Il prof. Gargano si conferma come uno dei maggiori storici del pensiero umano. Grande filosofo egli stesso.Infinito onore e merito al Maestro Gerardo Marotta fondatore e presidente a vita dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, di cui il prof. Gargano ne è stato lo storico segretario.Grande accademia di alta formazione filosofica-scientifica che non trova pari al mondo che ha prodotto e coltivato vette di pensiero di cui il prof. Antonio Gargano ne è tra le massime espressioni. un caro saluto
La ringrazio professore, lei è Bravissimo non solo a farmi rivivere i miei studi liceali ma anche la figura dei filosofi che presenta.Un infinito grazie di cuore per farmi sentire meno sola nel mio pensare.
Eccezionale. Ribadisco il giudizio mio di " eccellenza assoluta" da assegnare al Prof. Gargano in termini di conoscenze estesissime e profonde, capacità didattica, empatia e umanità 👍❤️ Poi: Hegel, Professore,chiedo, " conosceva" il Nostro? Se no, gli deve essere apparso in sogno, il Napoletano al Tedesco. Se sì, mi sa che gli deve un po' di diritti d'autore se è plausibile che la Provvidenza vichiana sia parente abbastanza stretta, alla fine, dello Spirito hegeliano. Con la stima di sempre la ringrazio molto ✨️✨️✨️
Vico si ruppe il cranio come nella canzone tradizionale irlandese "Finnegans Wake". Da qui il famoso omonimo romanzo di James Joyce. La "Scienza Nuova" è alla base del romanzo joyciano, dove lo si cita "commodious vicus".
È sempre bello e interessante ascoltare le sue lezioni. Molto toccante il riferimento finale all'attualità: mai come ora il pensiero di Vico si dimostra attuale. Grazie professore!
Salve prof sono molto contento di averla conosciuta, per 2 motivi uno io ho iniziato a seguire la filosofia essendo un geometra laureato in Fisica, poi perché Napoli ed il sud in particolare è stato il posto dove la cultura nasce ed io sono orgoglioso, bisognerebbe divulgarla a tutte le scuole e non solo al liceo grazie
la tua cultura è borbonica o catalana, o terronica. Le scuóle per te dovrebbero diventare buchi neri! Tu, dopo le scuóle e le doposcuóle sei mai stato assalito dal dubbio? Hai mai compiuto il dovere di rimetterti a studiare? (dato che non hai mai studiato, se non per dare gli esami). Io penso, anzi sono sicuro, che sei soltanto un idiotone.
Ottimo riassunto, conciso ma capace di passare una comprensione chiara delle linee essenziali del pensiero di vico. Positivamente sorprendente è anche come non legga un secondo.
Non riesco bene a leggere quello che avete scritto perché sto usando il cellulare poi con calma magari le vedrò il testo perché Giambattista Vico e secondo me un genio che non va assolutamente trascurato specialmente da noi italiani Anche perché a certi pensieri che sono veramente interessanti sono oggi al presente
l'inflessione napoletana e la pacatezza del tono del professore sono incantevoli, rendono la lectio magistralis sul grande autore un pezzo di teatro, l arte al servizio della conoscenza, molto vichiano!
Grazie per questo interessantiasimo intervento. Ho un elemento da aggiungere per quanto riguarda il parallelismo ontogenisi e filogenisi, la possiamo trovare 300 anni prima di Vico col filosofo arabo Ibn Khaldun (1332-1406). Grazie di nuovo.
L'universale fantastico non è soltanto un precursore dell'antropologia, bensì una soluzione reale al problema di come conosciamo: attraverso la metafora prima che attraverso il concetto.
Ho visto che è uscito ora un libro di Marcello Veneziani su Vico e questo video mi è stato molto utile per riprendere il pensatore. Addirittura Veneziani sembra considerarlo il più grande pensatore italiano. Cosa ne pensa lei?
@@davidefruttaldo5206 100 anni il modello gentiliano fa era forse paragonabile alle scuole europee. Ora qualsiasi high school europea prepara meglio del 99% dei licei italiani (con l'eccezione di quelli frequentati dalla upper class).
@@SimoneCarp Mi perdoni, mi ero illuso si riferisse alla scuola, all'istruzione superiore e quindi alla cultura; ma ,Lei, parla delle "high school" europee. Scusi il disturbo.
@@davidefruttaldo5206 la "cultura" espressa dalla scuola italiana è non solo perfettamente inutile per un sedicenne, è anche profondamente distorta, provinciale, contraria alla logica, oltre che pregiudizievole della capacità di ragionamento e dibattito di chi la frequenta. Il ritardo di 100 anni d'altronde è evidente nelle capacità della popolazione generale e nella pochezza delle élite intellettuali italiane.
