Buongiorno dottoressa e buongiorno a tutti voi che siete qui, come me, stretti nelle stesse emozioni di riconoscerci nelle sue parole e nella sua voce cosí carica di empatia. Mi riconosco in tutti i tratti e so, ancora con enorme tristezza e solitudine, di non esser riuscita a " porvi rimedio", cioé a convogliare questo bisogno ( oserei definirlo ' primordiale' ) in azioni positive e consapevoli che annullino il senso di non riconoscimento. Grazie per esserci: non é facile trovare un terapeuta cosí competente. Voglio chiederle 2 cose : 1)il terrore della morte ( spesso vissuto perché sentiamo in noi la sofferenza della malattia di chi vogliamo bene e non riusciamo a non sentire ) come si puó gestire? A me capita di percepire panico interiore. Inoltre, 2) come sopprimere al lavoro tutto il bisogno di esprimere rabbia , delusione , frustrazione, reazione alle ingiustizie se capiamo che farlo ci esporrebbe a conseguenze spiacevoli?Grazie di cuore per i suoi contributi alla nostra evoluzione emotiva!
Gentile Elena percepire la sua emozione nel raccontare questo incontro che riconosco come anche mia è dolcissima ! Grazie per i suoi doni che ci arrivano tramite i suoi video 🤗 la camicetta verde che indossa oggi è fa-vo-lo-sa !! le dona moltissimo. Un caro abbraccio, Liviana
"Siamo nelle nostre mani"... in 4 parole, un balsamo infinito per l'anima 💚 come sempre, che gran fortuna averla scoperta Elena, non smetterò mai di dirlo 🌸
La ringrazio tanto e di cuore per la semplicità carica di empatia e conoscenza con cui ci dona le sue ferite, con la dolcezza e al tempo stesso durezza di una madre, per aiutarci a comprendere noi stessi
Grazie Elena quanto mi sono rivista in questa descrizione . In contesto scolastici o formativi, dove la mia voglia di essere riconosciuta e sentirmi speciale, sfociava in meccanismi deleteri per me, che portavano solo a enormi frustrazioni e delusioni, soprattutto quando si attirava il malumore del gruppo, solo ora mi rendo conto di questo, oggi vivo più il problema opposto, il voler dire la mia anche a costo di non piacere, peccato però che essendo sempre fuori dalla visione comune, stono sempre, io ci tengo a stare bene con gli altri, ma non voglio più scendere a penosi compromessi, ho capito che ci sono tante persone che mi stimano per ciò che sono e c'è apprezzano il mio lato sensibile ma anche forte di colei che dice la verità, ci mette la faccia e il cuore sempre e cmq, sbaglio e cerco di farne tesoro.chiaramente mi capita di rimuginare molto forte situazioni prima di digerirle, ma ormai riesco a contestualizzare e accettare, che gli altri non sono tutti, e che mi sta bene la cerchia che importa davvero il resto sono solo conoscenti, che potranno farsi qualsiasi opinione di me, che non posso controllare ma posso imparare ad accettare e chi se ne frega l' importante che mi sento a posto con mia coscienza nel rispetto del prossimo. Grazie. Mille il tuo libro lo sto assaporando ed è proprio ua manna dal cielo per tutti noi.
