non smetterei mai di ascoltarla. complimenti per le sue ricerche storiche e per la “nuova” storia raccontata….e molto probabilmente quella vera. grazie
Grazie Infinite . Lavoro straordinario , Gioia e Commozione ." NULLA DI CIO' CHE E' NASCOSTO NON RIMARRA' VELATO " Vangelo di Tommaso . Pazzo e' l'appellativo che fu' dato a Jeshua il Nazareno dal sinedrio dei saggi del tempio .
Caro Riccardo, non nascondo che grazie alle tue conferenze mi stai accendendo la curiosità sul personaggio di Leonardo da Vinci. Quello che volevo chiederti è: mica è ancora reperibile la copia di "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" menzionata in 19:02?
@@riccardomagnani117 Scusa se te lo chiedo. Ma essendo che io non riesco ad trovarlo, mica ti dispiace se mi mandi il link qui sui commenti? Te lo chiedo perché sono molto curioso😅
@@antoniopezzella8232 sarà il pensiero cristiano che ti frega ... it.wikisource.org/wiki/Le_vite_de%27_pi%C3%B9_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1568) it.wikisource.org/wiki/Le_vite_de%27_pi%C3%B9_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1550)
Bisogna essere molto presuntuosi per essere sicuri che alcuni documenti siano veritieri ed altri no, quando non c'è modo di stabilirlo con certezza. Lei non può sapere se le informazioni contenute nella prima edizione delle Vite del Vasari siano più accurate di quelle venute dopo. Quindi al massimo dovrebbe dire 'su questi particolari non v'è certezza' invece si spinge oltre, e questo intacca la sua credibilità come studioso.
Salve Signore Riccardo, Grazie per questo studio stupendo, Io sono libanese e da piccolo ero passionato di Leonardo da vinci, ma grazie alla tua presentazione ci ha fatto scoprire un altro Leonardo, più importante e reale di quello che ci hanno raccontato. Il tuo studio ci apre lo sguardo à un altra visione non soltanto sul Leonardo ma sul tuto il rinascimento e la storia. Ma la domanda rimane, quale è il motivo di racontare le bugie e inventare altre storie???!!! Grazie.
Grazie mille Rami. Il motivo è semplice: da una parte agevolare la diffusione della cultura cattolica, dall'altra nascondere il reato attraverso il quale aver vantato diritti coloniali sulle Americhe, la cui frequentazione era pacificamente diffusa da almeno un secolo prima
@@riccardomagnani117 Grazie Riccardo, Questo anche ci fa rileggere la nostra storia nel medio oriente chi ha ricevuto e ancora tutti tipi di invasione e colonizzazione e distruzioni delle nostre culture.
Le Vite di Giorgio Vasari non sono un "documento" nel senso che intende lei, sig. Magnani. Non lo sono più di quanto non potrebbe esserlo leggere il diario di mio nonno. Le Vite sono una raccolta di memorie, di carteggi, di resoconti, un prezioso saggio elaborato ad insieme per costruire un'opera completa la quale - com'è ormai noto ed arcinoto ai tanti accademici contro cui lei si scaglia, chissà perché - presenta spesso taluni errori, tradizioni orali prese direttamente dal Vasari e senza fondamento, fraintendimenti di opere ed attribuzioni inesatte. Questa, mi spiace dirlo, non è una novità. Considerare poi l'una o l'altra versione editoriale un "documento", come fa lei, fornisce il peso del suo analfabetismo metodologico. Raramente e solo in mancanza di fonti certe ci si affida al parere di Vasari. La storiografia, così anche quella storico-artistica, si fonda principalmente sull'analisi dei documenti che tali posso essere considerati. Nel caso di Leonardo lei ha giustamente citato la portata al catasto di Firenze da parte del nonno Antonio (Firenze, AdS, Notarile P 389 c, 105 t). Ma certo la sua malizia la porta a dire che è solo una pretesa interpretarla come scritta dal nonno di Leonardo, o magari dirà che si tratta nient'altro che di un falso. Altri documenti riportano il rapporto di continuità tra Leonardo e suo padre Piero, dove sempre Leonardo figura come figlio illegittimo, documenti di cui lei non fa nessuna menzione, ma di cui si può avere una generale contezza leggendo la biografia di Leonardo redatta per il Dizionario biografico degli italiani consultabile anche online sul sito della Treccani, biografia purtroppo aggiornata soltanto al 2005. Ma ovviamente saranno falsi anche quest'altri, immagino. E sarà un falso anche quella nota che Leonardo stesso, e di suo pugno, appuntò nei suoi taccuini, proprio per la morte del padre, ove scrisse "Addi 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì ser Piero da Vinci, notaio al palagio del podestà. Mio padre a ore 7 era d’età d’anni 80, lasciò 10 figlioli maschi e 2 femmine” (Codice Arundel, 272r). Sono queste le ovvietà che stanno davanti agli occhi di tutti, non le forzature che lei compie con i suoi fotomontaggi da maldestro utente di Photoshop. E se vuole mettere in dubbio la veridicità di queste fonti, così come mette in dubbio persino l'esistenza di Cristoforo Colombo, beh allora possiamo mettere in dubbio tutto, anche che lei esista per davvero. Non ho intenzione fare una disamina di tutto il suo seminario, risparmiandomi certe volgarità di cui si è fatto attore, ed anche se questo sarebbe un gioco intellettuale piuttosto piacevole per me. Mi limiterò a dire, in ultima battuta, che un qualsiasi storico dell'arte, anche alle prime armi, riconoscerebbe che gli affreschi di Palazzo Besta in Valtellina, edificato a partire dagli anni '90 del Quattrocento, e che lei mostra a 1:02:54, sono della metà del Cinquecento, come appare evidente dalla presenza delle tante grottesche di matrice raffaellesca, quando Leonardo era bello e morto da una ventina d'anni. Avvelenarsi di mistero è come la sete d'oro che guidò i conquistadores nel Nuovo Mondo: la certezza di aver scoperto qualcosa di nuovo non fa vedere che le pepite sono in realtà soltanto pannocchie.