Domanda tecnica (se qualcuno conosce la risposta): Vico pronunciò mai-verbalmente o per iscritto-l'espressione CORSI E RICORSI STORICI? Ringrazio anticipatamente.
Interrompo al minuto 17:53: la scuola non tratta la storia della letteratura, ma si limita alla ricapitolazione per sommi capi delle vite, delle opere e se si è fortunati si legge qualche testo. Io studio in un liceo classico e mai, in quattro anni, ci hanno proposto un libro. Può sembrare singolare come cosa, ma se si gira nelle quarte e quinte, si noterà che il risultato non cambia. Io sono riuscito a trovare due motivi, per cui non si è più educati alla lettura. Primo: i professori non leggono. Secondo: non leggendo, non sanno consigliare, spronare alla lettura. Mi chiedo, dunque: a cosa serve il classico, se nemmeno ci fornisce gli strumenti per la formulazione di un nostro canone letterario, se nemmeno pizzica il ragazzo perché entri in libreria, se nemmeno piega l’indifferenza al suo cospetto?
Capisco il tuo scoramento, ma la decadenza della scuola l'ha ridotta ad un arcipelago di isole differenziate. Ci sono scuole , classi, professori molto differenti tra loro. Il classico ancora offre un canone letterario di alto livello: Divina Commedia, Promessi Sposi ecc. ma il formarsi un canone personale e un gusto personale è compito di ciascuno secondo le proprie inclinazioni. Cordiali saluti Antonio Gargano
@@AccademiaIISF Buongiorno Professore. Il canone letterario, come dice lei, è personale; quest'ultimo è infatti frutto di un'attenta selezione che spetta al lettore. Non bisogna dimenticare, però, che la scuola ha un ruolo determinante in questo: è la prima, infatti, a mediare il rapporto studente-letteratura sin dalla prima elementare. Questa cooperazione, nelle ultime classi del liceo, dovrebbe a mano a mano estinguersi, in quanto lo studente si presume sia finalmente in grado di approcciarsi criticamente al testo. La realtà che ci si trova difronte è ahimè più scadente: l'alunno (secondo programma ministeriale) ha l'obbligo di studiare pesanti sintesi tematiche di imponenti testi (Il Principe, Orlando Furioso etc...), che impediscono puntualmente il dialogo tra il testo e il suo fruitore. Così, lo studente maturato, memore dell'incomprensione giovanile avuta con la materia, non entrerà in libreria. Da questo (direttamente o indirettamente?) dipende la crisi delle librerie indipendenti e più largamente del libro, piaga che attanaglia da anni l'Italia. Spero di essere stato chiaro pur nella mia sintesi. Un saluto, Raffaele.
Andate ad una qualsiasi libreria Feltrinelli e guardatevi la sezione dedicata alla filosofia. Sarà in ordine alfabetico, ma non illudetevi di trovare Vico dopo Vattimo... Potrete andar via con qualsiasi cacata scritta da quell'arrapato di Derrida o da quel saponaro di Guattari, ma la Scienza Nuova no, quella non la troverete. E perché? Perché è difficile... Ma che cazzo mi stanno a dire? E Spinoza allora? E Heidegger?? Dico solo questo: if it's good enough for Isaiah Berlin, it's good enough for me.
Il prof. Gargano si conferma come uno dei maggiori storici del pensiero umano.
Grande filosofo egli stesso.Infinito onore e merito al Maestro Gerardo Marotta
fondatore e presidente a vita dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, di cui il
prof. Gargano ne è stato lo storico segretario.Grande accademia di alta formazione
filosofica-scientifica che non trova pari al mondo che ha prodotto e coltivato vette
di pensiero di cui il prof. Antonio Gargano ne è tra le massime espressioni.
un caro saluto
La ringrazio professore, lei è Bravissimo non solo a farmi rivivere i miei studi liceali ma anche la figura dei filosofi che presenta.Un infinito grazie di cuore per farmi sentire meno sola nel mio pensare.
Grazie infinite per il Suo apprezzamento.
Cordiali saluti.
Antonio Gargano
Eccezionale. Ribadisco il giudizio mio di
" eccellenza assoluta" da assegnare al Prof. Gargano in termini di conoscenze estesissime e profonde, capacità didattica, empatia e umanità 👍❤️
Poi: Hegel, Professore,chiedo,
" conosceva" il Nostro? Se no, gli deve essere apparso in sogno, il Napoletano al Tedesco. Se sì, mi sa che gli deve un po' di diritti d'autore se è plausibile che la Provvidenza vichiana sia parente abbastanza stretta, alla fine, dello Spirito hegeliano.
Con la stima di sempre la ringrazio molto ✨️✨️✨️
L’ amore per Gargano è IMMENSO
Lei è IL Professore.
