Immagina odiare un'industria probabilmente solo perché personaggi 2d e 3d troverebbero più partner di te, da quanto fai schifo in termini di personalità e aspetto... .-. Sicuramente c'è un aspetto politico nel loro progetto, ma da come hanno rovinato i giochi su cui hanno messo le mani, direi che la componente d'invidia è maggiore... Perché la politica puoi inserirla senza partorire esclusivamente cessi complessati con malattie e problemi improbabili, ma di moda solo tra chi ha come unico argomento lamentarsi di presunte sfighe che potrebbe risolvere camminando, piantandola d'ingozzarsi, andando da un medico o trovandosi amici che non siano casi umani...
Facciamo un esempio: io sono un ragazzo bianco etero, eppure riesco ad immedesimarmi in Luz di The Owl House, che una ragazza dominicana bisessuale, perché abbiamo problemi simili. Non hai bisogno dal colore della pelle o della sessualità se il personaggio è scritto bene.
Queste accuse di SBY contro i giocatori mi sembrano campate per aria e come giocare mi sento insultato. Io spero che questa azienda (anche Ubisoft perché da piccolo ho giocato a un gioco dei Rabbit, nonché ai TG come la Rai) si informi sui videogiochi in generale prima di giudicarli altrimenti dicono cavolate e la gente inesperta li crede o si confonde. Poi su SBY come razzisti mi sembra probabile (poi non so onestamente) perché sfruttano le rappresentanzioni delle persone per avere soldi o per i propri scopi. A stò punto mi chiedo se i suoi giochi meritano di essere giocati o meno. Ps: Mi dispiace per il signore che è stato licenziato. Spero che il suo prossimo lavoro sia ottimo.
Riguardo al minuto 11:00, la categoria degli omosessuali, dato che rappresenta al massimo il 2% della popolazione, dovrebbe essere trattata, se non contestualizzata adeguatamente in un gioco, nella stessa percentuale di titoli, ovvero quasi mai.
Esatto non come alcune serie tv (vedi Legends of Tomorrow) dove diventano magicamente il 40%del totale e anche di più).Stesso discorso per i neri in america (14%) che in pratica sono ovunque e avolte ci sono solo loro (ancora peggio per le pubblicità: vorrei vedere però quanti clienti neri hanno quelle aziende che li infilano dappertutto).
Perdonami, senza entrare troppo nel merito voglio solo farti notare che non ha senso considerare la percentuale mondiale del 2%, ma va vista quella del luogo dell’ambientazione. Seguendo la tua logica, percentualmente parlando, su 10 personaggi la metà dovrebbero essere cinesi e indiani 😅
@@alessiod1996 Esatto Alessio, infatti ho scritto se non adeguatamente contestualizzate nel precedente post😬 per quanto riguarda i due casi che hai indicato, varrebbe lo stesso, il che sarebbe una follia
Questi temi "inclusivi" nel mondo dell'intrattenimento ci sono sempre stati ma la differenza rispetto a questi ultimi anni è che, una volta tali argomenti erano proposti in maniera spontanea, normale, seguendo il contesto narrativo dell'opera. Oggi invece, le aziende "DEI" pongono questi temi in maniera obbligatoria, forzata, con la presunzione di avere a che fare con un pubblico retrogrado che deve essere educato (quando magari il pubblico spesso, a riguardo ne sa più di loro). Il risultato è sotto gli occhi di tutti: prodotti (giochi, film, serie tv) che sembrano più dei documentari da scuola educazione o, ancor meglio, quei terribili filmetti animati dei testimoni di Geova. Quando la forzatura ideologica prende il sopravvento (e non importa essere d'accordo o meno sui temi trattati) l'estetica, la narrativa, la componente artistica dell'opera verrà sempre meno, perchè usata in senso strumentale. Una volte era l'arte ad adoperare lo strumento delle idee, elevando così la qualità di tutte le produzioni oggi succede il contrario: le ideologie usano l'arte come mezzo di propaganda, abbassando così sia il valore artistico delle produzioni, sia il valore degli argomenti trattati, ridotti a becero scontro di tifoserie. Questo, naturalmente, senza parlare del livello culturale di chi oggi è ai piani alti.
Chi più di tutti odia la diversità son proprio loro. In primis perché non si fanno problemi ad insultare sulla base del sesso o del colore. In secondo luogo perché appiattire tutto, fingere di poter intercambiare chiunque perché siamo tutti uguali è il contrario di amare e valorizzare la diversità
@@nemesimatt8971per non parlare di quella ciofeca di "the last of us1/2". Già il gioco è pessimo, poi ci hanno aggiunto il circo (categorie protette)... Ciaone!!!
tutto si potrebbe racchiudere nell'ultimo discorso, è inutile mettere in primo piano concetti, etnie, orientamenti sessuali, se alla base non c'è coerenza. come hai detto tu ai videogiocatori importa solo divertirsi e godersi un opera.
@@loricsello signore e signori benvenuti nel nuovo decennio dove tutti i giochi devono contenere almeno un personaggio di etnia o identità sensuale diversa, altrimenti non possiamo farlo uscire
grazie per il supporto ma qui non si sputtana, si predilige un approccio mediano, in cui si esamina il problema senza lasciarci andare a troppi bollori ed odio, salvo quando si scade nella scenetta comica!