Prima considerazione: nascondersi dietro una falsa identità è da codardi. Seconda considerazione: ovviamente non mi limito a quanto scritto da Vasari nel Vite. Se leggesse tutto quanto, anziché fermarsi ai titoli, ne avrebbe contezza. Giusto perché ha parlato di analfabetismo metodologico ... Terza considerazione: storicamente, da quel che ci viene raccontato, le grottesche vengono scoperte nel 1477, con il ritrovamento della Domus di Nerone. É plausibile, visto che i testi greci hanno invaso Firenze in maniera copiosa nel 1438, ma sicuramente prima, che le grottesche fossero conosciute prima di quella data. Pensare che la Sala della Creazione sia dipinta dopo la metà del Cinquecento per la presenza delle grottesche denota una sua sintesi deduttiva alquanto bizzarra. Allo stesso modo, lo è pensare che il palazzo sia stato riadattato dopo il 1490, quando è risaputo che l'acquisto da parte di Azzo Besta risale al 1433. Quarta considerazione: Cristoforo Colombo... 800 pagine di documenti e deduzioni dimostrano che non è esistito. Poi, come ho scritto sopra, se si vuole fermare ai titoli, faccia pure, ma non si erga a censore perché non ne ha competenza nè contenuti. Quinta considerazione (in realtà una ripetizione): sia uomo e ci metta la faccia, quando vuole cassare con affermazioni pregiudizievoli qualcosa o qualcuno ...
@@riccardomagnani117 Non mi risulta che lei faccia vedere documenti. Lei fa vedere fotografie, dicendo "questo qui è Leonardo, ritratto da Donatello. Non ve lo aspettavate, eh?". Le analogie che lei riporta con i suoi accostamenti iconografici fanno imbarazzo, per coloro che non si meravigliano con le illusioncine ottiche. Ancora mi sembra che manchi la prova incontrovertibile che sostenga la sua grande struttura di retorica. Se avesse una qualche considerazione di cos'è la disciplina archivistica, o cos'è la diplomatica antica, o la paleografia - tutte cose che gli odiati accademici sono costretti a studiare, poveretti loro - saprebbe che i documenti dell’Antica Grecia giunsero tra gli umanisti per la stragrande maggioranza in copia, soprattutto quelle personalmente ricopiate dagli intellettuali greci che dopo la diaspora del 1453, con la caduta di Costantinopoli, vennero a rifugiarsi in Italia. L'invenzione delle grottesche, inoltre, è faccenda puramente romana e nel XV secolo non si aveva ancora alcuna conoscenza della reale natura della pittura greca, se non quella tramandata per iscritto da Plinio nel suo racconto dell'arte antica nella Naturalis Historia o dalla ceramica. Fortunatamente la conoscenza archeologica ha profondamente rinnovato queste conoscenze tra il Sette e l'Ottocento. Non vedo, tuttavia, quale debba essere il nesso tra le grottesche e i manoscritti greci, i quali per altro non disponevano di apparato decorativo, a differenza di quelli medievali. Le grottesche rappresentano un grande esempio del fantagorismo della cultura romana, che certamente sconvolse la cultura rinascimentale. Ora, pur dando per buona la data che lei riporta per la scoperta della Domus Aurea, il 1477 (data non esatta, dal momento che mancano le fonti a riguardo e che più che ad una data, la scoperta della Domus è da indicare con un lungo insieme di esplorazioni sparse nel tempo) , è noto che molti artisti venuti a Roma su invito di Sisto IV, infatuati dal desiderio di scoperta, già iniziarono a frequentare i resti della Domus in quegli anni. Parliamo del Ghirlandaio, del Pinturicchio, del Perugino, del Lippi e del Signorelli. Leonardo era a conoscenza della scoperta? Certo, è del tutto probabile. Leonardo fece anche uso delle grottesche nella sua pittura? Sembrerebbe di no, come del resto manca in Leonardo, per evidente scelta, una figurazione costante che riguardi l’architettura. Ma parliamo dell’esempio specifico: Palazzo Besta. Mi limiterò a citare quanto già scritto dalla studiosa Maria Concetta Muscolino: «Fin dal XIII secolo i Besta furono la fami- glia più autorevole di Teglio in Valtellina. Il potere economico dei Besta, legati da vincoli di affettuosa sudditanza con i Visconti e successivamente con gli Sforza, si consolidò sempre più nel corso dei secoli e raggiunse una situazione di eccezionale prestigio alla fine del Quattrocento. Il palazzo Besta, che si presenta pressoché intatto, pur attraverso le varie vicende storiche e politiche, è la testimonianza più tangibile di tale benessere. Il primitivo nucleo medievale fu ristrutturato alla fine del XV secolo con Azzo I Besta, ma nella prima metà del Cinquecento, con Azzo II e col patrigno Andrea Guicciardi, furono operati quei radicali mutamenti costruttivi e decorativi volti a mutare in senso pienamente rinascimentale l'antica casa-forte. L'adeguamento del palazzo alla