IL DELITTO DI ANGELA TELESCA NUOVE IPOTESI
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- Опубликовано: 15 сен 2024
- Il 14 novembre 1988, Angela Telesca esce di casa in via Bovetti e, con l’autobus, raggiunge Lungo Po Antonelli dove presta servizio presso la famiglia che vi abita. A metà mattina la chiama la signora dandole indicazioni sulle faccende da sbrigare. I tabulati registrano un’ultima chiamata, in uscita dal fisso dell’abitazione, verso una zia di Angela, che confermerà di averci parlato per qualche minuto a proposito di una questione privata, aggiungendo di averla sentita tranquilla e serena.
Dalle undici alle tredici accade qualcosa. La signora di rientro per il pranzo, suona ma nessuno le apre. Entrando nell’appartamento trova il corpo senza vita di Angela nel bagno.
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Sono molto contenta di poter ascoltare Max Parisi. Mi piace molto il suo modo di esprimersi e la sua chiarezza e sintesi.
Da quando ho scoperto questo canale ne divoro avidamente ogni puntata che riesce a tenere stabile la mia attenzione; ed è rarissimo che qualcosa ci riesca. Soprattutto quelle che trattano i casi irrisolti di cronaca nera.
La cosa che mi incuriosisce è’ il perché’ L’ assassino perde tempo a risistemare il letto invece di scappare dopo il delitto . Manco fosse stata casa sua …. Insomma la aggredisce , la lega , la porta in bagno , la uccide annegandola in vasca , poi le toglie il cerotto , la spoglia e la mette in posa per depistare . Diciamo che questo soggetto se l’è’ presa comoda , strano che non temesse che poteva tornare qualcuno a casa all’ improvviso .
Giusta osservazione.
Anche io ho trovato molte analogie con il Delitto di via Poma, a partire dalla tranquillità con cui è stata sistemata la scena del crimine
@@fanfanaina giusto . A mio avviso occorrerebbe rivalutare gli alibi di alcune persone vicine alla vittima . Potevano arrestare L’ assassino .
Questo assassino è freddo, lucido, sadico. Annegare una persona è un'azione terrificante, molto più di ucciderla a revolverate o a coltellate. La vedi morire mentre annaspa e respira acqua e deglutisce acqua. Finché non sbarra gli occhi e diviene immobile. Per ucciderla così, dovette giocoforza guardarla in faccia mentre la poveretta annegava. Questa freddezza indica che l'assassino si trova perfettamente a proprio agio. Prova così tanto piacere che mette in atto la raffigurazione della morte che aveva fantasticato. Sistema la vittima come fosse viva, addormentata. Risistema il letto perchè è una "imperfezione" da cancellare. Il fattore tempo sembra rilevante, ma non lo è. Probabilmente Angela, poveretta, gli disse qualcosa tipo: passa pure lunedì verso le 11, tanto non c'è nessuno, la signora torna alle 13.30 e il marito non torna mai. Tieni presente, Cristina, che Angela lavorava lì da più di un anno, conosceva benissimo le abitudini della coppia.
@@maxparisi9632 Quindi Angela conosceva il suo assassino , gli ha dato appuntamento . L’” imperfezione “ da togliere ricondurrebbe ad un soggetto con tratti di personalità’ di tipo “ maniacale “ , suppongo . forse .
Mah, se l'assassino si è preoccupato di creare una messa in scena in bagno per farlo sembrare un malore, allora il risistemare il letto ha senso. Un letto in disordine farebbe intuire che c'è stata una lotta. Però allora non mi spiego perché lasciare il cerotto, perché ovviamente se uno ha un malore non si lega i polsi. Quindi o l'assassino è sbadato, voleva portare via il cerotto ma se n'è dimenticato, oppure non gliene frega nulla di inscenare il malore, lo staging per lui ha un altro scopo. O uno o l'altro. Aggiungo una riflessione. Questa storia, per certi particolari, mi ricorda un libro (poi diventato film): La ragazza del lago. Anche qui una ragazza muore annegata (vabè, in un lago). Il colpevole? Il padre del bimbo a cui lei faceva la babysitter, che l'ha uccisa perché lei aveva capito che il padre era stato il responsabile della morte del bambino. Ma il twist è che lei è annegata senza fare resistenza, perché? Perché aveva scoperto di avere un male incurabile, che non aveva rivelato a nessuno, e quindi non aveva lottato per vivere, perché comunque sarebbe morta, anzi, magari si è risparmiata mesi di agonia. Ovviamente questa è una storia inventata, per carità, però trovo delle somiglianze: lei morta annegata, pensava di essere gravemente ammalata, morta in una situazione in cui per forza deve essersi fidata dell'assassino (se no non avrebbe aperto)... Boh, chissà...
Io faccio il lavoro di Angela:non si fuma a casa delle persone dove vai a pulire e non si fanno cose private
Concordo al 100%.
