Bravo Paolo. La voce di saruman e la voce dei draghi, così diverse e così simili nelle loro ambiguità, una suadente ed ingannatrice, l'altra forbita ed esprimente mezze verità
Paolo una analisi ammirabile come tutte quelle che fai! Questo potere era ovviamente difficile transpondere con lo stesso effetto al cinema, anche se ne l avvocato del diavolo al pacino ha dimostrato che si può fare. Una nota di attualità è che un personaggio simile, nelle sue tecniche narrative e nei suoi sofismi, richiama alla mente i promoter della narrazione russa dei fatti.
Gentile Paolo credo che con questo illuminante video tu abbia descritto la maggior parte dei politici e tycoon del nostro tempo (anche se in loro non vi è certo alcuna magia). Mi chiedo se mai ci sarà qualcuno che con la propria risata riuscirà a spezzare i loro "incantesimi". Grazie!
Pazzesca la scrittura di Tolkien su Saruman..bisogna veramente aver sperimentato e interiorizzato questi inganni che abbiamo pure quando dialoghiamo interiormente. Mi ricorda molto Lewis ne "Le lettere di Berlicche", in entrambi i casi questi dialoghi hanno qualcosa di affascinante persino leggendoli con la consapevolezza dell'inganno..per non parlare di come ci rivedi manipolazioni nella realtà di tutti i giorni. La risata come esorcismo che potenza, ce n'è di carne al fuoco qua..anche il fatto che solo chi è allenato nella ricerca della verità e nella lotta agli inganni non cada in trappola.. Mi piacerebbe un video sull'ironia in Tolkien, se non l'hai già fatto, ma mi pare che ne hai solo accennato qua e là senza affrontarla nello specifico.
Per curiosità Paolo, se Saruman avesse volto al bene questa sua abilità di persuasione e manipolazione cosa sarebbe potuto succedere all'interno della storia? Penso sarebbe rimasto comunque un personaggio negativo, in quanto il come fai una cosa nel leggendarium conta anche più di cosa fai probabilmente.
La storia di saruman è un romanzo nel romanzo. Se togliessi completamente quel personaggio la storia nel complesso reggerebbe lo stesso. Ma inserendo le sue vicende ha reso molto più profondo il racconto della terra di mezzo, mostrando bene il fatto che l'equazione sauron=male è sbagliata. Il male può assumere svariate forme anche in conflitto tra di loro. Saruman allo stesso tempo viene usato, e cerca di usare il signore del male.
Ragionamento azzeccato… ma più che magia Saruman qua mi sembra descritto come un mago oscuro per eccellenza la parola usata per corrompere non cancellare proprio come Sauron. Ma il Potere sappiamo verrà ucciso dalla fantasia è seppellito da una risata;) Frase finale.. cit perfetta!
Mentre ascoltavo la "metodologia" persuasiva attribuita a Saruman, ho pensato che in realtà stessi parlando del mondo "primario" piuttosto che del "secondario"... ...Quanti Saruman abbiamo oggi? Per dire che Tolkien è fuori moda...
Mi piacerebbe un approfondimento sul capitolo il Cavaliere Bianco, perchè bisogna dire che anche Gandalf pare adoperare un potere simile quando incontra i tre, prendendosi gioco di loro e lasciando che credano che lui sia Saruman. Potere che al contrario dello Stregone bianco, preferisce non usare mai come strumento per indurre gli altri alla sua volontà.
Altro ottimo video Paolo, come sempre (mi è piaciuto particolarmente il finale). Volevo cogliere l'occasione però di segnalare una piccola imprecisione che fai mentre parli (è già da tempo che l'ho notato). Usi la locuzione avverbiale "per l'appunto" in maniera non corretta, perché in italiano si usa per indicare una coincidenza CASUALE, e non per ribadire un concetto (si deve dire "appunto" e basta).
Nel sito dell'Accademia della Crusca si dice che la locuzione ha il significato di "giustappunto, precisamente". E si aggiunge: "Per Appunto e Per l'appunto, lo stesso che Appunto, ma la preposizione gli dà alquanto più di forza, e in qualche caso ne determina più particolarmente il significato."
@mariateresasatta Sì... si può "tollerare" in chiave colloquiale per dare enfasi, ma comunque non è propriamente corretto. O quanto meno, fa "stridere" le orecchie a sentirlo, almeno a me.
@@mariateresasatta Faccio un esempio di frase, per capirsi meglio. "Stavo giusto pensando a lui, e per l'appunto mi ha telefonato." In questo contesto, "per l'appunto" indica una coincidenza CASUALE, e dovrebbe essere la forma italiana più corretta da usare. Usare il "per l'appunto" per ribadire un concetto è meno corretto, ma ci sta che tra una regione e l'altra d'Italia ci sia qualche sfumatura.