Hai proprio ragione quando dici che Sweet Baby Inc sta cercando di distruggere l'industria dei videogiochi. È evidente che si stanno dando delle enormi zappe sui piedi con queste mosse. La spirale verde sul sito, sembra messa lì per ipnotizzarci, ma è impossibile non vedere quanto spietata sia questa consulenza. Le aziende stanno spingendo sempre di più sull'inclusività forzata, non per creare personaggi o storie migliori, ma solo per fare scalpore e polarizzare il pubblico. È tutto un meccanismo per farci litigare e distoglierci dai veri problemi della vita. Non è la prima volta che assistiamo a questo tipo di manipolazioni. E ora ogni volta che compro un gioco mi chiedo se dietro c'è una di queste agenzie che minaccia i giocatori come me per imporre ideologie a tutti i costi. (Amo Nier automata e Stellar blade ma non sono un sessista. Mi piacciono le donne tutto qui) Ho amici trans e tante amiche videogiocatrici che si sentono disgustate da questo tipo di approccio forzato. Ma c'è un modo giusto di fare le cose: prendiamo Bridget di Guilty Gear, ad esempio. Non so se Arc System Works abbia collaborato con una consulenza, dato che è un personaggio nato nel 2002, ma questo non importa: Bridget è un personaggio transessuale scritto benissimo, che ha conquistato il cuore di tanti giocatori. (Lo so che prima era un ragazzo vestito da ragazza nel gioco originale ma poi vent’anni dopo ha accettato la sua sessualità) Se l'inclusività è fatta bene e non imposta a forza, funziona alla grande. Ma con queste agenzie che cercano di spingere il pubblico a scontrarsi, non stiamo facendo nessun passo avanti, anzi, stiamo distruggendo un'industria che amiamo.
Secondo me semplicemente i giochi devono essere fatti bene! Perché ad esempio Alan wake 2 non ha attirato nessuna critica negativa, nonostante la cooprotagonista donna e afroamericana, come anche nel DLC che sta per uscire! Quindi il problema non è chi o cosa ci trovo nel gioco, ma il modo coerente con cui mi racconti una storia e mi fai vivere un gioco!
Il gioco e di conseguenza la storia devono essere fatti in maniera tale da appassionarti I giochi devono essere fatti per unire quante più persone possibili deve essere qualcosa di “inclusivo” no che tende a escludere chi non ci si ritrova all’interno Il gioco e la vita reale sono due cose distinte e separate
No, Sweet Baby Inc non sta impazzendo, semplicemente per poter sopravvivere come compagnia deve costantemente ricordare chi è il "nemico" conto cui sta combattendo. Dopotutto, che ruolo ricoprirebbe una azienda interamente fondata sul concetto di "difesa" dell'inclusività e del progresso all'interno di un ambiente dove questi aspetti non sono minacciati? Cosa può essere un guerrafondaio senza il conflitto?
E comunque lo fanno per percepire bonus e finanziamenti (dopo le leggi ridicole sull'inclusività; un po' come si fa per i film finanziati dalle tessere di partito, in Italia).
Le fazioni fanatiche sono la rovina della società odierna, a partire da questi scellerati di Sweet Baby Inc! Per il resto io condivido a pieno la tua linea di pensiero 💯
Non solo traccia SBI ma anche altre compagnie similari e quelli che hanno la certificazione DEI che, magari, non hanno avuto consulenze oltre a quelli che hanno subito delle censure rispetto alla versione originale per qualsiasi motivo. Tipo: Stellar Blade
Io sinceramente non capisco cosa gli passi nella testa. Come dici l'immedesimarsi con personaggi UGUALI a noi non ha senso ( io e molti altri ci siamo divertiti e immedesimati per anni in un porcospino antropoformo blu! ) e alla fine l'importante nel gioco è divertirsi e questo è quello che si sta perdendo nel gaming. Se una storia è scritta davvero bene sa coinvolgere tutti. Io quando mi faccio il personaggio da personalizzare nei games spesso faccio dei personaggi anche considerati brutti perchè magari rispecchia dei miei gusti particolari ma non trovo motivi per lamentarsi quando un personaggio è DECISO dal creatore del gioco perchè magari anche il suo aspetto è funzionale ( pensiamo ad un gioco come Devil May Cry, sarebbe ridicolo se Dante non fosse così bello, forte e fico perchè il suo aspetto sta benissimo col suo carattere spregiudicato ). OPS! mi ero dimenticato di dire che non riesco a capire queste compagnie che come strategia hanno quella di insultare coloro a cui i loro prodotti sono destinati ( va benen che Sweet Baby inc non fa videogiochi ma solo consulenze ma alla fine il discorso vale lo stesso no? ).
E' che secondo me stiamo proprio parlando di cose sbagliate. So benissimo che portano video su questo argomento, non faccio altro che alimentare questo parlare, ma non credo che non esprimersi sia la scelta giusta. Voglio giocare, e solo quello, storie nuove, belle, inclusive perché contestualizzate in quel modo, non perché Major X decide che debba essere tale. Ridatemi una seconda golden age del Gaming.