@@maxparisi9632...Le dirò di più signor Parisi. A meno che non me lo si chieda espressamente io non rispondo nè al citofono nè alla porta e quando fanno delle cosegne ed i proprietari mi avvisano io scendo. Non è casa mia mai mi permetterei di far entrare qualcuno...e poi c'è la prudenza
@@maxparisi9632io penso che Angela conoscesse bene chi ha citofonato...poi è anche vero che fosse giovane e più fiduciosa di me che sono over 50
Sì beh grazie al C. 😐 Se è per quello non di dovrebbero nemmeno ammazzare le persone, però c'è chi lo fa. Per cui, per quanto ci piaccia pensare che tutti siano super professionali, lavoratori integerrimi che mai farebbero certe cose, beh sicuramente c'è chi le fa. Soprattutto poi una ragazza di vent'anni. Per dire, io ho fatto la babysitter per anni e non ho mai fatto telefonate durante l'orario di lavoro, neanche dal mio cellulare intendo. Non mangiavo nemmeno, non stavo nemmeno al telefono a mandare messaggi, per dire! Beh, un giorno i genitori erano andati via da 10 minuti e sento squillare il cellulare, era una telefonata del mio dentista, sicuramente per confermarmi l'appuntamento del giorno dopo. Che faccio, ovvio che rispondo, sarebbe stata una telefonata di due secondi. Beh rispondo ma contemporaneamente vado sul balcone a buttare nel bidoncino un po' di spazzatura, giusto per non perdere tempo. Neanche a farlo apposta, mentre sono fuori, rientra in casa il padre, chissà mai perché, che quindi mi vede rientrare in casa dal balcone mentre ero al telefono. Insomma, gli sarà sicuramente sembrato che io ero una che stava al telefono a farsi i C. suoi, sul balcone, con i bambini dentro da soli. Non mi ha detto nulla, per carità, però non deve aver pensato bene di me, nonostante fosse stato un evento mai successo prima. Tutto questo per dire che magari c'è una spiegazione per cose che sembrano poco professionali.
Ha citofonato il proprietario di casa @@velucl
Grazie per l'ottimo racconto di oggi non lo ricordavo. Sforate quanto volete altrimenti non c'è gusto!! Il caso di via poma Simonetta Cesaroni è il mio interesse principale. Il caso Moscatelli altrettanto interessante anche per la coincidenza dei luoghi. Grazie
Ciao Deborah,ti sto ...aspettando!!! Insostituibile!!!Grazie.❤️
Bella puntata per un caso che m'interessa molto. Per quanto riguarda l'alibi del fidanzato, in realtà è stato messo in discussione e giudicato contraddittorio in riferimento agli orari in cui sarebbe stato visto dai colleghi. Detto questo, a mio parere la soluzione più semplice è anche la più probabile. La povera vittima è stata raggiunta da un individuo che voleva riaffermare il proprio potere su di lei. È arrivato arrabbiatissimo e con l'intento di colpirla subito, dato che, stando alle testimonianze di chi ha sentiro tutto, le urla e i rumori sono stati avvertiti pochissimi minuti dopo l'arrivo dell'omicida. Io non cercherei piste strane, ma guarderei molto vicino alla vittima.
Siete fortissimi!! ❤
Gentile signor Parisi finalmente un'analisi giusta. Anche ii hi sempre trovato stranissimo il fatto che una persona come Angela, descitta precisa ed educata, ricevesse a casa di altri nonché il posto di lavoro una persona
Ma infatti. Cadde in una trappola. Non penso volesse "ricevere" questa persona, penso che lo fece passare di lì per qualcosa di concreto e rapido - uno, due minuti al massimo, che lei credette che lui le avrebbe dato perchè lui la ingannò, preparò la trappola per poterla uccidere. Non intendo droga, scrivendo concreto e rapido. Magari qualcosa di medicale, un altro libro di medicina o qualcosa del genere.
Probabilmente NON era un estraneo alla casa....😨
Effettivamente è una stranezza.Pero' a quei tempi era normale.Io detestavo il fidanzato della mia babysitter di fine anni 80.Non saliva in casa però veniva sempre al parco e poi dava un passaggio in macchina.E la trovo una cosa assurda.La babysitter dei miei cugini si stendeva sul letto dei miei zii con il fidanzato che andava e veniva come fosse casa sua.Io stessa ho fatto la babysitter per anni quando sono cresciuta.Facevo anche le notti perché la madre era via per lavoro.I bambini non sapevano nemmeno che io fumavo, ad esempio.Grazie al cielo ci siamo evoluti.
Ribadiscono: bellissimo canale!!! Mi piace il modo di raccontare di entrambi, coppia ad hoc
Mica semplice spogliare un cadavere da bagnato…
Grazie come sempre per i vostri preziosi contributi 🙏🏻🙏🏻
Attendo con ansia il video su Nada Cella!!!!
Ottima osservazione. Il fatto che l'assassino la spogliò gettando alla rinfusa gli abiti di Angela zuppi d'acqua per terra e alcuni dentro il bidet a fianco della vasca da bagno, indica due cose: 1) agì da solo. 2) ebbe difficoltà a farlo. 3) voleva assolutamente rappresentare la scena di lei nuda e morta. E' fuori luogo credere che l'assassino davvero avesse pensato che ritrovarla a quel modo avrebbe potuto trarre in inganno polizia e scientifica. Se avesse voluto simulare un annegamento derivato da un malore, sarebbe bastato riempire un po' la vasca, mettere Angela inginocchiata sul pavimento del bagno col busto nell'acqua, annegarla così e lasciare tutto come stava. Spogliarla da morta e metterla in posa fu una "rappresentazione" non un depistaggio. Oltre tutto, richiese tempo col pericolo d'essere individuato.
