Sarò banale,ma l'incipit più bello , che colpisce come uno schiaffo,è quello di Anna Karenina. " Tutte le famiglie felici si assomigliano tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo"...
Barbara Mortari Non saprei: non l'ho letto. So che ci sono pareri contrastanti in proposito, alcuni lo ritengono un capolavoro,altri pensano che sia solo uno sfoggio di cultura dell'autrice e troppo pretestuoso. Per ora non m'ispira. Tu come l'hai tovato?
Manu Fin ad ora ho letto parecchi libri, e si, erano belli magari li ricordavo per un po'. Ma questo penso che possa considerarlo al pari del "Buio oltre la siepe" nei libri che mi hanno lasciato qualcosa dentro. Forse si può essere pretenzioso in certi punti, con argomenti che non sono comuni e magari non capibili da tutti (compresa me), ma ne vale la pena. Davvero
Barbara Mortari Ciao Barbara al momento sei solo tu che mi hai risposto :( , sto facendo del mio meglio per informare le persone, se per il momento mi vuoi inviare il tuo contatto ti aggiungo cosi mi aiuti a far conoscere il gruppo se vuoi :)
Per quanto riguarda il cinema, amo molto l'incipit di 'Match Point' di Woody Allen: "Chi disse: 'Preferisco avere fortuna che talento', percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde". Amo molto, poi, oltre al già citato incipit di Anna Karenina, anche quello de 'Il giovane Holden' di Salinger: "Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella." Comunque ottimo video, per chi ama leggere e scrivere sono spunti decisamente interessanti :)
Questo video è stato fantastico❤ A proposito di incipit a me viene subito in mente Se una notte d'inverno un viaggiatore che è un romanzo praticamente composto da incipit che non portano mai a una conclusione
Mi ricordo di aver letto l'incipit di "Soffocare" e aver pensato di dover assolutamente comprare quel libro, è nella mia lista. Un altro incipit (e libro) che adoro è quello di "Profumo" di Süskind: "Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell’oblio. non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."
Chissà perchè dal titolo ho pensato che avresti parlato di un libro che finora sembra aver trovato solo mio padre😂, "era una notte buia e tempestosa". È una raccolta di incipit famosi divisi per genere. Comunque un incipit che mi è piaciuto molto è quello di "cronaca di una morte annunciata" di Marquez, mentre, cinematograficamente parlando, l'incipit di Johnny stecchino mi uccide ogni volta😂
io adoro l'incipit di "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez: «Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito». In lingua originale rende ancora di più. Tu che ne pensi? Io probabilmente sono un po' di parte perché Cent'anni di solitudine è il mio libro preferito, ma a 18 anni, quando per la prima volta presi tra le mani questo volume, fu proprio il sui incipit a spingermi a continua la lettura.
"Soffocare" di Palahniuk mi ha ricordato molto un altro incipit che adoro: quello di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. A mio gusto, divertente e geniale.
Io ho adorato l'incipit di Moby Dick, ovvero il semplicissimo "Chiamatemi Ismaele" perché lascia tantissime domande: si chiama davvero Ismaele? Lo ha scelto lui? Chi è quest'uomo così colto ma con un lavoro così apparentemente umile? Perché proprio Ismaele?
Secondo me, uno degli incipit più grandi nella storia della letteratura è la prima frase di Anna Karenina: "Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Invece, penso che uno degli incipit della letteratura italiana più belli, e che a mio avviso rimane tutt'oggi insuperato, è quello di Seminario sulla Gioventù, di Aldo Busi (scrittore immenso di cui tu però non parli mai. Eppure, se hai amato Viaggio al termine della notte, non potrai non amare anche molto delle opere del nostro Busi): "Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela tanto presa per così poco, e anch’io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato". Da leggere assolutamente!
Oggi sono stata alla Feltrinelli di Catania per acquistare "Io sono un gatto". Sono andati a recuperarne una copia in magazzino perché, ultimamente, lo hanno comprato tantissime persone. Merito tuo? Complotto? Terra piatta? Scie chimiche? Ufo e rettiliani? 💞
Ho visto American Beauty qualche settimana fa, e come appunto hai detto tu, mi sono dimenticata che il personaggio principale alla fine morisse. Ho pianto come una fontana. 😂😂
Secondo te durante l'adolescenza come ci si può allenare alla scrittura senza rientrare in progetti troppo complicati come quello di scrivere un libro? Io mi esercito scrivendo diari e storie brevi/descrizioni, ma sarei felice di sentire qualche consiglio.
