Buonasera Chiara, Ti assicuro che lo scrivere, per me, non ha bisogno di volontà: è proprio una necessità, che è più difficile da fermare, piuttosto che alimentare. È un mondo nel quale vivo con i miei amati personaggi. Nel frattempo, studio e cerco di mettere in pratica gli ottimi consigli che mi hai dato. Nella speranza, al più presto, di chiederti una verifica su quanto ho appreso. Saluti.😊
Chiedo un consiglio: se tutte le mie energie mentali e intellettuali sono prosciugate dal lavoro di ghost, fino a non trovare più il tempo (e francamente anche la voglia) di continuare a lavorare sulle cose mie, quale strategia si può adottare per aggirare questo ostacolo? Chiedo perché mi sono confrontato con altri "operai della scrittura" e questo è un problema che affligge parecchi di noi. Grazie. Ps: ovviamente non scrivo 7 giorni su 7, ma quando ho un giorno "libero" lo percepisco come un momento di pausa dal lavoro e mettermi di nuovo a scrivere .- anche le mie cose - mi trasmette un senso di stress.
Io mi soffermo sulla parola voglia. Perché penso che qui ci sia un problema di motore inceppato, non di tempo, né di energie. Parlo di idee che persistono perché ci sono esigenze comunicative imprescindibili e non è sempre detto che si abbia qualcosa da "dire fortissimo" tanto da dedicargli il tempo. Perché le soluzioni pratiche sono sempre le solite: 1. trovare le proprie isole di tempo felice e produttivo; 2. lavorare tra una consegna e l'altra, focalizzandosi al massimo (tot giorni per la stesura, altri lavori, tot giorni per il lavoro, tot giorni per la riscrittura, tot giorni per il lavoro, tot giorni per la revisione...). Altra possibilità: lo stress dipende da quello che stai scrivendo, dal male che ti fa. E l'evitamento è una (prima) soluzione molto umana... Forza! Un saluto, Dario
Mah non so, io non mi trovo con gli altri scrittori, e nemmeno con le regole giuste per gli scrittori. Il motivo è che per me la cosa più importante che mi spinge a fare le cose è un desiderio irrefrenabile di imparare tutto, studiare tutto, esprimermi e creare, non importa se è un film di animazione, un robot programmabile o un dipinto sinestetico (e intendo dire che ho proprio studiato e poi creato queste cose per mia soddisfazione). Così da un po' di tempo sto anche scrivendo un libro di fantascienza per cui sto studiando (con mio sommo divertimento) un'immensità di argomenti dalla meccanica orbitale alla fusione nucleare, fermandomi per disegnare in 3D le mappe degli ambienti del mio libro o in alternativa registrando appunti audio su nuove idee che mi vengono in mente e che voglio aggiungere alla trama. Il tutto in maniera del tutto disordinata, a seconda di come mi sveglio la mattina... Il libro è quasi finito (...ma lo so che sono strana, quindi non faccio statistica). P.S. I tuoi video sono stati utilissimi.
Bea, ma ogni scrittore fa a sé! L'unica regola degli scrittori è che ognuno ha le sue. Il punto non sono i dettami, ma le domande: se ti fai le giuste domande, presti attenzione. E l'attenzione si traduce in cura, per te e per ciò che fai. E grazie!
La routine di scrittura tiene proprio presente il tempo di cui uno dispone... sei in ottima compagnia, peraltro, ché quasi nessuno vive di sola scrittura.
💛💛💛
Buonasera Chiara, Ti assicuro che lo scrivere, per me, non ha bisogno di volontà: è proprio una necessità, che è più difficile da fermare, piuttosto che alimentare. È un mondo nel quale vivo con i miei amati personaggi. Nel frattempo, studio e cerco di mettere in pratica gli ottimi consigli che mi hai dato. Nella speranza, al più presto, di chiederti una verifica su quanto ho appreso. Saluti.😊
Grande Chiara! Come hai ragione! Riuscire a far diventare l'impegno abitudine, è la salvezza del cervello (almeno del mio, piccolo piccolo). 🙂
Ascolto la musica adatta
È molto utile, è vero (quando si scrive, ma quando si rilegge è meglio di no, con la musica giusta è tutto più bello ed emozionante!).
Chiedo un consiglio: se tutte le mie energie mentali e intellettuali sono prosciugate dal lavoro di ghost, fino a non trovare più il tempo (e francamente anche la voglia) di continuare a lavorare sulle cose mie, quale strategia si può adottare per aggirare questo ostacolo? Chiedo perché mi sono confrontato con altri "operai della scrittura" e questo è un problema che affligge parecchi di noi. Grazie.
Ps: ovviamente non scrivo 7 giorni su 7, ma quando ho un giorno "libero" lo percepisco come un momento di pausa dal lavoro e mettermi di nuovo a scrivere .- anche le mie cose - mi trasmette un senso di stress.
Io mi soffermo sulla parola voglia. Perché penso che qui ci sia un problema di motore inceppato, non di tempo, né di energie. Parlo di idee che persistono perché ci sono esigenze comunicative imprescindibili e non è sempre detto che si abbia qualcosa da "dire fortissimo" tanto da dedicargli il tempo.
Perché le soluzioni pratiche sono sempre le solite: 1. trovare le proprie isole di tempo felice e produttivo;
2. lavorare tra una consegna e l'altra, focalizzandosi al massimo (tot giorni per la stesura, altri lavori, tot giorni per il lavoro, tot giorni per la riscrittura, tot giorni per il lavoro, tot giorni per la revisione...).
Altra possibilità: lo stress dipende da quello che stai scrivendo, dal male che ti fa. E l'evitamento è una (prima) soluzione molto umana...
Forza!
Un saluto, Dario
Mah non so, io non mi trovo con gli altri scrittori, e nemmeno con le regole giuste per gli scrittori. Il motivo è che per me la cosa più importante che mi spinge a fare le cose è un desiderio irrefrenabile di imparare tutto, studiare tutto, esprimermi e creare, non importa se è un film di animazione, un robot programmabile o un dipinto sinestetico (e intendo dire che ho proprio studiato e poi creato queste cose per mia soddisfazione). Così da un po' di tempo sto anche scrivendo un libro di fantascienza per cui sto studiando (con mio sommo divertimento) un'immensità di argomenti dalla meccanica orbitale alla fusione nucleare, fermandomi per disegnare in 3D le mappe degli ambienti del mio libro o in alternativa registrando appunti audio su nuove idee che mi vengono in mente e che voglio aggiungere alla trama. Il tutto in maniera del tutto disordinata, a seconda di come mi sveglio la mattina... Il libro è quasi finito (...ma lo so che sono strana, quindi non faccio statistica). P.S. I tuoi video sono stati utilissimi.
Bea, ma ogni scrittore fa a sé! L'unica regola degli scrittori è che ognuno ha le sue. Il punto non sono i dettami, ma le domande: se ti fai le giuste domande, presti attenzione. E l'attenzione si traduce in cura, per te e per ciò che fai.
E grazie!
@@ChiaraBerettaMazzotta ❤
Ciao, fosse per me lo farei, ma purtroppo coi libri non si campa e, quindi, lo posso fare solo nei ritagli di tempo
La routine di scrittura tiene proprio presente il tempo di cui uno dispone... sei in ottima compagnia, peraltro, ché quasi nessuno vive di sola scrittura.
Ma alla fine la scrittura è un hobby se non si hanno dei lettori
Una cosa che occupa la merce più preziosa - il proprio tempo libero - è una cosa seria a prescindere.
😉