Non ricordo la data di quel giorno e neppure il periodo, ma ciò che mai dimenticherò è la sensazione di gloria provata. Quando arrivi in quei posti, ti rendi conto di quanto tutto sia perfetto e ineguagliabile, di quanto ogni singolo elemento sia stato indispensabile alla creazione di quel capolavoro. Ogni singolo filo d’erba, ogni fiore, ogni sasso, ogni fiocco di neve hanno contribuito alla nascita di un paradiso placido e imponente. Il piccolo essere umano non può far altro che essere sopraffatto da un senso di turbamento e devozione, di riconoscenza e commozione. Tra un respiro e l’altro, passo dopo passo, schiacciati dalla fatica dell’ascesa, ci si lascia annichilire da un tripudio di colori, suoni e profumi. Una foto o un filmato non possono certo rendere giustizia, ciò che fanno è rubare una bellezza plasmata da milioni di anni di evoluzioni e cambiamenti e restituire un falso d’autore bidimensionale e spoglio di magia. Un video rimarrà sempre identico a se stesso nei secoli a venire, nulla muterà, né i colori, né le stagioni. E’ un ladro di emozioni che priva lo spettatore del calore di un raggio di sole, della carezza di un soffio di vento, dell’affanno della salita, dell’odore della terra. Avidamente cattura con il suo occhio la sola apparenza, incapace di far emergere la sostanza. La sostanza la si vive, non la si può immortalare. Dati tecnici/informativi - PARTENZA: Lago Fontana Bianca, Val D’Ultimo. - ARRIVO: idem - DISLIVELLO POSITIVO: 680 metri, circa - DISLIVELLO NEGATIVO: idem - LUNGHEZZA: giro ad anello di circa 11 km. - PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Canziani (2562 m.l.m) sul Lago Verde - I 4 LAGHI (IN REALTA’ 5, IL PENULTIMO E’ UN DI PIU’…): Lago Fontana Bianca, Lago Verde (sovrastato da Cima Sternai), Lago Lungo, Lago dei Pescatori. Prima del Lago dei Pescatori, si trova il quinto laghetto, ora riportato su Maps col nome di “Oberweissbrunnsee” (tadotto: lago superiore della Malga Weissbrunn), ai tempi menzionato come “Wasserfallsee (Lago della Cascata). In realtà, sono nomi messi un po’ a cazzo dagli utenti Google. Non è dato sapere quale sia il suo nome - e se davvero lo abbia.
Scrivi troppo bene. Grazie per le immagini bidimensionali. Preferisco vederle in foto e video piuttosto che non vederle. Posso capire non sia emozionante come vedere il luogo con i propri occhi, non sentirne il profumo e non sentirne i suoni, ma.....senza un elicottero non ci arriverei mai. Col cavolo che mi faccio 11 km di scarpinata 😁😁😅
Pensare che un tempo anche Venere e Marte erano così, ma i nostri antenati li hanno consumati con la sovrappopolazione.. e anche questo pianeta seguirà la stessa sorte. Godiamocelo finché ci sta.
Mi chiedo quanto peso possa sorreggere la crosta terrestre prima di collassare... Tra la presenza invadente dei bipedi umani e tutto quello che hanno edificato, chissà che non ci ritroveremo presto nel nucleo a far compagnia al magma! 😀
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Non ricordo la data di quel giorno e neppure il periodo, ma ciò che mai dimenticherò è la sensazione di gloria provata.
Quando arrivi in quei posti, ti rendi conto di quanto tutto sia perfetto e ineguagliabile, di quanto ogni singolo elemento sia stato indispensabile alla creazione di quel capolavoro.
Ogni singolo filo d’erba, ogni fiore, ogni sasso, ogni fiocco di neve hanno contribuito alla nascita di un paradiso placido e imponente.
Il piccolo essere umano non può far altro che essere sopraffatto da un senso di turbamento e devozione, di riconoscenza e commozione. Tra un respiro e l’altro, passo dopo passo, schiacciati dalla fatica dell’ascesa, ci si lascia annichilire da un tripudio di colori, suoni e profumi.
Una foto o un filmato non possono certo rendere giustizia, ciò che fanno è rubare una bellezza plasmata da milioni di anni di evoluzioni e cambiamenti e restituire un falso d’autore bidimensionale e spoglio di magia.
Un video rimarrà sempre identico a se stesso nei secoli a venire, nulla muterà, né i colori, né le stagioni. E’ un ladro di emozioni che priva lo spettatore del calore di un raggio di sole, della carezza di un soffio di vento, dell’affanno della salita, dell’odore della terra. Avidamente cattura con il suo occhio la sola apparenza, incapace di far emergere la sostanza.
La sostanza la si vive, non la si può immortalare.
Dati tecnici/informativi
- PARTENZA: Lago Fontana Bianca, Val D’Ultimo.
- ARRIVO: idem
- DISLIVELLO POSITIVO: 680 metri, circa
- DISLIVELLO NEGATIVO: idem
- LUNGHEZZA: giro ad anello di circa 11 km.
- PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Canziani (2562 m.l.m) sul Lago Verde
- I 4 LAGHI (IN REALTA’ 5, IL PENULTIMO E’ UN DI PIU’…): Lago Fontana Bianca, Lago Verde (sovrastato da Cima Sternai), Lago Lungo, Lago dei Pescatori. Prima del Lago dei Pescatori, si trova il quinto laghetto, ora riportato su Maps col nome di “Oberweissbrunnsee” (tadotto: lago superiore della Malga Weissbrunn), ai tempi menzionato come “Wasserfallsee (Lago della Cascata). In realtà, sono nomi messi un po’ a cazzo dagli utenti Google. Non è dato sapere quale sia il suo nome - e se davvero lo abbia.
Scrivi troppo bene. Grazie per le immagini bidimensionali. Preferisco vederle in foto e video piuttosto che non vederle. Posso capire non sia emozionante come vedere il luogo con i propri occhi, non sentirne il profumo e non sentirne i suoni, ma.....senza un elicottero non ci arriverei mai. Col cavolo che mi faccio 11 km di scarpinata 😁😁😅
Happy BDay!!!
Pensare che un tempo anche Venere e Marte erano così, ma i nostri antenati li hanno consumati con la sovrappopolazione.. e anche questo pianeta seguirà la stessa sorte.
Godiamocelo finché ci sta.
Mi chiedo quanto peso possa sorreggere la crosta terrestre prima di collassare... Tra la presenza invadente dei bipedi umani e tutto quello che hanno edificato, chissà che non ci ritroveremo presto nel nucleo a far compagnia al magma! 😀
@@NailaNails bella questa, vedo che siamo entrambi molto critici e schifati verso i nostri simili bipedi.