Grazie di esserci.
Grazie infinite. Cordiali saluti. Antonio Gargano
Caro professore, é un piacere ed un arricchimento ascoltarla....l'ascolto sempre e la ringraZIO, Ho 82 anni e
Le sono grato. Cordiali saluti. Antonio Gargano
Grazie mille Vico era il pensatore d'una altra concezione della scienza . Uno dei grande epismologo .
Grazie professore. Chiaro ed essenziale
Grazie a Lei e cordiali saluti. Antonio Gargano
Vico si ruppe il cranio come nella canzone tradizionale irlandese "Finnegans Wake". Da qui il famoso omonimo romanzo di James Joyce. La "Scienza Nuova" è alla base del romanzo joyciano, dove lo si cita "commodious vicus".
È sempre bello e interessante ascoltare le sue lezioni. Molto toccante il riferimento finale all'attualità: mai come ora il pensiero di Vico si dimostra attuale. Grazie professore!
Molte grazie a Lei e Cordiali saluti. Antonio Gargano
Bravo professore, lo propongo con convinzione alla mia classe di quarta
Molte grazie e buon lavoro. Antonio Gargano
Bellissima lezione, di una chiarezza esemplare.
La ringrazio molto per le sue considerazioni.
Cordiali saluti.
Antonio Gargano
Salve prof sono molto contento di averla conosciuta, per 2 motivi uno io ho iniziato a seguire la filosofia essendo un geometra laureato in Fisica, poi perché Napoli ed il sud in particolare è stato il posto dove la cultura nasce ed io sono orgoglioso, bisognerebbe divulgarla a tutte le scuole e non solo al liceo grazie
La ringrazio molto per la sua attenzione e per le sue considerazioni.
Cordiali saluti.
Antonio Gargano
la tua cultura è borbonica o catalana, o terronica. Le scuóle per te dovrebbero diventare buchi neri! Tu, dopo le scuóle e le doposcuóle sei mai stato assalito dal dubbio? Hai mai compiuto il dovere di rimetterti a studiare? (dato che non hai mai studiato, se non per dare gli esami). Io penso, anzi sono sicuro, che sei soltanto un idiotone.
Ottimo riassunto, conciso ma capace di passare una comprensione chiara delle linee essenziali del pensiero di vico. Positivamente sorprendente è anche come non legga un secondo.
Non riesco bene a leggere quello che avete scritto perché sto usando il cellulare poi con calma magari le vedrò il testo perché Giambattista Vico e secondo me un genio che non va assolutamente trascurato specialmente da noi italiani Anche perché a certi pensieri che sono veramente interessanti sono oggi al presente
Grazie mille...sia pur in ritardo. Cordiali saluti.
Antonio Gargano
Grazie mille. Cordiali saluti
Antonio Gargano
l'inflessione napoletana e la pacatezza del tono del professore sono incantevoli, rendono la lectio magistralis sul grande autore un pezzo di teatro, l arte al servizio della conoscenza, molto vichiano!
La ringrazio molto per questo singolare apprezzamento. Cordiali saluti Antonio Gargano
Sì, condivido: chi meglio del Professor Gargano poteva spiegare chi è Vico e la "Scienza Nuova"
Grazie per questo interessantiasimo intervento. Ho un elemento da aggiungere per quanto riguarda il parallelismo ontogenisi e filogenisi, la possiamo trovare 300 anni prima di Vico col filosofo arabo Ibn Khaldun (1332-1406).
Grazie di nuovo.
grazie Professore Gargano
Grazie a lei e cordiali saluti. Antonio Gargano
Caro professore, che piacere ascoltarla! Peccato l'abbia scoperto solo ora :-(
Grazie e cordiali saluti. Antonio Gargano
L'universale fantastico non è soltanto un precursore dell'antropologia, bensì una soluzione reale al problema di come conosciamo: attraverso la metafora prima che attraverso il concetto.
Per te ci vuole la cicuta!
@@michelebettini5870 Miché, si nu' sapunare. Vide 'e te luvà a tuorne.
Grazie professore! Peccato non avere anche il dibattito.
Bellissima lezione
Grazie e cordiali saluti. Antonio Gargano
Grazie.
Grazie a Lei e Cordiali saluti. Antonio Gargano
Adoro!
Grazie! Cordiali saluti. Antonio Gargano
Grazie
Grazie a Lei. Cordiali saluti. Antonio Gargano
Ho visto che è uscito ora un libro di Marcello Veneziani su Vico e questo video mi è stato molto utile per riprendere il pensatore. Addirittura Veneziani sembra considerarlo il più grande pensatore italiano. Cosa ne pensa lei?
