È vero non se ne parla molto invece e utilissimo farlo. A volte individuare i propri bisogni con chiarezza può richiedere tempo e può non essere semplice farlo e comunicarlo, soprattutto evitare la frustrazione che ne consegue. La consapevolezza e la conoscenza di se stessi è fondamentale e vale per tutti. Grazie per il report, molto interessante. ❤
io e mia madre, una relazione molto difficile e molto complessa. Io credo che non capirà mai le mie esigenze e io da parte mia faticherò sempre ad accettarla nelle sue caratteristiche neurotipiche. Già che ne sono consapevole è un grosso passo avanti, ma nelle relazioni con le persone sono sempre stata molto difficile "o mi accetti per quello che sono o niente", con mi madre invece c'è un rapporto madre-figlia che rende il tutto molto complesso e non basta "volersi bene" per superare le incomprensioni. Mia madre è logorroica, vuole parlare costantemente, mentre io posso passare giorni nel silenzio assoluto. Un esempio positivo invece è mio marito: oggi ho detto a mio marito una cosa importante che ho saputo la settimana scorsa, ma ho avuto bisogno di diversi giorni per elaborarlo e trovare il momento giusto per dirglielo, perché le sue reazioni (legittime) mi possono mettere in difficoltà o agitarmi, quindi io devo essere calma e riposata per farlo. Mia madre e io invece siamo una relazione tossica, l'una vuole imporre all'altra come vivere la relazione o affrontare i problemi quotidiani, e mi rendo conto che quando mi confronto con lei non riesco nemmeno a mantenere dialogo costruttivo, si stratificano così tante emozioni e trascorsi da parte di entrambe, che finisce che non troviamo un punto di incontro. Il problema da persona autistica è che a me crea molti meltdown ricevere commenti verbali violenti o stare in un ambiente rumoroso o disordinato (io sono DOC per non farci mancare niente), quindi i suoi comportamenti "spontanei" mi distruggono. Plot twist della mia vita: adesso è ricoverata e ha una disabilità (speriamo temporanea), ma l'ultima cosa che possiamo fare è convivere insieme, perché finiremmo per distruggerci a vicenda. Da fuori tutti si riempiono la bocca con "ma l'amore madre e figlia dovrebbe farti superare qualsiasi ostacolo", e no, l'amore non basta, perché se poi devo vivere accampata dalla mia psichiatra per sopportare il rapporto con mia madre, allora è meglio se stiamo lontane. Amarsi è anche questo, essere consapevoli che ci si fa del male avvicenda.
Molto interessante! Credo che il coinvolgimento responsabile che viene descritto sia fondamentale in qualunque relazione, indipendentemente dalle neurodivergenze. La neurodivergenza determina le caratteristiche, cambiano i punti di confronto ma il confronto e la volontà di vivere il rapporto consapevolmente secondo me restano gli stessi per tutti. Comunque capisco perfettamente il disagio di fronte a persone emotivamente cariche. E infatti mi sento in colpa quando sono io a trascendere.
Hai ragione Emanuela, questo tema della comunicazione e del soddisfacimento dei propri bisogni riguarda tutti, non solo i neurodivergenti. Se scoprissi che il mio partner è "diverso" forse riuscirei ad avere più pazienza. Ora "volano" solo piatti.🥴
A volte però dopo aver saputo di essere due neurotipi diversi manca la voglia di capire l'altro, soprattutto per i neurotipici. Parlo per esperienza, prendendo l'esempio delle cene di famiglia, che mi sovraccaricano costantemente, non ho mai trovato qualcuno disposto a fare compromessi.
È vero non se ne parla molto invece e utilissimo farlo. A volte individuare i propri bisogni con chiarezza può richiedere tempo e può non essere semplice farlo e comunicarlo, soprattutto evitare la frustrazione che ne consegue. La consapevolezza e la conoscenza di se stessi è fondamentale e vale per tutti. Grazie per il report, molto interessante. ❤
Uno dei video più belli che abbia mai visto. Grazie.
io e mia madre, una relazione molto difficile e molto complessa.