Gli abiti si sono bagnati a terra successivamente perché la signora raccontò che quando arrivò trovò la doccetta storta che a getto sghizzava tutta l'acqua fuori dalla vasca sul pavimento bagnando quasi tutto il bagno, l'ha spogliata con gli abiti asciutti.
Il cerotto particolare inoltre, mi fa' pensare ad un ambiente medico.
Forse non ho capito bene gli orari, ma non vi sembra che 3 sigarette in un'ora mentre lavori siano un po troppe per essere fumate soltanto da lei?
Esatto, sono troppe. In un'ora e poco più.
Ma la stranezza del fatto che la signora incinta e appesantita abbia tirato fuori la ragazza dalla vasca???Ma il padrone di casa fu interrogato per bene??Mah.
L'ha detto anche Max involontariamente:i proprietari dell'appartamento potevano rientrare quando volevano.
Io l'ho sempre pensato e anche scritto sull'altro vostro canale:e'la coppia dei datori di lavoro di Angela oppure qualcuno,un famigliare stretto di loro conoscenza,in ogni caso sapevano molto di piu'di quanto hanno detto.
Poi caro Max che lei dice che il datore di lavoro era uno stimato manager di azienda e che implicitamente lo esclude dai sospetti per questo??Non scherziamo.
Indagini solite approssimative e superficiali
@sonilbas Questo volere a tutti i costi che il colpevole sia uno o i proprietari della casa in cui Angela lavorava, non lo capisco se non come un fastidio/invidia nei confronti di persone benestanti . Quello che scrivi sul marito manager è significativo. Ho seguito il caso , anche con I pochi mezzi dell'epoca (niente internet, social che si occupano di crime, come adesso), e gli alibi erano controllati e veritieri.
L'alibi del marito fu verificato. Rimase in ufficio fino alla chiamata della moglie. L'alibi della moglie (incinta) altrettamto. Non c'entrano assolutamente nulla con l'omicidio
Confermo quanto dice la SIP: nel 1988 la maggior parte delle centrali telefoniche erano ancora elettromeccaniche e non esistevano "tabulati"; a meno che il telefono in oggetto non fosse sotto controllo dall'autorità giudiziaria, e neanche sempre. La numerizzazione delle centrali telefoniche (fra parentesi: non si trattava di 'centraline' ma di impianti industriali che occupavano palazzi di parecchi piani, tanto per dire) era agli inizi e durò fino ai primi anni Novanta. Non fu, quindi, una sorta di omertà ma era proprio così. La palese incredulità del giornalista è piuttosto fuori luogo.
Resta il fatto che per l'utenza di quell'appartameento di Torino su Lungo Po Antonelli i tabulati vennero celermente forniti, ed eravamo nel novembre del 1988. Per quelli di via Poma a Roma nell'agosto del 1990 invece no.
Molto interessante
Questo caso lo conobbi quando vedevo le puntate in tv di Lucarelli . Molto interessante , anche in questa vicenda la vittima conosceva molto bene il suo assassino , gli ha aperto perché’ si fidava di lui e non temeva un’ aggressione .
Io ricordo una puntata di Bocci nella serie "Il giallo e il nero", Lucarelli non credo se ne sia occupato. Fece una puntata sul caso della Pedron a Pordenone, con qualche similitudine a questo.
@@thelongrunner2583 il Giallo e il Nero lo guardavo anche io , può ‘ darsi che mi sbagli , poi controllo .
@@thelongrunner2583 Lucarelli fece Blu notte e Mistero in Blu , erano tante puntate . Comunque c’ erano diverse trasmissioni tv anni fa sul crime .
@@cristiana5586 Si, ricordo, sono vecchiarello 😃 Ricordo anche le trasmissioni anni 80, Telefono giallo in primis ma anche Giallo di Enzo Tortora. Comunque Lucarelli non se ne occupò, avevo solo un dubbio sulla prima serie "Mistero in blu", fugato subito. Sul caso della Pedron, ovvero quello di Lucarelli, si individuò a distanza di molti anni il presunto responsabile ma non si poté procedere.
@@thelongrunner2583 anche io guardavo tutte le puntate di Telefono Giallo , ricordò Emilio Radice giovane invitato da Augias per il delitto di Via Poma . Le riguardo anche oggi , mi piacevano moltissimo . Ombre sul Giallo della Leosini . Praticamente un po’ tutti . Comunque il delitto di Angela Telesca già’ lo conoscevo ancora prima de “ il giallo e il nero “ . In qualche programma lo vidi . Mi manca molto telefono giallo “ . In tv non li fanno più’ programmi così belli . Il caso di Wilma Montesi lo conobbi vedendo un programma in Rai a 10 anni in prima serata , sono una boomer .
