Ciao Luca, grazie per l'ottimo video. Mi permetto di aggiungere una considerazione al tuo punto 6. Comunicare i dati di accesso del proprio e-banking a terzi, oltre a essere pazzescamente imprudente, spesso è anche un illecito contrattuale: molte banche prevedono nei propri contratti il divieto esplicito di comunicare i dati di accesso ai terzi; e se l'illecito può essere relativamente poco grave nel caso in cui ad es. due coniugi si scambiano i propri dati di accesso, sulla base di una consolidata fiducia reciproca (come nel caso mio con Silvia), comunicare i codici di accesso a terzi è decisamente illecito. Può anche avere conseguenze contrattuali: ad esempio la banca potrebbe rifiutarsi di prestare una eventuale garanzia sulle transazioni, e accettare un eventuale trasferimento di denaro come se fosse stato effettuato dal titolare; oppure potrebbe recedere dal contratto di e-banking, togliendo al cliente la possibilità di operare online. Ma queste sono piccolezze. Resta il fatto che hai detto tu, cioè che dare i propri dati di accesso a terzi è sbagliato e non va fatto in nessun caso.
Ciao. Complimenti per la chiarezza e per la semplicità con cui affronti questi temi. Alcuni consigli possono apparire scontati ma le cronache quotidiane ci dimostrano che non è così. Ottimo lavoro! 👍
Grazie per i consigli. Veramente molto utili. Un mio amico è stato fregato con investimenti all'estero e di questo consulente finanziario non si avevano informazioni, nemmeno gli avvocati che si occupano di truffe finanziarie sono riusciti ad avere informazioni. Il mio amico lo ha continuato a dare soldi a questo finto investitore e ha fatto debiti con tutti. C'è un modo per poter rintracciare il denaro? Comunque gli giro questo utilissimo video. Grazie.
Ciao Luca, grazie per l'ottimo video. Mi permetto di aggiungere una considerazione al tuo punto 6. Comunicare i dati di accesso del proprio e-banking a terzi, oltre a essere pazzescamente imprudente, spesso è anche un illecito contrattuale: molte banche prevedono nei propri contratti il divieto esplicito di comunicare i dati di accesso ai terzi; e se l'illecito può essere relativamente poco grave nel caso in cui ad es. due coniugi si scambiano i propri dati di accesso, sulla base di una consolidata fiducia reciproca (come nel caso mio con Silvia), comunicare i codici di accesso a terzi è decisamente illecito.
Può anche avere conseguenze contrattuali: ad esempio la banca potrebbe rifiutarsi di prestare una eventuale garanzia sulle transazioni, e accettare un eventuale trasferimento di denaro come se fosse stato effettuato dal titolare; oppure potrebbe recedere dal contratto di e-banking, togliendo al cliente la possibilità di operare online.
Ma queste sono piccolezze. Resta il fatto che hai detto tu, cioè che dare i propri dati di accesso a terzi è sbagliato e non va fatto in nessun caso.
Ciao. Complimenti per la chiarezza e per la semplicità con cui affronti questi temi. Alcuni consigli possono apparire scontati ma le cronache quotidiane ci dimostrano che non è così.
Ottimo lavoro! 👍
Grazie mille Giovanni!
Grazia per buoni consiglii molto utile veramente aveva bisogno
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Grazie per i consigli. Veramente molto utili. Un mio amico è stato fregato con investimenti all'estero e di questo consulente finanziario non si avevano informazioni, nemmeno gli avvocati che si occupano di truffe finanziarie sono riusciti ad avere informazioni. Il mio amico lo ha continuato a dare soldi a questo finto investitore e ha fatto debiti con tutti. C'è un modo per poter rintracciare il denaro? Comunque gli giro questo utilissimo video. Grazie.
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La più invincibile è la svalutazione che ti frega il risparmio
Qua in Italia altro che 140 anni di galera...
Qua entri di diritto a lavorare in (certi posti}...