Tra adesione e dissidenza. Christa Wolf e il suo tempo - Anna Chiarloni

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  • Опубликовано: 16 сен 2024
  • Dopo Rahel Varnhagen, restiamo in Germania, ma facciamo un salto di oltre un secolo. Al tempo stesso ci permettiamo per così dire una piccola libertà e ci occupiamo di una donna che, ancorché difficilmente definibile nei termini di una "pensatrice politica", si è misurata costantemente, e talora perfino drammaticamente, con il mondo della politica. L’undicesima video-lezione di "Donne e Pensiero Politico" è infatti dedicata alla figura per molti aspetti controversa di Christa Wolf (1929-2011), scrittrice e intellettuale di primo piano della ex Repubblica democratica tedesca, cioè di quella che a lungo è stata definita la "altra Germania". Che non si tratti di una "pensatrice politica" in senso stretto non deve stupire oltre una certa misura, tanto più se si pensa che i recenti orientamenti storiografici tendono sempre più a "riscoprire" il pensiero politico di autori come Giacomo Leopardi, Vittorio Alfieri e Honoré de Balzac. Nel caso specifico di Christa Wolf ci è sembrato che meritasse particolare attenzione non solo quella sorta di mimetismo con cui è tenuto a fare i conti ogni intellettuale costretto a vivere sotto l’occhio vigile della censura di Stato, ma anche la sua riflessione sul processo di riunificazione tedesca e sul venir meno di quello che, con le parole di Stefan Zweig, potrebbe definirsi ormai "il mondo di ieri". A presentarne il complesso profilo è Anna Chiarloni, docente di letteratura tedesca e professore emerito dell’Università di Torino.
    "Donne e Pensiero Politico" è un progetto a cura di Cristina Cassina, Giuseppe Sciara, Federico Trocini ed è promosso dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino.
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