Grazie Federico. Questo significa per davvero fare critica cinematografica ! Sei uno delle poche luci nel sonno della ragione che ottenebra questo mondo ormai alla fine.
Vediamo se Spilberg girera’ un documentario di un campo profughi o di un ospedale a Gaza dopo che e’ appena passata l’IDF. Credo che non fara’ fatica a trovare bambini sgomenti, da colorare di rosso.
Per ora pure lui , silenzio totale Come sta in silenzio gente come Springsteen, Woody Allen , mr FB , Scarlett Johansson , Paul Simon ecc ecc Gente che è conosciuta da miliardi di persone
Grazie grazie grazie! Sono anche io un critico cinematografico, e sono vivo. Il parere di Mel Brooks su "La vita è bella" è assolutamente condivisibile e c'è ne sarebbe ancora da dire...😅
Ho ascoltato la trasmissione mentre "passeggiava" il cane. Questa sera la rivedo con calma per prendere nota di libri, autori, film. Interessantissimo, complimenti e grazie. Li condivido subito agli amici ❤
Bravo , non ho parole sul silenzio che ci hai ricordato Federico sui ns. Intellettuali. E anch'io come essere umano mi vergogno di tanta complicità dell'Italia nel massacro di queste guerre . Non possiamo guardare indifferenti all'odio dilagante. Un abbraccio a te a voi di ottolina❤❤❤❤
Ottimo video come sempre, grazie! Sui Pogrom di inizio '900 non conosco film, però l'inizio di "Fievel sbarca in America" mostra bene l'esodo degli ebrei askenaziti dall'est Europa. Un altro film sull'olocausto che trovo invece straordinario è "Train de vie" di Radu Mihăileanu. A differenza che con Benigni l'utilizzo l'utilizzo di una narrazione favolistica/fantastica leggera serve a mio parere a sottolineare l'incapacità di poter raccontare l'orrore, orrore enfatizzato così dal finale e spiattellato allo spettatore senza spettacolarizzazione. Meravigliosa la scena con gli zingari.
Mi pare che anche i coraggiosissimi e avanzatissmi di Ottolina TV abbiano timore di affrontare il problema del revisionismo storico bollato come "negazionismo". Del cinema non mi interesso: è per definizione finzione, al massimo "verosimile" ma non "vero" come dovrebbe essere la storia, la scienza, la filosofia... Ma come si può arrivare al vero se la ricerca del vero non è libera? In Germania, per aver scrtto un libro su questo tema si scontano 12 anni anni di carcere, per averlo solo letto e prestato, senza condividerne il contenuto, addirittura 9 mesi di carcere.. Qui - a mi avviso - l'orrore non è l'Olocausto, ma il fatto che non vi sia piena libertà di indagarlo... Chi può avere timore della Verità, quale che sia? Ho smesso di interessarmi dell'argomento, quando mi sono reso conto che non esiste la libertà di potersene interessare. Sono più preciso: la storia dei campi di concentramento non è mai stata oggetto del mio campo professionale (filosofia del diritto), ma la piena libertà di potersene occupare, lo è certamente. Le tesi storiografiche peraltro sono precostituite e l'adesione ad esse è imposto dalla legge penale... Sia ben chiaro: non è nessuna riluttanza ad accettare ciò che è e non faccio nessuna apologia di crimini. Il "negazionismo" che mi è stato addebitato - termine che consisdero in generale diffamatorio, denigratorio, intimidatorio, demonizzante - consiste nel ritenere che la ricerca storica debba essere libera, ed il vero o il falso debba risultare dal libero contraddittorio di chi alla questione voglia dedicare il proprio tempo. Non credo all'esistenza dei campi di concentramento e di prigionia? Ma vi sono sempre stati nella storia... I peggiori che io oggi conosco si trovano in Israele... Di quei pochi libri che lessi sul revisionismo storico le problematiche era tre: 1°) Il numero dei sei milioni: fragili le correnti tesi ed argomentazion; 2°) l'esistenza delle camere a gas: presupposta e mai provata; 3°) la questione della intenzionalità dello sterminio: decisamente la più importante e decisiva, ma su cui non mi pare si sia mai venuti a capo... Guarda caso, una simile "intenzionalità" la troviamo per il genocidio palestinese in atto, del quale non si può certo a me rimproverare di non denunciarlo in pratica ogni giorno, ed è tutta "ebraica". Qui occorre una parentesi: cosa è ebraismo/giudaismo, e cosa è sionismo? L'uno include l'altro? Il mio riferimento filosofico è Gilad Atzmon. Ciò che però trovo curioso è che questa intenzionaltà ebraica dello sterminio la si trova fin dal 1882, anno da cui anche il citato Ilan Pappe fa iniziare il "confltto" Israele palestinese... Ho messo tra virgolette "conflitto" perchè in un convegno romano (boicottato dagli ebrei romani) fu lo stesso Ilan Pappe in risposta ad una domanda a negare validità a questo termine, in quanto presuppone una "dualità" a fronte della "unilateralità" della invasione sionista della Palestina... E si badi: nel 1882 non erano nati ancora né Hitler né Mussolini, che poi vengono associati alla possibiltà concettuale dell'idea di Olocausto... Se prendiamo la storia dell'unità d'Italia, e del mito dei Mille, scopriamo di essere stati ingannati da un storiografia ufficiale... Siamo sicuri che la stessa storiografia, ufficiale, accademica, paludata non possa essere costruita (in modo più sofisticato) sotto la spinta degli stessi intendimenti degli articoli giornalistici? Quale il rimedio per attingere alla Verità, almeno a rispetto quello che ci riguarda, avendo ognuno una Verità diversa da quella dell'altro? La libertà della ricerca! Appunto quella che non c'è!
