Ho questo album dal giorno che è uscito e da allora ricordo a memoria ogni parola di questo brano. Giuro, sono in grado di recitarlo tutto senza ascoltarlo... e questo perché è una delle scritture più geniali di tutti i tempi!
Sto riascoltando questo pezzo dopo credo un anno. Le emozioni che mi hanno regalato i quintorigo con John De Leo sono impagabili. Nessun gruppo italiano é mai più stato a questi livelli di efficacia comunicativa usando una musica assolutamente "non pop". Prima di loro (temporalmente) solo gli area.
Yeah I agree, this album as a whole is very underrated. There's nothing else out there that really achieves these emotions with only these instruments, not that I've heard anyways.
Grazie Wesa per avermi fatto conoscere questa perla!
5 лет назад+1
area,zappa e loro...quando voglio ascoltare cose diverse e belle vado sul sicuro... ricerc,fantasia,cultura,musica,studio,sacrificio,coraggio,liberta'''.. arte pura
Raptus (Il Signore Inesistente) «La cosa singolare, legata ai luridi muri umidi, rigonfi di tempo e di condòmini, di questo anonimo grigio edificio appena fuori centro, non è forse per le diverse riedificazioni perse nei secoli e secoli a memoria di storia - per quanto, al fatto strano alquanto astratto che, qui da sempre, almeno da quando la nonna era ancora vivente e residente al pianterreno, nonché proprietaria dell'intero bene immobile, ebbene - all'ultima finestra, in cima a destra, vicino al cielo, abita un “Signore Inesistente”. Come amministratrice, da molti anni ormai, non ho avuto motivo di lamentarmi mai di lui, per cui convivo con il silenzio suo, apparente ma vivo. Nessuno, né la sottoscritta, né tantomeno qualcuno dei poveri condòmini increduli, l'ha visto mai, ciononostante è malvisto, ma dal mio modesto punto di vista, ammesso sempre che lui esista, resta un “Inquilino Esemplare”; non sporca le scale, non produce rumori, non disturba la quiete condominiale e, particolare che potrà sembrare banale, paga. In anticipo e, di solito, acclusa in busta chiusa, usa, come un “vero” signore dalle buone maniere, accompagnare alle spese del mese due righe di scuse; riguardo alla sua “assenza” reclusa, dice che non può spiegare perché non si espone al mondo reale, ma si dispiace di avere messo tutti quanti in croce, sa bene che per sapere che non c'è, agli inquilini non dà pace». Rap-tus «La nostra vicenda (è una cosa orrenda!), potrebbe avere inizio proprio nel fervore, nel pandemonio di questa ennesima riunione di condominio; poche parole sul piano di ristrutturazione dell'androne, sulle infiltrazioni sul balcone ed ecco che, poco dopo, gradualmente, poco a poco, la conversazione cambia tono, devía il tiro, svia l'obiettivo, l'ordine del giorno, s'addentra in territorî altri, mistici, s'inerpica, risale il pendio ripido dell'Io e ancora su, piú in alto, in immaginifici spazî cosmici ai limiti ostici della ragione senza appigli… insomma, fin dentro l'appartamento del nostro Esimio “Assente”, il Signore inesistente. 𝑇ℎ𝑒𝑟𝑒’𝑠 𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑓𝑙𝑎𝑡 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑏𝑜𝑑𝑦 𝑘𝑛𝑜𝑤𝑠 𝑖𝑡 𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 ℎ𝑒𝑎𝑟 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑖𝑠𝑒𝑠 𝑇ℎ𝑒𝑟𝑒’𝑠 𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑓𝑙𝑎𝑡 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑏𝑜𝑑𝑦 𝑘𝑛𝑜𝑤𝑠 𝑖𝑡 𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑠𝑡𝑖𝑙𝑙 ℎ𝑒𝑎𝑟 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑖𝑠𝑒𝑠 Al solito, la questione perde quota, prende fuoco, si fa incandescente e, come un meteorite, precipita nel vuoto, nella voragine interiore del nostro Ignoto. Oggi, il professore qui di fronte a me seduto, è insolitamente taciturno; non partecipa alla riunione, resta curvo, come morto, come in corto circuito, assorto, piuttosto, ad ammirare l'universo negli intersizî tra le mattonelle davanti a sé… - Come sarebbe a dire “non esiste”? - Che cosa significa “non esiste”? - È