Video molto bello. La Jugoslavia poteva essere un esempio di convivenza, ma, purtroppo ho il timore che ad averla distrutta, negli anni 90, oltre che i problemi interni, fu l' ingordigia che l' occidente trasmise ai paesi del patto di Varsavia alla corsa ai beni di consumo che al di la' del famigerato muro di Berlino, non erano sul mercato. Quando quel muro cadde, la Jugoslavia, che aveva una posizione atipica rispetto agli altri paesi dell' est Europa, si trovò in una situazione ingestibile con il popolo di Slovenia e Croazia, molto vicine, non solo geograficamente parlando, ai paesi dell' Europa occidentale, comprensibilmente, vollero scappare dalla Jugoslavia. Belgrado non prese la cosa a ben volere, mobilitò l' esercito e la guerra civile iniziò... Addio Jugoslavia..
Io credo invece che la Jugoslavia abbia avuto una vita assai più lunga di quanto ci si potesse attendere. Ricordiamoci come nasce la Jugoslavia: alla fine della Prima Guerra Mondiale, le popolazioni slave che erano state suddite dell'Impero Austro-Ungarico danno vita ad un effimero stato serbo-croato-sloveno (formato più o meno dai territori di quelle che oggi sono Slovenia, Croazia e Bosnia-Herzegovina), che però non ottiene alcun riconoscimento internazionale. Allora, in modo assolutamente strumentale, per poter affermare la propria esistenza (anche se solo "andando a rimorchio"), lo stato serbo-croato-sloveno chiede (ed ottiene) l'annessione al Regno di Serbia. A ruota, anche il Regno del Montenegro chiede (ed ottiene) l'annessione al Regno di Serbia. A questo punto, però, il nuovo stato jugoslavo comprende: serbi, croati, sloveni, bosgnacchi, macedoni, montenegrini ed albanesi. Serbi e croati sono slavi, parlano la stessa lingua, ma li divide, dal 1054, la religione: i croati sono cattolici (e scrivono utilizzando l'alfabeto latino) mentre i serbi sono ortodossi (e scrivono utilizzando l'alfabeto cirillico). Gli sloveni parlano una lingua propria, sempre slava, ma un po' diversa dal serbo-croato, scritta con l'alfabeto latino. I bosgnacchi sono slavi, parlano una lingua (il bosniaco) che è semplicemente una variante del serbo-croato, ma sono musulmani. I macedoni (che erano già sudditi del Regno di Serbia) sono slavi, ortodossi e parlano una lingua slava autonoma (diversa sia dal serbo-croato che dallo sloveno: è più simile al bulgaro), scritta con l'alfabeto cirillico.I montenegrini sono slavi, ortodossi e parlano una lingua che è una variante del serbo-croato, scritta sia con l'alfabeto cirillico che con quello latino. Gli albanesi (che erano già sudditi del Regno di Serbia o del Regno del Montenegro) non sono slavi, parlano una loro lingua e sono musulmani. Questo miscuglio di popoli, di lingue e di religioni, storicamente sempre in conflitto tra loro, è riuscito a stare insieme, sotto un'unica bandiera, per circa 70 anni: un miracolo!
@@chetzdunchien lo so. Infatti ho scritto che era atipico, o non allineato. Forse ho sbagliato scrivere ma con atipico intendevo dire appunto che non era né del patto di Varsavia né atlantico.
Comunque la vada, nessuna società che vuole essere giusta potrà eludere i seguenti problemi: la tendenza al formarsi di caste egoiste; l'assenteismo sui posti di lavoro; l'arricchimento eccessivo di pochi; l'egoismo eccessivo e la voglia spietata e cinica di mettersi ai primi posti economicamente dei singoli cittadini nei confronti dei loro simili; il giusto meritare del buon cittadino e la punizione per i peggiori; la voglia di star meglio e il bisogno di sicurezza e l'onesta ambizione che albergano nell'uomo.
Non so nel dettaglio in cosa consistettero le riforme economiche nell’Unione Sovietica ma se Gorbachev no lo aveva già fatto avrebbe dovuto dare un’occhiata al modello Ugoslavo.