Buongiorno, rimanendo nel campo delle ipotesi, penso che collocare l'assassino nella cerchia esclusiva delle conoscenze di Angela, riserva delle criticità. L'assassino avrebbe dovuto sapere, non solo, l'indirizzo ma anche quale citofono suonare. Avrebbe dovuto sapere preventivamente gli orari dei datori di lavoro ed essere sufficientemente in confidenza con Angela per farsi aprire. Inoltre i condomini, negli anni ottanta, erano abitati da molte casalinghe e quindi abbastanza presidiati. Se mi dovessi mettere nei panni dell'assassino, avrei optato per offrirle un passaggio a fine lavoro. Credo, piuttosto che potrebbe essere un soggetto, amico o parente dei coniugi che sapeva degli orari di lavoro di tutti e nel corso dell'anno di servizio di Angela, abbia potuto conoscerla. In tal caso, pur non avendo alcun rapporto, Angela gli avrebbe aperto senza sospettare di nulla.
Ipotesi sensata. Pista che la Polizia seguì e non trovò nulla. Angela certamente aveva detto all'assassino "passa lunedì verso le 11.00" e infatti, lui citofonò alle 11.00. Ma il punto è che questo non fu un omicidio d'impeto. L'assassino arrivò per farle del male. si portò il rotolo di cerotto per legarle i polsi, la annegò, che a pensarci è davvero pazzesco. Avrebbe potuto strangolarla, ma non lo fece. Avrebbe potuto accoltellarla, ma non si portò un coltello. Nè usò un coltello che ovviamente c'era in cucina. E poi la spogliò. E' proprio questa dinamica post mortem che indica la premeditazione.
@@maxparisi9632beh, se ci atteniamo all'ipotesi del "l'assassino voleva far credere che lei si fosse sentita male nella vasca da bagno", è chiaro che non può né strangolarla né accoltellarla. Non sarebbero compatibili con incidenti o malori. L'unica spiegazione che mi do è che l'assassino si è lasciato uno "spiraglio di speranza". Mi spiego: in caso fosse stato identificato, con una morte da annegamento, avrebbe potuto giustificarla come "incidente". Che so, "eravamo amanti, volevamo farci un bagno romantico, mentre io ero di là a svestirmi, lei deve essersi sentita male nella vasca ed è annegata, poi io sono scappato per la paura che mi incolpassero e scoprissero la tresca". Di certo non puoi dire "è stato un incidente, l'ho accidentalmente strangolata/accoltellata". Senza contare che un omicidio per strangolamento o accoltellamento è (credo) più impattante, "fa più impressione" di un annegamento. Lei è priva di sensi, non fa neanche resistenza, le tieni giù la testa, e in due minuti è morta. Insomma, strangolare una persona deve essere innanzitutto stancante anche a livello fisico e poi caspita, mi viene da credere che faccia proprio impressione. E non parliamo dell'accoltellamento: ci vuole un bel pelo sullo stomaco.
@@maxparisi9632 Sangue freddo di farlo di giorno
Molto bravi. Io vorrei che trattaste il caso di Biondo. Grazie infinite.
Legandole i polsi ha facilitato l'annegamento perchè la ragazza avrebbe potuto destarsi grazie all'acqua fredda e tentare di salvarsi. I passaggi fatti dall'assassino mi sembrano lineari, a parte l'aver rifatto il letto. Detto questo, tra i casi che mi piacerebbe trattaste c'è quello riguardante l'omicidio irrisolto di Clotilde Fossati.
3 omicidi e tutti nelle stessa città dove si trova Mario Vanacore…: tipo la fletcher, dovunque va muore una ragazza….
Non c'entra nulla lei ha aperto a qualcuno che conosceva o il proprietario di casa o qualche fantomatico amante
@@Giovanni-qb5kf e lei cosa ne sa che è andata cosi? "sono il figlio del.portiere abbiamo dimenticato una cosa durante le pulizie" non basta per farsi aprire? Per esempio eh...
@@federicopizziolo4988 pure la porta di casa?
@@Giovanni-qb5kf la porta dell'ufficio, quale porta di casa?
Grazie carissimi Eminenti Professionisti.La mia idea è che Angela conosceva il suo assassino ...Un appuntamento x un chiarimento che le fu Fatale.Forse.Dinuovo grazie .Ennesimo video Eccellente.❤️
cara Sandra, possibile ma molto improbabile. Un chiarimento Angela non l'avrebbe mai fatto sul posto di lavoro e per di più il giorno che il suo ragazzo ha il primo giorno di lavoro nel nuovo carcere. Angela faceva e riceveva telefonate da quella casa dove lavorava, quindi il Nicola (fidanzatino di 19 anni) se proprio, avrebbe potuto telefonarle. Ma poi, Nicola avrebbe finito il turno di lavoro alle 16.00, Angela a fine mattinata, hai voglia, il tempo per parlarsi proprio quel pomeriggio.
@@maxparisi9632 Esattamente,io a dire il vero ho pensato ad un soggetto... del palazzo quindi conosciuto dai datori di lavoro della ragazza e di riflesso dalla stessa.L assassino era ben informato sugli orari ,sulle abitudini /appunto degli stessi datori di lavoro ,dei vicini e condomini,insomma un soggetto di casa o x 'casa...Spesso in un omicidio come( giusto che sia ) si indaga sulla cerchia delle vittime ,familiari,amici ,fidanzati e conoscenti , raramente su soggetti appena conosciuti , occasionali...Difficile da individuare.Forse.Grazie mille.
