Monopolio dell'informazione a Catania, crolla l'impero di Mario Ciancio Sanfilippo

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  • Опубликовано: 8 янв 2025

Комментарии • 3

  • @AlessandroHurgens
    @AlessandroHurgens 6 лет назад +2

    Ho conosciuto personalmente Giuseppe Fava nel 1979. Era cliente di mio padre avvocato Vittorio che gli curava i rapporti con le case editrici (Cappelli, Bologna). Io avevo 14 anni. Giuseppe Fava era uomo di rara sensibilità ed umiltà. L'unico giornalista che abbia avuto Catania dagli anni '60 in poi (Palermo ha avuto il grande Mauro De Mauro, repubblicano sociale mussoliniano e luminoso fascista di sinistra ed amico di Erich Priebke nella Roma degli anni '40). Ma il più grande giornalista etneo del '900, un autentico gigante assoluto, ancorché dimenticato e ghettizzato nell'apartheid ideologico catto-comunista-radicalchic imperante oggi è stato Concetto Pettinato di cui nessuno parla o ha cultura e/o voglia per poterne parlare. Vengono incensati solo i giornalisti (mediocri) che hanno lavorato a di Domenico Sanfilippo (amico negli anni '50 dell'avvocato amministrativista di cui io porto il nome), e si dimentica la grande Storia del giornalismo etneo prebellico e di quello dei primi anni '10-'20-'30 del XX secolo, periodo in cui non esisteva né Mario Ciancio né suo zio (che non aveva alcuna incidenza). Era la Catania dei fratelli Carlo e Gabriello Carnazza, di Antonino Paternò Castello di San Giuliano, degli avvocati Vittorio ed Ugo De Felice e di Giuseppe De Felice che salvò la vita nel 1917 al caporale bersagliere Benito Mussolini. Loro facevano Storia. Dopo il 1960 la borghesia catenese è finita ed ha vinto solo la mediocrità. Tutto si è livellato verso il basso. Anzi verso il nulla del pennaiuolismo televisivo. Amen!

    • @luxio369
      @luxio369 4 года назад

      Ha qualche notizia sul “Corriere di Sicilia”?