Devo dire che tutto l'hype per questo autore io non riesco a condividerlo, perciò mi trovo d'accordo nell'abbassare le aspettative dei futuri lettori sulle sue opere. Personalmente ho trovato questo titolo inconsistente, scritto in un modo che rievochi la favola ma senza che vi siano tutti gli elementi necessari a renderla tale. In più ci sono dei riferimenti "sessuali" che spiazzano in un libro che pare rivolto ai bambini, quindi probabilmente il target è spostato in avanti? Ma allora perché utilizzare il linguaggio semplice e l'ambientazione da "città laggiù in un tempo lontano lontano" classicamente infantile? Mi ha dato sinceramente una sensazione spiacevole veder calare in questo contesto i riferimenti a una vita intima di alcuni personaggi. Per non parlare del cliché secondo cui in un libro queer tutti i personaggi principali devono essere per forza tutti queer. Parlando dei personaggi, l'idea di caratterizzazione non è terribile ma è semplicistica pure questa. Cioè vengono descritti nella maggior parte dei casi prendendo in esame un solo aspetto del loro carattere (il ragazzino che vuole fare il consierge è ossessionato da questo sogno e viene presentato esclusivamente in questa prospettiva, per esempio) facendoli diventare stucchevoli... Mi spiace per la critica "feroce" però penso che sia importante avere anche il punto di vista diverso rispetto alla maggioranza, con tutto il rispetto per chi lo ha trovato interessante o "confortevole" (è una lettura leggera e che può essere piacevole).
Devo dire che tutto l'hype per questo autore io non riesco a condividerlo, perciò mi trovo d'accordo nell'abbassare le aspettative dei futuri lettori sulle sue opere. Personalmente ho trovato questo titolo inconsistente, scritto in un modo che rievochi la favola ma senza che vi siano tutti gli elementi necessari a renderla tale. In più ci sono dei riferimenti "sessuali" che spiazzano in un libro che pare rivolto ai bambini, quindi probabilmente il target è spostato in avanti? Ma allora perché utilizzare il linguaggio semplice e l'ambientazione da "città laggiù in un tempo lontano lontano" classicamente infantile? Mi ha dato sinceramente una sensazione spiacevole veder calare in questo contesto i riferimenti a una vita intima di alcuni personaggi. Per non parlare del cliché secondo cui in un libro queer tutti i personaggi principali devono essere per forza tutti queer. Parlando dei personaggi, l'idea di caratterizzazione non è terribile ma è semplicistica pure questa. Cioè vengono descritti nella maggior parte dei casi prendendo in esame un solo aspetto del loro carattere (il ragazzino che vuole fare il consierge è ossessionato da questo sogno e viene presentato esclusivamente in questa prospettiva, per esempio) facendoli diventare stucchevoli... Mi spiace per la critica "feroce" però penso che sia importante avere anche il punto di vista diverso rispetto alla maggioranza, con tutto il rispetto per chi lo ha trovato interessante o "confortevole" (è una lettura leggera e che può essere piacevole).