@@maxparisi9632Grazie Max.👍👍👍👍👍👍👍
@@maxparisi9632Personalmente non ho alcun dubbio sull innocenza del fidanzato.L assassino/appunto NON è /il fidanzato.Forse la povera vittima aveva conosciuto qualcuno ... /da poco .Grazie.❤️👍
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Bisogna vedere quanto tempo passa dal suono del citofono e le urla..per capire se è una visita di cortesia e se magari l'assassino non era anche un conoscente tra entrambe le parti..per quanto riguarda il cerotto glielo mette nel caso si svegliasse durante l'annegamento...e se lo trovava in tasca perché magari fa un lavoro in cui fa uso di cerotti
poco tempo, minuti.
L'ivg non può avvenire due anni prima o comunque prima della relazione con Nicola. Difatti, prima era minorenne e avrebbe necessitato del consenso dell'esercente la potestà.
Esatto, quindi se l'IVG è avvenuta quando Angela era già maggiorenne e fifanzata con Nicola ed il padre non era Nicola, ci poteva essere un altro uommo, magari sposato, che poteva avere interesse a fsr sì che Angela non rivelasse a nessuno la storia della gravidanza.
Salve. Apro "solo" ad una persona che ha un riferimento alla famiglia x cui lavoro.
esatto
@@TheMinimalparty1) Angela era incinta al momento della morte?
2 Hanno mai stabilito con certezza se la mano assassina fosse ♂ maschile o ♀ femminile
3 Angela aveva mai ricevuto minacce da altre donne. ?
4 Qual è stato l'alibi del marito (assente) di Elisa Brunetti Luzzatti?
5 É mai stato stabilito CON CERTEZZA che Angela si riferisse a Nicola il suo fidanzato nel diario o invece , piuttosto, SI ERA INVAGHITA di un altro e lo teneva nascosto?
6) se a detta della sua datrice di lavoro Angela era molto rispettosa e ordinata e non usava il bagno in quella casa perché anche una sua zia sapeva dove lavorava e aveva , di fatto, il numero di telefono della casa in Lungo Po Antonelli??
A CHI ALTRI Angela aveva rivelato dove si trovasse la mattina del 14 novembre 1988????
E’ stata valutata l’ipotesi di una vendetta contro la famiglia presso cui lavorava?
Io ho sempre avuto il sospetti che i tabulati a Roma centro non si. siano voluti dare (caso Cesaroni). Poi tutto è possibile però…io il sospetto lo ho. Nel caso Cesaroni quei tabulati sarebbero stati forse decisivi.
Concordo. Non vollero fornirli.
Scriveva di lui che era un gradasso, violento. E molto probabilmente meditava di lasciarlo. In piu gli inquirenti non ersno per nulla convinti delle testimonianze che cobfermavano l alibi dellla guardia peninentiaria.
Secondo gli inquirenti nessuno riusciva ad associare un reale orario al momento che lo ricordava in servizio. Era andato al lavoro, ma potevs benissimo essersi allontanato. Dato che il primo giorno poteva non essere ancora inquadrato nelle mansioni specifiche, e sicuramente era a spasso si usa dire cosi in gergo.
Primo giorno nuovo lavoro, non ancora inquadrato, si dice a spasso, presente ma non realmente operativo
Infatti, non capisco come faccia Parisi ad assicurare che il tizio non fosse un violento
Per me siete diventati come una droga....cerco tutti i vostri video e li guardo la sera....comodamente sdraiata a letto....😂
Lei conosceva l assasino se lo fece entrare ,mi pare strano lo fece entrare in casa dei suoi datori di lavoro ,non capisco perché i vicini non suonarono per accertarsi angela stesse bene sentendo delle urla ,in piu l assasino doveva sapere era sola
Il cerotto il famoso sparatrappa
Ben di piu scriveva angela nel suo diario.
E cio è che il fidanzato l aveva presa per il collo comr per strozzarla in un altra occasione. E in più anche ammonendola di fronte alle sue lacrime di reazione ' ma che ti piangi'
Siete fantastici entrambi...Igor ti seguirò a quarto grado...
Che storia😮
Io ho questo cerotto perché ho avuto venti interventi all arto destro inferiore e quel cerotto si vende a rotoli..solo un chirurgo cardiovascolare lo possiede...
Forse Angela andava sul balcone a fumare portando il posacenere , la signora Luzzati dichiarò’ che Angela era una ragazza molto rispettosa . Comunque sia L’ odore di fumo si sente in casa , soprattutto chi non è’ un fumatore lo avverte bene all’ interno di un appartamento , anche se fosse stata aperta una finestra perché’ il fumo circola .
Giusto, infatti le tre sigarette fumate sono un particolare completamente fuori contesto. Davvero strano.
A Torino c'erano i Tabulati ...telefonici ..a Roma due anni dopo no 😂...non è che sua eminenza ha vietato agli inquirenti di farne richiesta 😂😂😂
I tabulati si potevano avere anche nel ‘90. Se richiesti subito, mi pare entro due giorni, se non ricordo male.