@@loricsello Che dirti? Hai ragione, si è perso il senso stesso del giocare ai VG ma ora c'è un problema e non si può nascondere la testa sotto la sabbia e l'unica cosa da fare è parlarne cercando di restare lucidi e onesti.
Sono capitato per caso nel tuo canale, ti faccio i complimenti per aver fatto un bel video. ho 42 anni anche se non ho più tanto tempo come una volta, e ti confesso che anche io creo sempre personaggi femminili. Ah si dimentivo, mi sono iscritto e lasciato il like 😉
Nota interessante: Mi sono andato a vedere la lista in excel, molto più estrema. Grazie a quella lista ho messo due videogiochi nella lista dei desideri, perché nello spiegare il "problema" mi aveva presentato una descrizione interessante che mi aveva stuzzicato. Ben più utile di un vago tag "lgbtq+" su Steam che vuol dire tutto e non vuol dire niente allo stesso tempo. Poi si tratta anche di trasparenza, come nei prodotti alimentari: posso sapere se in un prodotto c'è o non c'è l'olio di palma se per me è importante? Mi pare normale chiedere la lista degli ingredienti. Poi siamo chiari: noi siamo Italiani. Tutto ciò che vediamo in televisione sono statunitensi o giapponesi, sempre roba che culturalmente non hanno niente a che fare con noi eppure li preferiamo rispetto ai cinepanettoni o ad Adrian la Serie Evento. Perché? Perché abbiamo l'empatia, non necessitiamo che chi abbiamo di fronte sia "uno di noi" per metterci nei suoi panni. E allo stesso tempo ho amato quella di netflix (italiana, di cui non ricordo nome e autore), ma perché era italiano? No, perché la tematica la trovavo molto vicina a me. Ma era il tema, era la psicologia, non era per il colore della pelle o per il suo essere Italiano. Oppure sul serio: se dovessero essere coerenti, se veramente c'è questa necessità, allora i neri sarebbero da rimuovere dai prodotti dell'intrattenimento, perché il mercato è fatto da bianchi. Anzi: da cinesi, quindi rimuoviamo pure i bianchi. Maschi, cinesi, etero e cis.
il discorso rimane: i componenti di una storia sono irrilevanti, se la storia in sè non si regge. Il problema non è la nazionalità od orientamento sessuale di un individuo, quello che si pensa immediatamente quando si vedono contenuti come il mio è che tutto nasce da una sorta di fastidio od odio, quando non è minimamente cosi. Io voglio divertirmi, intrattenermi, passare il tempo anche acculturandomi, tutta sta roba di inserire personaggi, quote rose, quote nere, non fa altro che sottolineare il finto buonismo di queste aziende, che si nascondono dietro queste azioni, che in realtà pensano solo al portafogli, ed a farmi disinteressare da molti prodotti.
@@loricsello Si, si, non volevo insinuare niente con questo commento o spostare il discorso. La mia posizione è... io sono per principio contro l'inclusione. Non nel senso contro la presenza di neri ed ecc... ma nell'idea che gli artisti debbano avere una responsabilità morale del proprio prodotto tale da dover includere o meno degli elementi per educare e/o moralizzare il suo pubblico. Non mi importa se è di facciata o reale, mi da fastidio che ci sia questa pressione "morale". Ovviamente quand'è esterna, se c'è l'autore paladino che vuole fare il proprio videogioco bacchettando sulle mani gli acquirenti... buon per lui, insomma. (Infatti, come dico spesso: a me dustborn non mi ha dato alcun fastidio. Anche se viene palesemente da quell'ambiente.) Ciò che preoccupa a me è che queste pressioni vadano un po' a uccidere la libertà artistica, ma anche la libertà di rappresentar male qualcosa. Mi viene in mente Silent Hill. Avevo visto un bellissimo video sul primo Silent Hill, gli autori, gli errori, come avevano ricercato informazioni ed ecc... ed è un prodotto su come i giapponesi vedevano gli americani. Il fascino di Silent Hill è che anche se ci sono "rappresentati" (Odio sta parola, oramai.) degli americani, non lo sono... sono giapponesi che hanno visto film, foto, ed è la loro visione distorta dell'america. Ed è bello proprio per questo, anche. Creando alla fine una città e delle persone che realmente non esistono... un Molise. (ok, brutta battuta.)
Sweet baby sta cavalcando l'onda, perché se i progetti continuano a fallire prima o poi perderà qualsiasi cliente, quindi per me sta arraffando denaro finché può, nel giro di 2 anni chiuderanno..
Uno dei miei personaggi femminili preferiti? Jill Valentine: “You want S.T.A.R.S? I’ll give you S.T.A.R.S!”, signori e signore un personaggione della madonna.
Ma alla fine è una scelta come un'altra, se posso scegliere tra i due ed il personaggio maschile mi sembra un babbione, vado per la ragazza. O viceversa.
@@loricsello vero vero... Ma ormai credo che (spero di no) di sta roba woke inclusivita (FINTA) ecc ecc... Ne avremo ancora per un bel po' purtroppo...
Che poi i videogiocatori sono le persone più inclusive del mondo: tipo che online tu giochi con la gente di tutto il mondo e non ti frega se quello è omo, etero, bianco o nero. E vale pure per i personaggi. Conta quello che trasmettono.