moderna tipologia edilizia umanistica, la sua eccezionale trasformazione-ricostruzione, ci fa comprendere la potenza economica dei Besta, favorita dai Signori di Milano. Tale potenza raggiunse il suo culmine nel 1533, quando l'Arcivescovo di Milano Ippolito d'Este, per liberarsi dall'onere dei gravami fiscali impostigli dai Grigioni, cedette alla famiglia Besta, per 4000 scudi, tutte le sue proprietà dell'Alta e Media Valle». Dunque, il rinnovamento del palazzo è da ascrivere ad Azzo II e non al suo primitivo proprietario, che possedeva ancora la struttura originaria, quella medievale. Questo è comprovato dalla presenza di un’iscrizione, “Azzo Secundus 1539”, in un angolo del cortile, che ci pone una data precisa a cui ascrivere la realizzazione di questo nuovo edificio. Ovviamente non si tratta di una speculazione, ma sono i dati confermati dai rilievi compiuti dalla Soprintendenza di Milano, nella figura dell’architetto Luigi Perrone, che negli anni Venti curò i restauri di Palazzo Besta (Luigi Perrone, Il Palazzo Besta in Teglio, «Rivista Archeologica della Provincia e antica Diocesi di Como», Como, Arti Grafiche Bari, 1928). Per gli affreschi, è ovvio che siano di quello stesso periodo: l’analisi iconografica è stata affrontata con grande perizia in più studi, come quelli ancora della Muscolino o di Maria Luisa Gatti Perer, i quali hanno reso evidente la parentela con la produzione incisoria e a stampa di quegli anni e degli anni successivi, compresa la sua amatissima ed "anacronistica" mappa del mondo con tanto di Americhe. So che lei mette in dubbio pure questo e dunque non mi curerò oltre di far cambiare di parere chi è così convinto delle proprie opinioni.
Ci ho scritto diversi libri, quindi se vuole documentazioni le può trovare là. Le sue ricostruzioni sono molto, ma molto fuori strada, caro mio. Leonardo conosceva le grottesche? Sì! Per il resto manco le rispondo più. Forse dovrebbe farsi un giro a palazzo Besta, prima di sparare dati a caso... E continua a nascondersi dietro l'anonimato. Sia uomo e esca allo scoperto ...
ciao riccardo, prima di tutto ti faccio i miei complimenti per tutto ciò che concerne il tuo studio e il tuo impegno nel divulgarlo.. secondariamente..vorrei chiederti qual è la tua opinione sull ipotesi di angelo paratico sulle origine asiatiche della madre di leonardo :) grazie e buon lavoro. spero avremo occasione di avere un tuo convegno in sardegna
Grazie mille, Riccardo. A meno che la madre di Leonardo non fosse la domestica dei Tornabuoni, trovo la tesi di Paratico decisamente fuori luogo. Come molte altre cose che racconta su di lui, per gli ovvi motivi contenuti in questo video e in quello che a breve caricherò, relativo alla conferenza tenuta ieri sera. Se qualcuno vorrà organizzare una o più mie conferenze in Sardegna, sarò ben lieto di aderire. Grazie di nuovo
Grande prof. Grandissimo ... allora avrei 2 domande : 1) nn ho capito il fatto delle maiuscole . e questo e' relativo , 2) inteso , ora , in modo assolutamente diretto che Leonardo e' il testimone della piu' antica e ortodossa Scuola Cristica , a chi e' andato il testimone ? finito in vacca nelle mani del priorato ?
@@riccardomagnani117 no dai , a qualcuno deve averlo passato , poi ne l frattempo e' passato qualche secolo , il principio di dissoluzione , cioe' di allontanamento dal nucleo , dalla presenza terrena , fisica , del Messia o dei profeti pare evidente , pero' il fatto stesso che tu ( ti do' del tu perche' tra Interisti ... ahaha) abbia potuto ricostruirlo , significa che la sapienza divina circola nel vulgo , cioe' ci siamo arrivati anche senza essere Leonardo ... ma nn mi spiego che si possa dissolvere , chissa' quali dinamiche operano .. questa narrazione "segreta" , che Tu hai ricostruito straordinariamente , anch'io che sn un ignorante posso , ora che me la descrivi , comprenderla , almeno in parte .... nn possiamo essere in 2 sul pianeta , e' da escludersi , si e' diffuso nelle dinamiche sociali e nella cultura sempre piu' abbordabile dal popolo . abbi fede , magari trasformata , anche incosciamente , ma il Verbo , ritorna ad abbracciare il peccatore .. SEI FORTE INTERISTA .. io e' un po' che ronzo intorno , con le mie brave difficolta' , c'era qualche indizio , ma proprio cosi' netto , cosi' certificato ... la faccia della Gioconda , la faccia di Cristo .. E' UNA FIGATA PAZZESCA . NUMERO 1 . GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Tutto molto interessante. Mi piacerebbe sapere come dal nome "Giovanni" si arriva a "Leonardo". Se tutti sapevano chi era Leonardo, non c'era bisogno di nascondersi. e quindi il nome "Leonardo" potrebbe essere solo attribuito dai posteri. Un altro ratto, come quello delle Americhe?
