Rolex, Omega e Cartier dice tanto su cosa cerca la maggiorparte della clientela anche facoltosa. Poche complicazioni, finiture calibri senza pretese (tranne poche eccezioni) ma un'estetica riconoscibile.
Co.plimenti per l'analisi fatta su questo manifattura che per molti è solo oreficeria mentre ha generato anche orologi molto importante per la storia della stessa. Marco sei un grande
Video eccellente, perfettamente sintetizzato dal titolo. Personalmente sono stato tentato dal tank (magari basculante),ma alla fine gli ho preferito il reverso. Se però non avrei avuto problemi ad acquistare il primo al quarzo (il minor spessore esalta le linee dell orologio e qui mi collego al titolo : la tecnica al servizio dello stile), mai mi sarei sognato di prendere un reverso non manuale . Complimenti e grazie.
Il chrono monopulsante è delizioso, raffinato e elegante come pochi, capolavoro nel suo genere. Anche i solotempo del passato sono orologi molto belli, le attuali collezioni a parte qualche pezzo nn sono nelle mie corde.
Complimenti per il video. Ho un tank automatico e a mio avviso Cartier ha un catalogo di orologi che abbracciano tutti l’eleganza,ma una eleganza sobria…..è 3zo brand senza avere diver in catalogo. Grazie per questo aggiornamento su questa maison
É giá stato detto tutto con grande proprietá riguardo alla sua competenza da diversi commentatori in tanti suoi vídeo. Non sono in grado di aggiungere di meglio. Ma tengo a spendere due minuti nel ringraziamento diretto per un lavoro superbo che deve esigere molto impegno e che incanta per la qualitá e per il garbo, due concetti quasi in disuso, ma a mio avviso molto sentiti da lei. Complimenti e lunga vita al canale
Ciao Marco, grazie come sempre per il tuo impegno a portarci a conoscenza delle storie degli orologi. Grazie per averci parlato della Casa Cartier. Personalmente non trovo un orologio da uomo che mi emozioni nelle collezioni Cartier. Buona serata
Grazie per il video molto interessante! Mi sono avvicinato a Cartier nell‘ultimo periodo … vorrei fare un acquisto … mi sa dire quali calibri Montano il Ballon bleu 36 mm e il Tank Americaine ? La casa non specifica … mentre invece per il Santos e Tank Must, indica che montano rispettivamente 430 Mc e 1847 Mc
Ho avuto la fortuna di ascoltare Franco Cologni nel 98 al centro congressi del Tarì di Marcianise.Lui fece vedere un docufilm segreto con il racconto dell'attore russo che non ricordo il nome......mi ricordo che parlò di un accendino che vendeva negli anni 70 con tanti brevetti in cui riuscì ad accedere insieme ad altri finanzieri alla proprietà Cartier ed è stato uno degli artefici della orologeria moderna.... orgoglio italiano
Dr. Beltrandi buonasera, la seguo sempre con piacere ed attenzione dal Messico, le volevo chiedere cosa ne pensa della gamma Santos lanciata nel 2018, particolarmente il modello solo tempo middle size. La ringrazio per i contenuti come sempre di rilievo. Saluti
Grazie, penso quasi bene. Cioè per l’orologeria di oggi è ben più che accettabile, ma non regge il confronto con gli storici anche sul piano estetico e dimensionale.
Complimenti per questo video, molto ricco. Mi è dispiaciuto però il commento sul Baignoire, che è a mio modo di vedere un pezzo da donna elegantissimo, e che nella storia ha montato calibri di forma importanti. Perfino la versione che per alcuni anni ha montato ETÀ, le garantisco che ha finiture ineccepibili.