moon Mah, io non sarò Matteo ma ho tredici anni e molta passione per la scrittura. Non capisco perché tu, essendo come me adolescente, non voglia impegnarti nella stesura di un vero e proprio romanzo (non è necessario pubblicarlo, ovviamente). Io sto scrivendo due "libri" su Wattpad e non ci trovo nulla di male: ho lettori appassionati che rilasciano utilissimi feedback. È importante iniziare anche con un progetto più maturo: la caratterizzazione dei personaggi, i tempi, il saper mantenere una storia in piedi... altrimenti, scrivi storie brevi su tutto, TUTTO! Anche quel gatto che passa fuori dalla finestra, lo vedi? Quello che ti sta rubando il criceto? Si bravo, alzati e prendi il criceto! Poi torna qui e scrivi. ANCHE SU DI LUI! Il mio consiglio è fare ogni tanto qualche esercizio di recitazione per l'immedesimazione del personaggio. Non so che altro dirti, io non sono certo esperta... volevo tuttavia dire la mia! Non mollare mai!
Ad esempio superwoobinda è un libro da comprare già solo per la copertina ovviamente l'edizione che hai tu quella nuova no! (Mamma che incipit quella di superwoobinda devo comprarlo Subito! Tra l altro l'hai messo anche nella lista dei tuoi libri preferiti quindi sono costretto :) addirittura se non ricordo male ci hai fatto una recensione di 20minuti quindi sono costretto 2 volte
Palahniuk è follemente geniale, mi piace come "maltratta" il lettore sbattendogli in faccia tutto quello che non vuole vedere o sentirsi dire. Il mio incipit del cuore però resta quello de " il petalo cremisi e il bianco", se ti capita di vederlo in libreria dai un'occhiata ;)
Vorrei citare anche io tre titoli, due dei quali sono due saggi di Camus, diventati poi traumi riportati durante l'adolescenza: li vorrei citare perché non sono un appassionato di saggi, ma questi due incipit sono stati così ammaliatori da farmi amare queste due opere critiche. Però il primo titolo che vorrei citare è "Miele" di Ian McEwan: «Mi chiamo Serena Frome (che fa rima con plume) e poco meno di quarant'anni fa mi mandarono in missione segreta per il British Security Service. Non ne sono tornata illesa. Mi scaricarono nel giro di diciotto mesi, dopo che ebbi screditato me e distrutto il mio amante, che pure non fu entraneo alla propria rovina»; a questo punto voi potreste dire "Embè?", embè è un incipit geniale, il quale però diventa tale solo quando scopriamo chi ha scritto quelle parole. I due libri scritti da Albert Camus - che intendo citare alla fine perché universalmente conosciuti - sono "Il mito di Sisifo" e "L'uomo in rivolta". Non intendo commentare le seguenti citazioni perché capaci di parlare per sé, ma soprattutto di ammaliare: «Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia. Il resto - se il mondo abbia tre dimensioni o se lo spirito abbia nove o dodici categorie - viene dopo. Questi sono giuochi: prima bisogna rispondere. E se è vero, come vuole Nietzsche, che un filosofo, per essere degno di stima, debba predicare con l'esempio, si capisce l'importanza di tale risposta, che dovrà precedere il gesto definitivo. Queste sono evidenze sensibili per il cuore, che però devono venir approfondite per essere rese chiare allo spirito.» da "Il mito di Sisifo"; «Ci sono delitti di passione e delitti di logica. Il confine che li separa è incerto. Ma il Codice penale li distingue, abbastanza acconciamente, in base alla premeditazione. Siamo nel tempo della premeditazione e del delitto perfetto. I nostri criminali non sono più quei bambini inermi che adducevano la scusa dell'amore. Sono adulti, al contrario, e i loro alibi è irrefutabile: è la filosofia, che può servire a tutto, fino a tramutare in giudici gli assassini», un ragionamento da "L'uomo in rivolta" che non risparmia nessuno, nemmeno la difesa.
Due incipit che io trovo davvero interessanti o persino geniali sono quelli di "danza sulla mia tomba" e "cartoline dalla terra di nessuno" entrambi di Aidan Chambers
Roberto Bolaño (scrittore immenso e geniale, autore di capolavori come I Detectives Selvaggi e 2666) non lo si ricorda per i suoi incipit ma, semmai, per la struttura vorticosa e sorprendente delle sue opere. C'è da dire, però, che le prime due pagine di I Dispiaceri del Vero Poliziotto (romanzo postumo, incompleto, incompiuto e, fondamentalmente, la 'brutta copia' di 2666, che gli editori hanno deciso di tirare fuori dal cassetto per spremerci qualche soldo) ti acchiappano in una maniera come pochissimi altri libri ci riescono.