Mi sembra esagerato, ma è comunque bravo. Cordiali saluti. Antonio Gargano
❤
Grazie e cordiali saluti. Antonio Gargano
Consiglia di andare a spaccanapoli senza portafogli?
Il liceo, che è il miglior tipo di scuola che esista a livello planetario... Fantastico.
"Fantastico" nel senso di falso.
@@SimoneCarp
Nel modello gentiliano lo era.
@@davidefruttaldo5206 100 anni il modello gentiliano fa era forse paragonabile alle scuole europee. Ora qualsiasi high school europea prepara meglio del 99% dei licei italiani (con l'eccezione di quelli frequentati dalla upper class).
@@SimoneCarp Mi perdoni, mi ero illuso si riferisse alla scuola, all'istruzione superiore e quindi alla cultura; ma ,Lei, parla delle "high school" europee. Scusi il disturbo.
@@davidefruttaldo5206 la "cultura" espressa dalla scuola italiana è non solo perfettamente inutile per un sedicenne, è anche profondamente distorta, provinciale, contraria alla logica, oltre che pregiudizievole della capacità di ragionamento e dibattito di chi la frequenta. Il ritardo di 100 anni d'altronde è evidente nelle capacità della popolazione generale e nella pochezza delle élite intellettuali italiane.
Domanda tecnica (se qualcuno conosce la risposta): Vico pronunciò mai-verbalmente o per iscritto-l'espressione CORSI E RICORSI STORICI? Ringrazio anticipatamente.
Credo che Vico non abbia mai usato questa espressione. Cordiali saluti. Antonio Gargano
Interrompo al minuto 17:53: la scuola non tratta la storia della letteratura, ma si limita alla ricapitolazione per sommi capi delle vite, delle opere e se si è fortunati si legge qualche testo. Io studio in un liceo classico e mai, in quattro anni, ci hanno proposto un libro. Può sembrare singolare come cosa, ma se si gira nelle quarte e quinte, si noterà che il risultato non cambia. Io sono riuscito a trovare due motivi, per cui non si è più educati alla lettura. Primo: i professori non leggono. Secondo: non leggendo, non sanno consigliare, spronare alla lettura. Mi chiedo, dunque: a cosa serve il classico, se nemmeno ci fornisce gli strumenti per la formulazione di un nostro canone letterario, se nemmeno pizzica il ragazzo perché entri in libreria, se nemmeno piega l’indifferenza al suo cospetto?
Capisco il tuo scoramento, ma la decadenza della scuola l'ha ridotta ad un arcipelago di isole differenziate. Ci sono scuole , classi, professori molto differenti tra loro. Il classico ancora offre un canone letterario di alto livello: Divina Commedia, Promessi Sposi ecc. ma il formarsi un canone personale e un gusto personale è compito di ciascuno secondo le proprie inclinazioni. Cordiali saluti Antonio Gargano
@@AccademiaIISF
Buongiorno Professore.
Il canone letterario, come dice lei, è personale; quest'ultimo è infatti frutto di un'attenta selezione che spetta al lettore. Non bisogna dimenticare, però, che la scuola ha un ruolo determinante in questo: è la prima, infatti, a mediare il rapporto studente-letteratura sin dalla prima elementare. Questa cooperazione, nelle ultime classi del liceo, dovrebbe a mano a mano estinguersi, in quanto lo studente si presume sia finalmente in grado di approcciarsi criticamente al testo. La realtà che ci si trova difronte è ahimè più scadente: l'alunno (secondo programma ministeriale) ha l'obbligo di studiare pesanti sintesi tematiche di imponenti testi (Il Principe, Orlando Furioso etc...), che impediscono puntualmente il dialogo tra il testo e il suo fruitore. Così, lo studente maturato, memore dell'incomprensione giovanile avuta con la materia, non entrerà in libreria. Da questo (direttamente o indirettamente?) dipende la crisi delle librerie indipendenti e più largamente del libro, piaga che attanaglia da anni l'Italia.
Spero di essere stato chiaro pur nella mia sintesi. Un saluto, Raffaele.
@@RaffaeleMadeddu5 Concordo con le sue osservazioni. Cordiali saluti Antonio Gargano
Andate ad una qualsiasi libreria Feltrinelli e guardatevi la sezione dedicata alla filosofia. Sarà in ordine alfabetico, ma non illudetevi di trovare Vico dopo Vattimo... Potrete andar via con qualsiasi cacata scritta da quell'arrapato di Derrida o da quel saponaro di Guattari, ma la Scienza Nuova no, quella non la troverete. E perché? Perché è difficile... Ma che cazzo mi stanno a dire? E Spinoza allora? E Heidegger?? Dico solo questo: if it's good enough for Isaiah Berlin, it's good enough for me.
Me la sono goduta
Grazie. Cordiali saluti. Antonio Gargano