L’infantilizzazione delle donne nei media è ben dimostrata da Jean Kilbourne nei suoi documentari. La società ci dice che è bene che la donna sia docile e “stia al suo posto”, che appaia molto più giovane della sua età, magari bambina, ma che sia pronta a essere anche disinibita quando serve. Questo oggettivizza la donna e la rende remissiva, e di conseguenza avvalora l’idea che le si possa fare violenza. Consiglio anche il libro “Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano.
Apprezzo molto questo discorso, e quando dici che é pericoloso é verissimo e lo é per entrambi i sessi. L'estremizzazione della femminilità ha portato alla estremizzazioni del machismo. Anzi a volte penso che quelli più ingabbiati siano proprio gli uomini, perché spesso non si rendono conto di quanto sono condizionati e poco liberi per certi versi. Noi donne combattiamo per poter " mettere i pantaloni" ma la lotta al contrario degli uomini é mal vista, spesso dalle stesse donne che vogliono i "pantaloni". Parlare di questi concetti e fare notare non solo le gabbie in cui si trovano le donne ma anche gli uomini é importantissimo perché se più uomini aprissero gli occhi su tutte le convenzione sociali a cui sottostanno per essere "maschi alfa" potrebbero finalmente cambiare prospettiva anche nei confronti delle donne e del loro ruolo sociale. Solo così si può andare avanti come esseri umani con eguali diritti.
Tutto vero, l’unica differenza è che a scrivere queste regole sono e sono sempre stati gli uomini. È la società patriarcale a dettare le regole del gioco dall’alba dei tempi, è un sistema che ingabbia tutti, ma è anche vero che sono gli uomini a privilegiarne più di qualunque altra categoria e lo dicono le statistiche su chi occupa i ruoli decisionali e di potere. Non dovrebbe essere compito dell’ oppresso quello di educare l’oppressore.
D'accordissimo col tuo discorso. Il problema è che siamo (stati) educati come maschi o come femmine e non come esseri umani. Parlarne adesso ed agire diversamente dal passato è fondamentale via verso il cambiamento
Esatto, perché per il patriarcato è fondamentale dividere maschi e femmine fin da subito, dai bodini rosa e azzurri, per potere mantenere una delle due categorie in stato di inferiorità.
Già l'intro dice tutto. Per non avere Quello che hai elencato sono stata sempre catalogata come un maschiaccio nonostante fossi una bambina/ragazza molto sensibile ed empatica. A quasi 40 anni, per fortuna, ho smesso di credere a queste fesserie, ma ne ho sofferto. Molto.
Aggiungerei che nell'immaginario comune è femminile colei che è in età fertile, quindi giovane. Quando arriva la menopausa (della quale ovviamente non sta bene parlare!) si perde lo status di vera donna. Sei diventata vecchia e basta. 😶
Sono molto d'accordo con questo discorso, soprattutto con il fatto dell'educazione... Mia madre si dispera perche sono poco femminile, perché "pensava di avere una figlia femmina". E invece ci sono io, che ho insegnato al mio fratello a fare a gara di rutti. Ma chi se ne frega, mi piace tanto essere me. PS. Tanto per dire, la cosa che amo di più del mio ragazzo è la gentilezza con cui si rivolge alle persone.
Ho scoperto di non essere una vera donna 🤣🤣🤣🤣. Vivo, vesto, mangio solo come dico io. Quelli che svalutano sempre le scelte, quelli che ti dicono come e cosa, oltre ad essere patologici, sono pure noiosi e odiosi. 😉 Saluti
Molto interessante questo punto di vista ed è forse il motivo principale per cui faccio l'opposto e cerco di non essere femminile (ingegnera in ambiente lavorativo con maggioranza uomini). Però sono arrivata all'opposto a trascurarmi e nascondermi. Consapevolezza penso sia il giusto equilibrio. Grazie
Mah , forse c'entra come i cavoli a merenda... però, attorno ai concetti da te espressi nel discorso "la vera donna" ( min. 7:30) ....mi viene in mente "my beauty is a product of my skills" . La mia bellezza è il risultato delle mie competenze.....della serie " sono carina , messa bene e ho già fatto tremila commissioni e faccende ? Brava me ! "
L’infantilizzazione delle donne nei media è ben dimostrata da Jean Kilbourne nei suoi documentari. La società ci dice che è bene che la donna sia docile e “stia al suo posto”, che appaia molto più giovane della sua età, magari bambina, ma che sia pronta a essere anche disinibita quando serve. Questo oggettivizza la donna e la rende remissiva, e di conseguenza avvalora l’idea che le si possa fare violenza. Consiglio anche il libro “Specchio delle mie brame” di Maura Gancitano.
L’ho appena iniziato!!! Grazie per i riferimenti!!!
@@AnnaVenere Anch'io te lo volevo co sfogliare Anna! L'ho letto e mi è piaciuto moltissimo!!
Grazie per averne parlato Anna! L'oppressione passa anche da queste cose.
