Campane di Crosio della Valle (VA) - Distesa e Concerto Solenne

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  • Опубликовано: 30 июн 2024
  • Chiesa Parrocchiale di Sant'Apollinare Martire
    Decanato di Azzate
    Arcidiocesi di Milano
    Comune di Crosio della Valle
    Provincia di Varese
    Concerto di 4 campane manuali in Reb4
    Fuse da Angelo Bianchi e Figli di Varese nel 1950
    Suonate per il Santo Rosario del sabato delle ore 20.30, in occasione del mese Mariano nella Domenica della Solennità di Pentecoste, al termine della scoperta del concerto campanario.
    Ore 20.05 e 20.10 ca.
    [00:00] • Introduzione;
    [01:54] • Distesa;
    [04:25] • Concerto Solenne.
    Le suonate sono state eseguite da alcuni membri del gruppo "Noi campanari di Varese".
    Nota:
    La meccanica in generale presenta alcuni difetti per la quale influiscono sulla buona resa della suonata del Concerto Solenne oltre ad essere in tre in un campanile strettissimo che ha penalizzato appunto la buona riuscita.
    Mi scuso per i rumori di fondo ma credo che i cani in particolar modo non siano abituati a sentirle suonare, abbaiando per quasi tutto il tempo delle suonate.
    Ringraziamenti:
    ~ Un sentito e doveroso saluto e ringraziamento a don Renato per l'accoglienza dimostrata, nel permetterci di accedere alla cella nonostante alcuni pericoli presenti, per le suonate e anche per l'interesse avuto per la nostra passione. Grazie di cuore anche a tutti i Crosiani presenti in chiesa per la curiosità e l'augurio per mandare avanti il nostro piccolo operato.
    Grazie a ‪@SanMaffeo07‬ e ‪@CAMPANARO003‬ per la collaborazione, amicizia in questa giornata passata in compagnia.
    ~Video dedicato a Massimo.
    Un po' di storia:
    Monumento notabile del comune è la piccola chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare martire, primo vescovo di Ravenna. L'edificazione originaria di questo edificio, come appurato dai rilievi archeologici, risale attorno all'anno 1000; nel 1119 una comunità di monache benedettine che si era stabilita presso il tempietto provvide ad ampliarlo.
    San Carlo Borromeo visitò la chiesina a metà del Cinquecento e colse l'occasione per dare indicazioni sulla necessità di ristrutturarla e ampliarla, così da ospitare più fedeli. Nella circostanza il tempio fu decorato con una serie di affreschi, di cui uno rappresentante san Carlo orante, che si aggiunsero al trittico più antico situato sul lato destro avanti il presbiterio, attribuito a Galdino da Varese e datato 1505. Sulla facciata che dà sulla strada si notano le figure di S. Antonio abate e di S. Cristoforo, mentre al centro sopra la porta di ingresso è affrescata una Madonna con Bambino; nel timpano si vede la colomba dello Spirito Santo e una decorazione meglio conservata. Sull'arco trionfale è venuta alla luce la scena dell'Annunciazione, mentre sulla parete dietro l'altare barocco si può contemplare la scena dell'agonia di Gesù nel Getsemani, pur mancando la figura del Cristo eliminato dalla posteriore nicchia barocca dove è posta una statua lignea dell'Addolorata.
    In epoca contemporanea il restauro della chiesa, promosso da un apposito comitato e condotto da un'equipe guidata da Rossella Bernasconi, ha riportato alla luce un'altra serie di affreschi nel presbiterio, nell'arco trionfale e nella parete nord, datata al 1607 e attribuibile alla scuola della famiglia De Avogadro. L'intervento ha inoltre messo in sicurezza la struttura: dopo aver effettuato uno studio approfondito, i lavori di consolidamento strutturale sono iniziati nel luglio 2012, mentre l'opera di restauro degli affreschi è proseguita fino al 2019. Il Battistero è stato dotato di un nuovo fonte battesimale in pietra della Val d'Ossola.
    Dalla piazza Paolo VI si apprezza il panorama sulla catena del Monte Rosa.
    (Fonte Wikipedia)

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