inammissibile che un coinquilino non intervenga mai alle riunioni! - Non esiste? Se non esiste non lavora e se non lavora è un delinquente! - Non c'è nessuno lí dentro! - Peggio, lí c'è “Nessuno”! - Ma come “Nessuno”?! - L'altra notte l'ho visto che… (C'è sempre qualcuno che la spara grossa). - È uno spirito! - È il Demonio! - La sua solitudine, il suo “non essere”, è una forma di narcisismo che indispone e offende tutti i condò… RAP-TUS! Il professore inspiegabilmente emette un grido. Disumano. Inatteso e, come indemoniato, ride; gli occhi roteano all'indietro a nascondere l'iride, che si rivolta nelle orbite come cercasse qualcosa dentro di sé, ma è fuori di sé e, senza senno, si alza deciso nel silenzio improvviso dell'imprevisto. Si ricompone, diviene serio ma con un'ombra in viso. E mentre tutti gli inquilini tacciono impietriti, sradica dal muro un estintore, esce dal salone adibito alla riunione… senza fiatare, ascoltiamo i passi allontanarsi, rimbombare nella tromba delle scale, prima rampa, poi seconda, mi pare…». Raptus (La Dimora Inaccessa) «-CHI SEI?- L'interrogativo echeggia in ogni corridoio, in ogni angolo del condominio e ci fa trasalire, rinvenire, bisogna intervenire! -VOGLIO SAPERE CHI SEI?- Vaneggia sconvolto il professore. È una tragedia. Si teme il peggio. E solo adesso, il gregge disordinato degli inquilini, scheggia, si precipita sugli scalini. Mai in tutti questi anni è avvenuto un episodio tanto sconveniente e inopportuno. Mai nessuno aveva avuto un simile comportamento scellerato. Mai nessuno aveva osato importunare il Signore di quell'appartamento, io non me la sento, continuerò il racconto, ma lassú non vengo. - E mentre salgono - Al tumulto si aggiungono profondi tonfi di grancassa, provengono dall'alto; all'ultimo piano, il professore tenta di scassinare con l'estintore la porta del Signore Inesistente e profanare irrimediabilmente la dimora, finora inaccessa, forse, anche dal residente stesso. È un attimo. Forse ancora possono fermare il professore. È un attimo. Un intervallo infinitesimo, ma in quell'attimo forse esitano un poco. È un attimo, un sogno tanto inatteso. È un attimo, un intervallo immenso. Di fatto, pensano, è lui a commettere il misfatto. Tante domande in un solo istante… e come affrontare la vita restante senza il dubbio di quella presenza, senza quella dimensione a sé stante, che rende sí l'anima pesante, ma che riverbera l'immaginazione…? È un attimo, ma in quell'attimo il professore sfonda le distanze. Ed eccoci negli immaginifici spazî cosmici ai limiti ostici della ragione senza appigli, insomma dentro all'appartamento del Signore inesistente. Ora, la porta è aperta. No, non c'è nessuno. O comunque Nessuno non c'è. Non è questo il punto. La scoperta, ancor prima dello sconcerto, suscita un piccolo disagio reciproco. D'istinto si sentono violati nell'intimo… alcuni pensano “scusate il disordine”… Ognuno di loro giura, di riconoscere le proprie mura, lí, rivede casa sua».
Conosciuto tramite wesa
Ho questo album dal giorno che è uscito e da allora ricordo a memoria ogni parola di questo brano. Giuro, sono in grado di recitarlo tutto senza ascoltarlo... e questo perché è una delle scritture più geniali di tutti i tempi!
Ascolto questa da canzone da quando ho 11 anni, ora che ne ho 24 mi chiedo ancora se questo signore esiste o no🫨
grazie wesa per questo capolavoro
originalità, tecnica, sperimentazione, coraggio...da quanto non ascoltavo qualcosa del genere...in italia poi...forse mai..
Sto riascoltando questo pezzo dopo credo un anno. Le emozioni che mi hanno regalato i quintorigo con John De Leo sono impagabili. Nessun gruppo italiano é mai più stato a questi livelli di efficacia comunicativa usando una musica assolutamente "non pop". Prima di loro (temporalmente) solo gli area.
Yeah I agree, this album as a whole is very underrated. There's nothing else out there that really achieves these emotions with only these instruments, not that I've heard anyways.