Ciao Riccardo, ti sto seguendo da qualche tempo e trovo il risultato dei tuoi studi interessante anche perchè da ammiratrice di Leonardo ho sempre pensato che lui fosse e conoscesse ben più di quello che rappresentava nella sua arte; le sue pitture, i ritratti e quant'altro richiamavano ad un aspetto trascendentale e quindi spirituale della vita. Detto questo pero' ci sono alcuni punti che riguardano la parte relativa alla sua famiglia che a mio parere non sono molto chiari. Mi riferisco, ad esempio, alla madre da te identificata con la nobildonna che appare in molti affreschi, di cui pero' non emerge con esattezza ne il nome proprio nel quello della casato da cui proveniva, se non, esserci poi questo "misterioso" riferimento ad una certa famosa Caterina o Catarina, nominata da Leonardo; la quale doveva essere una persona a lui molto cara (madre o amante ?) per documentarne la visita e prendersene cura occupandosi anche del funerale. Quale è la tua ipotesi o meglio conoscenza a riguardo, se come tu dici la madre nobildonna muore quando Leonardo è ancora piccolo ? A mio parere questo è un aspetto non secondario per poter avvalorare quanto da te sostenuto. Grazie se mi vorrai rispondere. Elena
Caterina è un rimando a Caterina da Siena, a cui si rifà la Congregazione della Misericordia di cui la madre faceva parte (vedi sua mantellatura presso il convento di san Marco). La storia del funerale del '93 e i soldi spesi sono palesemente rivolti a un'altra persona, non certo la madre che muore attorno al '50, come documentato da Benozzo Gozzoli, Elena.
Ciao Riccardo bellissimo lavoro e bello il modo in cui lo esponi.... Vorrei sapere cosa ne pensi di tutte le statue in marmo con dei particolari incredibili secondo te e stampa 3d o fatto a mano...confido in una risposta ti lascio la mail.. Signormichelino@gmail.com grazie
@@riccardomagnani117 intendo é possibile che sia tutto fatto a mano con degli attrezzi abbastanza rudimentali o è possibile che ci sia stata una tecnologia più avanzata della nostra in passato? So che non è proprio il tuo campo però mi farebbe piacere sentire la tua opinione
@@riccardomagnani117 si quello è centinaia e dico centinaia di altre... Comunque ci siamo capiti..... Un abbraccio continua così che la verità verrà a galla sei un grande saluti da Cagliari
@@riccardomagnani117 Cosaa? Oh mamma mia! Vorrei sapere un po' di più su questo argomento del Cristo velato della Cappella San Severo... Grazie e saluti dalla lontana Patagonia. Ho "scoperto" su youtube le tue conferenze pochissimi giorni fa. Sono veramente affascinanti!! Ciao, Riccardo. Piacere!!
Quindi qualunque ritratto abbia lo xantelasma (e anche quelli che non ce l'hanno), deve essere per forza Leonardo. Perché era l'unico ad avercelo! Lei è un vero comico ahahahahah
Quella di Lorenzo il Magnifico meticcio è la più grossa che hai detto caro Riccardo Magnani, cioè che il padre Piero il gottoso lo avrebbe avuto da una donna di colore amerinda incontrata evidentemente prima della scoperta ufficiale dell'America, o meglio ancora e più eccitante la madre Tornabuoi lo avrebbe avuto da un amerindo spuntato chissà come a Firenze! Visto che hai tirato in ballo gli astrologi dicendo che Leonardo non ha le caratteristiche dell'Ariete, mi spiace contraddirti ma è proprio il contrario e se tanto mi da tanto alla luce delle ricostruzioni storiche sopraindicate, casca l'asino anche per la data di nascita!
non smetterei mai di ascoltarla.
complimenti per le sue ricerche storiche e per la “nuova” storia raccontata….e molto probabilmente quella vera.
grazie
grazie a te
Grande ❣️ la verità non dovrebbe essere necessario difenderla , se umani … non anestetizzati …. , grata alla sua generosa ricerca condivisa …❣️
grazie a te, Vania
Grande ricercatore, sto apettando il libro in spagnolo.Grazieeee
aggiungo altro .... Gabbriel D'annunzio scrisse " il pensiero ha per cima la follia."
Grazie!
Il libro in spagnolo, tra oggi e domani lo carico su Amazon
Dottore … coltivi la grande Grazia ricevuta, intelligenza , follia ??? È pura magia in questo “mondo” triste…. Grazie con tutto il 💝
Sei un genio Riccardo 🎉🎉🎉
Molto interessante 👍🏻 grazie 😊
Grazie Infinite . Lavoro straordinario , Gioia e Commozione ."
NULLA DI CIO' CHE E' NASCOSTO NON RIMARRA' VELATO " Vangelo di Tommaso . Pazzo e' l'appellativo che fu' dato a Jeshua il Nazareno dal sinedrio dei saggi del tempio .
