. Sono pienamente d'accordo con te e starei ad ascoltarti per ore. 💪🏽
Sottoscrivo tutto. Anche quella tua idea personale di musica ascoltata da supporti vintage scassati che nella mia mente ho sempre esteso anche al cinema... Guardare Profondo Rosso da un tubo catodico un po' del cazzo con quell' aspetto marcio e infernale(audio compreso) é 10 volte piú suggestivo della versione restaurata in blu ray.
E che piacere quando ogni tanto provo a mettere qualche cassetta nel mangianastri dei miei... Sentire la voce ringhiante di Freddie Mercury leggermente speeddata in alto cosí come la si ascoltava ai tempi in cui é uscita! Io credo davvero nella suggestione di cui hai parlato. Sei un grande!
Video e contenuto assolutamente interessante . Faccio un esempio riguardo alla catena di produzione degli anni 60:”il cielo in una stanza” di Gino Paoli arrangiamenti Ennio Morricone
Anche io ho 60 anni e sono DJ da ormai 47 anni. Nella mia infanzia sono stato sempre a contatto con la musica fin dalla culla da buon'anima di mio nonno paterno il quale a me e a mio fratello in tenera età e a casa sua quando andavamo a letto ci suonava le ninna nanne in piemontese con la chitarra e il mandolino.
Il mio avo mi disse prima di lasciarci di andare al conservatorio di pianoforte in quanto lui era polistrumentista e maestro di violino. Ahimè la promessa non fu mantenuta, comunque sia mio padre che suo fratello e sua sorella pregni di nozioni musicali me li hanno infusi col tempo. Preciso che incisero dischi fino alla fine degli anni 70 dello scorso secolo.
Nella mia professione di DJ sono obbligato ad ascoltare enne volte un disco per impararlo quasi a memoria e studiare con altra musica eventuali mix e dove farli. (Assai faticosa la pratica)
La chitarra basso degli album Off The Wall, Thriller e Bad sono per il 90% di un grandissimo e virtuoso di tale strumento ed è Louis Johnson il quale faceva corpo con il fratello George nel fantastico e immenso gruppo musicale chiamato Brothers Johnson i quali furono una fucina di capolavori in ambiente prettamente Funky con devianze verso il Jazz e il Soul.
Il brano Break di cui hai menzionato un video è del Gruppo "Run DMC" con gli Aerosmith dal titolo "Walk this way" fantastico e squisito connubio tra RAP (quella vera e non l'abominio di oggi) e Rock.
Per il resto concordo con te. La musica vecchia è decisamente superiore a quella nuova, ma di gran lunga e ci sono non solo scalini, ma rampe di scale e piani da colmare.
Odio l'autotun e l'editing.
Stavo scrivendo un commento simile al tuo... anche io ho avuto un maestro di musica violinista e il suo "personale orecchio" ha influito tanto anche il mio modo di sentire la musica.
Sono anch'io un DJ da 26 anni e sono perfettamente d'accordo con quello hai detto.
Sono quasi in pensione e di musica ne ho sentita parecchio; ho sempre sostenuto e sostengo tuttora che il declino della musica italiana e del pop rock internazionale sia cominciato nei primi anni 80...fatte salve le solite eccezioni. Oggi, quando voglio ascoltare un po' di musica per radio, mi è diventato praticamente impossibile...a parte che ci sono due o tre spot pubblicitari ogni 10 minuti, quello che manca è proprio l' originalità e la QUALITÀ, a volte addirittura si riesce a prevedere il giro armonico che prenderà il pezzo dopo solo quattro battute....Insomma, al momento o mi rifugio o nel rock anni 70- 80 (che però ormai conosco a memoria e mi ha quasi sfinito) oppure nel jazz che ritengo provenire da un' altra galassia. Almeno avrò sempre un' ancora di salvezza, spero proprio che la cosa prenda un' altra piega, ma deve succedere presto perchè sto aspettando già da qualche decennio e le mie speranze sono ridotte ormai al lumicino. Saluti a tutti.
