Diga del Gleno 100 anni dopo il disastro, scopriamo le possibili cause del crollo
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- Опубликовано: 27 май 2023
- 100 anni fa la val di Scalve venne funestata da un grave disastro, i cui ricordi tendono ormai a perdersi nella notte dei tempi. La mattina del primo dicembre 1923 crollò la diga del Gleno, causando la fuoriuscita di 4 milioni di metri cubi d'acqua che investirono la val di Scalve. Nel giro di pochi minuti furono spazzati via dalla furia dell'acqua gli abitati di Bueggio e Dezzo di Azzone, e poco dopo l'onda si abbatté sul comune di Darfo Boario Terme e Gorzone in Val Camonica, per poi concludere la sua folle corsa nel Lago d'Iseo, a oltre 20 chilometri di distanza. La fiumara di fango e detriti lasciò nella valle 356 vittime riconosciute, oltre ad un numero non meglio definito di dispersi.
Siamo tornati a visitare quei luoghi in occasione del centenario della sciagura per cercare di capire cosa accadde quella tragica mattina, e come mai sia avvenuto un cedimento strutturale così catastrofico. Sarà un'occasione anche per scoprire la storia di quella diga e gli errori nel corso dei lavori che potrebbero aver compromesso la sua resistenza.
Il progetto iniziò a muovere i primi passi nel lontano 1907, anno in cui venne richiesta una prima concessione per lo sfruttamento idroelettrico del torrente, presso pian del Gleno. La concessione fu rilevata 10 anni dopo dall'azienda manifatturiera dei Fratelli Viganò, che iniziarono a progettare la nuova diga principalmente per le esigenze della loro attività di produzione del cotone, bisognosa di energia elettrica per le lavorazioni. La diga del Gleno venne pensata proprio per questo scopo, inizialmente per le esigenze private dei fratelli Viganò, ma anche per vendere l'energia elettrica in regime di monopolio in tutta la valle. L'acqua sarebbe stata raccolta in un bacino di 4,5 milioni di metri cubi, e da qui incanalata in una condotta forzata, che avrebbe alimentato con un primo salto di 550 m la centrale di Povo, e poi quella di Valbona con un ulteriore salto di 285 m, generando una potenza complessiva pari a 7,5 MW.
La costruzione della diga venne caratterizzata dalla modifica sostanziale del progetto in corso d'opera, il quale inizialmente prevedeva una diga a gravità in muratura spessa 40 m alla base, poi alleggerita con il sistema ad archi multipli per ragioni di costi.
Dopo il disastro, vennero denunciate gravi superficialità nella esecuzione dei manufatti, ma anche uso di materiali di bassa qualità e carenze a livello di progettazione della diga. Inoltre la modifica del progetto in corso d'opera ebbe a coincidere con il congedo dell'impresa esecutrice della prima parte dei lavori, ovvero il tampone di fondazione, e il subentro di una nuova ditta incaricata di completare l'opera. Il passaggio di consegne però non fu certo una condizione ideale, vista la complessità del progetto, e infatti le nuove maestranze non risparmiarono critiche sull'operato della ditta uscente, bollando come mal fatti i lavori finora eseguiti. Si stava rafforzando insomma la convinzione secondo cui la diga del Gleno fosse stata costruita male, e sulla base di un progetto che presentava diverse criticità in seguito alla volontà dei Viganò di ridurre al minimo i costi. Venne accertata anche la disomogeneità del calcestruzzo, la scarsa qualità dei leganti, specie per quanto riguarda il tampone di fondazione, e l'esiguo scavo in roccia per l'ancoraggio delle pile, elementi che avrebbero influito negativamente sulla resistenza della diga.
Il primo dicembre 1923 sembrava una giornata qualsiasi, il lago era al massimo invaso già da 1 mese per le abbondanti piogge autunnali, con l'acqua che spesso usciva copiosamente anche dagli sfioratori, provocando forte erosione del terreno alla base delle pile. Poco dopo le 7.00 di mattina dell'1 dicembre 1923, un'intera porzione della diga lunga 80 m cedette, provocando la fuoriuscita di 4 milioni di metri cubi d'acqua.
