Mercedes GLA 35 AMG (lupo travestito da pecora?) | PROVA STRUMENTALE- PRO e CONTRO

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Riprese e montaggio: Leonardo Mannoli
La Mercedes-Benz GLA si concede il classico restyling di metà carriera. Pochi, lievi ritocchi per rimanere al passo coi tempi e continuare a sfidare le rivali di sempre: dall'Audi Q3, alla Jaguar E-Pace, passando per la Volvo XC40 e l'italianissima Alfa Romeo Tonale. Giusto per mettere un po' più di pepe alla prova strumentale abbiamo scelto di provarla sulla nostra pista nella sfiziosissima variante 35 AMG, con l'esuberante 2.0 turbobenzina da 306 CV, abbinato al cambio a doppia frizione con otto rapporti. Ci siamo ritrovati tra le mani una piccola "sleeper" o, per dirla all'italiana, un "lupo travestito da pecara". L'abito, infatti, a differenza di altri modelli AMG rimane sobrio ed elegante - forse persino fin troppo - e mai esasperato. La meccanica, però, è di prim'ordine e permette a questa piccola SUV di restituire prestazioni esaltanti e grande efficacia tra le curve, a patto di rinunciare a un po' di comfort nella guida di tutti i giorni. La baby-AMG, pur potendo contare soltanto sulla tecnologia mild-hybrid a 48 Volt, è riuscita a primeggiare rispetto alle concorrenti con motorizzazioni plug-in, dotate di potenti motori elettrici di trazione, e a insidiare, in alcuni casi, anche alcune competitor 100% elettriche.