Cazzo che bella spiegazione! Perfetta! Una bella riflessione anche sulla troppa precisione voluta con questo Autotune su qualunque cosa, che sta abituando le orecchie ad un ascolto senza più quelle piccole sbavature che invece dava quel qualcosa in più di unico!
wow un sacco di cose giuste e vere...grande video questo dove si vede che ne sai a pacchi e hai messo li tanti argomenti che ognuno meriterebbe un video a parte
Ciao, tutto giusto... un tempo la musica la facevano i musicisti, ora i producers. Una volta si vendevano gli HI-FI ed affianco ad un HI-FI c'era una poltrona. Ora la musica si ascolta con il telefono mentre scorri le pagine di instagram. Una volta fare musica era una vocazione perché costava sacrifici, oggi fare musica significa avere un contenuto da condividere nei social. In merito all'utilizzo della tecnologia per "migliorare le performance", ne parlava anche Brian Eno... Il continuo "sistemare gli errori" ha ucciso l'umanità della musica... scrivendo "Brian Eno spiega in 36 secondi perché la musica moderna ha perso la sua umanità" su google si trova l'estratto dell'intervista. La cosa che spesso dico, e spero di sbagliarmi, è che non ci sono piu le condizioni per far maturare artisti di livello... Chi prenderà il posto di David Bowie ? Freddie Mercury ? Michael Jackson ? mi ritengo fortunato per aver vissuto l'era d'oro della musica... Buona fortuna alle nuove generazioni
Educazione all' ascolto, studiare musica, leggere e ascoltare tanto musica...ti affina il gusto e l'orecchio...io sono appassionato di musica hard rock e metal dalla seconda metà degli anni '70 ai primissimi '90, c'è un' infinità di album da ascoltare e sfumature di suonare quei generi...se gli ascolti da una vita (40 anni) e li suoni pure da oltre 33 alla fine "diventi" quello che ami...questa cosa poi serve tanto a livello compositivo...se poi produci la tua musica hai una competenza in più per sgamare le scorciatoie e un po' per poter comunque distinguere le cose fatte bene da quelle fatte male...non solo tecnicamente ma a livello totale...il pop oggi è immondizia, mi viene da piangere a pensare che c'è una o due generazioni che crescerà con questo schifo negli orecchi...😢
Nonostante io mi trovi a condividere gran parte delle argomentazioni del video, ho personalmente una sensazione diversa. Ho l'idea che, mentre nel Dopoguerra ci fosse la TV di Stato a fare selezione, così come negli anni '90 si trovava ancora una forte componente televisiva di promozione musicale, oggi in Italia manchi un canale _mainstream_ di accesso sia alla raffinatezza, che alla "biodiversità" sonore, per così dire. in tutta onestà, mi pare che ancora oggi ci sia gente che scrive _daddìo_ in Italia. "Argenti vive" (solo per far un esempio) di Caparezza è un cazzo di capolavoro, con tanta di quella cultura musicale e letteraria dietro, da far godere sessualmente. Esistono in Italia jazzisti con i controcazzi ed esistono in Europa realtà le più disparate che vanno dai _Vardruna_ alle _Laboratorium Pieśni_ o da Laleh fino ad Aurora e tanto _rap_ francese con un sacco di sfumature sonore e di cose da raccontare; esistono nel mondo progetti _pop_ di qualità come quello di _Billie Eilish_ e potrei continuar all'infinito, passando dall'EBM, al _musical_ . Ripeto: trovo riscontro in tutto ciò ch'è stato affermato nel video e ciò nonostante, a me pare che il problema sia principalmente di visibilità: riduzione della varietà d'offerta nonostante la crescita dei mezzi tecnici (i _cookies_ t'indirizzano troppo spesso a roba che già conosci) e perdita di coraggio da parte delle case discografiche (non che siano aiutate dal mercato dello _streaming_ ), le quali una volta ti scritturavano in perdita per cinque _album_ mentre ora, almeno qui da noi, ti sostengono solo se hai già una tua cerchia di _followers_ sui _social_ . Non lo so: la musica non è il mio mestiere e forse avrò detto una marea di minchiate: le butto lì.