@@GuidoPratesiMai sentito usato in questo modo. Ma proprio MAI. E se la Crusca dice che ha APPUNTO quel significato (e non "è tollerato"), vuol dire che ha APPUNTO quel significato.
Saruman è come quei pazzi che credono che l'uomo medio è un servo inutile è solo i "Dotti" devo decidere per tutti. Ancora una volta Tolkien riesce ad essere sempre attuale, come in passato c'era la razza superiore, ora ci sono le "menti" superiori, la storia si ripete...sempre.
Il problema non è tanto ridere dei potenti (oggi sono i primi a fare i simpaticoni e a usare l'ironia), ma cogliere la manipolazione insita nelle loro parole.
Non a caso Peter Jackson nel film accomuna visivamente Saruman che arringa gli orchi dal balcone ai dittatori del 20esimo secolo: la loro parola è potente ed insidiosa.
e quello che più mostra la decadenza a cui lo conduce la sua corruzione. Da capo e guida degli Istari della Terra di Mezzo, a misero essere il cui unico scopo rimasto è schiavizzare per vendetta un popolo di pacifici contadini più piccoli di lui. Essere accoltellato alle spalle dal suo servo è la fine adatta a ciò che è diventato, senza lasciare nel lettore alcun rimpianto.
Mah... non credo che Tolkien, da subcreatore, potesse disprezzare alcuna delle sue "creature". Mi viene invece da pensare che il suo intento fosse, all'opposto, mostrare come il male possa attecchire anche nell'animo dei cosiddetti "buoni", così come, allo stesso modo, anche nel buio dell'animo dei più spregevoli, penso a gollum, possa risplendere un fioco bagliore di luce... Dopotutto "La pietà di bilbo può decidere il destino di molti..." e la "grazia" (che Tolkien non avrebbe chiamato così) che nasce da quell'atto di pietà passa attraverso le azioni, guarda caso, del personaggio davvero più spregevole.
Questo è stato sempre uno dei capitoli che più mi ha colpito, permeato da un’atmosfera di insidiosa pericolosità
Bravo Paolo. La voce di saruman e la voce dei draghi, così diverse e così simili nelle loro ambiguità, una suadente ed
ingannatrice, l'altra forbita ed esprimente mezze verità
Paolo una analisi ammirabile come tutte quelle che fai! Questo potere era ovviamente difficile transpondere con lo stesso effetto al cinema, anche se ne l avvocato del diavolo al pacino ha dimostrato che si può fare. Una nota di attualità è che un personaggio simile, nelle sue tecniche narrative e nei suoi sofismi, richiama alla mente i promoter della narrazione russa dei fatti.
Grande Paolo! Altro ottimo video
Gentile Paolo credo che con questo illuminante video tu abbia descritto la maggior parte dei politici e tycoon del nostro tempo (anche se in loro non vi è certo alcuna magia). Mi chiedo se mai ci sarà qualcuno che con la propria risata riuscirà a spezzare i loro "incantesimi". Grazie!
Pazzesca la scrittura di Tolkien su Saruman..bisogna veramente aver sperimentato e interiorizzato questi inganni che abbiamo pure quando dialoghiamo interiormente. Mi ricorda molto Lewis ne "Le lettere di Berlicche", in entrambi i casi questi dialoghi hanno qualcosa di affascinante persino leggendoli con la consapevolezza dell'inganno..per non parlare di come ci rivedi manipolazioni nella realtà di tutti i giorni.
La risata come esorcismo che potenza, ce n'è di carne al fuoco qua..anche il fatto che solo chi è allenato nella ricerca della verità e nella lotta agli inganni non cada in trappola..
Mi piacerebbe un video sull'ironia in Tolkien, se non l'hai già fatto, ma mi pare che ne hai solo accennato qua e là senza affrontarla nello specifico.
Per curiosità Paolo, se Saruman avesse volto al bene questa sua abilità di persuasione e manipolazione cosa sarebbe potuto succedere all'interno della storia?
Penso sarebbe rimasto comunque un personaggio negativo, in quanto il come fai una cosa nel leggendarium conta anche più di cosa fai probabilmente.
La manipolazione non si può mai volgere al bene. Gandalf non manipola mai nessuno, lascia liberi
La storia di saruman è un romanzo nel romanzo. Se togliessi completamente quel personaggio la storia nel complesso reggerebbe lo stesso. Ma inserendo le sue vicende ha reso molto più profondo il racconto della terra di mezzo, mostrando bene il fatto che l'equazione sauron=male è sbagliata.
Il male può assumere svariate forme anche in conflitto tra di loro.
Saruman allo stesso tempo viene usato, e cerca di usare il signore del male.
