Disturbi dell’alimentazione: gli sviluppi più recenti della CBT-E

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  • Опубликовано: 18 окт 2024
  • Webinar con Riccardo Dalle Grave e Gabriele Melli
    In vista del X Congresso internazionale online di terapia cognitivo comportamentale, in programma dal 13 al 15 maggio 2021, facciamo il punto sui più recenti sviluppi della CBT-E, in parte accelerati dalle conseguenze della pandemia COVID-19.
    Le opzioni di cura offerte ai pazienti con disturbi dell’alimentazione dipendono in gran parte dal giudizio e dalla formazione dei terapeuti e dalle risorse disponibili.
    Negli ultimi dieci anni, una nuova forma di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) derivata dalla CBT per la bulimia nervosa e chiamata CBT-E (“enhanced”), è stata sviluppata da Christopher Fairburn e colleghi presso il centro CREDO dell’Università di Oxford, con l’obiettivo di trattare la psicopatologia del disturbo dell’alimentazione degli adulti piuttosto che le singole categorie diagnostiche (ad es., anoressia nervosa e bulimia nervosa).
    Il trattamento è stato successivamente adattato da Dalle Grave e colleghi di Verona per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione negli adolescenti e per le forme intensive di cura. L’efficacia della CBT-E è stata valutata in numerosi trial e oggi è l’unico trattamento psicologico raccomandato dalle linee guida NICE per tutti i disturbi dell’alimentazione sia negli adulti, sia negli adolescenti.
    I più recenti sviluppi della CBT-E, in parte accelerati dalle conseguenze della pandemia COVID-19, riguardano il suo adattamento per la somministrazione a distanza, lo sviluppo di video psicoeducativi per i familiari e i pazienti, la digital CBT-E (in corso di valutazione in un trial a Oxford), la gestione dei casi complessi con comorbidità psichiatrica e internistica e l’integrazione con la CBT per l’obesità per trattare il disturbo da binge-eating associato all’obesità.
    Ne parliamo con:
    Riccardo Delle Grave, si è laureato in medicina e chirurgia, poi si è specializzato in endocrinologia e scienza dell’alimentazione e infine ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia dopo essersi specializzato presso l’Associazione di Psicologia Cognitiva di Roma. È responsabile dell’unità di riabilitazione nutrizionale della casa di cura Villa Garda dove, in collaborazione con il prof. Christopher Fairburn del centro CREDO dell’Università di Oxford, ha sviluppato un trattamento ospedaliero per i disturbi dell’alimentazione basato interamente sulla terapia cognitivo-comportamentale migliorata (CBT-E).
    Gabriele Melli, Psicologo, Psicoterapeuta. Presidente dell’Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva (IPSICO, Firenze), Scuola quadriennale di psicoterapia riconosciuta dal MIUR, presso cui esercita anche l’attività clinica. Segretario nazionale di CBT-Italia - Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Presidente dell’Associazione Italiana Disturbo Ossessivo-Compulsivo (AIDOC). Membro del Comitato Editoriale del Journal of Obsessive-Compulsive and Related Disorder e della Direzione Scientifica della Rivista Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale. Docente presso numerose Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale riconosciute dal MIUR.

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