Libri Fantasy Italiani: perché le case editrici li snobbano?

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  • Опубликовано: 23 янв 2025

Комментарии • 19

  • @costantinocontusi7619
    @costantinocontusi7619 2 года назад +3

    Sono d'accordo pure io. Non vedo perché gli autori italiani, non dovrebbero avere le stesse opportunità degli autori stranieri. Su questo discorso, non ci metto solo il genere fantasy, ma tutti i generi, compresi thriller o gialli in generale.🖐️

  • @giulianieri8994
    @giulianieri8994 2 месяца назад

    Minuto 8:30 Io stavo pensando a Cecilia Randall xD
    Sono strana io però

  • @berardinogiordano226
    @berardinogiordano226 Год назад

    Ti ho scoperto ora , e in modo indipendente(terminata la scuola , mi sono messo a scrivere.......senza esperienza , cercando di farlo in maniera ragionata nelle mie competenze) e oltre a questo , mi sono informato sul genere , mi interesso alle differenze tra i vari sotto generi , leggo , mi informo e mi interesso su quello che posso , tuttavia , in fantasy a mio avviso , dalla percezione che mi sono fatto dell'ambiente , non prende oltre per le tue argomentazioni , anche per cultura di base , l'elemento fantastico contestualizzato del fantasy , semplice non piace.......agli inizi degli anni 2000 , hanno subito il signore degli anelli , e non gli è piaciuto , non sono interessati al genere
    Sotto , i link di soggetti che negli anni hanno reso palpabile questo rigetto , in maniera più o meno pesante , facendo percepire l'indifferenza verso il genere , insofferenza anche alle singole razze icone(elfi , nani gnomi ecc......)
    1 SOGGETTO:
    ruclips.net/video/D12cn-N11D8/видео.html
    2 SOGGETTO(attualmente in attività , che seguo poiché interessante , ma che con il Fantasy........iniziando con cose sensate , poi , esce dal seminato , divenendo dannosa l'argomentazione per un miglioramento del genere)
    ruclips.net/video/rnhzqwwQXfI/видео.html
    ruclips.net/video/gyeydmfYrbw/видео.html
    3 SOGGETTO
    ruclips.net/video/Po6bfbUlxrE/видео.html
    Temo che trovarne tre , non sia un caso , tre io singolo , equivale a 9 o più a singolo che si informa , con migliaia di utenti che quindi contestano , l'aggravante in Italia , e non avere un rappresentante degno dagli inizi , evitando e snobbato genere a causa dell'elite culturale italiana , che ritenendola troppo lontana dall'idea di opera d'arte , non l'hanno supportata , e i pochi rimasugli di fantasy , appiattiti dalla corrente che lo recava , il verismo che dal nord della Francia , passando per il centro , ed infine in Italia , ne diede un assaggio effimero , questo , crea il precedente per non aprezzare high Fantasy di Tolkien , e i suoi simili , per invece aprezzare e legittimare(a torto) il suo contrario , il dark fantasy , inoltre , l'utenza non distingue o ritiene banale associare erroneamente , nello stesso gruppo , fiaba/favole come fantasy , professore , cosa ne pensa? Dopo quanto detto , e dopo aver mostrato i 3 soggetti , può dire qualcosa per chiarire questo , le può essere utile?

  • @kierkegaard1984
    @kierkegaard1984 2 года назад

    Buonasera, signor Grambarini. Seguo il suo canale da tempo, nonostante non sia un suo corsista. Al momento mi posso accontentare di seguire le molliche di pane come Pollicino, ma spero un giorno di riuscire di entrare a far parte dei suoi allievi.
    Io vorrei scrivere un fantasy che prende spunto da situazioni storiche senza descriverle. A tale proposito, sto seguendo un corso di storia e filosofia in podcast perché la mia idea è quella di intrecciare eventi storico-filosofici per dare la mia interpretazione.
    Ecco la mia domanda: qual è la sottile linea di confine che esiste (può o potrebbe esistere?) tra il fantasy e la rappresentazione di un dato periodo storico? Cioè: qual è la mia libertà di scrittore nel raccontare, in maniera fantasiosa, un periodo storico senza incorrere in critiche di falso romanzo storico o, peggio, di fantasy poco ispirato?
    La ringrazio in anticipo se avrà l'occasione di rispondere alla mia domanda, in qualsiasi forma penserà più utile.
    Grazie per il lavoro che ha deciso di portare avanti e di cui ha così cura.

  • @MrVideotrip
    @MrVideotrip 2 года назад +1

    Avrei una domanda per Lei, professor Gambarini. Ha mai pensato di scrivere un libro, di farselo tradurre in inglese e infine di proporlo direttamente a dei publishers inglesi/americani?
    Anche se quello che Lei auspica è altro, ovvero una maggiore consapevolezza e spirito di comunità da parte dei lettori italiani di fantasy, mi è sembrato di capire che questo sia un modo per evitare il problema con le case editrici nostrane.
    Ammetto di non aver visto tutti i video su questo canale, quindi la risposta potrebbe essere stata data in precedenza. in quel caso, mi piacerebbe sapere a quale Suo video fare riferimento.

