Ich finde die musik und kunst gehört unbedingt in den kindergarten denn es gibt mit sicherheit viele talente die unbekannt bleiben weil das elternhaus iihnen vieleicht das gar nicht gibt . Im übrigen ein tolle unterhaltung mit einer hell leuchtenden Anna -Sophie Mutter 😍😙🌈🍀🌷🌻
Oh, gosh, i wish there were subtitles for this, it seems so interesting the way the dear person is putting it! Maybe talking about the musical ways of von Karajan?
Lustig, dass sie sich selbst als Geiger/Musiker bezeichnet und nicht Geigerin/Musikerin... Meine erste eigene Schallplatte ist von ASM, ich habe sie 100x gehört und geliebt. Inzwischen habe ich erlebt, es gibt viele andere auch weniger berühmte Geigerinnen, die bewundertswert musizieren.
< Talk Classcal> Forum < Sexualisation of women in the classical music industry> Time and time again people have certainly opined on the presentation of female performers, wether it be Yuja Wang's dress, Lara St. John's CD covers or Anne Sofie Mutter's pose (recently those violinists were pointed out in the worst cd covers thread). Each of these cases, according to different people, have come down to a general conclusion that sexist inclinations of today have influenced their physical appearance (on varying levels). Even on this site there have been debates as to modesty on stage, the importance of appearance, wether women should conduct an orchestra and so on, which all end up boiling down to the same (if not a similar) debate.
Anne-Sophie Mutter & Sex sells and Playboy: www.pinterest.de/AriaView/anne-sophie-mutter-violinist/ LA STAMPA Spettacoli E Playboy sceglie la bellezza "classica" Soprani e violiniste sul sito della rivista ALBERTO MATTIOLI TORINO Era inevitabile. Da quando anche nel mondo della musica cosiddetta classica, tradizionalmente serioso e/o polveroso, è scoppiata la Grande Guerra del look, è tutto un fiorire di violiniste-modelle, violoncelliste-pinup e soprani-veline. Una volta le maggiorate della lirica erano come la Caballé, oggi restano le curve, ma nei punti giusti. Se i più reputati dischifici hanno ormai abbandonato il cd solo audio per il dvd anche video, allora anche l’occhio voglia la sua parte. L’evoluzione della specie ci consegna virtuose-top con fisici slanciati, sguardi assassini, sexy look: roba da mille e una note. La notizia è che se n’è accorta anche la più celebre rivista per soli uomini (o, come dicono le femministe, per uomini soli). Così, il sito di Playboy ha lanciato «Too hot to Handel», sondaggio su «the sexiest babes of classical music», invitando i guardoni on line a votare la più bella fra dieci bellissime della musica colta. Le foto sono castigate, dato che nessuna delle magnifiche ha mai posato senza veli. Ma resta il fatto che Playboy sdogana la bellezza in chiave di violino, spiegando ai suoi lettori che la «nerdy reputation» (traduciamola come va fatto: la reputazione da sfigati) della classica appartiene definitivamente al passato. Quanto alla selezione del Coniglietto, qualcosa da obiettare ci sarebbe. Innanzitutto per la predilezione per le violiniste: sei su dieci sono troppe. Oltretutto tale Jennifer Frautschi, pur provvista di «pretty face», non è proprio una star «global» come le colleghe Hilary Hahn, Leila Josefowicz, Julia Fischer, Janine Jansen e Anne-Sophie Mutter. A proposito della Mutter: la bellezza non rima sempre con giovinezza, dato che l’ex pupilla di Karajan ed ex moglie di Prévin ha 45 anni (portati, del resto, benissimo). La sfilata delle strumentiste è chiusa (alla grande) da Ariana Ghez, primo oboe della Los Angeles Philharmonic Orchestra. Le cantanti sono tre. Praticamente obbligata la presenza di Anna Netrebko, la diva russa che ha conquistato il mondo come Violetta in minigonna rossa circondata da stuoli di coristi allupati. Anna bella, peraltro, è appena diventata mamma di un bebé (battezzato Tiago Arua, giusto per non farsi mancare nulla) con la collaborazione del basso-baritono uruguaiano Erwin Schrott, altro bellone (la velinizzazione dell’opera non riguarda solo le donne) con il quale forma una coppia dal glam quasi insostenibile. Giusto mettere fra le divine dieci anche il soprano Danielle De Niese, prova incarnata delle virtù del melting pot. Lei è americana nata in Australia da un cocktail genetico olandese, portoghese, inglese e dello Sri Lanka, e cantava a Glyndebourne la Cleopatra di Händel ballando sensuali stacchetti che Playboy paragona giustamente a quelli di Shakira (ma la colonna sonora di Danielle è molto migliore). Invece non si capisce chi sia Sarah Coburn, soprano americano di cui i redattori vantano il «southern charm» e la «blue-eyed beauty», ma che finora non abbiamo mai sentito nominare e men che meno cantare. E poi qui si dimenticano l’occhio cerulo e i capei d’oro del mezzosoprano lettone Elina Garanca, le gambe chilometriche della collega ceca Magdalena Kozena e la bellezza mediterranea della nostra Anna Caterina Antonacci. Quanto ai risultati del sondaggio (tuttora aperto su www.playboy.com/worldofplayboy/features/classical-babes/index.html) alle 17 di ieri conduceva d’un soffio la Frautschi sulla Fischer (rispettivamente 21 e 19%) poi, staccate, Netrebko, Jansen, De Niese, Hahn, Josefowicz, Coburn, Mutter e Ghez. Macché solite note..
Ist die Anne Sophie so schlau,, bin total begeistert !!!!
Ich finde die musik und kunst gehört unbedingt in den kindergarten denn es gibt mit sicherheit viele talente die unbekannt bleiben weil das elternhaus iihnen vieleicht das gar nicht gibt .