Grazie Fra. Questo video tanta roba. E W Telemann.
Una volta si ascoltava un LP intero perchè non c'era un cellulare da accudire ogni minuto.
Sono nato nel 1971 ed essendo stato teenager negli anni 80, ho vissuto la musica del periodo in maniera piuttosto reattiva: mi appassionava il tecno pop inglese dei Depeche mode, degli Eurythmics, Fine young cannibals, Sigue Sigue sputnik e l'uso del synth in generale, il cui ascolto mi portava anche a visualizzare il suono come fosse stato composto non solo da note ma anche da forme e colori. Successivamente sono passato al jazz, al blues e da lì al rock, hard, metal, prog, Celtic folk, classica. É vero che in certe fasi della nostra età si é più reattivi ma é indubbio che il valore culturale di un buon genere musicale ti accompagnerà tutta la vita.
Secondo la mia modestissima opinione (che già per questo è per definizione una cazzata), hai parlato di tanti sacrosanti dettagli, ma una delle cose che hai detto ha un impatto di ordini di grandezza superiore, ed è la modalità di fruizione.
La musica occidentale nasce in un mondo senza registrazioni, in cui per ascoltare musica dovevi andare in un teatro. Era un evento speciale ed eri entusiasta di poter stare seduto due ore ad ascoltare. C’era una gara a produrre complessità e arte, inventare cose nuove.
Poi sono venute radio e dischi. La musica è stata semplificata e il bisogno di prodotti di massa ha portato le canzoni a durare pochi minuti e avere una grande varietà. Era cambiato anche il modello economico. Bisognava vendere dischi.
Oggi, viviamo nell’era della distrazione e le canzoni non sono fatte per essere acquistate ma per sopravvivere allo swipe. Le melodie sono fortemente connesse, le armonie ridotte all’osso, i testi… lasciamo perdere.
Quindi chi ha ragione? Beh, siamo sempre lì. Se uno ascolta musica sul cellulare mentre sta facendo i compiti, penserà che Taylor Swift è una meraviglia. Il giorno che si siederà davanti a uno stereo dopo aver letto qualche classico, probabilmente dirà che Mina e De Andrè sono meglio. Se poi si prenderà la briga di farsi una minima cultura musicale e sarà disposto a sedersi per un’ora in silenzio sorseggiando un bicchiere di porto, penso che Beethoven gli darà qualcosa che nessuna canzonetta potrebbe mai avvicinare.
Dopodiché, è anche assolutamente vero che le cazoni ci parlano ricordandoci periodi della nostra vita, quindi tutto diventa molto soggettivo.
Un’ultima riflessione è che il passato seleziona! Beethoven era in competizione con dozzine di compositori di cui nessuno ricorda il nome. Bello dire Mina e De Andrè, ma ai loro tempi vendevano caterve di dischi anche Gianni Pettenati, Piero Focaccia e Orietta Berti. Fra 50 anni, quando si parlerà della musica di questo decennio, non credo che Achille Lauro sarà quello che salterà in mente.
Cavoli, è la prima volta che mi imbatto in questo canale, e sentendoti parare ho avuto l'irresistibile impulso di iscrivermi.
Ho ascoltato molti di quelli che io chiamo "critici musicali", non voglio dire che molti non capiscono quello di cui parlano (anche se in molti casi è proprio cosi) e non trasmettono nè musica nè emozioni, anzi, ne ho sentiti parecchi che sono ottimi, ma limitati al genere di cui si occupano.