Io invece mi interesso di Cinema perché per gran parte, con poche eccezioni, è strumento significativo di soft power. E in quanto tale c'è bisogno di qualcuno che lo smascheri.
@@federicogreco Non ho detto che non ci si possa interessare al cinema... Io stesso la sera giro con il telecomando alla ricerca di quanche ora di distrazione... E spesso mi accorgo del contenuto ideologico e manipolativo dei film, ed appena me ne accorgo giro canale... Non mi distraggo più, ma mi ***. Non ho però la pazienza che ha il nostro bravo amico del video, che ha fatto un eccellente lavoro... Non è però il mio lavoro... Io mi interesso del "vero", non del "verosimile".... E come ho cercato di dire è assai percoloso interessarsi del "vero"... Hilberg? Ho tradotto in parte un libro dal tedesco con il titolo: "Il gigante dai piedi di argilla", ed è effettivamente il "più eminente": figuriamoci gli altri! Lo stesso Finkelstein definisce i libri sull'Olocausto per po più "paccottiglia da supermercato"... Insomma, la mia impressione che sia stato creato un ggantesco Mito per poterci dominare e controllare meglio... Non diversamente dal Vaccino...
Esiste un film se non sui pogrom quanto meno sull'isolamento degli Ebrei nella Polonia prima della Shoah: "Austeria", di Kawalerowicz, del 1982. L'ho visto in Polonia, è bellissimo!
La ringrazio moltissimo ... Tanti lati oscuri per i profani di cinema e propaganda come me , da approfondire ... Ma che oggi dopo tanti anni di vita vissuta trovo interessantissimo rivisitare almeno mentalmente i lati di quei film e di quelle critiche . Confesso che già prima di tutte queste orribili guerre attuali avevo avuto il sentore di tanta falsità gestita dalla propaganda . Etc. Grazie ancora.
A proposito di narrazioni dimenticate o poco conosciute sulla Shoa, mi permetto di consigliare un paio di film del regista romeno Radu Jude: Țara moartă (La nazione morta) e Îmi este indiferent daca în istorie vom intra ca barbari (Non mi interessa se passeremo alla storia come barbari). Jean-Luc Godard, che aveva molti difetti ma non era certo uno stupido, quando venne a sapere che Spielberg stava preparando un film sullo sterminio nazista degli ebrei, si mosse dietro le quinte per sabotare il progetto e scongiurare la spettacolarizzazione di quell'orrore, purtroppo senza successo. I francesi della Nouvelle Vague erano particolarmente sensibili a questi temi anche a causa dell'influenza del loro mentore André Bazin e della sua concezione ontologica dell'immagine cinematografica, però mi viene da chiedermi cosa ne pensasse Jacques Rivette, che all'epoca di Kapo si scandalizzò per un breve movimento di macchina, di una roba come Bastardi senza gloria...
Immensamente DENSO!!... Dovrò riguardarmelo almeno un paio di volte. Il VENTILATORE è una garanzia, quando compare LUI è come il monolite di Kubrick. 😊👍👍👍
Grazie infinite per questi Suoi video. Nel cinema italiano c'è stata la stessa reticenza a parlare della Shoah che si registrò in letteratura da parte degli ambienti culturali legati al PCI?
😢Non sentirti solo rispetto al fatto che non stai facendo niente per il sangue degli innocenti, che sgorga dalle terre citate. Almeno tu ne parli pubblicamente in base alle tue competenze. E non è di poco conto. Molti moltissimi di noi vive, invece,una frustrazione ed un senso di impotenza che è assimilabile ad una pentola a pressione chiusa con il gas perennemente acceso. Non so chi sta peggio. Grazie, in ogni caso.
A quando un film dal libro "Occhio per occhio" dell'ebreo americano John Sack , sul massacro di civili tedeschi etnici (in quanto tali )nel lager di Schwientochlowitz in Polonia a fine 1945, ad opera degli ebrei capeggiati da tale Solomon Morel, che poi, fuggito nell' "entità", proseguì il lavoro sui palestinesi ?
Come farsi demonetinzzare il video, per altro ottima relazione ed ottimi rimandi per approfondire ed accrescere conoscenza sul popolo eletto. Viva la libertà di pensiero e di divulgazione.