A 100 anni dal disastro, non esiste ancora alcuna certezza sulle reali cause del cedimento. Nel corso del processo, l'unico aspetto su cui i tecnici di accusa e difesa furono concordi, riguardava il punto di cedimento dello sbarramento, individuato nella zona di appoggio della diga sul tampone di fondazione. Si è parlato del lento sgretolamento della roccia sotto il tampone, dovuto anche alle infiltrazioni d'acqua, con il conseguente slittamento della fondazione stessa verso valle fino al punto di collasso delle pile, causa giudicata verosimile da molti esperti.
L'imponente struttura superstite, ormai è diventata un monumento in ricordo di uno dei più eclatanti fallimenti ingegneristici italiani, oltre a commemorare per sempre le vittime innocenti della grande tragedia che un secolo fa ha sconvolto la Valle di Scalve.
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La tragedia della diga del Gleno Benedetto Maria Bonomo Ed. Mursia
IL CROLLO DELLA. DIGA DI PIAN DEL GLENO: ERRORE TECNICO? Umberto Barbisan
Archiviogleno.it
Scalve.it
Archivioangolo.info
Maraea.it
Complimenti, siete uno dei pochi canali a raccontare queste storie e visitare sul posto il manufatto. Non smetterò mai di congratularvi, continuate così 💪🏼
Sapevo del disastro del Gleno, diga costruita con evidenti carenze tecniche. Tuttavia non si può accostare questo disastro a quello del Vajont. La diga del Vajont resistette e resiste tutt'ora, segno che la costruzione era ottima. I problemi furono di natura geologica. Ci si accorse che sul Monte Toc c'era una vecchia frana preistorica rimasta ferma da millenni. Nel momento in cui si cominciò ad invasare la frana si rimise in moto e venne scoperta dal figlio del progettista della Diga, il geologo Edoardo Semenza.
Esiste un film Vajont di Renzo Martinelli. Molto bello, benché altamente drammatico. Tuttavia questo film omette alcuni dettagli direi fondamentali. Scoperta la frana non si stette ad aspettare il disastro. Addirittura, fatto che nessuno riporta...il serbatoio venne svuotato, se non ricordo male nel 1961...Il successivo reinvaso fu fatale e quando si tentò un successivo svuotamento era ormai troppo tardi...A quel punto avrebbero dovuto evacuare tutte le aree a rischio, ossia Longarone e tutte le frazioni a valle...persero colpevolmente tempo e non agirono con tempestività. Tutta la parte di Longarone e le frazioni a valle della diga furono spazzati via... Come fossero sabbia investita dall'acqua...1900 morti...
Tutte queste informazioni le potete trovare con maggiore precisione nel libro scritto dal Dott.. Edoardo Semenza. Proprio vent'anni fa ero a Longarone ed acquistai il libro.
Non so se si possa trovare ancora ma consiglio, a chi vorrà cimentarsi, di leggerlo assolutamente.
In ogni caso, complimenti per il video. Giusto tenere viva la memoria!
Grandissimi......💚💚💚
Un doveroso ricordo a chi ne rimase vittima....💚💛🧡
Vista lo scorso anno, impressionante nella sua drammatica maestosità. Da brividi il moncone crollato. Incredibile che disastri simili non abbiano mai un colpevole, la storia italiana ne è piena. Complimenti per i contenuti che proponete, vi seguo sempre con interesse.
Erano tempi dove si badava all'estetica ed allo stile a differenza di oggi dove l'efficienza e la tecnologia non seguono sempre parametri estetici come nella diga del Gleno!
E anche le Centrali idroelettriche, se noti nel video, erano architettonicamente più gradevoli alla vista.
Rispetto a quelle odierne, una volta anche le strutture industriali erano fatte con un certo gusto architettonico😊
A parte l'errore della prima frase (Pianezza non solo non è "non molto lontano dalla Val Di Scalve", ma è al centro della valle), il video è fatto davvero bene ed è molto interessante.
Fallimento ingegneristico, ma che meraviglia l’architettura di questo tipo di dighe! Come dici tu ricorda il prospetto di una cattedrale gotica. Ancora un video strabiliante, posti tristemente noti, ma esageratamente affascinanti. Bravissimo
Grazie per il grande contributo al ricordo della storia che rase al suolo paesi e vite umane sempre per negligenze e leggerezze di chi di dovere,
Dai tanti filmati visionati i vostri risultano i più dettagliati
Grazie ragazzi per la bravura e l'impegno.