ORIETTO BERTI sicuramente non era il massimo dell’efficienza ma indubbiamente nell’allora Jugoslavia c’era un tenore di vita superiore al blocco Sovietico e persino al resto dei paesi del Patto di Varsavia. Poteva essere un punto di partenza!
@@osnoflaaddel1068 perché nessuno controllava e le aziende andavano a rotoli, quindi alla fine lo Stato doveva intervenire per non lasciare la gente per strada. Alla fine era un sistema fragile che non è sopravvissuto allo shock petrolifero del 1973, lo Stato Jugoslavo si è indebitato sempre di più sino a che poi è scoppiato il malcontento perché le repubbliche ricche(Slovenia e Croazia) dovevano mantenere quelle povere e la Jugoslavia si è sfasciata.
@@markwhitethorn6743 la Jugoslavia era un paese poverissimo, specialmente al sud, al nord era leggermente più ricco, in Slovenia e Croazia, semplicemente perché è stato l'unico paese comunista in cui era permesso emigrare in occidente e gli emigranti jugoslavi mandavano a casa i risparmi. Poi in Croazia affluiva tanto turismo. La Macedonia, il Montenegro e in parte la Serbia erano praticamente al livello di qualsiasi altro paese del blocco comunista. Però c'era più libertà.
Verso la fine non ha funzionato, perché dopo la crisi del 50 per 30 anni ha funzionato finché i traditori non si sono fatti pagare e distruggere e fallire tutto in modo che l'America e europa poteva impossessarsi delle aziende e arricchirsi comprandole a basso prezzo visto che ogni cosa un buon 80% si produceva li
Una gemma, inusuale finestra su un socialismo diverso
Video molto bello.
La Jugoslavia poteva essere un esempio di convivenza, ma, purtroppo ho il timore che ad averla distrutta, negli anni 90, oltre che i problemi interni, fu l' ingordigia che l' occidente trasmise ai paesi del patto di Varsavia alla corsa ai beni di consumo che al di la' del famigerato muro di Berlino, non erano sul mercato.
Quando quel muro cadde, la Jugoslavia, che aveva una posizione atipica rispetto agli altri paesi dell' est Europa, si trovò in una situazione ingestibile con il popolo di Slovenia e Croazia, molto vicine, non solo geograficamente parlando, ai paesi dell' Europa occidentale, comprensibilmente, vollero scappare dalla Jugoslavia.
Belgrado non prese la cosa a ben volere, mobilitò l' esercito e la guerra civile iniziò...
Addio Jugoslavia..
Io credo invece che la Jugoslavia abbia avuto una vita assai più lunga di quanto ci si potesse attendere. Ricordiamoci come nasce la Jugoslavia: alla fine della Prima Guerra Mondiale, le popolazioni slave che erano state suddite dell'Impero Austro-Ungarico danno vita ad un effimero stato serbo-croato-sloveno (formato più o meno dai territori di quelle che oggi sono Slovenia, Croazia e Bosnia-Herzegovina), che però non ottiene alcun riconoscimento internazionale. Allora, in modo assolutamente strumentale, per poter affermare la propria esistenza (anche se solo "andando a rimorchio"), lo stato serbo-croato-sloveno chiede (ed ottiene) l'annessione al Regno di Serbia. A ruota, anche il Regno del Montenegro chiede (ed ottiene) l'annessione al Regno di Serbia. A questo punto, però, il nuovo stato jugoslavo comprende: serbi, croati, sloveni, bosgnacchi, macedoni, montenegrini ed albanesi. Serbi e croati sono slavi, parlano la stessa lingua, ma li divide, dal 1054, la religione: i croati sono cattolici (e scrivono utilizzando l'alfabeto latino) mentre i serbi sono ortodossi (e scrivono utilizzando l'alfabeto cirillico). Gli sloveni parlano una lingua propria, sempre slava, ma un po' diversa dal serbo-croato, scritta con l'alfabeto latino. I bosgnacchi sono slavi, parlano una lingua (il bosniaco) che è semplicemente una variante del serbo-croato, ma sono musulmani. I macedoni (che erano già sudditi del Regno di Serbia) sono slavi, ortodossi e parlano una lingua slava autonoma (diversa sia dal serbo-croato che dallo sloveno: è più simile al bulgaro), scritta con l'alfabeto cirillico.I montenegrini sono slavi, ortodossi e parlano una lingua che è una variante del serbo-croato, scritta sia con l'alfabeto cirillico che con quello latino. Gli albanesi (che erano già sudditi del Regno di Serbia o del Regno del Montenegro) non sono slavi, parlano una loro lingua e sono musulmani. Questo miscuglio di popoli, di lingue e di religioni, storicamente sempre in conflitto tra loro, è riuscito a stare insieme, sotto un'unica bandiera, per circa 70 anni: un miracolo!