Caro Riccardo, non nascondo che grazie alle tue conferenze mi stai accendendo la curiosità sul personaggio di Leonardo da Vinci. Quello che volevo chiederti è: mica è ancora reperibile la copia di "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori" menzionata in 19:02?
Certo che sì
In tete trovi sia la versione del 1550 che quella dal 1568 a confronto
@@riccardomagnani117 Scusa se te lo chiedo. Ma essendo che io non riesco ad trovarlo, mica ti dispiace se mi mandi il link qui sui commenti? Te lo chiedo perché sono molto curioso😅
@@antoniopezzella8232 sarà il pensiero cristiano che ti frega ...
it.wikisource.org/wiki/Le_vite_de%27_pi%C3%B9_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1568)
it.wikisource.org/wiki/Le_vite_de%27_pi%C3%B9_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1550)
@@riccardomagnani117 Preferisco essere fregato 😁
@@antoniopezzella8232 allora i miei video non fanno per te
Il miglior maestro mostra la via non la impone.... Riccardo n1
Bisogna essere molto presuntuosi per essere sicuri che alcuni documenti siano veritieri ed altri no, quando non c'è modo di stabilirlo con certezza. Lei non può sapere se le informazioni contenute nella prima edizione delle Vite del Vasari siano più accurate di quelle venute dopo. Quindi al massimo dovrebbe dire 'su questi particolari non v'è certezza' invece si spinge oltre, e questo intacca la sua credibilità come studioso.
Grandissimo 👌🤏😁
Bravissimo complimenti ci vuole tanto coraggio
Fighissimo!
Finalmente!!!!
Molto interessante, grazie
Salve Signore Riccardo,
Grazie per questo studio stupendo,
Io sono libanese e da piccolo ero passionato di Leonardo da vinci, ma grazie alla tua presentazione ci ha fatto scoprire un altro Leonardo, più importante e reale di quello che ci hanno raccontato. Il tuo studio ci apre lo sguardo à un altra visione non soltanto sul Leonardo ma sul tuto il rinascimento e la storia. Ma la domanda rimane, quale è il motivo di racontare le bugie e inventare altre storie???!!!
Grazie.
Grazie mille Rami.
Il motivo è semplice: da una parte agevolare la diffusione della cultura cattolica, dall'altra nascondere il reato attraverso il quale aver vantato diritti coloniali sulle Americhe, la cui frequentazione era pacificamente diffusa da almeno un secolo prima
@@riccardomagnani117
Grazie Riccardo,
Questo anche ci fa rileggere la nostra storia nel medio oriente chi ha ricevuto e ancora tutti tipi di invasione e colonizzazione e distruzioni delle nostre culture.
Quell'episodio del bambino...ma bambina, fu in una trasmissione di Sandra Milo in diretta TV 😂😂😂😂 io l' ho vista 🤣🤣🤣🤣
Stupendo
Le Vite di Giorgio Vasari non sono un "documento" nel senso che intende lei, sig. Magnani. Non lo sono più di quanto non potrebbe esserlo leggere il diario di mio nonno. Le Vite sono una raccolta di memorie, di carteggi, di resoconti, un prezioso saggio elaborato ad insieme per costruire un'opera completa la quale - com'è ormai noto ed arcinoto ai tanti accademici contro cui lei si scaglia, chissà perché - presenta spesso taluni errori, tradizioni orali prese direttamente dal Vasari e senza fondamento, fraintendimenti di opere ed attribuzioni inesatte. Questa, mi spiace dirlo, non è una novità. Considerare poi l'una o l'altra versione editoriale un "documento", come fa lei, fornisce il peso del suo analfabetismo metodologico. Raramente e solo in mancanza di fonti certe ci si affida al parere di Vasari.
La storiografia, così anche quella storico-artistica, si fonda principalmente sull'analisi dei documenti che tali posso essere considerati. Nel caso di Leonardo lei ha giustamente citato la portata al catasto di Firenze da parte del nonno Antonio (Firenze, AdS, Notarile P 389 c, 105 t). Ma certo la sua malizia la porta a dire che è solo una pretesa interpretarla come scritta dal nonno di Leonardo, o magari dirà che si tratta nient'altro che di un falso. Altri documenti riportano il rapporto di continuità tra Leonardo e suo padre Piero, dove sempre Leonardo figura come figlio illegittimo, documenti di cui lei non fa nessuna menzione, ma di cui si può avere una generale contezza leggendo la biografia di Leonardo redatta per il Dizionario biografico degli italiani consultabile anche online sul sito della Treccani, biografia purtroppo aggiornata soltanto al 2005. Ma ovviamente saranno falsi anche quest'altri, immagino. E sarà un falso anche quella nota che Leonardo stesso, e di suo pugno, appuntò nei suoi taccuini, proprio per la morte del padre, ove scrisse "Addi 9 di luglio 1504 in mercoledì a ore 7 morì ser Piero da Vinci, notaio al palagio del podestà. Mio padre a ore 7 era d’età d’anni 80, lasciò 10 figlioli maschi e 2 femmine” (Codice Arundel, 272r).