Non solo italiani, anche Americani, o di lingua spagnola (non sono un madrelingua, ma in molti mi sembra di aver riconosciuto l'accento tipico dell'Argentina).
Quindi si, molti di quelli che già conosco li apprezzo.
Ma uno "completo" come te non l'avevo ancora trovato.
Ascolterò altri tuoi video, mi sembra di potermi aspettare molto.
Penso che, nel pochissimo che io possa fare, cercherò di spammare un pò il tuo canale.
Il passaggio sul microfono è epico! Bravissimo! 😊
Grande il Fra con "La Canzone dell'Amore Perduto" in sottofondo.
Un esempio chiaro. La canzone, nobile ed antichissima forma d'arte comunicativa, deve avere forma e contenuto. Lasciamo da parte il Faber, troppo in alto, chi si avvicina per forma e contenuti ad uno come Modugno? Tanto per citarne uno.
Mi trovo d'accordo con le tue tesi, essendo anch'io un musicista
e avendo avuto esperienze con la musica di fine anni 70/80 condivido
il fatto che nella produzione di oggi ci sia molta ignoranza culturale.
Sono assolutamente d'accordo che l'uso dei software musicali abbia
molto peggiorato le cose. Le tue sono considerazioni da addetto ai lavori
che non tutti possono capire.
La registrazione digitale è un gigantesco punto di arrivo, ma per certi generi
musicali: la musica classica, ad esempio, il jazz di Pat Metheny dove anche un semplice
triangolo deve sentirsi senza essere confuso nel rumore del nastro.
Sicuramente il digitale non dovrebbe essere utilizzato per il rock dove lo sporco del
nastro conferisce la giusta dimensione fisica alla sinusoide.
Temo che ci sia anche la 6a ragione e, forse, la più importante e la più devastante:
nell'ambito musicale, abbiamo ascoltato tutto e inventato tutto, ogni genere possibile.
A differenza di tutte le altre arti, le 12 note hanno esaurito i loro gradi di libertà.
Bel video....pensa che io ho un finale da 150w. Onkyo Integra degli anni "80 (con i suoi bei "vuMeteroni"...😉) e avevo una mezza idea di cambiarlo per passare a un finale digitale... dopo il tuo video me lo terrò stretto....ripeto, bel video....bravo!...👏👏👏
Sante parole 🤟🖤
Tutto il discorso non fa una piega, ottima analisi della situazione attuale nel bene e nel male.
Non se può dare un contributo. Io ho iniziato a fare radio nel 1975 a Bologna. Era un altro pianeta. Ho sentito una parte del tuo intervento. Forse quando eravamo giovani noi c’era più ricerca personale e se volevi suonare dovevi saperlo fare oggi non è più così. Poi cosa succede oggi tu sei molto più bravo e preparato. Spero di non aver detto delle boiate come si dice a Bologna 😢. Un saluto DaMiro, Miro di Bologna. 😂
Io la penso molto di più sul personale e mi spiego, giustamente hai messo una fascia di età che va dai più o meno 10 anni ai più o meno 20, il momento in cui più siamo ricettivi a livello emotivo, leghi la musica che ascolti a momenti della tua vita, la ragione per cui, quando risenti i "vecchi brani" ti danno emozione, riportando alla mente un periodo preciso della propria vita e, se questo ci ha emozionato sarà una conseguenza al pari di un sapore, di un odore.
Uno potrebbe dire, le emozioni le hai anche superati i 20, ma sappiamo benissimo che le emozioni che scopri come nuove, di sicuro rimangono di più di quelle che si ripresentano, dal momento che l'esperienza ti insegna a gestirle...si legheranno anche queste a una musica o un odore, un sapore ma, non sarà mai la stessa cosa.