Si... .-. Ma a quanto pare non è abbastanza, devi fare i personaggi paraplegici stile dalmata e obesi... Ovviamente con traumi, altrimenti non sono inclusivi, se sono troppo felici e "normali"...
@@nanakomatsu7425 va beh si può inserire la possibilità nella costruzione del pg all inizio. O piazzarli nella mappa. Non danno fastidio a nessuno. Al massimo il giocatore dice: "Oh guarda quel pg è in sedia a rotelle." e poi continua per la sua strada
Ciao, quella frase "burning the games industry to the ground" è riferita al fatto che l'industria videoludica viene definita "maschilista, sessista e suprematista" e la loro missione è quella ricostruirla rendendola più bella, inclusiva e meno bianca. Ma mi pare che le cose non stanno andando proprio così.
si ho visto, volevo metterci un carico da 90 nel video, poi ho deciso di tenere i toni abbastanza bassi, altrimenti mi sarei solamente innervosito. comunque, vediamo quanto altro durano con questa grande manovra
Quella lista che per fortuna non c'è più, ha messo giochi che non c'entracavano un ca@@o con Sweet baby inc, come il final fantasy 7 originale per ps1, quella lista diciamo discriminatoria rovinava solo i videogiochi con una retorica anti woke che è peggio del woke.
c'è veramente un casino su questa roba, e non fa altro che farci distrarre da quello che dovrebbe importarci davvero, ovvero i videogiochi in quanto arte e medium di intrattenimento. Ho visto che nella lista hanno messo anche GoW Ragnarok, io sinceramente nei miei vari playthrough, oltre ad Angrboda non ho visto tutti sti problemi.
Ma vai a c@gare! Lista """discriminatoria""" per te! Per me (e molti altri) è utilissima. Discriminatoria perché dice la verità, ovvero quali giochi hanno/fanno il lavaggio di cervello con il politically (non)correct?! Peccato che ad oggi lo sputo digitale non esista, altrimenti.......... Per gente ipocrita e finto-buonista come te, ne avrei a litri!
Non dobbiamo gioire? Ma sei serio? Io stappo lo champagne quando uno sweet si toglie la vita, altro che licenziati o cancellati... E chiunque ti dica "è bello rivedersi in un gioco", sono minoranze, perché mai dovrebbero avere una rappresentazione maggioritaria? Non è solo coerenza di scrittura, ma lasciar fuori argomenti che sono inutili ai più e fastidiosi per molti.
Questi si annientano da soli per l'effetto Aiazzone: siete giovani e il riferimento è a cose degli anni 80, quando un grosso immobiliarista fece così tanta pubblicità al suo mobilificio da diventare una barzelletta, e la gente non andava più a comprargli i mobili proprio perchè faceva ridere anche solo l'idea di andare da Aiazzone. Qui cmq è peggio... in un'epoca in cui finalmente solo pochi badavano a colore della pelle, genere e gusti sessuali, questi stanno forzando così la mano da suscitare quell'odio che pretenderebbero di denunciare e abbattere.
Immagina odiare un'industria probabilmente solo perché personaggi 2d e 3d troverebbero più partner di te, da quanto fai schifo in termini di personalità e aspetto... .-. Sicuramente c'è un aspetto politico nel loro progetto, ma da come hanno rovinato i giochi su cui hanno messo le mani, direi che la componente d'invidia è maggiore... Perché la politica puoi inserirla senza partorire esclusivamente cessi complessati con malattie e problemi improbabili, ma di moda solo tra chi ha come unico argomento lamentarsi di presunte sfighe che potrebbe risolvere camminando, piantandola d'ingozzarsi, andando da un medico o trovandosi amici che non siano casi umani...
Facciamo un esempio: io sono un ragazzo bianco etero, eppure riesco ad immedesimarmi in Luz di The Owl House, che una ragazza dominicana bisessuale, perché abbiamo problemi simili. Non hai bisogno dal colore della pelle o della sessualità se il personaggio è scritto bene.
Queste accuse di SBY contro i giocatori mi sembrano campate per aria e come giocare mi sento insultato. Io spero che questa azienda (anche Ubisoft perché da piccolo ho giocato a un gioco dei Rabbit, nonché ai TG come la Rai) si informi sui videogiochi in generale prima di giudicarli altrimenti dicono cavolate e la gente inesperta li crede o si confonde. Poi su SBY come razzisti mi sembra probabile (poi non so onestamente) perché sfruttano le rappresentanzioni delle persone per avere soldi o per i propri scopi. A stò punto mi chiedo se i suoi giochi meritano di essere giocati o meno.
Ps: Mi dispiace per il signore che è stato licenziato. Spero che il suo prossimo lavoro sia ottimo.
Riguardo al minuto 11:00, la categoria degli omosessuali, dato che rappresenta al massimo il 2% della popolazione, dovrebbe essere trattata, se non contestualizzata adeguatamente in un gioco, nella stessa percentuale di titoli, ovvero quasi mai.