Uno degli incipit più belli è quello di Retablo scritto di Vincenzo Consolo. "Rosalia. Rosa e lia. Rosa che ha inebriato, rosa che ha confuso, rosa che ha sventato, rosa che ha róso, il mio cervello s'è mangiato. Rosa che non è rosa, rosa che è datura, gelsomino, bàlico e viola; rosa che è pomelia, magnolia, zàgara e cardenia. Poi il tra monto, al vespero, quando nel cielo appare la sfera d'opalina, e l'aere sfervora, cala misericordia di frescura e la brezza del mare valica il cancello del giardino, scorre fra colonnette e palme del chiostro in clausura, coglie, coinvolge, spande odorosi fiati, olezzi distillati, balsami grommosi. Rosa che punto m'ha, ahi!, con la sua spina velenosa in su nel cuore. Lia che m'ha liato la vita come il cedro o la lumia il dente, liana di tormento, catena di bagno sempiterno, libame oppioso, licore affatturato, letale pozione, lilio dell'inferno che credei divino, lima che sordamente mi corrose l'ossa, limaccia che m'invischiò nelle sue spire, lingua che m'attassò come angue che guizza dal pietrame, lioparda imperiosa, lippo dell'alma mia, liquame nero, pece dov'affogai, ahi!, per mia dannazione. Corona di delizia e di tormento, serpe che addenta la sua coda, serto senza inizio e senza fine, rosario d'estasi, replica viziosa, bujo precipizio, pozzo di sonnolenza, cieco vagolare, vacua notte senza lume, Rosalia, sangue mio, mia nimica, dove sei?"
Sarò forse scontata ma il mio incipit preferito viene dal mio libro preferito: Il Signore degli Anelli Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo cento undicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea. Le ricchezze portate dal viaggio erano diventate leggendarie, ed il popolo credeva, benché ormai i vecchi lo neghino, che la collina di Casa Baggins, fosse piena di grotte rigurgitante di tesori. E, come se ciò non bastasse, ad attirare l'attenzione di tutti contribuiva la sua inesauribile, sorprendente vitalità. Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant'anni era tale e quale era stato a cinquanta; a novantanove cominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato più esatto dire che era immutato. Vi erano quelli che scuotevano la testa, borbottando che aveva avuto troppo dalla vita: non sembrava giusto che qualcuno possedesse (palesemente) l'eterna giovinezza ed allo stesso tempo (per fama) ricchezze inestimabili. "Sono cose che dovremo scontare", dicevano; "non è secondo natura e ci porterà dei guai!"
Bel video! Cosa ne pensi de "L'Isola di Arturo" di Elsa Morante? È uno dei libri preferiti di Ilenia Zodiaco ed è anche il mio preferito :3 Ha un incipt spettacolare
![BOLIVIA vs. COLOMBIA [1-0] | RESUMEN | ELIMINATORIAS SUDAMERICANAS | FECHA 9](http://i.ytimg.com/vi/zg15uVWjuf4/mqdefault.jpg)
"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia." ..❤️
Il migliore!!
è una cosa incredibile quell'incipit
Sarò banale,ma l'incipit più bello , che colpisce come uno schiaffo,è quello di Anna Karenina. " Tutte le famiglie felici si assomigliano tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo"...
Ho scritto praticamente la stessa cosa!!!!
Manu Mi ricorda l'eleganza del riccio
Barbara Mortari Non saprei: non l'ho letto. So che ci sono pareri contrastanti in proposito, alcuni lo ritengono un capolavoro,altri pensano che sia solo uno sfoggio di cultura dell'autrice e troppo pretestuoso. Per ora non m'ispira. Tu come l'hai tovato?
Manu Fin ad ora ho letto parecchi libri, e si, erano belli magari li ricordavo per un po'. Ma questo penso che possa considerarlo al pari del "Buio oltre la siepe" nei libri che mi hanno lasciato qualcosa dentro. Forse si può essere pretenzioso in certi punti, con argomenti che non sono comuni e magari non capibili da tutti (compresa me), ma ne vale la pena. Davvero
Adoro 😍 ho pensato la stessa cosa... adoro Anna Karenina
"Chi BEN comincia, è a metà della FRIENDZONE"
MORTO.