Cartier ha avuto, in un certo senso, un certo vantaggio rispetto alla concorrenza e lo ha anche saputo sfruttare: non ha mai costruito movimenti (se non a partire da tempi recenti), ma ha sempre scelto ottime forniture. Non avendo mai costruito movimenti, non è stata neanche protagonosta di parabole manifatturiere discendenti che invece si sono viste da altre parti: Omega diede inizio al suo crepuscolo con la famiglia del calibro 1000 in poi; Zenith nei primi anni 70 iniziò ad utilizzare gli ETA a 36.000 alternanze per i suoi movimenti non cronografici, e qui viene un po da sorridere pensando che proprio Zenith, pur essendo stata tra i paladini dell'alta frequenza con il suo Primero, per i suoi orologi non-cronografi invece si rivolgesse “extra moenia” per poter incassare le 36.000 alternanze; Longines già nei primi anni 60 iniziò a rifinire meno i movimenti; Movado alla fine degli anni 50 se ne uscì con il 365 che, pur essendo sicuramente un buon movimento, abbandona però completamente quel disegno stupendo del ponte che copre le ruote scappamento, quarta ruota e ruota media e che evidentemente richiedeva più lavorazione. Ma ormai eravamo giunti al periodo in cui la moda dei secondi centrali aveva preso piede, e con essa si perse l'”architettura classica” dei movimenti: portare i secondi al centro richiedeva inevitabilmente delle modifiche strutturali che deturpavano il colpo d'occhio. Cartier guardava con sufficienza tutte queste vicissitudini e direi che è sempre rimasta nelle acque più calme degli abissi anche quando in superficie c'era l'uragano. Dall'alto del suo prestigio, poteva scegliere cosa incassare in base alla situazione del momento. Iniziò con l' accaparrarsi una fornitura di movimenti in esclusiva per una ventina di anni di fila da LeCoultre all'inizio del secolo scorso, poi certo, qualche ETA nel corso del tempo se l'è ritrovato tra le mani pure Cartier, ma chiedere a Cartier che movimento montasse è un po come chiedere l'età a una signora...
Condivido l’analisi sull’estetica come qualità predominante di Cartier. Io stesso ne ho presi alcuni di secondo polso vedendo solo l’estetica e non la meccanica. Non mi era mai capitato prima, ma una volta visti dal vivo, ne sono stato letteralmente colpito. Adoro il Pasha e non considero decadente la versione C, sebbene di una opulenza più controllata, ma dal vivo che stile, cosi come i Tank. Non pensavo, ma anche per uomo, al mio polso, ho preferito il Tank Française automatico, mis. grande del 1996, al Santos Galbée anni 90 (seppure stupendo), in quanto vi ho trovato maggiore personalità e charme. Disapprovo chi fa guerra ai Cartier, disprezzandoli e definendoli solo come gioielli. Non sono forse gli orologi i gioielli degli uomini? E allora, se con stile, fascino ed eleganza vengono proposti orologi Cartier, seppure con meccaniche non proprietarie (vintage) o non prestigiose (come non menzionare gli Eta degli anni 90?), quale sacrilegio si compie a desiderarne, anche più di uno? Dei bocconcini cosi ghiotti... il cui colore identificativo rimane il rosso dell’eleganza ai massimi livelli.
Grande maison, sinonimo di classe, stile ed eleganza: è ancora la strada da seguire. La misura "giusta" del Ronde era il 36mm. Ha qualche informazione sul Calibre de Cartier ? Ha senso tenere ancora a catalogo i quarzi ?
Io credo che ad ogni modo se si guarda al secondo polso, con 4k si riesce a prendere un Pasha cronografo 2113 calibro 205 base Piguet... Voglio dire prendi uno stile Genta+movimento Piguet al prezzo di un crono Eberhard (non per denigrare Eberhard).... non mi sembra male...
15 anni fa regalai a mia moglie un Cartier Tank oro e da allora funziona ancora egregiamente, quest'anno a Beograd (dove vivo da pensionato) l'ho fatto revisionare da un amico orologiaio e l'ha trovato in buono stato. Non mi piacciono gli orologi vistosi ma faccio una eccezione per il Pasha, che non ho ma mi piacerebbe avere.