Esatto non come alcune serie tv (vedi Legends of Tomorrow) dove diventano magicamente il 40%del totale e anche di più).Stesso discorso per i neri in america (14%) che in pratica sono ovunque e avolte ci sono solo loro (ancora peggio per le pubblicità: vorrei vedere però quanti clienti neri hanno quelle aziende che li infilano dappertutto).
Perdonami, senza entrare troppo nel merito voglio solo farti notare che non ha senso considerare la percentuale mondiale del 2%, ma va vista quella del luogo dell’ambientazione.
Seguendo la tua logica, percentualmente parlando, su 10 personaggi la metà dovrebbero essere cinesi e indiani 😅
@@alessiod1996 Esatto Alessio, infatti ho scritto se non adeguatamente contestualizzate nel precedente post😬 per quanto riguarda i due casi che hai indicato, varrebbe lo stesso, il che sarebbe una follia
Questi temi "inclusivi" nel mondo dell'intrattenimento ci sono sempre stati ma la differenza rispetto a questi ultimi anni è che, una volta tali argomenti erano proposti in maniera spontanea, normale, seguendo il contesto narrativo dell'opera. Oggi invece, le aziende "DEI" pongono questi temi in maniera obbligatoria, forzata, con la presunzione di avere a che fare con un pubblico retrogrado che deve essere educato (quando magari il pubblico spesso, a riguardo ne sa più di loro). Il risultato è sotto gli occhi di tutti: prodotti (giochi, film, serie tv) che sembrano più dei documentari da scuola educazione o, ancor meglio, quei terribili filmetti animati dei testimoni di Geova. Quando la forzatura ideologica prende il sopravvento (e non importa essere d'accordo o meno sui temi trattati) l'estetica, la narrativa, la componente artistica dell'opera verrà sempre meno, perchè usata in senso strumentale. Una volte era l'arte ad adoperare lo strumento delle idee, elevando così la qualità di tutte le produzioni oggi succede il contrario: le ideologie usano l'arte come mezzo di propaganda, abbassando così sia il valore artistico delle produzioni, sia il valore degli argomenti trattati, ridotti a becero scontro di tifoserie. Questo, naturalmente, senza parlare del livello culturale di chi oggi è ai piani alti.
Chi più di tutti odia la diversità son proprio loro.
In primis perché non si fanno problemi ad insultare sulla base del sesso o del colore.
In secondo luogo perché appiattire tutto, fingere di poter intercambiare chiunque perché siamo tutti uguali è il contrario di amare e valorizzare la diversità
Concordo con te. La diversità è una delle cose più belle della vita. Se sei contro alla diversità sei contro la vita.
Sono ipocriti fino al midollo
Che gentile quel tipo su steam che mi fa la lista di tutti i giochi da boicottare 😂
Solo se ha senso però, non a prescindere.
@@loricsello Beh, si parla di sweet baby inc. Non è che possano uscirne dei capolavori
@@loricsello Dipende anche dall entità delle modifiche
@@loricselloè woke? Ha senso boicottare. Vedasi God of Woke Ragnarok coi suoi personaggi arcobaleno per esempio...
@@nemesimatt8971per non parlare di quella ciofeca di "the last of us1/2". Già il gioco è pessimo, poi ci hanno aggiunto il circo (categorie protette)... Ciaone!!!
buon pranzo come sempre a tutti
Buon pranzo ragazzi!
tutto si potrebbe racchiudere nell'ultimo discorso, è inutile mettere in primo piano concetti, etnie, orientamenti sessuali, se alla base non c'è coerenza. come hai detto tu ai videogiocatori importa solo divertirsi e godersi un opera.
eccome gero sto a risponde stasera a tutti i commenti, buona cena.
Eh che belli i vecchi tempi dove i videogiochi dovevano semplicemente essere......giocati
più che altro mi manca preoccuparmi solo di quello capisci, anche non volendo, sentendo tanta di questa roba, il pensiero mi va lì.
@@loricsello signore e signori benvenuti nel nuovo decennio dove tutti i giochi devono contenere almeno un personaggio di etnia o identità sensuale diversa, altrimenti non possiamo farlo uscire
Io si sono contento , non sono un finto buonista
Però bisogna dire che certa gente si auto cancella da sola!
cosi confusi da colpirsi da soli.
"sta impazzendo" presuppone un passato in cui erano sani di mente 😂
Ciao ti sei guadagnato il mio follow 😂 chiunque sputtana il politically corretto ha il mio appoggio
grazie per il supporto ma qui non si sputtana, si predilige un approccio mediano, in cui si esamina il problema senza lasciarci andare a troppi bollori ed odio, salvo quando si scade nella scenetta comica!
Hai proprio ragione quando dici che Sweet Baby Inc sta cercando di distruggere l'industria dei videogiochi. È evidente che si stanno dando delle enormi zappe sui piedi con queste mosse. La spirale verde sul sito, sembra messa lì per ipnotizzarci, ma è impossibile non vedere quanto spietata sia questa consulenza. Le aziende stanno spingendo sempre di più sull'inclusività forzata, non per creare personaggi o storie migliori, ma solo per fare scalpore e polarizzare il pubblico. È tutto un meccanismo per farci litigare e distoglierci dai veri problemi della vita.