Bravi come al solito. Tutti gli anni vado su al Gleno e vedere la diga (essendo bergamasco!) ……. E quando si gira l’angolo dal sentiero e la si trova così maestosa si rimase senza fiato dalla “bellezza della diga” e allo stesso tempo terrorizzati per quello che è successo
mandi,ci sono stato anni fa' quando ero come uno scoiattolo a camminare,con un amico di vilminore ora x colpa di 2 ictus e medici da accoppare, non cammino piu',bel servizio come sempre,vedo che il sentiero ecc non sono cambiati x niente
Ciao a tutti ,io abito proprio qui ,e nel 2010 sono salito a lavorare come muratore con un impresa per rivalorizzare lo sfioratore e il lago adiacente ,consiglio veramente a tutti di salire,la natura è stupenda e l ubicazione lo è ancora di piu
Una decina di anni fa ero al matrimonio di una mia seconda cugina ad Ardesio in alta Val Seriana, e mio zio, ora sui novant'anni, mi indicava la cima della valle e mi disse che là era successa una tragedia molti anni fa. Allora non ci avevo fatto caso, ma si riferiva alla diga del Gleno.
Complimenti ragazzi per aver portato alla memoria questo disastro, dimenticato, dai più, nonostante le numerose vite costate
Il sistema Italia incompetenza e servilismo mischiata al solo fine di lucro collusione con le istituzioni corrotte poi presidenti e responsabili capaci unicamente di ritirare stipendi e mazzette per opere pubbloche non fatte o fatte male poi le persone muoiono e i danni sono enormi altre tragedie del genere sono succedute negli anni con mai nessun responsabile ultima l alluvione che in questi giorni ha funestato la Romagna con danni enormi e morti che molto probabilmente non avra responsabili anche se facilmente individuabili e si propongono perfino come comissari per l emergenza che con la loro inettitudine e incompetenza hanno contribuito a creare ma saranno come sempre cause esterne ora va di moda il cambiamento climatico complimenti comunque per quello che puo contare di tenere vivo il ricordo di una tragedia che nella sua gravita pochi conoscono
Bravissimi come sempre…continuate cosi….anche se doloroso è doveroso ricordare queste cose,non devono cadere nell’oblio,anche per non dimenticare chi ha perso la vita in tutto ciò…
bellissimi i tuoi video complimenti...
Che vicenda allucinante!! Comunque era una struttura enorme per l'epoca...
Quello che fa più rabbia è che a causa di queste strutture, ci sono stati così tanti morti innocenti che non avevano nessuna colpa! Avete portato alla memoria anche questo spiacevole disastro che è meno ricordato del VAJONT ! Complimenti per il racconto della sua storia…
Un bellissimo video che documenta un disastro dimenticato. Quest’anno ricorre il il sessantesimo anniversario del Vajont, dove la diga fu costruita a regola d’arte difatti resistette all' urto di milioni di metri cubi di acqua. Il problema era il contesto dove fu costruita,
sotto il monte Toc che si chiama così perché da sempre soggetto a frane e smottamenti. Sul Gleno si risparmiò sui materiali sul Vajont fu la fretta ( sempre per il Dio denaro )nel momento in cui la Sade doveva consegnare la struttura allo stato che stava nazionalizzando tramite Enel lo sfruttamento degli impianti idroelettrici in Veneto e Friuli.
Aggiungiamo che la Sade decise scelleratamente e consapevolmente di innalzare la quota dell'invaso.
La natura fa la natura.
Per me si tratta di questioni di avidità al prezzo di 2000 vittime circa e abbandono del territorio
Bel "servizio" (come si diceva una volta) , come vostro solito,. Con in più una punta di amarezza, come la drammatica storia chiede di essere raccontata. Grazie
Complimenti davvero per la vostra professionalità grazie bravissimi
secondo video che visiono dopo quello di Molare ho finito i superlativi ,il video di Giacobbo non mi aveva fatto capire nulla e con una narrazione prolissa e autoreferenziale ,gli altri visionati erano belli ma mancava sempre qualcosa ,in questo tutto funziona il materiale storico inserito perfettamente ma la cosa piu stupenda e la parte del percorso d arrivo con il video accelerato eanche prima ,ora ho finalmente capito il percorso. Grazie
Grazie per questo commento per noi molto appagante! 😉
Veramente complimenti! Bravi
Anche se è in Francia, ti consiglio caldamente di visitare la diga di Malpasset. Ci sono stato ed è semplicemente impressionante. 😮
NOn sò cosa ne pensate ma lo stile e il design della diga è meravigliosa, mi ricorda il neo classico.