@@francifra3803 si così hanno detto ...ma ci sta che qualcuno abbia cavalcato la scusa di questa regola per fare un modo di non averceli
Giusto
quindi l' assassino aggredisce Angela in cucina.......la colluttazione si sposta in camera da letto dove Angela viene tramortita l' assassino non tenta di violentarla ma forse cerca di soffocarla non riuscendoci.....le lega i polsi col famoso cerottone che aveva con se la porta in bagno e la annega nella vasca.........poi la spoglia e la mette in posa infine risistema il letto. presumibilmente l' ha spogliata e ha risistemato il letto per simulare un incidente (annegamento a seguito di un malore) ma non ha pensato che farsi il bagno con acqua fredda a Novembre a Torino è assurdo oppure lo ha pensato ma non gli è venuta in mente alcuna alternativa. il tentativo disperato di far passare l' omicidio per un incidente mi fa supporre che l' autore sia collegabile alla vittima. Angela ovviamente ha fatto entrare l' assassino quindi o lo conosceva (tolti i padroni di casa e il fidanzato che hanno alibi inconfutabili a quante persone avrebbe aperto mentre era sul posto di lavoro?) o l' assassino è o si è spacciato per una figura atta a farsi aprire (poliziotto carabiniere postino corriere operaio condomino). se il movente non è una tentata violenza sessuale non si capisce quale sia ma l' assassino ha avuto la possibilità di violentare Angela quando era tramortita e legata e non lo ha fatto quindi potrebbe esserci stato un approccio rifiutato che ha scatenato una rabbia incontrollata........a meno che........si tende a sottovalutare la forza femminile ma il fatto che una donna incinta sia riuscita a tirare fuori Angela dalla vasca dimostra il contrario e Angela non è stata violentata....che sia stata una donna (a torto o a ragione) gelosa?.....difficile ma non impossibile.
Ho pensato anch'io ad una mano femminile prima di leggere i vostri Commenti
Buongiorno. Mi sono soffermata oggi su questo caso. Secondo me , ,o almeno non l' ho sentito dire,si parla poco dell' interruzione di gravidanza. Di chi era il bimbo? Parente dei proprietari di casa?.... La cosa mi fa' pensare..
L' assino per me non era lucido ! Per di più sapeva che era sempre sola in quella casa
É un caso abbastanza semplice é probabile che sia stato il Marito della proprietaria 😊
Buongiorno, i tabulati furono chiesti contestualmente al delitto o qualche giorno dopo?
Cerotti che si vendono in negozi specializzati di articoli medici
Gentile dott Parisi Angela , la mattina del delitto , ricevette 2 telefonate , una da parte della padrona di casa , una dalla zia , Angela le disse che nel pomeriggio sarebbe passata dall’ ‘ ospedale a trovare “ il bambino “ , chi era il bambino ? Un nipotino ? perché si trovava in ospedale ? Angela può’ aver conosciuto il suo assassino in tale circostanza nei giorni precedenti al delitto ? Quindi in ambito ospedaliero ?
acuto. brava. dove hai letto il contenuto della telefonata tra le e la zia?
@@IndaginiAperteho riascoltato una trasmissione tv che vedevo sempre qualche anno fa che si chiamava “ Il giallo e il nero “ su RUclips . forse era nato un bambino di una parente di Angela . Angela era preoccupata in quel periodo poiché’ credeva di essere affetta da epilessia , aveva un libro di medicina .
@@cristiana5586 ho visto anche io la puntata e me lo chiedevo anche io.
@@TheMinimalparty nastro cerotto di tipo sanitario . Lavoro in ospedale e quello veniva usato dai sanitari
@@cristiana5586 molto interessante!
Mi permetta signor Parisi, la contraddico a proposito delle sigarette, non è vero che la sera prima non c'era stata gente. Ho visto l'intervista alla signora che diceva che aveva spiegato ad Angela per telefono i lavori da fare, tra i quali lavare i piatti nel lavandino poiché c'era stata gente la sera prima...
come casi da analizzare propongo Mara Calisti Alvise Di Robilant Gianfranco Cuccuini Floride Cesaretti
Un ex fidanzato,che fu respinto da lei,potrebbe essere
Ma le voci che gli inquilini sentivano erano di donne o si sentiva anche la voce di una donna ?
Per me un via poma chi doveva indagare non ha indagato appositamente
Una cosa che non ho mai capito bene, è se le grida che sentirono i vicini provenire dall'appartamento dei Luzzati, fossero maschili e femminili o entrambe femminili... Fu possibile appurarlo?
esiste una tecnica per rompere quel tipo di cerotti che solo chi li usa per lavoro sa usarla
Forse l'assassino era conosciuto pure dai proprietari e ha ingannato la povera ragazza per farsi aprire.
Di cosa aveva parlato nella telefonata con la zia?
Max questa storia ha incredibili analogie con il film La ragazza del lago se non altro nella sua fase descrittiva iniziale
Forse il cerotto serviva per metterlo sulla bocca della povera ragazza in un primo momento,ma poi il piano e' cambiato.
La proprietaria della casa,ha mai detto se Angela fumasse a lavoro?