Non è la prima volta che assistiamo a questo tipo di manipolazioni. E ora ogni volta che compro un gioco mi chiedo se dietro c'è una di queste agenzie che minaccia i giocatori come me per imporre ideologie a tutti i costi. (Amo Nier automata e Stellar blade ma non sono un sessista. Mi piacciono le donne tutto qui) Ho amici trans e tante amiche videogiocatrici che si sentono disgustate da questo tipo di approccio forzato. Ma c'è un modo giusto di fare le cose: prendiamo Bridget di Guilty Gear, ad esempio. Non so se Arc System Works abbia collaborato con una consulenza, dato che è un personaggio nato nel 2002, ma questo non importa: Bridget è un personaggio transessuale scritto benissimo, che ha conquistato il cuore di tanti giocatori. (Lo so che prima era un ragazzo vestito da ragazza nel gioco originale ma poi vent’anni dopo ha accettato la sua sessualità)
Se l'inclusività è fatta bene e non imposta a forza, funziona alla grande. Ma con queste agenzie che cercano di spingere il pubblico a scontrarsi, non stiamo facendo nessun passo avanti, anzi, stiamo distruggendo un'industria che amiamo.
Sottoscrivo ogni cosa e sono di un pensiero ben preciso:
L'inclusività la facevano davvero quando non era il centro dell'universo.
Secondo me semplicemente i giochi devono essere fatti bene! Perché ad esempio Alan wake 2 non ha attirato nessuna critica negativa, nonostante la cooprotagonista donna e afroamericana, come anche nel DLC che sta per uscire! Quindi il problema non è chi o cosa ci trovo nel gioco, ma il modo coerente con cui mi racconti una storia e mi fai vivere un gioco!
menomale che qualcun altro dice sta roba, pensavo di essere l'unico pazzo a dover spiegare un concetto elementare
Elder scroll insegna che, se sono divertenti e hanno trame interessanti, anche se sono fatti male e richiedono mesi di patch, glielo si perdona.
Ormai TV è giornali non sono un bacino esaurito e il mondo dei videogiochi gli sembrava un nuovo gruppo su cui lavorare......
speriamo se ne tengano alla larga
COOOME TI PERMEEEETTIIIiiiiiIIIIiiiiiIIII!!!!!
dai collaboriamo
@@loricsello no, finchè non ti tingi i capelli di rosa.
Mi piacerebbe vedere la reazione di quelli di sweet baby se dovessero giocare Vendetta, l'arcade di anni fa 🤣
Il gioco e di conseguenza la storia devono essere fatti in maniera tale da appassionarti
I giochi devono essere fatti per unire quante più persone possibili deve essere qualcosa di “inclusivo” no che tende a escludere chi non ci si ritrova all’interno
Il gioco e la vita reale sono due cose distinte e separate
No, Sweet Baby Inc non sta impazzendo, semplicemente per poter sopravvivere come compagnia deve costantemente ricordare chi è il "nemico" conto cui sta combattendo. Dopotutto, che ruolo ricoprirebbe una azienda interamente fondata sul concetto di "difesa" dell'inclusività e del progresso all'interno di un ambiente dove questi aspetti non sono minacciati? Cosa può essere un guerrafondaio senza il conflitto?
Mi piace da morire questo commento
E comunque lo fanno per percepire bonus e finanziamenti (dopo le leggi ridicole sull'inclusività; un po' come si fa per i film finanziati dalle tessere di partito, in Italia).
si, praticamente fanno punteggio
Le fazioni fanatiche sono la rovina della società odierna, a partire da questi scellerati di Sweet Baby Inc! Per il resto io condivido a pieno la tua linea di pensiero 💯
Non solo traccia SBI ma anche altre compagnie similari e quelli che hanno la certificazione DEI che, magari, non hanno avuto consulenze oltre a quelli che hanno subito delle censure rispetto alla versione originale per qualsiasi motivo. Tipo: Stellar Blade
La censura è ovunque e non se l'è inventata SBI, però ultimamente fanno parlare di sè.
Sweet Baby Inc detected, da Seguire SUBITO!
Secondo me non si rendono conto che sforzandosi così tanto di essere inclusivi diventano l'esatto opposto senza rendersene conto...
solo fatti. Un po come il discorso Disney, erano inclusivi quando non si sforzavano di esserlo ad ogni costo.
Io sinceramente non capisco cosa gli passi nella testa. Come dici l'immedesimarsi con personaggi UGUALI a noi non ha senso ( io e molti altri ci siamo divertiti e immedesimati per anni in un porcospino antropoformo blu! ) e alla fine l'importante nel gioco è divertirsi e questo è quello che si sta perdendo nel gaming. Se una storia è scritta davvero bene sa coinvolgere tutti. Io quando mi faccio il personaggio da personalizzare nei games spesso faccio dei personaggi anche considerati brutti perchè magari rispecchia dei miei gusti particolari ma non trovo motivi per lamentarsi quando un personaggio è DECISO dal creatore del gioco perchè magari anche il suo aspetto è funzionale ( pensiamo ad un gioco come Devil May Cry, sarebbe ridicolo se Dante non fosse così bello, forte e fico perchè il suo aspetto sta benissimo col suo carattere spregiudicato ). OPS! mi ero dimenticato di dire che non riesco a capire queste compagnie che come strategia hanno quella di insultare coloro a cui i loro prodotti sono destinati ( va benen che Sweet Baby inc non fa videogiochi ma solo consulenze ma alla fine il discorso vale lo stesso no? ).