Bellissimo video,conosco il posto che ho visitato la prima volta circa venti anni fa'. Fare conoscere questa storia vecchia di 100 è il miglior modo di rendere omaggio a molti caduti di questa tragedia.
Con tutti i video che ci sono del Gleno il vostro credo sia il migliore! Complimenti per la professionalità!!!!
Grazie, troppo buono!
In passato mi ero documentato sulla diga del Gleno e tutto quello che concerne il disastro. In poche parole hai sintetizzato al meglio cosa é successo, e con immagini belle che descrivono il fascino del luogo... sono stato alla diga piú volte, xché é un luogo che ha un suo fascino triste, nonostante la sua bellezza, E quando sai la storia del luogo, non puoi non riflettere sulla pochezza e sulla arroganza del profitto a scapito delle vite di tante persone.
In rete c'è molta documentazione in merito: ipotesi, studi, ricostruzioni del disastro.
Bravi, anche a rendere l'empatia del luogo in un video contenuto nei tempi.
Come sempre, i migliori👍
Condivido.
Ci sono stato circa vent'anni fa: è impressionante, sembra un muro di cinta, col cancello aperto.
diga bella bella davvero , forse la piu bella al mondo , stracolma di errori , se guardi l"angolo che per sua natura è un punto forte , senza badare a spese gode di 2 contrafforti formidabili , piu un rinforzo angolare esterno (tra i 2 contrafforti ) poi la disposizione apparentemente ad arco è falsa , sembra una fisarmonica ognuna tiene un archetto tattico di zona e manca una arcata strategica generale a ridosso del acqua , perdeva acqua , questa infiltrandosi nella ripresa dei getti è in grado di sollevare questa diga leggera perchè l"acqua pesa 1 il calcestruzzo 2,5 ma non essendo pieno tiene un valore equivalente (come le navi di ferro )(la diga era poi in calce e conteneva anche travi di legno ) , se nel fondo poi perdeva acqua fangosa questa pesa di più tiene potere abrasivo e la cosa piu terribile un effetto dinamico simile a quello che fa volare gli aeroplani, trascuratezza ieri come oggi , la diga si riempe di fango e non c"è uno sbarramento a monte per protezione
Sempre interessante, anche Alberto Bonato ha raccontato molto bene questa tragedia.
Bellissimo video anche il suo 🙂
Sto un po' alla volta guardandomi tutti i vostri video. A parte le ottime ricostruzioni in generale, piene di dettagli, devo dire che a me personalmente piace come montate i documentari usando musiche sempre azzeccate.
Grazie!
Incredibile, non avevo mai sentito questa storia, grazie per averla ricordata
Complimenti anche per questa testimonianza storica sconosciuta ai più.
Grazie!
@@LostStructures Immagino che sia molto faticoso e a volte anche pericoloso anche se gratificate, mi auguro continuiate con le vostre testimonianze storiche esplorative delle archeologie del passato industriale, militare, sociale che sono parte della nostra storia, tecnologia, creatività.
Bellissimo documento. Molto bravo.
Non conoscevo questo disastro. Che fallimento storico le famose 3 dighe distrutte. Come sempre i vostri contenuti hanno una qualità suprema. Grazie.
Un altro grande reportage su un disastro avvenuto un secolo fa dove la memoria si è quasi perduta. Giusto ricordare e testimoniare con parole sempre adeguate e mai banali la storia di questo paese e un doveroso omaggio a chi perse la vita.
Complimenti video breve ma completo e coinvolgente, è forse l unico che mostra in dettaglio il sentiero di accesso. Fantastiche le riprese anche del lato angolare. Bravi !
Salve sto guardando i tuoi video da qualche giorno.
Sei molto preparato ed è un piacere ascoltarti. Complimenti!!! Mi iscrivo😊
Grazie mille per l'iscrizione!
E' la prima volta che sento parlare di questa storia. Ancora complimenti
Ogni vostro video oltre che stupendo con un montaggio eccelso , porta sembre a fare delle riflessioni sugli errori del passato,ma anche su quel che eravamo in grado di fare e abbiamo fatto , certo gli errori si potevano evitare semplicemente non facendo nulla come si fa ora .
Ma serve essere onesti ed ammettere che molte atre cose fatte bene hanno portato ad una cresita non da poco di questo paese .