Bel racconto. Non rappresenta la mia marca preferita, ma comunque apprezzabile. Non amo la tendenza a preferire i numeri romani, che trovo sgradevoli. Oltretutto, come molti orologi, ha il 4 scritto IIII, che trovo inspiegabile
È spiegabilissimo. Nell’antica Roma per un certo tempo il IV era scritto con quattro stanghette. I costruttori di orologi lo scelgono per ragioni estetiche di equilibrio dell’orologio.
I numeri romani erano una caratteristica estetica dell'Art Deco. Il motivo è che l'Art Deco prediligeva la forma geometrica alle rotondità; ed è anche questo il motivo per cui gli orologi Deco avevano casse rettangolari o quadrate, ma mai rotonde. I numeri romani rispetto ai numeri arabi sono molto più "geometrici" quindi erano e sono in completa sintonia con l'estetica Deco. Poi possono piacere o meno, ma hanno una ragione ben precisa per quanto riguarda il loro utilizzo. Meno pertinenti, secondo me, su orologi che non hanno nulla che richiami l'Art Deco tranne, appunto, l'utilizzo dei numeri romani. Un saluto
Ottimo approfondimento sulla maison Cartier. Molti orologi hanno grande eleganza e stile ma li trovo, alcuni più altri meno, sempre molto legati al mondo femminile. Facendo una valutazione attenta so di essere in errore ma non riuscirei mai a sentirmi a mio agio a portare un Cartier. Lo so Cartier se ne farà tranquillamente una ragione. In base alle sensazioni espresse prima mi sono sempre chiesto, così solo per curiosità, quanti fossero i clienti uomini di Cartier.
Bellissimo video, di Cartier sapevo poco niente. Mi permetto una piccola correzione: non solo gli alleati utilizzarono carri armati nella prima guerra mondiale. I tedeschi realizzarono gli A7V che sebbene in numeri bassi, entrarono in linea ed ebbero modo di combattere.
Darò un parere forse fuori dal coro, ma taluni Tortue attuali mi piacciono molto, e ovviamente il Tank, con preferenza per quelli più squadrati rispetto ai rettangolari più allungati, che comunque non mi dispiacciono.
Intanto complimenti per le analisi dettagliate, ma alla fine il suo video mi mette a disagio sulla scelta che vorrei effettuare a breve. Vale a dire che sarei prossimo a regalarmi un cartier santos acciaio da 39,8 con datario escludendo il medio senza datario da 35,1.mi sembra di aver capito che la forma più grande è voluta dal mercato, anche se la boutique cartier mi dice che il santos ha avuto sempre le due misure media senza data e grande con data. Grazie
Perché da sempre si ritiene che le quattro stanghette siano più equilibrio estetico anche in termini di simmetria, rispetto al IV. E d’altronde è pure corretto storicamente perché i latini usavano entrambi i caratteri per indicare il numero 4.
Ciao marco. Sono pienamente d’accordo con te e con la tua conclusione che cartier debba fare alta orologeria con l’eleganza. Cartier per me è l’orologio piccolo, sobrio, classico, originale e nel contempo elegantissimo.2 sfere possibilmente meccanico, ma anche al quarzo va benissimo, e di forma con i numeri romani o senza numeri addirittura. Penso che questo tipo di orologi renda distinguibile cartier a metri di distanza e conferisca a chi lo porta uno stile ed un’eleganza non comuni. Io non ne possiedo ma è solo questione di tempo perché penso che sarà uno dei prossimi marchi che acquisterò. Se tu dovessi sceglierne uno sobrio ed elegante cosa compreresti? Ti premetto che comprerei un vintage come anche un moderno. Non faccio differenza nel senso che quando un pezzo fa battere il cuore e la mente conta poco l’età. Grazie mille per i tuoi servizi e continua così.
