Moria: prima del suolo e poi del kiwi

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  • Опубликовано: 14 окт 2024
  • Esperienze agronomiche per il controllo della Moria del kiwi nell' Agro Pontino. Il video sintetizza il lavoro svolto nell'ultimi tre anni aggiungendo aggiornamenti sulle ultime sperimentazioni in campo che hanno avuto lo scopo di individuare eventuali correlazioni tra moria del kiwi, struttura del suolo e tipologia di impianto di irrigazione

Комментарии • 40

  • @maximilianagr
    @maximilianagr Год назад +2

    Interessante approccio tecnico scientifico, valutando in maniera molto scientifica e approfondita tutte le tematiche. Indirizzandosi verso la vera problematica di natura Agronomica (pratica colturale) sempre più messa in secondo piano cercando delle cause di natura biotica. Ma molto spesso possono essere delle cause secondarie dovute ad errate tecniche o pratiche agronomiche di impianto o gestione della coltivazione.

  • @giorgiomiclet4473
    @giorgiomiclet4473 Год назад +2

    Complimenti per il lavoro che state facendo!

  • @manuelbreitenberger1348
    @manuelbreitenberger1348 Год назад +1

    Complimenti, siete riusciti a fare quello che noi in Veneto dal 2012 non siamo stati capaci ad organizzare.
    Buona continuazione di lavoro e mi raccomando non fermatevi e continuate le prove, anzi sarei felice di mettere a disposizione le nostre piantagioni.

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад

      Grazie, stiamo cercando di ampliare gli areali di sperimentazione il più possibile. La dove fosse interessato a collaborare può contattarmi all’email luca.gatto90@gmail.com

  • @RoccoFranciosa-k8g
    @RoccoFranciosa-k8g Год назад +1

    interessantissimo

  • @AGRIMOVIEemi
    @AGRIMOVIEemi Год назад +1

    Bravissimi ottimi contenuti 👍🏻👍🏻👍🏻

  • @andreaassoluto5552
    @andreaassoluto5552 Год назад +3

    La maggior parte dei problemi ..non solo x il kiwi, ma x le cultivar di alberi da frutto, in particolare,sta nella rarefazione del corredo genico dell 'impianto.I cloni non sopportano la vita e di conseguenza i costanti cambiamenti vibrazionali-energetici sia materiali( cicli climatici) sia sottili( evoluzione genica naturale delle specie).In questo caso la tecnica intensiva dimostra non solo un decadimento vitale della pianta ma un deleterio impoverimento del suolo che acuisce e intensifica poi gli interventi agronomici fino ad esasperare concimazioni e irrigazione rendendole vane e deleterie.Purtroppo ..dal mio punto di vista ,supportato da attente osservazioni ,se ne esce solo con l'introduzione della coltivazione multivarietale..l 'abbandono dell'impianto clonale , il ritorno a innesti forti e vigorosi di origine e selezione naturale utilizzando quindi al più piante madri forti o sorelle per favorire un patrimonio genico ampio recettivo e aggiornato che stimoli la risposta immunitaria in modo singolo su ogni pianta.Ovviamente l 'intensivo con le caratteristiche odierne ha le ore contate sia in campo che in banca. L'Italia..paese che esprime centinaia di prodotti di nicchia ..dop doc docg ecc..e' fatta di varieta create da piante madri riprodotte nei secoli con tecniche non clonali... i numeri parlano chiaro...in emilia la regione dove risiedo, la coltivazione di pere sta perdendo centinaia di ettari /anno x gli stessi problemi del kiwi.
    Grazie x il video

  • @pulellis.s.3980
    @pulellis.s.3980 Год назад +2

    Ciao LUCA sono Fabio pulelli da Forlì
    vi ringrazio tanto per le informazioni.
    tutti i problemi elencati riguardo ai kiwi
    sono uguali ai miei.
    ho una piccola azienda di 3,5ha coltivata