È proprio vero, il bisogno inconsapevole di riconoscimento è pericoloso e porta a situazioni dolorose. La sofferenza permane, anzi a volte è esacerbata dalla consapevolezza, ma quest'ultima sofferenza, almeno, può sfociare in un cambio di rotta e, speriamo in una vita più "semplice". Grazie
Mille grazie per il nuovo video dott.!!! Ho flaggato tutti e tre i punti sulla mia check-list da PAS! È difficilissimo prenderne le distanze….ma grazie a tutti i suoi preziosi consigli per gestire al meglio l’alta sensibilità che mi contraddistingue…..è come se avessi cambiato prospettiva di osservazione…non più circoscritta ma “aerea”…. Una meraviglia!!!! Mg
🙏 Grazie ♥️ mi veniva da piangere questa mattina mentre ti ascoltavo, avevo un groviglio di emozioni che non mi hanno permesso in quel momento di esprimere neanche una parola. Grata a te ❣️
Buongiorno Dottoressa. Ho ascoltato con particolare interesse e ho particolarmente empatizzato la Sua vicenda relativa alla persona da Lei vista al bar, davvero molto, credo di poter comprendere almeno in parte quello che Si sente dentro e quello che vorrebbe esprimerle, personalmente lo provo anch'io nei confronti di una persona che mi abita vicino, ma credo che spesso anche quella compassione sincera e disinteressata che proviamo per alcuni soggetti possa essere sospetta o magari indice di un qualche secondo fine correlato ai nostri atteggiamenti inusuali. Interessantissime le metodologie procedurali che mettiamo in atto per sentirci riconosciuti! Sarebbe perfetto riuscire a comprenderete se il soggetto che abbiamo di fronte si atteggi in tal guisa per fini machiavellistici, sindromi, patologie, vari distrubi dell'ego o perché ricadente all'interno di quel 20% con tutte le sfumature del caso. Davvero davvero molto interessante e di aiuto, si attende con impaziente piacere la seconda parte! Grazie di Cuore come Sempre per il Suo Tempo e le Sue Parole, Dottoressa! Auguro una magnifica giornata!
Tutti e 3!!!Tutti miei a intensità diverse.Usati e vissuti tutti.Oggi mi fermo e valuto le situazioni e i pulpiti che mi trovo davanti e per non reagire in malo modo,il silenzio stampa;senza musi,è la mia difesa...Chi mi vuole davvero bene lo capisce e chi invece no!Addio!!! Grazie Dottoressa,grazie di cuore di tenerci x mano.Attendo curiosa il prossimo video.Isa72
Buongiorno Elena, comprendo bene anch'io questo bisogno di riconoscimento, perché è capitato anche a me di agire come la ragazza che hai descritto. Ciò che è importante è auto-riconoscere il proprio valore, auto accettarci per come siamo indipendentemente da quanto lo facciano gli altri..... Sono d'accordo con te quando dici che farsi aiutare è importante.Grazie mille per questo video.
Se avessi visto questo video a 20.30 o 40 anni chissà come sarebbe cambiata la mia vita.....Ora adoro quasi l'estremo contrario cioè il non essere riconosciuta. ..
Grazie Dott.ssa per gli spunti di riflessione che mi porta ogni Suo video. Mi ha fatto riflettere sulla metodologia di ricerca di riconoscimento da parte dell'altro, nella mia esperienza personale era l'amicizia, a volte mi concentravo su alcune persone dalle quali effettivamente cercavo quella forma di riconoscimento, e nemmeno a dirlo quelle relazioni non sono andate bene. Il mio punto di svolta e di accettazione del mio modo di essere è sempre legato ad un' amica, nello specifico d'infanzia, con la quale abbiamo costruito in 25anni un rapporto meraviglioso senza filtri, quando ho realizzato questa cosa ho capito che le relazioni sane sono queste e da quel momento accetto e coltivo solo ciò per cui le mie energie vengono utilizzate "bene", almeno questo é l'intento ... non sempre ci riesco ma ci provo. Grazie mille ancora
Grazie Elena di questi video pratici... Ogni volta mi sento toccata sul video ke ascolto.. Pugnalata.. Ma ogni volta domo contenta di vedere ke sono normale... Attendo con ansia il seguito del video perché voglio lavorare su questo problema... PS.. Il libro lo trovo ottimo.. Semplicissimo.. Lo sto assaporando
.... Dopo 2 ore odio tutti anche io... Lo ripeti spesso nei tuoi video ma adesso ci faccio veramente attenzione... Dopo 2 ore mi stanno tutti sulle scatole e devo scappare via e isolarmi
Ciao Elena ( ti dò del Tu 😋)! Grazie per l'ennesimo approfondimento! Il bisogno di riconoscimento, so bene di averlo, mi sento PAS per questo ed altri aspetti. Ho un dubbio tuttavia, a volte mi chiedo se questo bisogno di riconoscimento (mio) sia una forma di narcisismo in realtà. Scusami se l'ho sparata grossa! Un bacione comunque e grazie mille!