Ciao Marco. Complimenti come sempre. Vorrei porti un quesito ma non so dove scrivere. Perdonami se vado fuori tema, ma vorrei una tua opinione su un marchio. Laine Watch. Grazie a presto
@@lucagatti1071 io non so come sono, non ho visto tutti gli orologi del mondo, e dal sito non si può giudicare, lo stile è bello, i maestri di costui sono i migliori, ma già mi butta male che non vedo nulla sui calibri. I prezzi sembrano troppo bassi per certe lavorazione, e non mi fa pensare bene .
Complimenti per la perfetta analisi, anche storiografica.
Lei è un super esperto e un grande comunicatore, corretto e onesto.
Rolex, Omega e Cartier dice tanto su cosa cerca la maggiorparte della clientela anche facoltosa. Poche complicazioni, finiture calibri senza pretese (tranne poche eccezioni) ma un'estetica riconoscibile.
Co.plimenti per l'analisi fatta su questo manifattura che per molti è solo oreficeria mentre ha generato anche orologi molto importante per la storia della stessa.
Marco sei un grande
Personalmente per me Cartier come marchio ha sempre rappresentato il lusso,ricordo che già alla fine degli anni 70 giravano copie dell orologio tank.
Video eccellente, perfettamente sintetizzato dal titolo. Personalmente sono stato tentato dal tank (magari basculante),ma alla fine gli ho preferito il reverso. Se però non avrei avuto problemi ad acquistare il primo al quarzo (il minor spessore esalta le linee dell orologio e qui mi collego al titolo : la tecnica al servizio dello stile), mai mi sarei sognato di prendere un reverso non manuale . Complimenti e grazie.
Il chrono monopulsante è delizioso, raffinato e elegante come pochi, capolavoro nel suo genere.
Anche i solotempo del passato sono orologi molto belli, le attuali collezioni a parte qualche pezzo nn sono nelle mie corde.
Complimenti per il video. Ho un tank automatico e a mio avviso Cartier ha un catalogo di orologi che abbracciano tutti l’eleganza,ma una eleganza sobria…..è 3zo brand senza avere diver in catalogo. Grazie per questo aggiornamento su questa maison
É giá stato detto tutto con grande proprietá riguardo alla sua competenza da diversi commentatori in tanti suoi vídeo. Non sono in grado di aggiungere di meglio.
Ma tengo a spendere due minuti nel ringraziamento diretto per un lavoro superbo che deve esigere molto impegno e che incanta per la qualitá e per il garbo, due concetti quasi in disuso, ma a mio avviso molto sentiti da lei.
Complimenti e lunga vita al canale
Ciao Marco, grazie come sempre per il tuo impegno a portarci a conoscenza delle storie degli orologi. Grazie per averci parlato della Casa Cartier. Personalmente non trovo un orologio da uomo che mi emozioni nelle collezioni Cartier.
Buona serata
Grazie per il video molto interessante! Mi sono avvicinato a Cartier nell‘ultimo periodo … vorrei fare un acquisto … mi sa dire quali calibri Montano il Ballon bleu 36 mm e il Tank Americaine ? La casa non specifica … mentre invece per il Santos e Tank Must, indica che montano rispettivamente 430 Mc e 1847 Mc
Ho avuto la fortuna di ascoltare Franco Cologni nel 98 al centro congressi del Tarì di Marcianise.Lui fece vedere un docufilm segreto con il racconto dell'attore russo che non ricordo il nome......mi ricordo che parlò di un accendino che vendeva negli anni 70 con tanti brevetti in cui riuscì ad accedere insieme ad altri finanzieri alla proprietà Cartier ed è stato uno degli artefici della orologeria moderna.... orgoglio italiano
Dr. Beltrandi buonasera, la seguo sempre con piacere ed attenzione dal Messico, le volevo chiedere cosa ne pensa della gamma Santos lanciata nel 2018, particolarmente il modello solo tempo middle size. La ringrazio per i contenuti come sempre di rilievo. Saluti
Grazie, penso quasi bene. Cioè per l’orologeria di oggi è ben più che accettabile, ma non regge il confronto con gli storici anche sul piano estetico e dimensionale.