Sono queste le ovvietà che stanno davanti agli occhi di tutti, non le forzature che lei compie con i suoi fotomontaggi da maldestro utente di Photoshop. E se vuole mettere in dubbio la veridicità di queste fonti, così come mette in dubbio persino l'esistenza di Cristoforo Colombo, beh allora possiamo mettere in dubbio tutto, anche che lei esista per davvero. Non ho intenzione fare una disamina di tutto il suo seminario, risparmiandomi certe volgarità di cui si è fatto attore, ed anche se questo sarebbe un gioco intellettuale piuttosto piacevole per me. Mi limiterò a dire, in ultima battuta, che un qualsiasi storico dell'arte, anche alle prime armi, riconoscerebbe che gli affreschi di Palazzo Besta in Valtellina, edificato a partire dagli anni '90 del Quattrocento, e che lei mostra a 1:02:54, sono della metà del Cinquecento, come appare evidente dalla presenza delle tante grottesche di matrice raffaellesca, quando Leonardo era bello e morto da una ventina d'anni.
Avvelenarsi di mistero è come la sete d'oro che guidò i conquistadores nel Nuovo Mondo: la certezza di aver scoperto qualcosa di nuovo non fa vedere che le pepite sono in realtà soltanto pannocchie.
Prima considerazione: nascondersi dietro una falsa identità è da codardi.
Seconda considerazione: ovviamente non mi limito a quanto scritto da Vasari nel Vite.
Se leggesse tutto quanto, anziché fermarsi ai titoli, ne avrebbe contezza.
Giusto perché ha parlato di analfabetismo metodologico ...
Terza considerazione: storicamente, da quel che ci viene raccontato, le grottesche vengono scoperte nel 1477, con il ritrovamento della Domus di Nerone.
É plausibile, visto che i testi greci hanno invaso Firenze in maniera copiosa nel 1438, ma sicuramente prima, che le grottesche fossero conosciute prima di quella data.
Pensare che la Sala della Creazione sia dipinta dopo la metà del Cinquecento per la presenza delle grottesche denota una sua sintesi deduttiva alquanto bizzarra.
Allo stesso modo, lo è pensare che il palazzo sia stato riadattato dopo il 1490, quando è risaputo che l'acquisto da parte di Azzo Besta risale al 1433.
Quarta considerazione: Cristoforo Colombo...
800 pagine di documenti e deduzioni dimostrano che non è esistito.
Poi, come ho scritto sopra, se si vuole fermare ai titoli, faccia pure, ma non si erga a censore perché non ne ha competenza nè contenuti.
Quinta considerazione (in realtà una ripetizione): sia uomo e ci metta la faccia, quando vuole cassare con affermazioni pregiudizievoli qualcosa o qualcuno ...
@@riccardomagnani117 Non mi risulta che lei faccia vedere documenti. Lei fa vedere fotografie, dicendo "questo qui è Leonardo, ritratto da Donatello. Non ve lo aspettavate, eh?". Le analogie che lei riporta con i suoi accostamenti iconografici fanno imbarazzo, per coloro che non si meravigliano con le illusioncine ottiche. Ancora mi sembra che manchi la prova incontrovertibile che sostenga la sua grande struttura di retorica.
Se avesse una qualche considerazione di cos'è la disciplina archivistica, o cos'è la diplomatica antica, o la paleografia - tutte cose che gli odiati accademici sono costretti a studiare, poveretti loro - saprebbe che i documenti dell’Antica Grecia giunsero tra gli umanisti per la stragrande maggioranza in copia, soprattutto quelle personalmente ricopiate dagli intellettuali greci che dopo la diaspora del 1453, con la caduta di Costantinopoli, vennero a rifugiarsi in Italia.
L'invenzione delle grottesche, inoltre, è faccenda puramente romana e nel XV secolo non si aveva ancora alcuna conoscenza della reale natura della pittura greca, se non quella tramandata per iscritto da Plinio nel suo racconto dell'arte antica nella Naturalis Historia o dalla ceramica. Fortunatamente la conoscenza archeologica ha profondamente rinnovato queste conoscenze tra il Sette e l'Ottocento. Non vedo, tuttavia, quale debba essere il nesso tra le grottesche e i manoscritti greci, i quali per altro non disponevano di apparato decorativo, a differenza di quelli medievali.
Le grottesche rappresentano un grande esempio del fantagorismo della cultura romana, che certamente sconvolse la cultura rinascimentale. Ora, pur dando per buona la data che lei riporta per la scoperta della Domus Aurea, il 1477 (data non esatta, dal momento che mancano le fonti a riguardo e che più che ad una data, la scoperta della Domus è da indicare con un lungo insieme di esplorazioni sparse nel tempo) , è noto che molti artisti venuti a Roma su invito di Sisto IV, infatuati dal desiderio di scoperta, già iniziarono a frequentare i resti della Domus in quegli anni. Parliamo del Ghirlandaio, del Pinturicchio, del Perugino, del Lippi e del Signorelli. Leonardo era a conoscenza della scoperta? Certo, è del tutto probabile. Leonardo fece anche uso delle grottesche nella sua pittura? Sembrerebbe di no, come del resto manca in Leonardo, per evidente scelta, una figurazione costante che riguardi l’architettura.