In questo caso non è stato così, causa avitita cieca .
Tristezza infinita che i resti rinasti in piedi trasmettono ,come fosse un monito nel pensare le cose senza cedere al risparmio di denaro a fronte della sicurezza .
Bellissimo,bravi!
Ho scoperto che non tutti i bergamaschi conoscono la storia di questa diga, è molto più citata quella del Vajont, quindi grazie per averne parlato, sicuramente adesso più persone ne saranno al corrente!!!
Bel video.
Grazie.
Sempre il TOP 👏👏👏👏👏
Uno dei posti più belli che ho visto...merita...(io gioco in casa) 🤪
essendo della provincia di Bergamo,ci sono salito nel 2015 in bici. La cosa che ho subito notato (avendo lavorato per un paio d'anni come muratore,oltre a 15 anni in 4 cave diverse) è la quasi assenza di ferro all'interno del getto,oltre al fatto che si vede benissimo che il calcestruzzo è estremamente "magro".
Certo è che a fare ancora più specie, il fatto che come al solito,"non siano stati identifiicati" i colpevoli,il tutto sulle spalle di chi ha perso la vita,a causa della loro ingordigia e scelleratezza.
non sono un muratore ma è la primissima cosa che mi è saltata all'occhio anche dalle immagini .. pochissimo ferro!!
Ciao, sarei interessato ad andarci anche io in bici, potresti darmi qualche informazione in piu' ? ho trovato molte info sui sentieri ma nessuna che parla specificatamente di bici..
@@aabo ciao,io sono salito da Vilminore di Scalve ma a tratti,ho dovuto spingere,tanto più che sono salito con una enduro 29" ma alla fine non è molto lungo il percorso,quindi fattibilissimo.
Ovviamente è stata ben più divertente la discesa 😅
Io abito proprio a Vilminore e personalmente mi sono fatto l idea che il crollo non si è verificato per cause strutturali ma x cause dolose
@@aikitattoo grazie delle info, ho visto che partendo da li sono pochi km (non pensavo si potesse arrivare cosi vicini in auto), ora valuto se salire in ebike o a piedi (se c'e' da spingere la ebike non e' propriamente leggera).
Grandissimo bellissimo video
Complimenti x il video che ci porta a tristi ricordi di disgrazie e vittime che si potevano evitare con le dovute precauzioni di lavoro. Siete fantastici x i servizi video e commenti che fate grazie e buona serata
Another superb video 👍thank you for all the work
Bravissimo, video splendido, grazie
Bellissimo video! ❤ bello completo! Dovresti andare a vedere la Diga del Molare in Piemonte ❤
Andremo anche li 😉
Scoperto stasera questo bel canale, complimenti, l' iscrizione e il laic al video mi sembrano d'obbligo.
Bravo!👍
Devo nuovamente congratularmi per un ulteriore emozionante reportage. Di questa vicenda non sapevo nulla, ma fa parte della storia di casa nostra. Grazie
E noi ringraziamo nuovamente per questo bel commento!
Complimenti per il video, come sempre interessante!!
Ottimo video ragazzi, questa non la conoscevo. Grazie mille.
Sempre belli i vostri video 👍👍👍👍
Grazie!
Sempre interessantissimo, Canale unico Come sempre.
Grazie come sempre per i vs contenuti,ignoravo questa tragedia sempre interessante seguirvi
Complimenti sempre belli e ben spiegati i vostri video😊
Bellissimo e come sempre interessantissimo video bravi ragazzi
Ho visitato questa diga 4 anni fa, ottimo video, come sempre...
Finalmenteeeeeeeeee GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEE sono troppo contento. Video spettacolare come sempre. Manca ora che Andiate a Molare. Quel video lo aspetto come la manna dal cielo
Sempre bei servizi, e sempre belle riprese che ci fanno vedere posti dimenticati o mai conosciuti. Bravi !
Ho visto diversi video sulla diga del Gleno. Complimenti per la ricerca d'archivio che mi ha mostrato cose nuove, e per il commento, sempre puntuale ed istruttivo. Anche voi, com'è capitato a me vedendola, avete paragonato la diga ad una cattedrale in rovina... chissà quanti della valle che vi lavorarono, sudando sangue, perirono nel disastro. Grazie del ricordo.