Complimenti per questo video, molto ricco. Mi è dispiaciuto però il commento sul Baignoire, che è a mio modo di vedere un pezzo da donna elegantissimo, e che nella storia ha montato calibri di forma importanti. Perfino la versione che per alcuni anni ha montato ETÀ, le garantisco che ha finiture ineccepibili.
In fasce di prezzo diciamo tra i 5K ed i 10K circa Cartier insieme a Zenith come brand a fortissima personalità identitaria
Sempre grande...spero di venire a Gorgonzola!
Magari
Cartier ha avuto, in un certo senso, un certo vantaggio rispetto alla concorrenza e lo ha anche saputo sfruttare: non ha mai costruito movimenti (se non a partire da tempi recenti), ma ha sempre scelto ottime forniture. Non avendo mai costruito movimenti, non è stata neanche protagonosta di parabole manifatturiere discendenti che invece si sono viste da altre parti: Omega diede inizio al suo crepuscolo con la famiglia del calibro 1000 in poi; Zenith nei primi anni 70 iniziò ad utilizzare gli ETA a 36.000 alternanze per i suoi movimenti non cronografici, e qui viene un po da sorridere pensando che proprio Zenith, pur essendo stata tra i paladini dell'alta frequenza con il suo Primero, per i suoi orologi non-cronografi invece si rivolgesse “extra moenia” per poter incassare le 36.000 alternanze; Longines già nei primi anni 60 iniziò a rifinire meno i movimenti; Movado alla fine degli anni 50 se ne uscì con il 365 che, pur essendo sicuramente un buon movimento, abbandona però completamente quel disegno stupendo del ponte che copre le ruote scappamento, quarta ruota e ruota media e che evidentemente richiedeva più lavorazione. Ma ormai eravamo giunti al periodo in cui la moda dei secondi centrali aveva preso piede, e con essa si perse l'”architettura classica” dei movimenti: portare i secondi al centro richiedeva inevitabilmente delle modifiche strutturali che deturpavano il colpo d'occhio.
Cartier guardava con sufficienza tutte queste vicissitudini e direi che è sempre rimasta nelle acque più calme degli abissi anche quando in superficie c'era l'uragano. Dall'alto del suo prestigio, poteva scegliere cosa incassare in base alla situazione del momento. Iniziò con l' accaparrarsi una fornitura di movimenti in esclusiva per una ventina di anni di fila da LeCoultre all'inizio del secolo scorso, poi certo, qualche ETA nel corso del tempo se l'è ritrovato tra le mani pure Cartier, ma chiedere a Cartier che movimento montasse è un po come chiedere l'età a una signora...
Tutto vero, a è anche vero che Cartier era arrivata quasi al fallimento nel 1976 quando fu venduta a Rupert.
Sec me icona di eleganza intramontabile.Che ne pensi dei nuovi tank solar?
Sarebbero notevoli non fosse per il prezzo.
Condivido l’analisi sull’estetica come qualità predominante di Cartier. Io stesso ne ho presi alcuni di secondo polso vedendo solo l’estetica e non la meccanica. Non mi era mai capitato prima, ma una volta visti dal vivo, ne sono stato letteralmente colpito. Adoro il Pasha e non considero decadente la versione C, sebbene di una opulenza più controllata, ma dal vivo che stile, cosi come i Tank. Non pensavo, ma anche per uomo, al mio polso, ho preferito il Tank Française automatico, mis. grande del 1996, al Santos Galbée anni 90 (seppure stupendo), in quanto vi ho trovato maggiore personalità e charme. Disapprovo chi fa guerra ai Cartier, disprezzandoli e definendoli solo come gioielli. Non sono forse gli orologi i gioielli degli uomini? E allora, se con stile, fascino ed eleganza vengono proposti orologi Cartier, seppure con meccaniche non proprietarie (vintage) o non prestigiose (come non menzionare gli Eta degli anni 90?), quale sacrilegio si compie a desiderarne, anche più di uno? Dei bocconcini cosi ghiotti... il cui colore identificativo rimane il rosso dell’eleganza ai massimi livelli.