Ciao, io questo aspetto l’ho approfondito e capito negli ultimi anni, e devo dire che x quanto mi riguarda vedo con chiarezza dei tratti narcisistici. L’ho capito anche dal fatto che ho intorno a me persone con gravi disturbi e o mancanze, sono sempre io quella a dare e supportare l’altro, ma questo deriva anche da un bisogno di essere migliore. Ed è facile quando ti “scegli” persone visibilmente vulnerabili. (Della serie, mi piace vincere facile 😅) Se l’altro poi me lo riconosce tutto ok, se non succede, nonostante i miei sforzi è una grande sofferenza. Spesso mi sono fatta del male, pur di farmi vedere sempre buona e giusta. Ovviamente ho interrotto questo schema ma ci sto ancora lavorando e cercando di dare all’altro la possibilità di trovare le sue risorse a prescindere da me, quello che mi dico è che non sono indispensabile come invece ho sempre avuto bisogno di credere. Non so se il tuo dubbio era lo stesso e sono riuscita a spiegarmi, è molto complesso. un saluto e buon cammino
Questo bisogno capita molto in famiglia specialmente perché avendo una sorella maggiore questa essendo la prima, fin da piccola, è sempre stata ascoltata, difesa e protetta anche quando non era necessario ed io spesso per sentirmi considerata la imitavo (piagnistei in primis) ma avendo un effetto contrario. Anche in contesti scolastici spesso ricercavo il riconoscimento e con alcuni insegnanti (credo quelli meno empatici) si creava uno "scontro", con altri antipatie mentre con altri trovavo comprensione
@@ritademarco5880 la mia famiglia (genitori) è sempre stata un po' sui generis sul modo di educare i figli (il paragone è in relazione ad altre famiglie che vedevo). Spesso mi sono sentita dire (parenti, soprattutto nonna materna) rispetta tua sorella che è più grande e non rispettatevi che siete sorelle, cosa che però non veniva detto al 3 figlio.
@@susy252 io sono la maggiore..sin da piccola sono stata sempre più responsabile della mia età, con i vari dolori della vita però anch'io avevo bisogno di essere consolata magari in modo diverso non lo ha fatto nessuno a me vicino, il riconoscimento è venuto dagli altri ma finiva lì. Cmq.... 😑..... Saluti
Li ho tutti e 3😱😱,so però il perché, ci ho lavorato un po con chi di dovere,ma sono consapevole che devo e posso migliorare ancora. Attendo trepidante il prossimo video😍🥰❤
Elena Vorrei porti una domanda, di questi tempi mi sto accorgendo, e ne sono molto infastidita, che la scostumatezza il rispetto dell'altro ecc.. sono pressoché quasi assenti del tutto...mi piacerebbe avere da te la tua opinione e soprattutto consigli strategie per come non prendere tutto ciò come "un attacco serrato " alla mia sensibilità (nel test sono nella fascia "orchidea") ti ringrazio già in anticipo. Dio ti benedica
Cara Elena, in questo video ho ricordato me stessa a vent'anni quando cercavo di attirare l'attenzione come quella ragazza(più che altro con l'abbigliamento),ma poi mi sono accorta che le attiravo eccome, ma nel modo sbagliato. Sento ancora quel vuoto e quella solitudine ma non cerco più attenzioni, ne con gli atteggiamenti ne con l'abbigliamento,accetto di non avere amici e di essere sempre fuori posto.Sono una PAS senza speranze...o forse non lo sono più?