Ma parliamo dell’esempio specifico: Palazzo Besta. Mi limiterò a citare quanto già scritto dalla studiosa Maria Concetta Muscolino: «Fin dal XIII secolo i Besta furono la fami- glia più autorevole di Teglio in Valtellina. Il potere economico dei Besta, legati da vincoli di affettuosa sudditanza con i Visconti e successivamente con gli Sforza, si consolidò sempre più nel corso dei secoli e raggiunse una situazione di eccezionale prestigio alla fine del Quattrocento. Il palazzo Besta, che si presenta pressoché intatto, pur attraverso le varie vicende storiche e politiche, è la testimonianza più tangibile di tale benessere. Il primitivo nucleo medievale fu ristrutturato alla fine del XV secolo con Azzo I Besta, ma nella prima metà del Cinquecento, con Azzo II e col patrigno Andrea Guicciardi, furono operati quei radicali mutamenti costruttivi e decorativi volti a mutare in senso pienamente rinascimentale l'antica casa-forte. L'adeguamento del palazzo alla moderna tipologia edilizia umanistica, la sua eccezionale trasformazione-ricostruzione, ci fa comprendere la potenza economica dei Besta, favorita dai Signori di Milano. Tale potenza raggiunse il suo culmine nel 1533, quando l'Arcivescovo di Milano Ippolito d'Este, per liberarsi dall'onere dei gravami fiscali impostigli dai Grigioni, cedette alla famiglia Besta, per 4000 scudi, tutte le sue proprietà dell'Alta e Media Valle».
Dunque, il rinnovamento del palazzo è da ascrivere ad Azzo II e non al suo primitivo proprietario, che possedeva ancora la struttura originaria, quella medievale. Questo è comprovato dalla presenza di un’iscrizione, “Azzo Secundus 1539”, in un angolo del cortile, che ci pone una data precisa a cui ascrivere la realizzazione di questo nuovo edificio. Ovviamente non si tratta di una speculazione, ma sono i dati confermati dai rilievi compiuti dalla Soprintendenza di Milano, nella figura dell’architetto Luigi Perrone, che negli anni Venti curò i restauri di Palazzo Besta (Luigi Perrone, Il Palazzo Besta in Teglio, «Rivista Archeologica della Provincia e antica Diocesi di Como», Como, Arti Grafiche Bari, 1928).
Per gli affreschi, è ovvio che siano di quello stesso periodo: l’analisi iconografica è stata affrontata con grande perizia in più studi, come quelli ancora della Muscolino o di Maria Luisa Gatti Perer, i quali hanno reso evidente la parentela con la produzione incisoria e a stampa di quegli anni e degli anni successivi, compresa la sua amatissima ed "anacronistica" mappa del mondo con tanto di Americhe. So che lei mette in dubbio pure questo e dunque non mi curerò oltre di far cambiare di parere chi è così convinto delle proprie opinioni.
Ci ho scritto diversi libri, quindi se vuole documentazioni le può trovare là.
Le sue ricostruzioni sono molto, ma molto fuori strada, caro mio.
Leonardo conosceva le grottesche?
Sì!
Per il resto manco le rispondo più.
Forse dovrebbe farsi un giro a palazzo Besta, prima di sparare dati a caso...
E continua a nascondersi dietro l'anonimato.
Sia uomo e esca allo scoperto ...
Non capisco perché le rappresentazioni delle Americhe debbano essere dissimulate nei dipinti.
rivisto oggi dico : un processo all'ipocrisia . "cassazione" :DDD
ciao riccardo, prima di tutto ti faccio i miei complimenti per tutto ciò che concerne il tuo studio e il tuo impegno nel divulgarlo.. secondariamente..vorrei chiederti qual è la tua opinione sull ipotesi di angelo paratico sulle origine asiatiche della madre di leonardo :) grazie e buon lavoro. spero avremo occasione di avere un tuo convegno in sardegna
Grazie mille, Riccardo.
A meno che la madre di Leonardo non fosse la domestica dei Tornabuoni, trovo la tesi di Paratico decisamente fuori luogo.
Come molte altre cose che racconta su di lui, per gli ovvi motivi contenuti in questo video e in quello che a breve caricherò, relativo alla conferenza tenuta ieri sera.
Se qualcuno vorrà organizzare una o più mie conferenze in Sardegna, sarò ben lieto di aderire.
Grazie di nuovo
Ciao Riccardo, se ti può interessare, sto cercando di organizzare un incontro con Magnani
Riccardo Atzei, prova a metterti in contatto con Andrea Loi
Grande prof. Grandissimo ... allora avrei 2 domande : 1) nn ho capito il fatto delle maiuscole . e questo e' relativo , 2) inteso , ora , in modo assolutamente diretto che Leonardo e' il testimone della piu' antica e ortodossa Scuola Cristica , a chi e' andato il testimone ? finito in vacca nelle mani del priorato ?
finito in vacca.
punto!