E' che secondo me stiamo proprio parlando di cose sbagliate. So benissimo che portano video su questo argomento, non faccio altro che alimentare questo parlare, ma non credo che non esprimersi sia la scelta giusta. Voglio giocare, e solo quello, storie nuove, belle, inclusive perché contestualizzate in quel modo, non perché Major X decide che debba essere tale. Ridatemi una seconda golden age del Gaming.
@@loricsello Che dirti? Hai ragione, si è perso il senso stesso del giocare ai VG ma ora c'è un problema e non si può nascondere la testa sotto la sabbia e l'unica cosa da fare è parlarne cercando di restare lucidi e onesti.
Daje bro!
Sono capitato per caso nel tuo canale, ti faccio i complimenti per aver fatto un bel video. ho 42 anni anche se non ho più tanto tempo come una volta, e ti confesso che anche io creo sempre personaggi femminili. Ah si dimentivo, mi sono iscritto e lasciato il like 😉
grazie mille del supporto, sono molto contento di avere un pubblico cosi variegato!
Nota interessante: Mi sono andato a vedere la lista in excel, molto più estrema. Grazie a quella lista ho messo due videogiochi nella lista dei desideri, perché nello spiegare il "problema" mi aveva presentato una descrizione interessante che mi aveva stuzzicato. Ben più utile di un vago tag "lgbtq+" su Steam che vuol dire tutto e non vuol dire niente allo stesso tempo.
Poi si tratta anche di trasparenza, come nei prodotti alimentari: posso sapere se in un prodotto c'è o non c'è l'olio di palma se per me è importante? Mi pare normale chiedere la lista degli ingredienti.
Poi siamo chiari: noi siamo Italiani.
Tutto ciò che vediamo in televisione sono statunitensi o giapponesi, sempre roba che culturalmente non hanno niente a che fare con noi eppure li preferiamo rispetto ai cinepanettoni o ad Adrian la Serie Evento. Perché? Perché abbiamo l'empatia, non necessitiamo che chi abbiamo di fronte sia "uno di noi" per metterci nei suoi panni.
E allo stesso tempo ho amato quella di netflix (italiana, di cui non ricordo nome e autore), ma perché era italiano? No, perché la tematica la trovavo molto vicina a me. Ma era il tema, era la psicologia, non era per il colore della pelle o per il suo essere Italiano.
Oppure sul serio: se dovessero essere coerenti, se veramente c'è questa necessità, allora i neri sarebbero da rimuovere dai prodotti dell'intrattenimento, perché il mercato è fatto da bianchi. Anzi: da cinesi, quindi rimuoviamo pure i bianchi. Maschi, cinesi, etero e cis.
il discorso rimane: i componenti di una storia sono irrilevanti, se la storia in sè non si regge. Il problema non è la nazionalità od orientamento sessuale di un individuo, quello che si pensa immediatamente quando si vedono contenuti come il mio è che tutto nasce da una sorta di fastidio od odio, quando non è minimamente cosi.
Io voglio divertirmi, intrattenermi, passare il tempo anche acculturandomi, tutta sta roba di inserire personaggi, quote rose, quote nere, non fa altro che sottolineare il finto buonismo di queste aziende, che si nascondono dietro queste azioni, che in realtà pensano solo al portafogli, ed a farmi disinteressare da molti prodotti.
@@loricsello Si, si, non volevo insinuare niente con questo commento o spostare il discorso.
La mia posizione è... io sono per principio contro l'inclusione. Non nel senso contro la presenza di neri ed ecc... ma nell'idea che gli artisti debbano avere una responsabilità morale del proprio prodotto tale da dover includere o meno degli elementi per educare e/o moralizzare il suo pubblico.
Non mi importa se è di facciata o reale, mi da fastidio che ci sia questa pressione "morale". Ovviamente quand'è esterna, se c'è l'autore paladino che vuole fare il proprio videogioco bacchettando sulle mani gli acquirenti... buon per lui, insomma. (Infatti, come dico spesso: a me dustborn non mi ha dato alcun fastidio. Anche se viene palesemente da quell'ambiente.)
Ciò che preoccupa a me è che queste pressioni vadano un po' a uccidere la libertà artistica, ma anche la libertà di rappresentar male qualcosa.
Mi viene in mente Silent Hill. Avevo visto un bellissimo video sul primo Silent Hill, gli autori, gli errori, come avevano ricercato informazioni ed ecc... ed è un prodotto su come i giapponesi vedevano gli americani. Il fascino di Silent Hill è che anche se ci sono "rappresentati" (Odio sta parola, oramai.) degli americani, non lo sono... sono giapponesi che hanno visto film, foto, ed è la loro visione distorta dell'america. Ed è bello proprio per questo, anche. Creando alla fine una città e delle persone che realmente non esistono... un Molise. (ok, brutta battuta.)
Sweet baby sta cavalcando l'onda, perché se i progetti continuano a fallire prima o poi perderà qualsiasi cliente, quindi per me sta arraffando denaro finché può, nel giro di 2 anni chiuderanno..
prendi tutti i soldi e scappa!