Ciaooo Elena mi piacciono molto i tuoi video. Quando non si viene riconosciuti dalla famiglia può capitare che cerchiamo il riconoscimento da parte di qualcuno altro, se questo qualcuno altro è il partner come si fa? Può diventare una relazione tossica? Grazie 😊
Sulle situazioni pericolose in cui corriamo il rischio di metterci, si, è vero, anch'io mi sono trovata in situazioni potenzialmente parecchio pericolose, proprio per la mia incolumità. Però credo che il mio istinto mi abbia fatta affidare a chi, in fondo, non era, e non è stato, pericoloso. O mi è andata bene? Chissà? Grazie. ❤️
Sapete cosa dicono gli altri della me adolescente? Che baciavo tutti.....è vero...baciavo tanto perché per un secondo mi sentivo importantissima....ma dopo quei secondi del bacio...passava e mi serviva un'altro ragazzo....😔
non c'entra con il video ma come le hanno già detto questo colore le dona moltissimo, non sono esperta ma credo che armocromaticamente lei sia una donna tipologia "inverno". Se cerca la palette dei colori della donna inverno puo' vedere i colori che le donano di piu'... anche se lei, a prescindere, è bellissima!
Ma se dobbiamo essere noi stessi perché allora forzarci per cambiare.Se noi stessi è anche cercare di essere visti perche cambiare sapendo che non possiamo se non snaturandoci
Il bisogno di essere riconosciuti e accettati è umanamente comprensibile, ma quando si fonda il proprio valore sull'approvazione degli altri ci si trova su una china molto pericolosa.😱 Quando poi si vuole emergere a tutti i costi o si arriva a fare le vittiime per attirare l'attenzione, direi che da qui al narcisismo il passo è breve...come se la dipendenza dagli altri e il narcisismo fossero legati a doppio filo.🪢
Grazie! Mi hai aperto un mondo... Io mi sento invisibile.
Buongiorno dottoressa e buongiorno a tutti voi che siete qui, come me, stretti nelle stesse emozioni di riconoscerci nelle sue parole e nella sua voce cosí carica di empatia. Mi riconosco in tutti i tratti e so, ancora con enorme tristezza e solitudine, di non esser riuscita a " porvi rimedio", cioé a convogliare questo bisogno ( oserei definirlo ' primordiale' ) in azioni positive e consapevoli che annullino il senso di non riconoscimento. Grazie per esserci: non é facile trovare un terapeuta cosí competente. Voglio chiederle 2 cose : 1)il terrore della morte ( spesso vissuto perché sentiamo in noi la sofferenza della malattia di chi vogliamo bene e non riusciamo a non sentire ) come si puó gestire? A me capita di percepire panico interiore. Inoltre, 2) come sopprimere al lavoro tutto il bisogno di esprimere rabbia , delusione , frustrazione, reazione alle ingiustizie se capiamo che farlo ci esporrebbe a conseguenze spiacevoli?Grazie di cuore per i suoi contributi alla nostra evoluzione emotiva!
Brava Elena "sarebbe anche un diritto".
Gentile Elena percepire la sua emozione nel raccontare questo incontro che riconosco come anche mia è dolcissima ! Grazie per i suoi doni che ci arrivano tramite i suoi video 🤗 la camicetta verde che indossa oggi è fa-vo-lo-sa !! le dona moltissimo. Un caro abbraccio, Liviana
Grazie Elena
"Siamo nelle nostre mani"... in 4 parole, un balsamo infinito per l'anima 💚 come sempre, che gran fortuna averla scoperta Elena, non smetterò mai di dirlo 🌸
Per me invece non é un balsamo, é il puro terrore di essere in mano ad una totale incompetente...