Spesso, si accomuna l'olocausto alla miseria intesa come povertà di umanesimo. Mentre seguivo la critica alle pellicole che ne racconta le varie sfaccettature, sempre molto interessanti, più di una volta mi è venuto in mente, un capolavoro di film, a mio avviso, che è Pasqualino settebellezze. Anche se il protagonista non è ebreo, il filo rosso appare evidente, il copione simile. Quando la miseria prende il sopravvento sulla ragione, non guarda se di fronte si trova un ebreo o un napoletano, ma qualcuno su cui scaricare le proprie meschinità.
ottimo excursus, ma mi permetto una piccola correzione: a Norman Finkelstein non è mai stato proibito "di entrare nel suo Paese", in quanto Norman è un cittadino statunitense che non ha mai chiesto la cittadinanza israeliana e non ha mai avuto intenzione di farlo. Pensare che un ebreo debba per forza essere cittadino israeliano finisce, per quanto ovviamente in qusto caso involontariamente, per rinforzare la retorica israeliano di essere lo "stato nazione di TUTTI gli ebrei".
intanto il motivo principale della deportazione ebraica non era ne politico (quando mai?) ne razziale ma esclusivamente propagandistico, era facilissimo istigare odio verso gli ebrei che erano i primi ad insidiare il concetto di superiorità di razza, era la chiave per deresponsabilizzarsi dal razzismo degli stessi nazisti, non furono neanche i primi a farlo. Inoltre sarebbe da ricordare che nei campi di lavoro e sterminio gli ebrei non erano neppure 1/3, e molti di loro accusati di ebraismo neanche lo erano. Il problema è che si parla almeno al 90% solo di loro, ponendo di per se le basi per nuovo antisemitismo. Sarebbe ora di parlare soprattutto degli altri 2/3 visto che non solo erano la maggioranza ma anche diretti dissidenti politici oltre a prigionieri, per questo anche l'associazione al comunismo.
dettagliato e documentato, come al tuo solito. Un solo dubbio (senza pretese, non sono un critico cinematografico): non è che l'idea delle gemelline (assenti nel romanzo di King) a Kubrick venne da GIULIETTA DEGLI SPIRITI di Fellini (per il quale film F. trasse spunti da Mario Bava e al quale film Argento molto si ispirò per la scenografia e i colori del suo splendido SUSPIRIA)? Grazie
Vedo che youtube ha aggiunto un avviso da wikipedia sotto il video di Federico. È come far commentare ai me contro te (con tutto il rispetto) il Simposio di Platone.
Ho messo il like , ma le conclusioni che ne ho tratto sono: Jerry Lewis, Chomsky , Kubrik, Marx Carlo , o Groucho.... dai, hanno una marcia in più. Magari molti la usano nel peggiore dei modi, ma sono geniali. E adesso lapidatemi...
L'unico olocausto di cui si parla costantemente, libri, TV e media, è quello che viene venduto strumentalmente, e da una settantina d'anni a questa parte. Si vende il senso di colpa generalizzato, a tutti coloro i quali sono privi di una connessione, anche semplicemente simbolica, con il (solo) passato dell'olocausto. Lo scopo è quello di indurre ad una perenne compensazione, per giustificare, nel presente, e nel futuro, qualsiasi azione di stati, e di singoli individui. Stati ed individui che possono (invece) dimostrare di avere una connessione con l'olocausto, anche semplicemente simbolica. PS Minuto 9.33, Jewis si pronuncia "giuish", mentre alla pronuncia "gius"... si ottiene un succo, una spremuta.
Assuefazione, disgusto, stordimento o manifestazione, ogni volta che guardo un filmato che riprende un atto violento reale, dal drone che punta un soldato in Ucraina, alle immagini da Gaza, per non parlare di quelle della Shoah che descrivi qui. L'effetto emotivo non è mai univoco, semmai se esiste un qualcosa che ritengo permanga sempre, e quella sensazione di essere uno spettatore che per sua natura è eletto ad essere inerme, silente. Ecco anche se il cinema fosse davvero buono mi rimane il terrore che è proprio grazie al renderci spettatori che possono permettersi tutti questi massacri, ma poi penso ai giornalisti massacrati dall'Idf a Gaza, e un po' mi ricredo, ma non so fino a che punto. È forse il cinema il peggior nemico della nostra coscienza, perché ci allena ad accettare in silenzio certe immagini?
È una riflessione dolorosa che faccio in continuazione visto che anche io faccio cinema e, come dice qualcuno, "Da un grande potere deriva una grande responsabilità".
Il cartone animato "Fievel sbarca in America" inizia proprio con un pogrom zarista. È per sfuggire alla violenza dei gatti-cosacchi che la famiglia del topolino Fievel emigra in America, dove si illude non esistano gatti. È l'unico film di mia conoscenza che parli di pogrom.
In ogni caso il nero è l'unica "vittima" a morire. Torrance è il carnefice. Ma secondo me la lettura più verosimile è o quella relativa ai nativi americani o a tutti i genocidi del Novecento.
@@federicogrecobeh possiamo supporre che sia morto dato che fino a quel momento le stragi le aveva sempre compiute ma in quell’occasione moglie e figlio si salvano e all’Overlock non ci sarà nessuna strage familiare
Scoprii il film di Scorsese “Re per una notte” perché all’interno c’era una specie di cameo in cui compariva il gruppo che più ho amato da ragazzino: The Clash!