Chi ha la coscienza pulita non ha nulla da nascondere
Non aggiungo altro
Uno dei miei personaggi femminili preferiti? Jill Valentine: “You want S.T.A.R.S? I’ll give you S.T.A.R.S!”, signori e signore un personaggione della madonna.
mamma mia jill.
@@loricsello poi quella frase…quella bellissima frase…It’ finally over…e il missile sparato da nemesis alla torre dell’orologio, che trollata…
non c'è niente da aggiungere, il discorso che hai fatto credo rispecchi il pensiero della stagrandissima maggioranza dei videogiocatori
Si pure io scelgo il personaggio femminile 😅.. Non in tutti giochi però... Dipende
Ma alla fine è una scelta come un'altra, se posso scegliere tra i due ed il personaggio maschile mi sembra un babbione, vado per la ragazza. O viceversa.
@@loricsello vero vero... Ma ormai credo che (spero di no) di sta roba woke inclusivita (FINTA) ecc ecc... Ne avremo ancora per un bel po' purtroppo...
Su gears era preso ad ammazzare locuste, non certo a contare quante quote razziali c'erano
XD
Roxas giocava a Gears mentre lo sincronizzavano con Sora
@@loricsello un Sora con il lancer c'è lo vedrei 🤣
Che poi i videogiocatori sono le persone più inclusive del mondo: tipo che online tu giochi con la gente di tutto il mondo e non ti frega se quello è omo, etero, bianco o nero. E vale pure per i personaggi. Conta quello che trasmettono.
Si... .-. Ma a quanto pare non è abbastanza, devi fare i personaggi paraplegici stile dalmata e obesi... Ovviamente con traumi, altrimenti non sono inclusivi, se sono troppo felici e "normali"...
@@nanakomatsu7425 va beh si può inserire la possibilità nella costruzione del pg all inizio. O piazzarli nella mappa. Non danno fastidio a nessuno. Al massimo il giocatore dice: "Oh guarda quel pg è in sedia a rotelle." e poi continua per la sua strada
2:31 chi gli ha detto sta sciocchezza?
ah boh. Non ho idea di come affrontare determinate frasi di questi qua.
Ub1s0st ha ragion3 i loro giochi sono belli cosi come sono . Criticare è un vizi0 😂
vedi che mi sa hai la tastiera rotta
@@loricsello io ho ragione sorry 🤣
chris kindred e una lei
Ciao, quella frase "burning the games industry to the ground" è riferita al fatto che l'industria videoludica viene definita "maschilista, sessista e suprematista" e la loro missione è quella ricostruirla rendendola più bella, inclusiva e meno bianca. Ma mi pare che le cose non stanno andando proprio così.
si ho visto, volevo metterci un carico da 90 nel video, poi ho deciso di tenere i toni abbastanza bassi, altrimenti mi sarei solamente innervosito.
comunque, vediamo quanto altro durano con questa grande manovra
Quella lista che per fortuna non c'è più, ha messo giochi che non c'entracavano un ca@@o con Sweet baby inc, come il final fantasy 7 originale per ps1, quella lista diciamo discriminatoria rovinava solo i videogiochi con una retorica anti woke che è peggio del woke.
c'è veramente un casino su questa roba, e non fa altro che farci distrarre da quello che dovrebbe importarci davvero, ovvero i videogiochi in quanto arte e medium di intrattenimento.
Ho visto che nella lista hanno messo anche GoW Ragnarok, io sinceramente nei miei vari playthrough, oltre ad Angrboda non ho visto tutti sti problemi.
Ma vai a c@gare! Lista """discriminatoria""" per te! Per me (e molti altri) è utilissima. Discriminatoria perché dice la verità, ovvero quali giochi hanno/fanno il lavaggio di cervello con il politically (non)correct?! Peccato che ad oggi lo sputo digitale non esista, altrimenti.......... Per gente ipocrita e finto-buonista come te, ne avrei a litri!
Non dobbiamo gioire? Ma sei serio? Io stappo lo champagne quando uno sweet si toglie la vita, altro che licenziati o cancellati... E chiunque ti dica "è bello rivedersi in un gioco", sono minoranze, perché mai dovrebbero avere una rappresentazione maggioritaria? Non è solo coerenza di scrittura, ma lasciar fuori argomenti che sono inutili ai più e fastidiosi per molti.
@nemesismatt8971 bravissimo!!!!!! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 Ed onestamente spero ci sarà presto da brindare tanto e per lungo tempo.
@@Ale_giro siamo in due.
Questi si annientano da soli per l'effetto Aiazzone: siete giovani e il riferimento è a cose degli anni 80, quando un grosso immobiliarista fece così tanta pubblicità al suo mobilificio da diventare una barzelletta, e la gente non andava più a comprargli i mobili proprio perchè faceva ridere anche solo l'idea di andare da Aiazzone.
Qui cmq è peggio... in un'epoca in cui finalmente solo pochi badavano a colore della pelle, genere e gusti sessuali, questi stanno forzando così la mano da suscitare quell'odio che pretenderebbero di denunciare e abbattere.