Ricthelion93 Io sono interessata
Barbara Mortari Ciao Barbara al momento sei solo tu che mi hai risposto :( , sto facendo del mio meglio per informare le persone, se per il momento mi vuoi inviare il tuo contatto ti aggiungo cosi mi aiuti a far conoscere il gruppo se vuoi :)
Ricthelion93 Posso aggregarmi anch'io? Sarebbe divertente e interessante secondo me, come esperienza^___^❤️
Ricthelion93 Posso lasciarti il mio account Twitter, o Telegram?
Per quanto riguarda il cinema, amo molto l'incipit di 'Match Point' di Woody Allen:
"Chi disse: 'Preferisco avere fortuna che talento', percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde".
Amo molto, poi, oltre al già citato incipit di Anna Karenina, anche quello de 'Il giovane Holden' di Salinger:
"Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella."
Comunque ottimo video, per chi ama leggere e scrivere sono spunti decisamente interessanti :)
Molto interessante! Adoro questo tipo di video e ancora di più gli incipit misteriosi
Questo video è stato fantastico❤ A proposito di incipit a me viene subito in mente Se una notte d'inverno un viaggiatore che è un romanzo praticamente composto da incipit che non portano mai a una conclusione
Mi ricordo di aver letto l'incipit di "Soffocare" e aver pensato di dover assolutamente comprare quel libro, è nella mia lista. Un altro incipit (e libro) che adoro è quello di "Profumo" di Süskind:
"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell’oblio. non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."
Chissà perchè dal titolo ho pensato che avresti parlato di un libro che finora sembra aver trovato solo mio padre😂, "era una notte buia e tempestosa". È una raccolta di incipit famosi divisi per genere.
Comunque un incipit che mi è piaciuto molto è quello di "cronaca di una morte annunciata" di Marquez, mentre, cinematograficamente parlando, l'incipit di Johnny stecchino mi uccide ogni volta😂
io adoro l'incipit di "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez: «Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito».
In lingua originale rende ancora di più.
Tu che ne pensi? Io probabilmente sono un po' di parte perché Cent'anni di solitudine è il mio libro preferito, ma a 18 anni, quando per la prima volta presi tra le mani questo volume, fu proprio il sui incipit a spingermi a continua la lettura.
Semplicemente perfetto!
P.S. Grazie per averlo citato per prima/o: lo avrei fatto io, così mi hai risparmiato la fatica di trascriverlo! Besos!
Manu figurati 😁
My life as Emily incipit travolgente
"Soffocare" di Palahniuk mi ha ricordato molto un altro incipit che adoro: quello di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Italo Calvino. A mio gusto, divertente e geniale.
Un incipit che amo è quello del Piccolo Principe. Ma amo tutto di quel libro.
Io ho adorato l'incipit di Moby Dick, ovvero il semplicissimo "Chiamatemi Ismaele" perché lascia tantissime domande: si chiama davvero Ismaele? Lo ha scelto lui? Chi è quest'uomo così colto ma con un lavoro così apparentemente umile? Perché proprio Ismaele?
Secondo me, uno degli incipit più grandi nella storia della letteratura è la prima frase di Anna Karenina: "Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Invece, penso che uno degli incipit della letteratura italiana più belli, e che a mio avviso rimane tutt'oggi insuperato, è quello di Seminario sulla Gioventù, di Aldo Busi (scrittore immenso di cui tu però non parli mai. Eppure, se hai amato Viaggio al termine della notte, non potrai non amare anche molto delle opere del nostro Busi): "Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela tanto presa per così poco, e anch’io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato". Da leggere assolutamente!
VERISSIMO VINS!
Oggi sono stata alla Feltrinelli di Catania per acquistare "Io sono un gatto". Sono andati a recuperarne una copia in magazzino perché, ultimamente, lo hanno comprato tantissime persone. Merito tuo? Complotto? Terra piatta? Scie chimiche? Ufo e rettiliani? 💞
Ho visto American Beauty qualche settimana fa, e come appunto hai detto tu, mi sono dimenticata che il personaggio principale alla fine morisse. Ho pianto come una fontana. 😂😂
Grande! Chuck è il numero uno.
Io ho adorato l'incipit di "se una notte d'inverno un viaggiatore"
Idea originale e video bellissimo come al solito!
Un incipit che mi è piaciuto è quello de "Lo straniero" di Camus: "Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so."
