Scena fantastica. Se pensiamo che all'apoca la realtà descritta era ancora agli inizi della globalizzazione. Ora ci siamo in pieno e ne siamo investiti.
Notevole l'accoppiata anni '70 fra giacca a quadroni, camicia a righe col collettone e cravattone bifantasia 😅 vabbè, notazioni leggere a parte, è una delle migliori scene del film. Ricorda che certo progresso miete sempre alcune vittime.
ciò che viene descritto come ineluttabile (i debiti...l'ammodernamento necessario...la competitività internazionale) sono stati in realtà gli esiti di una precisa volontà politica, che ha trovato il suo sigillo giuridico nell'adesione ai trattati UE e all'Euro. Non c'è nulla di ineluttabile: l'operaio qui è stato semplicemente tradito (per un misto di malafede e incompetenza) da quelli che sarebbero dovuti essere i suoi difensori in Parlamento: la sinistra, che dal '68 si è completamente bevuta il cervello (qui come in tutta l'Europa occidentale). Aberrazioni come l'attuale PD (tra l'altro oramai completamente abbandonato alle urne dalla sua base) non sono che l'esito terminale di questo processo di decadenza e trasmutazione genetica di quelle che un tempo furono le forze che avevano come obiettivo l'emancipazione dei lavoratori.
sarà anche vero che è stata una scelta e non era ineluttabile, ma la scelta alternativa di far andare avanti a suon di soldi pubblici aziende non competitive sarebbe stata ancora peggiore. Il socialismo sovietico, diciamo pure sfortunatamente, non funziona.
@@kiliana.5099 ma perchè usi come esempio il socialismo sovietico? Perchè vai ad un estremo del genere? Le imprese pubbliche si erano appesantite di inefficienze dagli anni 70, ma prima erano state cruciali per il boom economico italiano, che ha stupito il mondo (per tutti noi saremmo dovuti essere una Grecia, o un Portogallo). Le si doveva rimettere in sesto senza sbaraccarle in quel modo insensato, e mantenere un assetto dell'economa misto, pubblico più privato, in Italia poi ancor più necessario data la cronica insufficienza della nostra classe imprenditoriale privata. Basta con sta retorica che imprese di stato uguale pianificazione sovietica. leggiti la Mazzucato, che è un'economista che piace persino ai liberali: lo stato imprenditore è sempre stato ed è cruciale per lo sviluppo economico. La pianificazione sovietica è fallita perchè era troppo controllata dal centro e ha mancato il ciclo di innovazione dell'industria elettronica, per cui occorreva una base industriale spontaneamente votata all'innovazione sulla base delle invenzioni dell'elettronica, e questo in occidente lo hanno fatto meglio le imprese private (generando quella ricchezza che ha "staccato" l'URSS determinandone in ultima istanza il crollo, perchè si resero conto loro per primi che non stavano tenendo il passo nella competizioni col mondo capitalista), ma questo NON significa affatto che imprese a controllo pubblico non sappiamo innovare. In Italia abbiamo Leonardo (ex Finmeccanica) controllata dal Tesoro che è un punta di diamante mondiale. In generale dalla crisi del 2008 ad oggi le imprese italiane che hanno fatto meglio sono state quelle pubbliche. La sfida è combinare correttamente pubblico e privato ma, data la carenza di grandi imprese italiane e di strategia industriale di largo respiro, in Italia DEVE tornare ad esserci una forte presenza pubblica nell'economia produttiva. Altrimenti resteremo per sempre solo subfornitori (per quanto di pregio) delle catene del valore tedesche (cosa che implica necessariamente anche dipendenza politica).
