Malattie mentali e reati: i farmaci consigliati riducono il rischio

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  • Опубликовано: 16 май 2024
  • Una diagnosi e una presa in carico precoce farebbe la differenza sulla qualità della vita di una persona con disturbo da deficit di attenzione/iperattività, conosciuto anche come ADHD.
    Si calcola che il 4% degli atti violenti siano collegati ad una malattia mentale e che la stragrande maggioranza di chi ne soffre non commette reati.
    La mancata assunzione dei farmaci consigliati dai terapeuti, però, potrebbe aumentare il rischio di comportamenti impulsivi tra coloro che hanno un disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Questo tipo di comportamenti potrebbe comportare il coinvolgimento in reati minori.
    Uno studio condotto da un centro medico universitario dei Paesi Bassi ha dimostrato che un'elevata aderenza ai farmaci per il disturbo da deficit di attenzione è associata a una riduzione del rischio di commettere un reato minore tra il 33% e il 38%. Le percentuali sono il risultato di un lavoro svolto su quasi 20mila ragazzi.
    Il tema è stato oggetto di un convegno svolto a Cagliari nelle giornate di giovedì e venerdì. Agli incontri ha partecipato anche Giovanni Migliarese, primario di psichiatria dell'ASST di Pavia, che ha commentato: “L'ADHD è uno dei principali disturbi del neurosviluppo ed è una delle più comuni condizioni psichiatriche dell'infanzia”.
    In Italia, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, ha una prevalenza stimata del 2,9% nella fascia d'età tra i 5 e i 17 anni, dato in linea con la media europea.

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