Grazie Federico, anche se spesso non sono d'accordo con le tue opinioni ritengo che sei uno di quelli su questa piattaforma che più conosce quello di cui sta parlando. Ci tengo solo a dire che tra tutti quelli che hai citato, secondo me, quello che più descrive meglio gli orrori di questo mondo (oltre Lanzmann con Shoah) è proprio Lav Diaz. Mi chiedo come mai non hai citato la critica di Lanzmann a Spielberg ma avrai avuto le tue ragioni
Jud Süß di Harland del 1940 non e' affatto un pessimo film. Purtroppo nel suo genere e' un film magistrale che fu visto con entusiasmo da milioni di tedeschi e non era raro che alla fine della proiezioni alcuni degli spettatori si abbandonassero ad azioni di "rivalsa" contro gli ebrei. Per molti versi segna il picco dell'azione propagandistica di Goeebbels
Hai ragione, ma il mio commento sul film era volutamente non cinematografico ma di pancia, visto il tema che tratta e l'obiettivo che si poneva. L'unica cosa che mi sono sentito di dire a suo favore è un dato oggettivo, che appunto è stato visto da 20 milioni di tedeschi. Ma mi rifiuto di entrare nei dettagli :)
@@federicogreco Capisco il tuo approccio. Resta comunque il dato di fatto che tecnicamente il film e' fatto molto bene e consegue egregiamente il suo scopo di fondo, ingenerare odio. In questa prospettiva e' un film degno di essere analizzato e studiato nel tentativo di capire i motivi per cui sia cosi' efficace
@@nicolagianaroli2024 vero, è quello che ho detto infatti per il film della Riefensthal ma in quel caso è "solo" propaganda che "si limita" a raccontare il raduno di Norimberga. Magari un giorno mi tappo il naso e lo analizzo, Suss.
Non ti ho ancora risposto.... L'avevo fatto in maniera articolata ma si cancellò per sbaglio! Ci riprovo prossimamente. Non ho ancora ascoltato ma faccio due titoli a cui sono affezionato: IL PONTE e VA E VEDI.
@@federicogreco A parte questi dettagli, credo che questo sia il tuo video più bello, fin ora. Ho apprezzato tantissimo tutti gli altri, ma qui ti sei superato...complimenti!!!
Non capisco niente di cinema. il video è interessante ma non capisco l'accostamento di due libri autobiografici, e definiti falsi, con "I volenterosi carnefici di Hitler" di Goldhagen. Questo non è un libro autobiografico, l'autore non riporta niente di inventato. E' stato contestato da alcuni storici, ma solo per quanto riguarda le conclusioni a cui arriva, che possono essere soggettive, ma sicuramente non lo si può definire "fasullo"
Grazie Federico. Questo significa per davvero fare critica cinematografica ! Sei uno delle poche luci nel sonno della ragione che ottenebra questo mondo ormai alla fine.
Vediamo se Spilberg girera’ un documentario di un campo profughi o di un ospedale a Gaza dopo che e’ appena passata l’IDF. Credo che non fara’ fatica a trovare bambini sgomenti, da colorare di rosso.
A quando inoltre un "Giorno della Memoria" anche per slavi, comunisti, zingari, rom, malati mentali etc?
non c'è neanche bisogno di colorarli di rosso, sanguinano talmente tanto che sono già rossi
Per ora pure lui , silenzio totale
Come sta in silenzio gente come Springsteen, Woody Allen , mr FB , Scarlett Johansson , Paul Simon ecc ecc
Gente che è conosciuta da miliardi di persone
Standing ovation
❤
lezioni di storia e di cinema assieme, imperdibile.
Questo è fare critica cinematografica.
Infinitamente grazie per questo video. Come hanno già detto altri, è talmente denso che dovrò rivederlo e "studiare" le fonti citate.
è la stessa cosa che ho pensato io, dopo aver riavviato più volte il video.
In troppi sottovalutano la totale centralità del tema negli ultimi 70 anni. Grazie e COMPLIMENTI
O e stato voluto che succedesse o non e mai avvenuto
50 minuti di applausi! Eccellente👏👏👏👋👋👋 Bravo Federico!
Grazie grazie grazie! Sono anche io un critico cinematografico, e sono vivo. Il parere di Mel Brooks su "La vita è bella" è assolutamente condivisibile e c'è ne sarebbe ancora da dire...😅
Ho ascoltato la trasmissione mentre "passeggiava" il cane. Questa sera la rivedo con calma per prendere nota di libri, autori, film. Interessantissimo, complimenti e grazie. Li condivido subito agli amici ❤
Bravo , non ho parole sul silenzio che ci hai ricordato Federico sui ns. Intellettuali. E anch'io come essere umano mi vergogno di tanta complicità dell'Italia nel massacro di queste guerre . Non possiamo guardare indifferenti all'odio dilagante. Un abbraccio a te a voi di ottolina❤❤❤❤
Ottimo video come sempre, grazie!
Sui Pogrom di inizio '900 non conosco film, però l'inizio di "Fievel sbarca in America" mostra bene l'esodo degli ebrei askenaziti dall'est Europa.
Un altro film sull'olocausto che trovo invece straordinario è "Train de vie" di Radu Mihăileanu. A differenza che con Benigni l'utilizzo l'utilizzo di una narrazione favolistica/fantastica leggera serve a mio parere a sottolineare l'incapacità di poter raccontare l'orrore, orrore enfatizzato così dal finale e spiattellato allo spettatore senza spettacolarizzazione. Meravigliosa la scena con gli zingari.