Luca, convinzioni di chi non conosce la storia yugo. Se posso ;)
La jugoslavia non faceva parte del Patto d Varsavia bensì dei Paesi non allineati
Passa il tempo ma rimanete sempre gli stessi. Non avete il quid. Sempre colpa degli altri. I comunisti hanno portato ,solo, miseria e morte
@@chetzdunchien lo so. Infatti ho scritto che era atipico, o non allineato. Forse ho sbagliato scrivere ma con atipico intendevo dire appunto che non era né del patto di Varsavia né atlantico.
Modello da recuperare
Anche no...300.000 italiani dovettero abbandonare l'adriatico orientale.
Comunque la vada, nessuna società che vuole essere giusta potrà eludere i seguenti problemi: la tendenza al formarsi di caste egoiste; l'assenteismo sui posti di lavoro; l'arricchimento eccessivo di pochi; l'egoismo eccessivo e la voglia spietata e cinica di mettersi ai primi posti economicamente dei singoli cittadini nei confronti dei loro simili; il giusto meritare del buon cittadino e la punizione per i peggiori; la voglia di star meglio e il bisogno di sicurezza e l'onesta ambizione che albergano nell'uomo.
Non so nel dettaglio in cosa consistettero le riforme economiche nell’Unione Sovietica ma se Gorbachev no lo aveva già fatto avrebbe dovuto dare un’occhiata al modello Ugoslavo.
Era un modello inefficiente.
ORIETTO BERTI sicuramente non era il massimo dell’efficienza ma indubbiamente nell’allora Jugoslavia c’era un tenore di vita superiore al blocco Sovietico e persino al resto dei paesi del Patto di Varsavia. Poteva essere un punto di partenza!
@@oriettoberti2501 mi puoi spiegare per favore perché non era efficiente l'autogestione?
@@osnoflaaddel1068 perché nessuno controllava e le aziende andavano a rotoli, quindi alla fine lo Stato doveva intervenire per non lasciare la gente per strada. Alla fine era un sistema fragile che non è sopravvissuto allo shock petrolifero del 1973, lo Stato Jugoslavo si è indebitato sempre di più sino a che poi è scoppiato il malcontento perché le repubbliche ricche(Slovenia e Croazia) dovevano mantenere quelle povere e la Jugoslavia si è sfasciata.
@@markwhitethorn6743 la Jugoslavia era un paese poverissimo, specialmente al sud, al nord era leggermente più ricco, in Slovenia e Croazia, semplicemente perché è stato l'unico paese comunista in cui era permesso emigrare in occidente e gli emigranti jugoslavi mandavano a casa i risparmi. Poi in Croazia affluiva tanto turismo.
La Macedonia, il Montenegro e in parte la Serbia erano praticamente al livello di qualsiasi altro paese del blocco comunista. Però c'era più libertà.
Il periodo tra il 1966 e 1972 era il momento più liberale del sistema
FACCIAMO UNA REALE SINTESI: NON HA FUNZIONATO
Verso la fine non ha funzionato, perché dopo la crisi del 50 per 30 anni ha funzionato finché i traditori non si sono fatti pagare e distruggere e fallire tutto in modo che l'America e europa poteva impossessarsi delle aziende e arricchirsi comprandole a basso prezzo visto che ogni cosa un buon 80% si produceva li
Hahaha il parlamento