Grande maison, sinonimo di classe, stile ed eleganza: è ancora la strada da seguire.
La misura "giusta" del Ronde era il 36mm.
Ha qualche informazione sul Calibre de Cartier ?
Ha senso tenere ancora a catalogo i quarzi ?
No , con i prezzi che ha Cartier non vorrei vedere quarzi.
un marchio che mi piace molto Cartier
Cartier è sempre stato un brand piacevole, ho avuto un Roadster che ancora oggi mi sono pentito di aver venduto.
Io credo che ad ogni modo se si guarda al secondo polso, con 4k si riesce a prendere un Pasha cronografo 2113 calibro 205 base Piguet... Voglio dire prendi uno stile Genta+movimento Piguet al prezzo di un crono Eberhard (non per denigrare Eberhard).... non mi sembra male...
Ottimo video come sempre. A settembre dovrebbe uscire un Tank quarzo solare e devo ammettere che ci sto pensando insistentemente...
15 anni fa regalai a mia moglie un Cartier Tank oro e da allora funziona ancora egregiamente, quest'anno a Beograd (dove vivo da pensionato) l'ho fatto revisionare da un amico orologiaio e l'ha trovato in buono stato. Non mi piacciono gli orologi vistosi ma faccio una eccezione per il Pasha, che non ho ma mi piacerebbe avere.
Bellissimo video , sono d accordo con te , io amo pasha , ne ho uno bellissimo
Cartier è una delle mie maisons preferite, prima o poi aggiungerò in collezione un Tank Basculante.
👍
Bel racconto. Non rappresenta la mia marca preferita, ma comunque apprezzabile. Non amo la tendenza a preferire i numeri romani, che trovo sgradevoli. Oltretutto, come molti orologi, ha il 4 scritto IIII, che trovo inspiegabile
È spiegabilissimo. Nell’antica Roma per un certo tempo il IV era scritto con quattro stanghette. I costruttori di orologi lo scelgono per ragioni estetiche di equilibrio dell’orologio.
I numeri romani erano una caratteristica estetica dell'Art Deco. Il motivo è che l'Art Deco prediligeva la forma geometrica alle rotondità; ed è anche questo il motivo per cui gli orologi Deco avevano casse rettangolari o quadrate, ma mai rotonde. I numeri romani rispetto ai numeri arabi sono molto più "geometrici" quindi erano e sono in completa sintonia con l'estetica Deco. Poi possono piacere o meno, ma hanno una ragione ben precisa per quanto riguarda il loro utilizzo. Meno pertinenti, secondo me, su orologi che non hanno nulla che richiami l'Art Deco tranne, appunto, l'utilizzo dei numeri romani.
Un saluto
Ottimo approfondimento sulla maison Cartier. Molti orologi hanno grande eleganza e stile ma li trovo, alcuni più altri meno, sempre molto legati al mondo femminile. Facendo una valutazione attenta so di essere in errore ma non riuscirei mai a sentirmi a mio agio a portare un Cartier. Lo so Cartier se ne farà tranquillamente una ragione. In base alle sensazioni espresse prima mi sono sempre chiesto, così solo per curiosità, quanti fossero i clienti uomini di Cartier.
video fantastico, ma il prossimo penso che sarà un video bomba =P
Bellissimo video, di Cartier sapevo poco niente. Mi permetto una piccola correzione: non solo gli alleati utilizzarono carri armati nella prima guerra mondiale. I tedeschi realizzarono gli A7V che sebbene in numeri bassi, entrarono in linea ed ebbero modo di combattere.