Mi pare che anche i coraggiosissimi e avanzatissmi di Ottolina TV abbiano timore di affrontare il problema del revisionismo storico bollato come "negazionismo". Del cinema non mi interesso: è per definizione finzione, al massimo "verosimile" ma non "vero" come dovrebbe essere la storia, la scienza, la filosofia... Ma come si può arrivare al vero se la ricerca del vero non è libera? In Germania, per aver scrtto un libro su questo tema si scontano 12 anni anni di carcere, per averlo solo letto e prestato, senza condividerne il contenuto, addirittura 9 mesi di carcere.. Qui - a mi avviso - l'orrore non è l'Olocausto, ma il fatto che non vi sia piena libertà di indagarlo... Chi può avere timore della Verità, quale che sia? Ho smesso di interessarmi dell'argomento, quando mi sono reso conto che non esiste la libertà di potersene interessare. Sono più preciso: la storia dei campi di concentramento non è mai stata oggetto del mio campo professionale (filosofia del diritto), ma la piena libertà di potersene occupare, lo è certamente. Le tesi storiografiche peraltro sono precostituite e l'adesione ad esse è imposto dalla legge penale... Sia ben chiaro: non è nessuna riluttanza ad accettare ciò che è e non faccio nessuna apologia di crimini. Il "negazionismo" che mi è stato addebitato - termine che consisdero in generale diffamatorio, denigratorio, intimidatorio, demonizzante - consiste nel ritenere che la ricerca storica debba essere libera, ed il vero o il falso debba risultare dal libero contraddittorio di chi alla questione voglia dedicare il proprio tempo. Non credo all'esistenza dei campi di concentramento e di prigionia? Ma vi sono sempre stati nella storia... I peggiori che io oggi conosco si trovano in Israele... Di quei pochi libri che lessi sul revisionismo storico le problematiche era tre: 1°) Il numero dei sei milioni: fragili le correnti tesi ed argomentazion; 2°) l'esistenza delle camere a gas: presupposta e mai provata; 3°) la questione della intenzionalità dello sterminio: decisamente la più importante e decisiva, ma su cui non mi pare si sia mai venuti a capo... Guarda caso, una simile "intenzionalità" la troviamo per il genocidio palestinese in atto, del quale non si può certo a me rimproverare di non denunciarlo in pratica ogni giorno, ed è tutta "ebraica". Qui occorre una parentesi: cosa è ebraismo/giudaismo, e cosa è sionismo? L'uno include l'altro? Il mio riferimento filosofico è Gilad Atzmon. Ciò che però trovo curioso è che questa intenzionaltà ebraica dello sterminio la si trova fin dal 1882, anno da cui anche il citato Ilan Pappe fa iniziare il "confltto" Israele palestinese... Ho messo tra virgolette "conflitto" perchè in un convegno romano (boicottato dagli ebrei romani) fu lo stesso Ilan Pappe in risposta ad una domanda a negare validità a questo termine, in quanto presuppone una "dualità" a fronte della "unilateralità" della invasione sionista della Palestina... E si badi: nel 1882 non erano nati ancora né Hitler né Mussolini, che poi vengono associati alla possibiltà concettuale dell'idea di Olocausto... Se prendiamo la storia dell'unità d'Italia, e del mito dei Mille, scopriamo di essere stati ingannati da un storiografia ufficiale... Siamo sicuri che la stessa storiografia, ufficiale, accademica, paludata non possa essere costruita (in modo più sofisticato) sotto la spinta degli stessi intendimenti degli articoli giornalistici? Quale il rimedio per attingere alla Verità, almeno a rispetto quello che ci riguarda, avendo ognuno una Verità diversa da quella dell'altro? La libertà della ricerca! Appunto quella che non c'è!
Io invece mi interesso di Cinema perché per gran parte, con poche eccezioni, è strumento significativo di soft power. E in quanto tale c'è bisogno di qualcuno che lo smascheri.
@@federicogreco Non ho detto che non ci si possa interessare al cinema... Io stesso la sera giro con il telecomando alla ricerca di quanche ora di distrazione... E spesso mi accorgo del contenuto ideologico e manipolativo dei film, ed appena me ne accorgo giro canale... Non mi distraggo più, ma mi ***. Non ho però la pazienza che ha il nostro bravo amico del video, che ha fatto un eccellente lavoro... Non è però il mio lavoro... Io mi interesso del "vero", non del "verosimile".... E come ho cercato di dire è assai percoloso interessarsi del "vero"... Hilberg? Ho tradotto in parte un libro dal tedesco con il titolo: "Il gigante dai piedi di argilla", ed è effettivamente il "più eminente": figuriamoci gli altri! Lo stesso Finkelstein definisce i libri sull'Olocausto per po più "paccottiglia da supermercato"... Insomma, la mia impressione che sia stato creato un ggantesco Mito per poterci dominare e controllare meglio... Non diversamente dal Vaccino...
@@AntonioCaracciolo-g4b ma certo, non era un giudizio. Solo per sottolineare il potere aberrante del cinema.
@@AntonioCaracciolo-g4bSignor Caracciolo,volevo complimentarmi con lei!
Analisi intelligente e fuori dagli schemi 👏
Buona serata.
@@RenataDeNora concordo
Bellissima puntata, bravissimo Federico🎉
Esiste un film se non sui pogrom quanto meno sull'isolamento degli Ebrei nella Polonia prima della Shoah: "Austeria", di Kawalerowicz, del 1982. L'ho visto in Polonia, è bellissimo!
Grazie
Grazie Federico 👏👏👏 che puntata!! ..peccato non sia durata ancora 3 ore e mezza 😍
Ma quant'è bello sto canale!