Grazie Wesa per avermi fatto conoscere questa perla!
area,zappa e loro...quando voglio ascoltare cose diverse e belle vado sul sicuro... ricerc,fantasia,cultura,musica,studio,sacrificio,coraggio,liberta'''.. arte pura
Mitici i Quinto!
Ma questo pezzo mi inquieta parecchio!
Mi fa ricordare un bruttissimo incubo che ho avuto quando avevo 5 anni e me le ricordo ancora!
Italy's greatest contribution to the world.
2nd place is spaghetti
Grazie wesa per avermi regalato questo nuovo tormentone che non riuscirò più a togliermi dalla testa
Brano pazzesco e sottovalutatissimo
Capolavoro assoluto
Sono mesi che tento di ascoltare 'sto pezzo
Visti dal vivo, hanno fatto questo pezzo con Roberto Gatto alla batteria FILMATO. Sono andati dietro a un batterista FILMATO.
Soprannaturali.
Opera d'arte!!!
Merita molta più fama di quella che ha... Peccato
Uno dei brani migliori dell'inutile campo musicale italiano dopo i '90.
Finalmente di nuovo disponibile! Grazie mille!
Sei bravissimo !!!!!Senza dubbio!!!
Anche dopo De Leo, i Quiintorigo sono rimasti molto interessanti
grazie wesa
Raptus (Il Signore Inesistente)
«La cosa singolare, legata ai luridi muri umidi, rigonfi di tempo e di condòmini, di questo anonimo grigio edificio appena fuori centro, non è forse per le diverse riedificazioni perse nei secoli e secoli a memoria di storia - per quanto, al fatto strano alquanto astratto che, qui da sempre, almeno da quando la nonna era ancora vivente e residente al pianterreno, nonché proprietaria dell'intero bene immobile, ebbene -
all'ultima finestra, in cima a destra, vicino al cielo,
abita un “Signore Inesistente”.
Come amministratrice, da molti anni ormai, non ho avuto motivo di lamentarmi mai di lui, per cui convivo con il silenzio suo, apparente ma vivo.
Nessuno, né la sottoscritta, né tantomeno qualcuno dei poveri condòmini increduli, l'ha visto mai, ciononostante è malvisto, ma dal mio modesto punto di vista, ammesso sempre che lui esista, resta un “Inquilino Esemplare”; non sporca le scale, non produce rumori, non disturba la quiete condominiale e, particolare che potrà sembrare banale, paga.
In anticipo e, di solito, acclusa in busta chiusa, usa, come un “vero” signore dalle buone maniere, accompagnare alle spese del mese due righe di scuse; riguardo alla sua “assenza” reclusa, dice che non può spiegare perché non si espone al mondo reale, ma si dispiace di avere messo tutti quanti in croce, sa bene che per sapere che non c'è, agli inquilini non dà pace».
Rap-tus
«La nostra vicenda (è una cosa orrenda!), potrebbe avere inizio proprio nel fervore, nel pandemonio di questa ennesima riunione di condominio; poche parole sul piano di ristrutturazione dell'androne, sulle infiltrazioni sul balcone ed ecco che, poco dopo, gradualmente, poco a poco, la conversazione cambia tono, devía il tiro, svia l'obiettivo, l'ordine del giorno, s'addentra in territorî altri, mistici, s'inerpica, risale il pendio ripido dell'Io e ancora su, piú in alto, in immaginifici spazî cosmici ai limiti ostici della ragione senza appigli… insomma, fin dentro l'appartamento del nostro Esimio “Assente”, il Signore inesistente.
𝑇ℎ𝑒𝑟𝑒’𝑠 𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑓𝑙𝑎𝑡
𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑏𝑜𝑑𝑦 𝑘𝑛𝑜𝑤𝑠 𝑖𝑡
𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 ℎ𝑒𝑎𝑟 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑖𝑠𝑒𝑠
𝑇ℎ𝑒𝑟𝑒’𝑠 𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑓𝑙𝑎𝑡
𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑏𝑜𝑑𝑦 𝑘𝑛𝑜𝑤𝑠 𝑖𝑡
𝑏𝑢𝑡 𝑡ℎ𝑒𝑦 𝑠𝑡𝑖𝑙𝑙 ℎ𝑒𝑎𝑟 𝑠𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑜𝑖𝑠𝑒𝑠
Al solito, la questione perde quota, prende fuoco, si fa incandescente e, come un meteorite, precipita nel vuoto, nella voragine interiore del nostro Ignoto.