Darò un parere forse fuori dal coro, ma taluni Tortue attuali mi piacciono molto, e ovviamente il Tank, con preferenza per quelli più squadrati rispetto ai rettangolari più allungati, che comunque non mi dispiacciono.
Intanto complimenti per le analisi dettagliate, ma alla fine il suo video mi mette a disagio sulla scelta che vorrei effettuare a breve. Vale a dire che sarei prossimo a regalarmi un cartier santos acciaio da 39,8 con datario escludendo il medio senza datario da 35,1.mi sembra di aver capito che la forma più grande è voluta dal mercato, anche se la boutique cartier mi dice che il santos ha avuto sempre le due misure media senza data e grande con data.
Grazie
Le dimensioni grandi sono sempre e solo una moda. Moda che ora sta rientrando per fortuna.
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi grazie quindi il medio da 35,1 senza data è il classico santos mi sembra di aver capito. Grazie
@@gabrielemauro566 probabilmente l’originale era ancora più piccolo, oggi bisogna accontebtarsi
Pongo una domanda, come mai negli orologi con quadrante con numeri romani il 4 è IIII e non IV?
Perché da sempre si ritiene che le quattro stanghette siano più equilibrio estetico anche in termini di simmetria, rispetto al IV.
E d’altronde è pure corretto storicamente perché i latini usavano entrambi i caratteri per indicare il numero 4.
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi grazie molte, non sapevo che i latini usassero entrambecle modalità.
L eleganza estetica di jacqueline kennedy, penso non abbia eguali come l'orologio che porta al polso....
Ciao marco. Sono pienamente d’accordo con te e con la tua conclusione che cartier debba fare alta orologeria con l’eleganza. Cartier per me è l’orologio piccolo, sobrio, classico, originale e nel contempo elegantissimo.2 sfere possibilmente meccanico, ma anche al quarzo va benissimo, e di forma con i numeri romani o senza numeri addirittura. Penso che questo tipo di orologi renda distinguibile cartier a metri di distanza e conferisca a chi lo porta uno stile ed un’eleganza non comuni. Io non ne possiedo ma è solo questione di tempo perché penso che sarà uno dei prossimi marchi che acquisterò. Se tu dovessi sceglierne uno sobrio ed elegante cosa compreresti? Ti premetto che comprerei un vintage come anche un moderno. Non faccio differenza nel senso che quando un pezzo fa battere il cuore e la mente conta poco l’età. Grazie mille per i tuoi servizi e continua così.
Il meglio di sé mi sembra Cartier lo dia sugli orologi di forma
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi concordo in pieno!!!
Orologi classici da sogno
Ciao Marco. Complimenti come sempre. Vorrei porti un quesito ma non so dove scrivere. Perdonami se vado fuori tema, ma vorrei una tua opinione su un marchio. Laine Watch. Grazie a presto
Ho dato una occhiata al sito. Marchio forse troppo giovane.
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi quindi non si sa come sono? Peccato, dalle foto sembrano veramente belli
@@lucagatti1071 io non so come sono, non ho visto tutti gli orologi del mondo, e dal sito non si può giudicare, lo stile è bello, i maestri di costui sono i migliori, ma già mi butta male che non vedo nulla sui calibri. I prezzi sembrano troppo bassi per certe lavorazione, e non mi fa pensare bene .
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi il dubbio sui prezzi è venuto anche a me.
@@TempoeMisuraMarcoBeltrandi grazie della tua disponibilità. Come sempre il top
Salve ....ma del santos non diciamo nulla ....
Ho detto quando è nato e come. Non mi sembra altro da aggiungere.
Se posso dare un consiglio, farei a meno di nomi e date tanto non interessano a nessuno
Sono essenziali, se si fa una storia.