La ringrazio tanto e di cuore per la semplicità carica di empatia e conoscenza con cui ci dona le sue ferite, con la dolcezza e al tempo stesso durezza di una madre, per aiutarci a comprendere noi stessi
Grazie Elena quanto mi sono rivista in questa descrizione . In contesto scolastici o formativi, dove la mia voglia di essere riconosciuta e sentirmi speciale, sfociava in meccanismi deleteri per me, che portavano solo a enormi frustrazioni e delusioni, soprattutto quando si attirava il malumore del gruppo, solo ora mi rendo conto di questo, oggi vivo più il problema opposto, il voler dire la mia anche a costo di non piacere, peccato però che essendo sempre fuori dalla visione comune, stono sempre, io ci tengo a stare bene con gli altri, ma non voglio più scendere a penosi compromessi, ho capito che ci sono tante persone che mi stimano per ciò che sono e c'è apprezzano il mio lato sensibile ma anche forte di colei che dice la verità, ci mette la faccia e il cuore sempre e cmq, sbaglio e cerco di farne tesoro.chiaramente mi capita di rimuginare molto forte situazioni prima di digerirle, ma ormai riesco a contestualizzare e accettare, che gli altri non sono tutti, e che mi sta bene la cerchia che importa davvero il resto sono solo conoscenti, che potranno farsi qualsiasi opinione di me, che non posso controllare ma posso imparare ad accettare e chi se ne frega l' importante che mi sento a posto con mia coscienza nel rispetto del prossimo. Grazie. Mille il tuo libro lo sto assaporando ed è proprio ua manna dal cielo per tutti noi.
Grazie...mi riconosco nelle sue parole..sopratutto nel desiderio struggente xhe fa male quasi di consolare gli altri...
...
Grazie 🙏 sei sempre illuminante. Da quando ti conosco la mia vita si è "ribaltata" in meglio, per la consapevolezza e gli strumenti che fornisci!
Quante risposte sto dando a me stessa grazie ai suoi video! La adoro 😍
Buongiorno dottoressa Elena, comlimenti per i suoi argomenti sempre molto interessanti. 🌸
È proprio vero, il bisogno inconsapevole di riconoscimento è pericoloso e porta a situazioni dolorose. La sofferenza permane, anzi a volte è esacerbata dalla consapevolezza, ma quest'ultima sofferenza, almeno, può sfociare in un cambio di rotta e, speriamo in una vita più "semplice".
Grazie
Mille grazie per il nuovo video dott.!!!
Ho flaggato tutti e tre i punti sulla mia check-list da PAS!
È difficilissimo prenderne le distanze….ma grazie a tutti i suoi preziosi consigli per gestire al meglio l’alta sensibilità che mi contraddistingue…..è come se avessi cambiato prospettiva di osservazione…non più circoscritta ma “aerea”…. Una meraviglia!!!!
Mg
🙏 Grazie ♥️ mi veniva da piangere questa mattina mentre ti ascoltavo, avevo un groviglio di emozioni che non mi hanno permesso in quel momento di esprimere neanche una parola. Grata a te ❣️
Buongiorno Dottoressa. Ho ascoltato con particolare interesse e ho particolarmente empatizzato la Sua vicenda relativa alla persona da Lei vista al bar, davvero molto, credo di poter comprendere almeno in parte quello che Si sente dentro e quello che vorrebbe esprimerle, personalmente lo provo anch'io nei confronti di una persona che mi abita vicino, ma credo che spesso anche quella compassione sincera e disinteressata che proviamo per alcuni soggetti possa essere sospetta o magari indice di un qualche secondo fine correlato ai nostri atteggiamenti inusuali. Interessantissime le metodologie procedurali che mettiamo in atto per sentirci riconosciuti! Sarebbe perfetto riuscire a comprenderete se il soggetto che abbiamo di fronte si atteggi in tal guisa per fini machiavellistici, sindromi, patologie, vari distrubi dell'ego o perché ricadente all'interno di quel 20% con tutte le sfumature del caso. Davvero davvero molto interessante e di aiuto, si attende con impaziente piacere la seconda parte! Grazie di Cuore come Sempre per il Suo Tempo e le Sue Parole, Dottoressa! Auguro una magnifica giornata!
Tutti e 3!!!Tutti miei a intensità diverse.Usati e vissuti tutti.Oggi mi fermo e valuto le situazioni e i pulpiti che mi trovo davanti e per non reagire in malo modo,il silenzio stampa;senza musi,è la mia difesa...Chi mi vuole davvero bene lo capisce e chi invece no!Addio!!!
Grazie Dottoressa,grazie di cuore di tenerci x mano.Attendo curiosa il prossimo video.Isa72
Buongiorno Elena, comprendo bene anch'io questo bisogno di riconoscimento, perché è capitato anche a me di agire come la ragazza che hai descritto. Ciò che è importante è auto-riconoscere il proprio valore, auto accettarci per come siamo indipendentemente da quanto lo facciano gli altri..... Sono d'accordo con te quando dici che farsi aiutare è importante.Grazie mille per questo video.