Oggi, il professore qui di fronte a me seduto, è insolitamente taciturno; non partecipa alla riunione, resta curvo, come morto, come in corto circuito, assorto, piuttosto, ad ammirare l'universo negli intersizî tra le mattonelle
davanti a sé…
- Come sarebbe a dire “non esiste”?
- Che cosa significa “non esiste”?
- È inammissibile che un coinquilino non intervenga mai alle riunioni!
- Non esiste? Se non esiste non lavora e se non lavora è un delinquente!
- Non c'è nessuno lí dentro!
- Peggio, lí c'è “Nessuno”!
- Ma come “Nessuno”?!
- L'altra notte l'ho visto che… (C'è sempre qualcuno che la spara grossa).
- È uno spirito!
- È il Demonio!
- La sua solitudine, il suo “non essere”, è una forma di narcisismo che indispone e offende tutti i condò…
RAP-TUS!
Il professore inspiegabilmente emette un grido. Disumano. Inatteso e, come indemoniato, ride; gli occhi roteano all'indietro a nascondere l'iride, che si rivolta nelle orbite come cercasse qualcosa dentro di sé, ma è fuori di sé e, senza senno, si alza deciso nel silenzio improvviso dell'imprevisto. Si ricompone, diviene serio ma con un'ombra in viso. E mentre tutti gli inquilini tacciono impietriti, sradica dal muro un estintore, esce dal salone adibito alla riunione… senza fiatare, ascoltiamo i passi allontanarsi, rimbombare nella tromba delle scale, prima rampa, poi seconda, mi pare…».
Raptus (La Dimora Inaccessa)
«-CHI SEI?- L'interrogativo echeggia in ogni corridoio, in ogni angolo del condominio e ci fa trasalire, rinvenire, bisogna intervenire!
-VOGLIO SAPERE CHI SEI?- Vaneggia sconvolto il professore. È una tragedia.
Si teme il peggio.
E solo adesso, il gregge disordinato degli inquilini, scheggia, si precipita sugli scalini.
Mai in tutti questi anni è avvenuto un episodio tanto sconveniente e inopportuno.
Mai nessuno aveva avuto un simile comportamento scellerato.
Mai nessuno aveva osato importunare il Signore di quell'appartamento, io non me la sento, continuerò il racconto, ma lassú non vengo.
- E mentre salgono -
Al tumulto si aggiungono profondi tonfi di grancassa, provengono dall'alto; all'ultimo piano, il professore tenta di scassinare con l'estintore la porta del Signore Inesistente e profanare irrimediabilmente la dimora, finora inaccessa,
forse, anche dal residente stesso.
È un attimo. Forse ancora possono fermare il professore.
È un attimo. Un intervallo infinitesimo, ma in quell'attimo forse esitano un poco.
È un attimo, un sogno tanto inatteso.
È un attimo, un intervallo immenso. Di fatto, pensano, è lui a commettere il misfatto. Tante domande in un solo istante… e come affrontare la vita restante senza il dubbio di quella presenza, senza quella dimensione a sé stante, che rende sí l'anima pesante, ma che riverbera l'immaginazione…?
È un attimo, ma in quell'attimo il professore sfonda le distanze.
Ed eccoci negli immaginifici spazî cosmici ai limiti ostici della ragione senza appigli, insomma dentro all'appartamento del Signore inesistente.
Ora, la porta è aperta.
No, non c'è nessuno. O comunque Nessuno non c'è. Non è questo il punto. La scoperta, ancor prima dello sconcerto, suscita un piccolo disagio reciproco. D'istinto si sentono violati nell'intimo… alcuni pensano “scusate il disordine”…
Ognuno di loro giura, di riconoscere le proprie mura, lí,
rivede casa sua».
grandi grandi
Mi ricorda molto il primo disco di Caparezza
Sborro
Geniali
Immensi
Brutal!
Qualcuno può spiegarmi perché questo video non è più disponibile? Come anche la nonna di frederick, grigio, malatosano e altri capolavori?
Mi sento cosi
Teatro
Qui si parla anche se non soprattutto di Sapio Luca
Il video è stato rimosso
Perché non me lo fate ascoltare?
chi è che non te lo fa ascoltare?
M ci vorrebbe il testo
Meglio Nino D'Angelo.
Non mi piace proprio