Anello degli Eremi dell'Abbazia di Farfa - Monte Acuziano - Monti Sabini - Rieti

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  • Опубликовано: 16 ноя 2022
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    Occorre sapere che Monte Acuziano non è il nome più comune col quale si designa l'altura antistante il Monte Buzio (dove sorge l'abitato di Fara in Sabina), la quale è generalmente indicata col toponimo di Monte San Martino. Questo in quanto tutta l'area sommitale del monte ospita i resti di numerosi insediamenti paleocristiani e medievali, il più antico dei quali è appunto un oratorio consacrato a S. Martino, dove peraltro finì i suoi giorni il notissimo Gregorio da Catino (XI-XII sec.) monaco e storico di Farfa, la più preziosa fra le fonti relative alla storia dell'Abbazia.
    La storia della comunità eremitica del San Martino si è sempre intrecciata con quella di Farfa, e la vicenda della cosiddetta Chiesa Nuova ne rappresenta un'importantissima testimonianza. Tale denominazione si riferisce al grande complesso che venne iniziato dall'abate Berardo II nel 1067, abbandonato e temporaneamente ripreso nel XII sec., ma mai completato. La realizzazione della struttura, che avrebbe forse ricalcato la pianta della sottostante abbazia, si collocava in una fase di rinnovamento spirituale e di rinascita di Farfa, contestuale all'introduzione nel Cenobio della riforma cluniacense. Il mancato successo dell'iniziativa è da ascriversi a difficoltà di carattere economico, religioso e politico.
    Attualmente è possibile visitare i resti della costruzione salendo per circa venti minuti lungo un sentiero segnato il cui inizio si trova in località "Quattro Venti", lungo la strada che da Prime Case conduce a Fara in Sabina e a Farfa.

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