Guardato e riguardato. Una puntata da incorniciare. Bravo👏👏👏👏👏👏👏
Già 17 puntate? Come vola il tempo quando ci si diverte..❤❤❤
Grazie.
Ho imparato veramente tanto
Sono grato a Dio per l’esistenza di questo format di Ottolina. Anche se non esiste.
forse..
Il format o dio?
52 minuti di applausi 👏 👏 👏
Puntata eccezionale. Grazie
Grazie Maestro
Yeennk guerrafondai 😢😢😢 avete distrutto intere generazioni
Nelson mandela : quando due stati confinanti sono in guerra, uno dei due e' stato visitato dagli USA .
dietro gl iUSA c'e' il Popolo eletto e dietro di esso,c'e' i lDemonio in corna e coda
@@robertobartoli1106no, tutti e due
50 minuti spesi come si deve. Grazie
Penso che potrei ascoltarlo anche per 4 ore.
Grazie.
❤
Ottimo percorso analitico che fa riflettere, bravi!
Straordinario sto contenuto!!!
Davvero interessante. Grazie
Imperdibile fonte di riflessione (grazie)
Puntata incredibile.
La ringrazio moltissimo ...
Tanti lati oscuri per i profani di cinema e propaganda come me , da approfondire ... Ma che oggi dopo tanti anni di vita vissuta trovo interessantissimo rivisitare almeno mentalmente i lati di quei film e di quelle critiche .
Confesso che già prima di tutte queste orribili guerre attuali avevo avuto il sentore di tanta falsità gestita dalla propaganda . Etc.
Grazie ancora.
Grazie mille :-) come cinefilo amatoriale adoro la tua rubrica 🤗🤗🤗
Grazie , semplicemente grazie .❤
Un monumento di 52 minuti.
Bravo Federico.Ti ascolterei per ore.
A proposito di narrazioni dimenticate o poco conosciute sulla Shoa, mi permetto di consigliare un paio di film del regista romeno Radu Jude: Țara moartă (La nazione morta) e Îmi este indiferent daca în istorie vom intra ca barbari (Non mi interessa se passeremo alla storia come barbari).
Jean-Luc Godard, che aveva molti difetti ma non era certo uno stupido, quando venne a sapere che Spielberg stava preparando un film sullo sterminio nazista degli ebrei, si mosse dietro le quinte per sabotare il progetto e scongiurare la spettacolarizzazione di quell'orrore, purtroppo senza successo.
I francesi della Nouvelle Vague erano particolarmente sensibili a questi temi anche a causa dell'influenza del loro mentore André Bazin e della sua concezione ontologica dell'immagine cinematografica, però mi viene da chiedermi cosa ne pensasse Jacques Rivette, che all'epoca di Kapo si scandalizzò per un breve movimento di macchina, di una roba come Bastardi senza gloria...
Immensamente DENSO!!... Dovrò riguardarmelo almeno un paio di volte. Il VENTILATORE è una garanzia, quando compare LUI è come il monolite di Kubrick. 😊👍👍👍
Dedicherò una puntata al cinema che racconta i ventilatori. Giuro! :)
@@federicogreco 🤣
Grazie infinite per questi Suoi video. Nel cinema italiano c'è stata la stessa reticenza a parlare della Shoah che si registrò in letteratura da parte degli ambienti culturali legati al PCI?
😢Non sentirti solo rispetto al fatto che non stai facendo niente per il sangue degli innocenti, che sgorga dalle terre citate. Almeno tu ne parli pubblicamente in base alle tue competenze. E non è di poco conto. Molti moltissimi di noi vive, invece,una frustrazione ed un senso di impotenza che è assimilabile ad una pentola a pressione chiusa con il gas perennemente acceso. Non so chi sta peggio. Grazie, in ogni caso.
A quando un film dal libro "Occhio per occhio" dell'ebreo americano John Sack , sul massacro di civili tedeschi etnici (in quanto tali )nel lager di Schwientochlowitz in Polonia a fine 1945, ad opera degli ebrei capeggiati da tale Solomon Morel, che poi, fuggito nell' "entità", proseguì il lavoro sui palestinesi ?
INTERESSANTE DAVVERO.
BRAVO👍👍👍👍👍
Come farsi demonetinzzare il video, per altro ottima relazione ed ottimi rimandi per approfondire ed accrescere conoscenza sul popolo eletto. Viva la libertà di pensiero e di divulgazione.
Spesso, si accomuna l'olocausto alla miseria intesa come povertà di umanesimo.
Mentre seguivo la critica alle pellicole che ne racconta le varie sfaccettature, sempre molto interessanti, più di una volta mi è venuto in mente, un capolavoro di film, a mio avviso, che è Pasqualino settebellezze.
Anche se il protagonista non è ebreo, il filo rosso appare evidente, il copione simile.
Quando la miseria prende il sopravvento sulla ragione, non guarda se di fronte si trova un ebreo o un napoletano, ma qualcuno su cui scaricare le proprie meschinità.