@@quintofabiomassimoverrucos7466 il problema è il vincolo interno che quel vincolo esterno fa valere. Purtroppo abbiamo le classi dirigenti che abbiamo. Ce ne vorrebbero di nuove, le ultime dignitose sono state quelle espresse da DC e PCI nella prima repubblica che, pur tenendo conto dei vincoli geopolitici, avevano comunque un'idea di paese autonomo. Bisogna ricreare qualcosa di simili ma le condizioni che facilitavano la nascita di partiti di massa non ci sono piú
Carlo, 40 anni, funzionario della Banca d'Italia che dice "che vi devo dire? vi devo raccontare una favoletta?" Strano, quando aveva 20-25 anni nel 1968 e occupava le università alle favole ci credeva e le spacciava pure..... però a 40 anni è comodo ritrovarsi alla Banca d'Italia ad occupare un posto che 10-15 anni prima contestare, soprattutto dopo aver fatto un master a Cambridge dopo che, sempre nel 1968, occupava le università dicendo "università per tutti!" Che laidume quelli che hanno fatto il '68..... la rovina dell'Italia
I sessantottini, tumori viventi. Purtroppo oggi sono la classe dirigenziale dei maggiori poteri pubblici e privati del nostro paese. Praticamente sono stati i genitori dei moderni radical-chic.
Anche voi avete notato che ci sono dei tagli nella versione DVD , in confronto a quella proiettata in rai e visibile su raiplay ? Ad esempio quando : Carlo , Nicola e il loro amico siciliano ( purtroppo non ricordo il nome) stanno preparando la brace per la carne e nello sfogliare il giornale si accorgono che Giulia è libera . Ecco nel DVD questa scena è tagliata . Grazie per aver letto.
Scena fantastica. Se pensiamo che all'apoca la realtà descritta era ancora agli inizi della globalizzazione. Ora ci siamo in pieno e ne siamo investiti.
Gioè si trovava bene in quel periodo a recitare la parte del siciliano che "ripara cose" :) Grande attore, grandi tutti!
Notevole l'accoppiata anni '70 fra giacca a quadroni, camicia a righe col collettone e cravattone bifantasia 😅 vabbè, notazioni leggere a parte, è una delle migliori scene del film. Ricorda che certo progresso miete sempre alcune vittime.
ciò che viene descritto come ineluttabile (i debiti...l'ammodernamento necessario...la competitività internazionale) sono stati in realtà gli esiti di una precisa volontà politica, che ha trovato il suo sigillo giuridico nell'adesione ai trattati UE e all'Euro. Non c'è nulla di ineluttabile: l'operaio qui è stato semplicemente tradito (per un misto di malafede e incompetenza) da quelli che sarebbero dovuti essere i suoi difensori in Parlamento: la sinistra, che dal '68 si è completamente bevuta il cervello (qui come in tutta l'Europa occidentale). Aberrazioni come l'attuale PD (tra l'altro oramai completamente abbandonato alle urne dalla sua base) non sono che l'esito terminale di questo processo di decadenza e trasmutazione genetica di quelle che un tempo furono le forze che avevano come obiettivo l'emancipazione dei lavoratori.
Grande commento ! Respect !
sarà anche vero che è stata una scelta e non era ineluttabile, ma la scelta alternativa di far andare avanti a suon di soldi pubblici aziende non competitive sarebbe stata ancora peggiore. Il socialismo sovietico, diciamo pure sfortunatamente, non funziona.