Se avessi visto questo video a 20.30 o 40 anni chissà come sarebbe cambiata la mia vita.....Ora adoro quasi l'estremo contrario cioè il non essere riconosciuta. ..
Grazie Dott.ssa per gli spunti di riflessione che mi porta ogni Suo video.
Mi ha fatto riflettere sulla metodologia di ricerca di riconoscimento da parte dell'altro, nella mia esperienza personale era l'amicizia, a volte mi concentravo su alcune persone dalle quali effettivamente cercavo quella forma di riconoscimento, e nemmeno a dirlo quelle relazioni non sono andate bene.
Il mio punto di svolta e di accettazione del mio modo di essere è sempre legato ad un' amica, nello specifico d'infanzia, con la quale abbiamo costruito in 25anni un rapporto meraviglioso senza filtri, quando ho realizzato questa cosa ho capito che le relazioni sane sono queste e da quel momento accetto e coltivo solo ciò per cui le mie energie vengono utilizzate "bene", almeno questo é l'intento ... non sempre ci riesco ma ci provo.
Grazie mille ancora
Grazie Elena di questi video pratici... Ogni volta mi sento toccata sul video ke ascolto.. Pugnalata.. Ma ogni volta domo contenta di vedere ke sono normale... Attendo con ansia il seguito del video perché voglio lavorare su questo problema... PS.. Il libro lo trovo ottimo.. Semplicissimo.. Lo sto assaporando
.... Dopo 2 ore odio tutti anche io... Lo ripeti spesso nei tuoi video ma adesso ci faccio veramente attenzione... Dopo 2 ore mi stanno tutti sulle scatole e devo scappare via e isolarmi
Sempre preziosa ♥️ grazie
Ciao Elena ( ti dò del Tu 😋)!
Grazie per l'ennesimo approfondimento!
Il bisogno di riconoscimento, so bene di averlo, mi sento PAS per questo ed altri aspetti. Ho un dubbio tuttavia, a volte mi chiedo se questo bisogno di riconoscimento (mio) sia una forma di narcisismo in realtà.
Scusami se l'ho sparata grossa!
Un bacione comunque e grazie mille!
Ciao, io questo aspetto l’ho approfondito e capito negli ultimi anni, e devo dire che x quanto mi riguarda vedo con chiarezza dei tratti narcisistici. L’ho capito anche dal fatto che ho intorno a me persone con gravi disturbi e o mancanze, sono sempre io quella a dare e supportare l’altro, ma questo deriva anche da un bisogno di essere migliore. Ed è facile quando ti “scegli” persone visibilmente vulnerabili. (Della serie, mi piace vincere facile 😅) Se l’altro poi me lo riconosce tutto ok, se non succede, nonostante i miei sforzi è una grande sofferenza. Spesso mi sono fatta del male, pur di farmi vedere sempre buona e giusta. Ovviamente ho interrotto questo schema ma ci sto ancora lavorando e cercando di dare all’altro la possibilità di trovare le sue risorse a prescindere da me, quello che mi dico è che non sono indispensabile come invece ho sempre avuto bisogno di credere. Non so se il tuo dubbio era lo stesso e sono riuscita a spiegarmi, è molto complesso. un saluto e buon cammino
@@alessialapuca5340 grazie Alessia per il tuo commento, ci rifletterò sicuramente su. Grazie per la condivisione ☺️
Questo bisogno capita molto in famiglia specialmente perché avendo una sorella maggiore questa essendo la prima, fin da piccola, è sempre stata ascoltata, difesa e protetta anche quando non era necessario ed io spesso per sentirmi considerata la imitavo (piagnistei in primis) ma avendo un effetto contrario. Anche in contesti scolastici spesso ricercavo il riconoscimento e con alcuni insegnanti (credo quelli meno empatici) si creava uno "scontro", con altri antipatie mentre con altri trovavo comprensione
Strano!!!! In genere la prima figlia è sovraccarica di responsabilità e meno consolata
@@ritademarco5880 la mia famiglia (genitori) è sempre stata un po' sui generis sul modo di educare i figli (il paragone è in relazione ad altre famiglie che vedevo). Spesso mi sono sentita dire (parenti, soprattutto nonna materna) rispetta tua sorella che è più grande e non rispettatevi che siete sorelle, cosa che però non veniva detto al 3 figlio.