Mia nonna aveva 7 anni quando la diga crollo', si salvò per miracolo, abitava a Bueggio, il primo paese travolto dall acqua. Ho visto spesso la diga e non riesco ad immaginare cosa hanno provato quelli che hanno vissuto quella tragedia. Mia nonna disse che si sentí un grosso boato, solo chi ha vissuto questo può sapere quanto fu orribile!!!
Non conoscevo questa storia,grazie per il bellissimo video, triste vedere come la storia si ripeta negli anni
Stupendo documento. Non conoscevo questa storia drammatica..
Sono nuovo del canale,video bellissimi cosi come le spiegazioni,i racconti, insomma un canale ben fatto . Grazie per l'attenzione e l'impegno che mette nello svolgere questo lavoro ,lo fa' proprio con passione e penso anche un po' di sacrificio. BRAVO. Continua così. Al Gleno ci sono stato parecchie volte abitando in provincia di Bergamo, posto bellissimo, ma che fa' anche pensare e riflettere sugli errori del UOMO. Di nuovo GRAZIE.
Grazie per la preziosa testimonianza. Come sempre bravissimo. I vostri servizi sono veri documentari. 👏👏👏
Complimenti per il video e per tutto il canale! Oltre alla certosina documentazione, la voce narrante e le musiche di sottofondo contribuiscono a rendere il tutto veramente bello. Davvero complimenti.
Di nuovo complimenti! Non ricordavo qst tragedia... Video interessante e ben fatto come sempre!
Ringrazio per questo video. Io ne presi coscienza da mia mamma Maria. Classe 1925 che mi ricordò molte volte la scelleratezza ed ingordigia dell'uomo. In primis con questa diga. Vivevamo nella val San Martino in provincia di (Bg) ed il Vajont poi.... un caro saluto a tutti noi qui
Grazie per il commento!
Interessantissimo documento sulla storia di questa diga che non conoscevo, sono sempre stato un appassionato sulla storia dell' ingegneria delle costruzioni idrauliche soprattutto di quelle purtroppo non andate a buon fine, sulle maestranze che ci lavoravano e sulle cause delle loro rovine dovute appunto ad errori di calcolo progettuali e/o scarsa qualità dei materiali. Bello vedere anche tutta la vecchia impiantistica di controllo nelle sale regia dell'epoca.
Grazie ancora per il tuo lavoro di ricerca e divulgazione di queste opere idrauliche .
Molto interessante questo video, tanti gli errori commessi a suo tempo esposti con cura minuziosa nel vostro filmato.
Bravi. Un cordiali saluto
Spiegato bene, complimenti 💪🤝👋
Bellissimo ascoltare questi racconti da persone molto preparate come Voi, vorrei essere li ad ascoltare e vedere dal vero, grazie di cuore.
Bel reportage! Ci sono stata in inverno, storia triste ma che non va dimenticata.
Ci sono stato circa 15 anni fa con un collega, la vista del "cadavere" della diga, fa venire un ansia dentro indescrivibile !! Grazie per il video, come sempre realizzato con grande cura !!
Altro servizio eccezionale 👍👍non conoscevo questa tragedia ma grazie al vostro reportage ho appreso questa drammatica storia 👏🏻👏🏻
Come sempre hai raccontato tutto nei dettagli facendo appassionare le persone ad ascoltarti ,bravissimo👏👏👏👏👏👍💯🇮🇹
Grazie!
Video TOP come sempre.
È nella mia lista dei luoghi da visitare.
Grazie
Grazie, vai perché merita!
i vostri video sono sempre affascinanti e interessantissimi, complimenti
Grazie per questo elogio!
Bel pezzo, sei fortunato oltre che bravo nei video e nel commento, avanti cosi!
Come vostra missione siete veramente fantastici. Raccontate, grazie alle vostre esplorazione, un passato di un territorio forse poco conosciuto martoriato a seguito di probabili errori progettuali che nell' intento di portare elettricità ai nuclei industriali fa comprendere che la natura non va sfidata ma compresa nella sua potenzialità.
Wieder spitze... beste Dokus. danke.🤗
è difficile non essere ridondanti nel complimentarsi per il materiale di indubbio pregio che, video dopo video, pubblicate. tuttavia non posso non esprimere la mia insignificante gratitudine per l'arricchimento culturale cui contribuite. semplicemente grazie!
Grazie per questo elogio!