Io credo che non capirà mai le mie esigenze e io da parte mia faticherò sempre ad accettarla nelle sue caratteristiche neurotipiche. Già che ne sono consapevole è un grosso passo avanti, ma nelle relazioni con le persone sono sempre stata molto difficile "o mi accetti per quello che sono o niente", con mi madre invece c'è un rapporto madre-figlia che rende il tutto molto complesso e non basta "volersi bene" per superare le incomprensioni.
Mia madre è logorroica, vuole parlare costantemente, mentre io posso passare giorni nel silenzio assoluto.
Un esempio positivo invece è mio marito: oggi ho detto a mio marito una cosa importante che ho saputo la settimana scorsa, ma ho avuto bisogno di diversi giorni per elaborarlo e trovare il momento giusto per dirglielo, perché le sue reazioni (legittime) mi possono mettere in difficoltà o agitarmi, quindi io devo essere calma e riposata per farlo.
Mia madre e io invece siamo una relazione tossica, l'una vuole imporre all'altra come vivere la relazione o affrontare i problemi quotidiani, e mi rendo conto che quando mi confronto con lei non riesco nemmeno a mantenere dialogo costruttivo, si stratificano così tante emozioni e trascorsi da parte di entrambe, che finisce che non troviamo un punto di incontro.
Il problema da persona autistica è che a me crea molti meltdown ricevere commenti verbali violenti o stare in un ambiente rumoroso o disordinato (io sono DOC per non farci mancare niente), quindi i suoi comportamenti "spontanei" mi distruggono.
Plot twist della mia vita: adesso è ricoverata e ha una disabilità (speriamo temporanea), ma l'ultima cosa che possiamo fare è convivere insieme, perché finiremmo per distruggerci a vicenda.
Da fuori tutti si riempiono la bocca con "ma l'amore madre e figlia dovrebbe farti superare qualsiasi ostacolo", e no, l'amore non basta, perché se poi devo vivere accampata dalla mia psichiatra per sopportare il rapporto con mia madre, allora è meglio se stiamo lontane. Amarsi è anche questo, essere consapevoli che ci si fa del male avvicenda.
ma queste cose non le sa e non le dice nessuno!
Molto interessante! Credo che il coinvolgimento responsabile che viene descritto sia fondamentale in qualunque relazione, indipendentemente dalle neurodivergenze. La neurodivergenza determina le caratteristiche, cambiano i punti di confronto ma il confronto e la volontà di vivere il rapporto consapevolmente secondo me restano gli stessi per tutti. Comunque capisco perfettamente il disagio di fronte a persone emotivamente cariche. E infatti mi sento in colpa quando sono io a trascendere.
grazie manuela video che fa riflettere.non dobbiamo sempre e solo pensare a noi stessi e metterci nei panni dell altra persona
Ema ma quanto mi piace iniziare la giornata ascoltandoti parlare! Mancava questa sensazione 😊
Grazie per avermi preso per mano all'interno di questa conversazione molto interessante.
Grazie.
Hai ragione Emanuela, questo tema della comunicazione e del soddisfacimento dei propri bisogni riguarda tutti, non solo i neurodivergenti. Se scoprissi che il mio partner è "diverso" forse riuscirei ad avere più pazienza. Ora "volano" solo piatti.🥴
Bellissimo e importantissimo video. Grazie.
😂😂😂😂😂Ahahahha vero( il menù digitale) io sono l interprete... Si può fare ❤ grazie per le tue testimonianze
Bravissima,
sempre un ottimo contenuto interessante
top
voto 10
super like al video
A volte però dopo aver saputo di essere due neurotipi diversi manca la voglia di capire l'altro, soprattutto per i neurotipici. Parlo per esperienza, prendendo l'esempio delle cene di famiglia, che mi sovraccaricano costantemente, non ho mai trovato qualcuno disposto a fare compromessi.
Il privilegio di essere maggioranza 😑
The lost generation has not been lost. His thirst for truth pushes the world from below and lifts it from above
What a beautiful image! 🙂
Grazie
Dove si possono prendere le 56 bellissime carte? grazie!!
@@SoniaNomore le vende lei nel suo sito
31:41 è un problema 😂
Regole per qualsiasi relazione.
neurodiversità, neurodiversità e se non significasse nulla?