L'incipit di "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi, meraviglia. Bello l' incipit di Aldo Nove👌 📚
Secondo te durante l'adolescenza come ci si può allenare alla scrittura senza rientrare in progetti troppo complicati come quello di scrivere un libro? Io mi esercito scrivendo diari e storie brevi/descrizioni, ma sarei felice di sentire qualche consiglio.
moon Mah, io non sarò Matteo ma ho tredici anni e molta passione per la scrittura. Non capisco perché tu, essendo come me adolescente, non voglia impegnarti nella stesura di un vero e proprio romanzo (non è necessario pubblicarlo, ovviamente). Io sto scrivendo due "libri" su Wattpad e non ci trovo nulla di male: ho lettori appassionati che rilasciano utilissimi feedback. È importante iniziare anche con un progetto più maturo: la caratterizzazione dei personaggi, i tempi, il saper mantenere una storia in piedi... altrimenti, scrivi storie brevi su tutto, TUTTO! Anche quel gatto che passa fuori dalla finestra, lo vedi? Quello che ti sta rubando il criceto? Si bravo, alzati e prendi il criceto! Poi torna qui e scrivi. ANCHE SU DI LUI! Il mio consiglio è fare ogni tanto qualche esercizio di recitazione per l'immedesimazione del personaggio. Non so che altro dirti, io non sono certo esperta... volevo tuttavia dire la mia! Non mollare mai!
Matteo, l'incipit di Lolita 😍
Ad esempio superwoobinda è un libro da comprare già solo per la copertina ovviamente l'edizione che hai tu quella nuova no!
(Mamma che incipit quella di superwoobinda devo comprarlo Subito! Tra l altro l'hai messo anche nella lista dei tuoi libri preferiti quindi sono costretto :) addirittura se non ricordo male ci hai fatto una recensione di 20minuti quindi sono costretto 2 volte
Palahniuk è follemente geniale, mi piace come "maltratta" il lettore sbattendogli in faccia tutto quello che non vuole vedere o sentirsi dire.
Il mio incipit del cuore però resta quello de " il petalo cremisi e il bianco", se ti capita di vederlo in libreria dai un'occhiata ;)
NOTIFICATION SQUAD
Vorrei citare anche io tre titoli, due dei quali sono due saggi di Camus, diventati poi traumi riportati durante l'adolescenza: li vorrei citare perché non sono un appassionato di saggi, ma questi due incipit sono stati così ammaliatori da farmi amare queste due opere critiche. Però il primo titolo che vorrei citare è "Miele" di Ian McEwan: «Mi chiamo Serena Frome (che fa rima con plume) e poco meno di quarant'anni fa mi mandarono in missione segreta per il British Security Service. Non ne sono tornata illesa. Mi scaricarono nel giro di diciotto mesi, dopo che ebbi screditato me e distrutto il mio amante, che pure non fu entraneo alla propria rovina»; a questo punto voi potreste dire "Embè?", embè è un incipit geniale, il quale però diventa tale solo quando scopriamo chi ha scritto quelle parole. I due libri scritti da Albert Camus - che intendo citare alla fine perché universalmente conosciuti - sono "Il mito di Sisifo" e "L'uomo in rivolta". Non intendo commentare le seguenti citazioni perché capaci di parlare per sé, ma soprattutto di ammaliare:
«Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia. Il resto - se il mondo abbia tre dimensioni o se lo spirito abbia nove o dodici categorie - viene dopo. Questi sono giuochi: prima bisogna rispondere. E se è vero, come vuole Nietzsche, che un filosofo, per essere degno di stima, debba predicare con l'esempio, si capisce l'importanza di tale risposta, che dovrà precedere il gesto definitivo. Queste sono evidenze sensibili per il cuore, che però devono venir approfondite per essere rese chiare allo spirito.» da "Il mito di Sisifo"; «Ci sono delitti di passione e delitti di logica. Il confine che li separa è incerto. Ma il Codice penale li distingue, abbastanza acconciamente, in base alla premeditazione. Siamo nel tempo della premeditazione e del delitto perfetto. I nostri criminali non sono più quei bambini inermi che adducevano la scusa dell'amore. Sono adulti, al contrario, e i loro alibi è irrefutabile: è la filosofia, che può servire a tutto, fino a tramutare in giudici gli assassini», un ragionamento da "L'uomo in rivolta" che non risparmia nessuno, nemmeno la difesa.
la tua maglietta
Due incipit che io trovo davvero interessanti o persino geniali sono quelli di "danza sulla mia tomba" e "cartoline dalla terra di nessuno" entrambi di Aidan Chambers
Comunque bel video come sempre, (anche se la mia Wish list non smette di crescere per causa tua u.u ) ❤️
non c'entra niente ma oggi è uscito il nuovo album di lana del rey, farai una recensione (anche se non ti piace lana)?