Sono convinto anche io che la musica di una volta, era completamente un'altra cosa da quello che riescono a fare ora, sono epoche differenti e di sicuro, il progresso ha creato artisti che, in assenza di quest'ultimo, non esisterebbero e questo, fa capire come mai, i giovani che sanno ascoltare e non solo sentire, si emozionano ascoltando le canzoni di una volta perché più naturali e meno artefatte e cosa più importante...avevano qualcosa da dire, cosa che difficilmente si trova nei testi dei giorni nostri.
Non è ne un bene ne un male, semplicemente sono i tempi che cambiano, i sistemi di ascolto cambiano, il tempo che si ha per ascoltare cambia ma, rimango convinto che nessuno dei nuovi brani che escono ora, avrà la stessa longevità di quelli usciti nel passato.
Proprio quello che pensavo io, ma spiegato bene😅. Complimenti!
C' è più qualità in alcune sigle di cartoni animati fine '70/primi '80 che in tutta la discografia degli ultimi 20 anni
da piccolo vedevo la musica con l'effetto che i musicisti mi sembravano dei grandi , dei fighi, ovviamente crescendo ho capito che tutti sono umani e non ci sono DEI, però nella mia infanzia vivevo le band o i cantanti come punti di riferimento . ma avendo forgiato il mio carattere tutta questa magia non la vedo piu, sono tutti umani, quindi ascolto le cose del mio passato per ricordare quelle emozioni e quelle ispirazioni ... perche mi riportano il quella energia, ora molte cosa le vedo come se: vabbè bel prodotto ma non mi faccio piu impressionare, mi sono gia fatto intortare a 15 anni con i miei dischi preferiti e mi tengo quelli.. non ho tempo di farmi intortate anche da voi che volete fare quelli che fanno quelli fighi , perche adesso capisco che siete un prodotto, questo penso... quindi la mia attenzione per la musica è cambiata piu verso l'essere attratto dal progetto musicale dietro il musicista... quindi spesso mi piace il percorso che sta dietro una canzone o un album piu che che la canzone stessa.
Parlando del respiro, mi hai ricordato il primo dei muse dove nelle canzoni si sente lui che prende il respiro per cantare... All epoca avevano 20 anni
Adoro video come questi.
Bella riflessione che approvo in pieno
France' quando fai questi video "chiacchierati" mi incanto ad ascoltare e dai degli spunti di riflessione su vasta scala. La musica è cambiata e cambierà ancora. Spero solo non si arrivi come nel film Demolition Man Di Stallone che ascoltavano i motivetti della pubblicità in un epoca post apocalittica. Sei un grande
Pensa che almeno 50 anni fa, un giornalista chiese a Miles Davis: "Maestro, dove sta andando la musica?", e lui sentenziò: "Verso le frasi brevi"... 🤯
"Oggi la musica viene fatta per ottenere successo, non per passione" F. Battiato 1980
Grande 😮❤
Quante verità ..
Per la questione del "temperato" mi viene in mente un pezzo dei Pooh: "Parsifal".
Nell'assolo finale della parte 2 del brano, Dodi Battaglia suona una nota stonata.
Nel 2025 non sarebbe accettata, e probabilmente sarebbe stata corretta in post produzione.
In quel disco, in quel pezzo, rende l'assolo ancor più bello di quello che è.
O penso a "notte a sorpresa", dove i Pooh hanno accelerato il nastro del riverbero durante l'incisione dei cori soffiati, per rallentarlo al momento del mix, e guadagnare un effetto "sabbiato" della voce.
O ancora, in "padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla", dove facchinetti per poter avere un riverbero particolare, canta piegato nella coda di un pianoforte...
Questi tocchi di genio, col digitale, te li scordi.
Anni 80 . Mia madre ascoltava la
madama Butterfly mentre faceva le pulizie . A casa mia si ascoltava sempre facendo altro . Ed era altra musica .
io da ragazzo non sentivo Battisti. Però quando mi capita di sentire certi pezzi, anche apparentemente molto semplici, e poi il basso fa quel giro lì... come si può mettere quella roba a paragone con un pezzo pop qualsiasi di questi anni?
