Nella mia mente riaffiora uno strano ricordo..... la resistenza equivalente a due resistenze in parallelo è uguale al reciproco della somma fratto il prodotto delle due resistenze :-O Mi sono accorto però che ciò è vero solo se le resistenze sono 2. Altrimenti bisogna per forza fare il reciproco della somma degli inversi...
Cioè, se inserisco un motore in parallelo avrò più potenza perché la resistenza dei motori si fraziona così da diminuire, anche se la corrente ai nodi si divide diventato di meno, parlando di un motore reostatico.??
Il motore è come se fosse la resistenza. Se ne usi due hai potenza doppia e consumi il doppio. Tutti gli elettrodomestici, lampade, pc etc sono collegati in parallelo.
Finalmente un canale dove le cose sono spiegate in modo, semplice, chiaro e allo stesso tempo approfondito. Sei un grande.
finalmente ,qualcuno che spiega bene i passaggi necessari per calcolare la resistenza in parallelo ,grazie
Nella mia mente riaffiora uno strano ricordo..... la resistenza equivalente a due resistenze in parallelo è uguale al reciproco della somma fratto il prodotto delle due resistenze :-O Mi sono accorto però che ciò è vero solo se le resistenze sono 2. Altrimenti bisogna per forza fare il reciproco della somma degli inversi...
Se becco il prof di elettrotecnica che per 40 anni mi ha fatto pronunciare CHIRCOFF invece di CHIRCIOFF...
Ha pronunciato male 😉
Utilissimo
Chiarissimo, grazie
I1 e entrante mentre i2 e i3 sono uscenti i1 = i2 + i3
Cioè, se inserisco un motore in parallelo avrò più potenza perché la resistenza dei motori si fraziona così da diminuire, anche se la corrente ai nodi si divide diventato di meno, parlando di un motore reostatico.??
Il motore è come se fosse la resistenza. Se ne usi due hai potenza doppia e consumi il doppio.
Tutti gli elettrodomestici, lampade, pc etc sono collegati in parallelo.