Roberto Bolaño (scrittore immenso e geniale, autore di capolavori come I Detectives Selvaggi e 2666) non lo si ricorda per i suoi incipit ma, semmai, per la struttura vorticosa e sorprendente delle sue opere. C'è da dire, però, che le prime due pagine di I Dispiaceri del Vero Poliziotto (romanzo postumo, incompleto, incompiuto e, fondamentalmente, la 'brutta copia' di 2666, che gli editori hanno deciso di tirare fuori dal cassetto per spremerci qualche soldo) ti acchiappano in una maniera come pochissimi altri libri ci riescono.
Uno degli incipit più belli è quello di Retablo scritto di Vincenzo Consolo. "Rosalia. Rosa e lia. Rosa che ha inebriato, rosa che ha confuso, rosa che ha sventato, rosa che ha róso, il mio cervello s'è mangiato. Rosa che non è rosa, rosa che è datura, gelsomino, bàlico e viola; rosa che è pomelia, magnolia, zàgara e cardenia. Poi il tra monto, al vespero, quando nel cielo appare la sfera d'opalina, e l'aere sfervora, cala misericordia di frescura e la brezza del mare valica il cancello del giardino, scorre fra colonnette e palme del chiostro in clausura, coglie, coinvolge, spande odorosi fiati, olezzi distillati, balsami grommosi. Rosa che punto m'ha, ahi!, con la sua spina velenosa in su nel cuore.
Lia che m'ha liato la vita come il cedro o la lumia il dente, liana di tormento, catena di bagno sempiterno, libame oppioso, licore affatturato, letale pozione, lilio dell'inferno che credei divino, lima che sordamente mi corrose l'ossa, limaccia che m'invischiò nelle sue spire, lingua che m'attassò come angue che guizza dal pietrame, lioparda imperiosa, lippo dell'alma mia, liquame nero, pece dov'affogai, ahi!, per mia dannazione. Corona di delizia e di tormento, serpe che addenta la sua coda, serto senza inizio e senza fine, rosario d'estasi, replica viziosa, bujo precipizio, pozzo di sonnolenza, cieco vagolare, vacua notte senza lume, Rosalia, sangue mio, mia nimica, dove sei?"
Farai una recensione dell'album Lust For Life di Lana Del Rey?
Invisibile Monster onnipresente.
Matteo, hai saputo della morte di Chester? :(
Ciao Matteo, cosa fai nella vita? Sei molto in gamba ed è una semplice curiosità :) Spero di non risultare invadente..
Sarò forse scontata ma il mio incipit preferito viene dal mio libro preferito: Il Signore degli Anelli
Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo cento undicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione.
Bilbo era estremamente ricco e bizzarro e, da quando sessant'anni prima era sparito di colpo, per ritornare poi inaspettatamente, rappresentava la meraviglia della Contea.
Le ricchezze portate dal viaggio erano diventate leggendarie, ed il popolo credeva, benché ormai i vecchi lo neghino, che la collina di Casa Baggins, fosse piena di grotte rigurgitante di tesori. E, come se ciò non bastasse, ad attirare l'attenzione di tutti contribuiva la sua inesauribile, sorprendente vitalità.
Il tempo passava lasciando poche tracce sul signor Baggins: a novant'anni era tale e quale era stato a cinquanta; a novantanove cominciarono a dire che si manteneva bene: sarebbe stato più esatto dire che era immutato. Vi erano quelli che scuotevano la testa, borbottando che aveva avuto troppo dalla vita: non sembrava giusto che qualcuno possedesse (palesemente) l'eterna giovinezza ed allo stesso tempo (per fama) ricchezze inestimabili. "Sono cose che dovremo scontare", dicevano; "non è secondo natura e ci porterà dei guai!"
Chiara D'Errico hai ragione adoro quella trilogia
L'incipit dell'ultimo libro è più poetico di una qualsiasi delle poesie del libro di poesie di Flavia Vento.
Soffocare ha un incipit molto simile a Una serie di sfortunati eventi...
Che tra l'altro ti consiglio vivamente
Già recensito sul canale! ;) Corri a vedere!
Bel video!
Cosa ne pensi de "L'Isola di Arturo" di Elsa Morante? È uno dei libri preferiti di Ilenia Zodiaco ed è anche il mio preferito :3
Ha un incipt spettacolare