Quello che trovo manchi moltisismo è l'abbellimento, il tocco alla Marc Knopfler. Condivido in pieno il passaggio sul copia-incolla.
TU sei UN grande !
La musica degli anni 80 è la preferita anche di molti che non erano neanche nati in quegli anni.
Semplice perché era arte e non un prodotto usa e getta come quello dei giorni nostri
Vero. La musica la ascoltano facendo altro, ma io lo stereo non lo smonto 😂......e ascolto parole e musica. Bella Fra'
Ciao Fra, sono molto d'accordo con te. Aggiungo solo un punto - che è più un corollario a quello che dici (e forse è stato tirato fuori anche da altri): il tempo che deve durare un brano, ovvero quanto tempo ci aspettiamo che un brano "resista nel tempo". Ho l'impressione che moltissima musica commerciale (o, se vuoi, "fatta con in testa le classifiche") sia prodotta non allo scopo di creare un prodotto "che resta", ma un prodotto "che vende" più o meno buono per il qui-e-ora. Questo inevitabilmente direziona il processo creativo e produttivo, facendo privilegiare soluzioni (armoniche, ma anche liriche e sonore) "giuste" per il periodo in cui stanno uscendo, ma che non sono necessariamente efficaci sul lungo periodo - col risultato che una canzone di grandissimo successo di soli cinque anni fa ci risulta "vecchia" più che "un classico" (per esempio, "Roma-Bangkok" di Baby K e Giusy Ferreri oppure "Karaoke" di Boomdabash e Alessandra Amoroso). Se non stai cercando di parlare "ai posteri", ma solo a chi hai davanti ora, è un po' inevitabile che non sfrutti temi (produttivi, creativi, lirici, etc.) utili sul lungo periodo, ma un po' ti adatti al "medio" che hai davanti.
Ti meriti un grande applauso per questo tuo video. 👏🏻
Ciao Fra! Per quanto riguarda "lo sclero" delle alte frequenze condivido un'esperienza molto molto simile: infatti tendo a non ascoltare nulla o poco più in Bluetooth o cmq senza fili perché alla lunga le mie orecchie si stancano (chiosa: lì bisogna aggiungere anche e soprattutto la perdita di qualità del suono, che è un altro paio di maniche). A causa di ciò, di recente ho anch'io uno "sclero": voglio registrare in Hi res i miei vinili dal mio pre phono kenwood per vedere se riesco a mantenere la qualità di ascolto anche in digitale "bello" (il motivo principale è che vinile e nastri col tempo si deteriorano: l'obiettivo principale è conservare l'ascolto quasi perfetto del disco nuovo).
Sono un musicofilo, appassionato più alla classica ed opera che alla canzone... Ma è evidente che anche quest'ultimo genere che apprezzo meno abbia subito a partire dagli anni novanta una brutta involuzione in Italia.
Peggiorata sia la musica che i cantanti e i musicisti stessi. Per rendersi conto di questo basterebbe visionare qui sul tubo uno spettacolare e magnetico concerto a Napoli nel 1977 di Angelo Branduardi e il Banco di mutuo soccorso. Magia pura, con musicisti eccelsi e oggi introvabili in Italia... ✨✨✨
Analisi perfetta! 👏
Non avrei saputo dirlo meglio bravo. A volte penso che avevano ragione quei musicisti che si sono opposti fermamente alla prima registrazione della musica. Da li forse è iniziato il problema. Una volta se ascoltavi lo stesso brano fatto sia da orchestre diverse sia dalla stessa orchestra, tutte le volte era diverso ed era una esperienza unica. Per me vale per tutti i generi musicali.
