Ne primo capitola a pagina 5 il Professor Brizzi scrive questo passo memorabile: “Nel successo di quella che è stata ritenuta con ogni probabilità la miglior classe dirigente della storia, la fortuna economica aveva avuto certo un suo peso, ma non in modo così evidente,,,,,la maggior parte della prima classe, quella più ricca, FU ESPRESSA A LUNGO DAGLI AMBIENTI POPOLARI ..., Per chi intendeva emergere davvero, per chi voleva entrare nei più alti ranghi della nobilitas, serviva ben altro che il semplice predominio economico: un criterio era certamente quello dell'uso della ricchezza, ma la preminenza individuale DIPENDEVA DALL'ETICA, non dall'uso censorio”. Questo sostituzione dell'economia con l'etica come primo elemento per l'attribuzione del potere politico, cancella di colpo ogni interpretazione della storia romana secondo schemi sia marxisti che liberali.
Ne primo capitola a pagina 5 il Professor Brizzi scrive questo passo memorabile: “Nel successo di quella che è stata ritenuta con ogni probabilità la miglior classe dirigente della storia, la fortuna economica aveva avuto certo un suo peso, ma non in modo così evidente,,,,,la maggior parte della prima classe, quella più ricca, FU ESPRESSA A LUNGO DAGLI AMBIENTI POPOLARI ..., Per chi intendeva emergere davvero, per chi voleva entrare nei più alti ranghi della nobilitas, serviva ben altro che il semplice predominio economico: un criterio era certamente quello dell'uso della ricchezza, ma la preminenza individuale DIPENDEVA DALL'ETICA, non dall'uso censorio”.
Questo sostituzione dell'economia con l'etica come primo elemento per l'attribuzione del potere politico, cancella di colpo ogni interpretazione della storia romana secondo schemi sia marxisti che liberali.
dice le stesse cose da 40 anni, non ha mai avuto nulla da dire, sopravvalutato e presuntuoso