Ragionamento azzeccato… ma più che magia Saruman qua mi sembra descritto come un mago oscuro per eccellenza la parola usata per corrompere non cancellare proprio come Sauron.
Ma il
Potere sappiamo verrà ucciso dalla fantasia è seppellito da una risata;)
Frase finale.. cit perfetta!
Mentre ascoltavo la "metodologia" persuasiva attribuita a Saruman, ho pensato che in realtà stessi parlando del mondo "primario" piuttosto che del "secondario"...
...Quanti Saruman abbiamo oggi? Per dire che Tolkien è fuori moda...
Mi piacerebbe un approfondimento sul capitolo il Cavaliere Bianco, perchè bisogna dire che anche Gandalf pare adoperare un potere simile quando incontra i tre, prendendosi gioco di loro e lasciando che credano che lui sia Saruman. Potere che al contrario dello Stregone bianco, preferisce non usare mai come strumento per indurre gli altri alla sua volontà.
❤
Altro ottimo video Paolo, come sempre (mi è piaciuto particolarmente il finale). Volevo cogliere l'occasione però di segnalare una piccola imprecisione che fai mentre parli (è già da tempo che l'ho notato). Usi la locuzione avverbiale "per l'appunto" in maniera non corretta, perché in italiano si usa per indicare una coincidenza CASUALE, e non per ribadire un concetto (si deve dire "appunto" e basta).
Nel sito dell'Accademia della Crusca si dice che la locuzione ha il significato di "giustappunto, precisamente". E si aggiunge: "Per Appunto e Per l'appunto, lo stesso che Appunto, ma la preposizione gli dà alquanto più di forza, e in qualche caso ne determina più particolarmente il significato."
@mariateresasatta Sì... si può "tollerare" in chiave colloquiale per dare enfasi, ma comunque non è propriamente corretto. O quanto meno, fa "stridere" le orecchie a sentirlo, almeno a me.
@@GuidoPratesi mai sentito nell'accezione che proponi tu. E nemmeno la Crusca, pare.
@@mariateresasatta Faccio un esempio di frase, per capirsi meglio. "Stavo giusto pensando a lui, e per l'appunto mi ha telefonato." In questo contesto, "per l'appunto" indica una coincidenza CASUALE, e dovrebbe essere la forma italiana più corretta da usare. Usare il "per l'appunto" per ribadire un concetto è meno corretto, ma ci sta che tra una regione e l'altra d'Italia ci sia qualche sfumatura.
@@GuidoPratesiMai sentito usato in questo modo. Ma proprio MAI. E se la Crusca dice che ha APPUNTO quel significato (e non "è tollerato"), vuol dire che ha APPUNTO quel significato.
Saruman è come quei pazzi che credono che l'uomo medio è un servo inutile è solo i "Dotti" devo decidere per tutti. Ancora una volta Tolkien riesce ad essere sempre attuale, come in passato c'era la razza superiore, ora ci sono le "menti" superiori, la storia si ripete...sempre.
Il problema non è tanto ridere dei potenti (oggi sono i primi a fare i simpaticoni e a usare l'ironia), ma cogliere la manipolazione insita nelle loro parole.
Ma non si tratta di ridere CON i potenti, ma di ridere DEI potenti. Di metterli in ridicolo, non di ridere alle loro battute.
Non a caso Peter Jackson nel film accomuna visivamente Saruman che arringa gli orchi dal balcone ai dittatori del 20esimo secolo: la loro parola è potente ed insidiosa.
Sauron con Ar pharazon ha fatto di meglio.
Penso che saruman sia il personaggio piu umiliato di sda..il piu disprezzato da tolkien..e da me.
sda non si può leggere ... mamma mia manco fosse un ente pubblico.
e quello che più mostra la decadenza a cui lo conduce la sua corruzione. Da capo e guida degli Istari della Terra di Mezzo, a misero essere il cui unico scopo rimasto è schiavizzare per vendetta un popolo di pacifici contadini più piccoli di lui. Essere accoltellato alle spalle dal suo servo è la fine adatta a ciò che è diventato, senza lasciare nel lettore alcun rimpianto.
Mah... non credo che Tolkien, da subcreatore, potesse disprezzare alcuna delle sue "creature". Mi viene invece da pensare che il suo intento fosse, all'opposto, mostrare come il male possa attecchire anche nell'animo dei cosiddetti "buoni", così come, allo stesso modo, anche nel buio dell'animo dei più spregevoli, penso a gollum, possa risplendere un fioco bagliore di luce... Dopotutto "La pietà di bilbo può decidere il destino di molti..." e la "grazia" (che Tolkien non avrebbe chiamato così) che nasce da quell'atto di pietà passa attraverso le azioni, guarda caso, del personaggio davvero più spregevole.