Complimenti ....chapeau
ottimo excursus, ma mi permetto una piccola correzione: a Norman Finkelstein non è mai stato proibito "di entrare nel suo Paese", in quanto Norman è un cittadino statunitense che non ha mai chiesto la cittadinanza israeliana e non ha mai avuto intenzione di farlo. Pensare che un ebreo debba per forza essere cittadino israeliano finisce, per quanto ovviamente in qusto caso involontariamente, per rinforzare la retorica israeliano di essere lo "stato nazione di TUTTI gli ebrei".
Vero. Refuso.
intanto il motivo principale della deportazione ebraica non era ne politico (quando mai?) ne razziale ma esclusivamente propagandistico, era facilissimo istigare odio verso gli ebrei che erano i primi ad insidiare il concetto di superiorità di razza, era la chiave per deresponsabilizzarsi dal razzismo degli stessi nazisti, non furono neanche i primi a farlo. Inoltre sarebbe da ricordare che nei campi di lavoro e sterminio gli ebrei non erano neppure 1/3, e molti di loro accusati di ebraismo neanche lo erano. Il problema è che si parla almeno al 90% solo di loro, ponendo di per se le basi per nuovo antisemitismo. Sarebbe ora di parlare soprattutto degli altri 2/3 visto che non solo erano la maggioranza ma anche diretti dissidenti politici oltre a prigionieri, per questo anche l'associazione al comunismo.
Magari questa rubrica durasse 10 ore come un film medio di Lav Diaz, film per altro stupendi!!!
dettagliato e documentato, come al tuo solito. Un solo dubbio (senza pretese, non sono un critico cinematografico): non è che l'idea delle gemelline (assenti nel romanzo di King) a Kubrick venne da GIULIETTA DEGLI SPIRITI di Fellini (per il quale film F. trasse spunti da Mario Bava e al quale film Argento molto si ispirò per la scenografia e i colori del suo splendido SUSPIRIA)? Grazie
Bravissimo ❤
Molto interessante. Bravissimo Federico... l'unica nota negativa è che assomigli troppo a Del Debbio. 😃
Credo che andrò a suicidarmi...
Vedo che youtube ha aggiunto un avviso da wikipedia sotto il video di Federico. È come far commentare ai me contro te (con tutto il rispetto) il Simposio di Platone.
mi sà proprio che d'ora in poi i film sull' olocausto non saranno più garanzia di successo sicuro
Davvero davvero interessante.
A parte il finale, non ho un'opinione così negativa di La Vita è Bella. Semplicemente lo considero un film per bambini sull'olocausto.
Grazie 👍
Lo ascoltato 2 volte e non escludo una terza 👏👏👏
Veramente interessante! Grazie
Video interessantissimo
Puntata molto istruttiva ed interessante
Grazie, molto interessante
Ho messo il like , ma le conclusioni che ne ho tratto sono: Jerry Lewis, Chomsky , Kubrik, Marx Carlo , o Groucho.... dai, hanno una marcia in più. Magari molti la usano nel peggiore dei modi, ma sono geniali. E adesso lapidatemi...
Beh, di ebrei geniali c'è ne sono stati parecchi, ma mai quanto gli italiani, giusto per citare qualcuno....
Ottimo video.
❤
Davvero interessante grazie
Gran lavoro
L'unico olocausto di cui si parla costantemente, libri, TV e media, è quello che viene venduto strumentalmente, e da una settantina d'anni a questa parte. Si vende il senso di colpa generalizzato, a tutti coloro i quali sono privi di una connessione, anche semplicemente simbolica, con il (solo) passato dell'olocausto. Lo scopo è quello di indurre ad una perenne compensazione, per giustificare, nel presente, e nel futuro, qualsiasi azione di stati, e di singoli individui. Stati ed individui che possono (invece) dimostrare di avere una connessione con l'olocausto, anche semplicemente simbolica. PS Minuto 9.33, Jewis si pronuncia "giuish", mentre alla pronuncia "gius"... si ottiene un succo, una spremuta.
Ottimo ottimo ottimo lavoro
grazie!!
Fooorte questa rubrica 👨👩👧👦🍟
.Grazie.........
Assuefazione, disgusto, stordimento o manifestazione, ogni volta che guardo un filmato che riprende un atto violento reale, dal drone che punta un soldato in Ucraina, alle immagini da Gaza, per non parlare di quelle della Shoah che descrivi qui. L'effetto emotivo non è mai univoco, semmai se esiste un qualcosa che ritengo permanga sempre, e quella sensazione di essere uno spettatore che per sua natura è eletto ad essere inerme, silente. Ecco anche se il cinema fosse davvero buono mi rimane il terrore che è proprio grazie al renderci spettatori che possono permettersi tutti questi massacri, ma poi penso ai giornalisti massacrati dall'Idf a Gaza, e un po' mi ricredo, ma non so fino a che punto. È forse il cinema il peggior nemico della nostra coscienza, perché ci allena ad accettare in silenzio certe immagini?
È una riflessione dolorosa che faccio in continuazione visto che anche io faccio cinema e, come dice qualcuno, "Da un grande potere deriva una grande responsabilità".
Favoloso
O è stato voluto apposta che succedesse, oppure non è mai avvenuto
Il cartone animato "Fievel sbarca in America" inizia proprio con un pogrom zarista.
È per sfuggire alla violenza dei gatti-cosacchi che la famiglia del topolino Fievel emigra in America, dove si illude non esistano gatti.
È l'unico film di mia conoscenza che parli di pogrom.
Grazie, mi era sfuggito.