@@susy252 io sono la maggiore..sin da piccola sono stata sempre più responsabile della mia età, con i vari dolori della vita però anch'io avevo bisogno di essere consolata magari in modo diverso non lo ha fatto nessuno a me vicino, il riconoscimento è venuto dagli altri ma finiva lì. Cmq.... 😑..... Saluti
Li ho tutti e 3😱😱,so però il perché, ci ho lavorato un po con chi di dovere,ma sono consapevole che devo e posso migliorare ancora.
Attendo trepidante il prossimo video😍🥰❤
Elena Vorrei porti una domanda, di questi tempi mi sto accorgendo, e ne sono molto infastidita, che la scostumatezza il rispetto dell'altro ecc.. sono pressoché quasi assenti del tutto...mi piacerebbe avere da te la tua opinione e soprattutto consigli strategie per come non prendere tutto ciò come "un attacco serrato " alla mia sensibilità (nel test sono nella fascia "orchidea") ti ringrazio già in anticipo. Dio ti benedica
Cara Elena, in questo video ho ricordato me stessa a vent'anni quando cercavo di attirare l'attenzione come quella ragazza(più che altro con l'abbigliamento),ma poi mi sono accorta che le attiravo eccome, ma nel modo sbagliato. Sento ancora quel vuoto e quella solitudine ma non cerco più attenzioni, ne con gli atteggiamenti ne con l'abbigliamento,accetto di non avere amici e di essere sempre fuori posto.Sono una PAS senza speranze...o forse non lo sono più?
Ciaooo Elena mi piacciono molto i tuoi video. Quando non si viene riconosciuti dalla famiglia può capitare che cerchiamo il riconoscimento da parte di qualcuno altro, se questo qualcuno altro è il partner come si fa? Può diventare una relazione tossica? Grazie 😊
Grazieeee 🙏🏻 🤍🤍🤍
Sulle situazioni pericolose in cui corriamo il rischio di metterci, si, è vero, anch'io mi sono trovata in situazioni potenzialmente parecchio pericolose, proprio per la mia incolumità. Però credo che il mio istinto mi abbia fatta affidare a chi, in fondo, non era, e non è stato, pericoloso. O mi è andata bene? Chissà? Grazie. ❤️
Sapete cosa dicono gli altri della me adolescente? Che baciavo tutti.....è vero...baciavo tanto perché per un secondo mi sentivo importantissima....ma dopo quei secondi del bacio...passava e mi serviva un'altro ragazzo....😔
non c'entra con il video ma come le hanno già detto questo colore le dona moltissimo, non sono esperta ma credo che armocromaticamente lei sia una donna tipologia "inverno". Se cerca la palette dei colori della donna inverno puo' vedere i colori che le donano di piu'... anche se lei, a prescindere, è bellissima!
Ma se dobbiamo essere noi stessi perché allora forzarci per cambiare.Se noi stessi è anche cercare di essere visti perche cambiare sapendo che non possiamo se non snaturandoci
Ecco pure io li ho tutti
Aiuto che fatica 🤪
Io avrei detto che una persona altamente sensibile tende a nascondersi
Il bisogno di essere riconosciuti e accettati è umanamente comprensibile, ma quando si fonda il proprio valore sull'approvazione degli altri ci si trova su una china molto pericolosa.😱 Quando poi si vuole emergere a tutti i costi o si arriva a fare le vittiime per attirare l'attenzione, direi che da qui al narcisismo il passo è breve...come se la dipendenza dagli altri e il narcisismo fossero legati a doppio filo.🪢