Ma sono stati ascoltati amici e parenti dei proprietari di casa?magari erano passati per lasciare qualcosa a casa dei proprietari quindi Angela ha aperto.....la ricostruzione che richiama un quadro denota cultura e furbizia....
E' probabile che vennero almeno sentiti, dico alcuni amici e parenti dei proprietari. Quanto al quadro che ho citato in trasmissione, è una mia personale considerazion, ovvero a me la scena del ritrovamento ha fatto venire in mente quell'opera pittorica di David, ma sostenere che l'assassino si fosse ispirato a quel quadro francamente è azzardato. Certo, le raffigurazioni sono simili, per non dire identiche. Ma potrebbe essere solo una coincidenza.
E se fossero stati due gli assassini? Sì spiegherebbero parecchie cose...
Scusate, a novembre 1988 abbiamo i tabulati (Angela Telesca) e ad agosto 1990 (Simonetta Cesaroni) no?😡 Ok, poi lo dite anche voi in puntata 😅
Secondo me bisognava indagare anche sulle amicizie della famiglia in cui Angela lavorava ! Indagare a 360 gradi cosa che non e' stata fatta
Qualcuno gli abbia detto che amalata ma doveva essere un medico + cerotto da medicazione .Pensate se un medico
Come mai la vittima aveva le chiavi di casa e non quelle del cancello?
no lo so.
Dovreste cercare di nom omottere padticolari rilevanti. Credo lo abbiate fatto di proposito
Cioè? Cosa è stato omesso?
E se fosse un serial Killer donna? Una che si finge un corriere, ad esempio.
A Torino è successo di tutto. Questo caso, difficilmente verrà risolto.
Non è detto.
@@maxparisi9632 Ma perché i parenti non intervengono dopo tanto tempo perché non chiedono ancora di andare avanti, provare non ci sono reperti possibile?
Serial killer?
Per essere un serial killer servono almno tre omicidi. Gli altri due?
L'assassino non potrebbe essersi fatto aprire con una scusa? Es. dire che doveva controllare qualcosa per incarico del condominio...non potrebbe essere un serial killer?
Per essere definito serial killer servono 3 omicidi. Quanto alla scusa, di sicuro fu così, ma non una scusa circostanziale. Purtroppo credo che Angela cadde in una trappola. Temo che fu lei a dirgli "passa lunedì un minuto dal mio posto di lavoro". Potrebbe essere stata una ragione "sanitaria" ma vai a capire quale.
@@maxparisi9632 grazie della risposta!!!
Ok, sì ma mi verrebbe da pensare che una persona responsabile avrebbe risposto"no, guardi, la mia datrice di lavoro non mi ha detto nulla di ciò e quindi non me la sento di farla entrare, torni quando ci sono i proprietari". Perlomeno, io avrei fatto così. Però è anche vero che non siamo tutti uguali, che ne sappiamo, magari lei ingenuamente ci è cascata. Magari può essere che l'assassino si sia presentato come il fratello del proprietario, o come un professionista di un certo livello e lei, per deferenza, si sia fidata: " sono il notaio X, devo lasciare questo documento" "Ma i proprietari non mi hanno detto nulla...Io non so se..." "Ma come si permette, sono il notaio" e lei, per timore o per rispetto, abbia aperto. Mi verrebbe da obiettare che avrebbe potuto metterlo in attesa e verificare il tutto chiamando prima il suo datore di lavoro. Però che ne sappiamo se aveva il numero dell'ufficio del suo datore di lavoro? Facilmente no, probabilmente era sempre la moglie che la chiamava dal telefono di casa. E ricordiamo che nell'88 non c'erano i cellulari; contattare qualcuno, se non si conosceva il numero di telefono né il nome del posto di lavoro, era praticamente impossibile.
@@maxparisi9632sì infatti a Torino solo 10 mesi prima c'è stato un'altro delitto irrisolto sempre di una ragazza di 20 anni...
Forse un nuovo ragazzo appena conosciuto ? Magari drogato e lei per senso di colpa lo ha accolto anche in casa di estranei?
Possibile ma molto improbabile. Le vicende di droga, cioè l'amico morto di overdose, risalgono a 2-3 anni prima. Ed erano tutte questioni legate al suo quartiere Mirafiori Sud. Mi sento di escludere che per una faccenda del genere facesse venire un tossico sul suo posto di lavoro.
Non l'avrebbe mai incontrato lì. Il mondo privato di Angela ruota tutto dentro il quartiere Mirafiori, e comunque nella tua ipotesi - che è sensata rispetto i sensi di colpa - a maggior ragione se avesse voluto incontrarlo per parlargli, per aiutarlo, o semplicemente per provare a espiare il senso di colpa per l'ex ragazzo che morì, dopo che lei lo aveva lasciato, di overdose, avrebbe dedicato molto più di qualche minuto come in ogni caso sarebbe avvenuto quella mattina in quell'appartamento dove era per lavorare.