Splendido video ma a dir la verità in Shining mi sembra muoia pure il bianco, nonché sterminatore, Jack Torrence
Magari fosse così semplice. Se era già vivo e quarantenne nel 1921 siamo sicuri che sia morto, nel 1980?
In ogni caso il nero è l'unica "vittima" a morire. Torrance è il carnefice. Ma secondo me la lettura più verosimile è o quella relativa ai nativi americani o a tutti i genocidi del Novecento.
@@federicogrecobeh possiamo supporre che sia morto dato che fino a quel momento le stragi le aveva sempre compiute ma in quell’occasione moglie e figlio si salvano e all’Overlock non ci sarà nessuna strage familiare
Nicholson è solo ibernato. Lo risveglieranno nel futuro come Demolition man.
bravissimo
Mi pare che abbiano cacciato i Kazhari, i russi
Insomma il cinema europeo più che delle (ridicole) repliche della "Cagata Pazzesca" di fantozziana memoria.
Bellissimo
Anche Carlo Mattogno sarebbe una interessante lettura per il tema.
❤❤❤
Scoprii il film di Scorsese “Re per una notte” perché all’interno c’era una specie di cameo in cui compariva il gruppo che più ho amato da ragazzino: The Clash!
Grazie Federico, anche se spesso non sono d'accordo con le tue opinioni ritengo che sei uno di quelli su questa piattaforma che più conosce quello di cui sta parlando. Ci tengo solo a dire che tra tutti quelli che hai citato, secondo me, quello che più descrive meglio gli orrori di questo mondo (oltre Lanzmann con Shoah) è proprio Lav Diaz. Mi chiedo come mai non hai citato la critica di Lanzmann a Spielberg ma avrai avuto le tue ragioni
L'unica ragione è che... Non volevo far durare il video come un film di Lav Diaz 😊
Avrei avuto altre mille cose da dire. La prima versione di montaggio di questa puntata durava un'ora e mezza.
Comunque la premessa al tuo commento è il complimento migliore che si possa fare a qualcuno. La conoscenza è conflitto, come la democrazia, o non è.
Jud Süß di Harland del 1940 non e' affatto un pessimo film. Purtroppo nel suo genere e' un film magistrale che fu visto con entusiasmo da milioni di tedeschi e non era raro che alla fine della proiezioni alcuni degli spettatori si abbandonassero ad azioni di "rivalsa" contro gli ebrei. Per molti versi segna il picco dell'azione propagandistica di Goeebbels
Hai ragione, ma il mio commento sul film era volutamente non cinematografico ma di pancia, visto il tema che tratta e l'obiettivo che si poneva. L'unica cosa che mi sono sentito di dire a suo favore è un dato oggettivo, che appunto è stato visto da 20 milioni di tedeschi. Ma mi rifiuto di entrare nei dettagli :)
@@federicogreco Capisco il tuo approccio. Resta comunque il dato di fatto che tecnicamente il film e' fatto molto bene e consegue egregiamente il suo scopo di fondo, ingenerare odio. In questa prospettiva e' un film degno di essere analizzato e studiato nel tentativo di capire i motivi per cui sia cosi' efficace
@@nicolagianaroli2024 vero, è quello che ho detto infatti per il film della Riefensthal ma in quel caso è "solo" propaganda che "si limita" a raccontare il raduno di Norimberga. Magari un giorno mi tappo il naso e lo analizzo, Suss.
Non ti ho ancora risposto....
L'avevo fatto in maniera articolata ma si cancellò per sbaglio! Ci riprovo prossimamente.
Non ho ancora ascoltato ma faccio due titoli a cui sono affezionato: IL PONTE e VA E VEDI.
Ineccepibile: solo che "Essere o non essere", sebbene dominato da Mel Brooks, è in realtà diretto dal suo fido Alan Johnson.
Infatti dico "con" Mel Brooks.
@@federicogreco pardon, evidentemente avevo sentito male.
tentarono "giustamente" di scrollarsi di dosso l'"offensiva" immagine?
“Omelette du fromage”
Che ne pensi di Kubrick e la luna?
Ci ho fatto un video qualche settimana fa.
👍
Continua così.......sempre
Voi conoscete Roger Dommergue ?
Conosci il documentario Wissen macht frei?
Questi complotti che si manifestano realtà....
Dell' Olio di Gauss, il più grande falso della storia 😂...si danno premi da soli!
Ok
Gli ebrei americani dal 1967 si spostarono a destra...... Va bene.
Una domanda: se non erro, Chaplin non era ebreo, ma bensì il fratellastro lo era per metà, dico bene?
Chaplin era forse rom, di Sidney si dice che fosse per metà ebreo ma non ho approfondito.
@@federicogreco A parte questi dettagli, credo che questo sia il tuo video più bello, fin ora. Ho apprezzato tantissimo tutti gli altri, ma qui ti sei superato...complimenti!!!
Non capisco niente di cinema. il video è interessante ma non capisco l'accostamento di due libri autobiografici, e definiti falsi, con "I volenterosi carnefici di Hitler" di Goldhagen. Questo non è un libro autobiografico, l'autore non riporta niente di inventato. E' stato contestato da alcuni storici, ma solo per quanto riguarda le conclusioni a cui arriva, che possono essere soggettive, ma sicuramente non lo si può definire "fasullo"