Complimenti per questi Documentari. 🧐In proposito alla Diga ci ritroviamo di fronte alle medesime problematiche di sempre e cioè se fossero stati rispettati i Requisiti "calcolati" dall' Ingegnere tenendo lo spessore di 40 Mr. probabilmente avrebbe resistito per molti più anni, ma "iLe Strutture in Economia" NON sono idonee alla longevità! 0:09
Molti molti complimenti ammirando questa struttura mi trasporta nel passato profumi e odori di quei tempi….👍
Grazie mille per aver gradito!
Grazie.
Bel video spiegato bene... Abito vicino al luogo drl disastro
Con le immagini di alta qualità di questo video sembra di stare veramente sul luogo. Bravi 👍
Grazie per l'apprezzamento!
grazieeeeee
Complimenti 👏👏
Complimenti 👏
Effettivamente guardando l'ultimo arco lato "crollo" si nota un disallineamento dello stesso verso valle, compatibile con l'ipotesi del cedimento delle rocce sotto il tampone di fondazione..
Intanto vi faccio i consueti complimenti per il video come sempre accurato e pieno di dettagli tecnici oltre che paesaggistici❤
Vi scrivo qui sperando che leggiate il mio commento, vi ho scoperti praticamente sta sera e credo passerò la nottata a recuperare un po' di video, vorrei chiedervi se avete mai fatto un video sul Forte Chaberton, l'ho cercato ma forse sono io che non l'ho trovato.
Non so dove abitiate ma vedo che girate parecchio 😊 se non lo aveste ancora realizzato è una mêta che vi consiglio sia per la bellezza che mozza letteralmente il fiato, sia per il contesto storico estremamente interessante.
Vi ringrazio per l'attenzione e per il vostro immenso lavoro 🙏💯❤️
Bravi💪vi seguo con piacere. Saluti da Andrea di Maniago (Pn) la città delle coltellerie😃👋
E pure comune originario da cui fu scorporato il terreno per il neonato comune di Vajont
Ottimo lavoro, come sempre ! La prossima volta la diga di Molare. 😁😉 Mi sa che quella è un po' ardua. Bisogna prima trovarla ! 😂
Prima o poi la troveremo 😃 Mille grazie per i complimenti 😉
Bravissimi🥀🕉️👍🗝️❤️
Che bella escursione
L'idea che mi sono fatto è questa: l'invaso al livello max determina al piede della diga una pressione molto forte, tale pressione avrà avuta la strada facile nel tampone di roccia, che a quanto si vede è piuttosto fessurato ovunque, quindi attraverso il tampone, chiaramente permeabile, ha innescato il sifonamento, ossia si è generato un moto inizialmente regolare dell'acqua da monte della diga attraverso il tampone verso valle. La pressione dell'acqua avrà sgretolato in vari punti il tampone (assai friabile) fino a trascinarlo via via verso valle in pezzi di dimensioni crescenti, infine ha distrutto gli archi superiori della diga. Il sifonamento si cerca di impedirlo nelle dighe e negli sbarramenti semplicemente creando, per tutta la loro lunghezza e in fondazione, un setto impermeabile, assai profondo in fondazione diversi metri. Se l'invaso giunge alla max altezza, tale altezza fornisce all'acqua dell'invaso energia potenziale sufficiente per penetrare il tampone con un flusso d'acqua, ma nel sottosuolo della diga o dello sbarramento questo setto impermeabile di adeguata profondità (che si calcola), impedisce il sifonamento, ossia il terreno e le rocce sottostanti alla diga o all'argine non vengono trascinate verso valle, al più a valle si può generare una leggera filtrazione di modesta entità, che può essere drenata o bloccata arginando i punti in cui sorge l'acqua. In pratica hanno reso impermeabili gli archi superiori, che hanno retto impedendo filtrazioni poderose, ma non hanno impermeabilizzato i tamponi su cui poggiavano. L'acqua si sa, sceglie il percorso migliore per passare, appunto il tampone. Un rischio fatale, derivato dalla volontà di ridurre i vostri si costruzione. Cent'anni fa, come ancora oggi, disastri colposi o no restano sempre senza colpe accertate. Grande luogo comunque oggi in quei luoghi, nonostante la bruttura dei resti della diga, oltre la testimonianza storica dei dispersi e dei danni. Anche qui, si ha l'impressione di essere a fianco di Andrea in quelle mulattiere e nel palcoscenico dei resti della diga.
Stupendo , tutto e che colonna sonora ,stavolta vi siete superati 👍👍👍👍👍👍