    • @pulellis.s.3980
      @pulellis.s.3980 Год назад +1

      a Hiward dove mi stanno morendo le piante a macchia di leopardo.
      Sto facendo delle riprese con nuovo tipo di portainnesto Baunti circa 200 piante
      Ti chiedo secondo te quale l orario migliore della giornata per irrigare kiwi
      Grazie a presto

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад +1

      Ciao Fabio, come al solito non c’è una risposta assoluta buona per tutte le aziende perché dipende da tanti fattori ed anche dallo scopo. Di solito quello che consigliamo nei mesi estivi (anche vedendo l’evoluzione delle curve delle sonde) è un irrigazione frazionata in 2-3 volte: solitamente in mattina avanzata e nel pomeriggio. A volte eseguiamo un breve intervento anche nei momenti più caldi del giorno per abbassare la temperatura nell’impianto e ridurre gli stress per le piante 🌱

    • @pulellis.s.3980
      @pulellis.s.3980 Год назад

      @@lucagatto266 ok grazie.
      State facendo un gran lavoro
      complimenti

  • @roccobarca4558
    @roccobarca4558 Год назад +2

    Ciao Luca, video interessatissimo e complimenti davvero per lo studio che state conducendo. Interessante l'uso di rafano e senape come sovescio. Qual è il motivo di questa scelta? Forse perché il rafano ha un apparato radicale fittonante mentre la senape per la sua attività nematocida? Io semino prevalentemente lupino poiché ha un apparato radicale fittonante di circa 45cm e fornisce discrete unità di azoto.
    Inoltre ,volevo sapere, gentilmente,se in futuro farai un video di approfondimento sul portainnesto neozelandese Bounty71? Continuate così, grandissimi 💪,
    mi sono iscritto al tuo canale. A presto 🤗

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад +1

      Grazie Rocco. Riguardo al sovescio ne stiamo provando tanti tipi differenti con diverse consociazioni (anche con leguminose) cercando di trovare le migliori soluzioni in base al periodo-clima-contesto specifico ed esigenze dell’agricoltore, rimane però di primaria importanza la spiccata azione fittonante che deve avere proprio per migliorare la struttura del suolo ed essere una concreta alternativa alle lavorazioni. Vorremmo fare dei video di approfondimento durante tutta la stagione sui diversi argomenti trattati: esperienze di portainnesti, irrigazione, analisi visiva del suolo ed anche sul sovescio appunto. Quindi speriamo di darti utili aggiornamenti in futuro. A presto 😁

    • @roccobarca4558
      @roccobarca4558 Год назад +1

      @@lucagatto266 grazie mille Luca per la risposta, perfetto allora attendo con ansia i video che pubblicherai. Sono già certo che saranno utilissimi. Mi sono iscritto al tuo canale e ho condiviso il video a colleghi e amici. Ciao a presto 🤗🤗

    • @simonemaola
      @simonemaola Год назад +1

      Ciao Rocco, riguardo al Baunty come gia detto da Luca Gatto faremo un video di approfondimento durante la stagione però devo dire che al momento facendo direttamente in azienda le prove si stanno ottenendo dei buoni risultati sia come sviluppo della vegetazione che del l’apparato radicale. Poi vedremo come si comporterà in futuro

    • @roccobarca4558
      @roccobarca4558 Год назад +1

      @@simonemaola grazie mille Simone, va bene aspetto il video. Alla prossima. Ciao

    • @pulellis.s.3980
      @pulellis.s.3980 Год назад

      @@lucagatto266 .ciao LUCA ,sono Fabio Pulelli ,riguardo al sovescio c è qualche tipo di seme che si può seminare in primavera, se si cosa consigli.
      Grazie

  • @Diego-dn1mq
    @Diego-dn1mq Год назад

    Complimenti per l'impegno e il lavoro! Un chiarimento: ma quest'irrigazione ad aspersione totale come viene realizzata nella pratica? Microjet posizionati ad una maggiore altezza da terra?