Im übrigen ein tolle unterhaltung mit einer hell leuchtenden Anna -Sophie Mutter 😍😙🌈🍀🌷🌻
Vielen Dank!
Tolles Niveau dieses Gespräch.......
Oh, gosh, i wish there were subtitles for this, it seems so interesting the way the dear person is putting it! Maybe talking about the musical ways of von Karajan?
ASM talento e inteligencia superlativa
Lustig, dass sie sich selbst als Geiger/Musiker bezeichnet und nicht Geigerin/Musikerin...
Meine erste eigene Schallplatte ist von ASM, ich habe sie 100x gehört und geliebt. Inzwischen habe ich erlebt, es gibt viele andere auch weniger berühmte Geigerinnen, die bewundertswert musizieren.
Nicht jeder baut sein Ego mit dem Genderschwachsinn auf.
< Talk Classcal> Forum < Sexualisation of women in the classical music industry> Time and time again people have certainly opined on the presentation of female performers, wether it be Yuja Wang's dress, Lara St. John's CD covers or Anne Sofie Mutter's pose (recently those violinists were pointed out in the worst cd covers thread). Each of these cases, according to different people, have come down to a general conclusion that sexist inclinations of today have influenced their physical appearance (on varying levels). Even on this site there have been debates as to modesty on stage, the importance of appearance, wether women should conduct an orchestra and so on, which all end up boiling down to the same (if not a similar) debate.
Anne-Sophie Mutter & Sex sells and Playboy:
www.pinterest.de/AriaView/anne-sophie-mutter-violinist/ LA STAMPA Spettacoli E Playboy sceglie
la bellezza "classica"
Soprani e violiniste sul sito della rivista
ALBERTO MATTIOLI
TORINO
Era inevitabile. Da quando anche nel mondo della musica cosiddetta classica, tradizionalmente serioso e/o polveroso, è scoppiata la Grande Guerra del look, è tutto un fiorire di violiniste-modelle, violoncelliste-pinup e soprani-veline. Una volta le maggiorate della lirica erano come la Caballé, oggi restano le curve, ma nei punti giusti. Se i più reputati dischifici hanno ormai abbandonato il cd solo audio per il dvd anche video, allora anche l’occhio voglia la sua parte. L’evoluzione della specie ci consegna virtuose-top con fisici slanciati, sguardi assassini, sexy look: roba da mille e una note.
La notizia è che se n’è accorta anche la più celebre rivista per soli uomini (o, come dicono le femministe, per uomini soli). Così, il sito di Playboy ha lanciato «Too hot to Handel», sondaggio su «the sexiest babes of classical music», invitando i guardoni on line a votare la più bella fra dieci bellissime della musica colta. Le foto sono castigate, dato che nessuna delle magnifiche ha mai posato senza veli. Ma resta il fatto che Playboy sdogana la bellezza in chiave di violino, spiegando ai suoi lettori che la «nerdy reputation» (traduciamola come va fatto: la reputazione da sfigati) della classica appartiene definitivamente al passato.
Quanto alla selezione del Coniglietto, qualcosa da obiettare ci sarebbe. Innanzitutto per la predilezione per le violiniste: sei su dieci sono troppe. Oltretutto tale Jennifer Frautschi, pur provvista di «pretty face», non è proprio una star «global» come le colleghe Hilary Hahn, Leila Josefowicz, Julia Fischer, Janine Jansen e Anne-Sophie Mutter. A proposito della Mutter: la bellezza non rima sempre con giovinezza, dato che l’ex pupilla di Karajan ed ex moglie di Prévin ha 45 anni (portati, del resto, benissimo). La sfilata delle strumentiste è chiusa (alla grande) da Ariana Ghez, primo oboe della Los Angeles Philharmonic Orchestra.
Le cantanti sono tre. Praticamente obbligata la presenza di Anna Netrebko, la diva russa che ha conquistato il mondo come Violetta in minigonna rossa circondata da stuoli di coristi allupati. Anna bella, peraltro, è appena diventata mamma di un bebé (battezzato Tiago Arua, giusto per non farsi mancare nulla) con la collaborazione del basso-baritono uruguaiano Erwin Schrott, altro bellone (la velinizzazione dell’opera non riguarda solo le donne) con il quale forma una coppia dal glam quasi insostenibile. Giusto mettere fra le divine dieci anche il soprano Danielle De Niese, prova incarnata delle virtù del melting pot. Lei è americana nata in Australia da un cocktail genetico olandese, portoghese, inglese e dello Sri Lanka, e cantava a Glyndebourne la Cleopatra di Händel ballando sensuali stacchetti che Playboy paragona giustamente a quelli di Shakira (ma la colonna sonora di Danielle è molto migliore). Invece non si capisce chi sia Sarah Coburn, soprano americano di cui i redattori vantano il «southern charm» e la «blue-eyed beauty», ma che finora non abbiamo mai sentito nominare e men che meno cantare. E poi qui si dimenticano l’occhio cerulo e i capei d’oro del mezzosoprano lettone Elina Garanca, le gambe chilometriche della collega ceca Magdalena Kozena e la bellezza mediterranea della nostra Anna Caterina Antonacci.
Quanto ai risultati del sondaggio (tuttora aperto su www.playboy.com/worldofplayboy/features/classical-babes/index.html) alle 17 di ieri conduceva d’un soffio la Frautschi sulla Fischer (rispettivamente 21 e 19%) poi, staccate, Netrebko, Jansen, De Niese, Hahn, Josefowicz, Coburn, Mutter e Ghez. Macché solite note..
Bei uns. Soll dass nicht die katholische Kirche sein.