@@kiliana.5099 ma perchè usi come esempio il socialismo sovietico? Perchè vai ad un estremo del genere? Le imprese pubbliche si erano appesantite di inefficienze dagli anni 70, ma prima erano state cruciali per il boom economico italiano, che ha stupito il mondo (per tutti noi saremmo dovuti essere una Grecia, o un Portogallo). Le si doveva rimettere in sesto senza sbaraccarle in quel modo insensato, e mantenere un assetto dell'economa misto, pubblico più privato, in Italia poi ancor più necessario data la cronica insufficienza della nostra classe imprenditoriale privata. Basta con sta retorica che imprese di stato uguale pianificazione sovietica. leggiti la Mazzucato, che è un'economista che piace persino ai liberali: lo stato imprenditore è sempre stato ed è cruciale per lo sviluppo economico. La pianificazione sovietica è fallita perchè era troppo controllata dal centro e ha mancato il ciclo di innovazione dell'industria elettronica, per cui occorreva una base industriale spontaneamente votata all'innovazione sulla base delle invenzioni dell'elettronica, e questo in occidente lo hanno fatto meglio le imprese private (generando quella ricchezza che ha "staccato" l'URSS determinandone in ultima istanza il crollo, perchè si resero conto loro per primi che non stavano tenendo il passo nella competizioni col mondo capitalista), ma questo NON significa affatto che imprese a controllo pubblico non sappiamo innovare. In Italia abbiamo Leonardo (ex Finmeccanica) controllata dal Tesoro che è un punta di diamante mondiale. In generale dalla crisi del 2008 ad oggi le imprese italiane che hanno fatto meglio sono state quelle pubbliche. La sfida è combinare correttamente pubblico e privato ma, data la carenza di grandi imprese italiane e di strategia industriale di largo respiro, in Italia DEVE tornare ad esserci una forte presenza pubblica nell'economia produttiva. Altrimenti resteremo per sempre solo subfornitori (per quanto di pregio) delle catene del valore tedesche (cosa che implica necessariamente anche dipendenza politica).
@@as123ferrdi8 C'è il ̶f̶o̶t̶t̶u̶t̶o̶ maledetto "vincolo esterno" che ci ̶f̶o̶t̶t̶e̶ inguaia.
@@quintofabiomassimoverrucos7466 il problema è il vincolo interno che quel vincolo esterno fa valere. Purtroppo abbiamo le classi dirigenti che abbiamo. Ce ne vorrebbero di nuove, le ultime dignitose sono state quelle espresse da DC e PCI nella prima repubblica che, pur tenendo conto dei vincoli geopolitici, avevano comunque un'idea di paese autonomo. Bisogna ricreare qualcosa di simili ma le condizioni che facilitavano la nascita di partiti di massa non ci sono piú
L'attore siciliano è fantastico, se pensiamo che è lo stesso interprete della serie "Il capo dei capi" Toto' Riina
Anche Lo Cascio è siciliano
Lo cascio e gioe" due attori palermitani
Meravigliosi Attori Siciliani. Lo Cascio bellissimo
Attori pazzeschi.
Fran-ces-co Cam-po! Sei per-fet-to!
Carlo, 40 anni, funzionario della Banca d'Italia che dice "che vi devo dire? vi devo raccontare una favoletta?"
Strano, quando aveva 20-25 anni nel 1968 e occupava le università alle favole ci credeva e le spacciava pure..... però a 40 anni è comodo ritrovarsi alla Banca d'Italia ad occupare un posto che 10-15 anni prima contestare, soprattutto dopo aver fatto un master a Cambridge dopo che, sempre nel 1968, occupava le università dicendo "università per tutti!"
Che laidume quelli che hanno fatto il '68..... la rovina dell'Italia
I sessantottini, tumori viventi. Purtroppo oggi sono la classe dirigenziale dei maggiori poteri pubblici e privati del nostro paese.
Praticamente sono stati i genitori dei moderni radical-chic.
anche lui però, porta la lettera il giorno del matrimonio
I nostri tempi.....
Anche voi avete notato che ci sono dei tagli nella versione DVD , in confronto a quella proiettata in rai e visibile su raiplay ?
Ad esempio quando : Carlo , Nicola e il loro amico siciliano ( purtroppo non ricordo il nome) stanno preparando la brace per la carne e nello sfogliare il giornale si accorgono che Giulia è libera .
Ecco nel DVD questa scena è tagliata .
Grazie per aver letto.
ma io nella versione DVD ce l'avevo quella scena!
i sindacati!!!!! All'inizio dopoguerra poi.... Vuoto
Anatoooomiiiiiaaaa
In ricordo di romiti morto oggi