concordo ogni parola . penso inoltre che l arte della musica sia anche lo specchio della mente umana in ogni sua epoca ; oggi è musica estremamente semplice per menti semplici … che ormai è la maggioranza del mondo . i cosi detti ‘ Motivetti ‘
Parole sante! Faccio parte della generazione di cui parli all’inizio, in cui bisognava superare un esame complesso per entrare in Conservatorio (sono entrato direttamente col 5* anno), poi tirocinio, corsi di perfezionamento e Accademia all’estero e contemporaneamente liceo scientifico e università…insomma un bel lavoro di base. Che dire, oggi insegno a scuola e sento tante sciocchezze… il vero problema è la mancanza di cultura di base a livello musicale della gente comune che non sa distinguere tra buoni contenuti e superficialità, buona orchestrazione e suoni campionati o addirittura non ha le basi più elementari della grammatica musicale, perché purtroppo solo un tempo, l’Italia era la patria della Musica, quando al Conservatorio insegnavano i grandi Maestri o quando compositori come Mozart venivano a studiare nel bel paese. Oggi è molto diverso in quanto si parla in tv di Sanremo come se fosse un evento imperdibile o stesse arrivando la fine del mondo….poi quando si prova a sentire qualche canzone, giusto per curiosità, si rimane basiti: voci stonate e coperte dall’orchestra (di professionisti pagati pochissimo!), mancanza di un testo interessante e a volte davvero stupido, timbri assolutamente senza spessore o qualità, tecnica del canto spesso inesistente, tutto basato sull’immagine e sulla ricerca del consenso pubblico….ma di che stiamo parlando! Poveri artisti del passato, del primo novecento…si rivoltano nella tomba!
Il mio commento è:sei un grande! Hai inquadrato perfettamente quello che sta realmente accadendo, purtroppo. E purtroppo chi "non ha voglia" di ascoltare musica nemmeno capirà tutto quello che hai detto. Sempre se ha voglia di ascoltarti... 😅
Non c'è neanche da essere o non essere d'accordo con te; la realtà è esattamente e palesemente come l'hai descritta in questo video, PURTROPPO! E, se discuti con questo calibro di ascoltatori distratti e fai presenti certe cose, ti danno pure del presuntuoso e la odiosissima risposta: "i gusti non si discutono..." Non capendo un benemerito cazzo di quello che realmente stai esponendo!
Ciao bel video :), come ti spieghi la musica hip hop lo fi dove la quantizzazione viene levata? Specialmente quello nuovo del 2020 che dovrebbe essere "da compagnia" mentre fai altro?
Effettivamente, son cambiate moltissime cose in questi ultimi 45 anni. Io ho suonato con qualche artista imortante e ho scritto anche per cantanti che hanno poi partecipato a Sanremo, ma quando e' iniziato il periodo del fai da te con programmi, computer ecc... e sono spariti i vinili, e' finito anche un certo tipo far musica...😮
Bel video, la cosa del ritrovarmi stizzito dopo X ore di ascolto su Spotify mi succede sempre, forse succede anche perché le playlist poi continuano all'infinito sullo stesso genere e alla lunga stufa.
Ora ho 37 anni ed effettivamente non ascolto più musica come facevo prima, ma quando vado a cercare qualcosa di nuovo, faccio molta fatica a trovare qualcosa di cui mi ricordo il titolo a distanza di anni, cosa che mi succedeva quando avevo meno di 25 anni.
Probabilmente la cosa è diventata accessibile a tutti, il che è bello per chi vuole provare, ma anche negativo quando si fa ricerca... perché alla lunga sembra tutto un unico pastone, e ci si chiede se è la musica così, oppure il proprio gusto che è diventato troppo difficile.
Magari un po' di entrambi. Però i loop hanno decisamente cambiato le cose in male, capisco bene la cosa del continuare a suonare lo stesso pezzetto a ripetizione, piuttosto di fare copia e incolla...è in tutte le micro-variazioni che si annida la magia, che non si trova nella perfezione.
Grazie Fra. Bellissima analisi. Io ho pensato alla questione Lufs e perdita di dinamica nei brani
De Andrè sotto, perfetta scelta!