Salvo venir ricostruito tassello dopo tassello dal sottoscritto
@@riccardomagnani117 no dai , a qualcuno deve averlo passato , poi ne l frattempo e' passato qualche secolo , il principio di dissoluzione , cioe' di allontanamento dal nucleo , dalla presenza terrena , fisica , del Messia o dei profeti pare evidente , pero' il fatto stesso che tu ( ti do' del tu perche' tra Interisti ... ahaha) abbia potuto ricostruirlo , significa che la sapienza divina circola nel vulgo , cioe' ci siamo arrivati anche senza essere Leonardo ... ma nn mi spiego che si possa dissolvere , chissa' quali dinamiche operano .. questa narrazione "segreta" , che Tu hai ricostruito straordinariamente , anch'io che sn un ignorante posso , ora che me la descrivi , comprenderla , almeno in parte .... nn possiamo essere in 2 sul pianeta , e' da escludersi , si e' diffuso nelle dinamiche sociali e nella cultura sempre piu' abbordabile dal popolo . abbi fede , magari trasformata , anche incosciamente , ma il Verbo , ritorna ad abbracciare il peccatore .. SEI FORTE INTERISTA .. io e' un po' che ronzo intorno , con le mie brave difficolta' , c'era qualche indizio , ma proprio cosi' netto , cosi' certificato ... la faccia della Gioconda , la faccia di Cristo .. E' UNA FIGATA PAZZESCA . NUMERO 1 . GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Tutto molto interessante. Mi piacerebbe sapere come dal nome "Giovanni" si arriva a "Leonardo". Se tutti sapevano chi era Leonardo, non c'era bisogno di nascondersi. e quindi il nome "Leonardo" potrebbe essere solo attribuito dai posteri. Un altro ratto, come quello delle Americhe?
Ciao Riccardo, ti sto seguendo da qualche tempo e trovo il risultato dei tuoi studi interessante anche perchè da ammiratrice di Leonardo ho sempre pensato che lui fosse e conoscesse ben più di quello che rappresentava nella sua arte; le sue pitture, i ritratti e quant'altro richiamavano ad un aspetto trascendentale e quindi spirituale della vita.
Detto questo pero' ci sono alcuni punti che riguardano la parte relativa alla sua famiglia che a mio parere non sono molto chiari. Mi riferisco, ad esempio, alla madre da te identificata con la nobildonna che appare in molti affreschi, di cui pero' non emerge con esattezza ne il nome proprio nel quello della casato da cui proveniva, se non, esserci poi questo "misterioso" riferimento ad una certa famosa Caterina o Catarina, nominata da Leonardo; la quale doveva essere una persona a lui molto cara (madre o amante ?) per documentarne la visita e prendersene cura occupandosi anche del funerale. Quale è la tua ipotesi o meglio conoscenza a riguardo, se come tu dici la madre nobildonna muore quando Leonardo è ancora piccolo ? A mio parere questo è un aspetto non secondario per poter avvalorare quanto da te sostenuto. Grazie se mi vorrai rispondere. Elena
Caterina è un rimando a Caterina da Siena, a cui si rifà la Congregazione della Misericordia di cui la madre faceva parte (vedi sua mantellatura presso il convento di san Marco).
La storia del funerale del '93 e i soldi spesi sono palesemente rivolti a un'altra persona, non certo la madre che muore attorno al '50, come documentato da Benozzo Gozzoli, Elena.
Ciao Riccardo bellissimo lavoro e bello il modo in cui lo esponi.... Vorrei sapere cosa ne pensi di tutte le statue in marmo con dei particolari incredibili secondo te e stampa 3d o fatto a mano...confido in una risposta ti lascio la mail.. Signormichelino@gmail.com grazie
Grazie
Non capisco però cosa tu intenda con stampa in 3D
@@riccardomagnani117 intendo é possibile che sia tutto fatto a mano con degli attrezzi abbastanza rudimentali o è possibile che ci sia stata una tecnologia più avanzata della nostra in passato? So che non è proprio il tuo campo però mi farebbe piacere sentire la tua opinione
Se alludi al Cristo velato della Cappella San Severo, non è certo scolpita ;-)
@@riccardomagnani117 si quello è centinaia e dico centinaia di altre... Comunque ci siamo capiti..... Un abbraccio continua così che la verità verrà a galla sei un grande saluti da Cagliari
@@riccardomagnani117 Cosaa? Oh mamma mia! Vorrei sapere un po' di più su questo argomento del Cristo velato della Cappella San Severo... Grazie e saluti dalla lontana Patagonia. Ho "scoperto" su youtube le tue conferenze pochissimi giorni fa. Sono veramente affascinanti!! Ciao, Riccardo. Piacere!!
Quindi qualunque ritratto abbia lo xantelasma (e anche quelli che non ce l'hanno), deve essere per forza Leonardo. Perché era l'unico ad avercelo! Lei è un vero comico ahahahahah
Viva l'acido lisergico!
...ne usa di quello buono...
Quella di Lorenzo il Magnifico meticcio è la più grossa che hai detto caro Riccardo Magnani, cioè che il padre Piero il gottoso lo avrebbe avuto da una donna di colore amerinda incontrata evidentemente prima della scoperta ufficiale dell'America, o meglio ancora e più eccitante la madre Tornabuoi lo avrebbe avuto da un amerindo spuntato chissà come a Firenze! Visto che hai tirato in ballo gli astrologi dicendo che Leonardo non ha le caratteristiche dell'Ariete, mi spiace contraddirti ma è proprio il contrario e se tanto mi da tanto alla luce delle ricostruzioni storiche sopraindicate, casca l'asino anche per la data di nascita!
È evidente che ti sfugge ben più di un particolare sulle Americhe...
Tranquilla, il 12 ottobre potrai venire e portarti in pari.
è un asino