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад +1

      Ciao Diego, grazie. Il lavoro è iniziato provando decine di microjet diversi e testandone l’area di bagnatura e l’uniformità nell’area a diverse pressioni. Dopodiché ne abbiamo selezionati alcuni per la prova in campo ed a dire la verità ne proviamo di nuovi ogni anno cercando sempre qualcosa di migliore. L’altezza a cui va posto è consequente a questi parametri ed all’eventuale lavoro di manutenzione. L’obiettivo finale è simulare una pioggia debole-media e quindi tutte le scelte vanno in questa direzione. In futuro comunque vorremmo fare un altro video dove spiegheremo meglio tutti questi aspetti.

    • @Diego-dn1mq
      @Diego-dn1mq Год назад

      Intanto grazie per la disponibilità. Se posso volevo chiederti un consiglio pratico... disponendo di impianto a goccia, secondo te avrebbe senso sostituire i classici gocciolatori autocompesanti con gocciolatori "a spruzzo", di modo da poter evitare il totale rifacimento dell'impianto irriguo?

    • @simonemaola
      @simonemaola Год назад

      Ciao Diego, se parliamo di gocciolatoi ad alta portata si può effettuare la sostituzione con degli erogatori a spruzzo che hanno un buon raggio di bagnatura. Tutto però dipende dalle lunghezze delle linee di irrigazione dal diametro del tubo e dalle pressioni utilizzate. Per questo diciamo sempre di parlarne anche con gli impiantisti così si fanno i calcoli precisi per effettuare al meglio l’impianto

  • @roccobarca4558
    @roccobarca4558 Год назад

    Ciao Luca,scusami se ti disturbo di nuovo,avevo già commentato. Solo una mia curiosità: come mai a Latina utilizzate la forma ad alberello? È più produttivo rispetto ai due cordoni permanenti? Nella mia zona sul verde usiamo due cordoni permanenti e sul giallo per lo più il monocordone. Grazie mille

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад

      Ciao Rocco nessun disturbo. In realtà entrambe le forme di allevamento sono molto diffuse con i pro ed i contro che le caratterizzano. Sul verde sicuramente prevale l’alberello anche a causa della PSA, mentre sul giallo sotto rete è molto comune il cordone doppio o mono che solitamente facilità le varie operazioni colturali.

    • @roccobarca4558
      @roccobarca4558 Год назад

      @@lucagatto266 ok grazie mille Luca,quindi in caso di PSA con la forma ad l'alberello quali vantaggi di ottengono? Permette di tagliare solo la "branca infetta" e di salvare la pianta? Grazie mille per la disponibilità.

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад +1

      Si esatto. Se la batteriosi colpisce il cordone compromette buona parte della pianta mentre con l’alberello il danno viene maggiormente “confinato”.

    • @roccobarca4558
      @roccobarca4558 Год назад

      @@lucagatto266 grazie mille Luca,solo un'ultima domanda: un impianto di kiwi verde giovane con sesto di 5x2,5 allevato a doppio cordone può essere trasformato ad alberello o le piante sono troppo strette? Anche io ho problemi con la PSA. Grazie mille

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад

      È difficile dare una risposta definitiva perché dipende da tanti fattori diversi in ogni azienda e che determinano la vigoria della pianta. Comunque in linea di massima direi di sì dato che sto effettuando questo cambiamento da me dove ho un terreno sabbioso che limita molto la vigoria e sto trasformando un doppio cordone in alberello con sesto di impianto 5x2 😁

  • @ChandanPal143
    @ChandanPal143 Год назад

    Any English subtitles available?

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад

      For the moment you can set English subtitles in automatic mode, they work enough well.

  • @alexzolder
    @alexzolder Год назад

    Perché non lavorare la terra interfilare per arieggiarla?

    • @lucagatto266
      @lucagatto266  Год назад +2

      Infatti, solitamente lavoriamo ancora al centro del filare dove c’è stato il passaggio del trattore durante la stagione e dove per il momento l’apparato radicale non è ancora molto presente. Per il resto cerchiamo di evitare perché anche lavorazioni molto superficiali andrebbero a disturbare l’apparato radicale del kiwi, inoltre con un irrigazione equilibrata e con la pratica del sovescio non ne vediamo necessità.

  • @simone2633
    @simone2633 Год назад

    Questa, amico mio, non è una miniera...