Io credo che il cerotto era li perché la signora Luzzati aveva detto che erano li da poco perché avevano traslocato dall'altra casa forse questo cerotto sarà stato comprato per sbaglio da loro per impacchettare i pacchi del trasloco
Usare in cerotto per impacchettare pacchi e scatole? Ma non ha senso, né per praticità né per costo. Non so quanto costassero quei rotoli di cerotto ma di certo ben più di un normale scotch marrone per pacchi. Io comunque penso che, se davvero l'assassinio era premeditato e l'intento era di farlo sembrare un malore, l'uso di questo nastro tipo cerotto ha senso. Max Parisi dice "perché non ha usato piuttosto una corda?". Io penso che l'assassino abbia ritenuto che una corda potesse lasciare dei segni, segni che ovviamente avrebbero palesato che non si trattava di un incidente o di un malore. Invece magari credeva che un cerotto non lasciasse segni (sbagliando, perché ha lasciato la colla sui polsi).
Riempire una vasca implica diversi minuti …
Ma perché si pensa che l’assassino sia un uomo? Per il vicino che sente delle voci?
Giusta osservazione. Perchè la dinamica dell'aggressione e la forza usata per immobilizzare Angela tappandole la bocca e il naso e poi sollevandola di peso - nessun segno di trascinamento nel corridoio - indicano che l'assassino è un uomo. Anche l'aggressione sul letto, che fu sessuale, o almeno Angela pensò poverina che lo fosse, indica che fu un uomo.
@@maxparisi96321) Angela era incinta al momento della morte?
2 Hanno mai stabilito con certezza se la mano assassina fosse ♂ maschile o ♀ femminile
3 Angela aveva mai ricevuto minacce da altre donne. ?
4 Qual è stato l'alibi del marito (assente) di Elisa Brunetti Luzzatti?
5 É mai stato stabilito CON CERTEZZA che Angela si riferisse a Nicola il suo fidanzato nel diario o invece , piuttosto, SI ERA INVAGHITA di un altro e lo teneva nascosto?
6) se a detta della sua datrice di lavoro Angela era molto rispettosa e ordinata e non usava il bagno in quella casa perché anche una sua zia sapeva dove lavorava e aveva , di fatto, il numero di telefono della casa in Lungo Po Antonelli??
A CHI ALTRI Angela aveva rivelato dove si trovasse la mattina del 14 novembre 1988????😅
@@maxparisi9632 era incinta solo la padrona di casa o anche Telesca ?
@@saramiglietta531 Angela non era incinta.
Le Molinette sono un ospedale
Ma
Se invece di voler uccidere Angela
Avessero voluto uccidere la
Padrona di casa?
Ammesso fosse così, quando lui citofonò Angela dal balcone dove si affacciò avrebbe risposto "mi spiace la signora non c'è". Infatti, in questa ipotesi lui per forza dovette dirle qualcosa per farsi aprire. E se anche le avesse detto una cosa tipo "ho un pacchetto per la signora", lei lo avrebbe atteso sull'uscio, non l'avrebbe fatto accomodare. Come invece accadde.
Il carcere delle Vallette
Il cerotto gommato si può tagliare anche a mano
no quelli di allora proprio no
Siete inarrestabili, nessun canale tiene il vostro passo, video a manetta.
Allora sarebbe bastato normale nastro adesivo perché mai pensare ai cerotti?
Appunto. Perchè? Dare risposta a questa domanda conduce direttamente all'assassino.
La questione che poni è intrigante. ci sono due modi di rispondere, per via ipotetica. Il primo: perchè il cerotto lo aveva a disposizione abitualmente. Quindi, l'assassino lavora in campo medico-infermieristico, oppure in ambiti che trattano materiale medico infermieristico. Come dire, che pensò di usare qualcosa che gli era molto familiare, che usava spesso per lavoro o con cui aveva a che fare spesso per lavoro. Il secondo: usò il cerotto perchè era per lui più facile da usare di altrre cose, come una corda, o un filo elettrico o una fascetta elettrica o perfino un rotolo di classico nastro adesivo da pacchi, che in effetti a pensarci è meno manegevole di quanto si creda, per legare i polsi di una persona.
Terza ipotesi: depistaggio
L' ipotesi che l'assassino fosse del palazzo è che lei lo conoscesse perché frequentava spesso quella casa?se il cerotto serviva in primo momento per tappaglii la bocca e poi è stato usato diversamente se l'assassino fosse un venditore porta a porta e in qualche modo lei conosceva.?.…..
Aids?
Angela malata di AIDS? No, assolutamente no.
@@IndaginiAperte Erano anni in cui la malattia era ancora " misteriosa " mortale e associata al mondo della droga🤗
Erano anni in cui la malattia era ancora misteriosa, tenuta nascosta e legata al mondo della tossicodipendenza 🤗
Due minuti a sigaretta
Grazie della precisazione. Resta, che fumare tre sigarette tra le 10.00 quando arrivò e le 11,00 quando suonò il citofono, per di più mentre Angela pulisce casa, rifà il letto, ecc. sembra piuttosto strano.
Io sono stata una grande fumatrice, ti assicuro che se sei nervosa lo fai benissimo
Secondo me l'assassino e' qualcuno amico della famiglia in cui lavora Angela e l'ha fatto entrare xche' colui con una scusa si e' fatto aprire ! Io non credo che Angela essendo una ragazza perbene avesse usato la casa dei suoi datori di lavoro x incontri personali !! Questa e' la mia idea !!! Povera ragazza!!