    • @RotteNarrative
      @RotteNarrative  2 года назад

      Ne ho parlato in questo vecchio video:
      ruclips.net/video/DgLpeY1KWvU/видео.html&ab_channel=RotteNarrative
      Per me la situazione sarebbe un po' diversa che per voi, ma non nella sostanza. Un mio romanzo (il primo della quadrilogia EW) è peraltro già disponibile sugli store anglofoni, e benché all'uscita abbia ricevuto eccellenti recensioni da testate specialistiche d'oltreoceano, le vendite sono state scarse, per l'assenza di una strategia promozionale più strutturata da parte della CE.

  • @danicampi99
    @danicampi99 Год назад +1

    Secondo me il problema è anche che le case editrici italiani non spingono. Nel senso uno scrive un super mega libro fantasy e ci fanno na copertina schifosa con un font non adatto... Facendo così, per quanto sia bella la storia, non stimola il cliente medio a notare il libro in libreria. I fantasy sono quei libri che devono avere delle copertine Uniche, che le riconosci con un font particolare ecc...

  • @massimotagino8228
    @massimotagino8228 2 года назад

    Livio, buongiorno. Vorrei provare a fare un appello a te che hai decisamente più visibilità di me. Negli ultimi tempi alcune case editrici di crowdfounding (di cui non faccio nomi) fanno firmare dei contratti con la prelazione decennale su tutti i lavori dei propri autori (per tutti i lavori intendo che comprendono anche concorsi letterari, racconti per la rete eccetera). Capisco che nessuno punti una pistola obbligando di mettere la firma, ma sensibilizzare gli aspiranti autori e invitarli a prestare attenzione a certi comportamenti sono sicuro che sarebbe utile. Io sto facendo il possibile per mettere in guardia da certi comportamenti, ma la tua voce sarebbe davvero utilissima

    • @RotteNarrative
      @RotteNarrative  2 года назад

      Manda via mail a info@ i link ai regolamenti delle CE o degli esempi di contratti. Sapendone di più, potrei fare qualcosa in tal senso

    • @massimotagino8228
      @massimotagino8228 2 года назад

      @@RotteNarrative qualcosa ho inviato, purtroppo è difficile inviare qualcosa di specifico perché il vincolo di riservatezza spaventa.

  • @massimotagino8228
    @massimotagino8228 2 года назад +1

    Sono quasi sempre d'accordo con ciò che dici ma questa volta non totalmente. Sto partecipando a moltissime fiere nell'ultimo periodo e noto molti lettori italiani acquistare da autori (e autrici) italiane. Sento più spesso lettori o lettrici che si dichiarano "stufi" di leggere sempre americani o inglesi e di ritenere il mercato italiano decisamente più vario e ampio. Sicuramente, la mia è una visione limitata dalla mia esperienza diretta e se leggessi i numeri e le statistiche cambierei opinione. È probabile che tutto il lavoro svolto da te (e dai tanti che si sbattono per promuovere il fantasy italiani) stiano avendo un impatto in tal senso. Comunque grazie, come sempre.

    • @RotteNarrative
      @RotteNarrative  2 года назад

      Certo che sì, è il cambiamento incipiente di cui accenno nel video e di cui ho parlato tante volte, faticosamente conquistato (come giustamente ipotizzi) da chi come me si batte da anni per questa battaglia. Ma non ti illudere sui numeri: il fatto che nelle fiere tu trovi una maggioranza di persone aperte, non rispecchia un'analoga maggioranza nella totalità dei lettori: i risultati dei sondaggi di Scrivere Romanzi Fantasy lo dimostrano chiaramente. C'è ancora molta strada da fare, su questo sentiero.

    • @massimotagino8228
      @massimotagino8228 2 года назад

      @@RotteNarrative decisamente. In effetti la mia visione è limitata, anche perché in fiera avevo attorno solo autori italiani e. di conseguenza, chi vuol comprare compra quel tipo di libro. Io per scelta compro SOLO autori (e autrici) emergenti italiani e devo dire che la qualità si sta alzando parecchio.

    • @ark1567
      @ark1567 2 года назад

      @@massimotagino8228 Salve.
      Io sono mostruosamente scettico su tutti gli scrittori italiani. Li evito regolarmente, specie sul fantasy.
      Anni di "brutte esperienze" diciamo così, ma senza esagerare 🤣.
      Hai qualche nome da suggerire? Per orientarmi e vedere se c'è davvero questo miglioramento di cui parli?

    • @massimotagino8228
      @massimotagino8228 2 года назад

      @@ark1567 io ti consiglio la raccolta edita da PAV edizioni "Sogni di Fantasy". Proprio perché è una raccolta con autori diversi puoi farti un'idea precisa. Potrei auto promuovermi :-) ma non mi sembra il caso.

  • @saragregori5636
    @saragregori5636 2 года назад

    E' possibile chè una casa editrice investa più in marketing in un libro italiano ma con uno pseudonimo di un'altra lingua, rispetto che ad un libro italiano firmato con un nome italiano? Mi rendo conto che ci sono moltissimi fattori in gioco come la qualità del libro e se uno degli autori è già conosciuto al pubblico; ma poniamo che entrambi i libri abbiano lo stesso livello stilistico e che entrambi siano esordienti, in un ambito discriminatorio come il fantasy, l'autore con uno psedudonimo ha un leggero vantaggio?

    • @RotteNarrative
      @RotteNarrative  2 года назад

      Non si può escludere, ma oggi dipende molto dal caso specifico. Negli anni Duemila era più frequente, vedi l'esempio Cecilia Randazzo > Randall

  • @masterjunky863
    @masterjunky863 2 года назад

    L'esterofilia è una delle cose più irritanti al mondo.