Apprezzo molto questo discorso, e quando dici che é pericoloso é verissimo e lo é per entrambi i sessi. L'estremizzazione della femminilità ha portato alla estremizzazioni del machismo. Anzi a volte penso che quelli più ingabbiati siano proprio gli uomini, perché spesso non si rendono conto di quanto sono condizionati e poco liberi per certi versi. Noi donne combattiamo per poter " mettere i pantaloni" ma la lotta al contrario degli uomini é mal vista, spesso dalle stesse donne che vogliono i "pantaloni". Parlare di questi concetti e fare notare non solo le gabbie in cui si trovano le donne ma anche gli uomini é importantissimo perché se più uomini aprissero gli occhi su tutte le convenzione sociali a cui sottostanno per essere "maschi alfa" potrebbero finalmente cambiare prospettiva anche nei confronti delle donne e del loro ruolo sociale. Solo così si può andare avanti come esseri umani con eguali diritti.
Tutto vero, l’unica differenza è che a scrivere queste regole sono e sono sempre stati gli uomini. È la società patriarcale a dettare le regole del gioco dall’alba dei tempi, è un sistema che ingabbia tutti, ma è anche vero che sono gli uomini a privilegiarne più di qualunque altra categoria e lo dicono le statistiche su chi occupa i ruoli decisionali e di potere. Non dovrebbe essere compito dell’ oppresso quello di educare l’oppressore.
@@gretamantilaro1406 vero, ma le regole sono state scritte da alcuni uomini ben precisi, non da tutti, cosa ancora più assurda.
D'accordissimo col tuo discorso. Il problema è che siamo (stati) educati come maschi o come femmine e non come esseri umani. Parlarne adesso ed agire diversamente dal passato è fondamentale via verso il cambiamento
Esatto, perché per il patriarcato è fondamentale dividere maschi e femmine fin da subito, dai bodini rosa e azzurri, per potere mantenere una delle due categorie in stato di inferiorità.
Bellissimo discorso, 90 minuti di applausi 👏 👏👏👏👏👏.
Adoro i tuoi video e i tuoi ragionamenti! Mi ci ritrovo molto e mi solleticano nuove riflessioni
Già l'intro dice tutto. Per non avere Quello che hai elencato sono stata sempre catalogata come un maschiaccio nonostante fossi una bambina/ragazza molto sensibile ed empatica. A quasi 40 anni, per fortuna, ho smesso di credere a queste fesserie, ma ne ho sofferto. Molto.
Ciao....molto bello ed interessante questo video ..mi ha fatto mettere in discussione tante convinzioni e pensare molto ...brava 🤗
Hai dato voce ai miei pensieri😊❤
Bel video...complimenti...BRAVA😔🤫🤫😍😍😩
Grazie per tutto❤️
Aggiungerei che nell'immaginario comune è femminile colei che è in età fertile, quindi giovane.
Quando arriva la menopausa (della quale ovviamente non sta bene parlare!) si perde lo status di vera donna. Sei diventata vecchia e basta. 😶
Parole sante!
Grande!!! 😘😘😘
Sono molto d'accordo con questo discorso, soprattutto con il fatto dell'educazione... Mia madre si dispera perche sono poco femminile, perché "pensava di avere una figlia femmina". E invece ci sono io, che ho insegnato al mio fratello a fare a gara di rutti. Ma chi se ne frega, mi piace tanto essere me.
PS. Tanto per dire, la cosa che amo di più del mio ragazzo è la gentilezza con cui si rivolge alle persone.
Ho scoperto di non essere una vera donna 🤣🤣🤣🤣. Vivo, vesto, mangio solo come dico io. Quelli che svalutano sempre le scelte, quelli che ti dicono come e cosa, oltre ad essere patologici, sono pure noiosi e odiosi. 😉 Saluti
Esatto, è proprio questo il punto, non sono patologici, lo fanno per interesse!
13:17 E qui sono morta🤣🤣🤣
Molto interessante questo punto di vista ed è forse il motivo principale per cui faccio l'opposto e cerco di non essere femminile (ingegnera in ambiente lavorativo con maggioranza uomini). Però sono arrivata all'opposto a trascurarmi e nascondermi. Consapevolezza penso sia il giusto equilibrio. Grazie
Immagino che questo sia dato dall’ambiente? Ti prendono più seriamente se non sei femminile? O hai ripercussioni se lo fai?
@@AnnaVenere diciamo che mi sento più omologata, il rispetto va in base al ruolo o alla raccomandazione che a volte coincidono 😉...
👏👏👏
Mah , forse c'entra come i cavoli a merenda... però, attorno ai concetti da te espressi nel discorso "la vera donna" ( min. 7:30) ....mi viene in mente "my beauty is a product of my skills" . La mia bellezza è il risultato delle mie competenze.....della serie " sono carina , messa bene e ho già fatto tremila commissioni e faccende ? Brava me ! "
Esatto, questa trappola del “brava me” ce l’hanno creata!